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La raccolta epigrafica
dei Civici Musei di Udine
a cura di
Stefano Magnani
«B riciole F riulane» 10
Trieste 2010
© 2010 Comune di Udine - Civici Musei
Castello di Udine - 33100 Udine
ISBN 978-88-88018-94-2
Chiara Alberti
Andrea Arduini
Giulia Brunetta
Annalisa Dentesano
Erica Ferro
Silvia Madotto
Stefano Magnani
Valentina Puppis
Giulia Sacchi
Chiara Santarossa
Consuelo Stocco
Referenze fotografiche
Prefazione
Marco Biscione
Direttore dei Civici Musei di Udine
4
Premessa
LA RACCOLTA
1. Miliare di Augusto
Inv. n. 459. Dimensioni: alt. 119, diam. 53. Lettere: alt.
6-8.
Parte superiore di miliare in trachite euganea proveniente
dal territorio di Fagagna.
Bibliografia: CIL, V, 7995; Basso 1986, pp. 204-205, n.
97; SupplIt, 12, 1994, p. 109; Basso 2000, p. 65, n. XIII;
Mainardis 2008, pp. 118-119, n. 26.
[Imp(erator)] Caesar
A[ug(ustus)] Divi f(ilius) co(n)s(ul) X̅I̅I̅I̅
tr(ibunicia) pot(estate) X̅X̅I̅I̅
X̅X̅X̅I̅I̅I̅
2. Miliare di Augusto
Inv. n. 145. Dimensioni: alt. 96, diam. 46. Lettere: alt.
6-8,5.
Parte superiore di miliare in trachite euganea proveniente
da Vendoglio.
Bibliografia: CIL, V, 7997; Bertolini 1886, pp. 110-112;
Pais 1888, 1064; Basso 1986, p. 207, n. 95; SupplIt, 12,
1994, pp. 117-118; Basso 2000, p. 65, n. XIII; Mainardis
2008, p. 121, n. 28.
Imp(erator) Caesar
August(us) Divi f(ilius)
co(n)s(ul) X̅̅I̅I̅I̅ tr(ibunicia) pot(estate)
X̅[X̅̅I̅I̅]
5 X̅[X̅X̅V̅?]I̅I̅I̅I̅
3. Miliare di Licinio
Inv. n. 147. Dimensioni: alt. 67; diam. 23,5. Lettere: alt.
4,5.
Miliare in pietra d’Istria rinvenuto a Casali Zellina.
Bibliografia: Pais 1888,1062; ILS, 675; Basso 1986, pp.
181-183, n. 85; IA, 2899; Basso 2000, p. 62, n. II.
Il miliare fu rinvenuto
nel novembre 1881 ai
Casali Zellina, presso
S. Giorgio di Nogaro,
e fu in seguito porta-
to a Udine nell’atrio
di Palazzo Bartolini,
allora sede dei Civici
Musei, per poi essere
trasferito al Castello.
Si trovava lungo la via
Annia, asse di collega-
mento di fondamentale
importanza tra le regio-
ni illiriche, Aquileia e
la residenza imperiale
di Milano. A diffe-
renza dei due miliari
augustei (nn. 1 e 2),
questo e altri miliari
tardoantichi conser-
vati nella raccolta dei
Civici Musei (nn. 5 e 6)
sembrano avere perso
in realtà la funzione di
veri e propri indicatori
stradali, come dimostra
l’assenza del computo delle miglia, e conservano essen-
zialmente un ruolo celebrativo nei confronti della figura
dell’imperatore.
Potrebbe essere databile tra la fine del 312 e la primavera
del 313 d.C., quando Licinio attraversò la regione per
recarsi a incontrare Costantino a Milano.
4. Miliare di Magnenzio
Inv. n. 136. Dimensioni: alt. 95 cm; diam. 27. Lettere: alt.
4,5.
Miliare in pietra calcarea rinvenuto presso la chiesa di San
Leonardo, a Porto Nogaro.
Bibliografia: Pais 1888, 1063; Basso 1986, p. 187, n. 88;
IA, 2900; Basso, 2000, pp. 63, n. V.
I[mp(eratoribus) Au]g(ustis)
d(ominis) n(ostris duobus)
Valentiniano
et Valente se⌜m⌝
5 p[er] per(petuis) Aug(ustis duobus)
insign⌜is⌝
ortus felic⌜is⌝
i⌜m⌝peri⌜i⌝ eo
rum
------
meo sịg̣ịlḷ[o?]
hunc fieri t[itulum?]
pr<a>ecipimu[s ---]
ego v(---) v(---) perg̣[--- o]
5 pere Theo[dori?]
17
Chiara Alberti
D(iis) M(anibus)
Onesimus
ser(vus) vil(icus)
vectigal(is)
5 Illyr(ici) Severîllâe
uxori pientissim<a>e
an(norum) XXX
et sibi vi⌜v⌝us
fec(it)
19
Anno[---]
Prisci [---]
riae t+[---]
monta[---]
Il frammento, spezzato in
due parti tra loro com-
bacianti, costituisce l’an-
golo superiore sinistro di
una lastra con lo specchio
incavato. Proviene dalla
collezione Gortani ad Avosacco (Piano d’Arta) e fu dona-
to ai Civici Musei dalla Sig.ra Talotti Gortani nel 1950
(Registro doni 1950, n. 1125, del 14.10.1950). Il particola-
re aspetto dello specchio epigrafico, la tipologia di alcune
lettere, il cui solco non è stato approfondito ma sommaria-
mente lavorato senza rifinitura, sono elementi che sembra-
no indicare un’origine moderna dell’iscrizione.
Stefano Magnani
------
misera mater (h)abet in cor
de dolorem: cottidie
fletus dat et in pectore
palmas. Qui vixit ann(os) X[X]
5 m(enses) VII, d(ies) VII. Laetilia T(iti) f(ilia) Casta
filio carissimo atq(ue) pient(issimo)
mater infel(ix)
23
Andrea Arduini
27
L(ucius) Tumbilicius
A(uli) f(ilius) Cl(audia)
L(ocus) q(uo) q(uo) v(ersus) p(edes) XXX
Consuelo Stocco
28
------
Sex(tus) Erbonius Sex(ti) l(ibertus) Tertius
C(aius)] Rotenius C(ai) l(ibertus) Severus
Cn(aeus) Cornelius Cn(aei) l(ibertus )Rufio
Q(uintus)] Porcius Q(uinti) l(ibertus)Optatus
5 Sex(tus) Erbonius Sex(ti) l(ibertus) Adiuto[r]
M(arcus)] Quinctilius M(arci) l(ibertus) Secund[us]
Sex(tus) Erbonius Sex(ti) l(ibertus) Princeps
Sex(tus) Erbonius Sex(ti) l(ibertus) Gallio
Q(uintus)] Marius Q(uinti) l(ibertus) Myro
------
Chiara Alberti
La lastra proviene
da Cividale, dove
fu trovata nel XVI
secolo durante
alcuni lavori. Fu in
seguito murata nel
frontespizio di una
abitazione e nel
1883 fu acquisita
dai Civici Musei
di Udine. Tra le
particolarità grafi-
che, si segnalano
30
Consuelo Stocco
L(ucius) Plotius
L(uci) l(ibertus) Quadrâtus
v(ivus) f(ecit) sibi et
------
Il monumento fu
ritrovato a Belvedere,
presso il ponte cosid-
detto della Centenara,
e fu trasportato in
seguito a Udine e
collocato nell’atrio
di Palazzo Bartolini,
prima dell’attuale
sistemazione.
Alla seconda linea,
lo spazio ristretto
a disposizione ha
indotto il lapicida a
unire AT in nesso e a
incidere la S finale di
minori dimensioni.
L’epigrafe è databile alla prima metà del I sec d.C.
Erica Ferro
31
C(aius) Petronius
C(ai) l(ibertus) Hilario
C(aius) Petronius
C(ai) f(ilius)
Pauper
5 [+++]
------
Traduzione: Caio
Petronio Ilarione,
liberto di Caio,
Caio Petronio
Paupero, figlio di
Caio...
La stele è sovra-
stata da un tim-
pano triangola-
re con testa di
Medusa al centro
e due delfini in
posizione acroteriale. Risulta spezzata e priva della parte
inferiore, con la scomparsa di almeno una linea di testo, di
cui sono visibili solo le tracce di alcune lettere che sono
però difficilmente riconoscibili. Vi doveva presumibilmen-
te comparire il nome di un altro membro della famiglia.
Il monumento risulta databile alla prima metà del I secolo
d.C.
Annalisa Dentesano
M(arcus) Calventius
T(iti) f(ilius) Lem(onia) Bon(onia)
32
Rinvenuta ad
Aquileia, la stele
fu portata a Udine
in casa di Camillo
Gorgo (Capodagli
1666, f. 72v) e seguì
le vicende dell’inte-
ra collezione.
Calvenzio era origi-
nario del centro di
Bononia i cui cit-
tadini erano iscritti
alla tribù Lemonia
ed è possibile che
sia deceduto men-
tre col suo reparto
era al seguito di un
imperatore duran-
te una visita o una
sosta ad Aquileia.
L’iscrizione può
essere assegnata
alla prima metà del
I secolo d.C.
Giulia Sacchi
C(aius) Fabius
C(aii) f(ilius) Publil(ia)
Verona
miles leg(ionis)
5 VIIII Hisp(anae)
h(ic) s(itus) e(st)
33
Traduzione: Caio
Fabio, figlio di Caio,
iscritto alla tribù
Publilia, originario
di Verona, soldato
della VIIII legione
Ispanica, qui giace.
Rinvenuto nelle
proprietà aquile-
iesi della famiglia
Gorgo, presso Santo
Stefano, il monu-
mento fu visto da
Capodagli nella
residenza udinese di
Camillo Gorgo, dove
era stato condotto da
poco tempo assieme
ad altri monumenti
provenienti anch’es-
si da Aquileia (Ca-
podagli 1666, f.
73r).
L’epigrafe può
essere datata all’età
augustea, allorché la
legio VIIII Hispana,
che aveva assunto
tale epiteto nel corso
delle campagne can-
tabriche (25-19 a.C.), fu impegnata durante le operazioni
condotte in Pannonia tra il 13 e il 9 a.C. (Ritterling
1925, coll. 1664-1665; Keppie 2000, p. 26), che ebbero in
Aquileia il principale centro direzionale e di supporto.
Andrea Arduini
L(ucius) Pompon̂ius
Silvanus
mìl(es) leg(ionis) XI
h(ic) s(itus) e(st)
Il monumento,
di provenien-
za aquileiese,
era conser-
vato a Udine
nel palazzo di
Camillo Gorgo
(Capodagli
1666, f. 73r).
La legione XI,
impegnata ad
Azio, rima-
se di stanza
in Dalmazia,
a Burnum
(l’odierna
Chistagne, in
Croazia), per
tutta la prima
età imperiale
e passò poi in
Germania sotto i
Flavi e in Mesia
a partire dall’età
di Traiano
(Ritterling
1925, coll.
1692-1693; Le
Bohec 1992, p.
272; Fellmann
2000, pp. 127-
131). L’assenza
dell’epiteto Claudia Pia Fidelis, attribuito alla legione
nel 42 d.C. per il suo atteggiamento di fedeltà nei con-
fronti dell’imperatore Claudio, in occasione della rivolta
di Scriboniano (Svet., Claud., 5, 13), induce a datare il
monumento a un momento precedente.
Annalisa Dentesano
35
Giulia Sacchi
Giulia Sacchi
Traduzione: Caio
Giulio Optato (fece
realizzare) per la figlia
Giulia Amanda, liberta
di Caio, per il colliber-
to Caio Giulio Ilario,
per il liberto (Caio
Giulio) Secondo, per
la liberta Giulia Cinura
e per la figlia (Giulia)
Aucta, di anni 35.
La stele fu rinvenuta
nella chiesa di Santo
Stefano ad Aquileia.
Fu in seguito traspor-
tata a Udine, nella
38
Silvia Madotto
[L(ocus) m(onumenti)]
Ṃ(arci) Lạrii
Cnismi
et libertis
5 libertabusq(ue)
in front(em) p(edes) XX
in agrum p(edes) XXXII
visti e trascritti da
Capodagli, che li
ritenne facenti parte
dello stesso monu-
mento (Capodagli
1666, f. 73r). La sua
trascrizione con-
sente di restituire le
ultime linee e i mar-
gini oggi perduti.
La stele doveva pre-
sentarsi in forma di
edicola, con fronto-
ne triangolare, deco-
rato con palmette
acroteriali e rosetta
centrale, e architra-
ve sorretti da due
colonnette. Nello
spazio compreso tra
il frontone e le colon-
nette era ricavata una nicchia decorata a valva di conchi-
glia, con cerniera posta in alto, che doveva contenere il
ritratto di un paio di individui. Il frammento inferiore reca
le tracce del margine inferiore della nicchia, col panneggio
delle vesti.
Il primo testo, inciso sull’architrave, riporta il nome di
Vergilia Aucta col nomen erroneamente al nominativo.
Infatti, il monumento è realizzato da Giunio Massimo, di
cui probabilmente Virgilia era la consorte, e dedicato a tutti
i membri della sua famiglia.
Il monumento sembra databile al I secolo d.C.
Giulia Sacchi
[.]Vettius
L(uci) f(ilius)
[--- e]t eorûm
[--- e]t lìbertì̂s
5 l(ocus)] m(onumenti) p(edes) [---]
41
Erica Ferro
Modesto
Principis
Tì(berii) Caesaris (servo)
Il monumento, pro-
veniente da Aquileia,
fece parte della col-
lezione udinese del
conte Camillo Gorgo
(C apodagli 1666,
f. 72v) e ne seguì le
vicende. Da notare
la T longa alla prima
linea e la I leggermen-
te allungata del prae-
nomen dell’imperato-
re. Secondo Giovanni
Brusin si dovrebbe
intendere il termine
Princeps come nome
personale di un ulte-
riore servo imperiale
di cui Modesto sareb-
be l’aiutante: Modesto
(vicario vel alumno) /
Principis / Ti(berii) Caesaris (servi), ovvero: A Modesto,
aiutante di Principe, schiavo di Tiberio Cesare.
L’epigrafe è databile agli anni dell’impero di Tiberio (14-
37 d.C.).
Erica Ferro
Consuelo Stocco
Aurel(ius) Mucap̣or
ex regione qụịṇta
macedonicạ Aur(elia)
Nunna co(n)ịụ[gi c]um
5 quo vixit anni[s] X̣XV
sin<e> ulla qu{a}erẹḷla
posuit et siḅi
Traduzione:
Aurelio Mucapor, origina-
rio della regione quinta di
Macedonia. Aurelia Nunna
pose (il monumento) al
marito, col quale visse ven-
ticinque anni senza alcun
dissapore, e per sé.
44
------
[---u]s Q(uinti) f(ilius) Cato
[---]us M(arci) f(ilius) Tertius
[---u]s C(ai) f(ilius) Priscus
[---]nius M(arci) f(ilius) Marcel[lus]
5 [---]us M(arci) f(ilius) Aquilo
[---]us C(ai) f(ilius) Rufus
[---]ucius Q(uinti) f(ilius) Castel[lus]
[---] Ti(beri) f(ilius) Niger
[---]us T(iti) f(ilius) Priscus
------
La lastra ha una
vicenda analoga a
quella della n. 14,
con la quale condi-
vide caratteri simi-
li. Secondo Iacopo
46
Stefano Magnani
D(is) M(anibus)
Chariton̂is
Stefano Magnani
Stefano Magnani
D(is) M(anibus)
Stefano Magnani
Stefano Magnani
50
------
[---]IN[---]
[---]SA[---]
------
Il frammento, estre-
mamente danneggia-
to, si trova murato
nella facciata meri-
dionale del Castello,
alla sinistra dell’in-
gresso, probabilmen-
te in seguito a uno
dei tanti episodi di
ricostruzione dell’edificio avvenuti nei secoli scorsi. Da
alcuni riscontri effettuati sulla documentazione fotografica
conservata nell’archivio dei Civici Musei, risulta che il
frammento è stato portato alla luce durante i lavori di
asportazione dell’intonaco e del suo rifacimento nel corso
dell’estate del 1954, quando, affinché risultasse visibile, è
stata lasciata libera una finestrella che prima non esisteva
(una riproduzione fotografica della parete all’epoca dei
lavori è stata pubblicata da Buora 2009c, p. 159, fig. 18).
Le lettere sono di bella fattura, con solco profondo, e dove-
vano appartenere a un monumento di cui non è possibile
precisare la natura, di probabile provenienza aquileiese.
Nella seconda linea, dopo la A sembra esservi un punto.
Si può ipotizzare una datazione tra I e II secolo d.C.
Stefano Magnani
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[---]orum
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51
Stefano Magnani
52
Abbreviazioni
BIBLIOGRAFIA
«B riciole F riulane»