FITODEPURAZIONE:UN SISTEMA
NATURALE DI DEPURAZIONE
DELLE ACQUE REFLUE
Vantaggi:
A fronte di una buona efficienza depurativa, in linea con i parametri tabellari di
abbattimento, presentano un a notevole semplicità costruttiva e gestionale tali da poter
essere controllati da personale non specializzato.
Costi minimi di costruzione e manutenzione rispetto a quelli degli impianti di depurazione
tradizionali.
Si tratta di sistemi molto elastici al variare del carico organico tanto da essere ideali per
utenze che fluttuano molto durante l’anno (villaggi turistici,
alberghi, agriturismi, piccoli borghi turistici ecc.).
Assenza di odori e di proliferazione di insetti nei sistemi a flusso sommerso.
Creazione di un'area verde al posto di manufatti in cemento.
Possibilità di riutilizzo dell'acqua depurata a scopi irrigui ma con opportuni accorgimenti.
Riduzione dei consumi di energia elettrica rispetto ad un depuratore tradizionale.
Funzionamento depurativo indipendente dall'assenza di energia o sovraccarico idraulico
fondamentali per il funzionamento dei processi di depurazione tradizionali.
Un buon impianto di fitodepurazione, se ben realizzato e ben gestito, può durare più di 25
anni.
Svantaggi:
4. LA NORMA DI RIFERIMENTO
Il Testo unico sull’ambiente (D.Lgs. 3 aprile 2006 n° 15) incentiva gli impianti di fitodepurazione
in quanto tecniche di depurazione naturale in possesso dei requisiti di “trattamento
appropriato” (allegato 3/5). Con riferimento alle comunità di piccole e piccolissime dimensioni
dove viene stabilito che: "Gli scarichi degli impianti di trattamento con potenzialità inferiore o
uguale a 2000 a.e. devono essere sottoposti ad un trattamento appropriato che garantisca la
conformità dei corpi idrici recettori ai relativi obiettivi di qualità o la tutela delle acque
sotterranee nel caso di scarico nel suolo. "
Per tutti gli insediamenti con popolazione equivalente compresa tra 50-2000 a.e. si ritiene
auspicabile il ricorso a tecnologie di depurazione naturale quali il lagunaggio o la
fitodepurazione. Per capire di quale superficie si ha bisogno è necessario innanzitutto calcolare
il numero di abitanti equivalenti (a.e.) che l’impianto dovrà servire. L'Abitante Equivalente
(a.e.) è definito all'art.74 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 152/06 come "carico organico
biodegradabile avente una richiesta di ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi di ossigeno
al giorno".
Cercando sul web, è stato possibile reperire informazioni circa le aziende che si occupano degli
impianti di fitodepurazione delle acque di scarico. È interessante prendere nota dell’offerta
commerciale dell’azienda “Initram impresa Italia” il quale da la possibilità di scegliere tra un kit
di fitodepurazione, denominato FitoBox, ideale per il fai da te nel caso di impianti fino a 100
abitanti equivalenti. Il tutto è dimensionato in funzione degli abitanti equivalenti serviti e
permette di ottenere il trattamento appropriato delle acque di scarico conforme alla
normativa vigente. Il kit comprende tutto l’essenziale per l’impianto risparmiando i costi di
montaggio.