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MUSEOLOGIA e ARCHEOLOGIA

Anno Accademico 2010/2011


Docente Patrizia Gioia
patrizia.gioia@comune.roma.it

LEZIONE 1:
DEFINIZIONI
GLI ARCHETIPI PRIMA DELLA
STORIA
Cos la
Museologia?
La Museologia una disciplina
che, assieme alla Museografia, si
occupa di musei.
Pu sembrare, ad una prima
impressione, che possa essere una
materia di studio noiosa e legata a
luoghi polverosi e fuori dal mondo
reale.
La museologia invece una disciplina si occupa di un istituto culturale che deve
assolvere compiti e doveri nei confronti della societ e del suo sviluppo
culturale.
Il suo approccio spesso pi politico che tecnico, in quanto valuta le scelte pi
opportune che un museo deve compiere per assolvere alla sua mission.
Museologia e Museografia

Il gesto del raccogliere e collezionare oggetti uno


degli archetipi del comportamento umano.
Il Museo istituzionalizza questo comportamento ed il
suo ruolo proprio quello di raccogliere, conservare,
ordinare e valorizzare diverse tipologie di oggetti.

Esistono attualmente due discipline specifiche che


studiano i problemi legati al museo: la museografia e
la pi recente museologia.
Il termine museologia si diffuso
a partire dalla met del
Novecento nellambito di una

?
riflessione di portata
internazionale intorno alle
problematiche museali. Essa si
occupa della storia del museo e
della sua vocazione, cio dei suoi
compiti istituzionali e della sua
funzione allinterno della societ.
evidente il carattere
complementare delle due
discipline, che spesso anche
allorigine delluso indistinto dei
due termini, perch ladeguata
risoluzione di problemi pratici
possibile solo se in accordo con le
finalit che il museo vuole
raggiungere.
La museografia si occupa degli aspetti strutturali e
tecnici connessi al funzionamento del museo, quindi ad
esempio dei problemi di conservazione degli oggetti,
del sistema di esposizione (illuminazione, arredo), della
struttura architettonica, dei modi per trasmettere al
pubblico contenuti chiari ed efficaci.

Il termine stato
utilizzato per la prima
volta nel 1727 in questa
accezione da Casper
Friedrich Neickel nel suo
libro Museographia,
dedicato alla
classificazione e alla
descrizione dei diversi tipi
di museo sulla base degli
oggetti raccolti e dei
luoghi occupati.
Che cosa un museo?
Definizione dellInternational
Council of Museums (I.C.O.M
= Consiglio internazionale dei
musei) 1974

ART. 2: il Museo unistituzione permanente, senza scopo di lucro, al


servizio della societ e del suo sviluppo, aperto al pubblico, che
compie ricerche sulle testimonianze materiali delluomo e del suo
ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e soprattutto le
espone a fini di studio, di educazione e di diletto
I.C.O.M.
International Council of Museum
Organizzazione internazionale non governativa che ha sede
presso lUNESCO. (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization)
Fondata nel 1948, coordina le attivit museali in tutto il
mondo.
Quindi il museo :

Una raccolta, pubblica o privata, di oggetti


relativi ad uno o pi settori della cultura, della
scienza e della tecnica.

E un'istituzione permanente, senza scopo di


lucro, al servizio della societ e del suo sviluppo.

aperto al pubblico e compie ricerche che


riguardano le testimonianze materiali e
immateriali dell'umanit e del suo ambiente; le
acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto,
le espone a fini di studio, educazione e
diletto.
L'articolo 101 del Codice dei
Beni Culturali e del Paesaggio
(D.L.vo 42/2004), lo definisce
come "struttura permanente
che acquisisce, cataloga,
conserva, ordina ed espone
beni culturali per finalit di
educazione e di studio".
Etimologia

Etimologia: dal latino museum, dal greco ,


tempio sacro alle Muse

Le Muse, erano divinit minori che appartenevano


al dio Apollo. Erano nove sorelle, giovani e bellissime,
figlie di Zeus e di Mnemosine, che in greco significa
memoria, nate ai piedi dell'Olimpo. Abitanti
dell'Olimpo, a questo preferivano il Parnaso, dove
amavano suonare, cantare e danzare per il dio Apollo.
Ognuna di esse aveva le sue particolari attribuzioni.
Raffaello Sanzio, Il Parnaso,
Citt del Vaticano, Stanza
della Segnatura, 1511,
affresco, base m. 6,70.
Il Parnaso un monte alto 2457 m della Grecia centrale, tra la Focide, la Beozia e
la Ftiotide, a nordest di Delfi. Secondo la mitologia greca, in origine vi era
onorata la dea Madre Terra; pi tardi vi confluirono i devoti di Pan, venerato
nell'antro Coricio. Dalle sue rocce scaturiva la fonte Castalia, sovrastante Delfi. In
epoca tarda le due cime Cirra e Nisa furono consacrate ad Apollo e alle Muse.
In et classica il numero delle Muse venne fissato a nove e ciascuna venne messa in
relazione a una particolare attivit artistico-intellettuale, o arte in senso greco:

Calliope (poesia epica) Clio (storia) Erato (lirica corale) Euterpe (musica: flauto)

Melpomene (tragedia) Polimnia (pantomima) Talia (commedia) Tersicore (danza) Urania (astronomia)
La Biblioteca di Alessandria
In virt di questa loro multiforme influenza, il termine museo assunse presto significati
pi vasti e, fin dal IV secolo a.C., cominci a indicare un luogo in cui si svolgevano
studi, riflessioni e ricerche sotto linflusso positivo delle Muse, oppure un luogo dove
si raccoglieva ci che veniva prodotto dalle diverse arti.
Il pi famoso museion dellantichit era quello annesso alla biblioteca di Alessandria
dEgitto, fondata allinizio del III secolo a.C. dal faraone Tolomeo I Sotere. Nella
biblioteca si conservavano i testi provenienti da tutto il mondo conosciuto, mentre nel
museion si riunivano a discutere e a produrre sapere scienziati, filosofi e studiosi in
genere.

Moneta dargento di et ellenistica con il ritratto del faraone Tolomeo I Sotere


In realt lorigine del museo ha radici molto lontane nel tempo e si lega ad un un
gesto squisitamente privato.
Collezionare, raccogliere, salvare oggetti dalla distruzione fa parte di un
comportamento che luomo sembra aver tenuto costantemente nel tempo, a partire
dal gesto elementare di disporre oggetti intorno a s, nella forma di una
microstruttura protettiva, fatta di reperti legati alla vita e alle persone.

Maria Clara Ruggieri Tricoli e Maria Desire Vacirca, L'idea di museo. Archetipi della
comunicazione museale nel mondo antico. Milano 1998, Edizioni Lybra Immagine.
La maggior parte delle storie relative
all'organismo museo, cominciano dal
Rinascimento, molte addirittura dal
Settecento.

Per le prime il museo nasce con il


collezionismo umanistico e con la
riscoperta della classicit, per le
seconde con i primi musei pubblici.

Ne deriva l'immagine poco credibile di


un organismo senza radici e la
convinzione che la tendenza a
musealizzare sia nata all'improvviso e
non costituisca invece un
atteggiamento antropologico diffuso
nel tempo e nello spazio, come
qualsiasi altra forma d'arte e di
comunicazione.

Per comprendere cosa oggi un Museo


invece necessario ripercorrere una
storia molto pi antica
Per comprendere le origini dei Musei bisogna dunque tornare
indietro nel tempo ed analizzare le prime raccolte di cose
ovvero le prime forme di collezionismo.

La storia dei musei pu, nella sua massima parte, esser fatta
coincidere con quella del collezionismo, una tendenza insita
nellUomo che ha sempre raccolto e conservato oggetti belli, strani,
diversi da quelli della vita di tutti i giorni. Una tendenza dimostrata dal
rinvenimento di ciottoli colorati nelle tombe preistoriche, ma che si
ritrova (ad esempio) anche oggi nelle collezioni filateliche o
numismatiche. Una tendenza che alla bellezza o stranezza di certi
oggetti si allarga a beni preziosi come testimonianze di potere o di
ricchezza da ostentare.
Dai primi insediamenti preistorici fino alla storia greca o romana
possiamo individuare una serie di archetipi del museo in quanto
contenitori di materiale ordinato che possono prefigurare un qualcosa
di paragonabile ad un museo.
Una collezione un insieme
di oggetti collegati da
qualche denominatore
comune per il quale
acquistano agli occhi di chi li
raccoglie un particolare
interesse, anche puramente
soggettivo. Semplicemente
quindi una collezione pu
essere costituita da una
raccolta di figurine.
Nellambito di una
collezione il valore di ogni
singolo pezzo in funzione
del tutto, allora il maggior
desiderio del collezionista
quello di acquisire i pezzi
mancanti.
Il gusto di collezionare e raccogliere oggetti particolari non esclusiva
propriet delluomo.

Non dunque un atteggiamento squisitamente antropologico.


Letologia ci insegna che, oltre ai primati, molte specie di uccelli, pesci e
mammiferi manifestano interesse a raccogliere oggetti come sassolini, semi,
fili colorati, che non sono strettamente legati alla sopravvivenza, manifestando
talvolta un certo gusto estetico.
E stato pi volte sottolineato dagli studiosi come la qualit estetica
sia una delle propriet che caratterizzano il collezionismo.
Gli oggetti collezionati sono solitamente privati di funzione utilitaria,
e vengono quindi sottratti al circuito economico.
Semplificando si pu dire che il gusto del collezionare oggetti di
particolare interesse estetico o mnemonico si pu associare alla
nascita dellarte.
Secondo alcuni autori si possono
rintracciare i primi segni di
preoccupazioni estetiche fin dal
Paleolitico Inferiore. Ad esempio,
nel caso di alcuni bifacciali,
laccuratezza del lavoro di
scheggiatura e ritocco, la ricerca
di simmetria e di regolarit
sembrano aver superato le strette
necessit funzionali del
manufatto.
Sostenere che ci sia stata
lintenzione di produrre un
oggetto non solo funzionale, ma
anche bello significa ovviamente
applicare i nostri criteri di
valutazione estetica a unepoca
molto lontana da noi (Pi di
200.000 anni fa).
E solo con luomo di Neandertal in Europa
e con i primi uomini anatomicamente
moderni nel Vicino Oriente e in Africa che
cominciano ad apparire segni manifesti di
comportamenti di carattere simbolico,
prodotti da azioni non strettamente
utilitarie, ma riconducibili a una sfera
ideologica, forse definibile come magico-
religiosa o semplicemente religiosa in senso
pi generale, che costitu il terreno da cui
hanno avuto origine i fenomeni artistici.
I neandertaliani, oltre ad utilizzare locra,
raccoglievano oggetti insoliti come
conchiglie fossili; tracciavano fasci di segni
lineari e ricurvi sulle ossa animali; ma
soprattutto seppellivano intenzionalmente i
propri morti ed avevano cominciato a
elaborare rituali funerari.

Sepoltura neandertaliana di Kbara (Israele).


Nella sepoltura n. 11 di Qafzeh, in
Palestina, un palco di corna di daino era
stato deposto vicino al cranio, mentre in
quella neandertaliana di un bambino di
Teshik Tash (Uzbekistan) la fossa era
circondata da corna di stambecco in
posizione verticale. In unaltra sepoltura di
Qafzeh il fondo della fossa era stato
cosparso di ocra rossa.

La lastra litica che ricopriva una sepoltura


neandertaliana di La Ferrassie, in
Dordogna, reca sulla faccia rivolta verso il
basso una serie di coppelle modellate
intenzionalmente e collocate per la
maggior parte a coppia. In queste pi
antiche sepolture spesso il defunto era
deposto nella fossa in posizione
rannicchiata, accompagnato da un corredo
funerario comprendente parti di animali e
strumenti di selce.
Nel corso del Paleolitico superiore (fra i
40.000 anni fa ed i 10 000 anni fa) con
laffermarsi in Europa delluomo moderno
nascono le prime vere forme di arte.
Oltre alla famosa arte parietale vi anche
larte mobiliare.

Larte mobiliare larte dei piccoli oggetti


facilmente trasportabili e comprende
manufatti raggruppabili in quattro
categorie principali:
a) ornamenti costituiti da pendagli,
rondelle e contours dcoupes, cio figure
ritagliate da osso o corno;
b) armi e utensili (arpioni, propulsori,
zagaglie, bastoni forati, spatole) decorati a
incisione, a rilievo o con figure scolpite a
tutto tondo;
c) placchette litiche o di osso con figure
incise;
d) statuette umane e animali in pietra,
osso, corno, avorio, argilla.
Oggetti funzionali

Oggetti privi di utilit


ma esteticamente
apprezzati

Oggetti con funzione


magico-rituale
Un esempio dellultima
categoria di oggetti sono
le famose statuette
femminili che
probabilmente non
rappresentano
un ideale primitivo di
bellezza, ma espressione
di unarte connessa alle
credenze magico-religiose
dei cacciatori paleolitici.
Le testimonianze di sepolture del Paleolitico superiore sono molto pi abbondanti di quelle del Paleolitico medio.
Esse mostrano una notevole variet di riti, una pi complessa struttura e certa la funzione di corredo degli oggetti
associati ai defunti.
I cadaveri sono deposti in fosse appositamente scavate, pi o meno profonde, in posizione allungata (supina),
fortemente rattratta o leggermente ripiegata. La maggior parte delle sepolture presentano un corredo, costituito
prevalentemente da strumenti litici, generalmente di pregevole fattura, da manufatti in osso e corno, quali bastoni forati
e zagaglie, da oggetti ornamentali, quali conchiglie forate, denti di animali anchessi con foro di sospensione, vaghi in
pietra e in osso, vertebre di piccoli mammiferi e di pesci. Tali oggetti potevano formare collane, bracciali, cavigliere,
copricapi e talvolta associati in vario modo ornavano le vesti.
Frequente luso di ocra rossa, con cui veniva cosparso il fondo della fossa o il corpo dellinumato. In qualche caso
venivano collocati dei blocchi o lastre di pietra in corrispondenza della testa o di altre parti del corpo.
La ritualit funebre dunque estremamente rappresentativa del clima culturale
della societ che la esprime.

Nel culto funerario c lillusione che la conservazione ad oltranza garantisca la


sopravvivenza.

Le collezioni mortuarie sono logiche e fruibili (anche se per i morti e non per i vivi) e
rappresentative in senso sociale delle virt del potere o dellimportanza del
trapassato.

Luomo immortale, perci simile ad un dio, tale grazie alla presenza di una tomba,
dimora eterna che garantisce i mezzi fisici atti alla sopravvivenza.

Questo vale in tutte le epoche


Per questo la tomba uno degli archetipi del museo.
Senza paura della morte, anche della morte delle cose, perch inventare una
istituzione come il museo?
Il museo in se stesso una cosa morta (Eco).

Il Museo tesaurizza e conserva la memoria che lunica garante di una qualche forma
di sopravvivenza terrena.

Pi tardi le collezioni di carattere sacro e religioso assolveranno esattamente alla


stessa funzione rivolgendosi al godimento degli dei ma anche alla memoria collettiva
dei fedeli.
Profondi mutamenti economici, sociali e
culturali avvengono nel Neolitico,
caratterizzato dall'arrivo di popolazioni di
agricoltori e allevatori che giunsero in
Europa dal Vicino Oriente circa 8000 anni
fa.
Nonostante la semplicit di queste
societ, nuove ideologie emergono
osservando gli oggetti di questa epoca.
Statuette femminili di forte significato
simbolico , provengono da contesti
diversi:(domestici, funerari, cultuali).
Ciottoli decorati si trovano fin dal
neolitico antico soprattutto in grotte
utilizzate per motivi cultuali.
Le sepolture non si differenziano
molto da quelle paleolitiche,
avvenivano per inumazione in fosse
poco profonde.
I corredi contengono una vasta
gamma di oggetti importanti in vita
e che accompagneranno il defunto
nellaltra vita. Contengono vari
prodotti di artigianato come
recipienti (vasi) o ornamenti
(pettini, statuette) e in pi la
grande novit sono gli attrezzi per
l'agricoltura (es. falci).
Con la Protostoria si avvia un processo
che porta al passaggio dalle piccole
comunit neolitiche allo stato.
L'elemento fondamentale che consent
questo passaggio fu l'accumulazione di
ricchezza, resa possibile dalla metallurgia;
la crescente differenziazione
socioeconomica permessa dal commercio
fu la causa della creazione di contrasti
interni all'interno delle forme di
organizzazione sociale che portarono al
superamento dei vincoli di tipo parentale
alla base delle comunit neolitiche. Le
caratteristiche peculiari della mutata
organizzazione sociale sono riscontrabili
nell'accresciuta importanza dell'elemento
guerriero per il controllo del territorio,
nella sedentarizzazione degli insediamenti,
dalla nuova spinta verso il commercio e
dalla mutata coscienza dell'appartenenza
ad uno stesso territorio rispetto ai vecchi
vincoli di consanguineit.
Foro di Cesare, corredo di vasi e bronzi in miniatura della tomba 1 ad
incinerazione in pozzetto. La sepoltura si data all XI-X secolo a.C. ca.
ed riferibile ad un uomo adulto, un sacerdote, per la presenza dei
doppi scudi.

Foro di Cesare, corredo di vasi e bronzi in miniatura della


tomba 2 ad incinerazione in pozzetto (ca. XI-X secolo
a.C.). La presenza del coltello e dei doppi scudi indica
anche in questo caso un ruolo sacerdotale.
Roma, localit Quadrato, corredo di vasi e bronzi in
miniatura della tomba 1 ad incinerazione in pozzetto
(I periodo laziale, ca. XI secolo a.C.). Il corredo
comprende unintera panoplia: spada, lancia, scudo
circolare e schinieri. Erano inoltre presenti un coltello
e i doppi scudi. Questo personaggio aveva le funzioni
di capo politico-militare e di sacerdote.

Roma, localit Quadrato, corredo di vasi e


bronzi in miniatura della tomba 2 ad
incinerazione in pozzetto (I periodo laziale, ca.
XI secolo a.C.). La presenza del coltello indica un
ruolo sacerdotale.
Come di consueto sono le raccolte di oggetti nelle tombe ad offrirci
la possibilit di comprendere la complessit sociale di questo
periodo.
La ricchezza di alcuni corredi da un lato rispecchia il desiderio che
nel mondo dellaldil il defunto possa avere tutto il necessario per
perpetuare i suoi modi di vita sulla terra, dallaltro una vera e
propria ostentazione del rango del defunto e della sua famiglia.

Togliere da circuito economico una gran quantit di oggetti


preziosi fa supporre una notevole ricchezza di una parte della
societ ed una vera e propria pubblicizzazione del potere.

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