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DEL PAESAGGIO
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Temi cardine del
programma
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SUOLO
Storicamente
il suolo è la componente dell’ecosistema, composta di frammenti di rocce, minerali
e sostanza organica, che copre una parte delle superfici emerse della Terra e
costituisce l’interfaccia tra l’atmosfera, la litosfera e l’idrosfera.
Altra definizione
prodotto della disgregazione della litosfera mescolato a residui vegetali e animali.
In un contesto agricolo
il suolo è costituito da particelle in grado di supportare la crescita delle colture e
può essere lavorato.
Il punto di vista contemporaneo
il suolo costituisce una risorsa naturale non rinnovabile che, raggiunta una
condizione di stabilità determinata da fattori di stato (roccia madre, clima) può,
per alterazione (erosione, inquinamento) di tali fattori, regredire verso la rottura
dell’equilibrio (degradazione)
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Pedogenesi
La pedogenesi è la formazione del suolo.
La pedogenesi comprende 4 fasi intimamente connesse
Disgregazione fisico-meccanica della roccia
Decomposizione chimica e biochimica
Lisciviazione
Erosione superficiale
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Profilo del suolo
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Tessitura
Costituisce la quantità dei componenti del suolo distinti per classi dimensionali
Sabbia 2.0 - 0.2 mm
grossa
Sabbia 0.2 - 0.02 mm
fine
Limo 0.02 - 0.002 mm
Argilla <0.002mm=2micron
Lo studio della tessitura di un terreno è importante poiché a tali gruppi dimensionali sono
correlate caratteristiche chimiche, fisiche e meccaniche ben precise tanto che, a seconda
della loro presenza percentuale, può essere molto diversa la fertilità di un terreno.
http://www.bsyse.wsu.edu/saxton/soilwater/soilwater_it.htm
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Minerali argillosi
Tipi di Silicati
• Nesosilicati;Sorosilicati; Inosilicati; Tectosilicati.
• Fillosilicati: Si/O 1:2,5. Nei minerali argillosi strati tetraedici di silicio si alternano
a strati diottaedrici di Alluminio (Al2(OH)6: Gibbsite) e strati triottaedrici di
Magnesio (Mg3(OH)6: Brucite).
• tipo 1:1
Caolinite: Al2 Si2 O 5 (OH)4 . Legami idrogeno tra i due strati, distanza basale 7.2 A fissa.
Superficie 10-20 m 2/g; Al/Si 1:1 quindi praticamente nulle le sostituzioni isomorfe.
• tipo 2:1
Montmorillonite: dimensioni piccolissime, sostituzioni isomorfe a livello tedraedrico e
ottaedrico (specialmente Mg 2+ su Al3+ ), cariche negative saturate da Na +, superficie 600-
800 m 2/g, a causa della bassa carica di strato (di solito vicino a 1), distanza basale 9.6-18
A (maggiore se completamente idratata).
Vermiculite: da profonde alterzaioni delle miche; sostituzioni di Si4+ con Al3+ e di Al3+ con
Mg 2+ o Fe 2+. Le cariche neutralizzate da Mg(H 2 O)6 2+ (120-150 meq/100g), a causa
dell'elevata carica di strato poco dilatabili (10-15 A), superficie di 600-800 m 2 /g. se
saturata da K + o NH 4 + , non piu' dilatabile (diventa illite).
• Tipo 2:1:1
Clorite: la struttura a sandwich accompagnata nell'interstrato da foglio ottaedrico come
parte integrante; riduce la dilatabilita' (14 A), la carica di neutralizzazione (10-40 m.e.
ioni/100g), e la superficie (70-150 m 2 /g)
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Morfologia della caolinite
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Montmorillonite
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La sostanza organica del suolo
La sostanza organica del suolo si compone di tre frazioni: residui animali e vegetali
humus, biomassa.
Principali composti della sostanza organica
• Carboidrati
• Proteine
• Lipidi
• Lignina
L'umificazione
I processi che nel suolo provocano la trasformazione chimica dei composti organici originari sono
processi di mineralizzazione o eremacausi (ossidazione o combustione estrema) e umificazione, in
cui sostanze sia originarie che di neo-formazione condensano e polimerizzano per dare complessi
molecolari scuri caratterizzati da stabilità chimica o biochimica e gruppi funzionali.
Estrazione delle molecole umiche
Le soluzioni acquose di basi forti, come NaOH sono le più efficaci arrivando a solubilizzare, dopo
ripetute estrazioni, i due terzi delle molecole umiche presenti nel terreno. Trattando l'estratto
alcalino con HCI concentrato fino a raggiungere un valore di pH di 1 si ottiene la precipitazione
della frazione a più alto peso molecolare, gli acidi umici. La frazione di sostanza organica che
rimane solubile in ambiente acido rappresenta gli acidi fuivici ed è composta da molecole umiche a
più basso peso molecolare. Infine la sostanza organica non estratta dalla soluzione alcalina
rappresenta la frazione più umificata e più fortemente legata alle componenti minerali del suolo e
viene chiamata umina.
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Forme di sostanza organica nel suolo
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Humus del suolo
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Humus del suolo
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Humus del suolo
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ADSORBIMENTO e SCAMBIO
L'adsorbimento e un fenomeno definito come l'adesione di una specie (gas, liquido o soluto), alla
superficie solida con cui entra in contatto. E' un processo solitamente in competizione con la
precipitazione che prevale ad elevate concentrazioni.
Serie liotropica : Li+ < Na + < K + < Rb + < Cs+ (monovalenti);< Mg 2+ < Ca 2+ < Sr2+ < Ba 2+(bivalenti).
L'equilibrio dipende dalle caratteristiche dello scambiatore:
densita' di carica
adsorbimenti preferenziali (illiti e vermiculite adsorbono K + e NH 4+ negli spazi).
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Capacita' di scambio cationico
Si definisce come somma dei cationi scambiabili sulle superfice dello scambiatore. E'
funzione della carica netta (permanente+variabile) e quindi del pH.
I cationi scambiabili sono quelli sostituibili per trattamenti con soluzione saline [i cationi
non scambiabili sono quelli interstrato di fillosilicati non espandibili (fissati) e cationi di
reticoli cristallini].
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REAZIONE DEL SUOLO (pH)
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Calcare
Con il termine generico di "calcare" si intende un sale di calcio o di magnesio o di ambedue
Con "calcare totale" si intende indicare la quantità globale di carbonato nel suolo; per
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Ciclo dell’azoto
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Fosforo presente Apatite Del fosforo
nel suolo deriva Ca5(PO4)3OH presente nel suolo
dall’alterazione di una piccola quantità
Il metabolismo
minerali stimolata è disponibile per la
si mantiene
da micorrize ed comunità biotica
grazie al riciclo
essudati radicali
del fosforo
organico
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Il suolo come sistema biologico
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Immobilizzazione di enzimi
E = enzima
polimero
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Qualità del suolo
• Attributo di un suolo che deriva dalle sue caratteristiche o
1 osservazioni indirette (es. compattabilità, erodibilità, fertilità).
(1987)
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Misura della qualità del suolo
Indicatori
Fisici Biologici
Chimici
C.E. vel. infiltrazione Tipo sost.org.
pH capacità idrica respirazione
rH densità biomassa
metalli pesanti tessitura qCO2
sostanza organica N mineralizzabile
C org. labile
enzimi
biomassa/c org.
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Resilienza del suolo
Resilienza
in letteratura ecologica dal 1970, definibile come l’entità della perturbazione che può essere
assorbita prima che l’ecosistema cambi la sua struttura.
Definizione
capacità di recupero della funzionalità e integrità strutturale. Ad esempio: sostenere attività
biologica, biodiversità, produttività, potere assorbente, tampone, capacità di degradare e
detossificare, conservare nutrienti, supportare strutture socio-economiche, proteggere
tesori archeologici.
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Suoli urbani
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Caratteristiche del suolo urbano
• Non ha un profilo
• Presenta estrema variabilità verticale e/o orizzontale, sia a livello macro
che microscopico
• Assenza di struttura e tendenza a compattazione per mancanza di
lavorazioni
• Scarsità di sostanza organica per mancanza di apporti
• Carenza di nutrienti
• Limitata presenza di organismi terricoli
• Clima alterato per il “calore urbano”
• Carenza o assenza di copertura vegetale per l’azione dell’uomo
• Impermeabilità e scarsa capacità di immagazzinamento dell’acqua
• Formazione di croste superficiali (anche per l’azione delle deposizioni
atmosferiche di derivati del petrolio)
• Reazione più elevata per irrigazione con acque calcaree, materiali per
l’edilizia contenenti calcare
• Presenza di inquinanti
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• Protocollo specifico per il
campionamento suolo
• Creazione di mappe
urbane dei suoli
• Ricerche su relazioni tra
contaminazione del suolo
urbano ed ecosistema
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