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TECNICHE PER VIVERE MEGLIO – 16 –

UTILIZZI DELLA FASCINAZIONE

“Fascinazione” è il termine tecnico per indicare il fenomeno misterioso


dell’ammaliare con gli occhi. Riguardo a quest’effetto, anche se sembra strano
che solo attraverso il senso della vista sia possibile bloccare una persona,
mettendola in uno stato di “incantamento”, la naturale azione fisiologica
primaria che passa dagli occhi al cervello è resa più comprensibile se osserviamo
del resto cosa capita ad animali semplici quando sono abbagliati dalla luce. Si
fermano e si immobilizzano in stato di stupore, non capiscono più la situazione.
Le zanzare si vanno addirittura a bruciare, e tale caratteristica è sfruttata per
poter passare le sere d’estate senza troppe punture. Altri animali si misurano a
vicenda attraverso lo sguardo, ed alcuni catturano anche le prede con l’occhio.
Da sempre esistono racconti di serpenti dotati di particolari facoltà di fascinare
la propria vittima rendendola incapace di sfuggirgli; la loro potenza giunge fino
al punto da far scender gli uccelli, farli avvicinare e lasciarsi prendere, senza che
possano fare alcun tentativo di difesa. Una fascinazione dello sguardo è anche
presente nei meccanismi dell’amore.
La capacità di ammaliare e di essere influenzati dallo sguardo non è
quindi solo dell’uomo, ma la nostra specie è in grado inoltre di dirigerla a fini
positivi superiori e di sviluppo, utilizzandola anche per innalzarsi.
Una prima spiegazione possibile e semplice per i primi fenomeni
menzionati è che lo sguardo diretto provoca un restringimento dell’attenzione in
chi lo subisce. Dove guardiamo è normalmente dove è la direzione della nostra
attenzione conscia. La vista è nei nostri meccanismi interni una base essenziale
per la creazione e la comprensione della realtà che ci circonda ed anche per
dirigere i nostri stessi movimenti. Ogni modificazione che portiamo a questo
livello corrisponde ad un cambiamento della nostra percezione della realtà e più
ci concentriamo più la nostra mente è fissata in un punto. Anche la frequenza

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delle onde cerebrali può così essere influenzata solo attraverso la vista1. Da
queste semplici considerazioni nascono vari utilizzi della tecnica della
fascinazione, sia nella persuasione e convinzione quotidiana, che anche nella
terapia.
Lo sguardo è infatti anche assolutamente fondamentale nella
comunicazione umana, anche se solo pochissimi fortunati lo sanno usare bene e
consapevolmente. Quando fissiamo qualcuno si apre come un varco che porta
direttamente ad un collegamento tra due esseri.
La prima impressione di un'altra persona ci viene del resto dal suo modo
di guardare. Ricerche scientifiche2 hanno dimostrato come i primi quattro
minuti di ogni incontro umano siano fondamentali, e che il modo in cui noi ci
approcciamo agli altri in quei brevi istanti apra la strada all'armonia.3
Fino a che voi tenete qualcuno sotto il vostro sguardo, scoprirete inoltre
che percepirà maggiormente emozioni e sentimenti. Tanto le ricerche
scientifiche che una pratica continua hanno anche provato che diminuirete
sempre più notevolmente la forza del suo giudizio e la sua volontà4.
In amore lo sguardo segnala i vari momenti, ed anche nella persuasione e
nelle esperienze ipnotiche gli occhi possono arrivare a produrre un effetto

1 Hess nel 1971 ha dimostrato ad esempio come la semplice fissazione agevoli la


presenza di onde cerebrali di tipo alfa.
2 Vedi ad esempio la ricerca dello psichiatra americano Leonard Zunin “Contact: The

First Four Minutes” Harper & Collins. I primi quattro minuti sono fondamentali per decidere se
continuare o meno una conversazione.
3 Vedi ad esempio Physiological Aspects of Communication via Mutual Gaze (Mazur,

Rosa, Faupel) The American Journal of Sociology, Vol. 86, No. 1 (Jul., 1980), pp. 50-74; Inoltre
è stato osservato come un attore possa manipolare l'intensità della risposta nell'osservazione
interpersonale attraverso il movimento delle sopracciglia (Keating, Mazur, Segall 1977). Questi
risultati mostrano come attraverso lo sguardo vengano determinati in brevissimi istanti i ruoli e
le differenze di status in una conversazione.
4 Per evidenze sperimentali che mostrano come il non divergere gli occhi (quindi lo

sguardo fisso) riduca la capacità critica vedi


http://www.psychology.stir.ac.uk/staff/lcalderwood/GazeAversionResearch.htm. Vedi inoltre
anche: "Physiological Aspects of Communication via Mutual Gaze" Allan Mazur, Eugene Rosa.
http://www.jstor.org/pss/2778851: questa serie di sperimentazioni mostra 1) come lo sguardo
reciproco causa risposte a livello fisiologico; 2) una persona può operare dei cambiamenti nella
fisiologia di un altro attraverso lo sguardo; 3) lo sguardo sia correlato ad aspetti di dominanza
nella conversazione.

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irresistibile. L'esperienza c'insegna che, perché in un dialogo d’affari ciò sia
ancora più forte, una delle tattiche utilizzabili è arrivare nei momenti più
importanti di conversazione tenendo gli occhi aperti e senza alcun movimento
inutile, evitando di distogliere lo sguardo, anche un solo istante, dalla radice del
naso del soggetto, avendo allo stesso tempo ben chiaro nella mente quello che
desideriamo, oltre che saper sviluppare un’espressione nel viso di “interesse”, in
quanto così facendo il vostro interesse chiamerà sottilmente l’interesse
dell’altro.
Portato all’estremo lo sguardo ipnotizza. La fascinazione è la base storica
del classico “a me gli occhi” degli ipnotizzatori di un tempo. L’immagine della
Medusa che pietrifica con il suo sguardo è sicuramente il traslato metaforico di
una parte di tale realtà. Corrisponde proprio all’azione che potemmo osservare
in Virgilio T. che letteralmente “rendeva statue” i suoi soggetti.
Pur però essendo ancora viva, nell’immaginario popolare, tale
leggendaria figura attualmente è praticamente quasi scomparsa, e molti
praticano tecniche di ipnosi verbali a volte anche molto lunghe. Queste
provengono, per la maggior parte, da un filone di origine americano non legato
all’antica tradizione dell’occhio che è più europea5. Il risultato è che solo
pochissimi degli ipnotisti attuali, anche più famosi, impara o ha imparato
veramente a utilizzare lo sguardo.
Lo sguardo può essere, però, quando appreso, un ausiliario prezioso di
ogni influenza, perché provoca di per sé una sospensione di certe facoltà critiche
in maniera totalmente naturale. Utilizzato, quindi, prima di una successiva
operazione ipnotica o magnetica ne potenzia l’effetto, permettendo di ottenere
proprio quei risultati straordinari che si leggono nelle opere dei più grandi
maestri del passato e che pochi però sono attualmente in grado di imitare.
Perché l’occhio acquisisca il massimo potere e la più profonda efficacia è
necessario infatti educarlo con un training specifico ed avere una chiara
consapevolezza del suo impatto. Di base dovrete allenarvi ad acquistare uno

5 La maggior parte delle tecniche ipnotiche praticate attualmente si rifanno per gli
americani ai lavori di Milton Erickson, Dave Elman e altri, e sono essenzialmente basate sulla
parola.

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sguardo fermo, interessato, dolcemente penetrante, espressivo, e allora avrete in
mano la prima delle chiavi che, se usata correttamente, potranno aprirvi nuove
porte nella vita.
L’espressione dello sguardo è frutto dei meccanismi dei pensieri interiori.
Ad esempio alcuni guardando focalizzano troppo sulla fovea, il centro
dell’occhio, come se dovessero fare sempre dei calcoli e rimpiccioliscono la
pupilla. Altri invece sono più in visione periferica, e i loro occhi appaiono come
sognanti. La vostra visione per essere efficace deve invece sapere essere al
contempo globale e pungente, tale da percepire sia il tutto che il particolare.
Questo particolare stato capita a molti in momenti di entusiasmo, ma, per
generarlo a comando, è necessario esercitarsi.
Un altro lavoro essenziale è prendere controllo sui meccanismi della
propria attenzione, di modo da non vagare e sapere concentrare le proprie forze.
Nei libri “L’Energia Segreta dalla Mente” e “Ipnosi Istantanea e Fascinazione”
proponiamo molti esercizi che, oltre a rafforzare straordinariamente gli occhi,
hanno anche il fine di portarvi a sviluppare questa attenzione, che è facoltà
indispensabile nella vita.
Dominare l’attenzione è un aspetto dell’essere padroni di voi stessi. Per
sviluppare bene questo potere fondamentale è utile far sì che vi sia più dominio
del corpo e dei suoi impulsi, delle emozioni e dei desideri violenti, e delle
molteplici divagazioni ed instabilità del piano mentale, al fine che tutte le facoltà
si sottomettano al nostro io superiore, e ne divengano strumento positivo. Allora
guideremo le nostre forze ed il nostro occhio con consapevolezza, non basandosi
sulla semplice istintività.
Sviluppare il dominio sulla propria attenzione ed il proprio sguardo
significa, quindi, anche seguire un percorso che continuato conduce verso
l'essenza di sé stessi. Non è del resto un caso che in oriente la pratica del Raja
Yoga ponga così tanta importanza sugli esercizi di fissazione di un punto. La
mente della persona media, infatti, tende a vagare ed a farsi condurre dai propri
pensieri senza sapersi fissare e concentrare. Ed anche nei rapporti
interpersonali avete notato quanto sia difficile a volte guardare negli occhi
qualcuno? Nella vita quotidiana si tende a distogliere lo sguardo per mantenere

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il proprio senso individuale dell’"io", ma quando sviluppiamo l’occhio tali
confini sono superati e si entra anche in una dimensione differente, di contatto
maggiore con l’altro, che può allora produrre anche cambiamenti significativi.

Riassunto degli utilizzi della tecnica

1. Nella vita quotidiana e nelle relazioni: la causa per la quale una persona ci
colpisce, ci appare «viva», è nella padronanza di uno sguardo che seduce,
attrae, ammalia. Il nostro occhio può essere educato e portato a ciò.
2. Nella terapia: molti ricercatori hanno osservato sperimentalmente che come
più un terapeuta inizia e mantiene un comportamento non verbale come lo
sguardo, più è facile che il paziente sia soddisfatto6. E il risultato può andare
fino alla vera e propria risoluzione. Fin dall’antichità allo sguardo è stato
infatti anche attribuito il potere di guarire. Ippocrate7 che Dioscoride8,
Teofrasto9 affermano il potere curativo che poteva essere effettuato con lo
sguardo, gesti, e rituali specifici. Il nostro maestro Erminio di Pisa10
continuava ai giorni nostri tale tradizione, eseguendo in grado, con un
semplice sguardo concentrato, di provocare guarigioni istantanee da dolori
muscolo scheletrici, tinniti e molti altri disturbi che molte volte perduravano
nel tempo. Una teoria che può giustificare tali impressionanti risultati è la
seguente: la mente viene presa, in caso di problemi, da quelle che vengono
chiamate «idee fisse», continuiamo a pensare le stesse cose, ad essere
inseguiti dal fantasma di pensieri antichi, a girare attorno agli stessi concetti;
queste idee fisse si riflettono nel corpo come contrazioni muscolari, e la
fascinazione dello sguardo rompe allora queste idee fisse. Con la

6 Bensing 1991, Bensin, Kerssens e van der Pasch 199, Street e Buller 1987, 1988; Street
e Wiemann 1988. Harrigan, Oxman e Rothental (1985) hanno anche osservato
sperimentalmente che la frequenza del contatto oculare si legava alla qualkità della terapia. Più
un terapeuta è in grado di stabilire contatto oculare con un paziente, più è probabile che sia
reputato empatico, interessato e caldo (http://web.unbc.ca/~lih/cultureandgaze2004.pdf).
7 Hippocrat. de Sacro Morbo de Magis.

8 Dioscorides, lib. ii. cap. 10.

9 J Theophrastus de Histor. Plant. lib. IX. c. 4.

10 Presso l’istituto possediamo un video molto bello che mostra come in pochi secondi

togliesse dolori, e tutta una serie di blocchi

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fascinazione è come se entrassimo “dentro l’altro”. Il mondo di ciascuno ha
un limite rappresentato dallo spazio che abbraccia e dove giunge il suo
sguardo. Incontrando il suo sguardo entriamo allora nella realtà
intrapersonale del nostro interlocutore e lo possiamo aiutare “dal suo
interno”.
3. Nello sviluppo personale : guidare il proprio sguardo è equivalente a guidare
la propria attenzione. Bisogna imparare ad avere consapevolezza dello
sguardo. Anche le tecniche di concentrazione e meditazione attraverso le
quali si passa per rafforzare l’occhio hanno già di per sé stesse una utilità
pratica. Gli esercizi che vengono utilizzati per la fascinazione portano infatti
ad acquisire una personalità più chiara, netta, magnetica ed avere maggiore
"Presenza". Infine, lavorare sullo sguardo ci porta progressivamente a
superare il nostro piccolo io e renderci progressivamente conto di una
dimensione di noi stessi più ampia e fuori dal tempo.
4. Indurre naturalmente «trance ipnotica»: La fascinazione è la chiave per
sviluppare una forma particolare di ipnosi istantanea. Ma anche le tecniche
ipnotiche classiche sono molto velocizzate dall'utilizzo precedente della
fascinazione. E anche le tecniche magnetiche, basate sul tocco della mano,
traggono vantaggio dalla fascinazione preventiva ed i pazienti raccontano
sempre di sentire maggiormente gli effetti.

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