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Impieghi dell’acqua all’interno di uno stabilimento

Mezzo di raffreddamento, materia prima,


industriale mezzo di lavaggio o solvente, utensile,
agente meccanico, etc

Uso dell’acqua potabile Servizi igienico sanitari

antincendio Rete antincendio

E’ buona regola in generale realizzare tre reti distinte tra loro.


Mentre la rete per l’acqua potabile, che attinge cioè direttamente dal pubblico acquedotto, può essere utilizzata, nel caso
di modeste richieste, per alimentare le utenze industriali, la situazione contraria non è realizzabile a meno di dotare
l’impianto di acqua industriale di una preventiva potabilizzazione.
E’ possibile poi alimentare la rete dell’impianto antincendio mediante la rete dell’acqua potabile o di quella industriale
sempre che siano garantite la pressione e la portata richieste dalle esigenze della rete antincendio

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Impieghi dell’acqua industriale

Da sola o in soluzione con sostanze emulsionate per processi di


lavorazione meccanica per raffreddare l’utensile o il pezzo in
Mezzo di raffreddamento lavorazione;
Da sola o in soluzione per raffreddare attrezzature per alcuni
processi come gli stampi per la formatura

Materia prima Produzione della carta;


Produzione alimentare (pasta)

Mezzo di lavaggio o solvente Lavare le materie prime in lavorazione;


Eliminare le impurità presenti

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Impieghi dell’acqua industriale

L’acqua viene utilizzata per tagliare utilizzando un getto ad altissima


velocità addizionato con prodotti abrasivi.
Utensile
Con il sistema di taglio Water jet è possibile effettuare tagli sui più
disparati materiali quali ad esempio: gomma, plastica, vetro, legno,
marmo, granito etc..

Negli impianti, apparecchiature o macchine idrauliche l’energia


Agente meccanico cinetica dell’acqua viene trasformata in energia meccanica e
successivamente in energia elettrica

Produzione di vapore
L’acqua per le sue caratteristiche risulta uno tra i transfer più
Trasporto di calore efficaci e convenienti per il trasporto di calore, per la produzione di
vapore e per raffrescare gli ambienti.

Raffrescamento

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Impieghi dell’acqua industriale

L’acqua è un componente fondamentale nei processi galvanici.


Processi nei quali si ottiene la deposizione elettrochimica di uno strato
Preparazione di bagni sottile di un metallo su un supporto (prodotto) per migliorare
l’aspetto estetico o le caratteristiche (meccaniche, alla corrosione
tec.).
Per esempio ricordiamo la cromatura e la ramatura

In alcune industrie, quali ad esempio quelle conserviere, la materia


prima in lavorazione ( frutta per la realizzazione di succhi) ha
necessità di essere trasportata all’interno delle linee di produzione
Trasporto materie prime senza essere danneggiata.

In questi casi si ricorre all’acqua che disponendosi su canali realizza


il cosiddetto letto fluido sul quale rimane in sospensione la materia
prima da trasportare.

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Componenti degli impianti idrici

Sorgente La sorgente: Rappresenta l’insieme degli elementi costituenti la fonte di


approvvigionamento dell’acqua quale ad esempio un opera di presa, un pozzo , le
stazioni di pompaggio .

Impianto di L’impianto di trattamento :è costituito da vasche di sedimentazione, filtri, impianti di


trattamento potabilizzazione, di addolcimento, torri di addolcimento;

Accumuli Gli accumuli: sono le opere di immagazzinamento quali bacini, serbatoi


piezometrici, accumulatori idraulici ecc.,

Rete di Rete di distribuzione: sono gli elementi di collegamento con le utenze quali
distribuzione tubazioni e canali o quelli di intercettazione quali valvole e saracinesche ;

Le utenze :sono rappresentate da scambiatori di calore, caldaie, linee di lavorazioni


Utenze ecc.

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L’energia che consente all’acqua di fluire attraverso le tubazioni viene inizialmente fornita dalla forza di gravità ( nel
caso di sorgenti poste a quote più alte di quelle della rete ) o da stazioni di pompaggio, successivamente questa energia
iniziale, in funzione della richiesta delle utenze e della rete di distribuzione che si realizza, può essere integrata mediante
delle ulteriori stazioni di pompaggio.

Le quantità di acqua richiesta e le sue caratteristiche variano notevolmente a seconda del tipo di industria e della sua
dimensione.
Ciò comporta la scelta di impianti idrici con schemi di distribuzione diversi o la realizzazione, nello stesso stabilimento,
di reti separate per le diverse utenze.

Per le caratteristiche, a titolo di esempio, osserviamo che all’interno di uno stabilimento è sempre richiesta
acqua potabile per i servizi igienico sanitari;
acqua industriale.
Nel caso di modeste richieste da parte dell’utenza è possibile realizzare una sola rete di alimentazione collegata alle rete
esterna potabile
Nel caso di grosse richieste da parte dell’utenza il ricorso a sorgenti diverse dalla rete esterna potabile porta a dover
realizzare degli impianti di potabilizzazione, il cui costo porta generalmente alla realizzazione di due reti separate : una
per la fornitura di sola acqua potabile e l’altra per l’acqua destinata ad uso industriale.

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Per le quantità
consumi specifici per unità di prodotto per alcune attività industriali

Centrali termoelettriche 50 – 350 l/kWh

Stabilimento siderurgico (acciaio) 130 – 260 m³/t

Zuccherificio 100 – 150 m³/t

Cartiera 1.400 – 3.000 m³/t

Lanificio 600 – 1.000 m³/t

Consumo di acqua potabile per ogni dipendente 50 l/dipendente

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Definizioni

Rappresenta qualsiasi volume d’acqua, sia naturale che artificiale,


Corpo idrico
disponibile: corsi d’acqua – laghi – mare – falde sotterranee - ecc.

Acque primarie Tutte le acque derivate dai corpi idrici

Sono le acque di scarico utilizzate per usi sia civili che industriali che
Acque reflue in genere risultano comunque inquinate e necessitano di trattamenti
per essere riutilizzate

Impianto idrico L’insieme di tutti i componenti a partire dalle opere di presa per
prelevare l’acqua dal corpo idrico fino allo scarico delle acque reflue

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Impurezze delle acque primarie

SOSTANZE SOSPESE

Materiali organici

Macrorganismi:
Possono provocare odore e colore sgradevoli
vermi,pesci,piante
Microrganismi:
Presenti soprattutto nelle acque superficiali, provocano cattivi odori e sapori sgradevoli
funghi, protozoi
Batteri: I patogeni provengono da animali morti, altri invece provocano trasformazioni nel ferro
patogeni , altri che viene tarlato ( tubercolizzazione)
Materiali inorganici

Limo e sabbia Possono essere tenuti in sospensione in acque superficiali e danno luogo a torbidità

Colloidi: più
frequenti argilla e Possono alterare le qualità dell’acqua nei processi di coagulazione e filtrazione
silice

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SOSTANZE DISCIOLTE

Sali di calcio I carbonati ed i bicarbonati danno luogo ad alcalinità ed a durezza;I solfati danno luogo
e di magnesio a durezza i cloruri danno luogo a durezza e sono corrosivi nelle caldaie

La forma più comune è il Cloruro di sodio che si trova in acque sotterranee ed in


Sali di Sodio prossimità del mare. I carbonati ed i bicarbonati danno luogo ad alcalinità e hanno
azione di addolcimento
La forma più comune è il bicarbonato.Altro sale è il solfato che causa acidità e corrode i
Sali di ferro metalli ferrosi e l’ottone. I sali di ferro mantengono in vita il cosiddetto batteri del ferro
che causano odori, colore rosso corrosione e depositi con riduzione delle sezioni dei tubi

Composti
Indicano la esistenza di materia organica nell’acqua
azotati

Ammoniaca Indica recente contaminazione dell’acqua

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GAS DISCIOLTI

Azoto E’ un gas inerte che non ha particolari effetti

Ossigeno L’ossigeno è un gas attivo la sua presenza aumenta la corrosività dell’acqua

Anidride carbonica Alti tenori di CO2 corrispondono a bassi tenori di O2

Metano Alcune volte presente nelle acque sotterranee. Se in alta concentrazione può
liberarsi a contatto con L’aria ed esplodere

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Indici e caratteristiche dell’acqua

PH è un indice del grado di acidità o alcalinità dell’acqua e rappresenta la concentrazione dello ione H+. Le
sostanze acide, con maggiore concentrazione di ioni H+, hanno il PH inferiore a 7, le basiche superiore.Nelle acque
naturali il PH dipende dal contenuto di CO2.

Acidità e Alcalinità: tale caratteristica è espressa in termini di peso equivalente di carbonato di calcio (ppm)
necessario a neutralizzarla.Queste caratteristiche determinano la quantità di acidi e di alcali presenti nell’acqua
mentre il PH determina la forza degli acidi e degli alcali.

Durezza è causata dalla presenza in soluzione di carbonati e di solfati di calcio e magnesio e la caratteristica che
impedisce di sciogliere i saponi. La durezza esprime il contenuto in Ca++ e Mg++.La durezza più usata è quella in
gradi francesi (°fr ) : un grado di durezza francese corrisponde a 10 grammi di CaCO3 (inteso come equivalente dei
sali di calcio e di magnesio) contenuti in 1 m ³ di acqua. La durezza non presenta controindicazioni particolari ma
provoca la precipitazione di composti solubili con i saponi, la formazione di incrostazioni nelle caldaie e negli
scambiatori.

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Riferimenti normativi
R.D. 11 dicembre 1933 n° 1775 –“ approvazione del testo unico delle disposizioni di legge sulle acque “

DPR 3 agosto 1968 – “approvazione del piano regolatore generale degli acquedotti “

DPR 15 gennaio 1972 – alcune competenze in materia di uso delle acque sono state demandate alle regioni

DPR 24 luglio 1977 – precisa le funzione di competenza dello stato e precisa che le funzioni di tutela, disciplina e utilizzazione delle risorse
idriche sono delegate alle regioni

Legge 18 maggio 1989 n° 183 – “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”.Stabilisce una ripartizione del
territorio nazionale in bacini idrografici con l’obbiettivo, per quanto concerne l’acqua, di un razionale utilizzo delle risorse idriche
superficiali e sotterranee.

D Lgs 12 luglio 1993 n° 275 - “riordino in materia di concessioni di acque pubbliche “ .Stabilisce una distinzione tra grandi e piccole
quantità di acqua ed in particolare se è destinata a uso potabile o ad utenze industriali o a scorte antincendio ( grandi derivazioni al di sopra
di 100 l/s).Viene introdotto inoltre il principio che l’utilizzo di acque prelevate da sorgenti o da falde può essere consentito, per usi diversi da
quello potabile, solo nei casi di ampia disponibilità di questa risorsa o in mancanza di fonti alternative .

Legge 5 gennaio 1994 n° 36 - “disposizioni in materia di risorse idriche “ Precisa che tutte le risorse idriche superficiali e sotterranee sono
pubbliche ed il loro utilizzo è prioritariamente quello umano; altri usi sono ammessi nei casi di risorse sufficienti e quando non vengano lese
la qualità dell’acqua per il consumo umano.Le regioni sono tenute ad adottare programmi per il risparmio idrico fissando incentivi per le
imprese che si dotato di impianti di riuso e di riciclo. Vengono introdotti i concetti di bacini idrografici ottimali e di gestione del ciclo
integrale delle acque indicando i canoni per l’uso di acque pubbliche prelevate per usi industriali

Testo cooordinato del DLgs 11 maggio 1999 n° 152: definisce la disciplina generale per la tutela delle acque superficiali, marine e
sotterranee perseguendo gli obbiettivi di : prevenire e ridurre l’inquinamento ed attuare il risanamento dei corpi idrici inquinati – conseguire
il miglioramento dello stato delle acque – perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche con priorità per quelle potabili –
mantenere la capacità naturale di autodepurazione dei corpi idrici. Introduce variazioni alle leggi precedentemente riportate.

DLgs 258/2000 : è l’attuazione della riforma del testo unico delle acque e risponde anche all’esigenza della gestione integrata dell’ambiente
e dello sviluppo sostenibile. Vengono introdotti divieti alle regioni di restringere i limiti previsti dalla normativa nazionale non solo per le
singole sostanze ma anche all’intero corpo recettore.

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Ciclo dell’acqua industriale

Ciclo aperto

Ciclo chiuso : rete di reintegro e di ricircolo

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Fonti di approvvigionamento dell’acqua

Acquedotti pubblici: sono la fonte di approviggionamento utilizzata nel caso di piccole utenze che non richiedono
grosse portate o in combinazione con altre fonti di approvvigionamento nel caso sia costoso la potabilizzazione di
questa

Acque superficiali: rappresentano la più diffusa fonte di approvvigionamento nel caso di necessità di grandi
quantitativi ma, a causa del diffuso inquinamento risultano insicure e quasi sempre hanno bisogno di subire
trattamenti. La diversa temperatura influenzata dalla stagione può rappresentare un problema, è probabile la
presenza in soluzione di minerali caratteristici della regione, i solidi totali presenti possono risultare alti con
variazioni del colore e presenza di torpidità, la presenza infine di contenuti organici può alterarne il colore e l’odore

Acque sotterranee: sono generalmente la fonte di approvvigionamento di piccole e medie utenze e dove non è
possibile reperire altre fonti. La temperatura è costante ed aumenta con la profondità, presentano generalmente un
alto contenuto di minerali in soluzione, il contenuto di ossigeno disciolto è basso, possono essere più ricche di sali
disciolti rispetto a quelle superficiali ed avere più alta durezza.In generale l’acqua sotterranea può essere
soddisfacente per uso potabile senza trattamenti, ma l’alto contenuto di materiali in soluzione può rendere
necessario il trattamento per usi industriali.

Acque meteoriche : sono precipitate dall’atmosfera come la pioggia, la neve, grandine etc.La loro caratteristica
saliente è l’alta percentuale di gas disciolti.Sono usate come fonte di approvvigionamento raramente nei luoghi dove
non sono disponibili altre sorgenti (isole )

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Derivazione da acquedotto

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Derivazione da acque superficiali

Si definisce resa della fonte di approvvigionamento superficiale di un fiume, lago, bacino o corso d’acqua la
quantità di acqua prelevabile con continuità dopo aver detratto:
le quantità necessarie agli utenti a valle
le perdite per evaporazione
le perdite attraverso eventuali dighe presenti.
La resa risulta influenzata dalla quantità di precipitazioni, dalla topografia del luogo e dalle stagioni. E’ pertanto
necessario valutare la resa di una sorgente nel corso degli anni in modo da avere le informazioni sulla portata della
sorgente e poter valutare la possibilità di sfruttare, in funzione della stagionalità, una resa maggiore o inferiore
ricorrendo a dei bacini di accumulo.

Si definiscono imbocchi quegli impianti che consentono il prelievo di acqua da una fonte superficiale.
Questi comprendono una o più aperture, un sistema di filtraggio ed un condotto che immette per gravità l’acqua nei
bacini, dove risiedono i sistemi di pompaggio.
Gli imbocchi vengono divisi in due grosse categorie: imbocchi esposti e sommersi.
La loro scelta e la loro localizzazione avviene in funzione del tipo di fonte di approvvigionamento, della sua
caratteristica (correnti - navigabilità - profondità – piene), della possibilità di presenza o formazione di ghiaccio,
presenza di vento e moti ondosi che influenzano le strutture dell’imbocco.

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Derivazione da acque superficiali
Il prelievo di acqua dal mare avviene generalmente mediante imbocchi posti ad una certa distanza dalla riva e
collegati con delle condotte di adduzione alle stazioni di pompaggio poste a riva.
Il prelievo di acqua dai laghi avviene in modo analogo ma gli imbocchi sono disposti ad una certa altezza dal
fondo per evitare richiami eccessivi di vegetazione e torbidità nonché elevati escursioni termiche.
Il prelievo da corsi d’acqua (fiumi e canali) avviene mediante canali di derivazione dotati di paratie di
regolazione della portata e, nel caso di corsi d’acqua a livello fortemente variabile nelle stagioni in prossimità del
canale di derivazione, di dighe .

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Derivazione da acque sotterranee

Nel caso delle falde freatiche la captazione dell’acqua viene fatta per pompaggio, mentre nel caso delle falde artesiane si
ricorre al pompaggio qualora la pressione della falda sia tale da non portare l’acqua in superficie.
Le formule presuppongono non solo la conoscenza del coefficiente di permeabilità ma anche che la situazione della
falda e del prelievo abbiano raggiunto condizioni di equilibrio stazionario.Nella pratica le condizioni di equilibrio della
falda si raggiungono dopo parecchio tempo e comunque il valore H (livello statico) risente delle condizioni climatiche.
Per queste ragioni le caratteristiche di un pozzo, e quindi quelle della pompa, possono essere stabilite solo dopo
accurate indagini sperimentali da effettuare su pozzi pilota e misurando opportunamente l’andamento della falda in
funzione delle portate prelevate nelle diverse stagioni dell’anno.

Fra gli accorgimenti da tener presente per la realizzazione dei pozzi ricordiamo : Rispettare la normativa vigente,
Distanziare i pozzi; Costruirli a monte delle fognature

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