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Marco Paret
PRIMI PASSI
NELL’IPNOMENTALISMO E
NELL’IPNOFASCINAZIONE
Manuale Pratico
COSA È LA MENTE?
Non devi pensare alla tua mente come al tuo cervello. Devi pensare alla
mente come al modo con il quale percepisci la realtà attorno a te.
La mente è un’attività, un processo per produrre pensieri ed i pensieri sono
come cose.
I processi mentali avvengono attraverso l’attivazione di strutture cerebrali
che i neurologi osservano e cercano di capire.
Cambia il processo ed otterrai risultati differenti!
LA COSCIENZA
Infatti, tu non sei solo la tua mente, sei al di sopra, sei una “coscienza”, come
una luce che passa attraverso dei prismi, un’energia che utilizza la propria
mente per pensare attraverso il cervello, il quale, come parte del tuo corpo, ne
rende possibile la manifestazione nel mondo fisico.
Il SÉ
Possiamo utilizzare la parola sé per indicare la totalità di noi: il nostro corpo,
la nostra mente, la nostra coscienza. La nostra mente, se concentrata solo su
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qualcosa, può, a volte, impedire alla nostra coscienza di rendersi conto di
questo sé. Ma specifici esercizi di rilassamento ed ampliamento della
coscienza possono aiutarci a prendere più coscienza di noi al di là dei
pensieri.
I PENSIERI
La mente può manipolare la conoscenza e le informazioni attraverso
l’intelligenza e la percezione.
Le “cose” che si imparano vengono immagazzinate nella memoria: questa è
un’altra operazione della tua mente!
L’INTUIZIONE
Infine, vi è un livello ancora differente. Vi sono pensieri non costruiti. Per
alcuni, essi sono legati a processi molto profondi ed “animali” del nostro
essere. Sono a livello del sé, del nostro noi stessi ampliato. Comunque sia, il
maneggiare questi pensieri originali che vengono fuori dalla tua coscienza,
rappresenta il livello della tua “intuizione”.
3. I due elementi (ipnosi + lettura) sono anche alla base delle dinamiche di
“influenzamento sottile” o “mind control.
Ipnosi situazionale
Un’altra maniera più radicale può essere cambiare l’ambiente. È quello che
capita nelle rappresentazioni teatrali, quando si cerca con colori, suoni ed
altro, di portare lo spettatore a pensare in maniera diversa dal solito. Il film
porta letteralmente i propri spettatori in ipnosi, concentrandoli su di una
realtà immaginaria, fino al punto da farli piangere per avvenimenti che in
realtà sono solo di celluloide.
Ma anche l’uomo che invita la propria donna in un bellissimo ristorante con
vista a picco sul mare sta cercando di fare la stessa cosa, e lo stesso
innamoramento è anche una sorta di ipnosi.
La Comunicazione Ipnotica
Per comunicazione ipnotica intendiamo la comunicazione che sottilmente
influenza. È argomento di questo libretto.
La Comunicazione Ipnotica di relazione consiste nel:
Per l’ipnomentalista tutto ciò è la base per costruire un’ambiente adatto al suo
intervento. Per approfondimenti vi invitiamo a frequentare i nostri corsi
Practitioner e PNL3 Coaching.
1 Virginia Satir (Neillsville, Wisconsin, 26 giugno 1916 – 10 settembre 1988) è stata una famosa psicologa e
psicoterapeuta statunitense conosciuta per i suoi studi e per la pratica clinica, che ebbero come riferimento
la metodologia della terapia familiare. la sua opera è stata un riferimento per le scoperte di Richard
Bandler.
4 I contemporanei dicevano di Napoleone che aveva un occhio ipnotizzante, qualche volta molto buono e
qualche volta come quello di una fiera (riportato da Seligmann - pag. 491)
5 La capacità di influenzamento può anche essere innata ma, non per questo, essa può essere appresa: alcune
persone manifestano questa capacità ed hanno una potenza di sguardo anche controvoglia. Nell’antichità,
Damascius racconta di un certo Maximinus che visse sotto i re Leo (457-74) e Zeno (471-91). Questi aveva
degli occhi così potenti che tutti coloro che lo osservavano, erano avvinti se non volgevano lo sguardo
altrove. Poiché Maximinus aveva coscienza del suo potere non si mostrava mai apertamente agli altri e
manteneva sempre il capo chino verso terra. (Damascius, Isidor, 204).
6 È provato come lo sguardo fisso migliori inoltre la capacità ritentiva dell’interlocutore. Si veda ad esempio:
Look into my eyes: Gaze direction and person memory - Memory, 2004, 12 (5), 637-634 di Mason e Hood. La
Esercizio 1 – Un semplice esercizio per sviluppare lo sguardo è il seguente: fissate un punto davanti
a voi e concentrate la vostra attenzione su di esso senza battere le palpebre. Quanto a lungo riuscite a
mantenere l’attenzione? Una persona capace di concentrare l’attenzione può arrivare a tempi sempre più
lunghi in questa concentrazione. Se siete in grado di fissare un punto nero, siete in grado di creare interesse
per qualsiasi cosa. Questo è anche un esercizio di rinforzo del magnetismo personale. Nei rapporti con gli
altri questo tipo di rinforzo di sguardo vi renderà particolarmente potenti in quanto i vostri interlocutori si
renderanno inconsciamente conto della vostra forza.
Esercizio 2 – Potete ripetere l’esercizio precedente allo specchio8. Vi renderà più sicuri nei confronti
degli altri. In questo caso fissate voi stessi dove il naso si attacca alla fronte (al terzo occhio). Cercate di stare
7
In questi esercizi si chiede di non battere troppo le palpebre. E’ un fatto che quando siamo interessati a qualcosa, le
nostre palpebre battono di meno. In questo caso dal fisico influenziamo la mente. Mente e corpo sono infatti connessi.
Sforzandosi di battere meno le palpebre e concentrando lo sguardo, col tempo è come se risvegliassimo il muscolo
dell’attenzione nella nostra mente.
8
Lo specchio è uno strumento che influenza anche il comportamento umano in genere. Esperimenti hanno mostrato
come una persona in una stanza con uno specchio lavora di più
(http://www.nytimes.com/2008/07/22/science/22angi.html )
Esercizio 3. Ecco un altro piccolo esercizio col quale potrete sviluppare ancora di più lo spirito di
decisione e nello stesso momento permettervi una piccola pausa dal lavoro troppo assiduo alternando un
momento di riposo della mente logica: osservate un punto sulla parete ed immaginate di poter inviare delle
piccole freccette verso il punto (non battere le palpebre). Noterete dopo poco che questo esercizio aiuta ad
aumentare la volontà e sviluppa decisione e sicurezza nelle situazioni della vita.
Esercizio 4. Mantenete presenza attraverso la coscienza del corpo. Questo più che un esercizio è uno
stato mentale. Più lo praticherete più vedrete che avrete impatto con gli altri. Dato che essere coscienti di
tutto il corpo contemporaneamente è complesso, iniziate essendo coscienti di una parte anche periferica, ad
esempio una mano od un piede. Da lì la presenza si espanderà naturalmente. Questo è un inizio. Il percorso
di presenza può andare molto avanti, ovviamente con altri esercizi oltre lo sguardo e questo, e può
rappresentare la cosa più interessante ed utile che uno può fare nella vita.
Eseguendo gli esercizi, siate rilassati. Tutto quanto non ha uno scopo
determinato è pura agitazione, inutile tensione. Appartiene al superfluo
generato dalla trascuratezza che è mancanza di desiderio o assenza
d'interesse per ogni cosa. Se desideriamo veramente qualcosa, decidiamo di
dirigere lì la nostra mente.
Atteggiamento Mentale
Lo sguardo potente non deve essere ovviamente solo un atteggiamento, deve
essere uno stato interiore. Non potrete mai aver l’aria di determinazione
senza essere veramente determinati. Non è possibile che facciate le cose che
non credete di poter fare. Quando c’è una MANCANZA di questa FIDUCIA
IN VOI STESSI, non potete che DESIDERARE di fare quelle cose. La
mancanza di fiducia, l’assenza di fede reprime tanto la potenza di volontà che
non ve ne potete più servire. Questa è una delle cose più importanti alle quali
dovrete sempre pensare. Se sentite di non poter influenzare gli altri, non
potete in nessun modo esercitare la vostra potenza di volontà. Potrete
desiderare di influenzarli, ma questa mancanza di fiducia nella vostra
propria abilità impedisce la libera azione della vostra volontà, e non otterrete
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praticamente nessun effetto, giacché, laddove la volontà non è robusta, la
suggestione non potrà essere fatta bene, e gli occhi vostri non potranno avere
l’espressione voluta. Ricordatevi che gli occhi sono le finestre della mente, o
dell’anima, e che una volontà debole dà loro una tutt’altra espressione di quel
che ne dia una volontà forte e gagliarda. Ricordatevi pure, che, se volete
riuscire nel miglior modo possibile, voi dovete avere una fiducia illimitata
una completa sicurezza nella vostra abilità di arrivare a qualche risultato
speciale. Questa fede, questa fiducia, vi metterà in grado di servirvi di tutta la
potenza di volontà che possedete, per raggiungere il fine che desiderate
conseguire. Quanto più spesso vi servirete così della vostra volontà, tanto più
rapidamente essa crescerà in forza, finché non sarà diventata un agente
potente della vostra esistenza. La più gran parte della gente crede di VOLERE
quando non fa che DESIDERARE. Se potete imparare a volere, invece di
semplicemente desiderare, potrete compiere miracoli, ed esercitare su quelli
che vi avvicinano, un’influenza che sarà davvero miracolosa, perché la più di
gran parte della gente, non ha mai sviluppato la propria potenza, volontà,
non sa come svilupparla, e il poco che essi ne posseggono, è il risultato di un
accidente o della sorte. Questo non vuol dire che il desiderio non possa
servire, ma solo in seconda istanza, quando voi sarete capaci di “crearlo” in
voi, quasi recitarlo, invece che esserne vittime. Per influenzare allo stato di
veglia, tale desiderio sarà allora a volte l’involucro esterno di quella che
all’interno è volontà assoluta.
Nei momenti culminanti: Nel parlare ad una persona per molto tempo,
potrete riposare i vostri occhi, guardando altrove durante parte della vostra
conversazione, ma, quando vi avvicinate alla fine, e arrivate al momento in
cui volete fare l’effetto definitivo, guardate bene direttamente la persona colla
quale parlate, sia negli occhi, sia alla radice del naso, ed imparate a rendere il
vostro sguardo fermo e continuo. Vi sono i più grandi vantaggi a fissare
uomo che sia seduto alla sua scrivania, guardatelo bene in faccia quando egli
alza gli occhi per ricevervi. Deve incontrare il vostro sguardo in quel
momento che già è fissato su di lui. Così facendo sortirete un effetto sorpresa
molto potente. Ricordate inoltre che se si incomincia la conversazione, regola
d’oro è parlare solo di argomenti che possano interessare le persone con le
quali conversiamo. Se si è contraddetti, non bisogna formalizzarsi,
soprattutto se chi ci contraddice ha ragione. Qualora pensiamo di avere
9 Quanto esponiamo qui ha anche una serie di validazioni scientifiche. Infatti guardare la faccia
dell’interlocutore porta ad una riduzione di una serie di capacità cognitive. Si è inoltre osservato in
contesto sperimentale che quando lo sguardo viene distolto migliorano certe capacità (Glenberg et al., 1998;
Doherty-Sneddon e altri 2001). Doherty Sneddon in particolare osservò che i bambini di 6 e 10 anni sono
più capaci a ritenere informazioni spazio-visive mentre guardavano la pavimento che mentre guardavano
la faccia dello sperimentatore.
Si veda anche http://www.psychology.stir.ac.uk/staff/lcalderwood/GazeAversionResearch.htm).
Quando state per fare una proposta. Non guardate altrove, e non abbassate
gli occhi quando state per fare una proposta, ma domandate ciò che
desiderate, spiegate il vostro affare in poche parole, in un modo chiaro e
convincente, guardando direttamente la persona alla quale parlate.
Siate determinato ad influenzarlo, abbiate in mente che egli dovrà fare, ciò
che voi desiderate che egli faccia. Pensate intensamente quello che desiderate.
Se volete influenzare un uomo, non gli permettete, se ciò è possibile, di
guardare se non in faccia a voi, quando siete arrivato al punto critico della
questione. Se vi toglie gli occhi di dosso, egli ha l’occasione di riflettere su ciò
che voi gli dite. Finché egli vi guarda in faccia, e finché voi pure avete gli
occhi fissi su di lui, e gli parlate, egli non ha che poca opportunità per poter
Altri metodi: Si può fare anche molto di più a questo riguardo. Lo studente
dovrà usare il proprio ingegno nel far fronte alle circostanze che si
presenteranno. Ci è assolutamente impossibile di dare qui delle direzioni
specifiche. Dovremmo sapere tutte le attitudini dello studente prima di
potergli dare le istruzioni esatte delle quali avrà bisogno.
Ulteriori casi
Questo tipo di pratica domanda delle facoltà di analisi molto alte, in quanto
bisogna sapersi adattare al carattere psicologico dell’interlocutore. Non ci
sono due persone assolutamente simili. Diamo ora ulteriori indicazioni
ancora più specifiche per vari casi particolari.
Nelle relazioni
Come dice Guido Cavalcanti:
Molto cortesemente mi rispuose
quella che di me prima avea riso
Disse:”La donna che nel cor ti pose
co la forza d’amor tutto sùl viso
dentro per li occhi ti mirò sì fiso,
ch’Amor fece apparire”11
11 Guido Cavalcanti "Era in penser d'amor quand'i trovai". In varie parti dell’opera di Cavalcanti appare la
conoscenza della fascinazione amorosa. Si veda anche “The arrow of love: optics, gender, and subjectivity in
medieval love poetry” di Dana E. Stewart.
Il saluto
Il saluto 1 – concetti generali
Quando salutate, concentrate la vostra energia mentale. Utilizzate un
sottotesto appropriato, del tipo “che piacere!” Il saluto deve essere cordiale e
franco. La vostra stretta di mano sia calorosa. Mostrate all’amico o al cliente
Considerazioni finali
Il risultato dipende da più fattori: il desiderio, il pensiero utilizzato, lo
sguardo, le parole ed i gesti utilizzati. Sono questi gli elementi essenziali. È
importante coordinare alla perfezione questi fattori, tanto più che il nostro
interlocutore ha le sue reazioni, le sue riflessioni ed i suoi interessi. Ecco
perché, per ottenere un effetto veramente potente, è necessaria una previa
analisi psicologica o come minimo fisiognomica. È meglio, se possibile, essere
soli con l’interlocutore. La presenza di altre persone può infatti portare
influenze non previste, a meno che non si goda di assoluto prestigio e
carisma nei confronti del gruppo che, in tal caso, potrà, invece, fungere da
moltiplicatore ed incrementare il vostro impatto.
È importante anche che il nostro soggetto sia rilassato. Per far questo può
essere molto utile a volte toccare elementi periferici all’idea centrale. A ciò
connettiamo il fatto che dobbiamo dare come presupposto l’accettazione
dell’idea. Ad esempio, un medico che vuole spingere una persona a farsi
ricoverare potrebbe dirgli: non dimentichi di portare qualcosa da leggere. Un
venditore parlerà sempre dei vantaggi successivi all’acquisto più che
dell’acquisto, e così via. Importante è pensare e visualizzare quel che si dice.
La fascinazione è uno strumento per suggerire idee senza risvegliare la mente
conscia. Per comunicare con qualcuno emozionalmente è necessario utilizzare
Infine arrivò il momento per Marck di andare in scena, ed Onofroff rimase solo .
Mi avvicinai a lui nel momento in cui cominciava ad accarezzare il muso del grifone.
Signor Onofroff...
Il professore, a sentirsi chiamare, alzò nervosamente lo sguardo e si trovò con lo
sguardo verso di me..
Poi, con un fare molto suggestivo, con un gesto molto espressivo, mi salutò.
Poi disse :
12 EL CABALLERO AUDAZ- Seud. de José María Carretero (1888-1951): Galería: más de cien vidas
extraordinarias contadas por sus protagonistas y comentadas / Madrid: Caballero Audaz, 1943-1948 vol. I pag.
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Io, facendo uno sforzo supremo, cercai di togliere la mia mano dalla sua. Impossibile!
Era qualcosa come un potente magnete o una piastra elettrificata. Con i miei scatti
tiravo anche il corpo di Onofroff, ma le palme delle mani rimanevano unite come un
pezzo unico.
- A che le servono le forze, amico mio? Gridò scherzando ... Ho tirato più forte.
Niente! ‘ora basta’. Disse .
E le mani si separarono come per magia, come se fosse cessato il fluido che le univa.
Onofroff poi mi diede una pacca sulla guancia.
- ‘E’ un po’ pallido, questo dimostra che lei inizia a credere in me ... finirà per essere
il mio migliore amico.
Onofroff parlava con un accento affettuoso quasi paterno, sempre con gli occhi
ammalianti fissi sui miei…
- Farò altri esperimenti con voi a casa mia, se ci onorate con una visita.
- Quando? gli chiesi.
- Quando ...? Quando? ... ‘Mormorò, parlando tra sé e sé. Oggi è Sabato ... Domani,
Domenica, è un giorno di riposo ... Dopo domani, non le sembra buono?
‘Molto bene, dissi.
‘Bene, quindi dopo domani, tutto il giorno, sarà così gentile, così galante, che verrà a
visitarmi a casa mia …
- ‘Dove alloggia?’ Chiesi.
La mattina presto, il Lunedì, andai per la via a riprendere le mie faccende quotidiane,
un po‘ dimenticando le emozioni della Domenica.
Avevo quasi dimenticato la frase originale di Onofroff.
Solo mi ricordai di pensare di non prendere la decisione di non andare
inconsciamente in nessun hotel. “Sicuramente”, pensavo , “Onofroff sarà alloggiato
al Palace o al Ritz.”
Passai tutta la mattina al Municipio. Quando tornai in strada erano circa le dodici.
Una nuvola nera ci minacciava con un acquazzone. Aspettai un attimo il tram, ma
- Un individuo che sia un buon soggetto per l’ipnosi, soddisfa a sua volta le
condizioni per ipnotizzare ?
E dimmi, Onofroff, per quanto tempo si potrebbe tener un individuo in catalessi? ...
- Molto ... Somministrandogli alimenti con una sonda può essere esteso tutto quello
che volete.
13 DALÍ, Salvador (1904-1989): ”Un diario.1919-1920” págs. 220-222 en Textos autobiográficos, vol. I edición y
prólogo de Félix, Fanés, Barcelona, Destino, 2003.
Quanto dice James, in effetti, è che ogni volta che un’idea è contenuta nella
mente, essa, automaticamente (inconsciamente) conduce ad una risposta
motoria (attività muscolare). È su questo principio che sono basati gli effetti
basati sulla lettura muscolare e molti altri fenomeni.
Una volta che impari a comprendere questo linguaggio indiretto della mente,
non passerà molto tempo per diventare abbastanza sensibile da essere in
grado di comprendere il diretto linguaggio della mente in modi sempre più
sottili.
All’inizio la spiegazione potrà essere ricercata nelle situazioni o
nell’interpretazione delle espressioni degli altri, ma, proseguendo, si arriva a
quella che appare come “telepatia” o influenza magnetica, cioè una reazione
difficilmente spiegabile altrimenti.
Poiché la forma di lettura muscolare del pensiero è, per alcuni, molto più
facilmente comprensibile di quella diretta, iniziamo l’insegnamento di questo
ipnomentalismo spiegano come eseguire la lettura muscolare a contatto.
Quando fai pratica di lettura muscolare, ricordati che la sola cosa che devi
imparare è quella di interpretare correttamente i movimenti inconsci della
persona che funge da trasmittente. Qualche volta lo troverai facile e qualche
volta lo troverai difficile. Molto dipende dall’abilità del trasmettente nel
tenere la sua mente completamente immersa nell’esperimento.
Molti test di lettura del pensiero a contatto possono essere fatti in questa
maniera: inizierai con il più semplice fino ad arrivare al più complesso.
Per esempio, se lui desidera che tu continui la tua opera, lui dovrebbe
pensare intensamente al darti l’opportunità di farti andare avanti. La
percezione del pensiero aumenta la stimolazione del pensiero stesso. Se
desidera che tu ti sposti verso destra, dovrebbe pensare al farti muovere
verso quella direzione. Quando vuole che tu ti fermi, dovrebbe farti avvertire
I tuoi primi esperimenti con lettura del pensiero a contatto saranno (appunto,
in un primo tempo) praticati nell’ambito di un gruppo di amici; subito
acquisirai confidenza nelle tue abilità, così che sarai in grado di dimostrare le
tue capacità con un audience più grande.
Nel test sul libro, prendi la mano del volontario e passa la mano che è libera
sulla pila dei libri. Chiedi alla persona di concentrarsi sul libro che lui ha
scelto, in modo da far si che la sua forza di volontà fermi la tua mano sopra lo
stesso libro.
Ricordati che, con alcuni trasmittenti i segnali potrebbero non essere così
evidenti, mentre, con altri, potrebbero essere più accentuati; gli impulsi,
comunque, non sono fraintendibili nel loro significato.
Man mano che fai pratica sarai capace di riconoscere qualsiasi genere di
impulso.
1.Proiettando il pensiero
Consiste nel trasmettere un pensiero alla mente di un’altra persona: la
persona che manda il pensiero è denominata proiettore.
2.Ricevendo il pensiero
Si sviluppa nel momento in cui si verifica la ricezione del pensiero trasmesso.
La persona che riceve il pensiero si chiama ricevente.
Pickmann — Sono ormai note a tutti le singolari virtù del Pickmann. Dopo essersi
eccitato col digiuno e con fortissime dosi di caffè e cogli applausi che accolgono i suoi
volgari giuochi di prestigio, egli può mettersi in comunicazione col primo venuto
(salvo che questi l’abbia in grande antipatia e diffidenza), e quando costui gli
comandi, pensando con molta energia, però, notisi bene, in lingua francese e non
altrimenti, alcune serie circoscritte di atti, quali indovinare alcuni numeri, alcune
parole, percorrere ad occhi chiusi un tracciato complicatissimo e compiere sopra date
persone alcuni atti, come battere loro tanti colpi sul capo, affibbiar loro degli occhiali
sul naso, e sopra tutto e sempre indovinare chi abbia assassinato un dato spettatore, e
il coltello, scelto fra dodici uguali, che l’abbia ferito, e la regione ferita, e il sito in cui
vennero seppelliti di nascosto l’immaginario cadavere e i suoi indumenti, tutto ciò
mentre ha gli occhi bendati, le orecchio turate, e mentre si adottarono da persone fuori
di ogni contestazione tutte le precauzioni le più rigorose per impedirgli ogni
soperchieria.
….
E giova osservare che, benché egli creda di agire in istato di veglia, mano a mano che
procede nelle sue letture mentali, specie quando queste si complichino, egli appare
dispnoico (con respiro più corto e affrettato), col volto soffuso, e procede nei
“Whilst a mere child my perceptive faculties were remarkably keen ; and the power to arrive at other
people's thoughts was, I presume, with me at an early age. But it was only about seven years or so
ago that I began to practically test the matter.
My first important experiment was performed on my firdt " subject." with the Rev Dr Bickersteth,
the Dean of Lichfield.
I was on a visit to the Dean, and one morning, after breakfast, the subject of conversation having
turned upon "willing" and "mesmerism," he asked me if I thought it possible for a person to read
the thoughts of another.
I replied that I believed such a thing, under certain conditions, would be possible ; in fact, that I was
almost certain I could do so myself.
This reply naturally called for a test ; and the Dean undertook to think of some object in the
Deanery of which I could know absolutely nothing.
My attempt to arrive at the Dean's thoughts were, as compared with my after-efforts, somewhat
crude, but the experiment was perfectly successful.
I remember that I took my host by the hand I was from the first impressed with the necessity of
establishing a physical communication between the subject and the operator and led him from the
breakfast-room ; not quickly, as I invariably do now, but slowly and lingeringly.
We entered the study, and I immediately felt that I was in the correct locality. A moment more, and
I placed my hand upon an object which, according to the impressions I then received, I believed to be
my subject's selection.
I was quite right : the object was a bust of Lady Augusta Stanley.
This experiment, I need hardly say, emboldened me to make further attempts ; and I speedily arrived
at a much higher pitch of perfection.”
I. Su un soggetto che sia stato ipnotizzato parecchie volte con i mezzi consueti.
Sappiamo che esistono quattro fattori di ipnotizzazione: a) le sollecitazioni
sensoriali; b) la suggestione verbale; c) il magnetismo animale; d) la azione psichica
propriamente detta.
Quando si cerca di provocare fenomeni ipnotici su un soggetto presente, è cosa
intelligente utilizzare insieme i quattro elementi di influenza. Oltre il vantaggio
quantitativo risultante dalla loro somma, si ha così la certezza di interessare, fra i
tipi di sensibilità, quello che predomina nel soggetto. Alcuni individui sono infatti
più sensibili al fattore a); altri al fattore b), ecc...
Quando si desideri realizzare la possibilità di provocare l’ipnosi immediata e a una
distanza più o meno lunga, restando il fattore d) il solo utilizzabile, il successo sarà
più facile con un soggetto che sia più sensibile a tale fattore che ai primi tre: ciò di
cui possiamo facilmente assicurarci, sottoponendo ciascuno dei soggetti a
disposizione a quattro serie di sollecitazioni, rispettivamente sensoriali, verbali,
Scoprire le bugie
Un altro vantaggio della PNL, riguarda
la capacità di individuare quando una
persona sta “inventando” una storia e
quando, invece, sta ricordando
un’esperienza. Anche questo tipo di
persona è in grado di compiere letture
simili, poiché accetta quanto si è
inventato come un fatto: la sua mente
lavora, quindi, seguendo quella stessa
strada.
Il corpo mette in atto quanto la mente sta pensando. Conoscere ciò che la
mente sta pensando, attraverso le risposte che il corpo è in grado di dare,
entra nel campo dello studio della programmazione neurolinguistica.
I migliori “lettori” di “letture psichiche”, anche denominate “letture fredde”,
sono sempre stati coloro che compiono il loro lavoro intuitivamente, infatti,
per compiere una buona lettura fredda è necessario sviluppare le proprie
abilità intuitive.
Ma, a questo riguardo, un notevole passo avanti è rappresentato
dall’apprendimento della lettura del linguaggio subconscio del corpo del
soggetto (cliente, partecipante o spettatore che sia).
La PNL distingue tre tipi di personalità principali: il visivo, l’auditivo ed il
cenestesico (V A K)
Il nostro compito è quello di individuare i collegamenti con il mondo, in
relazione a combinazioni di queste tre modalità, delle quali (a seconda
dell’individuo) ne è utilizzata principalmente una. Nella PNL3 questa analisi
è portata ancora oltre, fino a capire anche il tipo dell’enneagramma correlato.
Significa che, dai movimenti e dalle parole di una persona, diviene allora
possibile (con la PNL3) capire il suo passato ed anche elementi della sua
infanzia senza che l’interlocutore ci abbia detto nulla!
Ma torniamo alla PNL più tradizionale.
Attraverso questo studio si è, quindi, in grado di individuare come il cliente
pone in essere i suoi rapporti con il mondo, come si verificano le sue
esperienze attraverso le tre maniere, precedentemente citate, e cioè:
- ascoltando le parole utilizzate per descrivere le esperienze fatte dal cliente;
- osservando il modo in cui il cliente risponde agli stimoli esterni;
• Rapport
• Attenzione
• Interesse
• Desiderio
FASE 5 - azione
Trasformazione del pensiero in azione
• Fenomenologie
Rapport
Similitudine di comportamenti.
• Sorriso
• Mirroring
• Postura attenta
Quando qualcuno diventa interessato, la sua postura cambia da abbandonata
e rilassata ad una postura energicizzata, anche quando fosse seduto.
Gli occhi possono avvicinarsi leggermente per rendere la focalizzazione più
chiara.
Direzionalità
Anche la direzionalità dello sguardo ha il suo significato. Lo sguardo ha un
ruolo base nei processi di orientamento.
• Fermo e diretto: sicurezza
• Verso il basso: timidezza
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• Verso l’alto: disinteresse
• Obliquo: guardingo, diffidenza (infatti il soggetto si orienta
differentemente da dove guarda)
• Verso destra: concentrazione
• Verso sinistra: pessimista, ipocrita, apatico (è popolare il detto
“sguardo sinistro”).
Concentrazione
Un altro elemento molto importante è la concentrazione della persona.
Quando ci si concentra si tende ad avvicinare le sopracciglia. Se tale
comportamento prosegue nel tempo la fronte sembra più stretta.
Le persone dalla fronte stretta infatti sono calcolatori e spesso scelgono
professioni specializzate.
Le persone dalla fronte larga e ben proporzionata hanno buone capacità in
genere.
Anche le sopracciglia vengono influenzate dal movimento. Se sono distanti la
persona è più spensierata.
Narici
Come abbiamo visto i muscoli delle narici ne influenzano molto la forma.
Vediamo ora alcune altre specificità sulle Narici.
Strette: molto self-control
Naso mobile quando parla: sensibilità molto grande.
Naso e decisione
Anche la forma del naso può essere influenzata.
Dato che il naso è anche legato all’orientamento nella vita, si nota che le
persone con naso aquilino tendono ad essere concrete, ma, a volte, un poco
troppo egocentriche e vanitose.
Le persone con il naso all’insù (corrispondente ad un annusare con
attenzione) possono essere invece un poco difficili.
• Indicatorio
• Superlogico
• Propiziatorio
Esempio:
Durante una seduta la persona ci esprime la sua preoccupazione per un
confronto che deve affrontare con il compagno/a. Gli chiediamo qual è la
preoccupazione, e ci viene risposto che ha paura di non riuscire a farsi
comprendere e quindi di andare incontro ad un ennesimo litigio. A quel
punto, gli si chiede di quale stato d’animo avrebbe bisogno secondo lui per
poter gestire la situazione e farla andare a buon fine. Ci risponde che
vorrebbe sentirsi sicuro di sé e tranquillo.
Gli chiediamo di ricordare una situazione in cui si è sentito così come
vorrebbe sentirsi nella situazione che deve andarsi a vivere. Gli chiediamo di
rievocarla in tutti i particolari; visivi, auditivi, cenestesici, in modo associato,
Con il pendolo possiamo sia indurre uno stato ipnotico, sia comunicare con il
nostro inconscio
Quando sei pronto, fai la domanda a voce alta e, con una matita o una penna
disegna una linea, lunga un pollice (circa due centimetri e mezzo), su un
foglio di carta: questo segno si associa alla domanda e diventa il suo
segno/simbolo di rappresentazione.
Dopo aver fatto ciò, tieni il pendolo sospeso sul segno (sulla linea tracciata),
ma non muovere il pendolo volontariamente, lascia che risponda di sua
propria volontà. Da un momento all’altro inizierà a rispondere, oscillando o
stando immobile: dipende dal tipo di risposta (se “si” o “no”).
Rabdomanzia e Pendolo
Molto simile al concetto del pendolo è infine quello della rabdomanzia, anche
quello ispirato all’azione ideomotoria.
Quest’arte è ormai seguita, ma un tempo era molto diffusa e ricercata.
Ritrovamenti di oggetti:
http://www.youtube.com/watch?v=XPnn_NJbG78
E su un congresso di rabdomanti:
http://www.youtube.com/watch?v=kqWedxEQeDE
La luce eccita il neurone al suo massimo grado (almeno per la parte visiva).
Recenti ricerche confermano anche ad esempio come col suo utilizzo
possiamo creare uno stato di sviluppo della creatività. La luce fisica è, quindi,
un FACILITATORE, e “moltiplica” quello che c’è nella mente.
Per tentare di dare una spiegazione della sua utilità, ricorriamo ora ad una
serie di riflessioni basate sulla moderna teoria quantica. L’Universo è un
METODO FISICO
In una prospettiva comunicazionale, il sapersi rilassare significa potersi
concentrare su se stessi, lasciando andare l’eccessiva tensione rivolta
all’esterno.
Quando siete rilassati, potete porre maggior attenzione sulle vostre immagini
mentali e qualsiasi esercizio auto-condotto ne viene potenziato.
È importante imparare a rilassarvi; tutte le tensioni nel corpo e nella mente
dovrebbero essere rimosse.
Sembra semplice, ma, in realtà, pochissime persone sanno come rilassarsi
veramente. Finché non vi siete condizionati a far diventare ciò un’abitudine, il
rilassamento deve, dapprima, essere uno sforzo volontario. L’esercizio che
segue può essere molto utile.
Stendetevi sopra un letto o un divano. Decidete mentalmente che volete
rilassare ogni parte del corpo. Respirate profondamente per un minuto o due.
Poi sollevate il vostro braccio destro dal letto con un angolo di
quarantacinque gradi, trattenetelo per pochi secondi, poi, di colpo, lasciatelo
cadere! Nel momento in cui cade pensate tra voi stessi: “braccio destro
ATTENZIONE E FOCALIZZAZIONE
L’attenzione focalizza la mente su quello che uno desidera realizzare. È una
delle caratteristiche base dell’ipnosi, ed è un processo vitalmente importante
per l’autoipnosi. La mancanza di risultati delle autosuggestioni è più spesso
causato da una mancanza di focalizzazione che da qualsiasi altra cosa, in
quanto una mente che vaga compie molto poco.
Concentrazione
Scegliete uno dei seguenti due esercizi per sviluppare la vostra capacità di
concentrazione:
Ripetizione
Presentare una suggestione alla mente solo una volta, rischia di produrre solo
una piccola impressione, ma ripetuta più volte, l’impressione si
approfondisce finché non è fissata nella mente subconscia. Allora può iniziare
la realizzazione.
Con la ripetizione opportunamente condotta, vale a dire, con uno sforzo
d’attenzione in essa ogni volta, si sveglia l’attenzione spontanea, così che la
suggestione ha la possibilità di fiorire nelle condizioni più fertili.
Tempi ed Atteggiamento
Lasciate l’abilità crescere progressivamente. Più che “volere le cose” con
grande tensione, fate sì invece che queste “possano succedere”, assumendo
un atteggiamento di attesa e disponibilità. A poco a poco, noterete che la
vostra mente e la vostra vita cominceranno a prendere una nuova e più
produttiva direzione. Vi sentirete più tranquilli e calmi, e nello stesso tempo
otterrete di più dalla vita e capirete che ogni giorno è pieno di nuove
possibilità di crescita e sviluppo.
15 Famoso esperto di magnetismo che introdusse la pratica del sonnambulismo ipnotico, dove un soggetto
veniva portato in un sonno profondissimo dove si sentiva al di là del tempo e dello spazio. In realtà il
Barone diceva “Veuilez et Croyez”, che letteralmente può essere tradotto in vogliate e crediate, ma
successivamente, specificò che il crediate voleva dire “credete nelle vostre capacità di ottenere quello che
volete”.
Nella Vita
Avere uno sguardo deciso e che non batte le palpebre aiuta nella vita. Il
vostro interlocutore percepirà un “quid” difficilmente razionalizzabile, ma
che lo impressionerà.
Informazioni ulteriori
Come esposto l’esercizio è semplice ed è effettivo.
Ricordiamo però, che può avere molte variazioni ulteriori. Ad esempio, si
può fissare solo un occhio, oppure accompagnare la fissazione con
respirazioni di vario tipo. Si può fare dopo aver osservato una luce o su una
superficie differente dallo specchio. Può anche servire in queste varianti per
avere risposte dall’interno, sviluppare l’intuizione, certe forme di guarigione
magnetica ed altro ancora. Infine anche il suono e la tensione muscolare può
accompagnare l’esercizio a seconda di quello che si vuole ottenere.
Respirazione 6 3 6
Il tempo per ogni respiro che dovete prendere è di sei unità, il tempo di
trattenimento è di tre unità e il tempo di espulsione dell’aria è di sei unità.
Tutto questo non è che un piccolo accenno a quello che è il magico mondo
dell’ipnosi e dell’autoipnosi, una magia che possiamo portare nelle nostre
vite e far diventare la nostra realtà magia!!!!!
Effetti avanzati
In combinazione con la fascinazione e l’amnesia possono poi, essere eseguite
dimostrazioni ancora più stupefacenti… ma, intanto, per la comunicazione
quotidiana, vi invitiamo a praticare quanto detto qui e scoprirete che la vostra
vita migliorerà grandemente.
Invito ora il lettore a passare dalle parole ai fatti, aprendo gli occhi ad alcune delle
esperienze del famoso Regazzoni.
L’incontro che descrivo è una serata privata (18 maggio 1856, dalle 08 di sera fino a
mezzanotte) ci vado accompagnato da due amici illuminati e lungimiranti, uno di
loro è un medico tra i miei amici.
L’espressione generale del volto è quello di un operatore dall’energia petulante, la
franchezza audace, in espansione.
Il Sig. Regazzoni è organizzato con un vasto assortimento di soggetti di costituzioni
fisiche differenti e di genere femminile.
Una giovane ragazza si trova di fronte a noi. Noi le bendiamo gli occhi, e mentre le
chiudiamo bene le orecchie, siamo d’accordo con Regazzoni che al segnale dato da uno
dei nostri occhi ella cadrà a terra grazie al fluido.
Allora lo poniamo a distanza della sua vittima, lei non sa quale sarà la natura
dell’esperienza, e noi rendiamo impossibile anche il più piccolo segnale di collusione
con l’occhio o l’orecchio, che il contatto o anche l’odorato potrebbe rubare e
trasmettere.
Con uno sguardo rapido e furtivo che gli inviamo, il Signor Regazzoni lancia
silenziosamente e scatenato l’agente misterioso del magnetismo. È come un colpo! La
vittima cade e sviene.
Mio Dio, non è caduta rompendosi il cranio?
Allungo le braccia per trattenerla. “Lascia! Mi grida il Signor Regazzoni con voce di
tuono e come se stessi commettendo un sacrilegio.”
Lasciala, lasciala cadere, mai un magnetizzato si è fatto male cadendo.“
Abituato come sono, alle meraviglie di questa natura, Io obbedisco. Grossa, grassa e
linfatica, la ragazza è giù per terra, e il marmo è rigido uguale per tutti!
Tuttavia, la sua testa non tocca il suolo. Una delle sue braccia resta in aria; una delle
sue gambe si mantiene su di una linea orizzontale distaccata dall’altra. Rimane in
questa posizione per un tempo indefinito... Il bronzo di una statua è meno
rigido...meno inflessibile è il cadavere che viene colpito in Siberia dalla potenza di una
lunga notte di inverno.
Una singola E
Occhi presbiti non riescono ad accomodare sfocata
abbastanza da mettere a fuoco
Una doppia E
nitida
Incrociando gli occhi si aumenta abbastanza
l’accomodazione da mettere a fuoco la E
Tre doppie E
Gli occhi convergono accomodare in modo
che ognuno mira una E
UN OSSERVATORE CON
UNA VISIONE APERTA
VERSO IL MONDO
“Io sono
Indegno”
UN OSSERVATORE CON
UNA VISIONE limitata
Movimenti
Cambiano in brillantezza
Movimenti
Cambiano in brillantezza
Le lenti interne
I nostri processi automatici, comandati dall’equilibrio fisso che creiamo tra
pensieri, emozioni e corpo, sono come lenti interne che ci portano a
focalizzarci solo su certi aspetti della realtà.
I nomi
Quando una cosa è identificata, può ricevere un nome. Il nome solidifica
ulteriormente la realtà. È quello che capita quando un ipnotista suggestiona
qualcuno. Ci possiamo rendere conto che, se togliamo il nome
deaccomodiamo leggermente e torniamo a vedere l’oggetto in una maniera
meno definita. Questo potremmo chiamarlo il potere della “desuggestione”.
Distorsioni
Sono comuni le illusioni visive. Processi per i quali distorciamo quello che
vediamo per renderlo simile ad altre cose conosciute. Questo processo è
attuato sovrapponendo un’immagine ricordata a singoli punti concordanti di
un’immagine attuale. La PNL descrive bene questi processi.
Generalizzazioni
Un’altra distorsione simile è quella a fianco. In
questo caso, vi è una generalizzazione che è un
altro tipo di distorsione. Supponiamo due
triangoli sulla base della nostra esperienza.
Esercizio: Cambiare la visione e mettersi “prima”
della conoscenza di qualcosa. Questo implica
cambiare lo sguardo allargando la visione
periferica e l’accomodazione, evitando di
focalizzare ad un livello che coincide con
elementi che riteniamo noti. A questo punto, emerge una differente
“coscienza” dell’oggetto.
L’esercizio è particolarmente efficace guardando il viso di una persona
conosciuta e cercando di togliere ogni associazione mentale attorno alla
persona. Siamo in grado di vederlo solo come una chiazza di colore?
Una semplice prova di quanto carichiamo le immagini di chi vediamo con
impressioni ed emozioni, è
dato dal fatto che quasi non
siamo in grado di
interpretare la differenza
tra le emozioni
dell’immagine di destra e
quella di sinistra. Ancora
più difficile è non
Quindi:
La nostra osservazione crea la realtà scegliendo di fissarsi solo su certi
elementi (fase 1), decidendo quello che è sfondo o immagine, e la distorce
(fase2). Da qui la carica con nomi ed emozioni.