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2006-07
-la resistenza specifica dei materiali: sia come stabilità chimica che rispecchia l'adattamento
dei minerali alle diverse condizioni ambientali superficiali in rapporto all'ambiente di
formazione; sia meccanica (erodibilità).
-il carattere morfoclimatico del luogo inteso come regime delle precipitazioni, temperatura
media annuale, vento, vegetazione. Le caratteristiche climatiche influenzano intensità, durata,
tipo e frequenza dei processi morfologici di una data regione.
-il grado di penetrazione degli agenti atmosferici nella roccia che è in funzione di porosità,
permeabilità, grado di fratturazione.
La DISGREGAZIONE
MECCANICA
comporta la rottura delle
rocce preesistenti in
frammenti (clasti) di
diverse dimensioni, ma
di uguale composizione.
L’ ALTERAZIONE
CHIMICA comporta
la trasformazione
dei componenti
originari della
roccia.
AGENTI DELLA DISGREGAZIONE MECCANICA
TEMPERATURA (∆T)
ACQUA (∆T - ∆V)
SALI (∆V)
TETTONICA
∆P CARICO
VENTO, PIOGGIA BATTENTE, ACQUA CORRENTE
AZIONE DEGLI ORGANISMI
PROCESSI TERMOCLASTICI
espansione lineare delle rocce
alternanze di raffreddamento e riscaldamento della superficie rocciosa danno luogo ad
espansione e contrazione del volume della roccia stessa.
Il coefficiente di espansione lineare della maggior parte delle rocce è espresso in
milionesimi( 10-6)
Gli effetti dell'escursione di T sono massimi nella porzione più esterna della roccia e quindi
anche le tensioni massime si creano vicino alla superficie. Ad ogni ciclo di espansione e
contrazione le proprietà meccaniche della porzione esterna della roccia divengono via via
più scadenti tanto che la roccia si può disintegrare in particelle più piccole.
CICLI GELO-DISGELO (GELIVAZIONE) E GELIVITÀ
DELLE ROCCE:
Questa forte espansione può generare sulle pareti dei vuoti delle forti
sollecitazioni meccaniche (anche fino a 150 kg/cm2) che finiscono dare
luogo nelle porzioni più esterne a fratturazione del materiale con
formazione di frammenti di varie dimensioni.
Quando l'acqua evapora, i sali precipitano nella loro forma cristallina determinando un
aumento di volume rispetto allo spazio occupato dalla soluzione satura.
Si creano quindi delle sovrapressioni sulle pareti delle cavità con formazione di fratture e
distacco di particelle.
ACQUA
ANIDRIDE CARBONICA
OSSIGENO
ACIDO SOLFORICO
AGENTI BIOLOGICI
AZIONE SOLVENTE DELL’ACQUA
OH- ; H+
CO2 CaCO3
HCO3-; CaOH+
Ca2+, CO3 2-
E' una risorsa rinnovabile, ma è molto fragile perché impiega secoli e/o
millenni per formarsi, ma che può essere distrutto completamente in
pochissimo tempo.
TIPO DI ROCCIA MADRE - influenza la composizione chimica del suolo e la sua tessitura; lo
stato di fratturazione della roccia inoltre influenza il drenaggio e quindi i processi di lisciviazione
e le rx ox-red.
TOPOGRAFIA - influenza la velocità dei fenomeni di erosione e di circolazione delle acque,
favorendo o meno il libero drenaggio del suolo oppure condizioni di drenaggio impedito che
porta a stabilirsi di condizioni di idromorfia e alla concentrazione di ioni.
c) porzione liquida: detta anche soluzione del suolo; è una soluzione chimica
complessa necessaria allo sviluppo delle rx. E' costituita da acqua che è trattenuta
nel suolo in cui sono disciolti carbonati, nitrati, clorati, fosfati, silicati di Ca, Mg,
K, Na, Fe.
d) porzione gassosa: occupa gli spazi vuoti del suolo, i gas sono liberati dalle
attività chimiche e biologiche.
0 - orizzonte organico caratterizzati da una forte
percentuale di sostanza organica non o
parzialmente decomposta
COLORE: viene rilevato per confronto con con l'apposito codice cromatico Munsel
(Munsel Soil Color Charts). E' strettamente funzione del chimismo del suolo: colori
bruno scuri indicano alti contenuti di sostanza organica, colori rossi presenza di ferro
ossidato, i grigi e i verdi ferro ridotto.
TESSITURA: riguarda
specificatamente la porzione
inorganica del suolo ed è in rapporto
alla granulometria delle particelle.
scheletro - particelle superiori ai 2 mm
di diametro
terra fine - particelle inferiori ai 2 mm
di diametro
E' un carattere importante perché
determina in forte misura le proprietà
di ritenzione e percolazione dell’acqua
nel suolo ed influisce notevolmente
sullo sviluppo della vegetazione, e
quindi condiziona le pratiche agricole
STRUTTURA
(AGGREGAZIONE) : è la
proprietà delle particelle
del suolo di saldarsi l'un
l'altra per dare luogo a delle
unità base, gli aggregati.
La loro forma è funzione
sia dei cicli di
umidificazione ed
essiccamento, del gelo-
disgelo, espansione e
contrazione, che della
tessitura del suolo, della
sostanza organica, degli
idrossidi di ferro che
possono produrre una
debole cementazione fra le
particelle.
Lo stato di aggregazione è
di grande importanza per
controllare il drenaggio
interno del suolo.
POROSITA': in un campione indisturbato di suolo, la distribuzione del
materiale organico e inorganico è interrotto da vuoti che costituiscono la
porosità del suolo. Sono molto importanti per la circolazione dell'acqua.
Origine: durante il processo di aggregazione;
di origine animale o vegetale;
liberazione di gas.
ACIDITÀ: legata allo scambio ionico che avviene fra i colloidi presenti nei
suoli e gli ioni presenti nelle soluzioni.
I paleosuoli
In termini generali la superficie terrestre è modellata da processi che tendono a erodere i rilievi (processi degradazionali)
e da processi che tendono a colmare le depressioni (processi gradazionali).
Esistono momenti in cui invece tali processi sono in equilibrio o non agiscono affatto e le superfici esposte vanno
incontro a alterazione pedogenetica: lo sviluppo dei suoli è quindi in relazione alla stabilità delle superfici esposte e si
sviluppa in contrapposizione ai processi di erosione e sedimentazione.
Nell'evoluzione della litosfera a periodi di prevalente stabilità in cui la formazione di un suolo è accompagnata da una
stabile e persistente copertura vegetale, si sono succeduti periodi in cui le superfici sono state interessate da importanti
processi di degradazione e accumulo: nella scala dei tempi il processo pedogenetico è quindi un processo pulsante.
Nelle successioni stratigrafiche si possono quindi conservare suoli sepolti separati da spesse coltri sedimentarie
Paleosuolo= corpo di origine pedogenentica la cui formazione risale ad un passato più o meno remoto.
paleosuolo ss =corpi pedologici sepolti nelle successioni stratigrafiche e definitivamente tagliati fuori dal momento del
loro seppellimento dai processi biochimici e di alterazione che avvengono in superficie.
suoli relitti o policiclici= sono suoli la cui evoluzione, iniziata in un sistema morfodinamico del passato, continua con
mutati processi anche nell'ambiente attuale.
suoli antichi o vetosuoli= si tratta di suoli connessi a superfici ancora esposte e quindi ancora in evoluzione, caratterizzati
dalla continuità del processo pedogenentico per tempi anche lunghi. Si trovano esposti al margine esterno delle catena
legate all'orogenensi alpina dove in età tardo cenozoica o quaternaria si sono messi in posto corpi sedimentari (conoidi
pedemontane, sistemi morenici, terrazzi fluviali ecc.) che una volta sedimentati sono stati sede di processi pedogenentici.
i paleosuolo sono preziosi strumenti per l'indagine geomorfologica perché possono dare indicazioni su:
- evoluzione del territorio: consentono di indagare paleo-processi e ricostruzioni paleoambientali
- indicatori cronologici, marker stratigrafici