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Viaggio naturalistico nel litorale sabbioso Ca Savio e nella laguna e valli da pesca vicino a Lio Piccolo

Di Peruzzo Matteo

Il viaggio per arrivare da Mirano a Ca Savio e a Lio Piccolo.


Si partiti da Mirano alle ore 8.30 circa, il mezzo che si usato stato un pullman. Si passati dalla citt di Spinea, si passati vicino a Mestre e poi si presa lautostrada per arrivare a Casale sul Sile. Qui c stata una sosta e anche per aspettare larrivo delle guide tra cui Michele Zanetti. Si partiti percorrendo tutto il tratto di laguna. Si passati vicino a Jesolo e Cavallino per arrivare a Ca Savio alle 11.00 circa. Lo scopo per cui si andati a Ca savio era per osservare la conformazione geologica, faunistica e floristica del litorale. Si mangiato al sacco in questa zona per andare poi alle 15.00 circa verso le valli da pesca vicino al paese di Lio Piccolo. Lo scopo era losservazione della conformazione geologica, faunistica e floristica delle valli da pesca e della laguna. Tutta la giornata stata interessata da sole e da alte temperature aggiranti attorno ai 25 C.

Visita al litorale sabbioso presso Ca Savio


Peruzzo Matteo IH 14 aprile 07

a Savio si trova nella linea di costa superiore. Questa costa bassa e sabbiosa a differenza delle coste dellIstria, quelle vicino a Trieste che sono alte e rocciose. La pendenza dallentroterra al mare di 0.5 . Lo strato sabbioso, cio composto di sabbia, un elemento grossolano della famiglia degli elementi fini. Il limo e largilla hanno granuli piccoli tanto che largilla impermeabile, mentre la sabbia ha granuli grossolani che lasciano passare lacqua. La sabbia del Litorale del Cavallino proviene dalle rocce delle Dolomiti, quindi composta da granelli di dolominia. Questi sedimenti vengono trasportati dal Piave: esso porta macigni, che si fermano molto prima del litorale, sabbie, limi ed argille. Solo le sabbie e i limi riescono ad arrivare al mare. Nella zona dove sfocia il Piave, il mare ha una corrente antioraria, che porta i sedimenti a Punta Sabbioni; mentre negli altri litorali veneti si stanno erodendo a causa del mare. Nel 1500 di questa penisola non cerano tracce. Aspetti biogeologici: la battigia interessata dallinnalzamento delle maree; nel golfo alto dellAdriatico abbiamo le maree pi alte del Mar Mediterraneo (80 cm circa), la battigia quindi non una linea stabile, ma si sposta con linnalzamento o labbassamento delle maree. La vita vegetale nella battigia apparentemente nulla; per ci sono delle microscopiche alghe unicellulari che vivono nelle gocce di acqua tra i granelli di sabbia. Ci sono degli animali in Figura 1 Vista della battigia (Ca' Savio) particolare i bivalvi e i gasteropodi. In questo mare c la beach rock, che si tratta di sabbia fossilizzata e cementata. A 15 metri dal mare questa sabbia forma delle isole, chiamate volgarmente tenue. In queste isole sottomarine, vivono molti animali in particolar modo i crostacei come gli astici o molluschi come i polpi, ma si insediano anche molte spugne. 1

Nella battigia ci sono dei granchi, dei molluschi e molti gusci di di gasteropodi o bivalvi che assieme ad altri elementi formano il materiale organico della battigia, che una risorsa molto importante di cui si cibano i gabbiani che sono animali spazzini. Quindi possiamo definire che la battigia ha una propria biocenosi. Si pu notare che una conchiglia in stato avanzato di decomposizione, quando nel guscio cominciano ad apparire macchie nere. Nella battigia si possono trovare conchiglie di molluschi come la Mactra stultorum conchiglia degli stolti, Ensis siliqua capa longa, Cardium echinatum. Nella battigia si pu trovare una microspugna che demolisce le conchiglie piaggiate fino a trasformarle in piccoli granelli che andranno a costituire con la sabbia il terreno. C u granchio che ha le estremit delle zampe piatte, che servono da badile per seppellirsi; vive nel fondale del mare. Il pettine limone Pectem operculus, il simbolo della Shell che commerciava allinizio conchiglie. Conchiglia molto rara ricercata dai collezionisti. Di altre conchiglie ci sono: Apporais Pespelecani piede di pellicano, la murice, utilizzata per la porpora, il pitarchione che un bivalve e lOstria edulis una conchiglia commestibile. La tigre del Bengala o Cicindela lunulata, un coleottero, chiamata cos per le sue due mandibole spropositate per triturare il cibo, riesce a sopravvivere sulla sabbia dove di giorno si possono raggiungere i 50, e per questo ha zampe molto allungate, cammina molto velocemente e spicca il volo per raffreddarsi. Predata dai fratini che sono degli uccelli, la tigre del bengala si nutre di larve di mosca. Ecco quindi che abbiamo una catena alimentare composta da: larve di mosca -> tigre del bengala-> fratini. La Turritella communis, 100 milioni di anni fa esisteva in molti mari. Le surpulidi sono degli anellide che vive in colonie. LEnisis una famiglia di conchiglie che si rifugia a 50 metri di profondit. La Nassa reticolata un predatore dei molluschi; riesce con la radula, lapparato raschiatore dei gasteropodi, a fare un forellino di pochi millimetri con cui uccide la preda. La Nivicola noae un bivalve che vive ancorata alla Beach rock, essa ha un bisso, una bretellina, che si fissa sulla roccia ed molto resistente. La Pecten yacobaeus la cappa santa formata da una valva inferiore piatta e da una superiore cava. Le seppie sono parenti dei polpi, esse si avvicinano alla costa per deporre le uova. Il Patygrapsus marmoratus si arrampica sulle bricole o sui muri, sta scomparendo dal Veneto per le acque inquinate. La Thasoeteas giga vive nelle bocche di porto e diventa molto grande. La zona desertica o spiaggia nuda la zona balneare, essa un deserto effettivo. Non ci sono animali che vivono permanentemente. Lambiente proibitivo per le piante perch manca lhumus, lacqua ed un altro fattore lescursione termica di 20 C (18 al mattino contro i 50 di giorno), poi ci sono i venti marini che spostano continuamente il suolo.

La fascia delle piante pioniere, composta da piante molto frugali: esse hanno bisogno di poca umidit, sopportano laridit e i venti e hanno un ciclo vegetativo molto breve e sono piante annuali, a differenza delle piante perenni, hanno tessuti spessi contro la disidratazione e
Figura 2 La prima duna con le piante pioniere

anche dei peli, resistono alla salinit. LAppalone Xathium italicum una pianta xamofila riesce a vegetare su sabbia. Lappalone produce delle capsule con uncini che si attaccano al pelo di animali o anche al tessuto degli uomini, in modo che i semi si disperdino lontano, poi per casualit o per volont dellospite cade (disseminazione zoofila). LAmophyla littoralis una pianta che si chiude su di essa per non far evaporare lacqua. Quando vengono seppellite dalla sabbia Figura 3 Amophyla littoralis mettono nuove radici che fissano la sabbia delle dune. Le dune artificiali sono state costruite otto anni fa per riportare il paesaggio allaspetto pi simili a quello originario, per fu utilizzata sabbia marina diversa da quella della spiaggia, hanno piantato lAmofila, che per morta a causa del limo della sabbia marina che rendeva la terra impermeabile. LEnotera biennis una pianta 3

alloctona originaria del nord America, ha una spiga che si forma in due anni e poi muore. Lerba medica di are ha foglie molto piccole di quella di pianura, e ha peli argentei per proteggersi dalle radiazioni solari. Le dune grigie sono dune caratterizzate da erbacce e qualche arbusto perch abbastanza fertile, il vento marino ancora molto forte, il pioppo nero che in pianura raggiunge i 30 metri, in queste zone alto come un arbusto, perch i rami che si innalzano troppo vengono smerigliati dai cristalli di sale. Nella depressione interdunale si raccoglie lacqua che sgronda dalle dune, si ha una impermeabilizzazione della sabbia; in questo modo lacqua pu ristagnare e pu durare settimane. Qui le rane depongono le uova. Il giunco nero (Schoemus nigrigas) e la canna di Ravenna (Eriantus ravennae) formano lo scoenetto-erianteto, cio lassociazione della flora interdunale.

Figura 4 Enotera biennis

Looteca la struttura di protezione delle uova della mantide religiosa. Lombrellifera una pianta che ha evoluto le foglie in spine per non essere brucata. La depressione inderdunale formata da arbusti che cercano di competere con la canna di Ravenna e il giunco come il pioppo bianco che supera i 40 metri in pianura, per nella fascia interdunale Figura 5 Zona interdunale un arbusto. La vegetazione interdunale usata come rifugio per gli animali: lepri Questo luogo non un ambiente in assoluto naturale ci sono tracce di pini marittimi che sono diffusi nel litorale tirrenico, essi per non vanno piantate nellambiente interdunale. Il salice a foglie di rosmarino una pianta rara che vive solo nella laguna veneta che si pu estinguere senza le depressione interdunali. Le capsule contengono semi che poi esplodono, per solo qualche seme germiner perch deve cedere nella posizione giusta.

La lucertola sicula vive solo nelle coste si distingue dalla lucertola dei muri perch ha due fasce verdi. La femmina ha un capo affusolato e piccolo, mentre il
Figura 7 Giunco nero Figura 6 L'ooteca di una mantide religiosa

maschio ha una testa grande e triangolare. Il bosco litoraneo ha una biodiversit massima e complessa (pi di 100 specie vegetali). Se c la dilatazione della spiaggia, il bosco avanza; se c lerosione, il bosco regredisce. I pini non sopportano i venti salati, i sali smerigliano le foglie e lalbero muore. Lontano nero un albero tipico delle sponde fluviali. Esso un albero che in un anno cresce tre metri. Ha un legno ricco di tanino che lo rende si resistente allimmersione e siccome una sostanza velenosa impedisce a muffe e funghi di decomporlo. Lerica carnicina (Herica carnea) una pianta di montagna, un relitto floristico. emigrata grazie ai fiumi per non sarebbe sopravvissuta se non ci fossero stati periodi freddi (dealpinazione);

Figura 8 e 9 Ontano nero

lerica sopravvive perch i ristagnamenti interdunali creano un microclima freddo, anche la bora e le correnti dei fiumi sono molto freddi. La pineta un bosco sterile poich lambiente non idoneo. Loperazione
Figura 9 Herica carnea

della guardia forestale la conversione della pineta in lecceta o bosco misto. Il leccio cresce anche nelle zone ombreggiate. Il ginepro comune una pianta preparatrice del terreno, mentre il biancospino una pianta autoctona del litorale. La cetonia un coleottero di colore verde che si ciba del biancospino. Prime della pineta cerano boschi di biancospino, salici, pioppi e rovi. La Tortulas ruralis un muschio che copre una duna, di origine atlantica, riesce a vivere in questa zona per i venti di bora. La poa una pianta che ha i semi che germinano sul corpo della pianta madre e poi cadono.

Figura 11 Biancospino

Le valli da pesca e la laguna (Lio Piccolo)


La valle da pesca unarea delimitata da un argine vallivo (in questo caso una strada per Lio Piccolo) dalla laguna; si pu notare il diverso livello tra laguna e la valle da pesca durante una bassa marea: lieve abbassamento della valle da pesca e maggiore nella laguna. I limicoli sono uccelli che derivano dalle zone magrebine (nord Africa), esso molto elegante con il dorso e il collo di colore nero e il petto e la testa di colore 6

bianco-avorio. Ha zampe lunghe . vengono qui in primavera per estivare, nidificano nelle barene. Le barene hanno vegetazione come la Spartina shicta che solidifica le barene. Tra una barena e laltra ci sono dei fiumiciattoli: i ghebi. Le barene si posso suddividere in: -Bassa barena -Media barena -Alta barena In casi di scirocco le barene posso essere sommerse. I limicoli mangiano pesce. In due mesi diventano adulti, non c dimorfismo sessuale soltanto c il colore del maschio pi scuro di quello della femmina. La pettegola si chiama cos perch si provoca schiamazzo, ha zampe e becco lunghi fondamentale per evitare la competizione alimentare. Il volta pietre chiamato cos perch fa rotolare delle piccole pietre per trovare insetti lucifoli di cui si ciba. Il chiurlo maggiore ama Figura 10 Laguna veneta le secche fluviali, ha un becco che raggiunge dai 15 cm ai 18 cm, ma pu arrivare fino a 20 cm di profondit. Lavocetta ha sviluppato u becco verso lalto e per cibarsi filtra lacqua. La garzetta un airone comune alto dai 50 ai 60 cm, ha un becco nero, e piumaggio bianco e due piume retronucali modificate (egrette) emesse nel periodo degli amori. Lairone guradabuoi viveva nelle risaie, ma
Figura 13 Valla da pesca

in questi ultimi anni si sono visti esemplari anche in laguna. Altri uccelli tipici della zona sono la nitticora, il tarabusino e il tarabuso, pi raro dei primi due, ama i folti canneti, sensibile alluomo, ed fortemente mimetico. Glia aironi in generale, mangiano cose diverse tra di loro; il 30% e il 40% sono piscivori, per mangiano anche rane, bisce dacqua, arvicole, toporagni e talpe. Cormorano La garzetta va a pescare su acqua profonda I cormorani sono uccelli acquatici inclusi nell'ordine dei 10 o 15 cm. Usa una tecnica di pesca molto pelecaniformi. L'abilit nella cattura dei pesci di cui si nutrono viene sfruttata da secoli dai pescatori dell'Estremo interessante: fa vibrare una zampa sul fonde Oriente, che sottraggono loro le prede tenendoli al per far scappare la preda, apre le ali per non guinzaglio e stringendone il collo per evitare che le inghiottiscano. Un solo cormorano in grado di catturare in riflettersi, la ricorre fino che non la prende. modo pi di 100 pesci all'ora. I loro escrementi, Altri uccelli che troviamo sono il gabbiano questo ricchi di azoto, potassio e fosforo, sono un ottimo comune e reale. Questultimo un fertilizzante, esportato dal Per in tutto il mondo. predattore di uova, hanno un becco con un uncino, anche se adesso sono diventati onnivori, e per loro pi conveniente andare a cibarsi nelle discariche. La rondine di mare o sterna comune, si tuffa per scovare qualche pesciolino. Riposa sulle bricole. Ha lapice del capo nera, zampe semipalmate e colore bianco-grigiastro. Le valli da pesca un rifugio degli anatidi, il germano reale viene qui a svernare assieme alla moretta, il codone, lalzavola e il mestolone. Le tamerici sono piante che hanno le funzioni di frangi vento assieme agli olivi di Boemia. Cavaliere d'Italia Tutti gli uccelli del genere Himantopus, detti cavalieri Il cavaliere dItalia fa il balletto nuziale. d'Italia, hanno zampe lunghe e sottili e becco Le valli da pesca sono private, a Capo Sile affusolato. Vivono nelle aree litoranee e la loro dieta abbiamo la Valle Dogato. La valle da pesca costituita principalmente da crostacei. vicino a Lio Piccolo si chiama la Paleazza; poi c anche valle Lione. Queste valli sono private o in concessione, lacqua viene messa in comunicazione con la laguna con delle paratie. In queste valli si allevano pesci come i cefali (in particolare lotregano) orata, branzini, le moeche e le anguille. Alcuni allevatori comperano il novellame (pesci piccoli) dal venditore. Alla fine dellestate i pesci tenderebbero a uscire dalla laguna (fraima) e andare nel mare aperto, quindi gli allevatori chiudono le paratie e fanno fluire acqua dolce che pi calda e la indirizzano verso delle vasche dove il pesce rimane latente (peschiere). I tamerici servono perch lacqua non geli. Ci sono specie ittiofaghe come gli airono o i cormorani, e i vallicoltori sono costretti a posizionare delle reti sulle peschiere. I cormorani possono arrivare fino a 20 metri, si sono trovate nelle nasse 8

(gabbie di metallo dove il pesce entra e resta intrappolato), uno o due cormorani morti. Questi animali passano il tempo per la pulizia delle penne e spalmano il sebo con il becco per renderlo idrorepellente. I cormorani per non hanno il sebo, che lo agevola nelle immersioni. In inverno il pesce non gli viene dato da mangiare, alla fine dellinverno vengono aperte le peschiere. Un branzino raggiunge lappezzatura commerciale a tre anni. Viene quindi indirizzato nei lavorieri, e con dei guadini vengono messi su tavolacci e selezionati. Alla fine verranno commercializzati. Le valli da pesca possono diventare valli da caccia perch vi sono molte specie di uccelli. La val Dogado misura 1850 ettari, poi c la Val Grassa bo, chiamata cos perch nelle barene venivano liberati i buoi per ingrassare mangiando la pulcinella. Tra queste due valli c la garzaia dove nidificano gli aironi. Il cigno in anatide per eccellenza, raggiunge il metro e settanta, non c dimorfismo sessuale, il maschio ha un bozzo (caruncola) pi prominente. Il cigno dovrebbe essere in nord Europa, per sono stati introdotti nel 1985 un coppia sul Sile, e hanno perso listinto della migrazione. Nei tempi antichi svernavano dal nor Europa quando il clima era proibitivo. I cigni sono territoriali, e hanno un territorio che Figura 14 Peschiere si estende di 2 Km. Nidificano altre specie nel territorio dei cigni. La folaga non un anatide, ha zampe lobate, becco non a cucchiaio tutta nera e non c dimorfismo sessuale. Esse amano le acque dolci

Nella geomorfologia lagunare c una bassa marea, che lascia scoperte le velme , che sono i fondali di limo della laguna.

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