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Esigenze pedologiche

• Le esigenze delle colture ortive


rispetto al terreno debbono
essere esaminate soprattutto
con riferimento alle
caratteristiche:
– fisiche (tessitura, struttura,
caratteristiche idrologiche);
– chimiche (contenuto di
sostanza organica e di elementi
minerali, pH, salinità).

• Indipendentemente dalle esigenze di ciascuna specie,


vengono ritenuti più idonei alle piante da orto i terreni
sabbioso-limosi, con una percentuale di sabbia compresa tra il
50 e l’80%, con un tenore di sostanza organica non inferiore al
3-4%, ben drenato, con una capacità di ritenzione idrica
relativamente elevata.
Fertilizzazione
• La fertilizzazione è un insieme di pratiche agronomiche volte a
favorire l’accrescimento delle piante sia mediante l’apporto di
sostanze, minerali e/o organiche, in grado di migliorare le condizioni
di coltivazione influenzando positivamente la nutrizione
(concimi), sia mediante la modifica delle caratteristiche chimico-
fisiche del terreno volta ad aumentare la disponibilità delle
sostanze chimiche e biologiche presenti in esso. Un
fertilizzante è una qualsiasi sostanza, minerale o organica, che
aggiunta al terreno è capace di aumentarne la fertilità e quindi
di modificarne positivamente le caratteristiche fisiche, chimiche o
biologiche.
• La fertilizzazione comprende:
– concimazione: quando l’apporto di materiali è finalizzato ad
aumentare il contenuto degli elementi nutritivi del terreno
necessari per l’accrescimento della coltura;
– ammendamento: quando l’apporto di materiali è finalizzato
al miglioramento delle caratteristiche fisiche e biologiche del
terreno;
– correzione della reazione del terreno: quando l’apporto di
materiali è finalizzato a modificare il pH del terreno.
Piano di concimazione
Gli obiettivi di un piano di concimazione sono:
• il ripristino e il mantenimento del livello di fertilità chimica del
terreno, che dipende sia dal contenuto di elementi nutritivi sia
dalle caratteristiche fisico-chimiche (es. contenuto di sostanza
organica, pH, calcare,….);
• il rifornimento nutritivo alla coltura, in funzione delle
asportazioni e con l’obiettivo di massimizzare la resa e la qualità
della produzione e mantenere il livello di fertilità;
• il rispetto dell’ambiente e/o dei vincoli ambientali imposti dalla
legislazione.

– Non esistono formule standard di concimazione, ma si deve


operare di volta in volta in funzione delle caratteristiche fisico-
chimiche del terreno e delle necessità nutrizionali della
coltura, dell’insieme delle pratiche agronomiche applicate
(avvicendamento colturale, lavorazioni del terreno, irrigazione,
ecc.) e delle condizioni climatiche.
Un corretto piano di concimazione
prevede l’individuazione di:
• Quantità totale di elemento nutritivo da distribuire (dose).
• Frazionamento della quantità totale da distribuire (più
distribuzioni in funzione delle diverse fasi fenologiche
della pianta).
• Forma chimica dell’elemento nutritivo e
conseguentemente del tipo di concime da impiegare
in ognuna delle distribuzioni previste.
– Es. per N possiamo usare concimi a base di urea
nitrato e/o ammonio.
• L’azoto è facilmente lisciviabile nella forma ureica ma
immessa nel terreno, viene rapidamente trasformata in
ammoniaca per idrolisi dall’ureasi, in tempi che variano,
in funzione della temperatura e del contenuto in S.O. del
terreno, tra poche ore e 3-4 giorni.
Per la redazione di un piano di concimazione è
necessaria la conoscenza di:
• Caratteristiche chimico-fisiche del terreno sul quale verrà effettuata
la coltivazione;
• Caratteristiche climatiche della zona di coltivazione, con
particolare riferimento alla temperatura e all’andamento
pluviometrico (cicli extrastagionali);
• Ritmo di assorbimento dell’elemento nutritivo da parte della coltura
da concimare durante l’intero ciclo colturale (regime irriguo).
• Apporti e perdite dell’elemento considerato per cause diverse
dalla concimazione e dall’assorbimento della coltura:
– o apporti dal processo di mineralizzazione della sostanza
organica del terreno, dalle precipitazioni atmosferiche, dai
residui colturali e dalle concimazioni organiche della coltura
precedente;
– o perdite dovute al processo di umificazione dei residui
colturali della coltura precedente o del concime organico
distribuito, alla denitrificazione, alla volatilizzazione e alla
lisciviazione.
Le analisi del terreno
• Le analisi fisico-chimiche del terreno sono necessarie perché da
esse dipendono, tra l’altro, la produzione, lo sgrondo delle acque,
la capacità di immagazzinamento delle piogge, il contenuto di acqua
utile del terreno, le perdite per lisciviazione, la mineralizzazione della
sostanza organica, la volatilizzazione dell’N, la disponibilità del P
nel terreno, la liberazione di elementi minerali attraverso il
processo di mineralizzazione e la loro immobilizzazione nel processo
di umificazione.
• Le caratteristiche fisico-chimiche più importanti per definire il piano di
concimazione sono:
– Tessitura;
– pH;
– concentrazione di sostanza organica e degli elementi nutritivi (N
totale e N minerale, P e K assimilabili)
– Concentrazione di calcare totale.
• Le analisi del terreno devono essere effettuate regolarmente
• La determinazione della tessitura, che normalmente si modifica
molto lentamente, può essere effettuata ogni 25-30 anni.
• Le analisi chimiche dovrebbero essere condotte annualmente.
Parametri della fertilità del terreno considerati ottimali
ai fini della coltivazione delle piante da orto
Serra Piena aria

Sostanza organica % >3 2-3


N totale (met. Kjeldhal) ‰ 1.5-2.0 1.0-1.5
N minerale ppm >20 10-20

P2O5 assim. (met. Olsen) ppm 40-45 30-35

P2O5 assim. (met. Ferrari) ppm 150 100

K2O scamb. ppm >220 180-200

• Oltre alla dotazione di macro e microelementi occorre


considerare con attenzione salinità (EC) e pH.
Disponibilità nel terreno
• Il quantitativo di un elemento nel terreno (Q es. di
N in kg/ha) si calcola così:
Q (N) = 10000 m2 x h X Da x [N]
• h = strato di terreno interessato dall’apparato radicale (m)
• Da = Densità apparente in t/m3
• [N] = Concentrazione di N nel terreno (g/kg o ‰)

• Es. terreno medio-impasto (Da = 1.3 t/m3); [N] = 1‰; h = 0.4 m:


Q (N) = 10000 m2 x 0.4 m X 1.3 t/m3 x 1 kg/t = 5200 kg/ha
Tutte le piante da orto trovano soddisfatte le loro esigenze in
corrispondenza di un pH neutro. In relazione all’adattabilità all’acidità le
specie ortive possono essere classificate in classi di tolleranza a
diminuzioni di pH sotto la soglia di neutralità.
Classificazione delle colture ortive in funzione della tolleranza all’acidità
Salinità
Terreni salini  ECe (conducibilità elettrica dell'estratto
saturo) superiore a 4 dS/m

eccessiva pressione osmotica della soluzione circolante 


difficoltà nell' assorbimento  sviluppo stentato delle colture

Effetti particolarmente evidenti durante periodi di siccità,


quando si può verificare anche plasmolisi cellulare  morte
delle piante
Asportazioni
CALCOLO DELLE
ASPORTAZIONI
ESEMPIO

Asportazioni %
N = 2% P2O5= 0.8% K2O = 0.5%

Produzione
30 q/ha

Asportazioni kg ha-1
N = 60 P2O5 = 24 K2O = 15
Le esigenze delle piante da orto sono elevate anche a causa della
intensità dei processi di accrescimento e quindi di assorbimento degli
elementi minerali, legati in alcuni casi alla brevità del ciclo.
La restituzione al terreno di così elevate quantità di elementi nutritivi può
determinare inquinamento e aumento della salinità conseguente
all'accumulo nel terreno di elementi minerali non assimilati.

Differenze del contenuto di costituenti chimici in un terreno in


seguito alla coltivazione
CARATTERISTICHE PIENA ARIA SERRA
N (‰) 8 21.6
P2O5 (‰) 1 7.3
K2O (‰) 2 8.2
ECe (dS m-1) 1.2 3.1
pH 7.8 7.4
I livelli di salinità possono essere accentuati dall'assorbimento
selettivo da parte delle piante e dalla ridotta lisciviazione
operata dalle scarse precipitazioni

NO apporti in una unica soluzione

Distribuzione frazionata dei concimi

Importante anche il tipo di concime (indice di salinità)


Concimazione
• Gli elementi principali, almeno dal punto di vista della
concimazione sono l’N, il P e il K.
• L’apporto di nutrienti si realizza con concimi semplici o
con concimi composti.
• Per la legislazione un concime semplice è quello che
contiene un solo macroelemento, nel caso ne contenga
due o più si parla di concime composto; quindi, il nitrato
di calcio è legalmente un concime semplice, il nitrato di
K invece un concime composto (contiene N e K).
Fattori che influenzano la tecnica di concimazione
Caratteristiche chimico-fisiche del terreno e dotazione di
elementi nutritivi
Fabbisogno nutrizionale delle diverse specie/cultivar
Produzioni attese
Fasi fenologiche e momenti di maggiore assorbimento
Ambiente di coltivazione (andamento termo-pluviometrico e
luminoso)
Apporti continui o discontinui di sostanza organica e dinamica di
mineralizzazione
Caratteristiche dei concimi impiegati
Successione interannuale
Modalità ed epoche di distribuzione dei concimi
Turni e volumi irrigui
Interazioni tra macro e micro-elementi
Nel passato

Indicazioni specifiche sulle razionali tecniche di


concimazione sono state ottenute dalla ricerca che ha
consentito di identificare particolari fabbisogni di elementi
nutritivi durante specifiche fasi fenologiche per alcune specie

Esempio
Importanza per il pomodoro di:
•P all’inizio del ciclo
•K durante la fruttificazione
Oggi

La distribuzione di concimi dovrebbe essere:


 Frazionata in relazione ai ritmi di assorbimento delle colture
 Localizzata nelle immediate vicinanze della pianta o sulla fila

Interventi su tutta la superficie:


 per spingere le piante ad espandere il sistema radicale
 quando si impiega l’irrigazione per aspersione o altro metodo
irriguo che coinvolge superficie più ampia
La fertirrigazione rappresenta la tecnica che meglio sembra
soddisfare le esigenze di razionalizzazione della concimazione.
Vantaggi:

 Aumentata efficienza dei concimi, dovuta alla costante


disponibilità degli elementi nutritivi nel tempo e nello spazio

 Riduzione delle perdite per dilavamento e per insolubilizzazione


che si traduce in minori quantitativi impiegati

 Scarso accumulo di sali nel terreno/substrato

 Crescita più equilibrata della pianta che risulta anche più


resistente a fitopatie e fisiopatie con miglioramento della
produzione

 Gestione più razionale dell’intervento irriguo (e migliore


controllo delle malerbe)
Vantaggi:

 Mantenimento delle colture in condizioni ottimali per un periodo


più lungo
 Risparmio di manodopera (si praticano due interventi colturali
contemporaneamente)
 Possibilità di meccanizzazione integrale, con regolazione
automatica della gestione dell’irrigazione e della fertilizzazione e
possibile impiego di anche di acque moderatamente saline
 Possibilità di interventi tempestivi e mirati

Svantaggi:

 Adottabile solo per colture irrigue


 Necessità di avere un sistema di irrigazione particolarmente
efficiente (es. microportate di erogazione)
 Per la distribuzione di nutrienti deve essere effettuato un
intervento irriguo
Fertirrigazione

permette permette di mantenere il


ottimizzare gli livello di umidità del
interventi di terreno sempre elevato
concimazione

evitare una eccessiva


concentrazione della
soluzione circolante

Notevole importanza nei terreni pacciamati, dove i concimi


dovrebbero essere altrimenti distribuiti nella loro totalità prima
dell'impianto della coltura
CONCIMAZIONE TRADIZIONALE
FERTIRRIGAZIONE
In generale, secondo il tipo di prodotto, si possono
indicare i seguenti rapporti di concimazione:

Tipo di prodotto N P2O5 K2O


Fiori 1 1 2
Foglie 1 1 1
Tuberi 1 1 1
Bulbi 1 1.5 2
Frutti 1 2 2
Leguminose 0 1 2
Rapporti nutrizionali
N P K
aglio 1 0.30 0.60
asparago 1 0.28 0.90
barbabietola da orto 1 0.32 1.84
cardo 1 0.50 1.82
carota 1 0.43 1.65
cavolo da foglia 1 0.40 1.23
cipolla 1 0.48 1.00
lattuga 1 0.61 1.83
patata precoce 1 0.35 1.65
porro 1 0.61 1.21
prezzemolo 1 0.36 2.18
rapa 1 0.67 1.00
ravanello 1 0.55 0.91
sedano 1 0.38 1.54
spinacio 1 0.38 1.04
Media 1 0.44 1.36
Per il buon esito della concimazione è necessario conoscere:

Fabbisogni nutrizionali Metodologie per


delle colture soddisfare i fabbisogni

Concimazione corretta e razionale

Rese elevate e ridotto impatto ambientale


Nutrizione minerale e
concimazione
delle specie orticole e floricole
Introduzione
(elementi di nutrizione minerale)
GLI ELEMENTI NUTRITIVI: funzioni.
Riduzione dei nitrati (Mo) Sintesi ormonale (auxine) Zn, B, Mn

Riproduzione, Fertilità (B-Cu)

Respirazione (Fe, Cu)


Fotosintesi (Fe, Mn, Cu)
Trasporto degli zuccheri (B) Sintesi RNA (B)
Sintesi proteica (Fe, Mn)
Sintesi riserve (B)

Ruolo dei microelementi


GLI ELEMENTI NUTRITIVI: contenuto nelle piante.
• La composizione della sostanza secca varia in funzione
della specie e dell’organo della pianta.
• La concentrazione nei tessuti vegetali è pari a 5-50 g/kg
di sostanza secca (0.5-5%) nel caso dei macronutrienti e
di 2-100 mg/kg (ppm) nel caso dei microelementi.
• Il contenuto fogliare di N in piante sane è oscilla tra il 3 e
il 4%.
• Considerando l’intera pianta, mediamente l’azoto è
intorno al 2-4%, il fosforo allo 0.3-0.5% e il potassio al
3-6% della sostanza secca.
• Rapporto quantità nutriente assorbita/ quantità
somministrata (varia con la tecnica): 0.1-0.3 P, 0.4-0.8 N
eK
GLI ELEMENTI NUTRITIVI: contenuto nelle piante.

Concentrazione degli elementi nella sostanza secca delle piante


GLI ELEMENTI NUTRITIVI: contenuto nelle piante.
• La carenza di uno o più elementi nutritivi comporta
sintomatologie di vario tipo e gravità; l’eccesso, sempre
da evitare per ragioni ambientali ed economiche,
produce manifestazioni di tossicità (clorosi, necrosi,
ecc.) solo se si tratta di microelementi.

• Gli effetti negativi derivanti da un’elevata concentrazione


di macroelementi nel terreno o nel substrato sono dovuti
alla eccessiva salinità che si viene a creare
nell’ambiente radicale, all’azione antagonista che alcuni
nutrienti esercitano nei riguardi dell’assorbimento di altri
elementi, a scompensi nella crescita e lo sviluppo delle
piante (es. N) ma non origina sintomi particolari (tranne
nel caso dell’ammonio, NH4+).
GLI ELEMENTI NUTRITIVI (3):
carenza, sufficienza, tossicità.

Crescita

carenza adeguata eccessiva

Disponibilità di nutriente

Relazione tra disponibilità dei nutrienti e crescita (e


produzione) delle piante coltivate
Dose di N richiesta
Pomodoro
80 80
70 70
60 60
50 50

Resa (t ha-1)
Resa (t ha-1)

40
30
N 40 P
30
20 20
10 10
0 0
0 100 200 300 0 50 100 150 200 250 300
Dose N (kg ha-1) Dose P (kg ha-1)

80
70
60
50
Resa (t ha-1)

40
30
K
20
10
0
0 100 200 300
Dose di K (kg ha-1)
150

Resa commerciabile (t/ ha)


100

50
PEPERONE

0
0 50 100 150 200 250 300
Dose N (kg/ha)

150
Resa commerciabile (t/ha)

100

50
POMODORO

0
0 50 100 150 200 250 300
Dose N (kg/ha)
Gli organi della pianta coinvolti nell’assorbimento di nutrienti sono
rappresentati dalle radici attive, talvolta dalle foglie e
occasionalmente dai frutti e dal fusto.
Gli anioni e i cationi vengono assorbiti dalle piante dalla soluzione
nutritiva o circolante e si ha fuoriuscita di protoni (H+) o ossidrili
(OH-) che mantengono l’ equilibrio tra le cariche elettriche.

K+
H2PO4-
ANIONI SO4- - Ca++ CATIONI
NO3- NH4+

OH- H+
(Il pH cresce) (Il pH cala)
La formulazione del piano di
concimazione
Sistemi per la gestione della
concimazione
• Bilanci semplificati con valori tabulati o standardizzati
• Disciplinari di produzione
– Es. Emilia-Romagna, Toscana, Campania
– Calcolo dell’azoto nelle ZVN (Direttiva Nitrati)
• Uso di algoritmi di supporto alla concimazione
– Decision Support System (DSS) Es. WELL_N, SUNDIAL, RB209,
Nitrogen-FRS, Fertirrigere
• Uso di software online
– Es. PICO (http://www.toscana4u.net/daga/arsia.aspx)
• Ottimizzazione dinamica della concimazione
Tabelle di riferimento
Attribuzione di diversi terreni a classi

N pot. disp.* (kg N ha -1) Classe

< 60 0

61-80 1

81-100 2

101-120 3

121-160 4

161-240 5

>240 6
*N minerale nella zona esplorata dalle radici
Dosi di N da apportare
(cavolfiore)

N pot. disp.* (kg N ha -1) Classe Dose di N (kg/ha)

< 60 0 290

61-80 1 250

81-100 2 210

101-120 3 175

121-160 4 120

161-240 5 40

>240 6 0
*N minerale nella zona esplorata dalle radici
Fabbisogno di concimazione

Nutr. da distribuire = Nutr. Obiettivo – Nutr. nel suolo*

* Nella zona esplorata dalle radici


Sviluppo e profondità dell'apparato radicale delle piante

SUPERFICIALE MEDIO PROFONDO


(<0.6 m) (0.6 - 1.2 m) (>1.2 m)
Cavolo broccolo, Bietola da orto e Asparago,
cavolfi ore, cavolo da coste, fagiolo, carciofo,
cappuccio e verza, carota, cetriolo, cocomero,
cipolla, fragola melanzana, pisello, melone,
lattuga, patata, peperone, pomodoro, zucca
ravanello, spinacio zucchino

Varia anche con la stratigrafia


del terreno e con il regime
irriguo
Nutriente obiettivo (N)

80-100 kg/ha 130-150 kg/ha 160-200 kg/ha


pisello fagiolino endivia
lattuga lattuga iceberg cavolo rapa
carota fag. rampicante spinacio
asparago cipolla

220-250 kg/ha 300-350 kg/ha


cavolo cinese cavolfiore
cavolo primaverile broccoli
porro cavoli
cavolo di Brussels
bietola
sedano
Valori di riferimento per la
valutazione della fertilità del terreno
Bilancio dei nutrienti

D=A-B
D = dose di concime
A = fabbisogno colturale + quantità che rimane nel terreno
B = dotazione del suolo* + perdite*

*Nella zona interessata dalle radici

Fabbisogni correlati a:
- Asportazioni
- Resa attesa
Asportazione di elementi nutritivi in alcune colture ortive (kg/ha)

Resa (t/ha) N P2O5 K2O

Aglio 13 130 56 130


Carciofo 14 80 45 115
Carota 40 125 60 260
Cavolfiore 30 200 75 225
Cavolo verza 30 210 90 240
Cetriolo 40 65 35 105
Cipolla 30 90 45 90
Cocomero 40 70 50 110
Fragola 20 175 70 280
Lattuga 25 60 20 125
Melanzana 40 215 85 235
Melone 30 130 55 180
Patata 40 160 65 340
Peperone 50 135 40 180
Pisello 50 55 20 30
Pomodoro 60 160 60 275
Sedano 50 320 125 500
Spinacio 25 120 30 200
Come ottimizzare la concimazione
• L’uso di una algoritmo, equazione o protocollo
che permetta di predisporre un piano di
concimazione è l’unica soluzione per
controbilanciare le asportazioni dei nutrienti dal
sistema fornendo alla coltura la dose adeguata
di elemento evitando sprechi o sovradosaggi.
Struttura di un algoritmo di supporto
alla concimazione
Concentrazione nei tessuti,
Produzioni, Harvest Index,
Coeff. isoumico Clima, Concentrazione della
S.O. Terreno Concentrazione nei tessuti,
Produzioni, Harvest Index
Residui delle Evoluzione
precessioni della S.O.
colturali Asportazioni
colturali

Effetto residuo
Apporti dei concimi
meteorici organici
Terreno Lisciviazione

Clima,Concentrazione Clima, Microfauna, Clima (piovosità)


Composizione chimica,
nelle acque meteoriche Tipologia di concime Terreno
Caratteristiche fisiche
Bilancio dell’azoto completo: un
esempio di calcolo
QN=FN‐(NP+NM+NCP)+(NL+NV+ND)
• QN: quantità di azoto (N) da distribuire organico e/o minerale
• FN: fabbisogno di azoto della coltura
• NP: quantità di azoto proveniente dalle precipitazioni atmosferiche
• NM: quantità di azoto proveniente dalla mineralizzazione della sostanza
organica del terreno
• NCP: quantità di azoto lasciata nel terreno o sottratta al terreno dalla
coltivazione della coltura precedente
• NL: quantità di azoto lisciviata
• NV: quantità di azoto volatilizzata
• ND: quantità di azoto denitrificata
Livello di complessità e obiettivi
Parametro Bilancio completo Bilancio semplificato
Apporto di nutrienti Molto preciso Approssimato
Effetti nel tempo Immediati Lungo termine
Ottimizzazione dei costi Elevata Ridotta
Effetti sulla produzione Raggiungimento di target Standard specifici
Effetto sull’ambiente Impatto minimo Impatto variabile (clima)
Investimento Alto Basso
Preparazione tecnica Elevata Base
Sviluppo matematico del bilancio
semplificato dell’azoto
QN + NM + (NT - Nopt) = NA + NL
QN + NM + (NT - Nopt) - NA - NL = 0
– dove NL (N lisciviato) (QN + NT + NM) · kL, sostituendo si ottiene:
• QN + NM+ ( NT- Nopt) - NA - kL·QN - kL·NT - kL· NM = 0
• QN · (1-kL) + NT x (1 - kL) + NM x (1 - kL) - NA - Nopt = 0
• QN · (1-kL) = NA + Nopt - NT · (1 - kL) – NM · (1 - kL)
• QN = (NA + Nopt)/(1 - kL) - (NT + NM)

– QN: quantità di azoto (N) da distribuire sottoforma di concime organico e/o minerale
– NA: asportazioni di azoto della coltura
– NT: quantità di azoto minerale presente nel terreno (analisi)
– Nopt: quantità di azoto minerale ottimale nel terreno
– NM: quantità di azoto mineralizzato nel periodo di coltivazione
– kL: coefficiente di lisciviazione
Bilancio semplificato dell’azoto
QN + NM + (NT - Nopt) = NA + NL

QN= (NA + Nopt)/(1 - kL) - (NT + NM)


• QN: quantità di azoto (N) da distribuire sottoforma di concime organico e/o
minerale
• NA: asportazioni di azoto della coltura (fabbisogno colturale)
• Nopt: quantità di azoto minerale ottimale nel terreno (soglia)
• kL: coefficiente di lisciviazione
• NT: quantità di azoto minerale presente nel terreno (analisi)
• NM: quantità di azoto mineralizzato nel periodo di coltivazione
Asportazione di elementi nutritivi in
alcune colture ortive
Asportazione di elementi nutritivi in
alcune colture ortive
Fabbisogno colturale
• Il fabbisogno colturale può essere stimato in
funzione del livello produttivo colturale:

NA= Produzione attesa (t/ha) * N asportato (kg/t)

• Principio della restituzione in forma anticipata!


Dotazione nel terreno
• Valutazione della dotazione di azoto e fosforo
N totale N minerale P assimilabile
‰ mg/kg (Olsen) P2O5
mg/kg
molto bassa < 0.5 <20
bassa 0.5‐1.0 <10 20-40
mediamente dotato 1.0-1.5 10-20 40-60
ben dotato > 1.5 >20 >60
• Valutazione della dotazione potassio scambiabile (K2O mg/kg)
Dotazione T. Sabbioso T. medio T. Argilloso
impasto
molto bassa < 50 < 70 < 100
bassa 50-100 70-120 100-140
media 100-140 120-180 140-220
elevata > 140 > 180 > 220
Apporti provenienti dalla
mineralizzazione della S.O.

NM = QNM x t/12
• NM = quantità di azoto proveniente dalla mineralizzazione
(kg/ha)

• QNM = quantità di N rilasciato dalla mineralizzazione (in


funzione del livello di S.O., del tipo di terreno e del
rapporto C/N (kg/ha/anno)

• t = tempo di coltivazione espresso in mesi


Apporti provenienti dalla
mineralizzazione della SO (QNM)

kg/ha/anno

NM (kg/ha) = QNM (kg/ha/anno) x t (n. mesi)/12


Perdite dal sistema
• Fra le perdite di nutrienti che si possono verificare in un
sistema agricolo, le principali forme sono:
– denitrificazione (N)
– volatilizzazione (N)
– immobilizzazione (P, K)
– lisciviazione (N)

NL= NPL x (kL/100)

NL = quantità di azoto lisciviato (kg/ha)


NPL = quantità di azoto potenzialmente lisciviabile (kg/ha)
kL = coefficiente di lisciviazione
Perdite per lisciviazione

(QN + NT + NM) · kL

k L= (∑P-∑ETP)
(∑P-∑ETP)+CC
ΣP = sommatoria delle precipitazioni nel
periodo colturale
ΣET = sommatoria dell’evapotraspirazione
della coltura (oppure dell’ETP) nel periodo
colturale
CC = contenuto idrico del terreno alla
capacità di campo.
Bilancio della concimazione
fosfo-potassica
QE = [E - (TE – TEopt)] x C
• QE = quantità di P2O5 o K2O da distribuire sottoforma di
concime organico e/o minerale (kg/ha)
• E = asportazioni colturali (kg/ha)
• TE = quantità di nutrienti presenti nel terreno (kg/ha)
• TEopt = quantità ottimale di nutrienti nel terreno (kg/ha)
• C = coefficiente di insolubilizzazione/fissazione
Coefficiente d'insolubilizzazione del fosforo
= 1 + (0.02 x calcare totale % + 0.0133 x argilla %)

Es.: con un contenuto di argilla del 15 % e di


calcare attivo del 2-3 %, il coefficiente è circa 1.25
Coefficiente di fissazione del potassio
= (0,0166 * argilla %) + 1,033

Es.: con un contenuto di argilla del 15 %, il coefficiente è circa 1.28


Metodo semplificato di calcolo
di un piano di concimazione NPK
• Il metodo produce un consiglio basandosi su alcuni assunti realistici
in considerazione della brevità dei cicli colturali (almeno in campo e
nella maggior parte delle colture):
– gli apporti di N minerale (NMIN) con le piogge, l’acqua irrigua e le
concimazioni organiche precedenti la coltura sono trascurabili,
come anche le perdite di N per volatilizzazione e denitrificazione;
– la lisciviazione di NMIN avviene solo nelle colture condotte nella
stagione piovosa (si presume che la coltura effettuata nel
periodo primaverile-estivo sia bene irrigata) e interessa solo l’N
proveniente dalla mineralizzazione della sostanza organica (NM),
quello presente nel terreno prima della semina/trapianto (NT) e
quello apportato con le concimazioni, sia di arricchimento (per
ripristinare il livello ottimale, NOPT) sia di mantenimento;
– il P e il K non sono interessati dalla lisciviazione
Il metodo prevede:
• La conoscenza del contenuto di NMIN, P2O5, K2O e
sostanza organica, del rapporto C/N, del contenuto in
calcare totale e della tessitura del terreno prima della
semina-trapianto;
• L’uso di un coefficiente di lisciviazione (KL), che sarà pari
a 0 nel caso di colture irrigue condotte non nella
stagione piovosa.
• Il coefficiente KL indica il rischio di lisciviazione dell’NMIN
e può essere calcolato in funzione del volume di acqua
lisciviata/percolata oltre la zona radicale, a sua volta
calcolato in base alla differenza tra le piogge e
l’evapotraspirazione della coltura (ET) nel periodo
colturale e il contenuto idrico del terreno alla capacità di
campo.
Esempio 1
• Pomodoro da industria (coltura irrigua a ciclo
primaverile-estivo; t = 4 mesi; KL = 0)
• Produzione prevista: 100 t/ha
• CA: N = 2.5 kg/t; P2O5 = 0.8 kg/t; K2O = 4.1 kg/t
• Profondità radicale: 0.50 m
• Terreno medio-impasto, DA = 1.3 t/m3
• Argilla nel terreno = 10%
• Analisi chimica del terreno:
- NMIN = 30 mg/kg [NMIN ottimale = 15]
- P2O5 = 35 mg/kg [P2O5 ottimale = 40]
- K2O = 90 mg/kg [K2O ottimale = 130]
- Sostanza organica = 1.5%
- C/N = 12
- Calcare attivo = 5%
Azoto
• NA = 100 · 2.5 = 250 kg/ha
• NT = 10.000 · 0.5 · 1.3 · 30 / 1000 = 195 kg/ha
• NOPT = 10.000 · 0.5 · 1.3 · 15 / 1000 = 97.5 kg/ha
• NMIN = 36 · 4/12 = 12 kg/ha [36 kg/ha.anno]

Quindi
• QN = (NA + Nopt)/(1 - kL) - (NT + NM) = 250 + 97.5
– 195 – 12 = 140.5 kg/ha
Fosforo

• PA = 100 · 0.8 = 80 kg/ha


• PT = 10.000 · 0.5 · 1.3 · 35 / 1000 = 227.5 kg/ha
• POPT = 10.000 · 0.5 · 1.3 · 40 / 1000 = 260 kg/ha
• C = 1 + 0.02 · Catt + 0.0133 · Arg%
= 1 + 0.02 · 5 + 0.0133 · 10 = 1 + 0.1 + 0.13 = 1.23

Quindi
• QP = [PA - (PT – POPT)] · C = [80 – 227.5 + 260] ·
1.23 = 112.5 · 1.23 = 138.4 kg/ha
Potassio
• KA = 100 · 4.1 = 410 kg/ha
• KT = 10.000 · 0.5 · 1.3 · 100 / 1000 = 650 kg/ha
• KOPT = 10.000 · 0.5 · 1.3 · 130 / 1000 = 845 kg/ha
• C = 1.033 + 0.0166 · Arg%
= 1.033 + 0.0166 · 10 = 1.20

Quindi
• QP = [KA - (KT – KOPT)] · C = [410 – 650 + 845] ·
1.20 = 605 · 1.20 = 726 kg/ha
Esempio 2
Spinacio da consumo fresco (coltura non-irrigua a ciclo invernale; t =
3 mesi)
• Produzione prevista: 20 t/ha
• CA: N = 4.7 kg/t; P205 = 1.3 kg/t; K2O = 6.7 kg/t
• Profondità radicale: 0.30 m
• Terreno medio-impasto, DA = 1.3 t/m3 Argilla = 10% CC: 20% vol.
(0.20)
• Analisi chimica del terreno:
– NMIN = 30 mg/kg [NMIN ottimale = 15]
– P2O5 = 35 mg/kg [P2O5 ottimale = 40]
– K2O = 90 mg/kg [K2O ottimale = 130]
– Sostanza organica = 1.5%
– C/N = 12
– Calcare attivo = 5%
• Piogge: 130 mm
• ET: 100
Azoto
• KL= (130-100)/[(130-100)+(1000 · 0.2 · 0.3) ]=30/30+60=0.30
• NA = 20 · 4.7 m = 94 kg/ha
• NT = 10.000 · 0.30 · 1.3 · 30 / 1000 = 117 kg/ha
• NOPT = 10.000 · 0.30 · 1.3 · 15 / 1000 = 58.5 kg/ha
• NMIN = 36 · 3/12 = 9 kg/ha [36 kg/ha.anno]

Quindi
• QN = (NA + Nopt)/(1 - kL) - (NT + NM) = (94 + 58.5)/(1-0.30) –
117 – 9 = 91.8 kg/ha

Nota: il terreno è molto ricco in N non occorre


concimazione di arricchimento.
Fosforo
• PA = 100 · 1.3 m = 130 kg/ha
• PT = 10.000 · 0.30 · 1.3 · 35 / 1000 = 136.5 kg/ha
• POPT = 10.000 · 0.30 · 1.3 · 40 / 1000 = 156 kg/ha
• C = 1 + 0.02 · Catt + 0.0133 · Arg%
= 1 + 0.02 · 5 + 0.0133 · 10 = 1 + 0.1 + 0.13 = 1.23

Quindi
• QP = [PA - (PT – POPT)] · C = [130 – 136.5 + 156] ·
1.23 = 149.5 · 1.23 = 183.9 kg/ha
Potassio
• KA = 20 · 6.7 = 134 kg/ha
• KT = 10.000 · 0.30 · 1.3 · 100 / 1000 = 390 kg/ha
• KOPT = 10.000 · 0.30 · 1.3 · 130 / 1000 = 507
kg/ha
• C = 1.033 + 0.0166 · Arg%
= 1.033 + 0.0166 · 10 = 1.20

Quindi
• QP = [KA - (KT – KOPT)] · C = [134 – 390 + 507] ·
1.20 = 251 · 1.20 = 301.2 kg/ha
La distribuzione del concime
Principi generali:
– I fertilizzanti devono essere somministrati nel momento in cui la
pianta è pronta a assorbirli (fertirrigazione)
– Frazionamento: aumentare il numero degli interventi di
fertilizzazione frazionando la dose da apportare (per esigenze
operative anche con la fertirrigazione il quantitativo minimo di N
apportato è 25-30 kg ha-1)
– In presemina o pre‐trapianto devono essere somministrati concimi
azotati poco soggetti a lisciviazione (azoto organico o
ammoniacale)
– I concimi fosforici e potassici possono essere somministrati anche
in presemina o pre‐trapianto
• Tipi di concimi:
– Concimi minerali N
– Concimi organo‐minerali P
K

– Concimi organici
Titolo di alcuni concimi
Concime Formula Titolo
Nitrato di calcio 5[Ca(NO3)2 · 2H2O] · NH4NO3 15/16N +26CaO
Cloruro di calcio CaCL2 50.5CaO
Nitrato di potassio KNO3 13N + 46K2O
Nitrato di magnesio Mg(NO3)2 · 6H2O 11N + 16 MgO
Nitrato ammonico NH4NO3 34/35N
Acido nitrico HNO3 22N
Chelato di ferro Fe EDDHA 6Fe
Urea CO(NH2)2 46N
Fosfato monopotassico KH2PO4 52P2O5 + 34K2O
Solfato di potassio K2SO4 50/52K2O
Solfato di magnesio MgSO4 · 7H2O 16MgO
Acido fosforico H3PO4 72P2O5
Solfato di manganese MnSO4 · H2O 32.5Mn
Acido borico H3BO3 17.5B
Solfato di zinco ZnSO4 · 7H2O 23 Zn
Solfato di rame CuSO4 · 5H2O 25Cu
Molibdato di sodio Na2MoO4 · 2H2O 40Mo
Molibdato di ammonio (NH4)2MoO4 · 4H2O 14N + 49Mo
Borax Na2B4O7 · 10H2O 11 B
La distribuzione del concime: N
• Il maggiore tasso di assorbimento si verifica in corrispondenza
dell’accrescimento vegetativo e inizio fase riproduttiva (specie da frutto).
• La concimazione azotata si differenzia in base al tipo di prodotto finale
raccolto:
– per le colture in cui la parte edule è un frutto (pomodoro, melone,
cocomero, ecc.) la concimazione azotata è maggiormente concentrata
nel periodo iniziale della coltivazione e durante la prima fase di
produzione.
– nelle specie in cui la parte edule è quella vegetativa (spinacio, lattuga,
radicchio) la richiesta di N è più o meno costante durante tutto del ciclo
colturale poiché lo sviluppo della pianta avviene in modo esponenziale
dal trapianto alla raccolta.
– in colture come l’asparago la concimazione è mirata ad apportare N
subito dopo la raccolta. Infatti, la presenza di questo elemento durante il
periodo estivo serve al corretto sviluppo della parte aerea che, a sua
volta, aiuterà gli organi di riserva (radici) ad accrescersi in maniera
idonea per garantire, durante il periodo autunno-vernino, lo sviluppo dei
turioni raccolti nella primavera successiva.
La distribuzione del concime: N
• In tutte le colture a ciclo primaverile estivo, come molte
solanacee (pomodoro, melanzana, peperone, ecc.) e
cucurbitacee (cocomero, melone, zucchino, ecc.), la fase
di massimo accrescimento vegetativo si verifica tra 20 e
60 giorni dal trapianto. Distribuire almeno i ⅔ dell’intera
dose di N in questo periodo, suddividere il restante ⅓ tra
la fase di trapianto e quella di produzione.
• Nelle piante a sviluppo continuo, come lo spinacio, la
lattuga, i cavoli, ecc., almeno tre interventi: al trapianto, a
⅓ e a ⅔ del ciclo colturale con dosi di N costanti (la prima
dose può essere anche leggermente ridotta rispetto alle
altre due).
CONCIMAZIONE AZOTATA
Esempio

Solanacea a ciclo primaverile-estivo:


• Dose totale: 180 kg N ha-1
• Frazionamento: 30 kg ha-1 al trapianto, 120 kg ha-1
durante la fase che va dall’accrescimento vegetativo a
inizio produzione e i restanti 30 kg ha-1 in fase di
produzione finale.
Spinacio:
• Dose totale: 120 kg N ha-1
• Frazionamento: 30 kg ha-1 alla semina, 45 kg ha-1 a un
⅓ del ciclo colturale e 45 kg ha-1 a ⅔ del ciclo colturale.
La distribuzione del concime: P e K
• La concimazione di fondo, o presemina, o pretrapianto, è tanto più
importante quanto più lungo è il ciclo produttivo della coltura.
• La concimazione di fondo è particolarmente importante per i concimi
organici, per P e per K.
• Nelle colture a ciclo breve, P e K possono essere apportati
totalmente prima dell’impianto della coltura con le lavorazioni
principali (con la concimazione di fondo).
• P viene assorbito dalle specie orticole in maniera omogenea durante
il ciclo colturale.
• K viene assorbito dalle specie orticole con un tasso circa costante
nelle specie da foglia come lo spinacio o la lattuga, mentre presenta
un tasso di assorbimento massimo durante la fase riproduttiva per le
colture da frutto come il pomodoro o la melanzana.
• La fertirrigazione migliora la distribuzione e il frazionamento di K e P
ed è di grande aiuto nelle specie a ciclo poliennale come il carciofo
e l’asparago.
Calcolo delle unità fertilizzanti. 1
• Caso del pomodoro da mensa
– Azoto totale calcolato: circa 140 kg/ha
• Frazionamento:
– 30 kg/ha in presemina
– 60 kg/ha ad un 1/3 del ciclo colturale
– 50 kg/ha a 2/3 del ciclo colturale
• Concimi
– Minerale‐organico NPK: Superalba
– Minerale: nitrato di ammonio
– Minerale: nitrato di calcio
Calcolo delle unità fertilizzanti. 2
• Per calcolare la quantità di concime da apportare alla
coltura bisogna dividere la quantità di elemento per la
percentuale di tale elemento nel concime utilizzato e poi
moltiplicare per 100
• La percentuale di un elemento in un dato concime si
chiama titolo del concime
• Il titolo si esprime con un numero composto da 1, 2, 3 o
più cifre:
– 1° numero indica la % di N
– 2° numero indica la % di P
– 3° numero indica la % di K
• La presenza di altri nutrienti o microelementi deve essere specificata
Calcolo delle unità fertilizzanti. 3

• Concime semplice:
– Urea: 46‐0‐0
• Titolo: 46% N; 0% P2O5; 0% K2O
• Concime binario
– Nitrato di potassio: 13‐0‐44
• Titolo: 13% N; 0% P2O5; 44% K2O
• Concime ternario
– Superalba: 9‐12‐31
• Titolo: 9% N; 12% P2O5; 31% K2O
Calcolo delle unità fertilizzanti. 4
• Caso del pomodoro da mensa
– Azoto totale calcolato: circa 140 kg/ha
• Frazionamento:
– 30 kg/ha in presemina
– 60 kg/ha ad un 1/3 del ciclo colturale
– 50 kg/ha a 2/3 del ciclo colturale
• Concimi
– Superalba 9‐12‐31 = 30/9*100 = 333 (kg/ha)
– Nitrato di ammonio 27‐0‐0 = 60/27*100 =222 (kg/ha)
– Nitrato di calcio 15‐0‐0+19Ca = 50/15*100 = 333 (kg/ha)
Valutazione della dose di concime da
somministrare
• Giudizio di stima sulla fertilità minerale del terreno
(confronto con le analisi del terreno)
• Concimazione di arricchimento (P e K)
• Riduzione della dose (N, P e K)
• La dose di concime determinata per soddisfare la coltura
fa riferimento a condizioni standard
– L’entità delle asportazioni varia a seconda delle specie, degli
elementi nutritivi e dell’intensità colturale.
– In particolare, il rendimento dell’unità di N, P2O5 e K2O
diminuisce con l’aumentare dell’intensità colturale.
240 LATTUGA PATATA
350

200 300
K2O

250
160
Asportazione cumulata

200
N K2O
120
N
150

80
100
(kg/ha)

P2O P2O5
40 50
5

0 0
54 66 80 94 100 50 70 90 110 130

Giorni dal trapianto Giorni dall’impianto

Asportazioni cumulate di azoto, fosforo e potassio in


lattuga e patata
Asportazioni (kg/ha) del pomodoro in relazione
all’intensità colturale

Pomodoro Resa N P2O5 K2O CaO MgO


t/ha
da industria 80 179 40 161 225 18
da mensa in 60 136 55 232 339 36
pien’aria
da mensa in 120 450 75 900 550 120
serra 200 675 165 1400 900 190
• Nel periodo invernale, con luce scarsa e
fotoperiodo breve, aumenta il fabbisogno in
cationi (K, Ca, Mg) rispetto agli anioni (NO3,
SO4, PO4).

• Tra gli anioni, diminuisce di più il fabbisogno in


NO3 rispetto a PO4 e SO4.

• Tra i cationi, aumenta maggiormente il


fabbisogno in K rispetto al Ca.
LA CONCIMAZIONE
AZOTATA DEGLI ORTAGGI
ASPETTI LEGISLATIVI
Contenuto di nitrati (NO3 , mg/kg di sostanza fresca)
nella parte edule di diverse specie orticole
BASSO (<500) MEDIO (500-1000) ALTO (>1000)
Pomodoro Carota Lattuga
Peperone Patata Valerianella
Melanzana Zucchino Spinacio
Melone Porro Bietola da orto
Cocomero Cima di rapa Bietola da costa
Cetriolo Cavolo verza Finocchio
Asparago Cavolo cappuccio Prezzemolo
Cipolla Cavolfiore Sedano
Cavolo di Bruxelles Indivia
Fagiolino Ravanello
Pisello
REGOLAMENTO (UE) N. 1258/2011 DELLA COMMISSIONE
del 2 dicembre 2011 che modifica il regolamento (CE) n.
1881/2006 per quanto concerne i tenori massimi ammissibili di
nitrati nei prodotti alimentari
Concentrazione massima di nitrati ammessa:
• Spinaci freschi (Spinacia oleracea): 3500 ppm (mg NO3/kg)
• Spinaci in conserva, surgelati o congelati: 2000 ppm
• Lattuga fresca (Lactuca sativa L.) (esclusa la Iceberg):
– raccolta dall’ 1/4 al 30/9: 3000 ppm pien’aria - 4000 ppm coltura
protetta
– raccolta dall’1/10 al 31/3: 4000 ppm pien’aria - 5000 ppm coltura
protetta
• Lattuga tipo “Iceberg”: 2000 ppm pien’aria – 2500 ppm coltura protetta
• Rucola (Eruca sativa, Diplotaxis sp. Brassica tenuifolia, Sisymbrium
tenuifolium):
– raccolta dall’ 1/4 al 30/9: 6000 ppm
– raccolta dall’1/10 al 31/3: 7000 ppm
Vincoli ambientali

Direttiva comunitaria 91/676/CEE (Direttiva Nitrati)


concerning the protection of waters against pollution caused by
nitrates from agricultural sources
Direttiva nitrati
• Direttiva comunitaria 91/676/CEE recepita in Italia tramite il decreto
legislativo 11 maggio 1999, n. 152 e il decreto ministeriale 7 aprile
2006.
• I contenuti fondamentali della direttiva sono:
– l'individuazione di Zone Vulnerabili da Nitrati di origine
agricola (ZVN), nelle quali è introdotto il divieto di spargimento
dei reflui degli allevamenti oltre un limite massimo annuo di 170
kg di azoto per ettaro;
– la regolamentazione dell’utilizzazione agronomica dei reflui
zootecnici, con definizione dei cosiddetti Programmi d’Azione:
tali programmi stabiliscono le modalità con cui possono essere
effettuati gli spandimenti.
• In applicazione di tale normativa le Regioni Italiane hanno delimitato
le ZVN e hanno redatto il Piano di Azione Obbligatorio che è
l'insieme di regole che le aziende, zootecniche e NON, devono
rispettare (Regione Campania: Delibera di Giunta Regionale n. 209
del 23 febbraio 2007).
Campania
• Piano di Azione Obbligatorio
• Individuazione delle Zone Vulnerabili ai
Nitrati di origine agricola (ZVN)
• Obblighi per le aziende zootecniche
– Comunicazioni
– PUA (Piano di Utilizzazione
Agronomica)
– Stoccaggio
• Obblighi per le aziende di produzioni
vegetali
– Limiti alla concimazione azotata
– Piano di concimazione azotata
– Lasciare nota delle concimazioni
LA CONCIMAZIONE IN
ORTOFLORICOLTURA
MODALITÀ DI
SOMMINISTRAZIONE
Relativamente alle modalità di concimazione, in
ortofloricoltura si fa largamente ricorso alla
fertirrigazione ed all’impiego di concimi a lenta
cessione o a lento effetto
Vantaggi della fertirrigazione
• modulazione della somministrazione di nutrienti in relazione alle
esigenze delle colture
• aumento dell’efficienza del fertilizzante
• miglioramento qualitativo del prodotto, associato ad un maggiore
valore igienico-nutrizionale
• distribuzione uniforme del concime solo in prossimità dell’apparato
radicale
• maggiore frazionamento della concimazione azotata, con riduzione
delle perdite e quindi dei quantitativi necessari (20-30%)
• minore impatto ambientale
• assenza di danni meccanici alla coltura e minore compattamento del
terreno
• possibilità di concimare anche in condizioni di inagibilità del terreno
ed in presenza della pacciamatura
• riduzione delle spese di manodopera per la distribuzione
L’uso della fertirrigazione….
• Permette di fornire in maniera molto frazionata gli
elementi nutritivi necessari, proprio nel momento in cui
vengono più assorbiti dalla pianta

Esempio di curva di asportazione in % del fabbisogno nutritivo stimato al


netto degli eventuali apporti pre-semina o in pre-trapianto
Concimi a lento effetto o a lenta cessione
Il lento rilascio di N può essere ottenuto mediante:
- composti che liberano N molto lentamente (es. ureaformaldeide,
crotonilidendiurea, isobutilendiurea…)

- protezione dei granuli di concime con sostanze che ne ritardino la


solubilizzazione (es. cere, resine…)

- inibitori temporanei della nitrificazione nel terreno [3,4 DMPP (= 3,4


dimetilpirazolofosfato), piridine, cloroaniline…]

Vantaggi:
- risparmio di manodopera (unica somministrazione all'impianto)
- bassa salinità del terreno
- riserva nel terreno di elementi utilizzabili dalle piante secondo necessità
H2O H2O

NPK
NPK NPK

H2O H2O Osmocote

Tipo 100 giorni Tipo 180 giorni Tipo 270 giorni


agente rivestimento

Liberazione
Nutricote
mediante pressione
osmotica della
soluzione nutritiva Concimi a lenta cessione con rivestimento
Calcolo del TTA o GDD
METODO NOAA
Tmax = temperatura max giornaliera
Tmin = temperatura minima giornaliera
Colture Tb Top Tus
Solanacee 10 30 40
Cucurbitacee 12 32 42
GDD = ∑d (Tmed − Tb )
dn

Tmed − Tb = gradi utili di temperatura giornaliera


Tmax + Tmin
Tmed =
2
Se Tmax >TusTmax=Tus
Se Tmin < Tb Tmin=Tb
Calcolo del TTA
Tmax = temperatura max giornaliera
Tmin = temperatura minima giornaliera

Colture Tb Top Tus


Solanacee 10 30 40
Cucurbitacee 12 32 42

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