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SOMMARIO

1 PREMESSA ........................................................................................................ 1

2 DATI DI PROGETTO ........................................................................................ 3

2.1 Caratteristiche dell’influente all'impianto........................................................................................................ 3

2.2 Caratteristiche dell’effluente dall'impianto ..................................................................................................... 6

3 DIMENSIONAMENTO DEL CANALE FOGNARIOERROR! BOOKMARK NOT DEF

3.1 Canale di Adduzione ............................................................................................. Error! Bookmark not defined.

4 SEZIONI DI TRATTAMENTO ....... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.

4.1 Struttura dell’impianto ......................................................................................... Error! Bookmark not defined.

5 DIMENSIONAMENTO DELLE SEZIONI DI TRATTAMENTOERROR! BOOKMARK

5.1 Pretrattamenti ...................................................................................................... Error! Bookmark not defined.


5.1.1 Grigliatura..................................................................................................... Error! Bookmark not defined.
5.1.2 Dissabbiatura e Disoleazione ......................................................................... Error! Bookmark not defined.

5.2 Sedimentazione primaria ...................................................................................... Error! Bookmark not defined.

5.3 Unità Biologica...................................................................................................... Error! Bookmark not defined.


5.3.1 Ossidazione................................................................................................... Error! Bookmark not defined.
5.3.2 Nitrificazione ................................................................................................ Error! Bookmark not defined.
5.3.3 Denitrificazione ............................................................................................. Error! Bookmark not defined.
5.3.4 Defosfatazione .............................................................................................. Error! Bookmark not defined.

5.4 Sedimentazione secondaria .................................................................................. Error! Bookmark not defined.

5.5 Disinfezione .......................................................................................................... Error! Bookmark not defined.

5.6 Ispessimento......................................................................................................... Error! Bookmark not defined.


5.6.1 Ispessitore primario ...................................................................................... Error! Bookmark not defined.
5.6.2 Ispessitore secondario .................................................................................. Error! Bookmark not defined.

I
5.7 Stabilizzazione Aerobica ....................................................................................... Error! Bookmark not defined.
5.7.1 Stabilizzazione primaria................................................................................. Error! Bookmark not defined.
5.7.2 Stabilizzazione secondaria ............................................................................. Error! Bookmark not defined.

5.8 Disidratazione fanghi ............................................................................................ Error! Bookmark not defined.

6 TUBAZIONI .................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.

7 PERDITE DI CARICO .................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.

8 ANALISI ECONOMICA ................. ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.

II
1 PREMESSA

L’impianto in oggetto è a servizio di un’area urbana servita da una rete di fognature separate,
cioè costituita di due differenti reti, una per le sole acque nere, definita fognatura nera ed una per
le sole acque di pioggia, definita fognatura bianca, questa scelta progettuale, largamente
impiegata, viene adottata proprio allo scopo di evitare che le acque di pioggia vengano
convogliate nell’impianto di depurazione; dunque il presente progetto riguarda il
dimensionamento di una condotta fognaria e del relativo impianto di depurazione per il
trattamento delle sole acque nere.
È importante evitare che le acque d’infiltrazione pervengano alle fognature, in quanto si tratta di
acque non inquinanti, ed il loro trattamento insieme alle acque nere determinerebbe un inutile
aggravio economico e di gestione per l’impianto.
Il processo di depurazione si compone delle seguenti fasi principali: i pre-trattamenti meccanici
di grigliatura, dissabbiatura e disoleatura che hanno scopo di separare le sostanze sospese nei
liquami; la sedimentazione primaria che pur essendo concepita allo scopo di separare i solidi
sospesi sedimentabili è in grado di abbattere in maniera sostanziale anche altri inquinanti
presenti nel refluo ed a renderlo, dunque, idoneo ai trattamenti successivi; ed il trattamento
biologico che tramite l’impiego di una vasca a fanghi attivi provvede ad eliminare le sostanze
organiche che consumano ossigeno sfruttando microrganismi aerobi, in tale unità saranno trattati
anche i reflui industriali. Un impianto a fanghi attivi implica la produzione di una massa attiva di
microrganismi capaci di depurare aerobicamente un’acqua di scarico, nutrendosi della sostanza
organica contenuta nei liquami in ingresso. In questa fase è prevista la denitrificazione e
l'ossidazione-nitrificazione in un unico bacino suddiviso in due zone, la prima anossica e la
seconda aerobica.
Gli impianti a fanghi attivi sono particolarmente adatti per piccole e medie comunità, in quanto
consentono i seguenti vantaggi:
 Semplificazione del tipo di trattamento, con conseguente riduzione del numero di
elementi costitutivi dell'impianto e quindi dell'investimento necessario;
 Ottenimento di uno standard depurativo molto elevato e buona costanza delle
caratteristiche dell'effluente;
 Produzione di fanghi in esubero di elevata stabilità biologica;
 Semplicità di gestione e di manutenzione;
 Consumi elettrici contenuti.

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La linea trattamento fanghi è organizzata in modo da disidratare i fanghi, che vengono dalla
sedimentazione primaria e secondaria, dopo ispessimento, su letti di essiccamento o
disidratazione meccanica.
La tecnologia impiegata prevede anche un’unità di digestione aerobica prima di inviare i fanghi
alla disidratazione.
Dopo aver subito il trattamento di depurazione, le acque verranno scaricate nel corpo ricettore
individuato nel fiume a valle dell’impianto.
Per quanto riguarda i dati plano-altimetrici, le quote relative al centro abitato e all’area in cui si
posizionerà l’impianto risultano tali che il dislivello tra di esse permetta ai reflui di giungere per
caduta al trattamento attraverso la condotta fognaria senza richiedere alcun sollevamento
(p≈16%).
L’area in cui sarà posizionato l’impianto, avrà invece, una pendenza del terreno pari al 7%.
Il dimensionamento dell’impianto di depurazione è effettuato in base alla quantificazione dei
carichi in termini di abitanti equivalenti, nel caso specifico pari a 15.000 AE.
Considerando una vita utile dell’impianto intorno ai 15-20 anni, il dimensionamento va fatto
sulla popolazione che sarà prevedibilmente allacciata in futuro. Quindi il sistema di smaltimento
viene dimensionato su una popolazione sovrastimata del 10%, cioè 16.500 AE.

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2 DATI DI PROGETTO

2.1 Caratteristiche dell’influente all'impianto

Attualmente gli scarichi derivanti semplicemente dagli scarti umani non esistono più, sia perché
all’impianto sono addotti anche i carichi industriali, sia azotato che organico, sia perché sono
entrati in uso, nella quotidianità domestica, prodotti chimici vari (detersivi, solventi, ecc…). Le
acque di rifiuto domestiche, nel caso in esame, ipotizzando una velocità in fognatura dell’ordine
di 1-2 m/s, sono caratterizzate da un colore grigio (in cui i processi di setticizzazione non sono
avvenuti in maniera evidente), dunque la concentrazione di O2 in esse è ancora dell’ordine di 1-2
mg/l, grazie ai contenuti tempi di residenza del liquame in fognatura. Sono riportati di seguito in
tabella i dati che verranno poi utilizzati per la realizzazione e la verifica funzionale dell’impianto
di depurazione in oggetto.

GRANDEZZA SIMBOLO VALORE UNITÀ DI MISURA


Abitanti Equivalenti Ab 15.000 AE
Fattore di sicurezza 10 %
Popolazione sovrastimata p 16.500 AE
l
200 Ab * d
Dotazione idrica Di
0,2 m3
Ab * d
Coefficiente di afflusso in fognatura 0,8

BOD5 civile BODciv 70 g


Ab * d

N civile N 15 g
Ab * d

P civile P 2,2 g
Ab * d

BOD industriale BODind 100 Kg


d

Carico industriale di TKN TKN 20 Kg


d
Temperatura di verifica T 11 °C

Non bisogna trascurare, inoltre, il carico pro-capite giornaliero di solidi sospesi (SS) e di solidi
sospesi sedimentabili (SSsed), per i quali si farà riferimento ai seguenti valori:

3
Solidi sospesi totali(*) SS 70,00 g
Ab * d
Solidi sospesi sedimentabili(*) SSsed 50,00 g
Ab * d

Oltre all’andamento di crescita della popolazione, occorre tenere presente anche l’andamento
crescente dei consumi idrici individuali, considerando le notevoli oscillazioni della portata
idraulica e della concentrazione di BOD5 durante la giornata, in dipendenza del tipo e dell’entità
di comunità.
Inoltre, in assenza di prove dirette, uno studio dell’andamento dei consumi dell’acqua prelevata
dall’acquedotto può fornire dati utili sulla quantità di acqua che prevedibilmente perverrà
all’impianto e sull’andamento delle portate nelle varie ore del giorno.
Si può, in questo caso, ritenere valido un coefficiente di afflusso alla fognatura (ϕ) pari a 0,8.

 Calcolo della portata media nera


La portata media nera viene calcolata sulla base della conoscenza dell’andamento “standard”
delle variazioni orarie di portata, concentrazione di BOD 5 e dei solidi sospesi, rappresentate in
figura.

Di conseguenza si deduce che al variare delle dimensioni della comunità lo scarico è in diversa
misura concentrato nelle ore diurne e notturne. Ad esempio nel caso di piccoli centri, è
maggiormente concentrato nelle ore diurne e quasi nullo in quelle notturne. Poiché in questo

(*)
dati reperiti in letteratura “Depurazione delle acque di piccole comunità”- Luigi Masotti, Hoepli editore

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caso si vuole progettare l’impianto di una comunità di dimensioni medio-piccole bisogna tener
conto della minore sensibilità nella variazione degli scarichi.
Dunque la portata nera media nera oraria è calcolata come media nelle 24 ore.

Di  p   0,200  16500  0,8 3


Qmed (h)    110 m
24 24 h

Se volessimo considerare, invece, la portata media nera giornaliera, non dovremmo far altro che
moltiplicare il risultato per 24, ottenendo così:

3
Qmed(d)  Qm * 24  110 * 24  2640 m
d

 Calcolo della portata massima


Il dimensionamento di un impianto di smaltimento, per prudenza, va effettuato considerando gli
apporti idrici massimi che si verificano nel corso dell’anno. Per comunità urbane, per una stima
delle punte sulle portate dovute ai consumi civili, può essere d’orientamento il seguente grafico
che indica i rapporti delle portate massime e minime, con la portata media giornaliera, in
funzione degli abitanti serviti.

Come portate massime, s’intendono i valori della portata nel giorno di massimo consumo e
nell’ora di massimo consumo, riferiti alla portata media nell’anno.

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Per calcolare la portata massima (Qmax) per l’impianto in esame, dobbiamo determinare
innanzitutto il coefficiente di punta (r) della portata affluente all’impianto, che è legato alla
dimensione dello scarico ed alle caratteristiche idrauliche della fognatura. In mancanza di dati
specifici relativi all’andamento giornaliero dei consumi e, quindi, degli scarichi si adotta la
seguente relazione:
r = 20 x 16500 -0.20 = 2.87
A questo punto, poiché sappiamo che il coefficiente di punta è pari al rapporto tra la portata
massima e quella media oraria, possiamo calcolare la portata massima come:
Qmax = r x Qmed = 2.87 x 110 = 315,4 m3/h

2.2 Caratteristiche dell’effluente dall'impianto

Per quanto concerne le concentrazioni allo scarico degli inquinanti si è fatto riferimento ai
vincoli normativi in vigore (D.Lgs. 152/06, Legge quadro sulla tutela delle acque):

SOSTANZE LIMITE

BOD5 ≤ 25 mg
l

COD ≤ 100 mg
l

Azoto totale ≤ 15 mg
l
Fosforo totale mg
≤2
l
Solidi sospesi totali mg
≤ 25
l

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