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SOPRINTENDENZA SPECIALE PER IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO ED

ETNOANTROPOLOGICO E PER IL POLO MUSEALE DELLA CITTÀ DI FIRENZE

PROGETTO DI SPONSORIZZAZIONE
del volume

Arredi di pietre dure, scagliola e mosaico in Palazzo Pitti


A cura di Annamaria Giusti∗
Giunti Editore

Beneficiario della sponsorizzazione


La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo
Museale della Città di Firenze è notissima nelle sue parti e quasi sconosciuta nel suo insieme. Per-
ché le sue parti, almeno le più famose, hanno nomi che fanno il giro del mondo: Galleria degli
Uffizi, Galleria dell’Accademia, Palazzo Pitti con i suoi quattro musei più il giardino di Boboli,
Museo Nazionale del Bargello, Cappelle Medicee, San Marco, sedi di tesori d’arte creati da maestri
celebri come Giotto, Leonardo, Michelangelo, Caravaggio… Il nucleo più antico di musei e gallerie
viene dalla famiglia dei Medici, al potere per tre secoli in Firenze, che mantenne a livelli
d’eccellenza la committenza e il collezionismo d’arte. Proprio grazie all’ultima dei Medici,
l’Elettrice Palatina Anna Maria Luisa, giunsero allo Stato italiano con la clausola che restassero
sempre a Firenze le raccolte che ella, nel 1737, volle preservare “per ornamento dello Stato, e per


Laureata in storia dell’arte all’Università di Firenze, dal 2008 dirige la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, dopo
trentadue anni passati alla direzione del Museo dell’Opificio delle Pietre Dure e degli annessi laboratori di restauro.
Questa lunga esperienza le ha consentito di maturare un’approfondita esperienza di ricerche e di studi sulla storia e
produzione artistica dell’Opificio, fondato nel 1588 e da allora attivo in questo ambito per tre secoli, e sull’arte delle
pietre dure in generale.
Fra le molte iniziative e pubblicazioni dedicate all’argomento, si annoverano in particolare i cataloghi scientifici del
Museo dell’Opificio e delle opere in pietre dure delle raccolte pubbliche fiorentine (Electa 1978 e 1979); la cura della
mostra e del catalogo Splendori di pietre dure. L’arte di corte nella Firenze dei Granduchi (Firenze, Sala Bianca di
Palazzo Pitti, 1988-98, catalogo Giunti); la monografia Pietre Dure. Hardstone in furniture and decorations,ed. Philip
Wilson London 1992, edito contemporaneamente in Italia da Allemandi ; la monografia La marqueterie en pierres
dures, ed. Citadelles et Mazenod, Paris 2005, con edizioni in Italia, Inghilterra, Germania e USA nel 2006; cura del
catalogo e della mostra Arte e manifattura di corte a Firenze dal tramonto dei Medici all’ Impero, Palazzo Pitti 2006,
catalogo Sillabe; cura della mostra Art of Royal Court.Treasures from Palaces of Europe, New York, Metropolitam
Museum, luglio settembre 2008, ed. Metropolitan Museum.
Attualmente, sta curando la preparazione della mostra Dal fasto di corte al lusso borghese: l’ Opificio delle Pietre Dure
dopo l’ unità d’Italia, che si terrà a Palazzo Pitti nella primavera estate 2011.

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utilità del Pubblico, e per attirare la curiosità dei Forestieri”, una curiosità all’origine dell’odierno
turismo.
Ma nel suo insieme la Soprintendenza è un unico organismo, dipendente dal Ministero per i Beni e
le Attività Culturali, che ha in gestione diretta il gruppo di musei, ville e giardini di proprietà dello
Stato italiano (il cosiddetto “Polo Museale”), ed esercita la tutela sul patrimonio artistico, storico ed
etnoantropologico di proprietà diverse nel “territorio” della città di Firenze. E agisce con una forma
di autonomia gestionale, amministrativa e contabile poggiando su due uffici fondamentali, che
come due polmoni nascosti e protetti entro il corpo ne mantengono attive le funzioni vitali: l’Ufficio
del Bilancio e l’Ufficio del Personale.
Per mandare avanti una macchina come questa, in termini comprensivi di tutela, gestione, valoriz-
zazione del patrimonio, ci sono i direttori e funzionari dei musei, i funzionari dell’Ufficio Città di
Firenze, gli architetti, i tecnici, il personale di vigilanza e custodia, i responsabili di uffici e servizi
“trasversali” (didattica, biblioteca, catalogo, notifiche, gabinetto fotografico, ricerche, permessi, ar-
chivi di varia natura, cura del sito web, sviluppo degli strumenti informatici e altro ancora): 700
persone, alle quali vanno aggiunti tutti coloro che lavorano al nostro fianco nei servizi
d’accoglienza, nell’editoria, nella didattica, nello spettacolo.

Cristina Acidini∗
Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico
e per il Polo Museale della città di Firenze

Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il


Polo Museale della città di Firenze
Indirizzo: Via della Ninna 5, 50122 Firenze
Segreteria del Soprintendente
Responsabile: Marco Fossi
Tel: 0552388625
Fax: 0552388699
E-mail: segreteria@polomuseale.firenze.it


È nata a Firenze, dove vive e lavora. Storica dell’arte e scrittrice, ha diretto l’Opificio delle Pietre Dure e dal 2006 è
soprintendente del Polo Museale Fiorentino. Della sua esperienza fanno parte viaggi e soggiorni all’estero e
specialmente negli Stati Uniti dove, in qualità di Eisenhower Fellow, ha studiato il funzionamento dei musei d’arte,
comunicando informazioni e impressioni in un libro del 1999, Il museo d’arte americano: Dietro le quinte di un mito.
Ha fatto e fa parte di commissioni ministeriali e associazioni internazionali. Ha ricevuto riconoscimenti di vario genere,
come il Premio Salimbeni, Nelli Award, Firenze donna. Ha messo le sue capacità letterarie al servizio della professione,
scrivendo e curando libri sulla committenza d’arte dei Medici, sugli artisti della Firenze rinascimentale e specialmente
su Michelangelo scultore e pittore; ma ha compiuto anche un paio d’incursioni nel campo della narrativa, con due
apprezzati romanzi.

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Arredi di pietre dure, scagliola e mosaico in Palazzo Pitti

Descrizione del progetto


Il volume si colloca nella collana dei cataloghi delle raccolte artistiche di Palazzo Pitti, suddivise
per generi, che già ha prodotto tre pubblicazioni, curate da specialisti diversi per Giunti Editore.
Pur facendo parte di una collana, ogni singolo catalogo costituisce un lavoro in sé compiuto ed
esaustivo: in questo caso si tratta di presentare nella sua interezza il tesoro di arredi di pietre dure,
che per più secoli, dal ‘500 al XIX secolo, sono stati creati dalla prestigiosa manifattura granducale
per essere di prezioso ornamento alla reggia dei Medici e dei Lorena.
Suddivisi oggi fra i diversi musei di Pitti, una
serie sfolgorante di tavoli, stipi, cassette e ar-
redi diversi, accomunati tutti dalla presenza
di straordinari apparati di pietre dure lavorate
nella tecnica del “commesso” fiorentino,
sono documento dello sfarzo della corte
granducale e dell’eccellenza artistica e tec-
nica delle botteghe che lavoravano per l’esclusivo servizio dei Granduchi.
Ai quasi 100 pezzi che compongono questa rassegna unica al mondo, e che saranno illustrati da sin-
gole schede, si aggiungono, per le analogie tecniche e di gusto, gli arredi con micromosaici e le sca-
gliole, molto amate queste dai Granduchi lorenesi, che ne apprezzavano la grazia delicata e la fi-
nezza esecutiva, valorizzate nei tavoli e nei quadri da parete. L’apparato fotografico, che documenta
ogni singolo pezzo, sarà a colori, per un totale di circa 150 immagini. Il testo, formato da due saggi
introduttivi e dalle schede storico-artistiche delle
circa 150 opere, è a cura di Annamaria Giusti,
direttrice della Galleria d’Arte Moderna di
Palazzo Pitti e specialista riconosciuta in ambito
internazionale, per le monografie edite in più lin-
gue, i saggi e le mostre da lei dedicate
all’argomento.
Il volume avrà le seguenti caratteristiche: 240 pagine circa; formato 22,3x26,5; carta patinata opaca
da 135 gr; brossura con bandelle profonde. La tiratura prevista è di 2000 copie, con distribuzione
nei bookshop dei musei statali fiorentini e nelle principali librerie italiane.

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Tempi previsti per la realizzazione del catalogo
Un anno. In ogni caso, circa tre mesi dalla consegna dei materiali all’editore.

Destinatari della pubblicazione


Pur avendo carattere scientifico, l’opera non si rivolge unicamente agli studiosi, ma a un pubblico
assai più ampio di appassionati d’arte. Grazie all’alto valore editoriale e alle bellissime riproduzioni
fotografiche a colori (molte delle quali di grande formato), il volume rappresenta, infatti, una note-
vole opportunità per le imprese che intendano fare del sostegno al settore culturale uno dei princi-
pali aspetti della loro strategia comunicativa.
Lo sponsor ha, quindi, la possibilità di realizzare un ritorno d’immagine e di valore presso un de-
terminato target, quale potrebbe essere, ad esempio, quello di un gruppo selezionato di clienti, ai
quali rendere omaggio con l’opera alla cui realizzazione si è contribuito.

Attività di comunicazione
E’ prevista una presentazione al pubblico e alla stampa del volume.
La conferenza stampa, che si terrà a Palazzo Pitti, vedrà la partecipazione delle redazioni dei mag-
giori quotidiani locali e nazionali (La Nazione, la Repubblica, Corriere della Sera, L’Unità, Il
Giornale, etc. etc.) e di alcuni periodici specializzati nel settore culturale (Il Giornale dell’Arte, Art
& Dossier). La presenza delle televisioni locali garantirà, inoltre, una visibilità dell’iniziativa a li-
vello televisivo. Normalmente, alle conferenze stampa promosse dal Polo Museale Fiorentino sono
presenti la testata regionale del TG3, Canale 10 e Rete 37.
Alla pubblicazione del catalogo sarà dato ampio risalto anche sul sito internet del Polo Museale
Fiorentino. La notizia apparirà, infatti, per diverse settimane sulla home page del sito.
Alla presentazione del catalogo potrebbe essere collegato un evento musicale, offerto gratuitamente
dagli Amici di Palazzo Pitti e realizzato all’interno dei prestigiosi ambienti di Palazzo Pitti.

Benefici e opportunità per lo sponsor


Lo sponsor avrà la possibilità di sostenere un’iniziativa dall’alto valore culturale, beneficiando della
collaborazione con una delle istituzioni culturali più importanti a livello nazionale e mondiale. La
particolarità del catalogo lo avvicina a quelle pubblicazioni di alta editoria che sono molto apprez-
zate non solo dagli specialisti del settore, ma anche, e soprattutto, dai grandi appassionati di arte e di
cultura.

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Lo sponsor potrà, quindi, accostare la propria immagine a quella del Polo Museale Fiorentino,
avendo, inoltre, l’opportunità di realizzare eventi personalizzati all’interno degli spazi di uno dei
musei statali fiorentini.

Budget
Sono previste due varianti dell’opera:
a) volume in b/n con 32 pagine a colori - 56 000,00 euro;
b) volume a colori - 64 000,00 euro.
I costi comprendono: costi industriali, grafica, redazione, impaginazione, autori, immagini. Non ci
sono costi di diritti per le immagini, perché il libro esce con il marchio Firenze Musei nell'ambito
della concessione vigente tra Soprintendenza speciale per il Polo Museale Fiorentino e ATI Giunti.

Piano di finanziamento
Allo sponsor si richiede di coprire interamente i costi necessari alla realizzazione dell’opera:
• € 56 000,00 nel caso in cui si decida di pubblicare il volume in b/n con 32 pagine a colori;
• € 64 000,00, invece, se il catalogo sarà pubblicato interamente a colori.
Entrambe le somme potranno essere versate in due distinte soluzioni.
Una prima rata, necessaria per dare avvio all’iniziativa, al momento della stipula del contratto di
sponsorizzazione. La rimanente parte al momento della pubblicazione del catalogo.

Servizi offerti allo sponsor


1. Concessione gratuita di n. 250 copie del catalogo;
2. Collocazione di un totem (o di un pannello) con il logo dello sponsor alla presentazione del
volume e al concerto offerto dagli Amici di Palazzo Pitti;
3. Inserimento del nome e del logo dello sponsor sul sito web del Polo Museale Fiorentino1,
per la durata di due anni;
4. Concessione degli spazi di Palazzo Pitti, o di altro museo statale fiorentino, per la realizza-
zione di due eventi;
5. Visite guidate gratuite ai Musei di Palazzo Pitti, offerte allo sponsor da parte della curatrice
del volume, Annamaria Giusti.

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Il sito del Polo Museale Fiorentino ha avuto, nel 2008, 539.066 visite, 10.308.692 pagine consultate e 31.813.839
accessi, nel 2009 787.915 visite, 15.041.833 pagine consultate e 47.019.082 accessi.

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Agevolazioni fiscali
Il contratto di sponsorizzazione rientra tra le spese di pubblicità e propaganda, di cui all’art. 108 del
TUIR (D.P.R. n. 917/1986), ed è interamente deducibile nell’esercizio in cui la spesa è sostenuta, o
in quote costanti nell’esercizio stesso e nei quattro successivi.

Contatti con i responsabili del progetto


Annamaria Giusti
Direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti
Piazza Pitti, 1 – 50125 Firenze
Tel: 0552388794
E-mail: a.giusti@polomuseale.firenze.it

Marco Fossi
Capo della Segreteria del Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale
della Città di Firenze
Via della Ninna, 5 – 50122 Firenze
Tel: 0552388625
Fax: 0552388699
E-mail: fossi@polomuseale.firenze.it

Valutazione del successo dell’iniziativa


Un controllo ottimale del successo della sponsorizzazione può essere realizzato solamente in stretta
cooperazione tra le parti interessate. E’, dunque, opportuno che le eventuali forme di valutazione
dei risultati siano preventivamente concordate tra lo sponsor e la Soprintendenza.
Lo strumento più idoneo, data la caratteristica del progetto, sembrerebbe essere la valutazione della
visibilità ottenuta dall’iniziativa sui media, soprattutto in relazione alla presenza del brand dello
sponsor e dei messaggi apparsi alla televisione, sulla stampa e su Internet. In particolare, si tratta di
realizzare un’analisi della qualità e della quantità di citazioni sulla stampa e on-line, e dei minuti per
la messa in onda alla televisione. Inoltre, appare importante per lo sponsor la valutazione della visi-
bilità del marchio e delle citazioni del nome dell’impresa.
Ulteriori forme di valutazione dei risultati potranno essere decise di comune accordo con lo spon-
sor.
Gli eventuali costi per le forme di controllo dovranno essere ricompresi nel budget dell’iniziativa.

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