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Sistema Vertidep
A temperature dell’acqua > 36° le piante della fitodepurazione faticano a portare ossigeno
alla microfauna: creare coni d’ombra con alberi o con sbalzo di qualche cm della zona
prendisole, pontili.
1. Iris pianta fondamentale: rimonda (Ripulitura di un albero fruttifero dalle parti secche e
dai polloni esuberanti.)dei fiori dell’iris, pianta fondamentale in fitodepurazione, questo
per evitare che vadano a seme e che si propaghino in tutto il bacino di
fitodepurazione. Nella stragrande maggioranza dei casi, il giardiniere che eseguirà
la potatura invernale nella fito, dovrà provvedere anche al dirado delle giovani
piantine.
2. Ibisco
3. Area di fito depurazione deve essere 1/3 dell’intero lago (fito + balneare)
AREA DI FITODEPURAZIONE
AREA DI BALNEAZIONE
Per biolaghi di dimensioni < 500m2 ci vogliono 4 persone esperte per la posa del
telo.
Stesura del telo impermeabile e lisciatura per eliminare quante più pieghe possibili.
Le pieghe rimanenti verranno tagliate, sovrapposte ed infine saldate. Per la saldatura si
prevede una vulcanizzazione a freddo.
Bacino di balneazione alla stessa quota o più alto di quello di fitodepurazione. Il bacino di
fito depurazione deve essere ad una quota maggiore di quella del terreno.
A lago maturo arriveremo ad una situazione che sarà a metà tra la mesotrofia e la
oligotrofia; cioè , avremo una leggera quantità di sali sufficienti alla vita delle piante e ad
alghe unicellulari che determineranno il colore più o meno verde dell’acqua.
Nota: l’acqua per il biolago si può prendere con idrovora dalla bonifica del terreno!
Rabbocchi (sempre necessari) con : Acqua acquedotto o acqua pozzo (dopo attenta
analisi chimica)
Eventuali fontane ossigenanti ed agitatori al centro del biolago (se molto grande)
Detto ciò si deduce che per costruire un biolago privato non sia necessario chiedere
alcuna autorizzazione (facendo eccezione per i lavori strutturali).
Tutto cambia dal momento in cui si decide di costruire un lago balneabile accessibile al
pubblico: biolaghi in luoghi pubblici, hotel, agriturismi, campeggi, ecc.
Si tratta del decreto del marzo 2010 (che ne sostituisce uno più vecchio): definizione
dei criteri per determinare il divieto di balneazione , nonché modalità e specifiche tecniche
per l’attuazione del decreto legislativo 30 maggio 2008 n.116, di recepimento della
direttiva CE relativa alla gestione delle acque di balneazione.
- la doccia. È buona norma effettuare una doccia con sola acqua (no sapone e shampoo )
- evitiamo l’uso di creme solari
- non entreremo in acqua con grosse ferite aperte
- ci puliremo bene i piedi prima dell’ingresso in acqua in modo da non introdurre terra o
sassi
- non buttiamo in acqua nessun corpo estraneo al sistema
- limiteremo fortemente l’ingresso nel biolago agli animali (fatta eccezione per quelli facenti
parte dell’ecosistema)
- meglio fare un passaggio nella toilette con i bambini prima dell’ingresso in acqua
- nuoteremo solo nel bacino balneabile evitando giochi e quant’altro in zona di
rigenerazione per non danneggiare le piante depuranti
Se sporadicamente il nostro lago diventa una sosta per gli uccelli migratori (anatre
germane ecc.), è consigliabile aspettare un giorno prima di balneare.
Nel periodo invernale provvederemo alla potatura delle piante presenti nel lago e nella
fitodepurazione. Si consiglia di effettuare gli interventi di potatura delle piante dormienti
(quasi tutte) dopo la fine del periodo delle gelate.
Costi da 300 a 700 euro al metro quadro. Non si spende meno della piscina.