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Richard Weixler nel 1976 – sistema austro tedesco

Giovanni Muccinelli - sistema italo olandese

Sistema Vertidep

Temperatura biolago è di 5-9° > temperatura piscina artificiale

A temperature dell’acqua > 36° le piante della fitodepurazione faticano a portare ossigeno
alla microfauna: creare coni d’ombra con alberi o con sbalzo di qualche cm della zona
prendisole, pontili.

1. Iris pianta fondamentale: rimonda (Ripulitura di un albero fruttifero dalle parti secche e
dai polloni esuberanti.)dei fiori dell’iris, pianta fondamentale in fitodepurazione, questo
per evitare che vadano a seme e che si propaghino in tutto il bacino di
fitodepurazione. Nella stragrande maggioranza dei casi, il giardiniere che eseguirà
la potatura invernale nella fito, dovrà provvedere anche al dirado delle giovani
piantine.
2. Ibisco
3. Area di fito depurazione deve essere 1/3 dell’intero lago (fito + balneare)

AREA DI FITODEPURAZIONE

4. Profondità di scavo 100-120 cm (dipende dalle piante della fitodepurazione)


5. Epdm (telo impermeabile nero)-> colonizzato dal biofilm poi diventa verde
6. Inerti: lapilli vulcanici e zeolite(disposta in modo opportuno)
7. Inerti di base , cavi di vario tipo (illuminazione + tubi drenanti + pozzetti dove
convergono i tubi), inerti che coprono il tutto, piante con radici
8. Phragmites australis (canniccio di fiume) – da eliminare perché rompe il telo
9. Piante sommerse, piante semi-sommerse, piante palustri, piante umide

Imperata (p. palustre) -> ossigena fino a 30cm di prof

Iris (p.Palustre) -> ossigena fino a 1 m

AREA DI BALNEAZIONE

1. Bordo-lago + alto del piano campagna


2. una fettuccia alveolare drenante (invisibile a lavori ultimati) che parte dal fondo
del lago per arrivare in superficie, ci ritroveremmo enormi bolle al centro del
lago.
3. Scavo -> geotessuto ad alta densità -> telo impermeabile definitivo (EPDM)

L’EPDM è molto pesante e per la posa in opera in grandi biolaghi ci vogliono


almeno 20 persone.

Per biolaghi di dimensioni < 500m2 ci vogliono 4 persone esperte per la posa del
telo.

Stesura del telo impermeabile e lisciatura per eliminare quante più pieghe possibili.
Le pieghe rimanenti verranno tagliate, sovrapposte ed infine saldate. Per la saldatura si
prevede una vulcanizzazione a freddo.

Bacino di balneazione alla stessa quota o più alto di quello di fitodepurazione. Il bacino di
fito depurazione deve essere ad una quota maggiore di quella del terreno.

Il sistema Vertidep invece, prevede una depurazione verticale discendente a flusso


continuo. In poche parole le pompe aspirano per depressione l’acqua dal fondo del bacino
di depurazione.

A lago maturo arriveremo ad una situazione che sarà a metà tra la mesotrofia e la
oligotrofia; cioè , avremo una leggera quantità di sali sufficienti alla vita delle piante e ad
alghe unicellulari che determineranno il colore più o meno verde dell’acqua.

Nota: l’acqua per il biolago si può prendere con idrovora dalla bonifica del terreno!

Rabbocchi (sempre necessari) con : Acqua acquedotto o acqua pozzo (dopo attenta
analisi chimica)

Meccanismo di troppo pieno

Meccanismo di troppo vuoto:


- un galleggiate alloggiato in un pozzetto
- un tandem di sonde sempre alloggiate in un pozzetto (molto affidabili)
- un rubinetto ad azionamento manuale (consigliato perché ci costringe a controllare
costantemente il biolago).

Eventuali fontane ossigenanti ed agitatori al centro del biolago (se molto grande)

Detto ciò si deduce che per costruire un biolago privato non sia necessario chiedere
alcuna autorizzazione (facendo eccezione per i lavori strutturali).
Tutto cambia dal momento in cui si decide di costruire un lago balneabile accessibile al
pubblico: biolaghi in luoghi pubblici, hotel, agriturismi, campeggi, ecc.

Si tratta del decreto del marzo 2010 (che ne sostituisce uno più vecchio): definizione
dei criteri per determinare il divieto di balneazione , nonché modalità e specifiche tecniche
per l’attuazione del decreto legislativo 30 maggio 2008 n.116, di recepimento della
direttiva CE relativa alla gestione delle acque di balneazione.

In poche parole la regione o ancor meglio la provincia, si accolla l’onere di controllare lo


stato di buona salute di tutte le acque balneabili , compresi i biolaghi.
Quindi, solo chi costruisce biolaghi pubblici, deve fare richiesta dell’autorizzazione
sanitaria relativa ad esso.

Se per la qualità dell’acqua, ogni ente si è riferito a controlli


specifici riguardanti i biolaghi, per le questioni di sicurezza
di questi invasi, si sono attenuti ad una equiparazione con la
piscina tradizionale:
- docce
- vigilanza
- spogliatoi
- recinzioni
- servizi igenici
è auspicabile che tutto il lavoro fatto da queste province, sia
di riferimento per una futura normativa nazionale.

1 persona ogni 10m3 di H2O

3 persone ogni 10m3 di H2O se ho fitodepurazione verticale

- la doccia. È buona norma effettuare una doccia con sola acqua (no sapone e shampoo )
- evitiamo l’uso di creme solari
- non entreremo in acqua con grosse ferite aperte
- ci puliremo bene i piedi prima dell’ingresso in acqua in modo da non introdurre terra o
sassi
- non buttiamo in acqua nessun corpo estraneo al sistema
- limiteremo fortemente l’ingresso nel biolago agli animali (fatta eccezione per quelli facenti
parte dell’ecosistema)
- meglio fare un passaggio nella toilette con i bambini prima dell’ingresso in acqua
- nuoteremo solo nel bacino balneabile evitando giochi e quant’altro in zona di
rigenerazione per non danneggiare le piante depuranti

Se sporadicamente il nostro lago diventa una sosta per gli uccelli migratori (anatre
germane ecc.), è consigliabile aspettare un giorno prima di balneare.

Se notiamo un repentino calo della limpidezza verificheremo


che:
- non vi siano odori anomali provocati dalla morte diqualche animale nomade caduto
accidentalmente nel lago
- controllo della temperatura. Temperature troppo elevate provocano un forzato riposo
delle piante che con le loro radici contribuiscono alla vita batterica. Un black out
temporaneo dei batteri provoca il proliferare delle alghe unicellulari che colorano l’acqua di
verde.
- controllo del livello di ossigeno presente in acqua. È sempre consigliabile che in un
biolago vi sia un ossigenatore: un agitatore, una fontanella o un apposito pompaggio di
aria. In un lago regolarmente usato non vi saranno problemi di ossigenazione ma ad
esempio durante un periodo di vacanza, la mancanza di ingressi preclude il movimento
dell’acqua con conseguente scarsa ossigenazione.

Sporadicamente possiamo effettuare controlli strumentali per la verifica del PH e della


quantità di sali contenuti nella biopiscina.
Variazioni di PH unite a temperature alte e ad un leggero calo della ionizzazione,
provocano una normale flocculazione degli elementi. Quindi è normale vedere piccoli
agglomerati di alghe e batteri galleggiare sulla superficie. Questo processo aiuta a
catturare piccole particelle di sporco che, intrappolate in questi piccoli fiocchi verdi,
vengono trasportate dalla corrente direttamente in fitodepurazione dove vengono
velocemente “digerite”.

Nel periodo invernale provvederemo alla potatura delle piante presenti nel lago e nella
fitodepurazione. Si consiglia di effettuare gli interventi di potatura delle piante dormienti
(quasi tutte) dopo la fine del periodo delle gelate.

Costi da 300 a 700 euro al metro quadro. Non si spende meno della piscina.

NOTA: telo direttamente a contatto con terreno -> se ho terreno argilloso


Armatura e c.a. -> se terreno sabbioso o ghiaioso

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