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Parte terza

Il calcolo agli "stati limite"


delle sezioniin cementoarmato

Capitolo nono
La sicurezzastrutturale

9.1. Cenni storici e presentazione del problema


Il concettodi sicurezzae quindi i codici e le norme sulla sicurezzadelle
costruzionirimontano probabilmenteai primordi dell'attivit stessadel costruire,associandosi
automaticamentealla responsabilit,in casodi crolli e
l'idea
della
danni,
stessa
sictrezza.
Sembraaccertatoche tale problema fosse molto sentito dagli antichi
babilonesiai quali attribuito quello che si pu ritenereil primo codicein
materia,il codice Hammurabi degli anni 2100 a.C. il quale prevedevala
condannaa morte del costruttorenel casodi decessodegli abitanti a causa
del crollo del manufatto. inoltre ben noto che i Romani avevanodelle
normemolto preciseper le costruzionimilitari.
I primi studi a caratterescientificosulla resistenzadei materiali e delle
strutturesono dovuti a Galileo (1638), che esaminsperimentalmentee
teoricamente
la resistenzaa rottura di travi in casodi trazione o flessione.
Nel secolodiciottesimofurono sviluppatericerchesulla resistenzaa rottura
di archiin muratura (Coulomb 1773),ma solo nel diciannovesimosecolofu
studiatoa fondo il problema base della sicurezzadelle strutture, e cio
quellodellaresistenzadel materiale.Venneroinfatti formulati i piir importanti criteri, a tutt'oggi usati, intesi a caratterizzarelo statodi crisi puntuale
delmateriale.Vanno ricordati anzitutto i criteri cheimpongonodellelimitazioni solo allo stato di tensione,quali ad esempio:
-

criterio delle massimetensioni principali: la crisi del materiale,intesa


come snervamentoo rottura, attribuita al massimovalore assoluto
delletensioniprincipali(Lam, 1833;Rankine,1875);
criteriodell'attrito interno: la crisi dovutaal superamentodi un valore
limite, funzione del rapporto fra tensionetangenzialee normale(Coulomb, 1776;Mohr, 1882);

258

Teoria e fecnica delle costruzton!

criterio dera massimatensionetangenziale:


la crisi attribuita ar varore
massimodella tensionetangenziale
ff..r.", flij;.
Venanr,lg72).
Con lo studio de comportamento
elasticodei materiali il concetto
di
ressrenza
punruale*.r.
a quello Ji ,r*rr.l*"
del materiale,
dando luogo ad esempioai
:.^r^l^:g1r:.
seguentiben noti crite;i ;;-s;curezzapuntuale:
-

criterio della massima,


dilatazione:la crisi dovuta all,allungamento
puntuate massimosubito dat
_"r*i"i" po;;;;;i, ,rrr, Grashof,
criterio dell,energiadi
-deformazione;la crisi dovuta ad eccessodi
energiaetasticaassorbita.
dat.m^ateriaie
te.rii"ill's85);
crireriodelt'energia
elastica.dif".rn",:;bi:;ji;;;,0,
energiadi de_
rormazione
dovutaa u1,,_u:i:l:

di f;;;;;;";iiih"
e ..rpon.uul.
dellacrisi(Huber,1904;
V. Mises,
Sjl, "".k" iilq.

Dai criteri di crisi richiamati e dallo


sviluppo della teoria dell,elasticit
ebbe origine il concetrodi

,".".*,
lnl'.l"lJi:L*lf
,:,#:il:
l:iilffiliJiJ',::a
3:il**j,1fifi

Al successivo
approfondimento.dllo studio del
comportamentodei ma_
teriali ortreil rimite elastico.e,cio
del;;;;;;t":iico
del materiale
fino alla rottura, dovuta la ,

za,cheviene"Jil;til;;;:ffiil::TiJ:l:,'i$,""T:i:H:,,.;1f
TT;
mareriare,
maneiriiuardid.ii;;il;-;
pTrte

l,:ilnT.."

o ael,tntera

Le prime formulazionisul
vensonofatterisatirea Kirsr(19t7).e
^calcoloa rottura di struttureiperstatiche
" i";;;;;
;;"
sotodopora
seconda
guerramondialesi ebbeil pi.n"
,;i;;;;
;;';irilr,"r"
der<limit
design>:
il primo restoorsanicosull,argom#o
i l"r"riio" ,^"no l94g

prima
ra=
"s.r;;;;;;;;
T"*1"lTllirnentre

;;J"1u'n"re4e(Bri-

La successiva
evoluzionedel concetto_
di sicurezza dovuta all,affermar_
si di una visionepi realisricaeprecisa
del -;0";;;;;;delra
struttura,
chesi basasuun'analisi

sratisric;o"i *.i.rri J'.'rrr;;#;;


delmareriare,
""u valu.tazione
probabitistica
d.l s.ud;;-;; ;;;;;, ;;"struuura:
:,,:l
grungecosialla visionepi moderna
si
a.l _*"tt. a'ri"".i,iiru "n"viene
ad
essere
direttamente
colegato"on tap.ooauiiiia;ila;;
a1,,"struttura,o
quantomenodellasualuoriuscita
diservizio.
i.,.*.
rrfii statistiche
sui

La scurezzaslruttufale

259

carichiagenti sulle strutture e sulla resistenzadei materiali sono dovute a


Levi (1950)e Freudenthal(1956).L'approccio semi-probabilisticofu introdotto da Vr'ierzbicki(1946),mentrei primi studi di tipo probabilistico,intesi
a valutare la probabilit di collassodella struttura, sono dovuti a Levi
(1953),Torroya (1959),Freudenthal(1960).
i
Da quanto detto si pu asserirecheallo stato attualedelleconoscenze,
principidellasicurezzastrutturalepossanofondarsisutre diverseconcezioni:
- il criterio delle tensioni ammissibili;
- il metodo della verifica a rottura;
- il procedimentosemiprobabilisticoagli stati-limite.
Il primo criterio prestail fianco a numerosecritiche fra le quali la pi
importante quelladi limitare la verifica a puntetensionalicheinsorgonoin
determinatefibre di determinatesezionimaggiormentesollecitate,restando
al di sotto dei valori ammissibiliconvenlargamenteed antieconomicamente
zionalila maggiorparte delle sezionidella struttura. Inoltre non pu venir
chiaramenteevidenziataI'influenza di coazioni impresse,soprattutto al di
fuori del campoelastico.Per quanto riguarda poi I'esamedel solo comportamentoin serviziodelle strutture, non semprepuramenteelastico, chiaro
cheil metodonon garantiscenemmenoil proporzionamentopi conveniente nei riguardi della sicurezzaa rottura.
Questeconsiderazionicontribuisconoa ribadire cheil metodo delletensioni ammissibilinon pu costituire I'unico fondamento di una moderna
normativa,pur dovendosiriconoscereche, per taluni aspettidel comportasenon altro per la
mentodellestrutture,essosi presentaancorainteressante,
metodi
di
verifica
mediante
la
teoria
degli stati limite.
mancanzadi adeguati
Per quanto riguarda la verifica a rotura il procedimentodisponibile
quello del <limit design> che corrispondead una situazionestatica ben
definita, e che consenteeffettivamentedi conseguireun dimensionamento
efficaceai fini della resistenza.Anche a tale metodo possonoperaltro muoversialcunecritiche fra le quali la piir importante che, preoccupandosi
a rottura, non si automaticamentegarantiti per un
della sola siclurezza
soddisfacente
comportamentoin condizioni di esercizio.
Ad ambeduegli anzidettiprocedimentiva poi addebitatodi non tenere
in alcunconto il caratterealeatoriodellediversegrandezzein gioco, quali le
azioniesternee le caratteristichedei materialida cui dipendeessenzialmente
il comportamentodella struttura.
Inoltre, operandosiin ambeduei casi con ampi fattori di sicurezza,si

260 Teoro e tecnico delle costruzotu

lascia ai vari responsabilidel processocostruttivo la sensazionedi poter


disporreciascunoa proprio vantaggiodi un largo margine.
Sulla basedelle considerazionifatte va riconosciutoche una corretta
impostazionedel problemadellasicurezzadevetenerpresentetutti gli aspetti del comportamentodella costruzionee per ciascunodi essiprevedereun
metodo di verifica che prenda in conto tutti gli elementidi incerfezza.
La prima esigenzapu veniresoddisfattaattraversouna opportunadefinizione e classificazionedegli stati limite, ovvero di quelle situazioni che
corrispondono a soglie di funzionalit della costruzione;e su questo si
ritorner nel paragrafo che segue.
questione
pu venirrisoltaimpostandola verifica,per quanLa seconda
to possibile,su metodi probabilistici, e cio attraversoil controllo della
probabilit che vengaraggiuntouno stato limite in relazione,ad esempio,
alle effettive resistenzedei materiali impiegati rispetto ai valori assuntiin
sededi progetto ed all'intensit dei carichi e delle deformazioni impresse
prevedibili.Nella pratica tecnicatale criterio risulta inapplistatisticamente
cabile per la mancanzadi dati statistici ad es. sulle variabili menzionatee
quindiper I'impossibilit
di esprimere
tuttele incertezze
in valoridi probabi<semiprobabilistico>,
lit. Si adottaperciuna soluzionedi compromesso
con la qualesi rinunzia a calcolareuna probabilit di raggiungimentodi uno
stato limite, ma si opera ricoprendo una parte delle incertezzecon dei
coefficienti forfettari, ovvero, praticamente,introducendodelle grandezze
significativedal punto di vista probabilisticoche sono <i valori caratteristici> ed <i valori di calcolo>sui ouali si torneral nar. 9.3.
9.2. Definizione e classificazionedegli "stati limite"
Gli stati limite sonodellesituazionia partire dalle quali la costruzioneo
una delle sueparti cessadi assolverela funzione alla quale era destinata,e
per la quale era stataprogettatae costruita.Pertantola sicurezzadovrebbe
caratterizzarela probabilit che questi stati non siano superati.
Il modo di ragionare in presenzadegli stati limite ed in funzione del
probabilismo il seguente:
-

definire i fenomeni che si vogliono evitare, cio gli stati limite;


stimarela gravit dei rischi legati a questi fenomeni;
dedurre delle regole da seguireaffinch la probabilit di ognuno di
questi fenomeni sia dportata ad un valore molto basso, per essere
accettatain funzione della stima del rischio.

LQ sicurczzo slrutlLtrule 261

Ladefinizionedeitnomenidaevitarecompoltaunasuddivisionefra
comportala rovinaimmediatacon un
statilimiteultimi, il cui superamento
limite di esercizio'il cui
,ir.t io .f.uu,o di perditedi vite umane,e gli stati
la fuoriuscitadi serviziodi elementidellacostruzio;;;;;;;;.".iorta
con possibilit
pubblica'e spesso
".?tr^ ."*o-issione dell'incolumit
di
-' ^riutilizzodi certeparti della struttura'
la strutturafornisca
eiuiproporito i notevoleimportanzail fatto che
imminente'comepure che
o menoindicazioniclrcaun suo st;to di crollo
god"t" di una certa ridistribuzionedelle sollecitazioni
;;;t;;;;;;o
nel grado di rischioaccettabile'
interne.
'--'-p.i,uito
Questocomporlauna differenza
sr possono
usualmente
gli stati limite chedevonoconsiderarsi
alle due categorle:
ascrivere
al valoreestremodellacapacitporl) statilimite ultmi, corrispondenti
tante;
di impiegonormalee di
z) sluJl-ite di esercizio,legati alle esigenze
durata.
e
sonoad esernpio
Le causechepossonoprodurregli statilimite ultimi
seguenti:
dellastrutturaconsideraperdtadi stabilitdi una parteo dell'insieme
ta comecorPorigido;
- io,,utu locaiiztaia della struttura per azioni statiche;
una sua parte ln un
collassoper trasformazionedella strutturao di
meccanlsmo;
instabilitPer deformazione;
...... rottura localizzaladella struttl'ua per Iatlca;
o scorrimentodi giunt
plastlcao di fluage,lessurazione
deformazione
checonducanoadunamodificadellageometria,taledarendereneces.
,u.iutusortiturionedellastrutturaodisuepartifondamentalil
della
la sostituzione
o corrosionecherendanonecessaria
aagruJutione
struttura o di sueparti fondamentali;
per effetto di azioni ripetute;
collassoincrementale
collassoper effetto del fuoco o di esplosionietc'

dai seGli stati limite di eserciziopossonoessereinvececaratlerizzati


guenti fenomenl:
-

normaledella struttura;
per una utilizzazione
deformazionieccessive

262 Teoia e tecnica delle costtuzioni

tessurazrone
prematurao eccessiva;
degradazioneo corrosione;
spostamentieccessivisenzaperdita dell'equilibrio:
vibrazioni eccessive
etc.
Il raggiungimentodi uno statorimite pu essereprovocatodall'intervento concomitantedi vari fattori di caratterealeatorio quali quelli anzidetti,
relativi alla valutazionede|a resistenzadei materiari;delle azioni esterne.
L'obiettivo delle verifiche di sicurezza di mantenerela probabilit di
raggiungimentodello stato limiter consideratoentro il valore prestabilitoin
relazione al tipo di costruziole preso in esame,alla sua influenza sulla
incolumit delle personeed alla previstadurata i esercizio
9.3. Le verifiche di sicurezza: i valori caratteristici ed i valori di
calcolo
Per poter effettuare,sulla basedi quanto esposto,le verifiche agli stati
limite ultimi ed agli stati limite di esercizio,occorrepartire dalle ipotesi
di
carico, e cio conoscerepreventivamentele azioni'-F-da considerarenene

'

I pdncipali criteri in baseai quali si pu sceglieretareprobabilitsono di


diversanatura:
citeri economici,essenziali
quandosi rratta ad es.di valutareI'impossibilitdi riutiliz_
zo dellacostruzioneper un certoperiodo,ma non esclusiviquandoia
sceltadel livello di
sicurezzapu metterein giocodellevite u-ane. Da essiscaiuiiscelinozone rmportan_
te.di <durata della vita> di progetto di una costruzione;
criteri -analogici,chepossonoconsentirela sceltadel grado di sicurezzaparagonandolo
ai.riqultatiosservati.e
alle regoleammesse
in altri cimpi a.ifi"g.e;.riu;
cnrtn gtundtct.chectevono
cercare
di adeguarsi
semprepi allaconcezione
probabilisti_
ca, svincolandosidalla forte carica deterministicadi iui oggi risentono
ie leggi e le
sentenze,e tenendopresenteche il limite tra erroreed approis-imazione
non pu ess"re
netto e I'efiore ed il casointervengonospessosimultanemente
in quasitutti gi inciden_
criteri morali, il cui apporto essnziale
in quelledecisionichepossonomettereln gioco
vlte umane.

Sonoquestii principisui quali si inseriscono


tuLtii tentalivipiit moderntdi normarivaa
,.vrllo lnternaztonale
e.suiquali si ritienelogicobasareancheil regolamenro
italiano.
iqt ogni causadi insiemedi cause(carichipermanenri,
carichi
..^_,l,ilo',.u":or..,.aaone
vanaorl' oerormazlonr
rmpresse,
etc.)capacidi indurfestati limite in una srruttura.

Lq scurezzastrutturale 263

verifiche,al fine di determinarele sollecitazioni'S nei vari stati limite' Tali


azionipossonocosclassificarsi:
-

azioni dirette (forze), suddivisein carichi permanenti(pesoproprio ed


altri carichi fissi) e carichi variabili (carichi di esercizio,vento, sisma,

azioni indirette (deformazioniimpresse)quali ad es' variazioni termi


che, ritiro, presollecitazioni,etc.;
azioni di caratterechimico-fisicodovule ad agentiatmosferici,fenomeni aggressivi,etc.

L'adozione del metodo semiprobabilisticoprevede,tanto per le azioni


quanto per le resistenze,che:
-

venganointrodotti i cosiddettivalori caratteristici,owero le resistenze


caratteristicheRo e le azioni caratteristiche-Fr;
venganotrasformati tali valori caratteristicimedianteopportuni coeffiRe in
le resistenze
cienti "r- e "y,in valori di calcolo, e pi precisamente
R"
resistenzedi calcolo no: - , e le azioni F* in azioni di calcolo
Fo=y.Fp|
venganoconfrontati fra di loro i <valori di calcolo>,verificandochele
sollecitazionidi calcolo non superinoquelle compatibili con lo stato
limite considerato.

Per quanto riguardale dimensionigeometriche,i moduli elastici(E e G)


dei mateiiali ed i coefficienti di dilatazione,essipossonoessereconsiderati
su basedeterminicomeparametri da valutare, in prima approssimazione,
stica.
Vieneinoltre definito <valorecaratteristico)di una resistenzaquel valore per il quale la probabilit che essonon sia raggiunto del 590 (frattile in
ordine0,05).
Indicata con R' tale resistenzacaratteristica,vale la relazione

, Si indicacome<sollecitazioneD
ogni effetto o insieo (caratte sticadellasollecitazione))
(azioni)t
me di effetti intemi (sforzonotmale,momentoflettente,sforzodi taglio, etc ) chele
provocanoalla struttura.

I ,-,

264 Teoriq e tecnica delle costruzoni

Rr=R.-Ks

(e.1)

dove:
R. = resistenzamedia;
S = scarto quadratico medio;
K = coefficientechedipendedalla probabilitprefissata.per il valorepri_
ma indicato e con riferimento ad una distribuzionestatisticanormale
si ha rK : 1,64.
Per quanto riguarda i valori caratteristicidelle azioni esternee delle
deformazioni impresseFo e F,o, essi sono i frattili di ordine 0,95 e 0,05
rispettivamentedelle relative distribuzioni statistiche.Valgono quindi, le
relazioni:

Fk=F,,+KS

FL=F^-xs

(9.2)

dello stessotipo della (9.1), con la differenzachein questocasola valutazio_


ne dei coefficienliK e K,, chedipendonodalle distribuzioniin esame, resa
difficoltosa dalla mancanzadi dati statisticispecifici.euali valori caratteristici delle azioni si assumonoallora, in generale,i valori nominali indicati
dalle normative specifiche,fermo restandola possibilitdi aggiornamenti
sulla basedelle definizioni ora riportate e di adeguateosservazionistatistiche.
Come gi detto, i valori di calcolodella resistenzaR, e dell'azioneF, si
ottengonodai valori caratteristicimedintele relazionii
R o=

R,
iiFa:

"b.F*

(e.3)

dove 7. dipende dallo stato limite considerato,dal materiale e dalle sue


condizioni di produzionee di impiego, mentreT/ dipendedallo stato limite
in esame,dalla combinazionedei carichiconsideratae dal modello di calcolo desunto,come sar meglio precisatonel paragrafo che segue.

La sicurezzastruttursle

265

9.4. Le combinazioni di carico e I'analisi delle sollecitazioni


La valutazionedelle sollecitazioniva fatta considerandoopportune
combinazionidelle azioni esterne;in particolarenei calcoli allo stato limite
ultimo va fatto riferimento alla seguentecombinazione:

F a= ^ t s G+t ^ t p P+k t l O , ,

(e.4)

(rtr",O,))

essendo:
G,
Pk
Q,r
Qn
",

il valore caratteristicodelle azioni permanenti;


il valore caratteristicodella eventualeforza di precompressione;
il valore caratteristicodell'azionedi basedi ogni combinazione;
i valori caratteristicidellealtre azioni variabili tra loro indipendenti;
i coefficienti di combinazioneallo stato limite ultimo.

I coefficienti7,, 7e e 74 sonopresentatinella tabella 9.1 mentrei coeffinella tabella9.2; in particolarei coefficienti,i tengonoconto della
cientiry'",
pi piccolaprobabilit chehanno i massimivalori dellealtre azioni di essere
contemporaneial massimovalore dell'azionedi base.
Tabella9.1 (si assumonoi valori fra parentesiquandorisultanopiir sfavorevoliai fini della
sicurezza)

Coefficienti .y,

stato limite ultimo

stato limite di esercizio

"lc

0 . 8 5( 1 . 2 0 )
^t,1

1.50(0)

0 . 8 5( 1 . 2 0 )
I

Si osserviche nel cementoarmato ordinario (& = 0) ed in presenzadi


una sola azionevariabile Qrla (9.4) fornisce:
Fa = 1.5 Gk + 1.5 Qk

(e.5)

Con riferimento inveceallo statolimite di eserciziovanno consideratele


seguenticombinazionidelleazioni:

266 Teoria e tecnica delle costtuzon

Fa:
-

Gr'l Pr I

o-. + \-

frequenti:

F a : G t + P k + " ! , \ Q k +' z! )
-

(e.6)

(,iQ*\

/o ?\

(nQu\

quasi permanenti:

Fa: Gt + Pr + I

(e.8)

\!z,Q*)

essendof,, e ry'r,i coefficienti di combinazionedi tabella 9.2. In pratica il


valore t!'r,Q,r calcolatoin modo che non vengasuperatoper il 9590della
vita della struttura, mentreil valore tl.,
r,Q,rin modo che non vengasuperato
vita
della
struttura.
nel 5090 della
Tabella 9.2

Azione
Carichi variabili
nei fabbricati per
abitazione
Vento, neve

,!,

0,7

0,35

0,2

0,7

0,6

0,3

0,7

0,7

0,6

0,7

o,2

Nel casodi civile abitazionecon struttura in cementoarmato ed unico


caricovariabile,si ha dunque:
-

combinazionerara:
Fo=Ge*Qs

combinazione frequente:

(e.e)

Ls sicurezzasfrutturale 267

Fa = Gt' + 0'35 Qk
-

(e.10)

combinazionequasi permanente:

Fa:G*+0.28*

(e.11)

Valutate le azioni agenti, l'analisi delle sollecitazioniviene condotta


generalmente
in campo lineare. Ci naturalmenteintroduce nelle strutture
in quanto le non linearit presentinel proiperstaticheun'approssimazione
blemafanno variareil risultato, introducendouna ridistribuzionedelle sollecitazioni.
In pratica se tutte le sezionisono progettateallo stato limite ultimo la
ridistribuzioneattesa piuttosto modesta,in quanto connessaalla sola
variazionedi rigidezzadovuta alla fessurazionedegli elementi;a meno di
quest'ultimofenomenotutte le sezionigiungonoalla crisi pressochcontemporaneamente,senzaalcuna possibilitdi ridistribuzione.
Diverso il casodellestrutturevolutamenteprogettateper avereridistribuzione;ad esempiotale tipo di progettazione consentitanelletravi continue,dove possibileridurre il momentodi progetto,aumentandoi momenti
nelle altre sezioninel rispetto dell'equilibrio; ci a patto che la sezionedi
progettoabbia i necessarirequisiti di duttilit, owero che in condizioni di
crisi possasvilupparesufficienti curvaturein campo plastico.
A tal fine necessarioche le sezionivadano in crisi con I'acciaio in
condizionidi accentuatadeformazioneplastica;questacondizionesi manifesta,comesi vedrnel capitolo 10,per piccoleprofondit dell'asseneutro a
ro[ura.

Capitolodecimo
Statolimite ultimo per tensioninormali

10.1.Generalit
La verificastrutturalepu esserecondottacon riferimentoagli stati limi_
te in alternativaal metodo delletensioniammissibili.In basea quanto detto
nel capitoloprecedentesi valutano le azioni di progettoF, e le conseguenti
sollecitazionidi progettoSo.D,altra parte, con riferimento allo stato limite
considerato,
ultimo o di esercizio,si valutanole resistenze
di progettoRddel_
l'elementoa partire dalleresistenze
di progettodei materiali.La verificacon_
sistein definitivanel constatarecheRo ) Sa.Nel presentecapitolosi analizza
to statolimite ultirno per tensioninormali, mentrenei capitoli cheseguonosi
valutanoaltri stati limite ultimi e di eserciziosignificativi.
L'influenzadel taglio sullecondizionidi rottura per flessionesemplicee
flessionecompostaviene generalmentetrascurata.
La rottura per flessionesempliceo compostasi raggiungequando si
verificanole seguenticondizioni indipendenti:
a) eccessodi deformazioneplasticanell'acciaioteso:
b) schiacciamento
del calcestruzzoper flessione;
c) schiacciamento
del calcestruzzoper compressione;
La condizionea) si attingeconvenzionalmente
quando la deformazione
specificadell'acciaiotesoraggiungeil valore del l0goo.Le condizionib) e c)
si attingono rispettivamentequando la deformazionespecificadel calce_
struzzo pari al 3,5%oed,al 2Voo.
10.2.Ipotesi di calcolo
Il calcolo condotto nella ipotesiche le sezionirimanganopiane fino a
rottura, di modo cheil diagrammadelledeformazionispecifichenella sezio_
ne si conservarettilineo.

27O Teoa e tecncs delle costruzion,

zy""

3,59;

Figuro l0.l

Per quanto attieneil calcestruzzosi adotta generalmente


un diagramma
tensionideformazionidi tipo parabola_rettangolo
.o." indicato nela fig.
10.1, dove la tensioned"" rappresentala tenslonedi rottura
<<dicalcoro>>
legata alla tensionecaratteristicadi rottura -Rr&attravetso
la relazione:
o

=OR 5

0,83R,"
^tc

(10.1)

dove il coefficiente0,83 permettedi passaredalla resistenza


cubicaa quella
cilindrica ed il coefficiente0,95 tiene conto della possibiledifferenza
fra il
calcestruzzoprovato sperimentalmente
e quello eifettivo.
Per e < 2%osi ha:
o(e) = 1000o."e( _ 250c+ t)

(10.2)

mentre per 2Vw< e < 3,5%orisulta costantemente:


o(e)

6."

(10.3)

Per quanto riguarda I'acciaio, il legametensioni_deformazioni


dipende
sostanzialmentedalla sua drrezza: per acciai di durezzanaturale
si pu
adottare una schematizzazionebilatera con tensione di snervamento
di cal_
,,.
colo oo, = -r1, essendoR,k la tensionecaratteristicadi snervamento
e y" il

Stqto lmite ultmo per tensioni normal 2'l

Figuru 10.2
I

coefficientedi materialedell'acciaio,maggioredi 1. In tale diagramma(cfr.


fie. 10.2),le deformazionirisultano cos limitate:
- allungamentospecificomassimopari al 10%o
- accorciamentospecificomassimopari al 3,5%0.
10.3. Campi di rottura
In virt delle limitazioni indicateper le deformazionidel calcestruzzoe
dell'acciaiosi possonoindividuare sei diverseregioni nelle quali potr trovarsila retta di deformazione:in altre parole il diagrammadelle deformazioni specifichenella sezionepu sostanzialmenteesserecompresonelle
regioniindividuate nella fig. 10.3.
Tale figura costruitariportando al lembo superiorecompressoi valori
limite della deformazionespecificadel calcestruzzo,pari come gi detto al
2rftro
ed al 3.5fto rispettivamentenel caso di compressionesemplicee di
flessione
sempliceo composta.
In corrispondenzadell'armaturatesasonoinoltre riportati i valori della
massimadeformazioneammissibilee di quellae,,corrispondentealla tensio-

272 Teoriq e tecnica delle costruzioni


. 3,5*.

| 2%. I

l*-*1

,t

Fgurs 10.3

ne di snervamentodell'accaio;tale deformazionee,, quella cui corrisponde la tensioneoor.


Si qossonocosindividuarele seidiverseregioninellequali sarcompresa la retta delle deformazionisoecifiche:
- Regione1:

- Regione2:

Le rette di deformazioneappartengonoad un fascio passanteper il punto,4 mentrela distanzadell'asseneutro dal


lembo compressopotr variare fra -o e 0. L'armatura
tesa con la massimadeformazioneplastica tollerabile e
cio possiedeun allungamentospecificopari al 10%0.Essendotutta la sezionetesasar questoil caso di trazione
sempliceo composta.
Le rette di deforrnazioneappartengonoancora ad un fascio passanteper il punto A, rentre la distanzadell'asse
neutro dal lembo compressopotr variare da 0 a 0,259h;
per tale ultima posizionedell'asseneutro si attinge infatti
la deformazionemassimadel calcestruzzocompressopari
a 3,5%ocome si deducedalla similitudine:

h 3sW

= 0,259h

3,5%o+ 10%o

(10.4)

Sato limite ultimo Der tensioni normoli 2'73

- Regione
3:

La sezionerisulter in parte tesa ed in parte compressae


quindi sar sollecitataa flessionesempliceo composta.
Le rette di deformazioneappartengonoad un fascio passanteper il punto B mentrela distanzadell'asseneutro dal
lembo compressovarier fra 0,259 h ed 1l valore x",,,.La
posizionelimite dell'asseneutro ,/,, legataalla deformazionespecificadalla relazione:
3,5%oh

-'tt,

(10.5)

3,5%o -t eo,

Poich d'altra parte per l'acciaio:


oo.f

-or

oo

Et

2.1 x 106

(10.6)

la (10.5)diventa:

0,003s
o^.

0 . 0 0 3+s; x

h = Eri^h

(10.7)

r0'

I valori del coefficienre1,,.sonoriportati nella tabella 10.1


in funzione della tensionedi calcolo o,r.

Tabellal0.l

220Q 3200 3200 -:--:=


3800 3800 4400 4400
2200
-:----=
1J5 t, ts
I,lJ
I,l )
I,J
t..

0,7430 , 8 1 30,'7250,749 0,689 0 , 7 t 5 0,657 0 , 6 8 5

La massimatensionenel calcestruzzoin questaregione


pari a quella di rottura di calcoloo,", mentreI'armatura
ancora deformata in campo plastico.
In tale dominio la sezione quindi ancora sollecitataa
flessionesempliceo composta.

2'14 Teoria e tecnica delle costruziont

- Regione4:

- Regione5:

- Regione6:

Le rette di deformazioneappartengonoad un fascio passanteper il punto,B mentrela distanzadell'asseneutro dal


lembo compressovarier fra il valore limite x,,* ed,h. Il
calcestruzzorisulta compressoalla massimatensionedi
calcolomentrel'armatura sollecitatacon tensioniinferiori
allo snervamentopu risultare anchescarica.
In questaregionela sezione sollecitataa flessionesemplice o composta.
Le rette di deformazioneappartengonoancora ad un fascio passanteper il punto B mentre la distanzadell'asse
neutro varia da h ad H.
L'armatura, in tale regione, sollecitataa compressione
e
pertantotutta la sezionerisulta compressa: questoil caso
della flessionecomposta.
Le rette di deformazioneappartengonoad un fascio passante per il punto C mentre la distanzadell'asseneutro
varia fra H e + 6. La distanzadel Dunto C dal lembo
suoeriorevale:

? 5

3
7 "

La sezionerisulta sollecitataa compressionesempliceo


composta.
10.4. Il dominio M-N di rottura
Si consideriil casodi una sezionesimmetricadotata di armaluraA'rin
compressioneed Arin frazione. Il casopir generaledi flessionecomposta
richiedela ricerca delle condizioni di rottura della sezionda confrontare
con quelledi progetto:poichle condizionidi rottura dipendonodall'accoppiamentomomentoflettente-sforzonormale necessario
calcolarenel piano
M-N il luogo dei punti che determinanola rottura della sezionee cio il
dominio di rottura.
Noto che sia tale dominio (fie. 10.4)la verifica consistenel constatare
che il punto D che caratterizzale condizioni di progetto sia interno al
dominio stesso.
La costruzionedel dominio di rottura non pu farsi che per punti,

Stato limite ulimo Der tensioni nomali

a----lD

2'75

"x

I
N

No

Figura 10.4

ipotizzandouna posizionedell'asseneutro x e calcolandolo sforzo normale


di rottura N, ed il momento corrispondenteM" = N" . e essendoe la
N, e 'armaturatesa'.
distanza
fra il punto di applicazione
Fissatotinfattiun valore della distanzadell'asseneutro dal lembo compresso,risulta altresnota la regionenella quale la sezioneviene a trovarsi
nellecondizioni di rottura: ci significa che risulta nota la deformazione
specificamassimadel calcestruzzoo dell'acciaioteso.
Infatti nella regione I e 2 come gi detto, l'acciaio teso possiedeuna
deformazionespecificapari al 10%o
mentrenelleregioni 3, 4 e 5 il calcestruzzo possiedeuna deformazionespecificadel 3,5%0.Nota l'una o I'altra delle
duedeformazionispecifiche,ed avendofissatauna posizionedell'asseneuindividuato il diagrammadelledeformazionidaltro, risultacompletamente
la condizionedi congruenza(fig. 10.5):

'

Nella scritturadelleequazioniche reggonoil problemaconvieneconsiderarel'equilibrio


il momento valutatorispetto
allarotazioneintomo all'armatum tesa.Poichgeneralmente
al baricentrogeometricodella sezionetmsversale,interessamaggiormenteil momento di
rotturariferito a tale punto. Essovale:
U,o =

M..
G - tc + c\ = N, (e - xc + c)
i

)ola distanzadel baricentrogeometricodal lembo di calcestruzzomaggiormente


essendo
teso.

276 Teoria e tecnics delle costruzion

io(tl

E"

ty

e'1

h - x

x - c

(10.8)

L'equilibrio alla traslazionee quello alla rotazioneintorno al baricentro


delle armature tese permettono inline di conoscerelo sforzo normale di
rottura N, ed il momentocorrispondente,rispettoalle armaturetese,/,e.Si
ha cos:
N,, =

M,=N,'s=

+ A,oi - A,o

lou"'"t"0'

(10.e)

f-

| b ( y \ o ( y ) ( h - x + y ) d . +y A ' p i @ - c ) ( 1 0 . 1 0 )

'Jo

dove la o(y) sar fornita dalla (10.2)owero dalla (10.3)a secondache la e"
potendosiporre attraversola (10.8):
sar minore o maggioredel 2(mn
())

(10.11)

Stato limite ultimo per tensoni normqli 277

10.5. Metodo semplificato di calcolo: diagramma delle tensioni nel


calcestruzzo a blocco
Un metodo di calcolo semplificato,suggeritoda varie normativetecniche,consistenello schematizzare
il diagrammadelletensioninel calcestruzzo comerettangolarecon tensionipari alla resistenzadi calcoloe profondit
pari a 0,8 volte I'asseneutro a rottura' .

Figura 10.6

Net iaso di sezionedotata di assedi simmetriale equazionidi equilibrio


forniscono evidentemente(fig. 10.6):

N,=o.y'"+Ato't-ero,

(10.12)

M, = N,. e = o*5, + Aro(h - c)

(10.13)

avendoindicato con A" I'area della sezionedi calcestruzzocompressa(di


altezza0,8 x) e con S. il momentostaticodi.,4"fispetto all'armaturatesa.In
presenzadi sezionerettangolarele (10.12)e (10.13)si semplificanoin:
N, : o*b 0,8 x + o74j - olr
'

(10.14)

Tale metodo giustificatodal fatto che, nellesezionirettangolari,usandoil simbolismo


c h ev e r r i n t r o d o t t n
o e lp a r . 1 0 . 6 , p e r t > 0 , 2 5 9 s i h a l ' : 0 , 8 0 9 5 = 0 . 8 e ) , = 0 , 4 1 6 = 0 , 4 .
In ogni casoper valori diversi di f l'errore che si commettecon I'assunzionesemplificata
dsulta molto piccolo.
Per sezionidiverseda quellerettangolaril'assunzioneconsentel'analisi del comportamento
ultimo in modo agevole,e forniscequindi un utile strumentoprogettuale.

278 Teoria e tecnica delle costruziont

M,:

o*b 0,8x (h - 0,40-r) + o74"(h - c)

(10.15)

Nell'utilizzare le (10.12) + (10.15)il significatodelle regioni introdotte


in precedenza
vienemeno.Nelle (10.12)+ (10.15)si ponein genereo', = 6"r,
mentreil valore di o, dipendeda x", risultando:
o, -- o., per x" 2 xr^

10.6. La sezionerettangolare

(10.16)

Nel seguitosi analizzain dettaglio il casodella sezionerettangolare,


tanto in terminidi progettoquantodi verifica.
10.6.1.Le regioni di rottura
Si riportanoqui di seguitole equazioni(10.8),(10.9)e (10.10)specializzate al caso di sezionerettangolarecon
t

,_u

il-"-l
I
l

#'

ll

l.

AfI

o 'l

l ' 'l l

,f -/,=",".1
Fguro 10.7

- Regione1: (trazione sempliceo composta).


Si ha (fig. 10.7):
N, = A,o", + A,o'1

(10.17)

Stato limite ultmo per tensioni normali 2:79

M,=N,.e=Atoi@-c)

(10.18)

e' l = o , oxr +l l jn

(10.19)

Ed inoltre:
oj = Zte't, se risultae't < e.t:

owero:
o'r -- ox, serisultae,r.( ej' ( 109t0.
- Regione2: (Flessione
sempliceo composta).
3,5 %.

Figura 10.8

Si ha (fie. 10.8):

9=
x

N" = b

''t - o'olo
x - c

h - x

(10.20)

o0) aY + A to'r - Ayo"' = xb o,"tl + ,l ,o| - Ato"t (10.21)

280 Teoria e tecnica delle costruziont

M":lrl,.s=g

f ",,,

(h - x + y) dy + A'1oi(h - c ) =

= xbo.J'(h - M) + A,oi(h - c)

(10.22)

avendofatto le posizioni:
f"

o0) aY
(10.23\

o.J

'|

f"
"(Y) (' - v ) d v
"0
(10.24)

lo,,r,o,
Il coefficiente/ rappresentaquindi il rapporto fra I'areaeffettivadel dia_
grammadelletensioninel calcestruzzoe I'area del diagrammarettangolare
o,.r, mentre la grandezzaJrappresentala distanza del baricentro del
diagrammadelletensionidel calcestruzzodal lembo superioredellaregione.
I coefficientiry'e tr sonoriportati nella tabella 10.2in funzionedelladistanza
dell'asseneutro dal lembo compresso,quest,ultimarapportata all'alfezza
utile della sezioneh medianteil coefficienteadimensionale6 = f. Si aeve
n
ancorarilevarecheper valori piccoli di x il contributo delle armaturecompressenelle(10.21)e (10.22)pu generalmente
trascurarsi.La tensioneo
dell'armatura compressapu comunquedeterminarsiin funzione della ei
ricavata dalla (10.20),tenendopresentela schemalizzazione
assuntaoer il
diagrammao - e dell'acciaio.
- Regione3: (Flessionesempliceo composta).
Si ha (fie. 10.9):

0,0035_

c- It "
_

x - c

'

h - x

(10.25)

E
{
{

Stoo limite ultimo per tension normali 281

Nu = 0,8}95bxoo"+ A 7o"1- Af"t


- 0'416x) + Ar4'r@ - c)
Nu. e = O,8195bxo,"(h

(r0.2)
00.n)

iempre, in regione3:

r/ = 0'809s

(r0.28)

I = 0,416

l- -i

e" .0,0035 o.c

n+1
I

-r
.

Figura 10.9

' Si.osserviche nel calcestruzzo


si sviluppaper intero il diagramma
di
sollecitatoalla resistenza
p.t-"Uotu:..tt*gqlo, e chqI'acciaiocompresso
'calcaloopr'.
:r Rectone4: (Flessionesempliceo composta)'
Si ha (fig. 10.10)
5
0,003
x .

ei
x - c

er
h - x

(10.29)

! Ipotizzando infatti x = 0 , 2 5 9 h e c = O , l Q h , d a l l a ( 1 0 ' 2 5 ) si ricava


e1 = 0.159 x O,35/O,259 = 0,W21>

-g
g

,a

282 Teoria e tecnico delle costruzioni


Tabella 10.2

,l'

0,0800

0,37178

0,34746

0,0900

0,41299

0,34978

0,1000

o,45267

0,35227

0,1100

0,49068

0,35495

0,r200

0,52686

0,35784

0,1300

0,56r06

0,36097

0,1400

0,59312

0,36436

0,1500

0,62284

0,36806

0,r600

0,65004

0,37209

0,1667

0,66674

0,31502

0,1700

0,67451

0,37652

0,1800

o,69629

0,38126

0,1900

0,715'79

0,38611

0,2000

0,73333

0,39091

0,2100

0,74921

0,39559

0,2200

o,76364

0,4001
I

0,2300

0,77681

0,40444

0,2400

0,78889

0,40857

0,2500

0,80000

0,41250

0,259

0,80927

0,41587

0,2593

0,80953

0,416

Stoto limite ultimo per tensioni normali 281

F-l-|

e" = 0,0035

A:ra"l

f-l

l^'l
t

l-5 |

rS a o t

Deformazioni Tensioninel
calcstauzzo
Figwa 10.10

- Aro'
N,:0,8095bxo"" + A 10"7
M=

N,. e =0,895bxo,"(h- 0,416x)+ Ato"t(h - c)

(10.30)
(10.31)

essendosemprevalide le (10.28)anchein regione4. Infatti anchein questa


regionesi sviluppa per intero il diagrammaparabola-rettangolonel calcedel calcestruzzo
ma
struzzo,mentrela rottura si verifica per schiacciamento
((rottura
fragile>).
tesa
in
fase
elastica
con armatura
- Regione5: (Flessionesempliceo composta).
Si ha (fig. 10.11):

0,0035_ ,
x

x - c

er
t - i

(10.32)

N, = 0,8095bxo."
+ A io,, + Aro,

(10.33)

- c) + Agt(h - c)
M, = N,. er = O,8095bxo."(0,416x

(10.34)

avendoriferito questavolta il momento ultimo M, all'armatura superiore


Ai. Ancheper questaregionerisultano ancora valide le (10.28).

284 Teoris e tecnica delle costruzioni

r---

E5 voo

II-IFT

I,'ll,l
l t t l

| |-gf t J = r

Deformazioni Tensioni nel


calcestfuzzo
Figura I0'11

= Regione6: (Compressionesempliceo composta)'


Si ha (fie. 10.12):

0,0020 = ,! = e't
x - c
x-3/7H x-h

(10.35)

N , = b H o . " { + A t o x - Aft

(10.36)

F4,

-"j+
Tl
l t l

Ec< 3,5 %o

l'll

- t-l3
T l+.

Figurs10.12

Statolimte ultimo per tensioninormali 285

M, = N,'er

= b H o " " ( \ H- c ) t A r o r ( h- c )

(10'37)

Icoefficientie/variano,inquestaregione,conlaposizionedell'asse
g = I'
neutro e sono riportati in tabella l0'3 in funzione del rapporto
Anche per la regione6, comeper la 5, il momentoultimo statoriferito all'armatura superiore.4i.
Tabella 10.3-

coefficienti e \ nella regione

',,

,1,

I,00

0,80953

0,4r59'7

1,65

0,95831

0,48446

1,05

0,83894

0,43144

I,70

0,96153

0,48571

1,10

0,86204

0,44284

0,96438

0,48681

I,l5

0,88049

0,45r53

1,80

0,96693

0,487'79

r)o

0,89548

0,45832

I,90

0,91127

0,48944

1,25

0,90'782

o,463'74

2,00

0,9'7481

0,49007

1,30

0,91809

0,46814

, )\

0,98125

0,49318

| 15

0,92674

0,47171

2,50

0,98551

5
0,494'7

I,40

0,93409

0,4'7480

) 1\

0,98846

0,49583

1 4 5

0,94039

0,47736

3,00

0,99059

0,49661

1,50

0,94583

0,4'7954

3,50

0,99341

0,49'763

1 55

0,95054

0,48142

4,00

0,99513

0,49825

I ,60

0,9546'7

0,48304

5,00

0,99'702

0,49893

> 5,00

I,00000

0,50000

I286 Teora e tecnco delle costruzioni

10.6.2. Il progetto della sezone rettangolare inflessa


Il progetto della sezionerettangolareinflessapu condursicon le stesse
modalit operativedel metodo delle tensioni ammissibili(cft. par.3.2.2.\.
Considerandoad esempioil caso di sezionecon semplicearmatura, e
definendocomeal solito la profondit dell'asseneutto a rottura nel seguente modo:

(10.38)
l'equilibrio alla rotazione,rr;;

l'*."rura

tesa fornisce:

M, = bh2o.",trE\ - 't) = bh2o""c

(10.39)

avendoposto (cfr. eq. (3.31)):


c = ( 1_ f )

(10.40)

Si ricava dunque:

h =

(10.41)

con la posizione(cfr. eq. (3.33)):

(10.42)
Analogamente,facendo I'equilibrio alla rotazione intorno al Dunto di
applicazionedello sforzo di compressionesi ha:

M " = o y ' t ( h - > w " ) = or4/(l - ^t) = oy'rr

(1 - g) (10.43)

da cui (cfr. eq. (3.35)):


At=

,t"-,,

orr(I

N)

= t 1[a"u

(10.44)

Stoto limite ultimo Der tensioni normali 287

dove (cfr. eq. (3.36)):

o4(1 - f)

(10.4s)

Risulta cospossibiledefinire tabelledei coefficientil, r, t in analogia


con quanto gia fafto nel metododelletensioniammissibili.
I risultati relativi a o* pafi a 110, 130, 150, 170e 190kglcm' sono
presentati
rispettivamente
nelletabelle10.4,10.5,10.6,10.7,10.8;in ciascuna tabella presentatoil valoredi r, chenon dipendedalla quafitade 'aceiaio,ed i valori di / in corrispondenza
dei valori di o,, variabilida 3000a
4000kg/cmz.
10.6,3. Equazioni adimensionalizzate
Nelle praticheapplicazionipu convenirescriverein forma adimensionalele equazionidi equilibrioprima riportate,introducendoalcuniparametri opportuni. Tali parametrisono:
M..

tt
'

= 1-:bh'o""

N"
--=-

bho.

A to.t
= ; ,
onoc

,
)

= . 4

(10.46)

A F.r
Dnooc

tt" =E{,/(l-l\E)
ed hanno i seguenti significati:
- p momento specifico ultimo della sezione;
- z sforzo normale specifico ultimo;
- <oed r,r'percentualimeccanichedi armatura tesa e compressa;
- pc momento specifico ultimo del solo calcestruzzo.

288 Teoria e rccnica delle costruzoni


Tabelta lO.4 -

o- = Il0 kg/cm2
/ (per diversi valori di o"', i\ kg/cm")
oo;.3000

KP/Cm

0,08

0,5607

0,09

0,5025

0,10
0,1I

0,t2
0,l3
0,14
0,15
0,16

o,t'7

0,r8
0,19

0,20
0,21
0,22
0,23
0,24

0,25
0,26

0,27
0,28

0,29
0,30
0,32
0,34

0,36
0,38

0,40
0,42
0,44
0,46
0,48
0,50

3200

3400

3600

1800

4000

0,00061 0,00057 0,00054 0,00051 0,00048 0,00046


0,00068 0,00064 0,00060 0,00057 0,00054 0,00051
0,4562 0,00076 0,00071 0,00067 0,00063 0,00060 0,00057
0,4187
0,00083 0,00078 0,00073 0,00069 0,00065 0,00062
0 , 3 8 7 6 0,00090 0,00084 0,00079 0,00075 0,0007
r 0,00067
0 , 3 6 1 6 0,00097 0,00091 0,00085 0,00081 0,00076 0,00073
0,3391 0,00103 0,00097 0,00091 0,00086 0,00082 0,00078
0,3209 0 , 0 0 1 l 0 0,00r03 0,00097 0,00092 0,00087 0,00082
0,3049 0 , 0 0 1 1 6 0,00109 0,00103 0,00097 0,00092 0,00087
0 , 2 9 1 0 0,00122 0 , 0 0l15 0 , 0 0 r 0 8 0,00102 0.00097 0,00092
o,2791 0,00128 0,00120 0 , 0 0 1 l 3 0,00r07 0,00101 0,00096
0,2686
0,00134 0,00126 0 , 0 0 1 1 8 0 , 0 0 1 1 2 0,00r06 0,00100
0,00r39 0,00r3r 0,00123 0 , 0 0 1 l 6 0 , 0 0 1 1 0 0,00105
0,2593
0 , 2 5 1 0 0,00145 0,00136 0,00128 0 , 0 0 1 2 1 0 , 0 0 1 1 4 0,00109
0,2436 0,00150 0,00141 0,00132 0,00r25 0 , 0 0 1 1 8 0 , 0 0 1 r 3
0,2449
0,00155 0,00145 0,00137 0,00129 0,00123 0 , 0 0 1 1 6
0,00160 0,00r50 0,00r41 0,00r330,00126 0,00r20
0,2307
0,2251 0,00165 0,00r55 0,00146 0,00tl8 0,00130 0,00124
0,220r 0,00170 0,00159 0,00150 0,00142 0 , 0 0 1 3 4 0,00127
0,2t65
0,00173 0,00163 0,00153 0,00145 0,00137 0,00130
0,2131
0,00177 0,00166 0 , 0 0 1 5 60,00148 0,00140 0,00133
0,2098 0 , 0 0 1 8 1 0,00169 0,00159 0 , 0 0 1 5 1 0,00141 0 , 0 0 153
0,00184 0,00173 0,00162 0,00153 0,00145 0 , 0 0 1 3 8
0,2068
0,2012 0,00191 0,00179 0,00169 0,00159 0 , 0 0 1 5 1 0,00143
0 , 1 9 6 1 0,00198 0,00186 0,00175 0,00165 0 , 0 0 1 5 6 0,00148
0 , 1 9 1 5 0,00205 0,00192 0 , 0 0 1 8 1 0,00171 0,00162 0,00154
0,l8?4
0,0021l 0,00198 0,00186 0,00176 0,00167 0 , 0 0 1 5 8
0 , 1 8 3 5 0,00218 0,00204 0,00192 0,00182 o,oot'720,00163
0,1800 0,00224 0,00210 0 , 0 0 1 9 80,00r87 0 , 0 0 1 7 70 , 0 0 1 6 8
0,1767
0,00231 0,0021 0,00204 0,00192 0,00182 0 , 0 0 1 7 3
0 , 1 7 1 8 o,00237 0,00222 0,00209 0,00198 0,00187 0,00r
78
0,1710

0,r684

0,00192 0,00183
0,00250 0,00234 0,00221 0,00208 0 , 0 0 1 9 7 0 , 0 0 1 8 7
0,00244

0,00228

0,00215 0,00203

Ststo limte ullitl|o per lensionno nali 289


Tabella 10.5 -

o,, = l3O kg/cm2

o,/:3000
kg/cm'

t
0,08
0,09

0 , 5 1 85

0,10

0,4623
0,4t91

0,11
0,12

0,3851
0,3566

0,13
o,t4

0,332'7
0,3t24
0,2952

0,l5
0,16
0,17
0,18
0,19

0,2804

o,26't'l
0,2567
0,247|

0,20
0,21

0,2385

0,23

0,2179

0,24

0,2122

0,25

0,20'7|

0,26
0,21

0,2024
0,1991

0,28
0,29

0,1960
0,1930

0,30

0,1902

0,32
0,34

0,1851

0,36

0,r762

0,38

0,t'723
0,1688

0,40

0,42
0,44
0,46
0,48
0,50

0,2309
0,2241

0,1804

0,1656
0,t626
0,1598
0,1573
0.1549

3200

3400

3600

3800

4000

0,00066 0,00062 0,00059 0,00055 0,00052 0,00050


0,00074 0,00070 0,00066 0,00062 0,00059 0,00056
0,00082 0,00077 0,00073 0,00069 0,00065 0,00062
0,00090 0,00084 0,00079 0,00075 0,00071 0,00068
0,00098 0,00092 0,00086 0,00081 0,00077 0,00073
0 , 0 0 1 0 5 0,00099 0,00093 0,00088 0,00083 0,00079
0 , 0 0 1 1 2 0,00105 0,00099 0,00094 0,00089 0,00084
0,00120 0 , 0 0 1 1 2 0,00105 0,00100 0,00094 0,00090
0,00r26 0 , 0 0 1 1 8 0 , 0 0 1 1 2 0,00105 0 , 0 0 1 0 00,00095
0,00133 0,00125 0 , 0 0 1 1 7 0 , 0 0 1 1 0 , 0 0 1 0 5 0,00100
0,00139 0 , 0 0 1II 0,00123 0 , 0 0 1 1 60 , 0 0 1 r 0 0,00105
0,00146 0 , 0 0 1 3 7 0 , 0 0 1 2 8 0 , 0 0 1 2 1 0 , 0 0 1 t 5 0 , 0 0 r 0 9
0 , 0 0 1 5 2 0,00t42 0 , 0 0 1 3 4 0,00r26 0,00r20 0 , 0 0 1 1 4
r8
0 , 0 05r 7 0,00148 0 , 0 0 1 3 90 , 0 0 1 3 1 0,00124 0,00r
0,00163 0 , 0 0 1 5 3 0,00144 0 , 0 0 1 3 6 0,00129 0,00122
0,00169 0 , 0 0 1 5 8 0,00149 0,00141 0 , 0 0 1 3 3 0,00t2'7
0,00114 0 , 0 0 1 6 3 0 , 0 0 1 5 4 0,00145 0 , 0 0 1 3 70,00131
0 , 0 0 1 7 9 0 , 0 0 1 6 8 0 , 0 0 1 5 8 0 , 0 0 t 5 0 0,00142 0 , 0 0 153
0 , 0 0 1 8 5 0 , 0 0 1 7 30,00r63 0 , 0 0 1 5 4 0,00146 0 , 0 0 1 3 8
0 , 0 0 1 8 9 0,00177 0,00166 0 , 0 0 1 5 7 0,00149 0 , 0 0 1t 4
0,00193 0 , 0 0 1 8 0 0,00r70 0 , 0 0 1 6 00 , 0 0 1 5 2 0,00144
0,00r96 0,00r84 0 , 0 0 1 7 3 0,00164 0 , 0 0 1 5 5 o,0014'7
0,00200 0 , 0 0 1 8 8 0 , 0 0 1 7 7 0,00167 0 , 0 0 1 5 8 0 , 0 0 1 5 0
0,00208 0,00195 0 , 0 0 1 8 3 0 . 0 0 1 7 3 0,00164 0 , 0 0 1 5 6
0,00215 0,00202 0 , 0 0 1 9 0 0 , 0 0 1 7 9 0,00170 0 , 0 0 1 6 1
0,00223 0,00209 0,00196 0 , 0 0 1 8 50 , 0 0 1 7 6 0 , 0 0 1 6 7
0,00230 0,00215 0,00203 0 , 0 0 1 9 1 0 , 0 0 1 8 1 0,00t'72
0,00237 0,00222 0,00209 0,00197 0 , 0 0 1 8 70 , 0 0 1 7 8
0,00244 0,00229 0 , 0 0 2 1 50,00203 0 , 0 0 1 9 3 0 , 0 0 1 8 3
0,00251 0,00235 0 , 0 0 2 2 1 0,00209 0 , 0 0 1 9 8 0 , 0 0 1 8 8
0,00258 0,00242 0,00228 0,00215 0,00204 0,00193
0,00265 0,00248 0,00234 0,00221 0,00209 0,00199
0,002'72 0,00255 0,00240 0,00226 0 , 0 0 2 1 50,00204

290 Teoria e tecnica delle costruzioni


Tabella 10.6 -

oo" = 150kg/cm2
I

o"r= 3000
ig/cm2

0,08
0,09
0,10

0,4802
0,4303
0,3907

0,1I

0,12

0,3585
0,J319

0,13

0,309?

0,14

0,2909

0,15
0,16
0,17

0,2748

0,18
0,19

0,20

0,2r
4,22
0,23
0,24

0,25
0,26
0,27
0,28

0,29
0,30
0,32
0,34

0,36
0,38
0,40

0,26rI

0,u92
0,2390
0,2300
0,2221
0,2t50
0,2086
0,2028
0,1976
0,1928
0,1885
0,1854
0,1825
0,1797
0,17'11
0,1723
0,1680
0,1640
0,1504

0,r512

0,42

0,1541

0,44
0,46
0,48

0,r5t4

0,50

0,1488
0,1464
0,1442

J200

3400

3600

3800

4000

0,00071 0,00067 0,00063 0,00060 0,00056 0,00054


0,00080 0,00075 0,00071 0,00067 0,00063 0,00060
0,00088 0,00083 0,000?8 0,000'74 0,000?0 0,00066
0,00097 0,00091 0,00085 0,0008r 0,00076 0,00073
0,00105 0,00098 0,00093 0,00087 0,00083 0,00079
0 , 0 0 1 1 3 0,00106 0,00100 0,00094 0,00089 0,00085
0,00121 0,001r
3 0,00107 0,00101 0,00095 0,00091
0,00128 0,00120 0 , 0 0 1 r 3 0,00107 0,00101 0,00096
0,00136 0,00r21 0,00120 0 , 0 0 1 1 3 0,00r07 0,00t02
0,00143 0,00134 0,00126 0 , 0 0 1 l 9 0 , 0 0 1 r 3 0,00107
0,00150 0,00140 0 , 0 0 | ] 2 0,00125 0 , 0 0 1 l 8 0,00tL2
0,00r56 0,00r47 0,00138 0,00r30 0,00123 0,001l7
0,00163 0,00153 0,00144 0,00136 0,00129 0,00122
0,00169 0,00t59 0,00149 0,00r41 0,00134 0,00t27
0,00r75 0,00164 0,00r55 0,00146 0,00138 0,00131
0,00r81 0,00170 0,00160 0,00r51 0,00143 0,00136
0,00187 0,00r75 0,00165 0,00156 0,00148 0,00140
0,00193 0 , 0 0 1 8 r 0,00170 0,00161 0,00152 0,00145
0,00198 0,00186 0,00175 0,00165 0,00157 0,00149
0,00203 0,00190 0,00179 0,00r69 0,00160 0,00152
0,0020'7 0,00194 0,00r82 0,001'72 0,00163 0,00155
0,00211 0,00r98 0,00186 0,00176 0,00167 0,00158
0,00215 0,00202 0,00190 0,00179 0,00170 0,00161
0,00223 0,00209 0,00197 0,00r86 0,00t76 0,00167
0,00231 0,00217 0,00204 0,00r93 0,00r82 0,00t73
0,00239 0,00224 0,00211 0,00199 0,00289 0,00179
0,00247 0,00231 0,00218 0,00206 0,00r95 0,00185
0,00254 0,0u39 0,00225 0,00212 0,00201 0,00191
0,00262 0,00u6 0,00231 0,00218 0,00207 0,00197
0,00210 0,00253 0,00238 0,00225 0,00213 0,00202
0,0027'7 0,00260 0,00244 0,00231 0,00219 0,00208
0,00284 0,00261 0,00251 0,0023'7 0,00225 0,00213
0,00292 0,00214 0,00258 0,0024J 0,00230 0,002t9

Stato lmte ultimo per tensionnormsli 291


Tabella 10.7 -

o^ = l'7Okg/cm2
T

t
0,08
0,09
0,10
0,ll

0,t2
0,13
0,14
0,15
0,16
0,17
0,18
0,19

0,m
0,21,
0,22
0,23

0,24
0,25
0,26
0,27
0,28
0,29
0,30
0,32
0,34
0,36
0,38
0,40
0,42
0,44
0,46
0,48

0,50

o"'= 3000 3200


4000
3800
3600
3400
Kg./cm
0,00076 0,00071 0,00067 0,00063 0,00060 0,00057
0,4510
o,4042 0,00085 0,00080 0,00075 0,00071 0,00067 0,00064
0,3670 0,00094 0,00088 0,00083 0,00078 0,00074 0,00071
0,3368 0,00103 0,00097 0,00091 0,00086 0,00081 0,00077
0 , 0 0 1 l 2 0,00105 0,00099 0,00093 0,00088 0,00084
0 , 3 1l 8
0,2909 0,00120 0 , 0 0 1 l 3 0,00106 0,00100 0,00095 0,00090
0,n32 0,00129 0,00121 0 , 0 0 1 1 3 0,00107 0,00101 0,00096
0,2582 0,00137 0,00128 0,00121 0,00rl4 0,00108 0,00103
0,u52 0,00145 0,00136 0,00128 0,00120 0 , 0 0 1 l 4 0,00108
0,2341 0,00152 0,00143 0,00134 0,00127 0,00120 0 , 0 0 1 l 4
o,2245 0,00159 0,00149 0 , 0 0 1 4 1 0,00133 0,00126 0,00120
0,2t60 0,00167 0,00156 0,00147 0,00139 0 , 0 0 1 3 1 0,00125
0,2086 0,001?3 0,00163 0,00153 0,00144 0,00137 0 , 0 0 1 3 0
0,20t9 0,00180 0,00169 0,00159 0,00150 0,00142 0,00135
0,00187 0,00175 0,00165 0,00155 0,0014? 0,00140
0,1959
0,1905 0,00193 0,00181 0,00170 0,00161 0,00152 0,00r45
0 , 1 8 5 0,00r99 0,00187 0,00176 0,00166 0,00157 0,00149
0 , 1 8 1 1 0,00205 0,00192 0,00181 0 , 0 0 1 7 1 0,00162 0,00154
0,00198 0,00186 0,00176 0,00167 0,00r58
0,t'770 0,002
0,00216 0,00202 0,00190 0,00180 0,00170 0,00162
0,1'l4l
0,00220 0,00206 0,00194 0,00183 0,00174 0,00165
0,1'7t4
0 , 1 6 8 8 o,N225 0,002t1 0,00198 0,00187 0,00177 0,00168
0,00229 0,00215 0,00202 0 , 0 0 1 9 1 0 , 0 0 1 8 r 0,00172
0,1664
0 , 1 6 1 8 0,00238 0,00223 0,00210 0,00r98 0,00188 0,00178
0 , 1 5 7 8 0,00246 0,00231 0,00217 0,00205 0,00194 0,00185
0 , 1 5 4 1 0,00254 0,00239 0,00225 0,00212 0,00201 0 , 0 0 1 9 1
0,00263 0,00246 0,00232 0,00219 0,00207 0,00r97
0,1507
0,14'16 0,002'71 0,00254 0,00239 0,00226 0,00214 0,00203
0,1,148 0,00279 0,00262 0,00246 0,00232 0,00220 0,00209
0,t422 0,00287 0,00269 0,00253 0,00239 0,00227 0,00215
0,00295 0,002'16 0,00260 0,M246 0,00233 0,00221
0,1398
0 , 1 3 7 5 0,00303 0,00284 0,00261 0,00252 0,00239 0,00221
0 , 1 3 5 5 0 , 0 0 3 1 l 0,0029r 0.00274 0,00259 0,00245 0.00233

292 Teoria e tecnica delle costruzioni


Tabella 10.8-

o- = t90 kg/cm2

o = 3000
kg/cm'

6
0,08
0,09
0,l0
0,11

o,4266
0,3824
0,3472

0,r2

0,3185
0,2949

0,13

0,2't52

0,l4
0,15

o,2584

0,l6
0,1'l
0,18
0,19
0,20

0,21
0,22
0,23
0,24

0,25

0,2442

0,2320
o,22t4

0,t6't4

0,1647

0,28

o,t62l

0,29
0,10
0,32

0,159'7
0,1574
0,1531
0,1492

0,00223
0,00228

0,00233
o,00231
0,00242
0,00251

0,00260
0,0029

0 , 38

0,00278

0,40

0,1396

0,00286

0,42

0 , 1 3 7 0 0,00295
0,00303
0,1322
0,003
r2
0 , 1 3 0 1 0,00320
0 , 1 2 8 1 0,00328

0,50

r800

4000

0,00080 0,00075 0,00071 0,00067 0,00063 0,00060


0,00090 0,00084 0,00079 0,00075 0,00071 0,00068
0,00100 0,00093 0,00088 0,00083 0,00079 0,00075
0,00109 0 , 0 0 1 0 2 0,00096 0,00091 0,00086 0,00082
0 , 0 0 1 1 8 0 , 0 0 1 1 1 0,00104 0,00098 0,00093 0,00089
o,o0t27 0 , 0 0 1 l 9 0 , 0 0 1 1 2 0,00106 0,00100 0,00095
0,00136 0,00t27 0,00120 0 , 0 0 1 1 3 0,00107 0,00102
0,00144 0,00135 0,00127 0,00120 0 , 0 0 1 l 4 0,00108
0 , 0 0 1 5 3 0,00143 0 , 0 0 1 3 5 0,00t2'l 0 , 0 0 1 2 1 0 , 0 0 1I 5

0,t457
0,t426

0,46
0,48

1600

0 , 0 0 1 6 1 0 , 0 0 1 5 1 0,00142 0 , 0 0 1 3 4 0,0012'7 0,00t21


0,00169 0,00158 0,00149 0,00140 0,00r33 0,00126
0,2044 0,00176 0,00165 0,00r55 0,00141 0 , 0 0 1 3 9 0 , 0 0 1 1 2
0,1973 0,00183 0,001'72 0,00162 0,00r53 0,00145
0,00137
0 , 1 9 1 0 0,00190 0,00178 0,00168 0,00159 0 , 0 0 1 5 0 0,00143
0 , 1 8 5 3 0,00197 0,00185 0,00174 0 , 0 0 r 6 4 0,00156
0,00148
0 ,t 8 0 2 0,00204 0 , 0 0 1r 9 0 , 0 0 1 8 0 0,00170 0 , 0 0 1 6 1 0,00153
0 , 1 7 5 6 0 , 0 0 2 1 1 0,00197 0,00186 0,00175 0,00166
0,00r58
0 , 1 7 1 3 0,00217 0,00203 0,00191 0 , 0 0 1 8 1 0 , 0 0 1 7 1
0,00163

0,26

0,44

3400

0,2t2i

0,2'7

0,34
0,16

1200

0,1345

0,00209 0,00197 0,00186 0,00176 0,00167


o,00214 0,00201 0,00r90 0 , 0 0 1 8 0 0 , 0 0 1 7 1
0 , 0 0 2 1 8 0,00205 0,00194 0,00184 0 , 0 0 r 7 5
0,00223 0,00209 0,00198 0,00187 0,002'78
0,00221 0,00214 0,00202 0 , 0 0 1 9 1 0,00182
0,00235 0,00222 0,00209 0 , 0 0 1 9 8 0,00288
0,00244 0,00230 0,0021'7 0,00205 0,00195
o,00252 0,00237 0,00224 0,002t2 0,00202
0,00260 0,00245 o,0023l 0 , 0 0 2 r 9 0,00208
0,00268 0,00253 0,00239 0,00226 0,00215
0,00216 0,00260 0,00246 0,00233 0,00221
0,00284 0,00268 0,00253 0,00240 0,00228
0,00292 0,002'7
5 0,00260 0,00246 0,00234
0,00300 0,00282 0,00267 0,00253 0,00240
0,00308 0,00290 0,00274 0,00259 0,00246

Stato limite ultimo per tensioni normqli 293

Con le posizioni (10.46) le equazioni di equilibrio e di compatibilit


rssumonola forma seguente:
ot

o"

(r0.47)

v = trl' + a' --:- - a --:ooJ


oof

ot^

o,

p = t ( l _ )+ @ '- r ( t - r ) = t . + o ' - 1 ( l - 2 ) (10.48)


ool

ec

e'"
_ e f
:
"
l -
t - z

^
-

(10.49)

c
h

Nellaipotesidi semplicearmatura(co'= 0) le (10'47)e (10.48)possono


tallarsi agevolmentefrnendoin funzionedi { i corrispondentivalori di c'r
e p = p"t tali valori sono riportati nella tabella 10.9.Occorrericordareche
all'aumentaredi e quindi di p si passadalla regione 3 alla regione 4;
I'ingressoin tale ultima regione c atterizzafoda un valore di detto ,,cui corrispondeuna deformazionespecificadell'acciaiotesopari ad ,r'ed un
Per t > t,,^ e quindi F ) llti, I'armatura tesa si
momentospecifico1.t1,^.
trova, nellecondizionidi rottura, ancorain campoelastico;per tale motivo
risultageneralmenteconveniente,a partire da tale valore del momentospecifico, aggiungerearmaturain compressiones da potereutilizzareintegralrnente,l'aimatura tesa disposta.Nella tabella 10.9 sono quindi riportati i
valori delleresistenzedi calcolodell'acciaioper le quali si verifica I'ingresso
nellaregine4. immediatoosservareal riguardo cheal diminuire delleresistenzedi calcolo i corrispondentivalori limiti di {,. e di p/,. aumentano'
Si riportano, qui appresso,alcuneindicazionicircaI'impiegodellatabella nelle diversesituazioni:
A) Progetto
Flessionesemplice con p { p1i^
Noto il momentoesternoe fissati,ft e o,cpossonodedursidalla tabella
10.9le Dercentualimeccaniche<.rin funzione di p.

294 Teoriq e tecnics delle costruzioni


Tabella 10.9

E
0,0891
o,to42
0 , r1 8 1
0,1312
0,1438
0,1561
0,t667
0,1684
0,l8l0
o,t937
0,2066
0,2198
0,2330
o,2466
o,2590
0,2608
0,n96
0,2988
0,3183
0,3383
0,3587
0,3796
0,4012
.0,4234
0,4461
0,4696
o,4939
0,5188
0,5450
0,5721
0,6006
0,6283
0,6305
o,64'16
0,6613
0,6681
0,6788
0,6952
0,7310
0,7690
0,7788
o,7935
0,8119
0,8597
0,9152
0.9848

0,035
0,04'7
0,059
0,070
0,082
0,094
0,104
0,106
0,tt'l
0,129
0,!41
0,r52
0,164
0,176
0,187
0,188
0,m0
0,212
0,223
o,235

o,u'7

0,259
0,n0
0,282
0,294
0,305
0,31"t
o,329
0,341
0,352
0,364
0,375
0,376
0,383
0,388
0,390
0,394
0,400
0,412
0,423
0,426
o,430
0,435
0,447
0,459
0,475

0,0365
0,0488
0,0614
0,0'74r
0,0869
0,0999
o,1t12
0,1t29
0,1263
0,1399
0,1536
o,1677
0,1819
0,1963
0,2096
0,2112
0,2263
0,u19
o,2576
0,2'139
0,2903
0,3073
o,3248
0,3921
0,3610
0,3802
0,3993
0,4200
0,4412
0,4632
0,4862
0,5086
0,5103
0,5242
n 5?57

0,5408
0,5495
0,562'7
0,5918
0,6230
0,6305
0,6423

0,1170
0 , t1 8 5
0,1310
0,1426
0,1481
0,1580
o,1746
0,2188
0,2832
0,3021
0,3357
0,3859
0,5801
1,0883
'7.0483

Stato limife ultimo per tensioni nomali

295

Flessionesemplice con p > pt,h


In questocasooccorrearmaturain compressione

,,'=(p-t,,^);l .
| -oz

(10.50)

In altre parole la differenzadi momento F - Itri, viene assorbitadalle


armaturein comoressione:infatti dalla 110.48)si ha:
lt

pun = co(l

z)

(10.51)

dove il termine co'(l - ) rappresentaproprio il contributo al momento


apportato dall'armatura compressaessendooj certamenteegualea o"r.
Consesuentemente
I'armatura tesa dovr essere:

(10.52)

u:a'!a,,^

Flessionecompostacon p < ptitu


La percentualedi armatura tesa in tale casopari ad <l leggin corrispondenzadi p.

z, dove o si

Flessione composta con p > ptn


Deve esserein tale caso:
a' :

( t " - t " t^ ) -

L - o z

u = a ,

B) Verifica
Posto coo= o -

@ t i ^ _2

(10.s3)
(10.54)

c,.r'sidistinguonoi seguenticasi

Flessionesemplice con oo < 0 (caso raro)


Trascurandola collaborazionedel calcestruzzorisulta
p. = a'(1 -

z)

Flessione semplce con 0 > ao ) ati^

(10.55)

296 Teoriq e tecnica delle costruzoni

In corrispondenzadi coo
si leggedalla tabellail valoredi p cheindichiamo
con po: il momento specificocomplessivovale:
tt = tro t

co(l - 2)

(10.56)

Occorre per rilevare che il contributo dell'armatura compressapu


risultarein realt inferiore a quello fornito dalla (10.56)dovesi ipotizzato
implicitamenteche sia oi = o,/. Pertanto se c,.:o
cadenella region2 pi
prudenteporre co'= 0.
Flessionesemplce con @o> @!j
In questocaso,invero non frequente,il momentoposi leggein funzione
del rapporto 9 ld che risulta tabellato in corrispondenzadell,ultima cooof
lonna dellatabella10.9.
Il momento specificocomplessivovale:
lt :

po * r,.r(1 - r)

(10.57)

'

Flessione composta
Si usanole stesseformule valide per la flessionesemplicesostituendo<o
COn(') + ,,.
Si ricorda che il momento associatoallo sforzo z nelle condizioni di
rottura sempreriferito alle armaturetese.
C) Esempio di impiego nella tabe a 10.9
Si consideriuna sezionerettangolareche in condizioni ultime devesoo_
portare un momento M, par a 15,49tm.
Fissandob = 25 cm; h = 57,5cmi oo. = 137,5kg/cmz risulta:
1549000
= 0.13
57,52x25x137,5
cui corrispondedalla tabella 10.9, effettuando I'interpolazione
a = 0,147
Avendo fissato o,r = 3800kg/cm2 si olliene:

Stoto lmite ultimo Der tension normali 297

Ar=

0,147x 25 x 57,5 x 137,5


3800

I ,O) cm-

10.7. Esercizi
Si vuole verificare la sezionedella fig. 10.13attraversoil metodo delle
tensioniammissibilie quello degli stati limite.
Si considerila sezionesoggettaa flessionesemplice.
Sia inoltre:
- calcestruzzoclasse250
Ru, ) 250 kg/ cm2
- acciaioFeB 38 controllato in stabilimento
R.o 2 3800kglcm2
Le corrispondentiresistenzedi calcolo sono:

o-- = o,8s9{:I

25 cm

r-------t

: rro ks/cm2

575cm

2 , 5c m
5O14=7,7cmz
Figuro 10.13

298 Teo a e tecnics delle costruzioni

ox =

3800
l,lS:

)
5 5 v +K S l c m -

a) Con il metodo delle tensioni ammissibili si calcola il momento di


esercizio.Le tensioni ammissibilivalgono:
per il calcestruzzo
oc : 60 - l4oJ1

= 85 kg/cm'

Per I'acciaio or = 2200k8/cm2.


F

Si calcolala posizionedell'asseneutro(si ponen : 7 : ttl

1 5x 7 , 7 (
) (= _ _ _ i s l _ l +

= "''n "'

Il momento d'inerzia vale:


1, = 18,893x

-l

+ ts x 7,7(57,5 - 18,89)' = 22835rcma

w" = 12088cm3 - M," = 85 x 12088:


wr = 394cmt - Mr:2200

1027518ks cm

x 394 = 867429kg cm

Il momento di esercizio pertanto il pir piccolo dei due momenti resistentie vale 8.67tm.
b) La verifica allo stato limite di rottura richiede la valutazionedel
momento di rottura. Occorrerebbepertanto conoscerein quale regionela
sezioneraggiungela rottura in flessionesemplice.Si ipotizzain primo tentativo che ci awiene nella regione3; in tale regionesono valide le (10.26)e
(10.27)essendonoti i valori dei coefficientiry'e . Dalla (10.26),essendoN"
= 0, si ottiene la distanzadall'asseneutro.
A tox
.b
- o."
,!

'7
,7 x 3304
= 11,43cm
0,8095x 25 x 110

Ststo limite ultimo per tensioni normali 299

Occorreola controllare setale distanza compresafra 0,259h ed x, e


cioseeffettivamenteci si trova nella regione3. Essendo0.259 x 57,5 =
14,89> 11,43in realtla rottura si raggiungernella regione2. Utilizzando
la tabella 10.2 occorre quindi risolverel'equazione(10.21)per tentativi.
I" tentativo: posto : 0,22 dellatabellasi ottienery'= 0,7636e quindi:

7,7 x 3304
= 12,11cm
0,7636x 25 x 110
1) 11

cuicorrisponde
t ='::'=
.l/

= 0,211.

Si pu pertanto riteneredi aver ottenuto col solo primo tentativo una


per cui dalla (10,22)pu calcolarsiil momento
sufficienteapprossimazione
di rottura in corrispondenzadi tl.,: 0,7636,tr = 0,4001.Si ha cos:
M" = 12,1t x 25 x 110 x 0,7636(57,5- 0,4001x 12,11)
1339000ftg cm :

13,39tm

Il rapporto fra tale momentoe quellovalutato alle tensioniammissibili


pertanto:
t?' 10

: 1 \ 4

8,67
praticamente
coincidentecon il coefficiente1,5 di amplificazionedei carichi
nel calcoloagli stati limite (cfr. eq. (9.5)).
Si consideriora la stessasezioneprima esaminata,ma armatacon 3 14
invecedei 5 { 14gi disposti:potrebbeesserequestala sezionedi mezzeriadi
una trave per la qualela sezionegi esaminatasi trovava all'incastro. Si ha
quindi.,4,= 3 x 1,54 = 4,62 cmz.
a) Verifica elastica.Si otiiene:
^ -

15 x 4,62 (
,<

|
\

r -f

)="''n"

3N

Teoria e lecnicq delle costruzionl

l-_ = 15.293
,2i

n ,,_ x 4'62(5,1,5
_ 15,29)2
= !53259cma

W" = 10O23
crn3- M," =85x

10023= 851994
kg cm

Wt = Z4Z cm3 - Mf = 2200 x 242 _ 532525


lrr r*
Il momento di eserciziovale quindi 5,32 tm.
b) Verifica allo statolimitei si procedeper tentativi utilizzando
la (10.21)
e la tabella 10.2.
l" tentativo:si pone { = 0,18, essendo = 0,69629.
{,
Si ottiene:

4,62 x 3304
=
0 , 6 9 6 2 9 x 2 5 x 1 1 0 7,97 cm
747

c.urcorrisponde:
E = #. l / ' t

= 0,139.

2'tentativo: si pone f = 0,16, essendo = 0,6500.

Si ottiene:

4,62 x 3304
=
0 , 6 5 0 0 x 2 5 x 1 1 0 8,54cm
e <,,i

cui corrisponde:
E= =

= 0,149

Si pu ritenere di aver raggiunto una sufficiente

approssimazione.In
conispondenza
di { = 9,15si ttieneL = O,:Zirl aai'ii.zz) ,i .utcotu,
M, - 4,62 x 3304(57,5
- 0,j721 x 8,54) = 8292O1
ks cm = 8,29tm
Il rapportofra tale momentoed il momentoresistente
valutatoalle
tensioni, pertanto:
Rto

#=

t.s6

Sloto lmite ultimo per tensioni normoli

301

Nei due casi svolti si sono in pratica ottenuti risultati che differiscono
proprio del rapporto 1.5 fra i carichi di progetto valori dei momenti.
Pu essereinveceinteressante
valutarei risultati su di una sezioneper la
qualeI'armatura sia esuberante:si consideriquindi la stessasezioneprecedentema armatacon 5 18 (Ar = 5 x 2,54 = 12,70cmz).
a) La verifica elasticafornisce:
x = 21,98cm
I" = 327845cma
W" = 14916cm3 - M,":

85 x 14916= 1267860
rg cm

Wr = 615 cm3 = 2200 x 615 = 1353714kg cm


Il momentoresistente,valutato con le tensioniammissibili,vale quindi
12,7tm.
b) er la verifica allo stato limite ultimo si ipotizza di trovarsi nella
regione2.
l'tentativo: Si pone { = 0,22. Si ricava dalla (10.21)e dalla tab. 10.2i

12,70x 3304
: 19,98cm
0,76364x25xtto
cui corrisponde:
t:

| 9.98
SIS=o'347>0'259

La rottura avvienedunquenella regione3 per cui, ponendo = 0,8095,


si ottiene:

12,70x 3304
= 18,85cm
0,8095x25x110
cui corrisponde:

302 Teoria e tecnica delle costruzoni

t = 9) 9/ , J: 0 . 3 2 8
Il momento ultimo si calcolaimponendo = 0,416:
M, = 12,70x 3304 x (57,5 - 18,85x 0,416) = 2083706
k* cm
Il rapporto fra momento ultimo valutato agli stati limire e momento
resistente dunque:
20,8
12J:l'64=1'09x1'5
Comesi pu facilmenteosservarein questocaso,la verifica a rottura ha
determinato,rispettoalla verifica elastica,un incrementodel 9 per centodel
momento di esercizio.Questo risultato era certamenteprevedibile:infatti
con I'armatura dispostala verifica elastica risultata condizionatadalla
tensionenel calcestruzzocompressoessendoI'armatura esuberante.La veri_
fica a rottura invece,consentendoun maggioresfruttamentodel calcestruzzo dompresso,ha permessouna migliore tfilizzazionedellaarmaturatesaed
in definitiva un maggioreincrementodel momento di esercizio.
Si consideri ora la sezionedi fig. 10.14 dotata di armatura anche in
compressione.
a) La verifica elasticafornisce:
x = 20,71cm
I' = 333511cmo
W" :

t6fiq cm3 - Mn = 85 x 16104= 136884kscm

wr = 604 cm3 - Mt = 2200 x 604 = 1329572rgcm


Il momento di esercizio pertanto: 13,30tm.
b) La verifica a rottura va questavolta eseguitatenendoconto dell,armatura in compressione.Una ulteriore incognita pertanto la tensione
dell'atmatura compressa,valore che pu comunquedesumersidalle equa_
zioni di compatibilit. Ci si pone nella regione2.

Stqto limite ultimo per tensioni normali 303


t

2'5

-T_

e ' r = l 1 6 = 3 x 2 , 0 1 = 5 , O 3c m 2

A ' = 5 6 1 8 = 5 1 2 , 5 4 = 1 2 , 7 Oc m z

2,5

I
Figura 10.14

l" tentativo. Posto g : 0,20 dalla (10.20)si ottiene:

0,20 - 0,043
=
l - 0,20

ti = u'ut

o,oo1e6
,
#fr=

o,oo157

e quindi or' = o,,


Dalla (10.21) si ottiene

''t "

= -

(12,70-6,03)x3304
= 10,93cm
0,7333x 25 x 110

cuicorrisponde:
,93:n,o
', : 1 0s 7
{
Poichsi pu riteneredi aver ottenuto una sufficienteapprossimazione
si calcolail momento di rottura con , = 0,39091.
Si ha cos:
M, = 1O,93x0,7333 x 25 x 110 x (57,5 - 0,39091x 10,19)+
+ 3304 x 6,03 x (57,5 - 2,5) : 2275340ks cm

304 Teoria e tecnicq delle costruzoni

Il rapportofta M, ed,M, dunque:


.

22,75

=r,5oxr'r4
",3o=L'71

Si ha dunque un guadagno del 140/orispetto alla verifica alle tensioni


ammissibili.

Capitolo undicesimo
Stato limite per taglio

11.1.Generalit
Lo studio del taglio negli elementiin cementoarmato ancor oggi ben
lontano dal potersi considerareconcluso,nonostanteil fervore di indagini
siateorichechesperimentalicondotteal riguardo. Pur essendoinfatti disponibili, allo stato, dati sufficienti a far luce sui meccanismiresistentia taglio,
non si ancora arrivati alla formulazione di metodologiedi progetto in
gradodi tenereconto di tutti quei parametrichel'esperienzaha evidenziato.
importanteosservareinfatti chela rottura per taglio in realtuna rottura
per l'azi.onecombinata di flessionee taglio, e, spesso,sforzo normale e
torsione,la cui esattavalutazione particolarmentecomplessa.Tale tipo di
rottura risulta purtroppo particolarmenteinsidiosa,sia perchabbassala
resistenza
degli elementistrutturali al di sotto dellaresistenzaa flessione,sia
perchriduce considerevolmente
la duttilit degli elementistessi,provocando a volte rotture repentinecon spiccatecaratteristichedi fragilit.
A tale riguardo va sottolineato il ruolo determinantedelle armature
trasversali(ed in particolare delle staffe) che, opponendosial progredire
dellelesioniinclinate, accresconola duttilit degli elementie permettonodi
avereun segnopremonitoredi fenomenidi crollo che risulterebbero,altrimenti, repentini e catastrofici.
I 1.2. Meccanismi resistenti
Il taglio, fin quando l'elementoin cementoarmato non fessurato,
equilibrato attraversoil sistemadi tensioniprincipali che si sviluppanonel
calcestruzzo,e le armature non partecipanopraticamentealla resistenza.
Nel momentoin cui la tensioneprincipaledi trazioneraggiungein un punto
la resistenzaa trazione del calcestruzzo,si ha la formazione di fessure

306 Teoa e fecnico delle costruzioni

Corrente comoresso

Correnteteso

Armatura trasversale
com0ressa
Figuru I1.1

(dispostepressochortogonalmentealle isostatichedi trazione)


con una
radicaleridistribuzionedegli sforzi interni, ed il taglio viene trasmesso
da
una sezioneall'altra attraversovari e complessifenomeni.
In presenzadi armature trasversali,per lungo tempo si accettatoil
classicomodelloteoricopropostodel 1902da Riter-Mcirsch,
costituitoda
un trallccto ad aste incernieratenei nodi, con correnti paralleli e bielle di
conglomeratodi pareteinclinatedi 45"(fig. I I .l). Secondotale metodosi ha
per..tuttala trave un unico tipo di lesioni,inclinatea 45. rispetto
all,asse
dell'elemento,e la forza di taglio esternaviene interamentefronteggiata
dall'armatura trasversale:
T:

T(A,)

( r1. 1 )

In assenzadi armaturetrasversali,di conseguenza,


secondolo schema
del traliccio, l'elementonon potrebbesopportarJalcun incrementodi carico
al di l di quello di fessurazione.
Moltissimericerchesperimentali,nell'esamecritico di tale schematizzazione, hanno invece dimostrato che il reale comportamentodi una trave
sottopostaa taglio si discostasensibilmente
dal modelloteoricodel traliccio,
risultando inoltre le sollecitazioninelle armature trasversalialquanto pir
cont_enute
di quelle previstedalla teoria di Ritter-Mrsch.
E stato infatti sufficientementeprovato che il taglio esterno ?" viene
fronteggiatooltre chedalle armaturetrasversalifunzionanti comeastetese,
anchedal rilevanteinterventodi altri meccanismiresistenti.ln particolare:

Ststo limite per taglo 307

r.
l'-'-l

Figura 1l.2

a)

un'aliquota 7",del taglio esternovieneportata dalle tensionitangenziali


r che si sviluppanonella zona di conglomeratocompresso.
Il valore delle r funzione sia della variazione della lntensit di C
(risultantedegli sforzi di compressione),sia della sua inclinazionep
rispettoall'assedellatrave(fig. 11.2).Si ha alloraper f una espressione del tipo:
T":x"'b'a(o,z)'sen,P

(11.2)

ln cul:

x" = altezzadella zona compressa,funzionedella percentualedi armatura tesa:


b : laryhezza della sezione;
a(o, 'r) : tensioneideale di rottura del conglomeratoin uno stato
tensionalebiassiale;
p = angolo formato dalla risultantedi compressione
C con I'assedella
trave.
Questocontributo a taglio offerto dal correntecompresso statooggetto, di recente,di molti studi sperimentali,che hanno permessodi formulare alcune proposte per la qtantizzazionedelle incognitepresenti
nella(11.2).Di essenon si dir in questasede,volendosilimitarea una
descrizionequalitativa del fenomeno.
b) Un'altra aliquota 4 del taglio esternovieneportata dalle stessebielledi
conglomeratocompressoche si evidenzianotra due lesioni successive.
Esseinfatti, risultando in realt incastratenel correntesuperiorenon

308 Teoriq e tecnica delle costruzionr

/--

Figura 11.3

gi incernierate
comenell'ipotesidi Ritter-Mrsch,assorbono
una parte della forza verticaleche sollecitale armature d'anima.
stato inoltre sperimentalmentedimostrato che I'inclinazione delle
bielle generalmenteinferiore a 45", dipendendodalla percentualedi
armaturatrasversalee dal rapporto tra le rigidezzedel correntesuperiore e dell'anima. Poich alla diminuzione dell'inclinazionedelle bielle
corrispondeuna diminuzionedello sforzo di trazionenellestaffe (compensatoper da un aumento di quello nei ferri longitudinali), resta
chiarito come la tensioneeffettiva nell'armatura risulti pi bassadel
valoreteoricorelativoal traliccio.
Un'altra aliquota f del taglio esterno portata per <<ingranamento
degliinerti>, ossiaper effetto della forza chesi trasmetteattraversouna
superficiefessurataquando i due lembi opposti tendono ad avereuno
scorrimentorelativo(fig. 11.3).
In ciascunadelle due parti a contatto il moto relativo generasia una r
cheun o, per cui il taglio e la forza normalerisultanti su ciascunadelle
due superfici affacciatevalgono, qualitativamente:

Q=>B'o'cosB

senB
(l 1.3)

N:XB

o.senB 'B

cos

in cui.B rappresental'area di conlatto di ogni dente, che dipende


essenzialmente
dall'ampiezzadella lesione,dalle dimensioni,forma e
resistenzadegli inerti, nonchdalla eventualepresenzadi forze normali
alla suoerficiedella lesione.

Srdlo limrc per nglio

309

Figura I1.4

Il taglio portato per ingranamentodegliinerti un fenomenodi notevole rilevanza,speciein assenzadi armaturetrasversali:sarebbequestoil


meccanismoattraversocui si realizzala trasmissionedel taglio nel conglomeratofessuratoper ritiro, per effetto di variazionitermiche,owero nelle zone di ripresa di getto.
d) Un'altra aliquota I, del taglio esternovieneportato per (effetto spinotto>, ossiamediantela resistenzaa taglio offerta dalle barre che attraversanouna fessura,quando si verifica uno scorrimentorelativo tra le
faccedi quest'ultima(fig. 11.4).
La capacitportante per <effetto spinotto> funzione di un elevato
numero di fattori e, principalmente,della tigidezzadel conglomerato
direttamenteal di sotto della barra (dimensionie resistenzaa frazione
del conglomerato),nonchdella distanza4 tra la sezioneinteressatae la
prima staffa chelegale barre (fig. 11.5).Solitamentel'effetto spinotto
isplica un contributo, relativamenteagli altri meccanismi,di piccola
entit ed anzi, innescandolesionidi distaccolungo l'armatura longtu-

Figura ll.5

310 Teorae lecnicadelle costruziont

6) Ltrcor..!

.t ti.sc.{Eao

Figura I1.6

e)

dinale, pu incrementarel'apertura delle lesioniinclinatee conseguentementeridurre I'effetto portante per ingranamentodegli inerti. Da
questopunto di vista, l'armatura longitudinalenon sostenutada staffe
ha l'effetto di innescareprematuramentela rottura del correntecompressodi conglomerato.
Un'altra aliquota Z" del taglio esternopu pensarsitrasmessa,in alcuni
casi, per (effetto arco> (fig. 11.6a),mediantela formazione,nella
trave, di un arco-tirante.Perchtale comportamentosi possasviluppare, sononecessarie
sia cospicuealfezzedi travi cheforti armaturelongitudinali, in grado di assorbirela componenteorizzontaledella sollecitazionenell'arco.
In realtquestodell'effetto arco non un vero e proprio meccanismodi
taglio, nel sensoche non trasmetteazioni taglianti dall'una all'altra
sezione.La suapresenzariduceperil contributo deglialtri meccanismi
resistenti.L'esistenzadi questo meccanismo sperimentalmenteevid.eziafadalla circostanzache, una volta iniziata la fessurazionedell'anima, le tensioni al lembo superioredella trave diventanodi trazione
(fig. 11.6b);ci dipendedalla circostanza
chele sezioniprossimeagli
appoggirisultano sollecitatea pressionefortementeeccentrica,con zona compressa
sul lemboinferioredellatrave.

Alla luce di quanto espostoinnanzi si potrebbeconcludereche il taglio


esterno Z risulta assorbito,oltre che dall'armatura trasversale,anchedai
meccanismi
resistentiprima descritti,per cui alla (11.1)andrebbesostituita
una espressione
del tipo:

Stato limite per tqglio 3ll

T = T(A,) + (7, + Tb + T" + Td)

(11.4)

in
In realt la (11,4) rappresentasoltanto una utile schematizzazione,
somquantoi contributi dei vari termini non sono a rigore semplicemente
mabili, essendoessifortementeinfluenzati da numerosiparametri (tipo di
carico,forma della sezione,tipo di fessurazioneche si instauranella trave,
etc.)checondizionanodirettamentela resistenzaa flessionee taglio dell'elemento strutturale.
I I .3. Meccanismi di rotfura
I meccanismicon cui si pervienealla crisi dell'elementostrutturalepossonodistinguersiin due tipi fondamentaliin relazionealle diversemodalit
di formazionedei quadri fessurativi.Il primo, per taglio, interessageneralmentel'anima e le fessuresi presentanoinclinatesecondola direzioneortogonalealle isostatichedi trazionee creatensioninellearmaturetrasversali.Il
dal raggiungisecondo,per flessione-taglio, determinatoessenzialmente
mento al lembo teso della tensionedi rottura a trazione del conglomerato,
con form-azionequindi di fessureverticali che possonogradualmenteinclinarsi, per effetto delle tensioni tangenziali.
La presenzadell'uno o dell'altro tipo di lesionedipendeevidentemente
dalla geometriae dalle caratteristichedella sollecitazionedella sezioneM e
L lnfatti il problemadella formazionedellelesioniinclinate retto dalla z.
nell'anima,mentrequello dellefessureverticalidalla tensionedi trazionenel
calcestruzzo",i lali $adezze possonoesprimersinel seguentemodo:

" =

b&. xt
M

od = -)'x)
bn'

( 11 . s )
(11.6)

dove 1, e 1, sono funzione della forma della sezione,della percentuale,di


armatura e delle caratteristichedei materiali.
PonendoXt = Xz/Xrdalle(11.5),(11.6)si otiiene:
o"t

Mbo

xtrhb

(11.7)

312 Teoriqe tecnicadelle costruzio t

rbol
+1---t.F
tgura I t. /

ier ridotti valori di tale rapporto vi da attendersila fbrmazione di


lesioni inclinate, in quanto predominanteI'effetto del taglio; per elevati
valori inveceda attendersila formazionedi meccanismicon lesioniverticali.
Si evincedunque che il tipo di rottura dipende sia dalla forma della
sezione(attraversoarbo/b), che dal valore assuntodal rapporto M/Th, iI
qualecommisural'importanza del momentoflettenteall,entit dello sforzo
di taglio.
Nel caso della sezionerettangolare,in c bo/b : l, stantela debole
dipendenzadi 1, dai materiali e dal quantitativo di armatura, il parametro
che reggeil problema evidentemente
M/Th.
Tale rapporto solitamenteintrodotto in presenzadi carichiconcentrati
(fig. I1.7) simmetrici rispetto alla mezzeia, che la disposizioneclassica
adottata per le prove di laboratorio, ma pu esserein effetti estensibilea
condizioni di carico generichecon riferimento ai valori massimidi M e ?'
Seppurediscussae criticata da molti Autori, l,import anza del parametro
M/Th sultipo di rottura risulta confermataampiamentein sedesperimentale, potendosiindividuare i seguenticampi di funzionamento:

Stqto limte per taglio 313

a)*<r:

b)1

si instaura un comportamento ad arco-tirante (fig.


11.6), per cui i carichi vengonotrasmessidirettamente
agli appoggiesterniattraversoampiezonedi conglomeTale funzionamento
rato sollecitatea pressoflessione.
tipico di travi corte,con rottura caratterizzatada schiacciamentodel calcestruzzonella zona tra l'appoggio e le
prime lesioniall'intradosso;

del taglio predominasull'azionedel momen* # * t , l'influenza


to flettente, e la rottura intervienein presenzadi una
manifestafessurazione
obliquache,instauratasirepentinamentea circameralfezzadell'anima,si propagaverso i bordi della trave al cresceredel carico. L'inclinazione dellelesionievidenziail predominiodellesollecitazioni taglianti unitarie rispetto alle corrispondenti
sollecitazioniflettenti;

cts<fr-<t:

rYn > 7

I'influenza del momento predominante,con lesioni


che si innescanoquasi verticalmentein corrispondenza
del lemboteso(effetto delletensionidi trazione),per poi
propagarsiverso I'alto al cresceredel carico. L'effetto
delle tensioni tangenzialiunitarie diviene sensibileper
carichi elevati,per cui il quadro fessurativopresenta,a
rottura, un andamentoleggermenteobliquo nelle zone
di taglio costantee immediatamenteal di sotto del corrente compresso;
I'influenza del taglio diventa del tutto trascurabilerispetto all'effetto della sollecitazionefl ettente.

I campi di funzionamentoora proposti, comegi detto, risultano generalmentevalidi per travi in c.a. di sezionerettangolare,mentreper travi a T
(o doppio 7) risulta di particolare importanzal'entit del rapporto tra la
dimensioneb, del bulbo e la dimensione dell'anima. Numeroseprove
sperimentalihanno infatti dimostrato che la forma della sezioneinfluenza
direttamentesia il tipo di fessurazioneiniziale che il contributo offerto dai
vari elementi resistentia taglio, condizionandocos il tipo di rottura a
collasso.
In fig. I 1.8 riportata, a titolo d'esempio,la variazionedel taglio ultimo

Teotia e tecnco delle costruzioni

rqlru(r)

b/bo
Figuro l ).8

7", rispetto a quello 4 (1) di una sezionerettangolaredi riferimento, in


funzione dellalarghezzadella solettasuperiore.Dana figura si osservache
l'andamentodi Z, tendead un asintotoorizzontaleper valori di D/bo appena
maggioridi 2: restacosgiustificatala propostadi alcuniAutori ai aatiare,
per il calcolodelle sollecitazionitangenzialiunitarie, una larghezzacollaborante a taglio non maggioredi 2.
I 1.4. Metodi di calcolo
Comesi visto in precedenza,
il comportamentoa rottura di elementiin
' c.a. sollecitatia flessione
e taglio risulta estremamente
complessoe variabi_
le, con la conseguenza
di rendereproblematicala formulazionedi una teoria
unitaria che ne consentail calcolo a rottura.
pu pensare,ad esempio,di costruiredomini(M _ Z) per le sezioniin
_ Si
calcestruzzoarmato, ovvero di determinareformule sperimentaliper la
valutazione della caratteristicaultima tagliante e flett;nte per assegnare
tipologie di travi, ovverodi discretizzaresecondoopportuni modelli la irave
in regimefessurato,owero infine di definire in corrispondenzadel caricodi
rottura in presenzad] M e T, un particolaretipo di cernieraplastica.
Tali diversiatteggiamenticorrispondonoalle proposteformulateda vari
Autori, che possonoesserecos classificate:
- metodo dei domini resistenti
- metodi basati sull'equilibrio a corpo rigido
- metodi a traliccio interno iperstatico

Ststo limite per toglo 315

- metodo del concio scorrevole


- metodi empirici
Nel seguitosi far riferimento, in particolare, al metodo del traliccio
resistentedi Ritter-Mrsch, da cui discendonole raccomandazionipi recenti presentiin varie istruzioni e normative.
11.5. Il traliccio di Ritter-Mrsch
Si riporta qui di seguitoil calcolodegli sforzi nell'armaturad'anima, nel
conglomeratod'anima, e nell'armatura longitudinaleinferiore nell'ipotesi
classicadi Mrsch, ossia di funzionamentodella trave in c.a. a traliccio
resistenteiostatico,secondoquanto gi espostocon riferimentoalla sollecitazionetagliantenell'ambito delletensioniammissibili.L'ipotesi a basedel
calcolo che risulti, comunque:
T = T(A,)

(11.8)

ossiacheil taglio esternovengainteramenteportato dalle armaturetrasversali d'anima, e chepeftanto sianonulle o trascurabilile aliquote 7", Tu, T"e
To relativeall'effettivo meccanismodi rottura della trave.
11.5.7. Calcolo dello sforzo nell'armatura d'animu
Si considerila porzione di trave separatada una fessurainclinata delI'angofoa = 45" (fiC. 11.9).Indichiamocon A,la sezionedell'armatura
trasversalee con o, il valore della tensionenell'acciaio,ed osserviamoche i
correnti della trave di fig, 11.9 sono sollecitati da forze orizzontali e che
lungo la fessuranon esistonocomponentinormali agenti sul calcestruzzo.
Deve essereallora, per I'equilibrio in direzioneverticale:
T = of4,n senF

(1l.e)

avendoindicato con B l'angolo di inclinazionedellebarre piegaterispetto all'orizzontalee con n il numero delle barre intersecantile fessure.
Poich risulta:

n:L

@ r g o+t c t g p )

(l1.10)

-J316 Teorio e tecnico delle costruzioni

j
/./ .t

tt

ot

I
;

l.

h'(r+ ctsp)
Figura 11.9

dove I il passodei sagomatied a I'angolo d'inclinazionedelle fessuresi


na:
h,

T = !

or4,(ctg
d + ctg 0) sen
J ' ' -

(11.11)

Assumendo
o = 45' si ha, infine:
h*

f==ora,(senB+cosB)

( 1 1r.2 )

La (11.12)consentedi valutareil taglio agentein funzionedellatensione


nell'armaturaoppure,al contrario, la tensionenei ferri piegatinoto il taglio.
11.5.2. Calcolo dello sforzo d compressione nel calcestruzzo
d'anima
Poich nella schemafizzazionedel traliccio ideale il numero di bielle tese
ugualeal numerodi biellecompresse,per I'equilibrio in direzioneverticale
della parte di struttura individuata da un generico piano parallelo alla dire_
zione delle astetese(fig. 11.10)si ha:
n(o"botsena) sena = I

( lr . 1 3 )

essendof sen o lo spessoredella singola biella compressa,ed essendola


risultante delle compressioniinclinata di d rispetto all'orizzontale. Ricor_

Stato lmite per tsglio 317

N C

lsend

Figura1L10

dandola (11.10)si ottienequindi:


o"h*bo @te d + ctgB) sen2a= 7

(11.14)

da cui, supponendoo = 45":


T -- o"h.bo(l + cts B)

(l l .15)

11.5.3. Calcolo dello slorzo nel cotente teso


Si consideriil tronco di trave di fig. 11.1la compresofra I'appoggioe la
x.
fessuraobliquache partedall'ascissa
Nell'ipotesiche I'armatura trasversalesia uniformementedistribuita, in
modo che la risultantedello sforzo sia applicataa met della fessurae che
sia trascurabileil sostentamentoa taglio offerto dal corrente compresso,
dall'equilibrio alla rotazioneintorno al punto .B si ottiene:

N n ,h.*+ r e A T- , ( , + l c t c " ] = o

(11.16)

ossra:
N n ,- h .
[ , *
e, per cr :

45"

( 11. 1 7 )

l-318 Teoq e tecnicq delle costruzioni

./i,

,',' /'
//.,

,,2).
a)

b)

Ar'Ar
Figura 11.1I

N^,=#1,.T(r-ctep)]

(11.18)

Si osservicome,ragionandonel modo usuale,nella sezionedi ascissa


r si

sarebbescritto:

,,

M(x)

Tx

(l1.19)

Ci significa che per valutareconettamentelo sforzo nel correnteteso


ad una distanzax dall'appoggio necessario,ove si facciauso della (11.20),

Stato limite per taglio 319

<traslare>>
orizzontalmenteil diagramma del momento della quantit Ax
ottenibiledalla (11.17).Poich, inoltre, nella collocazionedella risultante
N4 delle forze esercitatedalle armature trasversalisi pu commettereun
errorepari al pi a t/2, per coprire il casopi sfavorevolesi deveassumere
per Ax il valore:
*

(ctg d - ctg B) --L' -2

(11.20)

I 1.6. Le formule di calcolo


ll.6.l.

Generalit

Le formule di calcoloattualmenteproposteda varie istruzioni e normative derivanodall'ipotesi di comportamentoa traliccio dell'elementostrutturale,riconducendosiquindi ai meccanismied alle formule del par. 11.5;il
contributodeglialtri meccanismiresistenti conglobatoin modo semplificato in un termine che nel seguitoverr denominato ?1.
Si pone quindi:
T:T(A,)+7"

(l l.2l)

Inoltre, nellalogicadegli stati limite, la verifica della sicurezzastrurrurale viene ricondotta alla verifica di tre stati limite, e precisamente:
l)
2)
3)

rottura per trazione delle armaturetrasversalid,anima;


rottura per compressionedelle bielle di conglomeratod,anima;
cedimentidi ancoraggio di nodi dell'elementostrutturale.

La verifica dei primi due stati limite copre i rischi inerenti ai principali
tipi di rottura evidenziatidalle prove sperimentali(cedimentidell,armatura
trasversaleo del conglomeratod'anima). Altri tipi di rottura vengonoinvece
scongiuratimediantela verifica del terzo statolimite, ossiaadottando di_
sposizionicostruttive(ancoraggi,interasseminimo dellearmaturetrasversali, etc.) consigliatedall'esperienzae suffragatedalle molte prove effettuate
al riguardo.

320 Teoria e tecnica delle costruziont

11.6.2. Verifica della sicurezzo


La misura della sicurezzava effettuata attraversola relazione:
To 4 T,

(11.22\

dove Q la sollecitazionedi taglio di progettoprodotta dalleazioni applicafe, e T" la corrispondenteresistenzaa taglio offerta dalla trave. poich.
come si detto, la crisi pu intervenireper cedimentodegli elementitesi
ovverodeglielementicompressi,si distinguerannoin praticadue valori della
resistenzad,, una prima I,, (crisi <lato acciaio))per lo statolimite ultimo di
taglio-compressione,
una secondaf, (crisi <lato calcestruzzo))Derlo stato
limite ultimo di taglio-compressione.
Pir precisamente:
l) crisi degli elementitesi
Il valore di I,, ottenibilecome sommadella resistenzaofferta dall'armatura trasversalee della resistenzadovuta ai vari contributi di cui si
detto.
La prima, indicata con f, si ricava immediatamentedalla teoria di
Ritter-Mrschponendonella (11.11)or: oor.
Si ha allora:

T, = o,9L no., lctgp + ctga) sen

(11.23)

avendoposto h* = 0,9 h.
Assumendo,in mancanzadi informazioni sperimentali,che le fessure
abbianoangolodi inclinazionea : 45'(fig. ll.9) dalla (11.23)si ottiene:
A,
T" = 0.9 -- ho..,(l + crg p) senB

(1r.24)

che nel caso di staffe verticali (B = 90') diventa:

r. = o,e?,".,
con owio significato dell'indices (= staffe).

(11.25)

Stato limite pet taglio 321

Nel casodi contemporaneapresenzadi staffe verticali e barre inclinate


di B, le resistenzevengonosemplicemente
sommate,per cui:
4,.
4,,
T" = 0,9 -: h ox + 0.9 ---::h o.y(l 1- ctg ) senP
t"

(11.26\

tB

avendoora indicato l'indice B le grandezzerelativealle barre inclinate dell'angoloB.


La resistenzadovuta ai vari meccanismiaggiuntivi,indicatacon [, di
difficile determinazionesoprattuttoin presenzadi armature,per cui in genere si oone:
Z. = 0.60 oo,,b h 6

(11.27)

dove 6, coefficienteche tiene conto della presenzadi un eventualesforzo


normale. vale:
= 1
= 0
Mo
o. = .| +
M,"

in assenzadi sforzo normale o se, in presenzadi sforzo


normale di trazione, I'asseneutro taglia la sezione;
se,in presenzadi sforzo normaledi trazione,I'asseneutro
esternoalla sezione(sezioneinteramentetesa);
in presenzadi sforzo normale di compressione(o di precompressione),con M, momentodi decompressione
e Mo
momentoasentemassimonella sezionein cui si effettua la
verifica a tgfio, da assumersialmenopari a M".

La (11.27),di provenienzasperimentale,permettedi quantizzareI'ali


quota 4 di taglio afferente ai meccanismiresistentiestraneiall'ipotesi di
Ritter-Mrsch.
La resistenzatotale di progetto 7,,' vale pertanto:
Tn = T. * T,

(11.28)

e la verifica allo stato limite di taglio-trazioneimpone che risulti:

Td<7,+7,

(l 1.2e)

essendoQ il taglio valutato nell'elementostrutturalecon le azioni di progetto.

322 Teoria e tecnica delle costruzioni

Ponendo l'uguaglianzatra taglio resistentee taglio di progetto, dalla


(11.29)si ha cos:

(11.30)
per cui alle armaturedi paretevieneora affidata, diversamente
chenell,ipotesi classicadel traliccio resistente,la soladifferenzatra il taglio esternoed il
taglio portato direttamentedal conglomerato.
2) crisi degli elementicompressi
Il valore di ?",,(crisi <lato calcestruzzo>)
pu esserericavato dalla relazione (11.14)della teoria classicadi Ritter-Mrsch,ponendovio. : ooce
introducendovi,sulla basedi prove sperimentali,un opportuno coefficiente
riduttivo. Risulta, infatti, che le compressionieffettive nelle bielle di calcestruzzohannovalori alquantopi elevatidi quelli ricavabili con la teoria del
traliccio, e chela crisi degli elementicompressiintervienequasi semprecon
caratteristichedi fragilit:
Si ha allora ( > 1):
T,z : 0,9 t b ho", (ctg B
che diventa, per fessureinclinate di cr

ctg a) sen2a

(11.31)

< .

-I ' , 2 : 0,9),b h o " " ( l


+ ctgB)
Z

(tt.32)

Ponendo, come in molte istruzioni regolamentari,0,9, = 0,60,la


(11.32)diventa:
T " z : 0 , 3 0 b h o " " ( 1+ c t gB )

(11.33)

ed ancora, per P : 90o(staffe verticali):


T"z=0'30bho'"

(11.34)

cherappresentala resistenzadi progettoper lo stato limite ultimo di tagliocompressione,in presenzadi staffe verticali.

Sqlo limite per toglio 323

Va infine osservatoche sempreconsigliabileporre ctg = 0 nella


(11.32),anchein presenzadi armaturedi pareteinclinatedi > 90": infatti
il contributo positivo di tali armature,legatoad una loro efficacemessain
trazione, deve esseretrascurato di fronte al pericolo di una rottura per
fragilita delle bielle compresse.
11.6.3. La traslazione del diagramma dei momenti
Comesi visto al punto del I1.5.3, lo sforzodi trazionepresente,ad una
distanzax dall'appoggio,nell'armaturalongitudinaledi una trave fessurata,
pari allo sforzo nell'armatura di una corrispondentetrave non fessurata
valutataad una distanzaxt dall'appoggiopari a
x r = x + N t = x -, l l h,

. ( c t s d - c t g P ) -, tt 'l l

(l l .3s)

Ne risulta cheper calcolarecorrettamentelo sforzo nell'armaturalongitudinale tesa occorre traslare il diagramma del momento flettente, nella
direzionein cui detto momento flettente aumentain valore assoluto,della
quantitA:r presentenella (11.35)(fig. 11.11.b).
Molte normative, in manierapir sbrigativa,prescrivonoinvecedi assu.
mereper il momentoflettentedi progetto,nellasezionedi ascissax, il valore
maggiorato:

M ) 1 x 1= M o @ \ + r o @ ) ' h .

(11.36)

considerata.
essendo
[ (x) il taglio di progettoall'ascissa
11.6.4,Armatura longitudinale prossima agli appoggi
il valoredello sforzonell'armaturalongitudiSi ricavatoin precedenza
nalein corrispondenzadi una sezionefessurata(fig. l1.l2.a):

_"teol]
=# l, *f;<"'""
N^,

(.37)

Nell'ipotesidi sezioneprossimaall'appoggio(x = 0) e di lesioneinclinata a 45",la (11.37)diventa:

3U

Teoriq e tecnica delle costruzioni


't

N^, , =' : 2 ( t _ c t c p )

(l1.38)

che nel casodi staffe ( = 90) porge:

N^"t =- !
t

(l1.39)

Se la fessuranon incontra alcuna staffa, per l,equilibrio


del nodo in
corrispondenzadell,appoggiodeveessereinfin:
Ntt=T

(l 1.40)

Si ha coschein vicinanzadell'appoggio
lo sforzodell,armaturapu
un valore pari alla rea"ione,-omesi a gia iniuito dall,esame
lag..etl]lge1e
dellafig. 11.6(funzionamento
adarcotirantedi travi ortein c.a.).Di qui il
suggerimento,
propostoanchedallenormeitaliane,di disporrein
corrispon_
<fnza
$9qli appoggiterminali un,armaturacapacedi urrirtir" l,intera rea_
zionedell'appoggio
stesso.
11.7.Esercizi
Si facciariferimentoallo schema
di travedi fig. 11.12.a
e siaqo= 10000
kg,/mil relativocaricodi progero.
Per i materialisi abbia:
o". = 166Kglcm2
o" = 4400Kg/cm2
o*, = 16,6Kg/cm2
Le caratteristichemassimedella sollecitazionerisultano:
Ta = 30[[lO Kg
Ma = 45O00Kg m

Stato limite per tqglio 325

A) Calcolo dell'armatura tesa.


Risulta:
45 x 105

= 0,2013
30x6'12x166
da cui:

t = 0'28
a = 0,2267
Pertanto:

0,2267x 30 x 67 x 166:
l7 ,2 cmz
4400
Realizzandoun'armatura di 6 @20 = 18,84cm',la disposizionedei ferri
potr essereeffettuata,ad esempio,secondolo schemadi fig. l1'12.b.
Risulta infatti:
a) armaturaAr = 4 20(12,56cm2\
a, = (12,56 x 4400)/(30 x 67 x 166) : 0,16560
& = 0,150
Mr = 0,150 x 30 x 672 x 166 = 33532,8x l Kg cm
b)

armatraA = 6 2O(18,84cm2)
oz=0,16560x2=0'24840
p - 0,216
Mz = 0,216 x 30 x 672 x 166 = 48287,3x l Kg cm
La traslazioneA.t del diagrammadei momentivale (cfr. ll'20):

326 Teoria e tecnica delle costrazioni

qd = 10O0Oks/m
t

l-t T

o'oo

at

l l l '
l:j +,

, 3 0 , f

c)
Figura 1l-12

Stato limte Per tqglio 327

A-r = 0,9 x 67 x 0,5 + 25 x 0,5 = 45 cm


avendoposto:
h.:0,9h
a=45'
A :90"

(*afe)

t = 25 cm (passostaffe)
Tutti i ferri dovrannoessereopportunamenteancorati(ad esempio,per
una lunghezzanon inferiore a 40 diametri).
B) Calcolo dell'armatura a taglio (staffe).
La resistenzaZ" di progetto del solo calcestrtzzovale (cr. 11.27):
T" = 0,60 x 16 x 30 x 67 = 19300KS
L'armatura a taglio deveesserecalcolata,pertanto, nella sola zona,4
dellatrave,in cui risuita(fig. 11.12c):
z(,4,) < To - T,:

30000- 19300:

10700K8

Postoil passoI dellestaffe pari a 25 cm, dalla (11'25)si ricava:


,4, = 10700x 25/ (4400 x 0,9 x 67) = 1,91,*z
Adottandostaffed 10(,4, = 2 x 0.785 : 1,57cm2\, si ha quindi:
T(A):

1 , 5 7 x 4 4 0 0 x 0 . 9 x 6: 7
16662Kg
25

La verifica a taglio-trazione pertanto soddisfatta,in quanto risulta:

T,z = 19300+ t6662 = 35962> T,

328 Teoria e tecnco delle costruzion

Il diagrammadi f,, ripottato ancora nella stessafig. l1.l2c.


La verifica a taglio-compressione
comportainveceil calcolodi 2,,, che
_
vale:
Ta = 0,30 x 166 x 30 x 67 = 100090fg
Poich risulta 7,, ) To, anchetale verifica risulta infine soddisfatta.

Capitolo dodicesimo
Statolimite di torsione

12.1. Generalit
L'analisi di elementistrutturali in cementoarmato soggettia torsione,
nei due metodi alle tensioni ammissibili ed agli stati limite, non risulta
diverso. Infatti nella metodologiaillustrata nel capitolo 6,
sostanzialmente
qualoravengasuperatoun valoreconvenzionaledella r, si fa riferimentoad
un meccanismoresistentea traliccio che lo stessoadottato anchenella
metodologiaagli stati limite.
In particolareil modo ricorrentedi studiareil comportamentoa torsione
in fasepost-fessurata quello, gi introdotto in precedenza,di riferirsi ad
un modello spazialedi struttura a traliccio (fig. 12.1)costituito da elementi
longitudinalitesi (ferri longitudinali), da elementitrasversalitesi (staffe)' e
da elementicompressidi parete(bielle di calcestruzzo).
La differenza sostanzialefra il calcolo alle tensioni ammissibili ed il
t.rto

Figuru I2.1

lone'trdrn.L

330 Teoria e ecnica delle costruzrcnt

calcolo agli stati limite che nel primo caso si ammettono


sollecitazioni
torcenti senzaprowedere ad un appositocalcolodelle armature;
si fa cio
affidamentosullaresistenzaa trazionedel calcestruzzofino
a cheIa tensione
tangenzialemassima7h4rnon superaun valore ammissibile7"".
Nel metodo
agli stati rimite si valuta invecedirettamente momentotorcente
che l,elemento pusopportarein condizioniultime, chedeverisultare
maggloredel
momento torcentedovuto alle azioni esterne.
Deve esserecomunqueosservatoche lo studio della torsione
negli ele_
mnti in cementoarmato presentaancora notevoli zone
d,ombra, dovute
alla circostanzachela caratteristicatorsionalesi accompagnaquasl
semprea
fle.ssionee taglio. Il comportamentoa torsione pirtnto
condizionato
dall'azioneconcomitantedi flessionee taglio, con nt.uot"
complessitdel
problemae con necessitdi tenereconto i vari parametri
evidenziatidalle
prove sperimentali.
Per questomotivo alcuneistruzioniconsentonodi trascurareil
contribu_
to torsionaledelle membratureresistentinel calcolo dello stato
limite ulti_
mo, quando_latorsionerappresenta
una sollecitazione
secondariae non
necessaria
all'equilibriodellasrrunura.
Nel_seguito,comunque,si far riferimento al modelrodi traliccio per
lo
studio di elementifessuratisoggettia sola torsione(torsionepura),
in linea
con le att.ari indicazionioffertedal c.E.B e recepiteda istruzroni
e norme
lrairanepru recenti.
12.2. II modello di traliccio
Con riferimento al modello di traliccio di tig. 12.1 tutte le
esperienze
condottehanno dimostratochele fessurenel calce-struzzo
rsultanoinclinate
di un angoloa pari all'incircaa 45",e cheessesi sviluppano
con andamento
a spiralelungola superficiedersolido.E statopuredimostrato
chesolouno
strato di calcestruzzovicino alle superfici estrne,e di spessore
modesto,
contribuiscealfa resistenza,formandosi quasi un distacc
tra tale sezione
cava esternacompressaed il nucleo interno di calcestruzzo.
In
del solidostrutturalepu essere
._ talefase,dunque,il comportamento
utilmenteschematizzatocon il modello di traliccio sparlategia
richiamato,
postulandoI'ipotesi di armaturalongitudinale.on..ntrutu
negli spigoli e di
armatura trasversaledistribuita con continuit lungo I,asse
dell,elemento.
Considerandofessureinclinate, nel caso geneiale, di un
angolo a e
riprendendoquanto gi visto nel capitolo 6 ta'forra ai iu)ion"
T, ug"nt"
nell'armaturalongitudinaledi areaA, risulta(fig. 12.2a):

Ststo timite di torsione 331

M,p
T,=S"/tg"=

S, = tsp =

M,P
+

1
2.4 tc,

0z.r)

= scorrimentocomplessivoin direzioneverticale;

s = spessoredella sezionecava;

DJ

Figura 12.2

p z4 = perimetro ed area del poligono aventeper vertici i baricentri delle


armaturelongitudinali.
Lo sforzo di trazione nella staffa di arcaA, risulta invece (fie' 12'2b):
M'P"
T"=Sntgd=-fgd.

Sr=r.s.p"=

tale;
p = passodelle staffe.

(r2.2)

= scordmento nel tratto p" in direzione orizzon-

332 Teoris e tecnica delle costruzioni

Fgura 12.3

Si osservichenellavalutazionedi 4 e 4 non intervienelo spessore


s; tale
spessoreintervieneinvecenel calcolo dello sforzo C nella diagonalecom_
pressa;infatti, con riferimento alla fig. 12.3,sesi indica con dpla distanza,
misurata in verticale,fra due successive
lesioni che delimitano la generica
diagonalecompressa,si ha:
C=o"sdpsenacosa=rsdp

(12.3)

essendos dp coso l'area della sezionetrasversaledella diagonale,e o. senc


la componenteverticaledella tensionenormale, In definiiiva si ha:
"

M,

1
2,4s sen a cos q

sen a cos d

(r2.4)

Per quanto concernec[, a meno di valutazioni sperimentaliaccutate,


generalmentepu porsi pari a 45", per cui le (12.1), (12.2),(12.4)forniscono:
M,p

"- u
'

M. o.
A

(12.5)
(r2.6)

"

2As

(12.7)

Stqto limte di torsione 333

Anche la valutazionedi s devebasarsi,poi, su considerazionisperimentali, essendodimostratochela presenzadi tensionidi trazionenel calcestruzzo oltre una certa profondit dipendedalla geometriadella sezionee dalla
percentuale
di armatura presenti.Ci vale ancheper elementistrutturali a
arbitrario, in generale,far coincicava,per cui risulta assolutamente
sezione
quello
della sezioneeffettiva.
derelo spessoredel tubo resistentecon
si pu assumereuno spessore
In ogni caso,in prima approssimazione,
pari ad l/6 del diametro del cerchiomassimoinscritto nel poligono avente
pervertici i baricentri dellearmaturelongitudinali. Talvolta, in modo ancora pir semplice,si considerail doppio del copriferro dei ferri longitudinali.
12.3. Gli stati limite a torsione: le formule di calcolo
Le formule di calcoloattualmenteproposteda varie istruzioni e normative derivanodall'ipotesi di comportamentoa traliccio dell'elementostrutturale,cos come definito in precedenza.
Nella logica degli stati limite, e in analogia a quanto gi visto per il
ricontaglio, la verifica della sicrrezzastrutturaleviene conseguentemente
dotta alla verifica di quattro stati ultimi, e precisamente:
1)
2)
3)
4)

rottura per trazione delle armaturelongitudinali;


rottura per trazione delle staffe;
rottura per compressionedelle bielle di conglomerato;
cedimentidi ancoraggio di nodi dell'elementostrutturale.

Al solito, la verifica dei primi tre stati limite coprei rischi inerentiai tipi
mentrealtri tipi di
evidenziatidall'esperienza,
di rottura piir frequentemente
particolari
di
I'adozione
ed idoneedisposirotturavengonoscongiuraticon
zioni costruttive.
La misura della sicurezzava effettuata, inoltre, attraversola relazione
M,a 1 M,u

(12.8)

doveM,o la sollecitazionetorsionale di progetto prodotta dalle azioni


applicate,e M,, la corrispondenteresistenzaultima a torsioneofferta dalla
trave.
In praticasi distinguonotre valori del momentotorcenteultimo M,,, con
dferimentoalle tre diversemodalit di crisi 1), 2) e 3). Il valore effettivo di
il pi piccolo dei tre.
M, evidentemente

334 Teoo e tecnico delle costruzioni

Pi precisamente:
l) crisi della armatura longitudinale
La crisi dell,armaturalongitu.tinale-siraggiungeevidentemente
quando
lo sforzo di trazione ?i raggiinge il valore liiritei
7,,, = A ,o.7

(r2.e)

9ove.o:/ , al solito, il valore della tensionedi snervamentodi calcolo per


I'acciaio.
Dalla (12.5)si ha dunque:
M,P
-6- 4 Ato,

(12.10)

e quindi:
M,u,t =

2A,o*L
' p

(r2.rr)

2) crisi delle staffe


Analogamente,la crisi per trazionedelrestaffe si ha quando
ro sorzoT.
raggiungeil valore:
7,,, = A "O,

(12.r2)

per cui dalla (12.6) si ottiene:


M,
-24-P, { A
"o'

(12.13)

M'''' = '2A"o"L

(r2.14)

e quindi:

3) crisi degli elementicompressi


La crisidellediagonalicompresse
si rggiungequandola tensionedi com_

Stato limte di torsione 335

pressioneo" raggiungeil valore di progetto o,"; il momentotorcenteultimo


pu dunquevalutarsimediantela (12.7),doveper si introcorrispondente
duce,sulla basedi prove sperimentali,un opportuno coefficienteriduttivo.
Deveinfatti osservarsichele bielledi calcestruzzo,
a causadel deformarsi dellesuperficilaterali del solido soggettoa torsione,risultano soggettea
per cui le sollecitaziosforzonormalee momentoflettente(pressoflessione),
ni unitarie risultano alquanto pir elevatedi quelle fornite dalla (12.7).
Si ottiene dunoue:
M,,,, :

(12.1s)

\' s oo, A

doveil coefficiente generalmenteassuntopari a 0,5. Circa le modalit


costruttive,l'esperienzaha dimostrato che I'armatura longitudinale pu
essereripartita lungo il contorno ovvero, indifferentemente,concentrata
neglispigoli; inveceimportanteaverecomunqueridotti valori nel passofra
le staffe (( l0 cm) affinch le spinte lungo gli spigoli, dovute alle bielle
possanoessereconvenientemente
compresse,
assorbitesenzadanno per i
ferri longitudinali. L'adozione di forti diametri per questi ultimi consente
inoltredi meglioassorbiretali spinte,e di aumentarela distanzatra le staffe.
12.4. Esercizi
Si voglia verificarela sezionerettangolaredi fig. 12.4,sottopostaad un
momentotorcentedi progetto M,o : 3500kem.
Per i materiali si abbia:

3fi,: e*sr,*,
o,,= 0,83
o.r :

4400
t)5:

3 8 2 6k g l c m "

Utilizzandoferri d'angolo {16, stoffe g8/10 cm e ponendo il ricoprimentodella staffa pari ad 1 cm, si ottiene:

30-2(l+0,8+0,8)

= 4,1 cm

336 Teoria e tecnica delle costruzioni

= I 3 0- 2 ( 1 + 0 , 8+ 0 , 8 ) lt 5 0- 2 ( 1 + 0 , 8+ 0 , 8 ) l= l r r r c m '
p = 2130+ 50 - 4(1 + 0,8 + 0,8)l = 139,2
r^
+J-l- r
:'1

Ercm

I
|

30ch

Figuru 12.4

Si ha quindi:
l) crisi dell'armatura longitudinale:

M,,.,= 2' 8,04' 3826


#

= 4910
x ro2ks cm

2) crisi delle staffe:

M , " .=2 2 ' 0 . s ' 3 8 2 6 # : o r t ox t k gc m


( : 0.5):
3) crisi dellediagonalicompresse
M,,3 = 0.5 ' 4,1 ' 156' 1111= 3553x 102ks cm
Si ottiene in definitiva:
Mr,=3553k9m>M,o

Captolo tredicesimo
Statolimite di fessurazione

13.1.Generalit
Le verifiche di resistenzadelle sezioniin c.a. si conducono,come si
visto,ipotizzandoil calcestruzzocompletamenteinerte a trazione,e quindi
chele sezionirisuitino completamentefessurateal di sotto della
ammettendo
fibraneutra.Si trascuracos,a vantaggiodi sicurezza,la possibilitcheha il
di reagirea trazioneper valori delletensioniinferiori al limite di
calcestruzzo
del materiale.
fessurazione
L'esamedi elementistrutturali in c.a. soggettia flessionemostrainvece,
comenel caso della trave semplicementeappoggiatadi fig. 13.1, che la
presenza
di fessureintervienesolo nelle zonein cui il momento flettenteM
iisulta maggiore(o eguale)del momento di fessurazioneMr della sezione'
reagiscea trazione.
PerM < Mole sezionirisultanointegreed il calcestruzzo
PerM >- Mr, invece,si riscontranosia sezionifessurate(sez.B-B di fig.
all'acciaio,sia
13,1)in cui lo sforzo di trazionerestaaffidato esclusivamente
in cui il
fessure
consecutive,
due
(sez.
tra
C-C)
comprese
sezioniintegre
di
trazione.
dello
sforzo
riescea collaborareall'assorbimento
calcestruzzo
D'altra parte da osservareche in corrispondenzadelle sezioniintegre
ridotti, per cui la
l'acciaiotesolavoracon valori delletensioniassolutamente
fortemente
antieconomica.
risulterebbe
fessure
delle
completaeliminazione
pertanto
considerata
piir
deve
essere
o meno capillari
La presenzadi lesioni
delle condizioni di lavoro dei due materiali
comeuna owia conseguenza
(acciaioe calcestruzzo)che coesistononella struttura, e non deveautomaticamentedar luogo a valutazioninegativecirca la qualit dei getti o I'esecuzionedelleopere.Un quadro fessurativochenon sia indicedi una situazione
patologicadi dissesto dunqueda ritenersiindicatoredel livello di collaborazionestrutturale tra calcestruzzoed acciaio.
owio, d'altra parte, che quadri fessurativieccessivie diffusi sono
di agentiesterni
certamenteda evitarsi,in quanto favorisconoI'aggressione

338 Teoria e tecnico delle costruzion

\ A+Ay A# +l t - tI +b
Sez AA .

Sez BB

Sez CC

Figuro I3.I

nei confronti delle armature, la cui ossidazionerisulta tanto pi rapida ed


intensaquanto pi I'ambiente chimicamenteacido.
Nascecosil problema,attesala impossibilitdi eliminarle,di limitare le
ampiezzedellelesioniin funzionedellecondizionidi eserciziodellastruttura
(ambientecircostante,esigenzedi estetica),delle condizionidi carico (natura, frequenzae durata di applicazione),nonchdella sensibilitdegli acciai
alla corrosione.
Nell'ambito del metodo di calcolo agli statilimite il problema della
fessurazionesi risolve, in particolare, nella definizione di tre stati limite
diversi,la cui verifica dipendedai parametriinnanzi descritti,e precisamente:
l)

2)

statolimite di decompressione,
il qualescartain praticala possibilitdi
formazione delle fessurein quanto richiede alla sezionedi rimanere
ovunquecompressao al limite scarica(a livello della fibra considerata
nella verifica);
stato limite di formazionedellefessure(o di prima fessurazione),
con il
quale si accettanosollecitazionidi trazione nel conglomeratopurch
inferiori a quelle di rottura;

Stato lmte d essurazione 339

3) statolimite di aperturacontrollatadellefessure,con il quale,risultando


scontatala presenzadi un quadro fessurativo,si controllainveceI'apertura massimadelle lesioniconfrontandolacon i valori ammissibilisuggeriti dalle norme.
di laboTali valori derivano,generalmente,sia da prove ed esperienze
quali
per
le
si

correlato
ratorio che dall'esamedi costruzioniesistenti,
il grado di corrosionedelle armature all'ampiezzadelle lesioni riscontrate.
Poich la verifica dello stato limite di decompressionenon richiede
particolarichiarimenti,nel seguitosi analizzerannole verificherelativeagli
ultimi due stati-limite considerati.
13.2. Lo stato limite di formazione delle fessure
La verifica di tale stato limite si effettua confrontando il valore del
che
momentodi eserciziocon quello del momentoMo di prima fessurazione,
il valore del momento cui corrisponde,al lembo teso della sezione,la
rottura per trazione del calcestrtzzo.Il calcolo di Mo deveesserepertanto
condottocon la ipotesi di sezioneinteramentereagente,ossiaportando in
conto anchela resistenzaa trazione del calcestruzzo:le formule classiche
comesi vedrqui
dellastaticadel cementoarmatorisultanodi conseguenza,
appresso,leggermentemodificate.
Con riferimento alla sezionedi fig. 13.2,Ia posizionedell'asseneutro si
determinaimponendo,al solito, I'annullamentorispetlo ad essodel momento staticototale della zona reagente,nella qualedeveesserecompresaanche
I'areadi calcestruzzoteso debitamenteomogeneizzata.
Indicando con d, il modulo di elasticitall'origine del calcestruzzoa
trazione,e fatte le posizioni:

(13.1)

n = EtlE"
A'

(r3.2\

II]

I'annullamentodel momento statico della sezionereagentesi scriveallora:

br?

+ n A | ( x . - $ ) - n A y Q- x , ) - n ' b

( H - x- ) '
=0
t

(13.3)

t-340 Teoria e tecnca delle costruziont

11
i
I

a"*/n,
At

F----l

Fgura 13.2

la cui radice oositiva :

(13.4)

Ponendo r'= 0 (ipotesi di calcestruzzonon reagentea trazione), la


(13.4) riacquistala forma nota per sezioneparzializzata.
Il momento d'inerzia della sezioneomoseneizzatarisulta:
b . ,
_
1",= alrl + n'(H - r.)']+

n A1 ( h - x , ) z + n A ' r ( x " - ) ' ( 1 3 . 5 )

e la tensioneo, al lembo teso della sezionevale (fig. 13.2):

',:n'y@-x,).
tc

(r3.6)

Il momentoflettenteMF di prima fessurazionesi ricavaallora immediatamentedalla (13.6), ponendo t: o*t (tensionedi rottura a trazione del
conglomerato):

Stato limite di fessurazione 341

,^,. ' F --

Iri

oo",
nt

(H

(13.7)

_ x"\

Il valoredellaresistenzaa trazione spessodeterminatoattraversoprove


di flessionesu prismi in calcestruzzonon armato; si ottienecosla (resistenza a trazioneper flessione>della formula:
- ocq

Fl/4

(13.8)

bH2 /6

alla rottura del prisma(fig. 13.3).In tal


F la forza corrispondente
essendo
caso,per come stataricavataoo",/owero senzadistinguerecls. tesoe com'= 1; inoltre,nel valutareI' l'armatura
presso,
si deveporre nella(13,7)n
generalmente
ha scarsopeso, per cui si pu porre:
(13.9)

Uo = o.*(
avendo sostituito ad 1",I'inerzia geometrica della sezione'

!"
e /____
2
e/z
I
t<-.--.-------------.--.--'rl-_
I

Figuru 13.3

La verificadello stato limite di formazionedellefessureconsistedunque


nelcontrollarecheil momentoflettenteagenterisulti ovunquenon maggiore
M, innanzi calcolato,ovvero' con riferimento
delmomentodi fessurazione
allasezione,che la tensioneagenteal lembo teso risulti ovunquenon maggioredella resistenzacaratteristicaa trazione del calcestruzzo'
Poichil valoredi tale resistenzaa trazione un parametrocaratleizzato da grandevariabilit, peraltro evidenteche la misura positiva di tale
statolimite non escludela possibilitchesi abbianofessure,anchesegarantisceche la probabilit di averlerisulta assaimodesta.

342 Teoro e tecnca delle costruzionl

13.3. Lo stato limite di apertura delle fessure


Scontatala formazionedellefessure,checon buona probabilit si manifestanoquandovengonosuperatele limitazioni indicateal punto precedente'
con la veiifica allo statolimite di aperturadellefessuresi intendecontrollarne
le ampiezzee rapportarleai valori ammissibilisuggeritidall'esperienza'
complicatodall'elevaStto I'aspettteoricoil problema sensibilmente
I'aderenzafra
ad
esempio
come
to nu-.ro de parametrichJ intervengono'
del
calcestruzzo'
a
trazione
resistenza
acciaioe calcesiruzzo,la disomogenea
geometrica
nella
sezione'
la percentualedi armaturatesae la suaubicazione
ie modalit di stagionaturadel calcestruzzoe la variabilit dei carichi'
Per semplicitdi esposizionesi riporta la pi elementaredelle formulaqullafondata sulla ipotesidi Brice checonsistenell'aszioni e precisamente
sumereun andamentocostantedelletensionidi aderenzatra le armatureed
(fig. 13.4).
il calcestruzzo
Inrealtsarebbenecessariointrodurreillegamecostitutivodiaderenza'
fra
owero la relazionefra tensioni tangenzialidi aderenzae scorrimenti
grandi
le
acciaioe calcestruzzoche inevitabilmentesi manifestano'Stante
incertezzeconnessecon il fenomenodell'aderenza,la soluzionechesi consegue adottando I'ipotesi di Brice tecnicamenteaccettabile'
Si consideriun tirante in cementoarmato sollecitatoda una forza F
applicatadirettamentesull'armatura(fig' 13'5)' Nelle due zone
crescente
ierminali sno mobilitate le tensioni di aderenzanecessarieper trasferire
oarte dello sforzo dall'acciaio al calcestruzzo;a tali tensioni si associano

f'."
Figura 13.4

BRrcE

Ststo lmite di fessurazone 343

'l
E1

=ffit

l----l

Fgurc 13.5

scorrimentifra acciaioe calcestruzzo,owero una tendenzadell'armaturaa


fuoriusciredalla guaina di calcestruzzo.
Nella zona centraleinvece,in assenzadi slittamenti, la forza esterna
assorbitanel rispetto della congruenzasia dall'acciaioche dal calcestruzzo'
Si ha cio:
(13.10)

F=F,+F"=o/r+oj"

avendoindicato con .,4,ed ,4" rispettivamenteI'area dell'acciaioe quella del


calcestruzzo.
La (13.10)pu ancorascriversi:

F = oy'"(l r np) =

or',ft -,

1 1
"p -)

( r 2 .1 )

344 Teoria e tecnica delle costruzioni

avendoposto:
Er
A
n=-=-;t.=--L.
A"

( 1 3l.2 )

La lunghezzaA/ del tratto in cui si ha trasmissionedegli sforzi per


aderenzapu ricavarsi dalla considerazioneche in tale tratto lo sforzo
trasferito al calcestruzzoteso {, per cui dall'equilibrio del tondino si ha:

,": o ,{,)o*
fo,

(13.13)

avendoindicato con p il perimetro del tondino. Nell'ipotesi di Brice r(:r)


costantee pari alla tensionelimite di aderenzaroo,per cui dalla (13.13)si
ricava:
F" = p r*A,l

(13.14)

da cui:
F,

ol ,

Pad

Pr"a

( r3 . 1 5 )

Al cresceredella forza esterna_Fla prima fessurasi manifestaevidente_


mente quando nel calcestruzzosi attinge il valore della tensionedi rottura
per lrazioneo"",.Il valoredella forza Fo di prima fessurazione,
ricordandola
(13.11)e ponendooc = oo"t pertanto:
F o : o " , y ' " ( l+ n p )

(r3.16)

Aumentandoulteriormenteil valoredella forza si formano altre fessure;


il fenomeno si stabitizzaquando il numero delle fessure tale che pur
trasferendosiparte dello sforzo di trazionedell,acciaioal calcestruzzo,non
si attingein quest'ultimo la tensionedi rottura per trazione.Si parla in tale
casodi fessurazione(stabilizzata).

Stato limite di fessurazione 345

13.3.1. Distanza fra due fessure adiacenti


Per valutarei limiti entro i quali compresala distanzafra due successive fessuresi osserviche in una sezionefessuratalo sforzo di trazione
interamentesopportatodall'acciaioteso. Attraversole tensionidi aderenza
si ha il progressivopassaggiodello sforzo al calcestruzzo
tesocheraggiunge
la tensioneoo",ad una distanzadalle fessurepari a (cfr. eq. 13.15):

o""y',.

^,

^l-

"

(13.
r7)

P oa

La massimadistanzafra le fessure dunque pari a 2Ll^,. (fig. 13.6).


D'altra parte nella sezionecentralefra due successive
fessure,essendola
tensionenel calcestruzzopari a o"",,pu formarsi una ulteriorefessura;sesi
verifica tale evenienzala nuova distanzafra le lesionirisulta pari proprio a
Al^r.
In definitiva, in condizionidi fessurazione
stabilzzata,ladistanzaAI fra

o /

NI
r l

rDl

*o l\

'-

-l-

-l

,i---

I{WruruWil
i:
-el

i----i----i

Figura 13.6

346 Teoria e tecnca delle costruzoni

le fessurepu variare nel seguenteintervallo:

Al.i" < a, <zAI^i^

(13.18)

owero, dalla (13.17):

o""y'"
" 6 1a 2 o : 1rad
:
p roa

(r3.1e)

grafica del fenomenopu impostarsiseparandoil


Una rappresentazione
corrispondenaiug.u,,'*u .U" sforzoun-iformeF con una lineatratteggiata
(fig'
13'7)' La ri
i. lto rfor"o massimoo,"/. assorbibiledal calcestruzzo
dall,acciaio e
oartizione della forza esternaF fra l,aliquota F, assorbita
la cui inspezzata''
a
da
individuata
["J]f" l" "tt".ur, a dal calcestntzzo
=
r'p con la limitazioneF" (
Jft""i"". rispetto alla fondamentale tg a
o""l*

T
o.rat

^-

-r^--

Figuru 13.7

13.3.2. Ampiezza massimo delle fessure


di spostaL'ampiezzadelle fessurepu determinarsicome differenza
adiacenti'Indi*.nto urriul. fra acciaioe calcestruzzoteso fra due fessure
cando con w |ale ampiezzasi ha pertanto:
lot

te7(r) - e,(x)l dx

(13.20)

Stato limite di essurazione 347

Generalmentela deformazionedel calcestruzzoteso pu trascurarsirispettoa quella dell'acciaio, mentre per quest'ultima si assumeun valore
medio; con tali semplificazionila (13.20)diventa quindi:
w = AI ei^

(13.2t)

e ciol'ampiezzadellefessurerisulta proporzionalealla loro distanzaed alla


mediadell'acciaio.
deformazione
in
Per quantoconcernela distanzafra le fessurela (13.19)suggerisce,
vantaggiodi sicurezza:
o^^A^
^1 = -:::---:
P raa

(13.22)

Poichil perimetrop pu porsi nella forma p = Ar/0.25 d essendo il


diametrodel tondino, la (13.22)pu scriversi:
o^",
-"
AI : 0.25

(r3.23)

aa It

con la solita Dosizione:


lt =;

(13.24)

Per quanto concernela deformazionemedianell'acciaionel conciocompresofra due lesioni, lo sforzo complessivotrasmessodall'acciaioal calcestruzzorisulta pa a o."rA",per cui si ha:

I o."y'"
o|n=o7-t
+

=+=?,1'""#l
',^

(13.2s)

(13.26)

Seindichiamo con or.la tensioneche si avrebbenell'acciaioapplicando

348 Teoriq e tecnics delle costruziont

lo sforzo o.""4", checonduceala fessurazionedel calcestruzzo,


a a sola armatura, si ha evidentemente:

(13.27)
per cui la (13.26)diviene:
orl

o,- |

e' r , , = ; i l l - 0 . 5 - 1 |
t1L
,)

(13.28)

La (13.29),utitizzandole (13.23)e (13.28),divienein deinitiva:

w=0.25!.911,_o.rtl
r o a L r L fL

(13.2e)

%l

Osservandola (13.29)si pu dedurre chel, ampiezzadelle fessure


au_
menta al cresceredel diametro delle armaturee delia tensione
dell,acciaio,
ed al diminuire della tensionedi aderenza.
Si osserviinoltre che il termine w/AI, pari proprio a /u, rappresenta
l'ampiezza.dellafessuraper unit di lungheiza. ialia
1tZ.Z$si deduceche
essadipendesolo dalla tensionene 'acciaio,dalla resistnzadel
calcestruzzo
e dalla percentualedi armatura. Ci sta a signifi.u.. .t.'uuln..rtando
ad
esempiol'aderenzafra aeciaioe calcestruzzo,
dottando acciaiad ad.erenza
migliorata, owero riducendoil diametro dei ferri, l;i;;i;;.^
de'e fessure
per unit di lunghez2anon cambia, ma, poich le
fessurerisultano pi
rawicinate, se..ne,_
riduce la loro ampiezzi massima: si otiiene cio una
ressurazonepl dltfusa.
L'applicazionedella (13.29)nerapraticatecnicacomportanaturalmente
un elevatogrado di incertezza,in quanto sia la resistenzaa irazione
o"", del
conglomerato,sia la tensionedi aderenza7d,,variano ,anribil-anta
a,ono
influenz.ateda numerosiparametri; inoltre i;ipotesi aiSi..
e sicuramente
approssimata.
E oppoluno quindi modificare le (13.23)e (13.26)in base
ai risultati
sperimentalielaborati su basestatistica.In particolare'leraccomandazioni
FIP-CEB e dell'Eurocodice2 suggerisconoil ,"gu""i. uuto..
at Al,

A/ = 56 + 0.25krkrL [mm]
p

(13.30)

Stoto limite di fessurazione 349


Travi inflesse

llvllo dsl barlc6ntro

h"r, =2,5{H-d[

efficace

Solette inllesse

=
:"1 ;:::"',.i:,"':1c

fn''

+o/o2
) (H- x)/3

'iguro 13.8

Vi quindi una distanzaminima di 5 cm, pi un terminecheha la stessa


strutturadella (13.23);il coefficientek, vale 0.8 nel casodi barre liscee 1.6
nelcasodi barre ad aderenzamigliorata, mentrek, vale 0.5 in flessionee 1.0
in trazione semplice.Nella valutazionedi p, la sezionedi calcestruzzoda
considerare solo quella <<efficace>>
A","rr,owero quella che effettivamente
trasmettegli sforzi di aderenza;a tal propositosi dannole indicazionidi fig.

r3.8.
Per quanto concernela deformazionemedianell'acciaiole stesseindicazioni suggeriscono,in sostituzionedella (13.28),la seguenteespressione:
orf

"L

tej l

E r , = , l r - B ' P ,*,)'l

(13.31)

dove, vale 1.0nel casodi barread aderenzamiglioratae 0.5 per barrelisce,


mentrep, vale 1.0 nel casodi carichidi brevedurata e 0.5 nel casodi carichi
di lunga durata o ciclici.
La diminuzionedi B, collegataal deterioramentodell'aderenzanel caso
di azioni ripetute, o al fluage che si manifestaper l'aderenzanel caso di
carichi applicati per lungo tempo.
interessanteosservareche I'Eurocodice2 fornisce direttamentedelle

350 Teoria e tecnica delle costruzionr

tabellein basealle quali stabilireil massimodiametro delle barre e la loro


distanzaaffinch, per prefissativalori dellatensionedi lavoro, non debbano
effettuarsicontrolli sull'ampiezza
dellefessure(tabelle13.1e 13.2,valide
per acciaioad aderenzamigliorata).
Tabella13.l

Massimo
diametro
delle barre
lmml

Tensione
nell'acciaio
lkg/cm'l

1600
2000

25

2400

20

2800

16

3200

1t

3600

l0

4000

4500

Tabella13.2

Massimadistanzafra le barrelmml
Tensionenell'acciaio
lkg/cm2l

flessione

trazionepura

300

200

2000

250

150

2400

200

125

2800

150

t)

3200

100

3600

50

Stato limite d fessurazio e 351

stataottenutaconsideL'ampiezzadellelesionivalutatain precedenza
rando grandezze<medie>,e va quindi consideratacome l'ampiezzamedia
dellelesioni w-. Volendo invececonsiderareil valore caratteristicolr,r,esso
si pone pari a 1,7 w^ e va confrontato con le limitazioni regolamentariin
corrispondenzadell'aggressivitdell'ambientein cui la struttura inserita.
13.3.3.Minimi di armatura
La percentualedi armatura per elementistrutturali inflessi limitata
inferiormenteda un altro fenomeno legato alla fessurazione;adottando
infatti membraturecon percentualidi armaturatroppo bassepotrebbemanifestarsiuna rottura improwisa all'aumentaredei carichi, circostanzaquesta che preferibile evitare in quanto verrebberoa mancare quei segni
premonitoridell'imminentecollasso.All'apparire dellaprima fessurainfatti
la sezionedevepresentareun'armaturatesain gradodi assorbirelo sforzodi
trazioneche le deriva nell'ipotesi di sezioneparzializzata.
inflessa,potendosiscrivereper la (13.9):
Per una sezionerettangolare
M r = o,,7

b t|'

(r3.32)

ed essendoil momento di rottura valutabile con la relazione,


M, = h*o/r = 0,8 Ho74t

(13.33)

eguagliandoM, ed M, si ottiene:

F ^ * :

"I!!
o^-,.
= n,>r "y
* : v ' z t

(13.34)

kg/cm' risultadunquep.,.
Assumendo-t = 30 kg/cm'e o, = 40OO
= 0,15/o
.
13.4. Esercizi
A) Calcolo del momento di fessurazione.
di fig. 13.9a,per la qualesi abbia:
Si considerila sezionerettangolare

352 Teoria e tecnica delle cosruzioni

A , = 4,62cmz

,--A 't
{

tt - ll
l_l

--T--

a)

A1 =9,42cm2

ffii
'

l.--*l

b)

Figura 13.9

Ar=320=9,42cmz
A' r = Z 0 L4 = 4,62cm2
E" = 210000Kglcm2
En = 1O5N0Kglcmz

Stato limile di fessurazone 353

= 21OOO00
K8/cm2

*, = 20 K8/cm2
6=3cm
Si intende calcolareil momento di fessurazioneM, della sezionein
esame.
a) Si determinainizialmentela posizionedell'asseneutro x. per sezione
imponendola condizioneespressa
dalla (13.3);risulta
totalmente
reagente,
owiamente:
-i:

nt:

t7 tE

105000
- "'"
210000

= 10
2100000/210000

Si ha cos:
6,25xl + 765,4x" - 2ol9l : o
da cui la radice positiva:
x" = 22'3 cm
Il momento d'inerzia della sezionepu essereallora calcolato con la
(13.5),
e vale:

,",:'1:#
2 5 x ( 5 0- 2 2 3 ) 3

+ 0,5

- 3 ) 2+
+ 1 0x 4 , 6 2x ( 2 2 , 3

+ f0 x g 4n x (41 - ?2.1f : 255000


cm"

risulta quindi (fig. 13.9b):


Il momentoflettenteMF di prima fessurazione
MF

n'

(H - x"\

20
0,5

255000
(50 - 22,3)

3682,31x 102Kg cm

354 Teoo e tecnics delle costruzioni

Per valori del momentoflettenteM ( M, la sezionerisulta interamente


reagente,e le tensionidi lavoro nei materialisonovalutabili rispettivamente
con (M in Kg cm):

,"=f,," ="*#!

= 8,745
x r,-sx M Kslcm2
;
- 3)

x 10 x (27,7
' r = " T ( h - x "M) =
255000

= 9,686 x lO4 x M Kglcm2 ;

,5x27,7
=
'",=''f (H- x")= M x O255000

5,431 x l}'s x M K,S/cm2.

Per valori di M > M. vieneinvecea mancareil contdbuto del calcestruzzo teso,per cui il calcolodelletensionideveessereeffettuato sotto le ipotesi
di sezioneparzializzata e di calcestruzzonon reagentea trazione.
La condizionedi annullamentodel momento statico si scriveallora:

25xx1
-;
+ 10 x 4,a x (rc - 3) - 10 x 9,42x (47 - x") = 0
da cui:
)cc= l4'3 cm
Il momento d'inerzia della sezionepanializzata vale quindi:
'r< w l4a3
":'""

- 1 "=
, -'

+ 1 0 x 4 , 6 2 x ( 1 4 , 3- 3 ) ' + l 0 x 9 , 4 2 x
x (47 -

e conseguenlemenle:

143)2 = 131000crna

Ststo limite di fessurazone 355

Figura 13.10

"" =H#!

= 10,e16
x M K8/cm2
x 1o-5
;

Mxl0x(47-14,3)=
24,962 x 10-4x M Kg/cm2.
131000
B) Calcolo ampiezzadelle fessure.
Con riferimento alla sezionedi fig. 13.10si valuta in primo luogo il
momentodi fessurazioneMo.
Risulta:
Ar=416=l},l8cm2

" =-/ = ts ; n' =l=

3 slcm2
o . s : o n: 1 9 , K

La condizionedi annullamentodel momento statico fornisce:


l,

30x(70-x")2
r 3 0 x x' ?_
- 15 x 10,i8 x (67 - x") = 0
o
" ' '5
2

356 Teo a e tecnica delle costruzont

da cui:
7,5 x2"+ 1202,"x" - 46981= 0
con la radice positiva che risulta:
x' = 32'48 cm
Il momento d'inerzia della sezionetutta reagentevale:
1",

30 x 32,483

0.5

3 0 x ( 7 0 - 3 2 , 4 8 ) 3 _r

15 x 10,18 x (67 - 32,48)2: 788704cma


Il momentodi fessurazione
risultadunque:
M ^ :

o*,
" Ia

n'(H - x")

19,3 x 788704
0 , 5 ( 7 0- 3 2 , 4 8 )

Si vuole ora valu tare l'ampiezzamediaw. dellelesioni,supponendoche


agiscaun momentoM pari a 11375Kg m.
Per tale momento la sezionerisulta evidentementeparzialzzata;in tali
condizioni si ha:
x" = 21,52cm
I"t = 4l55l} cma

ot : 1868K?/cm'
Per valutare I'ampiezzadelle lesioni necessarioconoscerela tensione
o/, chesi ha nell'armaturaalla formazionedella prima fessura;si ha quindi:
., 811406
(zo - 21,51) = 1420Kg/cm2
oi, = l5
415rrr
Poichi ferri sono ad aderenzamigliorata, e si supponedi effettuareun
calcoloper carichidi brevedurata,nella(13.31)si poneB,B, = 1; si ha in
definitiva una deformazionemedia nell'acciaiofra due fessureoari a:

Stato limite d fessuruzone 351

1868 |

( 14201'-l

+ ^ = r I - ; t oL ,t - [ " * J l :
= 8,89 x lO'4 x 0,422 = 3,75 x l}'a
Per calcolarela distanzamedia fra le lesioni si deve in primo luogo
valutarel'area efficacedi calcestruzzo;secondole indicazioni dell'EC2 si
ha:
A,,* = 30 x (2,5 ' 3) = 225cmz
da cui:

u:\l] =o'o+s
Poichnel casoin esamesi ha:
k'k'=1'6x0'5=0'8
risultadalla (13.30):

= et mm
al = 50+ 0,2sx 0,8l2
U,U4)
In definitiva si ottiene:
w^ = enLl = 3,75 x 104 x 121 = 0 '045mm
e quindi:
wt = 1,7 w. = 1,7 x 0,045 = 0,078mm

l--l

Copitolo quattordicesimo
Stato limite di deformazione

14.1. Generalit
una situazione
Per stato limite di deformazionesi intendegeneralmente
interviene
pur
il
collasso,
non
avendosi
in
cui,
di comportamentostrutturale
per
di
deformaeccesso
comunquela perdita di funzionalit della struttura
zione. Come esempiopu indicarsiil casodi una centinadi sostegnoper il
getto di un arco, in cui si raggiungonodeformazioni incompatibili con la
configurazionedi progetto dell'arco stesso;si allora in presenzadi uno
stato di funzionamentoin corrispondenzadel qualela centina,pur conservando la sua capacitportante, in effetti da considerarsiinservibile.
Inconvenientitipici nel campodellecostruzionicivili originati da eccessive deformazionisono ancorale fessurazionidi tramezzie tompagni, i ristagni d'acqua sui solai di copertura, il distaccodi intonaci e i dissestinelle
'pavimentazioni degli ambienti. Nasce quindi spontaneoil problema del
controllo delle deformazionidegli elementistrutturali, soprattuttoquando,
come nel calcolo agli stati limite, le pitr elevatesollecitazioniraggiungibili
nei materiali e la presenzadi quadri fessurativiestesipossonocomportare
livelli di deformazionenotevolmenteelevati.
La verifica dello stato limite di deformazioneconsisterallora nel riscontrarecheper le combinazionidi caricorelativeagli stati limite di esercilivello deformativo sia minore del massimolivello deforzio il conseguente
mativo accettabile,quale consigliatodall'esperienzao fissato dalle norme'
Prima di esporre il procedimentodi calcolo della freccia su schemi
semplici, si rammenta che in condizioni di eserciziole travi in cemento
armato presentanoin generequadri fessurativiestesi;in altri termini le zone
dellatrave in cui il momentoMdovuto ai carichiesternirisulta maggioredel
momentodi fessurazioneMo costituisconospessola maggiorparte dell'elemento.
pu farsi affidaNei tratti di trave in cui ristlta M < MF evidentemente

360 Teoriq e rccnico delle coslruzioni

mento sulla inerzia della sezioneinteramentereagente,con l'acciaio opportunamenteomogeneizzato,e che nel seguitoindicheremocon f; in termini
di curvatural/R, si ha ouindi;
1
R-

M
< M'\
EJ,(M

(14.1)

Nei tratti di trave fessurata,che come si detto sono notevolmente


estesi,la curvatura non si presentadi immediatavalutazione.Infatti nelle
sezioniin cui si sono formate le lesionipu evidentemente
farsi affidamento
sull'inerziadella sezioneparzializzata,sempreopportunamenteomogeneizzata, chenel seguitoindichiamo con 1r; la curvaturapu dunquevalutarsi
nel seguentemodo:
I

.P . 2 " .F T
2

(14.2)

Nelle sezionifra due successive


fessuresi ha per il trasferimentodi
sforzi di trazionedall'acciaioteso al calcestruzzoteso, con un conseguente
effetto irrigidentechenella letteraturatecnicaanglosassone
indicato come
(tension stiffening>.
Coerentemente
dunque con quanto fatto nella valutazionedella deformazionemediadell'acciaioe7,(cfr. par. 13.3.2),risulta necessario
introdurre il concettodi <curvaturamedia> 1/R..
14.2. La valutazione della curvatura media
Nei tratti di travi in cui si ha M > Mo necessario
valutarela curvatura
media che si ha fra due successive
lesioni.
Si osserviche:

1 ) per M = Mo deverisultare l/R^ = 11Pr'


per M * M, la c.urvat.ural/R^ devetendere al valore limite l/-R,
corrispondentealla completafessurazione;
3) I'espressione
della curvaturamediadeveesserecoerentecon il risultato
sperimentalegi introdotto per valutare y-,espressodalla (13.31).
In accordo con tali osservazioni,la formula di origine sperimentale

Stalo limile di defornazione 361

Figuru 14.1

fornita dal CEB pu porsi nella seguenteforma:


I
D

=ulr'u,l M )

( Mo)'

* d1

f,-u,u,(T)'l

(14.3)

doveB, e B, hanno il significato gi evidenziatonel par. 13.3.2.


La (14.3)fornisceevidentemente
un valore della curvaturamedia che
semprecompresofra | / R, e l/Rr, e chetendeasintoticamente
alla curvatura
1/R, per , , ,ot l'andamento del legamemomento-curvaturamedia,
ponendoF, B, = 1, schematicamente
indicatonella fie. 14.1.
14.3. Il calcolo delle frecce
Gli abbassamenti
nelle travi in cementoarmato, avendodefinito le cur_
vaturein funzionedel momentoattraversola (14.1)nellezonenon fessurate
e Ia (14.3) nelle zone fessurate,possonoimmediatamenteottenersicon sli
ysuali metodi di calcolo.

**:f:r^il,l

cpo detavor vrtuari, to s pos


ran enrc/
74.4)

362 Teo a e tecnico delle costruzioni

avendoindicato con s l'intera strultra e conM' il diagrammadel momento


corrispondentealla forza unitaria applicatanella sezionein cui si sta valutando lo spostamento/.
Dividendola struttura nella partenon fessuratasr e nella parte fessurata
s, si pu dunque scrivere:
f|

c |

iYr 'rr -r
I p
,", ,.,

./:

l p
u
rr-

rI4'ds
l

(14.5)

dovela curvatural/R, fornita dalla (14.1)e la curvanral/R^dalla(14'3)'


Il calcolodegli integrali presentinella (14'5), effettuati in forma chiusa
qualorapossibileo numericamentenegli altri casi,forniscedunqueil valore
di l.
14.4. Una metodologia semplificata
Un metodo semplificatoconsistenel valutare la curvatura rnediaassulesioni
mendo chela deformazionemedia dell'acciaioe7,fra due successive
sia data dalla (13.31),owero

o,

e r ^ = f l-t u ' uf ,o [r ,;l J' l


]

(14.6)

Poichil rapporto o1,/o1pari a Mo/ M, in quanto entrambele tensioni


sono valutate cn riferimento alla sezionefessurata,pu anchescriversi:
of
-JN

or
- p r p( ,M ) ' f
ln) ):-,",
Lr

(t4.7)

avendoposto:

| - p$2(MF/M)2

(14.8)

Il calcolo della curvaturamedia, sezioneper sezione,pu dunquecondursi valutando la posizionedell'asseneutro e le deformazionimedie nel-

Stato limte di deformazione 363

l'acciaio e nel calcestruzzoconsiderandoun coefficientedi omogeneizzazione nei

n-*
,JJ

F
= lL

(14,9)

Valgonodunquetutte le formule della flessionesemplicedatenel cap. 3,


semplicemente
sostituendon* ad n.
La curvatura media pu dunque valutarsi nel seguentemodo:
I
R.

(14.10)

essendoe". la deformazionemedia nel calcestruzzo;poich risulta:


M
Dc

EJ^'"

"^=#,="*#(h- x')=h" -'"'

(14.11)

(14.12)

dove 1. il momento d'inerzia della sezionereagentecon l,acciaio omoge_


neizzatoattraverson"rr, dalla (14.10)si ottiene:

1
R-

M
EJ^

(14.13)

Vale dunquela solitarelazionefra momentoe curvatura,a patto per di


valutare il momento d'inerziaI_.
La (14.13)sostituisce
dunquela pircomplessa
(14.3).Si osserviperche
tale metodointroduceun errorenellezonedi trave con momentoptossimoa
quello di fessurazione;supponendoinfafti BrB, = | e Mr = M la (14.g)
fornisce.Er",pari ad infinito. Tranneper questaincoerenzaper le zonecon
momento prossimo ad M, il risultato che si ottiene molto prossimoa
quellofornito dalla (14.3).

364 Teoriq e tecnca delle costruziont

14.5. Gli effetti del fluage


contemporaneaIl metodo espostonel paragrafo precedente'utilizzato
del fluage
effetti
deli
,n"rrt" ul ..todo del modulo ef-fettiv; per tenerconto
degli spostamentia lunn.i .a..rrro"ro, consenteI'immediatavalutazione
eo termine.
""
gli effetti del
i'*ut ir ."rodo del modulo effettivo consentedi valuiare
introducendo un modulo di elasticita ridotto E"'*
nuug. ,..pfi"..ente

(r4.r4)
normativa o.valutato speri
essendo,piI coefficientedi fluage, dato dalla
suffiPer valutare gli sp-ostamentia lungo termine dunque
.""i"f.L".
consideransemplicemente
.i.nt. oru.. il metodo del paralrafo precedente
do il seguentecoefficientedi omogeneizzazione:
..etJ

"nf,"f

(14.1s)

E,,"tt

la
si ottiene un nuovo valore di 1' che consente
Conseguentemente
(14'13)'
attraversola
valutzionedella curvatura media a tempo infinito
14.6. Esercizi
Siconsiderilatravedoppiamenteappoggiatadifig.l4.2,diluce6mcon
momento.diPrima fessuracaricounitorrnementedistribuito paria4t/m' Il
Kgm ed il modulo di elasticitdal calcestruz;;dl.*;fuepatia6l29
zo E" pari a 285000Kg/cm''
prossimitdell'appoggiosi
L'estensioned del tatto non fessuratoin
genericaascissaz:
ottiene imponendoche il momento alla

M (z)

aI

- : - r

qz'
- : -

sia proprio pari a Mo; si ottiene dunque:

Ststo limite di deormazone 365

q = 4Vn

Figura 14.2

Yo

-o\e = e,,s

da cui:
:l = 56.38cm
L'integrazionenumericadella (14.5) si perseguesuddividendoil tratto
non fessuratoin due intervalli ed il tratto fessuratoin quattro intervalli,
secondole ascissedefinite nella tabella 14.1.Nella stessatabellasono anche
forniti i valori d\ M ed,i valor di M' ; quest'ultimo, ricercandosilo spostarnento in mezzeria, dato da:

M'(z)

I
2-

(z 4 t/2)

Si assumenel calcoloPrp, = 1.0 (ferri ad aderenzamigliorata, carico di


brevedurata); il valore di E, risulta dunquepari a2.l x l Kg/cm' perM
< Mr, mentre dato dalla (14.8) per M ) M,.
Per ottenerela tabella l4.l i valori dell'asseneutro sono stati valutati
con le seguenti formule:

bH212 + nerr{.
f, p e rM
{M,
bH + nu74,

;.r

366 Teoria e tecnica delle costruzioni

_
,
.
.,:u#
[

,bh I
'"t/t l

perM>M,
^

I valori di e".ed er.sonovalutatiattraverso


le (14.11)eQa.n), mentrela
curvaturamediamediantela (14.l0).
Tabella14.l

z
lcml

Mxl05
kgcml

M'
Ikgcml

28,19

3,224

56,38

6,129

l/R^ x 105
Icm'tl

x 103

i^3

r4,09

0,056

0,046

0,160

28,t9

0,107 0,088

0,304

0,533

|,244

tke7i.'l

lks/cm"l

285.0002 , 1 X

100

'7,9'7

|r'7,28 11,323 58,64

t970466

t78,19 15,032 89,09

2518'161 8 , 8 4

0 , 3 7 1 0,82'7

1,873

239,09 t'7,258 I 1 9 , 5 5

2403t2'1 8,43

0,433 0,994

2,229

300,00 18,000 150,00

2375443

t0,42

0,264

0,454

r,048

2,346

Risultandoi passidi integrazionerispettivamentepari a 18,19cm nella


zona 4on fessurataa 60,91cm nella zona fessuratasi ottienein definitiva:
+
o = 2128,19(2' 0,160. 14,09+ 0,304. 28,19) x 10-5
2 8 , 1 9 + 2 . r , 2 4 4 . s 8 , 6 4+ 2 . 1 , 8 7 3 . 8 9 , 0 9+
+ 6 0 , 9 1 ( 0 , 3 0. 4
: 0,84cm
2 .0,229. 119,55+ 2,346. l50,OO)x 10'51
dove si lutilizzaloil metodo di integrazionedei trapezi.
Per valutare la freccia a tempo infinito si assumeBrB?:0,5 (carico di
lunga durata) e I : 3. Il modulo E"."r,rist]Jtadunquepari aE"/4 = 71250
Kg/cm2.
I nuovi valori di n"rr,e"^, er, ed 1/R. sono forniti d,allatabella 14.2.
L'integrazionenumerica,sempreutilizzandoil metododei trapezi,fornisce:

Stoto lmite di deformszione 36'1

owero:

fo

I R

ffi: r,uo

Tabella 14.2

z
Lcml

Mxl05
lkgcnl

M'
lkgcml

ll

fkeT.'tIke/cm"l
11.250

) 1

x 103

X l0 29,47

'l0l
x

l / R, x.105
Ic^'' l

28,t9

3,224

14,09

0,194

0,t24

0,498

56,38

6,129

23,19

0,369

0,236

0,94'7

tt7,28

tt l?1

58,64

u605t4

34,53

0,279

0,690

2,218

89,09

2290397

3 2 , 1 5 0,986

0,980

3,0'12

239,09 17,258 1 1 9 , 5 5

2241360

3t46

|,239

1,148

1 S?1

300,00 r8,000 150,00

2229246 31,29

1,190

1,203

3,'739

1 7 8 , 1 9 t5,032

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