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Lo studio dei fenomeni chimici in acqua non è semplice; essenzialmente perché

non è semplice riprodurre in laboratorio le condizioni e le situazioni presenti in


natura.

Si trova che non è generalmente possibile dare un’esatta descrizione della


chimica dei sistemi acquatici naturali basata sui consueti parametri di acidità,
alcalinità, solubilità, costanti di equilibrio, potenziali redox, pH, ecc..

E’ più conveniente utilizzare dei modelli, spesso basati su concetti chimici di


equilibrio, che, anche se non esatti e non interamente realistici, consentono di
fare utili generalizzazioni e permettono di intuire la natura dei processi chimici
acquatici naturali.
Struttura della molecola dell’acqua

Alcune delle caratteristiche principali dell’acqua sono il suo carattere polare,


la tendenza a formare legami idrogeno e l’abilità di idratare gli ioni metallici.

Le proprietà dell’acqua possono essere meglio capite considerando la sua


struttura ed i suoi legami.

La molecola presenta una struttura piegata e per il fatto che l’atomo di


ossigeno e gli atomi di idrogeno portano cariche elettriche opposte possiede
un dipolo in grado di interagire con ioni sia positivi che negativi.
Un’altra importante proprietà della molecola dell’acqua è quella di formare
legami ad idrogeno

Soluzioni
11.5. AQUATIC CHEMISTRY
Figure 11.9. Major Aquatic Chemical Processes
Fondamenti di chimica acquatica:
Gas in H2O – importanti per la vita nelle acque.

le solubilità di gas in acqua si calcolano con la legge di Henry: la


solubilità di una gas in un liquido è proporzionale alla pressione
parziale di quel gas in contatto con il liquido [gas]=K pgas a T cost.

Ossigeno in H2O: senza un apprezzabile livello di O2 molte


specie acquatiche non potrebbero vivere. Ma l’ O2 sciolto in
acqua viene consumato dalla degradazione del materiale
organico CH2O+O2>CO2+H2O (respirazione)
Le morie dei pesci non sono causate dalla tossicità diretta degli
inquinanti, ma dalla deficienza di O2 che si verifica durante la
degradazione degli inquinanti (pesci almeno 5ppm per vivere)
La solubilità di O2 in H2O dipende da:
Temperatura di H2O
pO2 in atmosfera
Contenuto salino in H2O

La [O2] in H2O in equilibrio con l’aria, P atm a 25°C è di 8,32


mg/L. Tutto l’ O2 può essere consumato ma c’è un problema di
cinetica: c’è un limite alla velocità con cui l’ O2 può essere
scambiato all’interfase aria-acqua. Se consideriamo la
degradazione di CH2O +O2 >CO2+H2O per consumare 8,3mg di
O2 ci vogliono 7,8mg di CH2O. A temperature più alte basta una
quantità inferiore di materia organica affinchè gli organismi
aerobici abbassino i livelli di O2.
Non esistono in acqua reazioni chimiche comuni che possano ripristinare l’
O2 disciolto, fatta eccezione per la fotosintesi, esso deve provenire
dall’atmosfera.
A T>35°C si verifica una diminuzione della solubilità di O2 ma anche un
incremento della velocità di respirazione degli organismi acquatici:
Acidità
è la capacità dell’acqua di neutralizzare OH- (se ci riferiamo alle acque
naturali o di scarico)
È generalmente dovuta alla presenza di acidi deboli come CO2, H2PO4-,
H2S, proteine, acidi grassi, ioni metallici
Acido minerale libero: dovuto ad acidi forti inquinanti come HCl e
H2SO4 (da pioggia acida o acqua acida di miniera)
Alcuni ioni metallici idratati possono contribuire
• Fe(H2O)63+  Fe(OH)3(s) + 3H+ + 3H2O

L’acidità totale si determina per titolazione con base forte al viraggio della
fenolftaleina (pH 8.2).
L’acidità minerale si determina per titolazione con base forte al punto di viraggio del
metilarancio (pH 4.3).
CO2 in H2O: queste due reazioni hanno un
CO2(acqua) CO2(atmosfera) grosso effetto tampone sul
MCO3 M2+ + CO32- pH di H2O
Gran parte di CO2 in H2O è dovuta alla degradazione della
materia organica da parte di batteri. L’H2O infiltrandosi nel
terreno può dissolvere una grossa quantità di CO2 prodotta dalla
respirazione degli organismi del suolo. In seguito quando passa
attraverso formazioni di calcare, l’H2O dissolve CaCO3 a causa
della presenza di CO2 disciolto:
CaCO3(s) + CO2(aq)+H2O Ca2++2HCO3-
ALCALINITA’
È la capacità dell’acqua di accettare ioni H+
• dovuta principalmente a HCO3-
• CO32-, OH-, e altre specie specie di minore importanza come NH3, basi
coniugate degli acidi organici e degli acidi fosforico, silicio e borico.
Le specie responsabili principali dell’alk in acqua sono:
• HCO3- + H+  CO2 + H2O
• CO32- + H+  HCO3-
• OH- + H+  H2O
[alk]= [HCO3- ]+2 [CO32-]+ [OH- ]- [H+]

Alkalinity is important in water fertility as a source of carbon (from


HCO3-) for photosynthesis by aquatic algae
Alkalinity is important in water treatment as a source of base to react
with acid reagents
Alkalinity acts as a buffer to keep the pH of water within a range that is
amenable to aquatic life
carbonati

Carbonati e bicarbonati
sono convertiti a CO2
Alta basicità: alto pH - fattore intensivo
Alta alcalinità: capacità di accettare H+ - fattore capacitivo

Es. soluzione 1 10-3M di NaOH pH=11 (ma 1L neutralizza 1 10-3mol di


acido)
soluzione 0,1M di HCO3- pH=8,34 (ma 1L neutralizza 0,1 mol di acido)
Quindi la sua alcalinità è 100 volte maggiore della più basica soluzione
di NaOH!

Le acque naturali hanno una [alk] di 1 10-3 eq/L quindi 1L può


neutralizzare 1 10-3 mol di acido. Il contributo apportato dalle varie
specie all’alcalinità dipende dal pH (diagrammi di distribuzione)
Carbonio inorganico disciolto e alcalinità
La [C] totale di C inorganico disciolto varia con il pH:
[C]= [CO2] + [HCO3-] + [CO32-] per alcalinità di 1 10-3 eq/L
A pH 7 si ha: [C]pH7=2.25 10-4 + 1 10-3 + 0=1.22 10-3 eq/L
A pH 10 si ha: [C]pH10=0 + 2.18 10-4 + 4.64 10-4 =6.82 10-4 eq/L
La minore [C] a pH 10 mostra che il sistema acquatico può
fornire C inorganico disciolto per usi fotosintetici con un
cambiamento di pH ma non di alcalinità. Ciò rappresenta una
fonte potenziale per la crescita di alghe che fissano il C
mediante:
h
CO2+H2O > {CH2O} +O2

h
HCO3- + H2O > {CH2O} +O2 + OH-
Ergo quando il C inorganico è usato per sintetizzare biomassa,
l’acqua diventa più basica.
La quantità di C inorganico che può essere consumata prima che
l’acqua diventi troppo basica per consentire la riproduzione algale
è proporzionale all’alcalinità.
Assumendo che non entri nuova CO2 nel sistema, ad una
maggiore alcalinità viene prodotta più biomassa per la stessa
variazione di pH. Quindi l’alcalinità è una misura della fertilità
dell’acqua.
L’alcalinità inoltre aumenta la solubilità di CO2:
CO2(aq) + OH- HCO3-
METALLI E CALCIO IN ACQUA
Metal ions do not exist in water simply as bare ions such as Ca2+
• Metal ions in water exist as hydrated metal ions, such as Ca(H2O)62+
Metal ions in water seek to attain a maximum state of stability by:
• Acid-base reactions: Fe(H2O)63+ FeOH(H2O)52+ + H+
(hydrated metal ions tend to act as acids)
• Precipitation reactions: Fe(H2O)63+  Fe(OH)3(s) + 3H2O + 3H+
• Oxidation-reduction: Fe(H2O)62+  Fe(OH)3(s) + 3H2O + 3H+ + e-
Le proprietà dei metalli disciolti in acqua dipendono largamente dalla forma in cui sono presenti in
essa. Per questo è importante la speciazione degli stessi in acque naturali o nelle acque di scarico.
Per esempio oltre agli ioni idratati o agli idrossocomplessi, i metalli possono legarsi ad anioni
inorganici o a composti organici. Le solubilità, le proprietà di trasporto e gli effetti biologici possono
quindi variare molto.
•Metal ions reversibly bound to complexing agents such as Cl- in species such
as FeCl2+
•Organometallic species such as highly toxic dimethylmercury, Hg(CH3)2
•Species in which OH- bridges between metal cations:
Gli ioni metallici idratati:
Con carica +3 o > perdono H+.

L’acidità di essi aumenta con la carica e diminuisce con l’aumentare


del raggio.

+1 non acidi, in soluzione acquosa ioni idratati


+2 non perdono H+ a pH<6
+3 perdono H+ a pH≥7
+4 perdono H+ a pH bassi

La tendenza degli ioni metallici idratati a comportarsi come acidi può


avere un profondo effetto sull’ambiente ad es l’acqua acida di miniera
deve il suo carattere acido alla presenza di Fe(III) idratato

Fe(H2O)63+ Fe(OH)3(s) + 3H2O + 3H+


Il calcio in acqua

Tra i cationi che si trovano nella maggior parte dei sistemi di acqua dolce, il
calcio è quello generalmente più abbondante.

La chimica del calcio, sebbene abbastanza complicata, è più semplice di quella


dei metalli di transizione. Il calcio è un elemento chiave in molti processi
geochimici ed i suoi minerali costituiscono la fonte primaria di ioni calcio in
acqua.
dolomite CaMg(CO3)2

Gesso CaSO42H2O

calcite
CaCO3
aragonite
Calcium and Hardness
Dissolved Ca2+ is called water hardness
Ca2+ gets into water as the result of dissolved CO2 reacting with
calcium carbonate minerals:
• CaCO3(s) + CO2 Ca2+ + 2HCO3-
Precipitates CaCO3 Adds hardness (Ca2+) and
mineral alkalinity (HCO3-) to water
Figure 11.10. Carbon dioxide – calcium carbonate equilibria
La quantità di Ca2+ nelle acque dipende dalla CO2 disciolta:
quella atmosferica è troppo poca per spiegare l’alta conc:
biodegradazione
È un elemento chiave in molti processi geochimici; i minerali
sono la fonte principale di Ca2+ (gesso, anidrite, dolomite)
L’acqua contenente molta CO2 porta in soluzione Ca+2 dai suoi
minerali: CaCO3(s) + CO2 (aq) + H2O Ca2+ + 2HCO3-
La [CO2] in H2O determina la quantità di CaCO3 disciolto.
La quantità di CO2 che H2O può prendere dall’atmosfera in equilibrio
con essa non è sufficiente a spiegare i livelli di Ca+2 disciolto nelle acque
naturali. La respirazione dei microorganismi che degradano il materiale
organico CH2O +O2 >CO2+H2O spiega il livello alto di CO2 e HCO3-
osservato nelle acque
Manifestations of Water Hardness
Precipitation of soap anions
• Ca2+ + 2C17H33O2- Na+  2Na+ + Ca(C17H33O2)2(s)
Precipitation of CaCO3(s) from boiling water containing dissolved
calcium as temporary hardness
Ca2+ + 2HCO3-  CaCO3(s) + CO2(g) + H2O
Addolcimento delle acque:

Processo calce/soda

Ca(HCO3)2 + Ca(OH)2  2CaCO3 + 2H2O (calce)


CaCl2 + Na2CO3  CaCO3 + 2NaCl (soda)
11.9. COMPLESSAZIONE E CHELAZIONE
L’acqua può essere spostata dagli ioni metallici idratati da altre
specie che li legano più fortemente, tramite complessazione:
Cd2+ + CN-  CdCN+

Legando Ione complesso


Si possono addizionare altri legandi : Cd(CN)2, Cd(CN)3-, Cd(CN)42-
CN- è un legando monodentato, che possiede un solo sito di legame
Gli agenti chelanti sono legandi polidentati che legano più di un sito
I complessi che si formano con gli agenti chelanti sono detti CHELATI
I leganti che si trovano nelle acque naturali e di scarico sono:
carbossilati, N eterociclici, fenossidi, ammine, fosfati etc che
complessano la > parte deglio ioni metallici.
Nell’acqua e nel suolo si trovano agenti chelanti naturali come le
sostanze umiche e gli amminoacidi, nel mare Cl-.
Agenti chelanti sintetici che entrano nei sistemi acquatici attraverso
le discariche sono: tripolifosfato di Na, EDTA, nitrilacetato di Na,
citrato.
Effetti della complessazione
Effetti a carico dei legandi
• redox • Decarbossilazione • idrolisi

Effetti a carico dei metalli


• Solubilizzazione di specie metalliche insolubili
• Mobilizzazione di metalli come complessi anionici
• Precipitazione di complessi insolubili
• Ritenzione di metalli da specie chelanti insolubili (acidi umici)
Gli agenti chelanti sono potenziali inquinanti delle acque
Le specie chelate che si formano ad es. con EDTA incrementano la
velocità di migrazione del catione non chelato (cobalto-60 radiattivo
nel suolo)

Nelle acque di scarico possono solubilizzare metalli pesanti. La


complessazione può aumentare il rilascio di metalli pesanti dai siti di
smaltimento dei rifiuti e ridurre l’efficienza con la quale i metalli
pesanti vengono rimossi con il fango nel trattamento biologico
convenzionale dei rifiuti.
Non sono mai completamente specifici per uno ione metallico ma
alcuni di origine biologica lo sono quasi del tutto. Es. il ferricromo,
sintetizzato dai funghi che forma complessi chelati stabili con Fe(III).
polifosfati

Dal 1930 sali di ossoanioni polimerici del P sono stati usati in


modo crescente per il trattamento e l’addolcimento delle acque e
come emulsionanti nei detersivi. I pf sequestrano il Ca+2 in forma
solubile o in sospensione sicchè la sua conc viene ridotta
prevenendo la precipitazione del CaCO3 in tubature o caldaie.
Quando H2O viene addolcita con pf il Ca+2 non forma precipitati
con i saponi ne’ interagisce negativamente con i detergenti. Il
limite consentito dei fosfati nelle acque è di 10ppm. Sono
fortemente inquinanti perché provocano eutrofizzazione. Si
determinano con HPLC ionica
Saponi: formano precipitati insolubili con Ca+2 e Mg+2.
Detergenti: formano complessi solubili con Ca+2 e Mg+2 sicchè
nelle acque dure il loro potere pulente viene abbattuto. Per
evitare ciò vengono aggiunti gli
Emulsionanti: hanno lo scopo di reagire preferenzialmente con
Ca+2 e Mg+2 formando complessi solubili e lasciando inalterato il
potere pulente dei detergenti sintetici.
SOSTANZE UMICHE
Sono macromolecole elettrolitiche ad alto PM
Sono I più importanti complessanti naturali
Si formano durante la decomposizione della vegetazione che avviene
nel suolo, sedimenti marci, torba, carbone o qualsiasi luogo in cui
grandi quantità di vegetazione si siano decomposte.
Si classificano in base alla solubilità, se un materiale contenente SU
viene estratto con una base forte e la soluzione risultante viene
acidificata si ha :
• umina (residuo vegetale non estraibile) è insolubile (in base forte)
• acido umico solubile in base, precipita da acido
• acido fulvico solubile in acido

Le sostanze umiche hanno importanti effetti sulle proprietà chimiche


dell’acqua a causa di:

• proprietà assorbenti • proprietà acido-base • complessazione


Acido fulvico è solubile in acqua ed esercita un effetto in soluzione
Umina e acido umico sono insolubili ed influenzano la qualità di
Acqua attraverso lo scambio con essa di specie come cationi e materiali
organici.

Le SU hanno scheletro di C con alto carattere aromatico e molti gruppi


funzionali contenenti O (carbossili, carbonili, alcoli, fenoli). Hanno
caratteristiche strutturali e chimiche ancora poco note.
Grande capacità di legare ioni metallici quali Fe e Al, legano debolmente
Mg, formano legami di forza intermedia con Ni+2, Pb+2, Ca+2, Zn+2
Il loro ruolo nelle acque naturali non è del tutto noto: probabilmente
portano in soluzione metalli di transizione bilogicamente importanti,
coinvolti nella solubilizzazione e nel trasporto del Fe

Acido fulvico ipotetico:


Aspects of Humic Substances in Water
Gruppi funzionali presenti nelle SU che legano ioni metallici

Le sostanze umiche insolubili scambiano cationi con acqua e


possono accumulare grandi quantità di metalli. La lignite, che è un
acido umico, tende a rimuovere alcuni ioni metallici dall’acqua.

Attenzione data a alle SU a partire dal 1970 quando viene scoperta la


presenza di trialoalcani nelle riserve di acqua. Oggi si pensa che si
possano formare in presenza di SU durante la clorazione delle acque
municipali non depurate. Le SU formano THM mediante reazione con
Cl; la cosa può essere evitata rimuovendo le SU prima della
clorazione.

trihalomethanes (THMs)
Processi redox e complessazione
Essa può avere un forte effetto sugli equilibri spostando reazioni
come Pb Pb+2 + 2e- verso destra
Ancora più importante è il fatto che mediante ossidazione
M + 1/2O2 MO
molti metalli formano uno strato autoprotettivo di ossidi,
carbonati o altre specie insolubili (Cu, Al, Fe) che prevengono
ulteriori reazioni. Un chelante a contatto con questi strati può
provocare la dissoluzione dello strato autoprotettivo. Chelanti
nelle acque di scarico aumentano la corrosione dei metalli negli
impianti idraulici aumentando i metalli pesanti negli effluenti.
Reazioni redox
Ad es. Cd+2 + Fe > Cd + Fe+2 mediante cui si effettua la rimozione
di Cd+2 dalle acque di scarico con reazione con Fe metallico.
Nei laghi la riduzione di O2 da parte di CH2O può essere fatale per
i pesci:
CH2O + O2 > CO2 + H2O

La velocità con cui le acque di scarico vengono ossidate è


cruciale per l’operatività di impianti di trattamento di liquami. In un
bacino di riduzione Fe(III)ins > Fe(II)sol provoca contaminazione
da Fe(II) difficile da rimuovere negli impianti di trattamento acque.
Fe(OH)3 ins + 3H+ + e- > Fe+2 + H2O

In acqua avviene NH4+ + 2O2 > NO3- + 2H+ + H2O


È essenziale per portare N ammoniacale in forma assimilabile
dalle alghe
pE = log negativo dell’attività elettronica.
Bassi valori di pE indicano condizioni riducenti.
Alti valori di pE condizioni ossidanti.

Gran parte delle più importanti redox sono catalizzate da


microorganismi: i batteri sono i catalizzatori attraverso cui O2
reagisce con la materia organica per reazioni come:
Fe(III) > Fe(II); NH4+ > NO3-

Nell’idrosfera le reazioni redox hanno ovviamente una stretta


relazione con le acido-base. Mentre l’attività di H+ indica quanto
l’acqua è acida o basica, l’attività di e- indica quanto un mezzo
acquoso è ossidante o riducente. Le acque con elevata attività
elettronica e quindi basso pE (come quelle nei decantatori degli
impianti di trattamento dei liquami) RIDUCENTI.
Acque con bassa attività elettronica e quindi alto pE (fortemente
clorurate) OSSIDANTI
Considerando un corpo d’acqua stratificato:
Lo strato di sedimento anaerobico è così riducente che il C si
trova a stato di ossidazione -4 (CH4). Se il lago diventa
anaerobico l’ipolimnio contiene: NH4+ per N; H2S per S;
Fe(H2O)62+ per Fe (pE basso)
Fermentazione anaerobica di materiale organico secondo:
2CH2O > CH4 +CO2

Lo strato superficiale del lago (saturo di O2 atmosferico) è un


mezzo relativamente ossidante. L’epilimnio è caratterizzato da
specie quali: CO2 per C; NO3- per N; Fe(OH)3 per Fe; SO42- per S
(pE alto)
Corrosione
Alterazione distruttiva del metallo attraverso interazione con
ambiente circostante. Essa introduce metalli nei sistemi acquatici
e distrugge le attrezzature di controllo dell’inquinamento.
Termodinamicamente tutti i metalli di uso comune sono instabili
rispetto all’ambiente. Tendono a subire cambiamenti per produrre
una forma più stabile mediante la formazione di ioni, sali, ossidi e
idrossidi. La velocità di corrosione è bassa.
Essa avviene quando si realizza una cella elettrochimica su una
superficie metallica.
L’area corrosa è l’anodo: ossidazione M > M+2 + 2e-
Al catodo invece si possono verificare varie reazioni come:
2H+ +2e- > H2
O2 + 2H2O + 4e- >4OH-
O2 + 4H+ +4e- > 2H2O
O2 + 2H2O + 2e- >4OH- + H2O2
l’ O2 può in questi modi accelerare la corrosione; oppure può
WATER INTERACTIONS WITH OTHER PHASES
Interazioni tra fasi:
Nelle acque naturali e di scarico reazioni omogenee che
avvengono interamente in soluzione acquosa sono rare. La
maggior parte dei fenomeni chimici e biochimici in acqua avviene
tra specie contenute in acqua e quelle contenute in qualche altra
fase. Ad es. la produzione della biomassa solida via fotosintesi
delle alghe avviene dentro cellule algali sospese che implica lo
scambio di solidi e gas disciolti tra la cellula e l’acqua circostante.
Il Fe è trasportato attraverso sistemi acquatici come composti
chimici colloidali. Il materiale colloidale è coinvolto in molti
fenomeni della chimica acquatica che a causa dell’elevato
rapporto tra area superficiale e volume, è molto reattivo.
Sedimenti
strati di materiale suddiviso finemente che ricopre i fondali di
fiumi, laghi, bacini, oceani etc. costituiti da miscugli di minerali
a grana fine, media, grossa come argilla, limo, sabbia, con
materiale organico. La parte di sostanze trattenute nei
sedimenti maggiormente disponibile per organismi è quella
contenuta nell’acqua di porosità. I sedimenti si formano
mediante processi fisici, chimici e biologici.
Si possono formare mediante fenomeni di precipitazione:
5Ca+2 + H2O + 3HPO42- > Ca5OH(PO4)3 + 4H+ idrossiapatite
Ca+2 + 2HCO3- > CaCO3 + CO2 + H2O
4Fe+2 + 10H2O + O2 > Fe(OH)3 + 8H+
Solubilità
Solubilità intrinseca tiene conto che una parte della solubilità di un
solido ionico è dovuta alla dissoluzione della forma neutra del
sale e deve essere sommata alla solubilità ionica calcolata dai
valori di Kps per ottenere la solubilità totale.
Ad es. CaSO4 in acqua
CaSO4(S) CaSO4(aq)
[CaSO4(aq)] = 5 10-3 (a 25°C) solub intrinseca di CaSO4 neutro

CaSO4(S) Ca+2 + SO42-


[Ca+2] [SO42-] = Kps= 2.6 10-5 (a 25°C) solub ionica

La solubilità totale è data da


s=[Ca+2] + [CaSO4(aq)]=Kps½ + [CaSO4(aq)] = (2.6 10-5)½ + 5 10-3=
= 5.1 10-3 + 5 10-3 = 1.01 10-2M
I sedimenti possono:
• Bind many chemical species
• Store and release chemical species, such as
nutrient phosphate
• Sites of many chemical and biochemical
processes
• Generate and release toxic species such as
methylmercury, H2S
• Sinks for hazardous organics and heavy metals
Solubilità dei gas:
Descritte dalla legge di Henry: a temperatura costante la solubilità
di un gas in un liquido è proporzionale alla pressione parziale di
quel gas a contatto con il liquido.
Per un gas X: X(g) X(aq) non tenendo conto di reazioni
ulteriori delle specie in acqua tipo:
NH3 + H2O  NH4+ + OH- che possono dare luogo ad una
solubilità molto più alta di quella prevista dalla legge di Henry
Particelle colloidali
Molti minerali, inquinanti organici, proteine, alcune alghe e batteri sono
sospesi in acqua come particelle molto piccole che hanno caratteristiche
sia di specie in soluzione che di specie in sospensione.
Colloidi sono particelle piccole (le cui dimensioni si estendono tra 0.001
e 1 µm) che diffrangono la luce bianca in una luce blu (se osservata a 90°
rispetto alla luce incidente): effetto Tyndall. Sono dello stesso ordine di
grandezza della lunghezza d’onda della luce.

Colloidi idrofili: macromolecole (proteine o polimeri sintetici) che


interagiscono con l’acqua in modo da formare colloidi quando si trovano
in tale solvente. Per certi versi possono essere considerate come
soluzioni di ioni o molecole molto grandi e sono poco influenzate
dall’aggiunta di sali rispetto a quelli idrofobici.
Colloidi idrofobi: interagisocno poco con l’acqua e sono stabili per le
loro cariche elettriche positive e negative. La superficie carica delle
particelle e i controioni che la circondano formano un doppio strato
elettrico. L’aggiunta di sali dà luogo alla deposizione di colloidi idrofobi
in sospensione. Sono colloidi di questo tipo le particelle di argilla, gocce
di petrolio e particelle molto piccole di Au.
Colloidi di associazione: sono particolari aggregati di ioni o molecole
detti MICELLE. Consideriamo lo stearato di Na che ha una testa COO- idrofila
e una coda CH3(CH2)16 alchilica idrofoba.in acqua gli anioni stearato tendono a
formare gruppi costituiti da ca 100 anioni raggruppati insieme, con le code
idrocarburiche orientate nella zona interna di una particella colloidale sferica e
con le loro teste ioniche sulla superficie della sfera a contatto con acqua e Na+.
Ne segue la formazione di micelle che possono essere quindi visualizzate
come gocce di olio di ca 3/4 nm di d, coperte da ioni o gruppi polari. Le micelle
di formano quando si raggiunge una certa concentrazione di specie
tensioattive (1 10-3): concentrazione micellare critica.
Stabilità dei collodi: i.e. quando non precipitano, ossia quando si
respingono. Coinvolta in fenomeni acquatici importanti. As essa
contribuiscono: 1) idratazione e 2) carica superficiale.
Lo strato di acqua sulla superficie delle particelle colloidali idrate ne previene
il reciproco contatto, da cui potrebbero derivare unità più grandi. Una carica
superficiale sulle particelle colloidali può prevenire l’aggregazione poiché
cariche uguali si respingono. La carica superficiale in genere dipende dal pH;
intorno a pH=7 la maggior parte delle particelle colloidali nelle acque naturali
è carica negativamente.
Proprietà colloidali delle argille: classe più importante di
minerali comuni che si trovano come colloidi in acqua. Si tratta di
ossidi idrati di Si e Al e sono minerali secondari (sedimentari).
Metalli come Fe e Mn sono contenuti in esse.
Le più comuni sono: illiti, cloriti, montmorilloniti e caoliniti.
Struttura a strati con alternanza di SiO2 e Al2O3.
Le argille possono ottenere una carica negativa attraverso la
sostituzione di ioni Si(IV) con Al(III) che ha dimensione simile ma
carica inferiore. La compensazione di questa carica negativa si
può ottenere dall’associazione di cationi con strati di argilla
superficiali. Questi cationi non devono adattarsi a siti specifici nel
reticolo cristallino dell’argilla , ma possono essere anche ioni
grandi: K+, Na+, NH4+, che sono detti SCAMBIABILI.
La quantità di c.s. espressa in meq x 100g di argilla secca è detta CEC.
Hanno alta tendenza ad adsorbire specie chimiche dell’acqua: trasporto e reazioni dei
prodotti di rifiuto biologici, molecole organiche, gas. Possono immobilizzare le sostanze
disciolte avendo azione purificante. Alcuni processi microbiologici avvengono sulla
superficie delle particelle colloidali; in alcuni casi l’adsorbimento di molecole organiche
da parte delle argille ne inibisce la biodegradazione.
Aggregazione di particelle colloidali: nel processo di
aggregazione le p.c. sono ostacolate dalla repulsione
elettrostatica tra i loro doppi strati elettrici.
Coagulazione: prevede la riduzione della repulsione elettrostatica
in modo che materiale identico si aggreghi.
Flocculazione: dipende dalla capacità di formare gruppi a ponte
che collegano le p.c. imbrigliando le particelle stesse in masse
relativamente grandi detti floc networks.
I c. idrofobi coagulano facilmente con aggiunta di piccole quantità
di sali. Gli ioni infatti riducono le repulsioni elettrostatiche tra le
particelle in modo che possano aggregarsi.
Flocculazione dei c. con polielettroliti:
PE anionici -SO3-; -COO-; PE cationici: -H+ legato ad N.
I PE anionici possono far flocculare particelle colloidali cariche
negativamente. È un processo fortemente facilitato dalla presenza in
bassa conc di uno ione metallico in grado di legarsi con il gruppo
funzionale del PE e di dare luogo ad un ponte tra i PE anionici e i gruppi
funzionali carichi negativamente sulla superficie delle particellle
colloidali.
Sedimenti di fondo: sono diversi dal suolo (a contatto con O2).
Sono fonte di materiale organico e inorganico; l’ambiente
intorno ad essi è anaerobico e riducente. Sono sottoposti a
continua lisciviazione, al contrario dei suoli, con contenuto di
sostanza organica crescente. Contemporanea formazione di
solfuri insolubili.
Possono scambiare cationi con il mezzo acquatico. La CEC
varia con il pH e con la conc salina.
A causa della loro natura anaerobica, occorre massima cura nel
campionarli e nel trattarli: il contatto con O2 atmosferico ossida
Fe+2 e Mn+2 (scambiabili) a ossidi non scambiabili (Fe2O3 e
MnO2).
I sedimenti e le particelle in sospensione sono depositi
importanti di tracce di metalli come Cr, Cd, Cu, Mo, Ni, Co, Mn.
Essi sono presenti come composti distinti, ioni provenienti dallo
scambio con argille o legati ad ossidi idrati di Fe o Mn, o chelati
con altre sostanze umiche insolubili. La forma in cui si trovano
La solubilizzazione dei metalli da materiale sospeso sedimentario
è funzione degli agenti complessanti presenti (come amminoacidi
tipo la cisteina, oppure anioni come il citrato). I metalli contenuti su
particelle molto piccole (i.e. argille) sono più accessibili rispetto a
quelle che si trovano nei sedimenti.molti sedimenti sono
anaerobici, sicchè la riduzione microbiologica da solfati a solfuri
dà luogo ad un predominio dei solfuri di metalli nei sedimenti. La
minore solubilità dei solfuri limita la biodisponibilità dei metalli nei
sedimenti anaerobici; per esposizione all’aria si verificano
ossidazioni come quella da solfuro a solfato, che porta al rilascio
dei metalli pesanti.
Composti organici:
Interagiscono con il materiale in sospensione e con i sedimenti
nei corpi d’acqua. I colloidi giocano un ruolo significativo nel
trasporto nel trasporto degli inquinanti organici nelle acque
superficiali. I sedimenti che più comunemente legano composti
organici sono le argille, le sostanze umiche, che agiscono come
scambiatori di cationi adsorbendo le sostanze organiche. Questo
meccanismo è così forte che riduce la mobilità e l’attività biologica
dei composti organici. Le sostanze organiche cariche
negativamente non sono trattenute e la loro attività rimane in
acqua molto alta. L’adsorbimento è inversamente proporzionale
alla solubilità in acqua. I composti più insolubili in acqua tendono
ad essere catturati più fortemente dai materiali solidi lipofili come
le sostanze umiche. L’adsorbimento di idrocarburi non volatili da
parte dei sedimenti impedisce il loro contatto con gli organismi
acquatici, ma ritarda la loro biodegradazione.

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