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IL CEMENTO ARMATO
la tipologia costruttiva che copre il 90% delle costruzioni; poi troviamo
lacciaio e, infine, le costruzioni in muratura.
IL CALCESTRUZZO
Allepoca precedente ai romani le costruzioni erano composte da
sovrapposizione di conci lapidei naturali: questi inizialmente erano molto grandi
e necessitavano di molta mano dopera per essere trasportati e posizionati.
I romani introdussero (anche se non per primi) su grande scala, lutilizzo di
archi e volte; sistemi costruttivi che potevano ancora essere realizzati
utilizzando elementi lapidei naturali, in quanto erano sollecitati esclusivamente
a compressione.
La vera innovazione tecnologica introdotta dai romani fu, tuttavia, il
calcestruzzo: la parola deriva dal latino calcis struptio che significa struttura
a base di calce. un materiale artificiale composto con aggregati lapidei di
diverse dimensioni uniti da un legante idraulico (il cemento) la cui attivazione
avviene grazie alle reazioni chimiche con lacqua. I componenti essenziali del
calcestruzzo sono:
Cemento
Inerti: costituiscono lo scheletro lapideo del calcestruzzo
Acqua: serve a rendere possibili le reazioni chimiche della presa del
cemento e a conferire fluidit allimpasto per la lavorazione.
Calce
Calce-Pozzolana
Indurimento
CaCO3
C-S-H ; C-A-H
Velocit
v1
v2>v1
Resistenza meccanica
2-4 N/mm2
10-20 N/mm2
Aria (CO2)
Indispensabile
Non necessaria
Comportamento
allacqua
Mediocre
Ottimo
x SiO 2 y Al 2 O 3 z H 2 O x SiO 2 y Al 2 O 3 z H 2 O
CaCO3 CaO CO2
che poi portavano alla sintesi di silicati e alluminati di calcio:
2CaO SiO 2 2CaO SiO 2
CaO Al 2 O 3 CaO Al 2 O 3
nulla resistenza a trazione. Questo ha portato alla ricerca di nuove tecniche per recupera detta
resistenza finch, ai primi del 900, si prov ad utilizzare delle barre (o meglio piattini allinizio)
di acciaio allinterno del calcestruzzo, sfruttando cos la grande resistenza a trazione del
metallo. Ci furono tantissimi esperimenti prima di arrivare alla definitiva ideazione del
calcestruzzo armato come lo conosciamo noi; si pass dallideazione di un metodo per la
realizzazione di grossi vasi da parte di un giardiniere di Versailles, alla realizzazione di una
barca in calcestruzzo armato con piatti dacciaio allnterno da parte di un certo Lambeau, fino
ad arrivare a Monier che fu il primo a realizzare un solaio con una soletta il calcestruzzo e
piastre in ferro (allepoca non cera lacciaio). Un ulteriore passo in avanti fu realizzato dal
francese Hennebique, il quale, tramite lutilizzo di particolari staffe, riusc a conferire al cls
armato resistenza, oltre che a trazione, anche a taglio; egli riusc, inoltre, tramite la piegatura
delle barre di armatura in prossimit degli appoggi, a recuperare lisostatica di trazione .
Il meccanismo di resistenza a taglio delle travi in cemento armatofu poi teorizzato dal tedesco
Morsch, da cui deriva il traliccio di Ritter-Morsch.
Nei primi del novecento, inoltre, in Francia e Germania, comparvero le prime normative che
regolavano lutilizzo del cls armato, normative che in Italia comparvero solo nel 1939.
Un ulteriore modo per risolvere il problema della trazione nel cls armato fu linvenzione, intorno
agli anni 40 dello scorso secolo, del metodo della precompressione, il quale prevedeva, come
dice la parola stessa, la possibilit di imprimere ad una trave in cemento armato, uno stato di
compressione precedente alla sua posa in opera; ci comporta che, allaggiunta dei carichi, si
crei una sollecitazione di trazione uguale in modulo allazione di compressione
precedentemente impressa al cls: in tal modo la trave risulta scarica a trazione.
42.5
52.5
(N/mm2)
Nella seguente tabella, invece, sono riportate le resistenze delle varie classi
secondo la normativa UNI EN 197-1
Classe di
resistenza
32,5 N
32,5 R
42,5 N
42,5 R
52,5 N
52,5 R
7 giorni
16,0
-
Resistenza
normalizzata
28 giorni
Tempo di
inizio
presa
Stabilit
(espansio
ne)
min
min
32,5
52,5
75
42,5
62,5
60
52,5
45
10
Lacqua
Lacqua combinandosi con il cemento (idratazione) d luogo alla presa che
trasforma limpasto fluido in una massa solida. Essa deve svolgere anche la
funzione di lubrificante nellimpasto rendendolo sufficientemente fluido da
essere lavorabile. Deve essere, inoltre, in quantit superiore a quella
strettamente necessaria per lidratazione del cemento ( sufficiente il 2-3%, ma
comunemente se ne utilizza il 5% in peso); come detto, questo perch
Dove D il diametri massimo degli inerti del gruppo prescelto, d il diametro intermedio
generico e Pd la percentuale in peso passante il setaccio di diametro d.
.
Fuso di Fller: in ascisse troviamo il diametro del setaccio (d), mentre in
ordinate c la percentuale di inerte passante.
Infine abbiamo il
calcestruzzo di
cemento formato da
acqua, cemento,
sabbia e pietrisco.
Come detto, queste
componenti vanno
mescolate in precise
proporzioni; in
cantiere ci si pu
aiutare con degli
indici: ad esempio per
1 m3 di calcestruzzo, si
utilizzano circa 3/3,5
quintali di cemento,
0,400 m3 di sabbia,
0,800 m3 di pietrisco e
un rapporto
acqua/cemento di 0,4/0,6 (150/180 l/m3). Si pu osservare che, gi operando la
somma fra sabbia e pietrisco, si supera abbondantemente 1 m3; questo perch
si tiene conto del fatto che i vari elementi vanno ad occupare gli spazi lasciati
vuoti da quelli di granulometria maggiore.
La resistenza a compressione fc del calcestruzzo si caratterizza con prove a
rottura di compressione si cubi o cilindri di opportune dimensioni calcolando la
tensione corrispondente al carico massimo applicato
per causare la rottura del provino.
fc
Pmax
Ac
Le condizioni ambientali
La velocit della presa del cemento aumenta rapidamente con la temperatura.
Per il caldo secco e linsolazione diretta sono dannosi, perch producono
levaporazione dellacqua superficiale che quindi viene a mancare per la presa
del cemento. Il getto in estate perci deve essere tenuto coperto e bagnato.
Il freddo rallenta la presa. Se lacqua gela, la formazione del ghiaccio
interrompe il processo e la dilatazione rompe i legami gi formati.
La stagionatura
I processi chimici della presa del cemento si protraggono per un lungo periodo
di tempo (anni); le prestazioni meccaniche variano di conseguenza. Le
condizioni di umidit durante la stagionatura influenzano la resistenza finale
del cls. Una maturazione accelerata si pu ottenere con trattamenti con vapore
ad alta temperatura (a 24 ore si hanno gi resistenze dellordine del 60% delle
resistenze a 28 giorni con normale maturazione).
Lavorabilit
La lavorabilit una propriet importante del calcestruzzo, in quanto essa
consente di ottenere getti compatti, privi di cavit e difetti. Le prime 48 ore
sono molto importanti per le performance di una struttura di cls. Controllano il
comportamento a lungo termine, la resistenza, il modulo elastico, la viscosit e
la durabilit. La lavorabilit si migliora aumentando il contenuto in acqua, che
per riduce la resistenza. La compattazione si migliora con la vibrazione o con
laggiunta di fluidificanti o superfluidificanti.
Due fenomeni fondamentali nello studio del comportamento del calcestruzzo
sono la presa e lindurimento:
la presa consiste in un progressivo irrigidimento della pasta di cemento
(passaggio allo stato fluido allo stato solido del getto). Terminata la presa, inizia
il processo di indurimento del calcestruzzo, ovvero la formazione di
microcristalli di silicati ed alluminati idrati di calcio che si sviluppano intorno ai
granuli di cemento e si raggruppano in fogli, rotoli e fasci, formando i geli che
avvolgono i granuli e riempiono lo spazio occupato originariamente dallacqua.
Questo processo viene definito stagionatura; dalle modalit in cui avviene la
stagionatura, che ha inizio immediatamente dopo il getto, dipendono in parte
le qualit del prodotto finito. La sua durata di molti anni, ma noi consideriamo
come periodo necessario allo sviluppo della resistenza del cls 28 giorni.
La stagionatura anche lintervallo di tempo in cui deve essere protetto il getto
di calcestruzzo: ad esempio, durante questa fase, in cantiere, ogni due o tre
ore viene bagnato il getto con acqua per garantire la giusta quantit di umidit;
se invece c molto freddo, di solito, si preferisce non gettare proprio il cls,
perch le temperature basse danno una cattiva stagionatura; ugualmente
temperature molto alte danno lo stesso effetto. Nel primo caso, infatti, lacqua
pu congelare, nel secondo essa pu evaporare troppo facilmente. Altre