la terra possiede caratteristiche che la contraddistinguono e l’hanno resa adatta allo sviluppo della vita: la

posizione rispetto al sole determina variazioni della temperatura, la rotazione della terra causa l’alternanza
di luce e buio, l’inclinazione dell’asse terrestre comporta un’esposizione raggi del sole differente, sul pianeta
sono presenti tutti gli elementi necessari per i processi vitali.

I cambiamenti della crosta terrestre dovuti al movimento delle placche tettoniche hanno formato ambienti
differenti.

Gli stessi organismi viventi modificano l’ambiente.

L’ecologia indica una disciplina che studia i vari livelli di organizzazione della vita e i rapporti tra gli
organismi.

Tutti gli organismi viventi di un luogo e l’ambiente che gli ospita e detto ecosistema formato da due
componenti: la componente biotica, esseri viventi, la componente abiotica, l’ambiente.

A queste due componenti si aggiungono i fattori limitanti: ogni essere vivente può vivere solo in certe
condizioni.

le caratteristiche geologiche e climatiche del nostro pianeta danno origine a una classificazione degli
ecosistemi in unità più ampie dette biomi che hanno un’estensione molto grande e sono classificati
considerando la flora e la fauna dominanti.

Un biologo statunitense a proposto la versione definitiva di uno schema che suddivideva la terra in dieci
biomi principali:

la tundra è l’ambiente più freddo di tutti i biomi eccezione delle calotte polari dove le forme di vita sono
molto limitate. le piante crescono solamente nei mesi più caldi e gli animali più comuni sono le renne e e
diverse specie di uccelli con cicli di riproduzione molto brevi per preparare i piccoli alle stagioni più fredde.

La foresta boreale si trova ad altitudini e latitudini inferiori rispetto alla tundra. questo bioma è
caratterizzato da inverni lunghi e molto freddi estati brevi e molto calde. Le piante dominanti sono le
conifere mentre la fauna è variegata con animali di grandi dimensioni come alci, cervi, lupi e orsi , ma anche
uccelli insetti e roditori.

le foreste temperate sempreverdi si estendono lungo le coste in corrispondenza delle zone in cui inverni
sono miti e più noci e le estati fresche e secche. La Flora è caratterizzata da conifere e piante sempre verdi e
la flora è simile alla foresta boreale.

la foresta temperata decidua presenta temperature molto diverse tra gli inverni freddi ed estati caldi ma con
precipitazioni uniformi. Sono caratterizzate da foreste ricche di alberi che perdono le foglie durante
l’inverno. Sono presenti specie di animali sia migratorie sia stanziali e gli animali più grandi stanziali durante
l’inverno vanno in letargo mentre gli insetti rallentano le attività vitali con un processo definito diapausa.

Le praterie temperate si sviluppano in aree con scarse precipitazioni con inverni freddi ed estati calde. La
vegetazione è caratterizzata da grandi distese erbose mentre la fauna è caratterizzata da molti mammiferi e
pochi uccelli perché trovano pochi ripari. la maggior parte di questi territori sono diventati i territori agricoli.

Il deserto freddo e spesso lontano dal mare. Le caratteristiche di questo ambiente sono l’aridità e l’elevata
escursione termica stagionale. La flora è caratterizzata da erbe e piccoli arbusti, la fauna da animali piccoli
come uccelli insetti e piccoli mammiferi.

Il deserto caldo si trova in entrambi gli emisferi. Un esempio è il deserto del Saraha. Sono ambienti molto
aridi in cui le precipitazioni sono scarse. L’affioramento di acque dalle falde acquifere porta alla formazione a
volte di Oasy con ricche di vegetazione. La flora è più varia rispetto al deserto freddo, la fauna è costituita da
insetti, rettili, roditori e alcuni mammiferi di medie dimensioni.

La foresta spinosa e la savana tropicale si trovano ai confini dei deserti caldi presso l’equatore. Ha un clima
semiarido con precipitazioni scarse durante l’inverno e numerose in estate. La vegetazione è caratterizzata
da arbusti spinosi e cactus e la flora è caratterizzata da mammiferi e pochi uccelli, rettili e insetti.

La macchia mediterranea presentano estati calde e secche e inverni freschi e umidi. La vegetazione è
caratterizzata da arbusti e alberi sempre Verdi e la flora è caratterizzata principalmente da uccelli migratori,
rettili, roditori e insetti.

La foresta decidua tropicale a una stagione delle piogge molto marcata. Presenta una discreta biodiversità ti
fauna e flora con gli animali che hanno un ruolo fondamentale nell’impollinazione. Questi territori sono
molto fertili e perciò la maggior parte delle foreste è stata battuta.

Le foreste pluviali tropicali sono gli ambienti più ricchi di biodiversità vegetale e animale. Questo bioma è
caratterizzato da alte temperature e piogge abbondanti tutto l’anno. Queste zone sono destinate a
disboscamento e terreni agricoli.

Gli oceani hanno un’estensione maggiore rispetto i continenti e ricoprono quasi il 70% della superficie
terrestre.

I biomi marini sono possibili da individuare in regioni oceaniche in base a variazioni di temperatura e salinità
e velocità di movimento delle acque.

Gli organismi acquatici possono essere suddivisi in tre categorie: il benthos, con animali che vivono a
contatto con il fondale, il plancton, con animali che sono trasportati passivamente dalle correnti marine , il
necton, composto da animali che nuotano attivamente.

La parte di mare più vicino alla riva e detta zona costiera ed è caratterizzata da acqua di bassa profondità e
ben ossigenata.

Oltre alla zona costiera si incontra il dominio pelagico, il mare aperto, profondo e costituito da animali
planctonici.

La zona del fondale oceanico è detta dominio bentonico con il benthos.

In base alla profondità delle acque è possibile suddividere le acque oceaniche in: la zona fotica dove arriva
la luce, la zona afotica dove non è presente la luce del sole.

Se consideriamo le acque dolci possiamo suddividere questi ambienti in tre tipologie: ambienti lentici con le
acque calme, gli ambienti lotici con acque in costante movimento, le zone umide dove il movimento e la
salinità delle acque è variabile.