Reagenti: Ossido rameoso, ossido rameico, acido solforico diluito, acido nitrico concentrato
Si parte proprio dagli ossidi ottenuti nelle precedenti preparazioni che vengono sciolti nella quantità
stechiometrica di acido solforico diluito:
Sorge spontanea la domanda: ma se il rame metallico non si scioglie in acidi diluiti (è un metallo
nobile), come si possono ottenere i sali di rame?
Se avessimo usato acido solforico concentrato (ma anche con acido nitrico concentrato) si sarebbe
ottenuto il solfato rameico per effetto della reazione:
E’ una reazione che va fatta sotto cappa ed in presenza del docente perché NO2 è tossico!
Ritornando alla cristallizzazione le due porzioni di solfato rameico ottenute nelle precedenti
esperienze vanno riunite e la soluzione viene concentrata a caldo per indurre la cristallizzazione.
Occorre evitare di concentrare troppo perché ciò porterebbe ad una soluzione concentrata di acido
solforico e si potrebbe ottenere il solfato rameico anidro. Una volta ottenuti i cristalli si filtra su un
filtro a pieghe e si lasciano asciugare all’aria. La qualità dei cristalli dipende molto dalla purezza del
materiale di partenza (si sono lavati bene gli ossidi quando sono stati precipitati?). Per ottenere
cristalli più puri si possono ricristallizzare ulteriormente sciogliendoli nella minima quantità
d’acqua e inducendo una nuova cristallizzazione per successivo raffreddamento.