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Acqua 2

MICRORGANISMI
Il continuo rimescolamento che avviene nei corsi d’ acqua grazie
all’azione della corrente NON si verifica nelle acque dei LAGHI e dei
MARI, dove al massimo è limitato AGLI STRATI più SUPERFICIALI per
azione del VENTO e del MOTO ONDOSO

• In questi casi si assiste ad una stratificazione delle masse d’acqua, legate in


primo luogo alle variazioni stagionali della temperatura PERMANENTE nei
laghi tropicali e TEMPORANEA nei laghi a clima temperato
• Fenomeno particolarmente evidente nei laghi e nei mari CHIUSI e poco
profondi (assente nelle distese oceaniche dove agiscono le grandi correnti
intercontinentali in grado di muovere e trasportare enormi masse d’acqua)
Stratificazione nei mari e nei laghi temperati
STAGIONI INTERMEDIE
CLIMI TEMPERATI
• Le temperature degli strati profondi e superficiali tendono a
uniformarsi
• Avviene un RIMESCOLAMENTO delle masse d’acqua fra i diversi strati
• UPWELLING =risalita dagli strati profondi degli elementi nutritivi
presenti nel materiale sedimentato e la discesa verso il fondo di
masse d’acqua più ricche di OSSIGENO, che viene messo a
disposizione dei microrganismi aerobi e rende più efficienti i processi
di decomposizione (mineralizzazione)
• STRATIFICAZIONE TEMPORANEA
STAGNAZIONE, STRATIFICAZIONE e ASSENZA
di MESCOLAMENTO
• Le sostanze organiche naturali (organismi animali e loro deiezioni,
organismi vegetali morti) o immesse dall’uomo (acque reflue non
opportunamente depurate) si ACCUMULANO sul FONDO come
SEDIMENTI
• Per la loro DEGRADAZIONE è richiesta una quantità di ossigeno
spesso superiore alla disponibilità (scarsa anche per il mancato
apporto ciclico di acqua superficiale più ossigenata)
• Attività degradativa prevalentemente anaerobia, con probabile
accumulo di sostanze non completamente stabilizzate, fenomeni
putrefattivi, sviluppo di gas maleodoranti (H2, H2S, NH3, CH4)
DISTRIBUZIONE COMPONENTE BIOTICA
NELL’AMBIENTE ACQUATICO
• LUCE (condiziona l’esistenza delle specie viventi)
• --FITOPLANCTON FLUTTUANTE che vive negli strati superficiali LIMNOS
(piante acquatiche, alghe, microrganismi autotrofi) = PRODUTTORI
PRIMARI
• ---ZOOPLANCTON (protozoi, forme animali di piccole dimensioni)
• La ZONA FOTICA ha una profondità variabile (torbidità acqua, stagione,
latitudine) 50 – 120 m - max 250 m
• LIVELLO DI COMPENSAZIONE (termina la zona fotica) FOTOSINTESI =
RESPIRAZIONE
• PLANCTON = organismi acquatici GALLEGGIANTI che non sono in grado di
muoversi attivamente
• NECTON = specie animali in grado di muoversi attivamente
ZONA AFOTICA
• Ci vivono esclusivamente organismi CONSUMATORI DI VARIO LIVELLO
• In profondità (ZONA BENTONICA): ci vivono forme adattate alla vita
in ambiente privo di luce, a pressioni molto alte, talvolta scarseggia l’
ossigeno (se non c’è rimescolamento in senso verticale delle masse
d’acqua).
• MICRORGANISMI ANAEROBI
MICRORGANISMI NELLE ACQUE DOLCI
• HABITAT LOTICI fiumi, ruscelli, canali artificiali e torrenti (acque
correnti)
• HABITAT LENTICI laghi, stagni e paludi (acque stagnanti o acque
calme)
Microrganismi nelle acque correnti
AMBIENTI LOTICI
ACQUE CORRENTI
HABITAT LOTICI
• Sistemi dinamici (successione di ecosistemi e habitat diversi lungo il corso
d’acqua)
• Sorgente - tratto intermedio- foce
• Diverse condizioni di ossigenazione, velocità acque, temperatura
• Microorganismi (batteri, funghi, protozoi e microalghe) e piccoli organismi dei
corsi d’acqua dolce (idre, briozoi) formano PERIPHITON (= SOTTILE PELLICOLA
BIOLOGICA) e sono ADESI alla SUPERFICIE dei ciottoli che ricoprono il fondo
• La corrente non offre una ricca disponibilità di nutrienti e si crea la cosiddetta
Spirale dei nutrienti
• L’AMPIEZZA di ogni spira dipende dalla presenza locale di una comunità in grado
di riciclare i nutrienti
• LA DISTANZA tra le spire è in relazione alla velocità della corrente
ACQUE STAGNANTI =ACQUE CALME
Es laghi e stagni HABITAT LENTICI
• Le acque dolci rispetto a quelle marine sono maggiormente soggette
a variazioni stagionali per disponibilità di nutrienti, caratteristiche
chimico – fisiche, condizioni atmosferiche dell’ambiente circostante,
(inondazioni, alternanza di periodi ad alta piovosità con altri di
siccità), spiccata periodicità nell’immissione e nel ricircolo di
NUTRIENTI ORGANICI e INORGANICI
CONSEGUENZE
• PRODUTTIVITA’ MICROBICA
• BIODIVERSITA’
• INTERAZIONI TRA MICRORGANISMI
PARAMETRI che influenzano la produttività
microbica
• Disponibilità di nutrienti organici e inorganici
• Concentrazione di ossigeno (la sua diffusione in acqua è lenta)
• Temperatura
• Luce (zone eufotiche = attività fotosintetica intensa)
• pH
• Salinità
Disponibilità di nutrienti organici e inorganici

• LAGHI EUTROFICI poco profondi, con ampia DISPONIBILITA’ DI


NUTRIENTI e ad alta produttività primaria, circondati da boschi o
campi agricoli (ricevono molti nutrienti soprattutto P e N che
favoriscono lo sviluppo dei produttori – cianobatteri, alghe e piante
acquatiche) Rischio: EUTROFIZZAZIONE
• LAGHI OLIGOTROFICI molto profondi e poveri di nutrienti
Concentrazione di ossigeno
• Nei laghi eutrofici cambia nel corso delle 24 ore
• Più alta durante il giorno (fotosintesi ossigenica) e si abbassa la notte
(reazioni di decomposizione della materia organica)
Temperatura
• Influenza la stratificazione della colonna d’acqua nei laghi e bacini
TEMPERATI
Luce

• FATTORE DETERMINANTE PER LA SELEZIONE DELLE DIVERSE


TIPOLOGIE DI MICRORGANISMI IN BASE ALLA PROFONDITA’
1. ZONA LITORANEA la luce può penetrare fino al fondo (piante
sommerse o semisommerse, alghe filamentose o epifitiche)
2. ZONA LIMNETICA prevale il FITOPLANCTON fino alla profondità di
compensazione oltre la quale non penetra la luce. A questa
profondità (dipende da molteplici fattori) FOTOSINTESI e
RESPIRAZIONE si bilanciano
3. ZONA PROFONDA la luce è insufficiente all’attività fotosintetica e la
produzione primaria è assente
SEDIMENTO
• Rappresenta l’interfaccia tra idrosfera e litosfera
• Sulla superficie del sedimento l’O2 può arrivare e qui avviene la
DEGRADAZIONE AEROBIA della sostanza organica. Qui l’ O2 è
rapidamente consumato dal METABOLISMO BATTERICO
DEGRADATIVO e le condizioni di ANOSSIA diventano prevalenti
• Al di sotto della superficie del sedimento si ha DEGRADAZIONE
ANAEROBIA
• Si liberano i tipici prodotti di FERMENTAZIONE H2, H2S, NH3, CH4 che
sono utilizzati dai FOTOTROFI ANOSSIGENICI e da METANOTROFI
Microrganismi nelle acque stagnanti
Stratificazione delle acque e distribuzione dei principali gruppi microbici in un lago temperato

• Variazioni stagionali marcate


• Disponibilità di nutrienti organici ed inorganici
• Concentrazione di ossigeno
• Temperatura
• Luce
• Zona litoranea (piante, alghe)
• Zona limnetica (fitoplancton)
• Zona profonda (assenza di luce)
• Sedimento
• Superficie: degradazione aerobica
• al di sotto: degradazione anaerobica (fermentazioni)
La linea colorata (nella figura) indica che
i microrganismi CHEMIOETEROTROFI
sono più numerosi nello strato del termoclino
e in prossimità del sedimento. Dalle zone anossiche
del fondo si sviluppano sostanze gassose
BACINI LACUSTRI
Acqua dolce LAGHI PALUDI
• COMUNITA’MICROBICA = microalghe, cianobatteri, batteri, funghi,
protozoi = NEUSTON =popolazioni che vivono il sottile strato di
interfaccia tra idrosfera e atmosfera=BIOFILM
• Ambiente che gode di una FORTE IRRADIAZIONE SOLARE
• Alta concentrazione di PRODUTTORI PRIMARI e quindi anche di
consumatori
• GENERI BATTERICI: Pseudomonas, Hyphomicrobium, Caulobacter,
Flavobacterium, Micrococcus, Leptothrix
• FUNGHI FILAMENTOSI: Cladosporium
• MICROALGHE: Navicula (Crisofite) e Nautococcus (Clorofite)
DISTRIBUZIONE ORGANISMI
DIPENDE DA:
• Densità microbica diminuisce al crescere della profondità della
colonna d’acqua
• Dipende dalla penetrazione della luce
• Dipende dalla [O2]
• Dipende dalla disponibilità dei nutrienti
DISTRIBUZIONE MICRORGANISMI
PARTE SUPERFICIALE
1. FOTOTROFI OSSIGENICI DEL FITOPLANCTON
• CIANOBATTERI
• ALGHE EUCARIOTICHE (Volvox, Chlorella, Chlaidomonas, Spyrogira)

2. FOTOTROFI ANOSSIGENICI
• BATTERI VERDI (Chlorobiaceae)
• BATTERI PORPORA (Chromatiaceae)
• Utilizzano H2S prodotto dall’attività microbica anaerobia nei sedimenti,
come donatore di e
DISTRIBUZIONE ORGANISMI
LUNGO LA COLONNA
3. batteri ETEROTROFI popolano tutta la colonna d’acqua a seconda
della disponibilità di ossigeno e di nutrienti
IN PROFONDITA’:
4. In presenza di O2 --- BATTERI CHEMIOAUTOTROFI (Beggiatoa e
Thiotrix) ricavano energia dall’ossidazione dei SOLFURI (provenienti
dalla riduzione dei solfati nel sedimento)
5. In presenza di METANO---batteri METANOTROFI AEROBI e
ANAEROBI lo utilizzano (batteri che vivono sulla superficie dei
sedimenti o nell’acqua soprastante)
FUNGHI, PROTOZOI, VIRUS
• Popolano gli ambienti lacustri ed entrano nella catena trofica
• FUNGHI= PARASSITI di ALGHE
• VIRUS = PARASSITI di BATTERI e MICROALGHE
• PROTOZOI = PREDATORI di BATTERI
ELEVATE TEMPERATURE e ALTE CONCENTRAZIONI DI
NUTRIENTI (AZOTO e FOSFORO)
• Abbondanti FIORITURE SUPERFICIALI di CIANOBATTERI
(Oscillatoria,Anabaena, Nodularia e Nostoc)
• Alcuni CIANOBATTERI (Mycrocistis) producono EPATOTOSSINE e
NEUROTOSSINE pericolose per uomo e animali
Microrganismi bacini lacustri
• Interfaccia tra acqua e aria Neuston (microalghe, cianobatteri, batteri,
funghi, protozoi)
• Densità microbica decresce con la profondità
• Presenza anche di funghi, protozoi e virus
• Alte temperature e nutrienti causano crescita microbica di cianobatteri
(Mycrocistis pericolosi per produzione di tossine)

• Superficie fitoplacton
(cianobatteri ed alghe eucariotiche)
• Fotototrofi anossigenici
• Batteri eterotrofi
• Profondità
• Chemioautotrofi
1. ACQUE MARINE PELAGICHE (mare
aperto)
CARATTERISTICHE

COMUNITA’ MICROBICHE che risentono
delle variazioni stagionali
1. Comunità che si sviluppa con la fioritura primaverile superficiale
(microalghe eucariotiche, attinobatteri marini, e α –proteobacteria)
2. Comunità estiva che occupa la parte più alta della colonna d’acqua
stratificata (Pelagibacter e ϒ- proteobacteria)
3. Comunità che vive in profondità, più stabile (generi simili a
Pelagibacter , Chloroflexi e Fibrobacter, oltre a Δ – proteobacteria)
DISTRIBUZIONE DEIMICRORGANISMI
1. STRATO SUPERFICIALE: cianobatteri, alghe (diatomee), batteri
eterotrofi, funghi e protozoi
2. LUNGO LA COLONNA D’ACQUA: gli organismi fotosintetici sono
nella zona fotica (200 / 300 m di profondità), Sono meno numerose
le alghe verdi (rispetto ai laghi) e prevalgono le diatomee, le alghe
brune e le alghe rosse. Sono presenti batteri chemioautotrofi e
chemioeterotrofi e protozoi (foraminiferi con gusci calcarei) e
funghi compresi alcuni lieviti. Tra i batteri troviamo i LUMINESCENTI
che vivono in simbiosi con i pesci e con i cefalopodi. Sono presenti
anche i virus che parassitano le altre specie
ACQUE OCEANI
• Abitate da ampia varietà MICRORGANISMI PROCARIOTI e EUCARIOTI
• Dimensioni comunque molto piccole
• In ambienti OLIGOTROFICI (sostanze estremamente diluite) = dimensioni
ridotte
• In mare aperto la risalita dei nutrienti dal fondale verso gli strati superficiali
è INFERIORE a quella che si osserva nei laghi (pertanto anche la
produttività primaria è più bassa)
• L’enorme vastità delle distese oceaniche comportano comunque una
FISSAZIONE del CARBONIO e la PRODUZIONE di OSSIGENO (fototrofi
ossigenici) notevole ---FATTORI che incidono MAGGIORMENTE nel
BILANCIO del CARBONIO sulla TERRA
2. ACQUE COSTIERE MARINE
• I nutrienti organici e inorganici sono più abbondanti che in mare aperto:
1. Apporto fluviale
2. Contatti con ambiente terrestre
ALTA PROLIFERAZIONE DI MICRORGANISMI FOTOTROFI
La produttività di queste acque si ripercuote sullo sviluppo abbondante di
tutta la catena alimentare fino agli animali acquatici (PESCI e MOLLUSCHI)
In acque POCO PROFONDE e con SCARSO RICAMBIO, l’elevato consumo di
ossigeno per la respirazione e per la decomposizione della materia organica
può portare a fenomeni di ANOSSIA con conseguente moria di animali
acquatici
PROCARIOTI FOTOTROFI

EUCARIOTI FOTOTROFI
di piccole dimensioni
• Piccole dimensioni
• Alghe
• Generi Bathiococcus, Micromonas, Ostreococcus ( uno dei più piccoli
organismi 0,7 μm)
3. PROFONDITA’ OCEANICHE
caratteristiche
• Temperature basse
• Elevata pressione (+1 atm ogni 10 m)
• Impossibilità di fotosintesi
• Scarsità di nutrienti

• in queste condizioni sopravvivono solo organismi PSICROFILI,


BAROFILI, CHEMIOTROFI
• STRATEGIE: es alta % di acidi grassi nelle membrane impedisce la loro
gelificazione a basse temperature
4. SEDIMENTI MARINI POCO PROFONDI
• Popolati soprattutto da microrganismi SOLFATO RIDUTTORI
(respirazione anaerobica) Desulfobacteriales
• METANOGENI e METANOOSSIDANTI (Archaea)

• I sedimenti ABISSALI sono poco abitati -- comunità di Archaea


(identificati con RNA 16S)
5. BOCCHE IDROTERMALI DEI FONDALI
OCEANICI
• Sono fenditure della crosta oceanica da cui fuoriesce magma vulcanico
• L’acqua a contatto con le rocce roventi forma getti a temperatura e
pressioni elevate, ricchi di minerali, ricchi di gas disciolti
• FUMAROLE NERE (alta pressione e 350° C). I microrganismi non
sopravvivono a queste condizioni ma colonizzano le BOCCHE dei CAMINI
IDROTERMALI dove l’acqua fredda si mescola con quella calda
• Microrganismi CHEMIOLITOTROFI (SOLFO-BATTERI, IDROGENO OSSIDANTI,
FERRO OSSIDANTI, METILOTROFI o ARCHAEA)
• ORGANISMI ESTREMOFILI in ambienti ricchi di metano e ammoniaca ha
fatto sorgere l’ipotesi che in questi ambienti abbiano avuto origine le prime
forme di vita
Microrganismi nelle acque marine
• Scarsità di nutrienti
• Basse temperature
• Numero inferiore di microorganismi
• Contributo maggiore nella fissazione del carbonio
• Più abbondanti nella acque costiere
• Scarsi nelle profondità
• Microorganismi estremofili
nei pressi delle bocche idrotermali (350° C)

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