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COME TROVARE L'ACQUA IN SITUAZIONI ESTREME TUTTI I METODI PER DEPURARE L'ACQUA

L'uomo composto da circa il 60% di acqua, e normalmente ne deve assumere dai 2 ai 3 litri giornalieri. C' da tenere conto che la richiesta di acqua aumenta, in presenza di clima caldo o umido e di fatica, anche fino ai 5-8 litri al giorno. In caso di sopravvivenza essenziale riuscire a bere almeno un 1 litro di acqua al giorno, razionandola e bevendola a piccoli sorsi, bagnandosi prima le labbra per sfruttare al massimo ogni goccia. L'acqua sinonimo di vita se si pu resistere senza mangiare anche fino a 40 giorni, senza

acqua si pu durare solamente un paio di giorni in condizioni di riposo. LE COSE DA NON BERE: Anche se ci si trova in situazioni di sopravvivenza estreme NON BERE MAI: Bevande alcoliche: In clima freddi, bere alcol, all'inizio pu dare un senso di calore ma successivamente si ha un raffreddamento corporeo pi intenso di quello che si aveva prima di bere. In clima caldi, invece, disidrata il corpo. Bere alcol inoltre diminuisce anche le capacit mentali e motorie. Urine: Contengono gli scarti del nostro organismo seriamente sconsigliato bere la propria urina o quella degli animali. Sangue: pu causare diarrea, infezioni, problemi gastro-intestinali o altri problemi al metabolismo. Acqua del mare: contiene troppo sale, in caso di mancanza d'acqua si pu resistere pi a lungo restando senza bere che bevendo acqua di mare poich l'acqua salata disidrata e provoca danni ai reni.

Benzina o composti chimici (come diluenti, detergenti...) Acqua stagnante di stagni, pozze... Ghiaccio o neve (faremmo consumare inutilmente del calore prezioso al nostro corpo, meglio scioglierla in un pentolino o in assenza di fuoco metterla in un recipiente scuro)

Liquido biancastro, linfa lattiginosa di alcune piante (dal colore particolarmente brillante e amaro, potrebbe essere velenoso). Acqua sporca con schiuma e bolle e dall'odore nauseabondo. Acqua dove all'interno ci sono animali morti. Acqua di colore strano o dove la vegetazione circostante morta o mancante.

Non bere mai acqua fredda se si accaldati.


NON FUMARE. Il fumo sottrae liquidi e vitamine all'organismo. L'urina formata con le sostanze di scarto del corpo, ma in situazioni estreme, se non si trova nessuna fonte d'acqua, si pu bere. Considerare comunque l'orina come ultima risorsa.

L'acqua pu trasmettere ogni sorta di virus e microbi. I sintomi derivanti dall'ingerimento di acqua contaminata sono: dissenteria, diarrea sanguinosa grave e prolungata, febbre, debolezza, virus e malattie (tifo, colera, ecc.) o presenza di parassiti nel corpo. COME TROVARE L'ACQUA: Con acqua limitata cominciare a bere dopo 12 o 24 ore per sfruttare al massimo l'acqua presente nel nostro organismo. LA PIOGGIA: Si pu raccogliere l'acqua piovana in recipienti puliti (pi ne avete pi acqua potrete raccogliere). Potete utilizzare come recipiente qualsiasi cosa che sia in grado di trattenere l'acqua (cortecce o

grosse foglie, noci di cocco, sacchetti di plastica, indumenti impermeabili e cos via...). Se l'acqua raccolta sporca necessario bollirla o purificarla prima di berla. Per raccogliere l'acqua piovana potete legare una maglietta o un pezzo di stoffa ad un albero, in modo che l'estremit del panno pendi verso un qualsiasi tipo di contenitore.

Potete legare un panno assorbente appena al di sopra delle scarpe per raccogliere l'acqua piovana nell'erba. (vedi foto) Potete costruire una tettoia con del bamb, posizionando una canaletta orizzontale per raccogliere l'acqua in un pentolino. (vedi foto) Potete fare una buca e distendere sopra ad essa un grosso telo impermeabile creando un bacino per raccogliere l'acqua della pioggia. (vedi foto)

Oppure potete tamponare con un panno una superficie bagnata e poi strizzare il contenuto in un pentolino. (vedi foto)

Si pu raccogliere, con un indumento, la rugiada presente su piante e pietre. GLI INDICATORI D'ACQUA: Per trovare fiumi, laghi e corsi d'acqua bisogna seguire i punti dove la vegetazione pi verdeggiante o ad esempio seguire gli animali

(uccelli, mammiferi, api, formiche, un sentiero battuto recentemente dagli animali o presenza di escrementi vicino a una crepa). Se si circondati da una catena montuosa l'acqua solitamente si raccoglie nella base meno inclinata poich lo scorrimento meno veloce. Le grotte vengono create dell'acqua, ispezionandole fino in fondo si possono trovare rivoli d'acqua. Gole e crepacci stretti possono dare vita a piccole sorgenti. EVITARE di scavare in terreni porosi e friabili poich l'acqua in quei casi si accumula troppo in profondit.

DOVE SCAVARE PER TROVARE L'ACQUA? Scavando in determinati luoghi (letti di fiumi secchi, laghi in secca, valli, terreni umidi, aree verdeggianti...) si potrebbe riuscire a far accumulare dell'acqua all'interno di buche oppure riuscire a far concentrare piccoli rivoli d'acqua; in questi casi occorre comunque bollire o purificare l'acqua. Ci sono alcune piante che amano l'acqua come salici, sambuchi, canneti, ninfee. Si pu tentare uno scavo nelle loro vicinanze per trovare dell'acqua. Nelle zone erbose pi verdi e brillanti dove gli steli sono alti e carnosi, si pu tentare uno scavo sicuramente il terreno umido e c' la possibilit di trovare acqua. L'acqua dolce spesso si pu trovare dietro le dune di sabbia lungo il mare (vedi foto).

COME RACCOGLIERE L'ACQUA IN UNA PALUDE: Lasciare riposare il fango per mezza giornata e poi bollirlo per 10 minuti o in alternativa filtrare con la tecnica del filtraggio (spiegata pi avanti nell'articolo). Dove scavare in una palude?

L'ACQUA NELLA FLORA: Si pu ottenere acqua da molti vegetali, frutti, legumi, e piante. Ad esempio cocco, anguria contengono moltissima acqua, ma anche i frutti delle piante commestibili contengono una buona percentuale di acqua (limone, mango, avocado, ananas, kiwi, arance, e cos via...). Alcune piante immagazzinano sia internamente, sia esternamente l'acqua (la cima di un cactus pu essere pulita e spremuta). Le canne di bamb verdi se piegate possono fornire acqua. (vedi foto)

OTTENERE L'ACQUA ATTRAVERSO CONDENSA: possibile utilizzare un panno o un sacchetto per bere l'acqua condensata su superfici come vetro, metallo, foglie di piante. SACCO TRASPIRANTE: Mettete un sacco di plastica intorno a un ramo di albero verde (vedi foto), sigillate e appendete un sasso o un legno alla base per far defluire l'acqua, ottenuta tramite condensa, verso il basso. Montate il sacco traspirante la mattina e raccogliete l'acqua a fine giornata. Utilizzate ogni giorno un arbusto diverso.

LA DISTILLAZIONE:

Con questo sistema in 24 ore si possono ottenere dai 0,5 litri ai 2 litri d'acqua. Facendo pi buche anche di pi. Scavare una buca profonda e larga circa 1 metro, porre al fondo un recipiente con un tubicino che esce fuori dallo scavo (la cannuccia servir per evitare di smontare tutta l'attrezzatura ogni volta che si vuole consumare l'acqua, tuttavia se non si possiede un tubicino se ne pu fare anche a meno). Riempire il fondo della buca con vegetazione ricca di contenuto acquoso (foglie umide...). Coprire con un telo (ca. 2X2 m) in nylon o plastica bloccandolo ai lati con terriccio e pietre in modo da non far passare aria. Infine, si fa assumere al telo una forma concava ponendo al centro un sasso. Il depuratore funziona sia di giorno che di notte e produce acqua distillata poich la temperatura all'interno della buca si alza e il vapore prodotto dalla vegetazione si attacca al telo che pi freddo e la condensa scivola nel recipiente sottoforma di goccioline.

Procedimento illustrato:

ACQUA DEL MARE: Mai bere acqua di mare direttamente, il sale che contiene, a lungo andare, pu anche portarci alla morte; tuttavia possibile farla bollire e raccogliere il vapore generato dall'ebollizione con i propri vestiti per poi strizzarli o con un telo

impermeabile o un sacchetto di plastica; esistono comunque sostanze atte a desalinizzare l'acqua marina. Dissalatore ad energia solare: LINK. Un'altro metodo per depurare l'acqua salata consiste nel riempire una buca di acqua di mare e gettarci dentro delle pietre roventi, il vapore prodotto dovr essere raccolto con un indumento o un panno, e poi strizzato in un recipiente per essere bevuto. INFO: L'acqua distillata non ha sapore. Travasarla da un recipiente all'altro o mescolare velocemente per arricchirla di ossigeno e renderla pi gustosa.

COME POTABILIZZARE L'ACQUA:


1. Utilizzare sostanze come iodio o cloro (tintura di iodio al 2%: 5 gocce in un litro di acqua chiara, 10 gocce in acqua scura, con questo metodo attendere almeno 30 minuti prima di bere;

pillole o tavolette potabilizzanti: 1 pastiglia per acqua chiara, 2 per acqua scura). Compresse o pastiglie potabilizzanti per purificare l'acqua: LINK. 2. Bollire in un pentolino per 10 minuti. (METODO CLASSICO) 3. Utilizzare il metodo del filtraggio (cio far filtrare l'acqua attraverso vari strati) prima di potabilizzare l'acqua per pulirla da sporcizia e altre impurit.

Dentro un contenitore forato al fondo si creano diversi strati (partendo dal basso) di ghiaia o sassi

levigati, carbone vegetale polverizzato ricavato dalla combustione di legno, sabbia o terriccio molto fino e infine di nuovo ghiaia. Se non si possiede un contenitore si possono usare tre teli legati a un treppiede di 1 metro fatto con 3 legni. Sui teli mettere in quest'ordine (dall'alto) ghiaia, carbone e sabbia, oppure sempre in quest'ordine erba, sabbia, carbone. Dopodich bollire per 10 minuti.

In mancanza di recipienti si pu utilizzare un calzino. Riempirlo di carbone vegetale, terriccio e sabbia fine. Dopo la filtratura si pu aggiungere

una goccia di urina e mescolare il composto. Una volta filtrata l'acqua dalle impurit, bollirla per renderla potabile.

SODIS
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Applicazione del SODIS in Indonesia

La SOlar water DISinfection (conosciuto anche come SODIS) una metodica di disinfezione dell'acqua ottenuto con l'utilizzo della luce solare e delle comuni bottiglie di plastica in polietilene tereftalato (PET). un sistema economico ed efficiente per il trattamento dell'acqua in zone isolate, solitamente applicato a livello familiare. Questa metodica pu portare ad un importante miglioramento della qualit dell'acqua bevuta, con una riduzione delle malattie trasmesse da acqua infetta (e quindi principalmente le diarree), nelle persone che traggono l'acqua da fiumi, laghi o da acquedotti contaminati. La SODIS, rispetto ad altri sistemi portatili per la potabilizzazione dell'acqua (fondamentalmente: ebollizione, filtrazione, disinfezione chimica, flocculazione/disinfezione, raggi ultravioletti, solar water disinfection, dissalazione solare) caratterizzata fondamentalmente da:

estrema semplicit, efficacia anche in condizione improvvisate, mancanza di dipendenza da elettricit o macchinari, manutenzione pressoch nulla, sostenibilit dal punto di vista ambientale, bassissimo costo (fondamentalmente l'unico costo da sostenere l'attenta educazione delle comunit-famiglie), attenzione riposta principalmente sulla educazione della popolazione, (quindi necessit di un cambio comportamentale) piuttosto che utilizzo di particolari tecnologie o macchinari[1], non possiede alcuna valenza commerciale.

Per tale motivo sponsorizzata per lo pi solo da governi e da ONG.


Indice [nascondi]

1 Inquadramento generale

2 Funzionamento 3 Avvertenze 4 Linee guida per l'applicazione a livello familiare 5 Elementi che aumentano o ne diminuiscono l'effetto o 5.1 Latitudini alle quali la metodica SODIS efficace o 5.2 Fattori che ne riducono l'efficienza o 5.3 Fattori che ne aumentano l'efficienza o 5.4 Casi particolari o 5.5 Relazione tra esposizione e temperature 6 Tabelle di riepilogo [17] o 6.1 Metodica di base (codificate secondo l'EAWAG) [17] o 6.2 Variabili legate alle condizioni meteorologiche (codificate secondo l'EAWAG) o 6.3 Specifiche aggiuntive (tratte dalla letteratura internazionale) 7 Raccolta di dati sulla riduzione degli agenti patogeni con la SODIS 8 Attenzione all'educazione della popolazione o 8.1 In pratica 9 Classificazione delle tecniche di disinfezione solare 10 Storia, Ricerca e Sviluppo 11 Applicazione del SODIS nel mondo 12 Note 13 Voci correlate 14 Collegamenti esterni

Inquadramento generale [modifica]


Per approfondire, vedi la voce Sistemi portatili per la potabilizzazione dell'acqua . Secondo l'OMS gli studi sui programmi [... di sanificazione, N.d.T.] che hanno raggiunto un risultato significativo suggeriscono che i programmi dovrebbero essere basati su una collaborazione che combini risorse governative e reti composte da ONG e gruppi di autoaiuto con le competenze necessarie allo sviluppo sociale e la fiducia della comunit. In accordo a quando sopra i programmi di successo promuovono tecnologie di sanificazione a basso costo con un basso o nullo utilizzo di macchine, liberando quindi una pi grande proporzione di fondi del programma per la intermediazione sociale e la promozione dell'igiene.[2]

Occorre considerare che l'OMS segnala che, a causa dell'acqua infetta, si hanno:

1,1 miliardi di persone non hanno l'accesso ad una fornitura di acqua potabile, 1,8 milioni di persone muoiono ogni anno per diarrea, la maggior parte bambini sotto i 5 anni, la mancanza di acqua pura perpetua la povert, il 94% dei casi di diarrea sono prevenibili attraverso modificazioni dell'ambiente.[3]

Questa metodica raccomandata dal World Health Organization (WHO, od OMS in italiano) tra le tecniche per il trattamento e la conservazione dell'acqua.[4] Come sopra riportato, il SODIS fa parte delle metodiche per il trattamento domestico dell'acqua e lo stoccaggio sicuro dell'acqua (Household water treatment and safe storage) (HWTS) proposta dal WHO, ovvero:

Ebollizione clorazione dell'acqua SODIS filtrazione con ceramiche, flocculazione/disinfezione[5]

Altro punto fondamentale il Safe storage, ovvero lo stoccaggio sicuro ad esempio con contenitori chiusi a bocca stretta, schermati. Con il lancio della campagna per il trattamento familiare dell'acqua e lo stoccaggio sicuro dell'acqua (HWTS), l'OMS riconosce lo scarsissimo interesse di tutti gli organismi sovranazionali, nazionali e locali per una sanificazione dell'acqua fatta al livello della raccolta ed utilizzo dell'acqua. Ovviamente sottolinea come anche che queste metodiche non possano e non debbano essere una alternativa alle infrastrutture.[3]

Funzionamento [modifica]
L'esposizione alla luce solare uccide molti batteri responsabili della dissenteria e di altre malattie trasmissibili con l'acqua. Si pensa che due effetti della radiazione solare contribuiscano all'inattivazione degli organismi patogeni:

gli UV-A con una diretta attivit battericida, la radiazione infrarossa con il riscaldamento dell'acqua. Se la temperatura dell'acqua raggiunge i 50 C, il processo di disinfezione dell'acqua diventa tre volte pi veloce.

Avvertenze [modifica]
Tempi ridotti di esposizione alla luce solare o scarsezza di luce dovuta a nuvolosit o cattiva esposizione diminuiscono fortemente l'efficienza del metodo di disinfezione. Dovrebbero essere considerati anche i seguenti aspetti:

Il materiale della bottiglia

Alcuni tipi di vetro o materiali PVC possono impedire alla luce ultravioletta di raggiungere l'acqua.[6] Il policarbonato blocca tutti i raggi UVA e UVB, e quindi non dovrebbe essere utilizzato. Sono consigliate le bottiglie realizzate in PET disponibili in commercio.

L'invecchiamento delle bottiglie di plastica

L'efficienza del SODIS dipende dalla condizione fisica delle bottiglie di plastica, i graffi e altri segni di logoramento riducono l'efficienza del SODIS.

La forma dei contenitori

L'intensit della radiazione UV diminuisce rapidamente con l'aumentare della profondit dell'acqua. Alla profondit di 10 centimetri, con la torbidit moderata di 26 NTU (Nephelometric Turbidity Unit), la radiazione UV-A si riduce al 50%.

L'ossigeno

La luce solare produce composti dell'ossigeno molto reattivi (radicali liberi dell'ossigeno e perossidi di idrogeno) nell'acqua. Queste molecole reattive contribuiscono al processo di distruzione dei microorganismi. In condizioni normali (fiumi, torrenti, sorgenti, laghi, rubinetti) l'acqua contiene sufficiente ossigeno (pi di 3 mg di ossigeno al litro) e non necessario ossigenarla prima dell'applicazione del SODIS.

La contaminazione da parte del materiale della bottiglia

Ci sono state alcune preoccupazioni a proposito del fatto che i contenitori di plastica possono rilasciare componenti chimici o tossici nell'acqua, un processo forse accelerato dal calore. Lo "Swiss Federal Laboratories for Materials Testing and Research" ha esaminato la diffusione di DEHA e DEHP nell'acqua da bottiglie PET nuove e riutilizzate durante l'esposizione al sole. I livelli di concentrazione trovati nell'acqua a 60 C dopo un'esposizione al sole di 17 ore erano molto pi bassi delle linee guida del WHO per l'acqua potabile e con la stessa concentrazione dei DEHA e DEHP generalmente trovati nell'acqua di rubinetto di alta qualit. Inoltre sono state espresse preoccupazioni per l'utilizzo delle bottiglie PET dopo un report pubblicato da ricercatori dell'Universit di Heidelberg sull'antimonio rilasciato dalle bottiglie PET per acqua minerale e analcolici immagazzinati per molti mesi nei supermercati. Comunque, le concentrazioni di antimonio trovate nelle bottiglie sono molto al di sotto delle linee guida del WHO[7] per le concentrazioni di antimonio nell'acqua potabile.[8][9][10][11][12] Inoltre, l'acqua del SODIS non immagazzinata per periodi cos estesi nelle bottiglie.

La riproduzione dei batteri

Una volta rimosse le bottiglie dal sole, i batteri sopravvissuti possono ancora riprodursi all'ombra. Uno studio del 2010 ha mostrato che l'aggiunta di solo 10 parti per milione di perossido di idrogeno efficace per la prevenzione della ricrescita del batterio di un tipo di salmonella.[13]

Sostanze chimiche tossiche

Il SODIS non rimuove le sostanze chimiche tossiche che potrebbero essere presenti nell'acqua.

Linee guida per l'applicazione a livello familiare [modifica]

Linee guida per l'applicazione a livello familiare


Lavare bene le bottiglie, la prima volta che si usano.[14] Versare l'acqua non potabile in bottiglie trasparenti (se possibile utilizzare bottiglie in PET)

Ossigenare bene l'acqua, riempendo le bottiglie per tre quarti, agitarle per 20 secondi ed infine riempirle completamente.[14] Se l'acqua fosse molto torbida deve essere precedentemente filtrata. Le bottiglie piene vengono quindi esposte al sole. I migliori effetti della temperatura sono raggiunti se le bottiglie sono posizionate su un tetto. Se la nuvolosit coprisse circa il 50% del cielo dovrebbero essere sufficienti 6 ore[15] Se la nuvolosit coprisse l'intero cielo, dovrebbero bastare 2 giorni[15]. In caso di pioggia la metodica non sufficiente, in questo caso si consiglia la raccolta dell'acqua piovana[15]

L'acqua trattata, a questo punto, pu essere utilizzata. Il rischio di una nuova contaminazione pu essere ridotto se l'acqua viene conservata nelle bottiglie.

Elementi che aumentano o ne diminuiscono l'effetto [modifica]


Latitudini alle quali la metodica SODIS efficace [modifica]
Si ritiene che:

la regione pi favorevole sia compresa tra il parallelo 15 N/S ed il parallelo 35 N/S. la seconda regione pi favorevole quella compresa tra i paralleli 15 N/S e 0 N/S.[14]

Fattori che ne riducono l'efficienza [modifica]


Una elevata torbidit dell'acqua riduce in modo significativo l'efficienza del SODIS[16][17] Uso di bottiglie con scarsa trasparenza ai raggi UV, vecchie, graffiate, nere o comunque colorate[17] Utilizzo di bassa radiazione UV[17] Cielo nuvoloso[17] Bassa temperatura dell'aria[17] Posizionamento delle bottiglie verticalmente invece che orizzontalmente[17] Spessore del contenitore dell'acqua (e ci spiega la generale miglior efficienza delle sacche di acqua, rispetto alle bottiglie).[16]

Fattori che ne aumentano l'efficienza [modifica]


Usare acqua a bassa torbidit[17] Porre le bottiglie orizzontalmente[17] Porre le bottiglie su una superficie metallica ondulata che rifletta la luce[17] Esporre le bottiglie pi presto che si pu, preferenzialmente al mattino[17] Esporre le bottiglie per due giorni consecutivi, se il cielo fosse nuvoloso al 100%[17] Un semplice collettore solare costruito con una scatola da scarpe, rivestita di alluminio, migliora l'efficienza.[17] Nel caso di piogge continue usare la SODIS raccolta precedentemente, oppure contenitori di acqua piovana[17]

Casi particolari [modifica]

preferibile utilizzare bottiglie in PET, (da scartarsi PVC per instabilit chimica e vetro per peso e facilit di rottura).

Se la bottiglia dovesse avere una tinta modicamente azzurrata (come spesso accade con le bottiglie in PET) questo non modifica in alcun modo la resa.[15] La bottiglia non deve contenere pi di tre litri.[15] Una elevata torbidit dell'acqua diminuisce l'effetto battericida della luce. Nel qual caso si consiglia di filtrare l'acqua. Viene considerata accettabile un'acqua la cui torbidit consente di leggere attraverso la bottiglia la testata di un quotidiano.[18]

Relazione tra l'esposizione al sole e le temperature medie raggiunte in regioni tropicali

Relazione tra esposizione e temperature [modifica]


Nel grafico viene riportata la relazione tra l'esposizione al sole e le temperature medie raggiune in regioni tropicali[16]

L'utilizzo di sacche in PET aumenta di parecchio l'efficienza del SODIS[16], ne diminuisce per di molto la praticit per la pi difficile reperibilit delle sacche e la necessit di una periodica sostituzione (molto pi facile per le comuni bottiglie per l'acqua) si calcola che a Dubendorf, in Svizzera, l'irraggiamento nelle giornate soleggiate sia > a 600 W/m2, mentre nelle giornate nuvolose sia inferiore a 300 W/m2[19]

Tabelle di riepilogo [modifica]


Metodica di base (codificate secondo l'EAWAG)[17] [modifica]

Numero Passo

Passi principali

Passi principali (su casi particolari)

Specifiche ulteriori

Riferimenti bibliografici

Lavare bene le bottiglie, la prima volta che si usano

[14]

Utilizzare la Versare l'acqua non potabile in bottiglie in PET bottiglie d'acqua trasparenti (piuttosto che vetro e PVC)

Per ossigenare bene l'acqua, riempire le bottiglie per , quindi agitarle per 20 secondi ed infine riempirle completamente

importante riempire completamente le bottiglie in quanto le bolle d'aria diminuiscono la quantit di radiazione UV-A

[14][17]

Le bottiglie piene sono quindi esposte al sole. I Il tipo migliore di tetto migliori effetti della temperatura sono raggiunti se ondulato in metallo riflettente le bottiglie sono posizionate su un tetto.

[17]

Se presente una elevata torbidit dell'acqua, si consiglia di filtrare l'acqua.

In questo caso si consiglia di: a) lasciare decantare l'acqua, b) filtrare l'acqua in un fazzoletto ed a questo punto iniziare la procedura SODIS tradizionale (punto 1)

[17][18]

la esposizione al sole non dovrebbe essere inferiore alla 6 ore, dalle 9 antimeridiane alle 3 pomeridiane, almeno.[17]

bb) se non disponibile un fazzoletto o panno utilizzare un coagulante come il lime.


Se la nuvolosit dovesse coprire circa il 50% del cielo sono sufficienti 6 ore Se la nuvolosit dovesse coprire l'intero cielo, sono sufficienti 2 giorni In caso di pioggia, si consiglia la raccolta dell'acqua piovana

[15]

[15]

[15][17]

Per ogni membro di una famiglia si dovrebbero avere 4 L'acqua trattata pu essere utilizzata. Si pu ridurre bottiglie: il rischio di una nuova contaminazione se l'acqua 2 effettuerebbero il trattamento SODIS attivo, viene conservata nelle bottiglie. altre 2 sarebbero la riserva d'acqua.

[17]

Variabili legate alle condizioni meteorologiche (codificate secondo l'EAWAG)[17] [modifica]

Le condizioni meteorologiche

La durata minima del processo

Sole

6 ore

Nuvolosit 50%

6 ore

Nuvolosit 50-100%

2 giorni

Pioggia

Stoccaggio dell'acqua piovana ed utilizzo della stessa.

Specifiche aggiuntive (tratte dalla letteratura internazionale) [modifica]


Specifiche Bibliografia su metodica

fattori favorevoli

fattori contrari

la regione pi favorevole compresa tra il parallelo 15 N/S ed il parallelo 35 N/S Latitudine la seconda regione pi favorevole quella compresa tra i paralleli 15 N/S e 0 N/S

[14]

[14]

Torbidit

Usare acqua a bassa torbidit

Una elevata torbidit dell'acqua riduce in modo significativo l'efficienza del SODIS

[16][17][20]

Colore bottiglie

Uso di bottiglie trasparenti

Uso di bottiglie con scarsa trasparenza ai raggi UV, vecchie, graffiate, nere o

[17]

comunque colorate

Utilizzo di bassa radiazione UV

Cielo nuvoloso Effetti delle variabili legate alla radiazione solare

[17]

Bassa temperatura dell'aria

[17]

Esporre le bottiglie pi presto che si pu, preferenzialmente al mattino

[17]

preferibile utilizzare bottiglie in Effetto bottiglie non PET (per via della resistenza agli PET urti, stabilit chimica e facilit di fornitura)

Sconsigliabili le bottiglie in PVC (instabilit chimica) ed in vetro (facilit alla rottura)

1 Potenziamento SODIS tradizionale

Posizionare le bottiglie su ondulina metallica riflettente.

[17]

2 Potenziamento SODIS tradizionale (SOCO-DIS semplificato)

Un semplice collettore solare costruito con una scatola da scarpe, con i bordi alti quanto la bottiglia circa, rivestita di alluminio.

[17]

3 Potenziamento SODIS tradizionale (SOCO-DIS)

Collettore solare costituito da 5 piani in legno rivestiti da alluminio con quattro ali nello stesso materiale angolati di 30 gradi

[21]

Per le specifiche si rimanda all'articolo in bibliografia

Raccolta di dati sulla riduzione degli agenti patogeni con la SODIS [modifica]

Per quanto riguarda degli agenti patogeni i dati sembrano dimostrare una discreta riduzione di molti ceppi batterici dopo un'esposizione di 6 ore, ed esattamente Salmonella typhimurium, Shigella flexneri,[22], Shigella dysenteriae, Escherichia coli, Vibrio cholera e Pseudomonas aeruginosa[23][24],[25][26]Cryptosporidium parvum e cisti di Giardia muris[27], i funghi Candida albicans e Fusarium solani[28] ed il virus della Polio[29].

agente

radiazione utilizzata tempo completa per completa Bibliografia inattivazione inattivazione (W/m2)

Specifiche su metodica (se non segnalato si intende la SODIS tradizionale)

1 Campylobacter jejuni 20 minuti

1050 W/m2

[30]

Streptococcus epidermidis,

45 minuti

1050 W/m2

[30]

Yersinia enterocolitica,

45 minuti

1050 W/m2

[30]

Escherichia Coli enteropatogenico,

90 minuti

1050 W/m2

[30]

5 Candida albicans

6 ore

870 W/m2

[31]

SODIS

Candida albicans

4 ore

870 W/m2

[31]

SPC-DIS

6 Oocisti Giardia Muris 4 ore

830 W/m2

[32]

Trofozoite 7 Acanthamoeba polyphaga

6 ore

870 W/m2

[31]

SODIS

Trofozoite Acanthamoeba

2 ore

870 W/m2

[31]

SPC-DIS

polyphaga

Oocisti 8 Cryptosporidium parvum

Tra 8 e 12 ore

600 W/m2

[33]

Oocisti Cryptosporidium parvum

10 ore

830 W/m2

[32]

Oocisti 9 Acanthamoeba polyphaga

4 ore

850 W/m2 + riscaldamento a 55 C

[34]

Oocisti Acanthamoeba polyphaga

6 ore

850 W/m2 + riscaldamento a 50 C

[34]

Oocisti Acanthamoeba polyphaga

nessuna inattivazione

850 W/m2 + riscaldamento a 45 C

[34]

Oocisti Acanthamoeba polyphaga

nessuna inattivazione

870 W/m2

[31]

SODIS

Oocisti Acanthamoeba polyphaga

nessuna inattivazione

870 W/m2

[31]

SPC-DIS

Nessuna 10 Spore Bacillus subtilis inattivazione dopo 16 ore

1050 W/m2

[30]

Spore Bacillus subtilis

870 W/m2

[31]

SODIS

Spore Bacillus subtilis

870 W/m2

[31]

SPC-DIS

Attenzione all'educazione della popolazione [modifica]


It is possible that respondents would like to please field staff and over-report use out of courtesy. Also, observing exposed bottles on the roof may overestimate use, because some households were noted anecdotally to have placed bottles on the roof to avoid discussions with the SODISimplementing NGO staff..... We conclude that self-reported SODIS use may overestimate compliance and a combination of reported and objectively measurable indicators provides more accurate SODIS compliance data ( possibile che i soggetti vogliano accondiscendere allo staff in campo e che quindi sovrariportino i dati solo per
cortesia. Anche la semplice osservazione delle bottiglie esposte sui tetti pu sovrastinare l'uso, perch (a livello aneddotico) si notati alcuni componenti delle famiglie porre bottiglie sui tetti per evitare discussioni con lo staff deputato alla attuazione della SODIS. )
[1]

Per quanto concerne i dati riguardanti la riduzione della malattie trasmissibili (dato ovviamente pi importante per valutare la vera efficacia sanitaria della metodica SODIS), alcuni studi dimostrano una riduzione della diarrea variabile dal 30 all'80%.[35][36][37][38][39] Come sopra riportato esistono differenze tra il risultato sulla diminuzione della carica batterica con trattamento SODIS ed i dati riguardanti la pi modesta riduzione, all'atto pratico, delle diarree[1] Ad esempio lo studio soprariportato, di cui la nota, evidenzia quanto sia importante una attenta azione di informazione efficace, insegnamento e modifica comportamentale della popolazione interessata all'utilizzo del SODIS. Anche l'articolo di Zulfiqar A. Bhutta su PLoS Medicine[40] insiste sulla importanza dell'educazione della popolazione
The failure of some plausible interventions when implemented at scale may also reflect a failure of delivery strategies rather than an ineffective intervention. (Il fallimento di interventi potenzialmente utili, quando applicati in pratica, pu anche riflettere il fallimento di una mancanza di strategia di esplicazione, piuttosto che di un intervento non efficace )

Ci con ogni probabilit legata alla scarsa aderenza, nei fatti, alla tecnica SODIS. Con ci non si fa altro che ribadire l'attenzione che deve essere posta alla formazione delle famiglie che utilizzeranno la tecnica. In pratica [modifica] In pratica uno studio dimostra come siano importanti il coinvolgimento (involvment) e la ability: Il coinvolgimento pu essere incrementato riferendo che esiste un grande bisogno di trattare l'acqua, e delle malattie che pu passare a s stessi ed alla propria famiglia una acqua non trattata.[41]

Risultati in campo dell'utilizzo della SODIS

Luogo

Sito

Numero Soggetti soggetti/Numeri controlli

Durata studio

Risultati(episodi di diarrea tra soggetti utilizzanti il SODIS e controlli utilizzanti Compliance Bibliografia acqua non trattata, nel lasso di tempo studiato)

Vellore, Tamil Nadu, India

Bambini urban tra i 6 ed 100/100 slum i 59 mesi

6 mesi

1.7/2,9

78%

[38]

Bambini distretto inferiori di Totora rurale 376/349 ai 60 (Bolivia) mesi

12 mesi

3,6/4,3

32.1%

[1]

Masai

5-16 anni 108/98

12 4,1/4,5 settimane

non nota

[42]

Classificazione delle tecniche di disinfezione solare [modifica]


Esistono in realt molte tecniche di disinfezione solare. Ovvero:

SODIS tradizionale: o con bottiglie in vetro o con bottiglie in PET, [16] o in sacche in PET (di spessore di 0,15 mm) e profondit dell'acqua compresa tra 2 e 6 cm. . SOCO-DIS potenziamento con collettori solari della tecnica SODIS; vedi le Specifiche aggiuntive (tratte dalla letteratura internazionale) Disinfezione con processo continuo: o SODIS tramite reattore e contenitore per l'acqua, o SOPAS tramite reattore con volumetria simile (la Sopas utilizza il solo calore con risultati genericamente inferiori al SODIS).[16] Solar disinfection unit base.[43] SPC-DIS.[31] La SPC-DIS utilizza contemporaneamente al SODIS la fotocatalisi solare con TiO2

Storia, Ricerca e Sviluppo [modifica]

Il primo esempio di applicazione simile al SODIS riguarda l'India 2000 anni prima di Cristo, ove l'acqua veniva filtrata nel carbone e successivamente esposta al sole per purificarla.[42] L'efficacia del SODIS fu scoperta per primo dal Professor Aftim Acra presso la American University di Beirut nei primi anni 80. Un importante follow-up, fu condotto dal gruppo di Martin Wegelin del Swiss Federal Institute of Aquatic Science and Technology (Eawag) e dal Dr Kevin McGuigan della Royal College of Surgeons in Ireland. Furono effettuati trials di controlli clinici, in via pionieristica, dal Professor Ronan Conroy del team RCSI in collaborazione con il Dott. T Michael Elmore-Meegan. Attualmente un progetto di ricerca congiunta sul SODIS effettuato dalle seguenti istituzioni:

Royal College of Surgeons dell'Irlanda (RCSI) University of Ulster (UU), Regno Unito CSIR Environmentek, Sud Africa, The Institute of Water and Sanitation Development (IWSD), Zimbabwe Plataforma Solar de Almera (CIEMAT-PSA), Spagna University of Leicester (UL), Regno Unito The International Commission for the Relief of Suffering & Starvation (ICROSS), Kenya University of Santiago de Compostela (USC), Spagna Swiss Federal Institute of Aquatic Science and Technology (Eawag), Svizzera.

Altri sviluppi includono un'unit di disinfezione a flusso continuo[44] e la disinfezione solare con film di diossido di titanio posti sopra cilindri di vetro che prevengano la ricrescita batterica dei coliformi dopo la SODIS.[45] La ricerca ha dimostrato che un numero di additivi a basso costo sono capaci di accelerare la SODIS e che gli additivi dovrebbero rendere la SODIS pi rapida ed efficace sia con tempo coperto che soleggiato, sviluppi che potrebbero rendere la tecnologia pi efficace ed accettabile agli utilizzatori.[46] Un altro studio ha dimostrato che coagulanti naturali come i semi di cinque specie di piante naturali (Vigna unguiculata, Phaseolus mungo, Glycine max, Pisum sativam e Arachis hypogea) furono testati per rimuovere la torbidit e risultarono efficaci come il metodo commerciale che utilizza l'allume come flocculante ed anche superiore per la clarificazione, in quanto il dosaggio ottimale era pi basso.[47]

Metodi di purificazion ee disinfezione dell'acqua


Le malattie a trasmissione oro-fecale da fonte idrica costituiscono un rischio concreto per i viaggiatori internazionali (vedi Diarrea del viaggiatore). Alcuni dei suggerimenti validi per i viaggiatori diretti verso paesi tropicali valgono anche per coloro che si recano in regioni rurali dei paesi temperati e utilizzano acque di superficie: basti ricordare recenti epidemie di criptosporidiosi (vedi Malattie intestinali da protozoi) in USA (Barwick RS, et al. Surveillance for waterborne-disease outbreaks United States, 1997-1998. MM WR: CDC Surveill Summ 2000; 49:121). In molti paesi tropicali l'inadeguatezza dei sistemi di igiene e di distribuzione delle acque, la scarsa disponibilit di fonti sicure, il crescente inquinamento rendono l'acqua un possibile veicolo di infezioni. Sono moltissime le aree del mondo in cui non esiste un sistema affidabile di purificazione dell'acqua e in cui di conseguenza le popolazioni che non hanno accesso all'acqua potabile (World Health Organization (WHO)/United Nations Children's Fund. Global water supply and sanitation assessment 2000. Geneva: WHO, 2000). I viaggiatori, specie in zone remote, possono affidarsi a diversi accorgimenti e dispositivi alfine di rendere l'acqua potabile. Una recente revisione della letteratura sull'argomento stata recentemente pubblicata:Howard Backer: Water Disinfection for International and Wilderness Travelers, Clinical Infectious Diseases 2002;34:355-364. I principali microrganismi trasmessi con lacqua sono riportati nella tabella sottostante. Principali microrganismi potenzialmente trasmissibili con l'acqua (evidenziati i pi comuni): molti di questi agenti sono trasmessi con maggiore frequenza dagli alimenti Batteri Escherichia coli (ETEC) Altri E.coli (es. 0157:H7, enteroinvasivi, enteroadesivi) Virus Calicivirus Enterovirus (Poliovirus e molti altri) Epatite A, E Norwalk Rotavirus Protozoi Cryptosporidium parvum Cyclospora cayetanensis Elminti Nematodi (A.lumbricoides, E.vermicularis, T.trichiura, D.medidensis)

Campylobacter spp. Salmonella Shigella spp. Aeromonas spp. Plesiomonas V.cholerae Vibrio parahaemolyticus Yersinia enterocolitica

Entamoeba histolytica Giardia lamblia Isospora belli Toxoplasma gondii

La maggior parte di questi agenti patogeni particolarmente virulenta ed in grado di causare malattia anche se presente in piccole quantit nell'acqua (130 oocisti di Cryptosporidium parvum sono sufficienti a causare la malattia). La purificazione dell'acqua deve inoltre considerare, oltre alla eliminazione dei microrganismi patogeni, anche la rimozione di materiale organico ed inorganico di altra natura e inquinanti industriali potenzialmente pericolosi. Non esiste un metodo sicuro per valutare la qualit dell'acqua sulla base dell'aspetto, del colore, dellodore o del gusto. Non esiste neppure un sistema che elimini tutti i microrganismi dall'acqua. L'obiettivo in genere quello di ottenere una riduzione del livello di germi tale da rendere lacqua microbiologicamente sicura. Il processo che porta ad ottenere unacqua potabile consiste di tre passaggi successivi, la chiarificazione, la purificazione e la disinfezione. Chiarificazione La chiarificazione il primo procedimento, in grado di facilitare i successivi di purificazione o disinfezione dell'acqua riducendo la torbidit e rimuovendo le particelle di maggiori dimensioni. Per questo scopo si pu utilizzare la sedimentazione delle particelle sospese lasciando per almeno un ora l'acqua ferma permettendo alle particelle di depositarsi per gravit. Altre tecniche comprendono la coagulazione (mediante colloidi) o la flocculazione mediante sali di alluminio, composti chimici (contenenti calcio, magnesio o sali di ferro), fino al

lievito in polvere o alla cenere in casi di emergenza. Purificazione Consiste nella rimozione di sostanze organiche ed inorganiche tale da migliorare le caratteristiche organolettiche dell'acqua. Non significa necessariamente che l'acqua ottenuta sia microbiologicamente sicura. La purificazione pu essere ottenuta mediante l'impiego di carbone attivato (quello utilizzato nella maggior parte dei filtri portatili). Pur non eliminando i microrganismi permette di ridurre in modo considerevole le sostanze organiche e gli inorganici chimici migliorando le qualit dell'acqua. Ricordarsi di utilizzare i filtri secondo le istruzioni e di operare la necessaria manutenzione. I filtri trattenendo i batteri vengono facilmente colonizzati. Disinfezione E il procedimento che porta alla rimozione dei germi patogeni o alla loro riduzione ad un livello tale che l'acqua abbia soltanto un minimo rischio microbico, in sostanza risulti potabile. Per questo scopo esistono diversi metodi utilizzabili secondo le circostanze e le possibilit. 1. Calore E' il metodo probabilmente pi efficace, tuttavia non sempre le fonti di calore sono disponibili; inoltre, il calore non migliora le caratteristiche organolettiche dell'acqua. Tuttavia, rispetto agli altri metodi, l'efficacia non influenzata dalla presenza di materiale corpuscolato. Tutti i patogeni enterici sono sensibili al calore e la grande maggioranza di essi sensibili alla pasteurizzazione. Per questo motivo si ritiene che l'acqua che abbia raggiunto e mantenuto la temperatura di ebollizione per un minuto pu essere considerata adeguatamente sicura da un punto di vista microbiologico (Centers for Disease Control and Prevention. Health information for international travel 2000-2001. Atlanta: US Department of Health and Human Services, Public Health Service, 2001). Ogni altro metodo di valutazione della temperatura (es. troppo calda per essere toccata) non un sistema valido di determinazione della temperatura sufficiente alla disinfezione ( Groh C, et al. Effect of heat on the sterilization of artificially contaminated water. J Travel Med 1996; 3:113). Nelle situazioni in cui non sia disponibile una fonte di calore, in mancanza di altri sistemi ed in presenza di un clima molto caldo che lo consenta, pu essere indicato conservare l'acqua al sole (utilizzando un forno solare o il calore riflesso (McGuigan K, et al. Solar disinfection of drinking water contained in transparent plastic bottles: characterizing the bacterial inactivation process. J Appl Microbiol 1998; 84:1138).

2.

Filtrazione Il processo di filtrazione in grado di rimuovere gran parte dei microrganismi patogeni, tuttavia le caratteristiche del filtro sono determinanti per stabilirne la capacit di disinfezione. Esistono filtri di diverso tipo ed ognuno ha caratteristiche e applicazioni particolari. La rimozione dei patogeni avviene mediante l'intrappolamento dei batteri, virus o protozoi attraverso processi fisici e chimici. Gli inconvenienti possibili comprendono le dimensioni ed il peso dei dispositivi e quindi l'aumento del bagaglio, e la possibilit di ostruzione dovuta alla presenza di particelle in sospensione nell'acqua. I filtri disponibili sono costruiti in ceramica, in fibre o carbone attivato. Le dimensioni e la profondit dei dispositivi sono proporzionali alla loro capacit di filtrazione e alla loro durata di impiego. Alcuni filtri sono dotati di un prefiltro che blocca le particelle di maggiori dimensioni proteggendo il filtro interno. In mancanza, indicato procedere prima di operare ad una chiarificazione maggiore dell'acqua da trattare. Come prima accennato la dimensione dei pori dei filtri un fattore determinante per la capacit di bloccare tutti gli agenti patogeni trasmissibili con l'acqua. La tabella sotto riportata illustra le caratteristiche necessarie per bloccare i diversi agenti patogeni. I filtri portatili rimuovono con facilit batteri e protozoi, mentre lasciano passere i virus.

Diametro dei pori necessario per eliminare i seguenti microrganismi Organismo Uova e larve di elminti Giardia Cryptosporidium Batteri Virus Diametro dei pori (micron) 20 5 3 0.4 0.01

Per avere i migliori risultati si consiglia di scegliere un filtro con un diametro dei pori non superiore a 0,4 micron se si vuole essere protetti da germi come il vibrione del colera, le salmonelle, lE.coli.

Diversi filtri hanno pori di dimensioni maggiori ma hanno tra i componenti una resina allo iodio: questi sono in genere efficaci per virus e batteri. Un filtro senza resine, anche se di pori inferiori ai 0,4 micron non elimina i virus. Soltanto i filtri dotati di membrane semipermeabili in osmosi inversa hanno una intrinseca capacit di rimuovere i virus; questi dispositivi non sono di largo uso per il loro costo e per la modesta resa. Nell'eventualit in cui si debba trattare delle acque di superficie potenzialmente molto contaminate i filtri meccanici possono non essere sufficienti a potabilizzare l'acqua e devono essere associati anche altri metodi come il calore o il trattamento con sostanze chimiche alogenate (vedi dopo). Le caratteristiche dei filtri sono verificate dall'Environmental Protection Agency (EPA) che non li certifica ma li registra sotto due definizioni: quelli che utilizzano metodi meccanici e quelli che associano metodi chimici (US Environmental Protection Agency (EPA). Guide standard and protocol for testing microbiological water purifiers. Report to Task Force. Cincinnati: US EPA, 1987). I filtri definiti dallEPA come "microbiologic water purifier" devono essere in grado di rimuovere, uccidere o inattivare tutti i tipi di organismi patogeni in modo da rendere l'acqua potabile.

3.

Composti chimici alogenati Gli alogeni (cloro e iodio) sono i composti maggiormente utilizzati. La loro azione richiede che vengano rispettati due principali requisiti: la concentrazione (2-8 parti per milione) e il tempo di esposizione. Sono inoltre fattori determinanti lefficacia, la temperatura (pi l'acqua fredda, maggiore deve essere il tempo di esposizione o la concentrazione del prodotto), l'acidit (l'acqua alcalina richiede maggiore concentrazione di alogeno) e la presenza di materiale organico sospeso: quest'ultimo infatti, reagendo con il composto alogenato, inibisce la capacit di disinfezione. In linea di massima a parit di concentrazione il tempo di esposizione deve essere raddoppiato o triplicato se si passa da temperature > 25C a circa 15C e quadruplicato se si opera a temperature intorno ai 5C. Infine, la sensibilit dei diversi microrganismi variabile: i batteri sono molto sensibili (meno di un minuto anche a concentrazioni basse), mentre i virus hanno una suscettibilit intermedia (resistono fino ad un'ora a basse concentrazioni); i protozoi sono al contrario piuttosto resistenti e richiedono alte concentrazioni anche per periodi di tempo prolungato (in particolare le oocisti di Cryptosporidium resistono al cloro ad alta concentrazione per molte ore, tanto da rendere poco affidabile questo metodo per inattivarle). Tra i due composti lo iodio meno influenzato dalla presenza di materiale organico e dal pH. La concentrazione di composto alogenato da utilizzare si misura in milligrammi o in parti per milione, mentre il tempo di esposizione (inversamente proporzionale alla concentrazione) pu variare da alcuni minuti ed alcune ore. Non possibile dare a priori delle indicazioni sui tempi e le concentrazioni ma si consiglia di verificare molto bene le indicazioni sulla confezione del prodotto che si impiega. Innanzitutto conviene trattare delle acqua rese limpide con un primo trattamento di chiarificazione (vedi sopra) ed eventualmente di purificazione che permetteranno di utilizzare dosi di alogeno inferiori. In linea di massima si consigliano concentrazioni da 2 a 8 parti per milione (ppm) (4 ppm per acqua chiarificata, 2 ppm per acqua non potabile proveniente da serbatoi o condutture). Si possono dare soltanto alcune indicazioni generiche come quelle riportate in tabella.

Dosi di alogeni da aggiungere ad 1 litro dacqua 4 ppm Tintura di iodio 2 % Iodio povidone 10 % 0,2 mL = 5 gocce 0,35 mL = 8 gocce

Ipoclorito di sodio 1 % Ipoclorito di sodio 5 % Ipoclorito di sodio 7-10 %

0,5 mL = 10 gocce 0,1 mL = 2 goccce 0,05 mL = 1 goccia

Attendere, in tutti i casi 30' prima di bere

Il cattivo gusto dellacqua trattata con alte concentrazioni di questi prodotti pu essere migliorato, dopo avere ottenuto la disinfezione dellacqua, con limpiego della vitamina C o filtrando lacqua su filtri di carbone attivato. Limpiego dello iodio pu creare dei problemi a causa della attivit biologica, della possibile tossicit e della allergenicit. Esistono precise controindicazioni al suo uso: donne gravide, soggetti con nota ipersensibilit allo iodio, o con anamnesi positiva per patologia tiroidea (anche se controllata dal trattamento), o con patologia tiroidea familiare (tiroidite) e individui provenienti da paesi in cui sia presente un deficit cronico di iodio non devono utilizzarlo. Inoltre, se ne sconsiglia limpiego per periodi prolungati (superiori ad 1 mese), si suggerisce di effettuare un controllo preliminare della funzione tiroidea prima di utilizzarlo per periodi prolungati e dopo 6-12 mesi (informazioni dettagliate possono essere tratte dal lavoro di Backer H, et al. Use of iodine for water disinfection:

iodine toxicity and maximum recommended dose. Environ Health Perspect 2000; 108:679. Conservazione dellacqua Lacqua potabile ottenuta mediante le tecniche sopraindicate deve essere conservata in modo da mantenere la sicurezza microbiologica per lunghi periodi. A questo scopo si impiega ancora il cloro (meglio dello iodio) o largento ionizzato e si deve conservare lacqua in recipienti a chiusura ermetica. In molti paesi ed in numerosi siti Internet sono reperibili sistemi di purificazione e disinfezione dellacqua utilizzabili in situazioni di emergenza. Si indicano alcuni indirizzi Internet senza per altro poterne assicurare lattendibilit e la sicurezza: si consiglia di verificare se i prodotti sono certificati da istituti Scientifici o Organizzazioni Nazionali o sopranazionali [es. FDA, Environmental Protection Agency (EPA), CDC].

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