Obiettivo su
Acqua
Microfiltrazione
e trattamento
di reflui industriali
Nella piattaforma polifunzionale di trattamento reflui speciali
pericolosi/non pericolosi di Romagna Ecologia l'utilizzo di un
sistema di filtrazione con membrane a fibra cava Pall Aria,
installato a protezione dell'osmosi inversa, ha significato evitare
fenomeni di intasamento delle membrane.
I
Andrea Trinchero, n un contesto produttivo in
Davide Boschi,
Romagna Ecologia, forte sviluppo in cui l'acqua si
Castel Guelfo (BO) trova a svolgere un ruolo chia-
Alberto Repossi, Pall
Italia, Milano ve nella produzione, si rende ne-
cessaria ancora pi fortemente
la presenza sul territorio di siste-
mi reali di recupero per un rein-
tegro dei corpi idrici attraverso
processi depurativi che non siano
solo rivolti al refluo di tipo civile.
Ecco che in uno scenario di que-
sto tipo si stanno sempre pi svi-
luppando realt che svolgono ser-
vizi di tipo ecologico volte al recu-
pero dei reflui industriali, al loro
trattamento e al recupero del-
l'acqua che pu poi essere rein-
trodotta nell'ambiente. Romagna
Ecologia un esempio di azien-
da sviluppatasi nel settore dei
1 - L'impianto servizi ecologici ed in particolare
polifunzionale di
Romagna Ecologia nel campo del trattamento e
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smaltimento finale dell'acqua da
reflui di tipo industriale. L'impre-
sa, concepita come una piattafor-
ma polifunzionale (figura 1), trat-
ta reflui speciali pericolosi/non
pericolosi e tossico nocivi allo
stato liquido e fangoso non pala-
bili attraverso un protocollo chi-
mico fisico seguito da un finis-
saggio depurativo con un sistema
tecnologico di filtrazione ad alte
prestazioni (figura 2). Ci per-
mette di ottenere una elevata ri-
duzione del carico inquinante e
poter quindi scaricare l'effluente
depurato nel rispetto dei limiti
analitici imposti dalla tab. 3 All. 5
del D.Lgs. 152/99 e successive
modificazioni del 3/04/2006 per le
acque superficiali. Il cuore del
processo depurativo il tratta-
mento chimico fisico di precipita-
zione. Le caratteristiche dei reflui
e l'aggiunta dei reattivi di lavo-
razione producono variazioni del-
le caratteristiche chimiche con
formazione di sospensioni colloi-
dali rimovibili con sistemi di filtra-
zione a membrana. Le membrane
spiral wound possono risultare
particolarmente sensibili a questo
tipo di sporcamento causando un
fouling del sistema che richiede
cicli di pulizia frequenti e partico-
larmente aggressivi che in molti
casi compromettono in maniera
irreversibile il processo. L'utiliz-
zo di un sistema di filtrazione con
membrane a fibra cava (hollow
fiber) Pall Aria a protezione del-
l'osmosi inversa ha significato evi-
tare fenomeni di intasamento
frontale e superficiale delle mem-
brane.
Le fasi del processo
di trattamento
Le fasi del processo si possono
riassumere in: ricevimento e stoc-
caggio, trattamento, affinamento
e scarico. In particolare il refluo
conferito tramite autobotte viene
inviato ad uno sgrigliatore rotan-
te e raccolto per caduta in va-
sche di accumulo. Da qui viene
inviati a serbatoi di stoccaggio in
osservanza ai requisiti stabiliti
dal DM 392/96 a seconda delle
tipologie e delle caratteristiche
chimiche dei reflui (tabella 1).
Le aree destinate ai trattamenti
chimico-fisici (dosaggio e misce-
lazione dei reagenti, flocculazio-
ne, decantazione e condiziona-
mento) per i rifiuti speciali peri-
colosi/non pericolosi e per i
tossico nocivi sono separate e
realizzate all'interno di due ba-
cini di contenimento distinti che
convogliano i fanghi e due vasche
di equalizzazione/preparazione
per la filtropressatura.
La fase di affinamento costitui-
ta da:
- 1 unit di filtrazione Pall Aria
con membrane a fibra cava;
- 2 unit di ultrafiltrazione con
membrane spiral wound;
- 1 unit a osmosi inversa con
membrane spiral wound.
Il chiarificato proveniente dal chi-
mico-fisico e dal trattamento del-
le acque di disidratazione fanghi
inviato ad una vasca di accu-
mulo dove si ha una miscelazione.
Da qui inviato ad una vasca di
equalizzazione del pH per i pro-
cessi di filtrazione. Successiva-
mente si ha un passaggio sull'im-
pianto di filtrazione con mem-
brane a fibra cava (hollow fiber)
Pall Aria sull'impianto di ultrafil-
trazione a seconda delle caratte-
ristiche chimico fisiche del re-
fluo. Il permeato della microfil-
trazione/ultrafiltrazione viene
accumulato in una seconda va-
sca di correzione del pH e da qui
inviato al processo di osmosi in-
versa. Qualora il permeato del-
l'osmosi non dovesse rientrare
nei limiti di legge imposti, pre-
visto, prima dell'immissione nel-
la vasca finale, un finissaggio sui
filtri a carbone attivo.
Al termine del processo depura-
tivo, una volta verificato il rispet-
to dei limiti normativi ed auto-
rizzativi tramite controlli analiti-
ci di laboratorio, le acque
vengono scaricate dalla vasca di
accumulo finale al corpo idrico
recettore.
Il sistema Pall Aria
Per il trattamento acque la Pall
Corporation, una delle aziende
leader mondiale nel settore del-
la filtrazione, propone sistemi di
filtrazione a membrana con mo-
duli a fibre cave Microza. At-
tualmente centinaia di impianti
nel mondo utilizza questi modu-
li, dimostrando eccellenti risul-
tati in termini di performance,
affidabilit e bassi costi di eserci-
zio, in diverse applicazioni come:
acque profonde di sorgente, fal-
da o pozzi; acque superficiali, ser-
batoi, laghi, fiumi; wastewater;
acqua di mare o salmastre. I siste-
mi standard Pall Aria sono una
gamma di skid che posso alloggia-
re da 2 a 60 moduli Microza. Que-
sto viene fornito gi assemblato e
pronto per essere utilizzato com-
prese: pompa di alimentazione e
pompa per il controlavaggio, ser-
batoi per lavaggi chimici e accu-
mulo acqua pulita per controla-
vaggio, valvole automatiche e ma-
nuali e strumentazione che
gestito da PLC, permette la com-
pleta automazione del sistema,
comprese tutte le fasi di pulizia e
rigenerazione delle membrane.
Al fine di verificare le performan-
ce del sistema il laboratorio scien-
tifico di Pall con i dottori Fra-
schini e Marinoni e la collabora-
zione della dottoressa Ruperto
per Romagna Ecologia ha con-
dotto due mesi di prove con un
impianto pilota industriale molto
simile a quello finale. Il sistema si
dimostrato in grado di mante-
nere costanti i cicli di filtrazione
previsti (24 ore o anche pi tra
una rigenerazione chimica e la
successiva) per tutta la durata
della prova, anche in occasione di
episodi anomali con incrementi
notevoli della torbidit dell'ac-
qua in ingresso (anche > 100
NTU).
Sulla base di queste considera-
zioni Romagna Ecologia si dota-
ta di un impianto Pall Aria
AP-1 (figura 3) con quattro mo-
duli, il primo in Italia per quanto 2 - Schema a blocchi
del processo
riguarda il trattamento dei reflui di trattamento
industriali. L'impianto, ha per-
messo di ridurre notevolmente i
tempi di manutenzione: i cicli au-
tomatici di controlavaggio per-
mettono di mantenere lineare la
pressione fra le membrane, favo-
rendo una costante produzione
di permeato che pu alimentare
in continuo il sistema di UF e RO,
aumentando la produzione di ac-
qua depurata. La portata dell'im-
pianto, consente ampli margini
di variazione in funzione della
qualit delle acque da trattare
permettendo incrementi sensibi-
li di produzione.
3 - Il sistema Pall Aria
AP-1
Tabella 1 - Elenco serbatoi esistenti per lo stoccaggio dei reflui
Tipologia di refluo
Acque di lavaggio
Acque di verniciatura
Emulsioni oleose
Acque da processi galvanici (acidi)
Acque da processi galvanici (basici)
Acque da processi di stampa
Prodotto contaminato ai sensi del DM 392/96
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