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Nel corso di una seduta il laboratorio abbiamo osservato i comportamento della polveri di
rame e malachite in contatto con soluzioni acide e al riscaldamento.
Procedimento
Per iniziare abbiamo testato la solubilità della polvere di rame sia in acido cloridrico,
acido nitrico che in acqua. In seguito abbiamo pesato il crogiolo, vi sì è inserito la
polvere di Rame e poi nuovamente pesato per ricavarne il peso netto, poi lo abbiamo
messo scaldare appoggiandolo sul il treppiede e mettendo sotto il bunsen.
Successivamente lo abbiamo nuovamente pesato e provato la solubilità del composto
ottenuto in provetta
IL RAME
Osservando la tabella si può notare un aumento di massa di circa il 20%, ciò conferma
l’ipotesi che qualcosa deve aver reagito con rame per creare la patina nera, e tale sostanza
è contenuta nell’aria poiché era l’unica sostanza in prossimità del rame che non fosse un
altro metallo.
LA MALACHITE
Gruppo due
Pre-riscaldamneto Post-riscaldamento
Tara Peso Peso Peso Peso Netto2 N2/N1
Lordo1 Netto1 Lordo2
27,92g 28,66g 0.74g 28,43g 0,51g 0.68
Reazioni
RAME
Cu Cu ++ + 2e-
2e- + ½02 0 2-
Il rame, essendo una sostanza pura, non può decomporsi termicamente quindi il calore ha
velocizzato il processo di ossidazione del Rame, in particolare è una reazione di ossido
riduzione perché il rame passa da essere di ossidazione 0 a 2+
MALACHITE
Conclusioni
Per tirare le somme di questa seduta in laboratorio, sì è osservato l’ossidazione della
polvere di rame e la decomposizione termica della malachite, e deducendo che entrambe
formano il medesimo composto ovvero l’ossido rameico. E nel corso dell’esperienza
abbiamo testato la solubilità in acqua, in acido cloridrico dei tre composti, osservando la
loro insolubilità in acqua, la solubilità di alcuni di altri no in acido cloridrico, la solubilità
del rame in acido nitrico e infine la soluzione data dalla solubilizzazione del solfato di
rame penta-idrato in acqua.