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ARCHITETTURA

Elemento strutturale di importanza centrale nell’architettura greca romana: colonnato con


sovrastante trabeazione e la copertura del tetto. (soprattutto nell’architettura templare).
Diversi tipi di ordini: dorico, ionico e corinzio.
 Ordine dorico
Si sviluppò nel Peloponneso nord-orientale, prima in edifici lignei, poi dal VIII e VII in pietra
(soprattutto negli edifici ex novo). Ma anche negli edifici lignei singoli elementi potevano essere
sostituiti dai contemporanei in pietra. Es. Heraion di Olimpia. Il tempio era dotato di colonne lignee
che nel tempo, deteriorate, furono sostituite da quelle in marmo secondo lo stile dell’epoca.

-Fondazioni: non sono massicce, seguono la pianta dell’edificio. Solo la superficie superiore era
curata nel taglio dei blocchi.
-Crepidoma: basamento del tempio, costituito da tre gradini. Con una leggera curvatura che
culminava al centro della gradinata.
-Stilobate: piano d’appoggio delle colonne e de muri, coincide con il gradino superiore del crepi
doma.
-Colonnato: le colonne doriche poggiano direttamente senza base sullo stilobate. Il busto è
caratterizzato da un rigonfiamento nella parte mediana e ha dei solchi concavi verticali.
I fusti non constano di u unico blocco ma da più rocchi. Il capitello è costituito da un elemento
circolare e da una lastra di copertura di forma quadrata (abaco).
-Architrave : Sono le travi rettangolari al di sopra dei capitelli e in questo stile non sono decorati.
-Fregio: Blocchi con divisione rettangolare tripartita, alternata a lastre decorate.
-Geison:Cornice di coronamento aggettante.
-Frontone o timpano: Si tratta dello spazio triangolare posto sopra il geison.

 Ordine ionico:
L’ordine ionico si è sviluppato in età arcaica nell’Asia minore e nelle isole dell’Egeo. La struttura è
come quella dorica, ma si differenziano le forme dei dettagli.

-Fondazioni: come per l’ordine dorico.


-Colonnato: La colonna ionica poggia su una base circolare composta da una successione di profili
concavi e convessi.
Hanno proporzioni più slanciate , le scanalature sono più profonde e separate da sottili listelli.
I capitelli presentano due volute che poggiano su echini a forma di cuscini, decorati con elementi
ornamentali.
-Architrave: diviso in tre fasce aggettanti.
-Dentelli
-Fregio: fu impiegato più tardi.
-Frontone Come nell’ordine dorico.

 Ordine corinzio:
Variante successiva dell’ordine ionico, si distingue dalla forma del capitello: dal corpo cilindrico
espanso a cesto attorno al quale si impostano due corone di foglie d’acanto.
 DECORAZIONE ARCHITETTONICA

Le parti dell’architettura potevano essere decorate da ornamenti e essere divise da Kymatia, cioè fasce
piatte, a gola dritta o rovescia dalle diverse forme. Si distinguono in:

 Kima dorico: fascia a profilo


curvilineo con movimento ad onda, sulla
quale sono dipinte foglie a forma di
lingua.
 Kima ionico: a ovoli (gola dritta),
caratterizzato da un profilo con foglie in
rilievo a ovoli, alternate a punte di freccia
e incorniciate.
 Kima lesbio: (gola rovescia) una
fascia dove piccole foglie a cuore e
elementi appuntiti determinano un profilo
concavo-convesso.
 Astragalo: stecca decorata a perline.

 Anthemion: fregio di elementi


vegetali e tralci, si alternano palmette
e fiori di loto.
 TECNCHE E MATERIALI COSTRUTTIVI

Nell’età geometrica e arcaica gli edifici erano costruiti con murature di argilla e supporti lignei
oppure in mattoni crudi, con tetti in legno.
La pietra inizialmente era utilizzata solo per edifici di culto.
Il marmo, molto apprezzato per la lucentezza e il colore, era utilizzato solo dove erano disponibili
cave nelle vicinanze o nei luoghi dove ci si poteva permettere i costi del trasporto.
Quindi templi ed edifici pubblici erano per lo più realizzati in altri tipi di pietra disponibili e cavati
sul luogo, poi uno successivo strato di stucco permetteva di proteggere la pietra dai fenomeni
atmosferici e conferiva un aspetto marmoreo, inoltre molti elementi venivano dipinti o dorati.
Altri materiali da costruzione: pietra calcarea, calcare marnoso (composto da carbonato di calcio e
minerali argillosi), la breccia, il conglomerato, il tufo.
A partire dall’età classica molti templi furono costruiti interamente in pietra (colonne costituite da
singoli rocchi, capitelli e basi lavorate a parte). Il nucleo architettonico era costituita da conci
squadrati . I muri e le colonne erano assemblati senza l’utilizzo di malte, ma fissati con grappe di
piombo e perni.
Le coperture erano costituite da un tetto ligneo a capriate ricoperto con tegole, a partire dal 600
entrarono in uso coperture di marmo.
Per altre tipologie di edifici si continuarono ad usare tecniche edilizie più semplici: murature con
mattoni crudi, appoggiate su uno zoccolo di conci grossolani, per proteggerle.
Un’innovazione tecnica: opera cementizia (opus cementitium), cioè una sorta di cemento antico,
utilizzata per la prima volta nel III secolo, sia per le fondazioni che per le coperture (permettendo
coperture autoportanti per mezzo dell’impiego della volta, es. Pantheon a Roma).
Sul lato esterno il nucleo cementizio veniva rivestito con paramenti in pietra o laterizi. All’inizio i
conci avevano una forma piramidale, la loro punta veniva inserita nel nucleo cementizio e la base
piatta era la faccia esterna. In un primo momento i conci erano posti in maniera irregolare (opus
incertum), in seguito in maniera sempre più regolare (opus reiculatum) e più in là con grande
accuratezza e regolarità, a partire dall’eta repubblicana rivestimenti di laterizi con forma allungata

(opus latericium). Spesso quest’ultimi dotati di timbro di fabbrica. Le pareti degli edifici potevano
poi essere intonacate o rivestite i stucco o dipinte con la tecnica dell’affresco oppure rivestite da
pietre e marmi colorati (opus sectile) ecco perché nell’età imperiale si importarono marmi colorati
da tutto il mondo. All’inizio con la tecnica a stucco si imitava l’opus sectile.
 TIPOLOGIE ARCHITETTONICHE

 TEMPIO
Il nucleo del tempio è un ambiente rettangolare, cella, con proporzioni allungate. All’ambente
principale si raccorda un vestibolo (pronaos) e nella parte posteriore u ambiente chiamato opstodomo.
Questi due ambienti sono inquadrati da due pareti laterali che terminano con due piastri (ante), tra
queste si trovano due colonne.
- Tempio in antis: quando è presente il pronao.
- Tempio in antis doppio: dotato sia di pronao che di opistodomo. (forma più semplice e antica,
deriva dal megaron, edificio miceneo).
- Tempio prostilio: se nella parte anteriore si trova una fila di colonne.
- Tempio anfiprostilo, se le colonne sono poste sia anteriormente che posteriormente.
- Periptero: tutti i templi dotati di peristasi(colonnato) che corre attorno all’edificio.
- Corridoio tra muri e la cella si chiama pteron. (se il colonnato è a due navate, quindi 2 file di
colonne si chiama diptero).
- Templi rotondi: più rari, se costituito dal solo colonnato con copertura era chiamato monopteros, se
è presente anche una sola cella si chiama tholos.
- Templi romani: si rifanno al modello etrusco e greco. Quello etrusco è caratterizzao dalla posizione
su di un podio, dalla frontalità, proporzioni tozze, ordine tuscanico, tre celle collocate dietro ad un
vestbolo composto da più colonne (pianta quadrata). Queste le caratteristiche dei primi templi
romani, influenzati però anche da caratteristiche greche: circondati da un colonnato con varianti
formali sviluppate dagli stessi romani: le colonne erano spesso solo sui lati lunghi e non su quello
posteriore. Gli architetti romani ebbero una preferenza per l’ordine corinzio. I primi furnono
realizzati in tufo, calcare e travertino, solo nella tarda età repubblicana se ne costruirono in marmo
greco. Con l’apertura delle cave a Carrara si costruirono templi in marmo. Erano inoltre diffusi
anche templi rotondi e forme particolari come il Pantheon.

 STOA’, PORTICO, BASILICA


Elemento essenziale sno i portici colonnati, si prestavano a molti utilizzi e funzioni rappresentative
(riparo, banchi vendita, funzioni amministrative).
- Portici semplici: ambiente rettangolare con una fila di colonne con apertura verso l’esterno.
- Portici più profondi a due navate cioè con una fila di colonne aggiunte nello spazio interno.
Il termine greco per definire i portici è Stoà, quello romano poricus. Nascono come edifici
autonomi, ma potevano essere inseriti in un insieme di altri colonnati o altri edifici dando origne a
complessi architettonici.
- Basilica: un edificio dotato di un colonnato di una certa profondità suddiviso in più navate, edificio
rivolto verso lo spazio interno. Dotata su tutti e 4 i lati di pareti chiuse, che si pssono aprire di un
portico anteriore verso il foro. Soprattutto in epoca imperiale costituì la più importante tipologia
architettonica di carattere pubblico, multifunzionale.

 BOULEUTERION, CURIA
- Bouleuterion si affermò in Grecia come tipologia architettonica destinata all’assemblea del
consiglio: ambiente spazioso, rettangolare o quadrato, che risulta dotato di una struttura a gradinidi
forma semicircolare o rettangolare che corre intorno alle pareti.
- Curia: ambiente dotato di copertura autoportante senza colonne interne.

 TEATRI E IMPIANTI AGONISTICI


Concepito per assolvere alle necessità specifiche di rappresentazioni pubbliche. All’inizio si tenevano in
uno spazio rotondo per la danza, poi come edificio scenico fu utilizzato un edificio in legno a forma di
capannone. In un secondo momento i teatri vennero monumentalizzati e costruiti in pietra, sfruttando il
pendio di colline. Lo spazio per i spettatori disegnava un semicerchio attorno all’orchestra d forma
circolare. Teatri romani erano costruiti in maniera simile.
L’anfiteatro si sviluppò nel II secolo in territorio campano: forma ellittica e arena ovale.
Per quanto riguarda gli impianti agonistici greci: stadio greco, destinato a corse agonistiche,e
l’ippodromo, pista per le corse dei carri.
Il circo romano era anch’esso destinato alla corsa dei carri.

 GINNASI
Dal VI secolo abbiamo impianti destinati a esercizi ginnici e lezioni di musica e dal IV secolo esiste il
ginnasio: tipologia di edificio a questi destinata. Spesso, più avanti, accostati da impianti termali.

 TERME
Già a partire dal V secolo, edifici termali greci. Gli ambienti erano posti in maniera irregolare e l’acqua
era versata nei bacini e nelle vasche a sedile con dei secchi. Il bagno a vapore era alimentato da un forno a
carbone.

 ABITAZIONI

Abitazioni greche ambienti semplici e chiusi, illuminati da piccole finestre.


Per quanto riguarda l’età classica, le abitazioni erano piccole, s accedeva attraverso un portone in un
cortile aperto. L’ambiente più importante per la comunità familiare era l’oikos, che ospitava il focolare.
Al piano terra erano situati i vani, destinati alle attività economiche o magazzini e stalle.
A causa di esigenze di abitazioni più lussuose, a partire dal IV secolo le case dei ceti più abbienti vennero
realizzate in maniera sempre più imponente: intorno ai cortili si innalzavano portici e colonnati sui quali
si aprivano numerosi vani.
-La casa romana (domus) si presentava simile alla greca, il fulcro era l’atrio un grane ambiente con il
bacino per l’acqua al centro al quale corrispondeva un buco sul tetto (compuvium, unica apertura anche
per la luce). Attorno all’atrio erano diversi ambienti, abitativi o per attività eonomiche. Nella parte
posteriore si trovavano due ambienti che si aprivano sul’atrio. Dietro la casa si trovava un giardino e la
parte frontale verso la strada era utilizzata per inserirvi botteghe.
Le ville erano abitazioni situate al di fuori delle mura, di dimensioni maggiori delle domus, circondate da
terreni.

Essendo le abitazioni, ambienti multifunzionali, non intesi come rifugio, le tipologie architettoniche si
duìistinguevano più che per la funzione, pittosto dalla gerarchia a cui erano destinae. Ambienti publici e
privati: distinzione quasi inesistente.

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