Sei sulla pagina 1di 20

Bitherm

IT ES PT
ISTRUZIONI PER L’INSTALLATORE
ITALIANO

INDICE

1 DESCRIZIONE DELL’APPARECCHIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 1


2 INSTALLAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4
3 CARATTERISTICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 8
4 USO E MANUTENZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 10

NORME GENERALI DI GARANZIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 16


ELENCO CENTRI ASSISTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 17
DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DEL COSTRUTTORE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 49
CERTIFICATO DI ORIGINE E CONFORMITÀ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 51

IMPORTANTE
Al momento di effettuare la prima accensione della caldaia è buona norma procedere ai seguenti controlli:
– Controllare che non vi siano liquidi o materiali infiammabili nelle immediate vicinanze della caldaia.
– Accertarsi che il collegamento elettrico sia stato effettuato in modo corretto e che il filo di terra sia collegato ad un
buon impianto di terra.
– Aprire il rubinetto gas e verificare la tenuta degli attacchi compreso quello del bruciatore.
– Accertarsi che la caldaia sia predisposta al funzionamento per il tipo di gas erogato.
– Verificare che il condotto di evacuazione dei prodotti della combustione sia libero e sia stato montato correttamente.
– Accertarsi che le eventuali saracinesche siano aperte.
– Assicurarsi che l'impianto sia stato caricato d'acqua e risulti ben sfiatato.
– Verificare che i circolatori non risultino bloccati.
– Sfiatare l'aria esistente nella tubazione gas agendo sull'apposito sfiatino presa pressione posto all'entrata della valvola gas.
1 DESCRIZIONE DELL’ APPARECCHIO

1.1 INTRODUZIONE europee EN 297 - EN 625. Possono – “BITHERM 35/80 CE IONO” ad


essere alimentate a gas naturale accensione elettronica.
Le caldaie “BITHERM” rappresentano (metano) e a gas butano (G30) o pro-
la soluzione ideale per il riscaldamento pano (G31). In questo opuscolo sono Attenersi alle istruzioni riportate in
e la produzione di acqua calda sanita- riportate le istruzioni relative ai questo manuale per una corretta
ria per piccole e medie abitazioni. Sono seguenti modelli: installazione e un perfetto funziona-
complete di tutti gli organi di sicurezza e – “BITHERM 20/65 CE IONO” ad mento dell’apparecchio.
di controllo previsti dalle Norme UNI-CIG, accensione elettronica.
ed in linea con i dettami delle direttive – “BITHERM 26/80 CE IONO” ad NOTA:
europee 90/396/CEE, 89/336/CEE, accensione elettronica e potenza La prima accensione va effettuata da
92/42/CEE, 73/23/CEE e alle norme variabile. personale autorizzato.

1.2 DIMENSIONI

20/65 26/80 35/80


R Ritorno impianto 3/4” 3/4” 1”
M Mandata impianto 3/4” 3/4” 1”
G Alimentazione gas 1/2” 1/2” 3/4”
E Entrata acqua sanitaria 3/4” 3/4” 3/4”
U Uscita acqua sanitaria 3/4” 3/4” 3/4”
C Ricircolo 3/4” 3/4” 3/4”

P mm 740 740 845


D ø mm 130 150 150
Z mm 200 80 90

Fig. 1

1
1.3 DATI TECNICI

20/65 26/80 35/80


Potenza termica kW 22,0 22,5 - 30,5 37,2
kcal/h 18.900 19.350 - 26.200 32.000
Portata termica kW 25,0 26,0 - 34,8 42,4
kcal/h 21.500 22.350 - 29.900 36.500
Elementi n° 3 4 5
Contenuto acqua l 13 17 20
Potenza elettrica assorbita W 100 100 100
Pressione max. esercizio bar 4 4 4
Temperatura max. esercizio °C 95 95 95
Vaso espansione
Capacità l 8 10 –
Pressione precarica bar 1 1 –
Produzione acqua sanitaria
Capacità bollitore l 65 80 80
Pressione max. esercizio bollitore bar 6 6 6
Portata sanitaria specifica EN 625* l/min 13,7 19,0 19,5
Portata sanitaria continua (∆t 30°C) l/h 600 870 870
Tempo di recupero da 25 a 55°C min 10 10 9
Temperatura fumi °C 119 118 125
Portata fumi gr/s 24,7 34,7 36,1
Categoria II2H3+ II2H3+ II2H3+
Tipo B11BS B11BS B11BS
Peso kg 144 185 213
Ugelli principali
Quantità n° 2 2 3
Metano ø mm 3,15 3,65 3,25
G30 - G31 ø mm 1,80 2,10 1,90
Portata gas **
Metano m3/h 2,64 3,68 4,49
Butano (G30) kg/h 1,97 2,74 3,34
Propano (G31) kg/h 1,94 2,69 3,29
Pressione gas bruciatori
Metano mbar 9,8 9,6 10,3
Butano (G30) mbar 28 28 28
Propano (G31) mbar 35 35 35
Pressione alimentazione gas
Metano mbar 20 20 20
Butano (G30) mbar 30 30 30
Propano (G31) mbar 37 37 37

*Portata calcolata con una temperatura impostata sul termostato bollitore di 60°C per un tempo massimo di 10 minuti.
** Le portate gas sono riferite al potere calorifico inferiore in condizioni standard a 15°C - 1013 mbar

2
1.4 SCHEMA FUNZIONALE

LEGENDA
1 Camera fumo
2 Valvola sicurezza caldaia
(esclusa vers. “35/80 CE IONO”)
3 Valvola di ritegno a molla
4 Vaso espansione bollitore (non di fornitura)
5 Valvola sicurezza bollitore (non di fornitura)
6 Bollitore
7 Rubinetto scarico bollitore
8 Anodo di magnesio
9 Vaso espansione
(esclusa vers. “35/80 CE IONO”)
10 Gruppo riempimento manuale
11 Rubinetto scarico caldaia
12 Collettore bruciatori
13 Valvola gas
14 Bruciatore
15 Corpo caldaia
16 Idrometro
17 Valvola sfogo aria
18 Pompa impianto
19 Pompa bollitore
20 Capillare dispositivo sicurezza fumi
Fig. 2

1.5 COMPONENTI PRINCIPALI

LEGENDA
1 Pannello comandi
2 Termostato sicurezza
3 Valvola gas
4 Pompa impianto
5 Elettrodo rivelazione
6 Collettore bruciatori
7 Rubinetto scarico caldaia
8 Anodo di magnesio
9 Rubinetto scarico bollitore
10 Bollitore
11 Riempimento manuale
12 Pompa bollitore
13 Valvola di ritegno
14 Sfiato manuale

Fig. 3

3
2 INSTALLAZIONE

L'installazione deve intendersi fissa e


dovrà essere effettuata esclusivamen-
te da ditte specializzate e qualificate,
secondo quanto prescrive la Legge
46/90, ottemperando a tutte le istru-
zioni e disposizioni riportate in questo
manuale. Si dovranno inoltre osserva-
re tutte le disposizioni dei Vigili del
Fuoco, quelle dell’Azienda del Gas,
quanto richiamato dalla Legge 10/91
relativamente ai Regolamenti Comuna-
li e dal DPR 412/93.

2.1 LOCALE CALDAIA


E VENTILAZIONE

Le caldaie serie “20/65 CE IONO -


26/80 CE IONO”, di potenza inferiore
ai 35 kW, possono essere installate in Fig. 4
ambienti domestici nel caso di mera
sostituzione o in un locale tecnico ade-
guato nel rispetto di quanto previsto
dal DPR 412/93 e dalle Norme UNI- 2.2 ALLACCIAMENTO IMPIANTO targhetta adesiva sulla quale sono
CIG 7131/72 e 7129/92. riportati i dati tecnici di identificazione
È indispensabile che nei locali in cui so- Prima di procedere al collegamento e il tipo di gas per il quale la caldaia è
no installati degli apparecchi a gas a della caldaia è buona norma far circo- predisposta.
camera aperta possa affluire almeno lare acqua nelle tubazioni per elimina-
tanta aria quanta ne viene richiesta re gli eventuali corpi estranei che
dalla regolare combustione del gas potrebbero compromettere la buona 2.2.1 Installazione valvola
consumato dai vari apparecchi. funzionalità dell’apparecchio. Nell'effet- sicurezza bollitore
È quindi necessario, per l'afflusso del- tuare i collegamenti idraulici accertar-
l'aria nei locali, praticare nelle pareti si che vengano rispettate le indicazioni Installare sulla tubazione di alimenta-
esterne delle aperture che rispondano di figura 1. È opportuno che i collega- zione acqua fredda bollitore una valvola
ai requisiti seguenti: menti siano facilmente disconnettibili a di sicurezza tarata 6 bar (5 fig. 2).
– Avere una sezione libera totale di al- mezzo bocchettoni con raccordi gire- Nel caso la pressione di rete risulti ec-
meno 6 cm2 per ogni kW di portata voli. È sempre consigliabile montare cessiva, installare un apposito ridutto-
termica installato, e comunque mai delle idonee saracinesche di intercet- re di pressione. Qualora la valvola di si-
inferiore a 100 cm2. tazione sulle tubazioni di mandata e ri- curezza intervenga di frequente, mon-
– Essere situate il più vicino possibile torno impianto. L'allacciamento gas tare un vaso espansione avente capa-
all’altezza del pavimento, non ostrui- deve essere realizzato con tubi di ac- cità 8 litri e pressione massima 10 bar
bile e protetta da una griglia che ciaio senza saldatura (tipo Manne- (4 fig. 2). Il vaso dovrà essere del tipo a
non riduca la sezione utile del pas- smann), zincati e con giunzioni filettate membrana in gomma naturale adatta
saggio dell’aria. e guarnite, escludendo raccordi a tre per usi alimentari.
pezzi salvo per i collegamenti iniziali e
La versione “35/80 CE IONO”, di finali. Negli attraversamenti dei muri la
potenzialità superiore ai 35 kW, dovrà tubazione deve essere posta in apposi- 2.2.2 Filtro sulla tubazione gas
invece disporre di un locale tecnico con ta guaina. Nel dimensionamento delle
caratteristiche dimensionali e requisiti tubazioni gas da contatore a caldaia, si La valvola gas monta di serie un filtro
in conformità al D.M. 12/04/96 n. 74 dovrà tenere conto sia delle portate in all'ingresso del gas che non è comun-
“Approvazione della regola tecnica di volumi (consumi) in m 3/h che della que in grado di trattenere tutte le impu-
prevenzione incendi per la progettazio- densità del gas preso in esame. rità contenute nel gas nelle tubazioni di
ne, la costruzione e l’esercizio degli Le sezioni delle tubazioni costituenti rete. Per evitare il cattivo funzionamen-
impianti termici alimentati da combu- l’impianto devono essere tali da garan- to della valvola, o in certi casi addirittu-
stibili gassosi”. L’altezza del locale di tire una fornitura di gas sufficiente a ra l'esclusione delle sicurezze di cui la
installazione deve rispettare le misure coprire la massima richiesta, limitando stessa è dotata, si consiglia di montare
indicate in fig. 4. Sarà inoltre necessa- la perdita di pressione tra contatore e all'entrata della tubazione gas della cal-
rio, per l'afflusso dell'aria al locale, rea- qualsiasi apparecchio di utilizzazione daia un adeguato filtro gas.
lizzare sulle pareti esterne delle aper- non maggiore di:
ture di aerazione la cui superficie, cal- – 1,0 mbar per i gas della seconda
colata secondo quanto impartito nel famiglia (gas naturale) 2.3 CARATTERISTICHE ACQUA
punto 4.1.2 dello stesso D.M., non deve – 2,0 mbar per i gas della terza fami- DI ALIMENTAZIONE
essere in ogni caso inferiore di 3.000 glia (G30-G31).
cm2 e nel caso di gas di densità mag- L’acqua di alimentazione del circuito
giore di 0,8 a 5.000 cm2. All’interno del mantello è applicata una riscaldamento deve essere trattata in
4
conformità alla norma UNI-CTI 8065.
È opportuno ricordare che anche pic-
cole incrostazioni di qualche millime-
tro di spessore provocano, a causa
della loro bassa conduttività termica,
un notevole surriscaldamento delle
pareti della caldaia con conseguenti
gravi inconvenienti.
È ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE
IL TRATTAMENTO DELL'ACQUA UTILIZ-
ZATA PER L'IMPIANTO DI RISCALDA-
MENTO NEI SEGUENTI CASI:
– Impianti molto estesi (con elevati
contenuti d'acqua). Fig. 5
– Frequenti immissioni d'acqua di rein-
tegro nell'impianto.
– Nel caso si rendesse necessario lo
svuotamento parziale o totale del- mediante intercapedine d’aria o iso- le da fumo la temperatura dei prodotti
l'impianto. lanti opportuni, da materiali combu- della combustione deve essere supe-
stibili e facilmente infiammabili; riore a quella del punto di rugiada. Non
– avere al di sotto dell’imbocco del si effettuano cambiamenti di direzione
2.4 RIEMPIMENTO IMPIANTO primo canale da fumo una camera in numero superiore a tre, compreso il
di raccolta di materiali solidi ed raccordo di imbocco al camino/canna
Il riempimento della caldaia e del relati- eventuali condense, di altezza pari fumaria. Utilizzare per i cambi di dire-
vo impianto si effettua agendo sul rubi- almeno a 500 mm. zione solamente elementi curvi.
netto a sfera e la pressione di carica- L’accesso a detta camera deve
mento, ad impianto freddo, deve esse- essere garantito mediante un’aper-
re compresa tra 1 - 1,2 bar (fig. 5). tura munita di sportello metallico di
Durante la fase di riempimento impian- chiusura a tenuta d’aria;
to è consigliabile mantenere disinserito – avere sezione interna di forma cir-
l'interruttore generale. colare, quadrata o rettangolare: in
Il riempimento va eseguito lentamente questi ultimi due casi gli angoli devo-
per dare modo alle bolle d'aria d'uscire no essere arrotondati con raggio
attraverso gli opportuni sfoghi. non inf er ior e a 20 mm; sono
Al termine dell'operazione controllare ammesse tuttavia anche sezioni
che il rubinetto sia chiuso. idraulicamente equivalenti;
– essere dotata alla sommità di un
NOTA: A caricamento avvenuto sfia- comignolo, il cui sbocco deve essere
tare l'aria accumulatasi nelle tubazio- al di fuori della cosiddetta zona di Fig. 6
ni agendo sugli sfiati manuali (fig. 3). reflusso al fine di evitare la formazio-
ne di contropressioni, che impedi-
scano il libero scarico nell’atmosfe-
2.5 CANNA FUMARIA ra dei prodotti della combustione; 2.6 ALLACCIAMENTO ELETTRICO
– essere priva di mezzi meccanici di
Una canna fumaria per l’evacuazione aspirazione posti alla sommità del La caldaia è corredata di cavo elettri-
nell’atmosfera dei prodotti della combu- condotto; co di alimentazione che, in caso di
stione di apparecchi a tiraggio naturale – in un camino che passa entro od è sostituzione, dovrà essere acquistato
deve rispondere ai seguenti requisiti: addossato a locali abitati non deve alla Sime. L’alimentazione dovrà esse-
– essere a tenuta dei prodotti della esistere alcuna sovrappressione. re effettuata con tensione monofase
combustione, impermeabile e termi- 230V–50 Hz attraverso un interrutto-
camente isolata; re generale protetto da fusibili, con
– essere realizzata in materiali adatti a 2.5.1 Allacciamento canna fumaria distanza tra i contatti di almeno 3 mm.
resistere nel tempo alle normali solle- Il regolatore climatico da utilizzare
citazioni meccaniche, al calore ed La figura 6 si riferisce al collegamento deve essere solamente di classe II in
all’azione dei prodotti della combustio- della caldaia a canna fumaria o a cami- conformità alla norma EN 60730.1.
ne e delle loro eventuali condense; no, attraverso canali da fumo, secondo
– avere andamento verticale ed esse- quanto prescritto dalla norma UNI NOTA: L’apparecchio deve essere col-
re priva di qualsiasi strozzatura in 7129/92 per apparecchi di portata legato a un ef ficace impianto di
tutta la sua lunghezza; termica nominale non maggiore di 35 messa a terra. La SIME declina qual-
– essere adeguatamente coibentata kW. Nel realizzare il collegamento si siasi responsabilità per danni a per-
per evitare fenomeni di condensa o consiglia, oltre che a rispettare le sone o cose derivanti dalla mancata
di raffreddamento dei fumi, in parti- quote riportate, di utilizzare materiali messa a terra della caldaia.
colare se posta all’esterno dell’edifi- a tenuta, adatti a resistere nel tempo Prima di effettuare qualsiasi opera-
cio o in locali non riscaldati; alle sollecitazioni meccaniche e al calo- zione sul quadro elettrico disinserire
– essere adeguatamente distanziata re dei fumi. In qualsiasi punto del cana- l’alimentazione elettrica.
5
2.6.1 Schema elettrico “20/65 CE IONO - 35/80 CE IONO”

LEGENDA
R Sblocco apparecchiatura
TA Regolatore climatico
TB Termostato bollitore
TC Termostato caldaia
TL Termostato limite
TS Termostato sicurezza
PB Pompa bollitore
PI Pompa impianto
ER Elettrodo rivelazione
EA Elettrodo accensione
EI Commutatore Estate/Inverno
IG Interruttore generale
TP Termostato antinerzia termica
A Apparecchiatura FM 11
PI1-PI2 Circolatore di zona
TA1-TA2 Regolatore climatico di zona
EV1 Bobina valvola gas
EV2 Bobina valvola gas
TF Dispositivo sicurezza fumi
FA Filtro antidisturbo

NOTA: Collegando il regolatore climati-


co togliere il ponte 5-6 sulla morset-
tiera. Negli impianti con circolatori di
zona effettuare il collegamento elettri-
co come prevede lo schema.

TL TF
L
E/I

I E
76 5 4 32 1
N L

TC
2
N

1
J1

3
L R
TP
J2

2
N
230 V - 50 Hz

1110 9 8

1
TB TS
3
FA 3
4
20 kV

6 7 8
EV2
N

TA 5 TA2 TA1
J6

EV1
J5

PB PI PI2 PI1
A EA
2
N 4 9 9
IG ER

Fig. 7

6
2.6.2 Schema elettrico “26/80 CE IONO”

LEGENDA
B Bobina
R Sblocco apparecchiatura
TA Regolatore climatico
TB Termostato bollitore
TC Termostato caldaia
TL Termostato limite
TS Termostato sicurezza
PB Pompa bollitore
PI Pompa impianto
ER Elettrodo rivelazione
EA Elettrodo accensione
EI Commutatore Estate/Inverno
IG Interruttore generale
TP Termostato antinerzia termica
A Apparecchiatura FM 11
PI1-PI2 Circolatore di zona
TA1-TA2 Regolatore climatico di zona
EV1 Bobina valvola gas
EV2 Bobina valvola gas
TF Dispositivo sicurezza fumi
FA Filtro antidisturbo

NOTA: Collegando il regolatore climati-


co togliere il ponte 5-6 sulla morsettie-
ra. Negli impianti con circolatori di
zona effettuare il collegamento elettri-
co come prevede lo schema.

L IG TL TF
E/I

I
E
7 6 54 3 2 1
N L

TC TP
2
N

1
J1

L 3 R
J2

2
230 V - 50 Hz

N
1110 9 8

1
9
3 TB TS
FA 3
4
20 kV

6 7 7
N EV2

TA 5
J6

TA2 TA1
EV1
J5

PB PI PI2 PI1
B A
EA

N 2 4 8 10 10
ER

Fig. 7/a

7
3 CARATTERISTICHE

3.1 APPARECCHIATURA
ELETTRONICA
LEGENDA
1 Supporto elettrodo rivelazione
Le caldaie sono fornite con apparec- 2 Elettrodo rivelazione
chiatura elettrica di comando e prote- 3 Elettrodo accensione
zione tipo FM 11.
L'accensione e rivelazione di fiamma è
controllata da due elettrodi che garan-
tiscono la massima sicurezza con
tempi di intervento, per spegnimenti
accidentali o mancanza gas, entro un
secondo (fig. 8).
Una bugna di riferimento ricavata sul
bruciatore determina il corretto mon-
taggio dell'elettrodo di accensione.
Fig. 8

3.1.1 Ciclo di funzionamento

Prima di accendere la caldaia accer- Può essere causato dal cavo dell'e- 3.1.2 Circuito ionizzazione
tarsi con un voltmetro che il collega- lettrodo che risulta interrotto o non
mento elettrico alla morsettiera sia è ben fissato al morsetto dell’appa- Il controllo del circuito di ionizzazione si
stato fatto in modo corretto, rispettan- recchiatura; oppure l'apparecchiatu- effettua con un microamperometro del
do le posizioni di fase e neutro come ra ha il trasformatore bruciato. tipo a quadrante o meglio ancora se del
previsto dallo schema. tipo a lettura digitale con scala da 0 a 50
Premere l'interruttore posto sul qua- – Non c'è rivelazione di fiamma µA. I terminali del microamperometro
dro di comando rilevando presenza di Dal momento dell'accensione si nota dovranno essere collegati elettricamen-
tensione con l'accensione della lampa- la scarica continua dell'elettrodo no- te in serie al cavo dell'elettrodo di rivela-
da spia. nostante il bruciatore risulti acceso. zione. In funzionamento normale il valore
La caldaia a questo punto si metterà in Trascorsi 10 sec. cessa la scarica, si oscilla intorno a 4÷6 µA. Il valore minimo
funzione inviando, attraverso il pro- spegne il bruciatore e si accende la di corrente di ionizzazione, per cui l'appa-
grammatore FM 11, una corrente di spia di blocco dell'apparecchiatura. recchiatura può entrare in blocco, oscil-
scarica sull'elettrodo di accensione ed la intorno ai 1 µA. In tal caso, occorrerà
aprendo contemporaneamente la val- Si manifesta nel caso in cui non è accertarsi che vi sia un buon contatto
vola gas. L'accensione del bruciatore stata rispettata la posizione di fase e elettrico e verificare il grado di usura del-
normalmente si ha nel tempo di 1 o 2 neutro sulla morsettiera. la parte terminale dell'elettrodo e della
secondi. Il cavo dell'elettrodo di rivelazione è relativa protezione ceramica.
Si potranno manifestare mancate ac- interrotto o l'elettrodo stesso è a
censioni, con conseguente attivazione massa; l'elettrodo è fortemente usu-
del segnale di blocco dell'apparecchia- rato, necessita sostituirlo. 3.2 DISPOSITIVO
tura, che possiamo così riassumere: SICUREZZA FUMI
Per mancanza improvvisa di tensione
– Mancanza di gas si ha l'arresto immediato del bruciato- È una sicurezza contro il reflusso dei
L'apparecchiatura effettua regolar- re e, al ripristino della tensione, la cal- fumi in ambiente per inefficienza od
mente il ciclo inviando tensione sull'e- daia si rimetterà automaticamente in otturazione parziale della canna fuma-
lettrodo di accensione che persiste funzione. ria (3 fig. 9). Interviene bloccando il fun-
nella scarica per 10 sec. max, non
verificandosi l'accensione del brucia-
tore, l'apparecchiatura va in blocco.

Si può manifestare alla prima accen-


sione o dopo lunghi periodi di inattivi-
tà con presenza d'aria nella tubazio-
ne. Può essere causata dal rubinetto
gas chiuso o da una delle bobine del-
la valvola che presenta l'avvolgimen-
to interrotto non consentendone l'a-
pertura.

– L'elettrodo di accensione non


emette la scarica LEGENDA
Nella caldaia si nota solamente l'a- 1 Apparecchiatura FM 11
pertura del gas al bruciatore, tra- 2 Termostato antinerzia termica
scorsi 10 sec. l'apparecchiatura va 3 Dispositivo sicurezza fumi
Fig. 9
in blocco.
8
zionamento della valvola gas, qualora il
rigetto dei fumi in ambiente sia continuo

BITHERM
e in quantità tali da risultare pericoloso.

Prevalenza residua (mbar)


Per poter consentire la ripartenza della 500
caldaia sarà necessario svitare la coper-
tura del termostato e riarmare il pulsan- 400
te sottostante. Prima di effettuare que-
sta operazione, accertarsi che sia stata
300
tolta tensione al quadro comando.
Qualora dovesse ripetersi il blocco della BIT
BIT HE
caldaia, sarà necessario effettuare un 200
HE RM
attento controllo alla canna fumaria, RM 35
20
apportando tutte le modifiche e gli 100 -2
6
accorgimenti necessari perché possa
risultare efficiente.
0
500 1000 1500 2000 2500 3000
Portata l/h
3.3 TERMOSTATO DI SICUREZZA Fig. 10

Il termostato di sicurezza a riarmo


automatico tarato a 100°C interviene,
provocando l'immediato spegnimento caldaia con il tronchetto optional aver tolto il ponte.
del bruciatore principale, nel caso si cod. 8094000. – Collegare elettricamente i circolatori
manifesti accidentalmente una sovra- – Utilizzare la pompa tolta per realizza- della seconda e terza zona, coman-
temperatura (2 fig. 3). Per il ripristino re una prima zona, il cui regolatore dati ciascuno dal proprioregolatore
del funzionamento sarà necessario at- climatico andrà collegato ai morsetti climatico, come previsto dallo sche-
tendere che la temperatura in caldaia 5-6 della morsettiera di caldaia dopo ma elettrico (figg. 7 - 7/a).
scenda al di sotto del valore di taratura
del termostato stesso.

3.4 TERMOSTATO
ANTINERZIA TERMICA

Il termostato antinerzia termica ha lo


scopo di rimettere in funzione la
pompa bollitore quando la caldaia rag-
giunge la temperatura di 90°C, scari-
cando l'eccesso di temperatura dovuto
ad inerzia termica del corpo ghisa ver-
so il bollitore (2 fig. 9). Il circolatore au-
tomaticamente smetterà di funzionare
non appena la temperatura della cal-
daia sarà scesa sotto i 90°C.

3.5 PREVALENZA DISPONIBILE


ALL’IMPIANTO

La prevalenza residua per l’impianto di


riscaldamento è rappresentata, in fun-
zione della portata, dal grafico di fig. 10.
LEGENDA Componenti impianto non di fornitura
Componenti caldaia 11 Valvola di sicurezza 6 bar
3.6 SCHEMA DI INSTALLAZIONE 1 Corpo caldaia 12 Manometro
IMPIANTI RISCALDAMENTO 2 Bollitore vetrificato 13 Riduttore di pressione
A PIÙ ZONE 3 Anodo di magnesio 14 Valvola di ritegno
4 Valvola sfogo aria 15 Pompa ricircolo
5 Idrometro 16 Valvola di intercettazione
Le caldaie “BITHERM” possono essere
6 Pompa bollitore 17 Vaso espansione sanitario
facilmente installate anche su impianti
7 Pompa impianto 18 Radiatori
di riscaldamento a più zone (fig. 11).
8 Valvola di ritegno 19 Saracinesca
Per la realizzazione di questa tipologia
9 Vaso espansione caldaia 20 Pompa di zona
di impianto effettuare le seguenti 10 Valvola di sicurezza 3 bar 21 Termostato ambiente di zona
operazioni: Fig. 11
– Sostituire la pompa impianto della
9
4 USO E MANUTENZIONE

4.1 PRODUZIONE ACQUA


CALDA SANITARIA

La preparazione dell'acqua calda sani-


taria è garantita da un bollitore in ac-
ciaio vetroporcellanato ad accumulo
rapido corredato di anodo di magnesio LEGENDA
a protezione del bollitore e flangia di 1 Regolatore lenta accensione
ispezione per il controllo e la pulizia. 2 Presa pressione a valle
L'anodo di magnesio dovrà essere con- 3 Presa pressione a monte
4 Vite reg. bruciatore principale
trollato periodicamente e sostituito
5 Bobina EV1 - EV2
qualora risulti consumato, pena la de-
cadenza della garanzia del bollitore. È
consigliabile porre all'entrata dell'acqua
sanitaria bollitore una saracinesca che,
oltre alla chiusura totale, può consenti- Fig. 12
re di regolare la portata al prelievo.

NOTA: Qualora la caldaia non produca


l'acqua calda sanitaria accertarsi che
l'aria sia stata opportunamente sfo-
gata, agendo sugli sfiati manuali dopo
aver spento l'interruttore generale.

LEGENDA
1 Bobina EV1
4.2 REGOLAZIONE VALVOLA GAS
2 Presa pressione a valle
VERSIONE “20/65 CE IONO”
3 Presa pressione a monte
4 Bobina EV2
Le caldaie “20/65 CE IONO” sono pro-
5 Bobina modulante
dotte di serie con valvola gas SIT 830
TANDEM (fig. 12).
Alla prima accensione della caldaia è Fig. 13
sempre consigliabile effettuare lo spur-
go della tubazione agendo sulla presa
pressione (3). Per regolare la pressio-
ne gas al bruciatore principale togliere effettuata dalla SIME in linea di produ- sanitario bollitore sul valore massi-
il tappo montato sul regolatore di pres- zione ad un valore di pressione che con- mo e fornire tensione alla caldaia
sione (4). La regolazione si effettua sente di ottenere una potenza al riscal- azionando l'interruttore generale.
agendo sulla vite sottostante il tappo: damento di circa 22,5 kW. Per facilita- – Allentare il controdado (1) e ruotare
per aumentare la pressione ruotare la re la ricerca di adeguamento potenza il raccordo (3): per ridurre la pres-
vite in senso orario, per diminuirla ruo- riscaldamento, qualora si rendesse sione girare il raccordo (3) in senso
tare la vite in senso antiorario. necessaria la variazione della pressione antiorario, per aumentarla girare il
La valvola ha la possibilità di regolare la gas, sono disponibili i diagrammi pres- raccordo (3) in senso orario.
lenta accensione del bruciatore agen- sione/potenza resa per gas naturale – Serrare il controdado (1) e azionare
do sulla vite (1). Per aumentare la (metano) e gas butano o propano (fig. più volte l'interruttore generale per
pressione di lenta accensione del bru- 14). Tale operazione dovrà necessaria- verificare che la pressione corri-
ciatore (STEP) ruotare la vite in senso mente essere eseguita da personale sponda al valore stabilito.
antiorario, per diminuirla ruotarla in autorizzato, pena la decadenza della
senso orario. I valori ottimali di lenta garanzia. Per procedere alla taratura
accensione del bruciatore variano a delle pressioni è necessario seguire 4.3.2 Regolazione potenza
seconda del tipo di gas: un ordine prestabilito, regolando riscaldamento
– Metano 3-4 mbar prima la pressione sanitario e poi la
– Butano (G30) 6-7 mbar pressione riscaldamento. Per effettuare la taratura della pres-
– Propano (G31) 6-7 mbar sione riscaldamento procedere nel
seguente modo (fig. 13/a):
4.3.1 Regolazione potenza sanitario – Utilizzare sempre per il controllo
4.3 REGOLAZIONE VALVOLA GAS della pressione la colonnina o un
VERSIONE “26/80 CE IONO” Per effettuare la taratura della pres- manometro.
sione sanitario procedere nel seguen- – Posizionare il commutatore in posi-
Le caldaie “26/80 CE IONO” sono pro- te modo (fig. 13/a): zione inverno e porre la manopola
dotte di serie con valvola gas – Collegare la colonnina o un mano- del termostato sanitario bollitore
HONEYWELL VR4605CA corredata di metro alla presa di pressione a valle alla minima temperatura.
un gruppo bobina avvitato direttamen- della valvola gas. – Regolare la manopola del termosta-
te sul regolatore di pressione (fig. 13). – Svitare completamente la vite (4). to caldaia verso il valore massimo.
La taratura della pressione gas viene – Porre la manopola del termostato – Disinserire l’alimentazione della
10
bobina (2).
– Accendere la caldaia agendo sull'in- Diagramma pressione/potenza resa per gas naturale (metano)
terruttore e, ruotando la vite (4), 11

PRESSIONE UGELLO mbar


ricercare il valore della pressione 10
che corrisponde alla potenza riscal- 9
damento prescelta, facendo uso dei 8
diagrammi pressione/potenza resa
7
riportati nelle figure 14 e 14/a.
6
– Per ridurre la pressione girare la
5
vite (4) in senso antiorario, per
4
aumentarla girare la vite (4) in
senso orario. 3

– Reinserire l’alimentazione elettrica 2


alla bobina e azionare più volte l'in- 1
terruttore generale per verificare
che la pressione corrisponda al valo- 17,4 (15.000) 23,2 (20.000) 29,1 (25.000) 34,9 (30.000)

re stabilito. POTENZA TERMICA kW (kcal/h)


Fig. 14

Diagramma pressione/potenza resa per gas butano (G30) e propano (G31)


PRESSIONE UGELLO mbar

35

30

25

LEGENDA
1 Controdado M13
20
2 Bobina
3 Raccordo regolazione
pressione sanitario
4 Vite reg. pressione 15
riscaldamento
Fig. 13/a
10

4.4 REGOLAZIONE VALVOLA GAS 5


VERSIONE “35/80 CE IONO” 17,4 (15.000) 23,2 (20.000) 29,1 (25.000) 34,9 (30.000)
POTENZA TERMICA kW (kcal/h)
Le caldaie “35/80 CE IONO” monta- Fig. 14/a
no di serie la valvola gas HONEYWELL
VR4605CA (fig. 15). Alla prima accen-
sione della caldaia è sempre consiglia-
bile effettuare lo spurgo della tubazio-
ne agendo sulla presa pressione (3).
Per regolare la pressione gas al bru-
ciatore principale togliere il tappo
montato sul regolatore di pressione LEGENDA
1 Bobina EV1
(5). La regolazione si effettua agendo
2 Presa pressione a valle
con un cacciavite sulla vite sottostante
3 Presa pressione a monte
il tappo: per aumentare la pressione
4 Bobina EV2
ruotare la vite in senso orario, per 5 Regolatore di pressione
diminuirla in senso antiorario.

4.5 REGOLAZIONE DELLA


Fig. 15
PRESSIONE GAS
AI BRUCIATORI

Può verificarsi che, sul luogo d'installa- sti di fabbrica, è necessario pertanto sione. Tale controllo si esegue con la
zione, i valori della pressione di alimen- controllare la pressione e la portata caldaia in funzionamento continuo (na-
tazione risultino diversi da quelli previ- del gas al momento della prima accen- turalmente altri apparecchi a gas non
11
devono essere in funzione), effettuando sformazione gas deve essere effet- l'eventuale polvere accumulatasi.
due letture al contatore del gas inter- tuata da personale autorizzato. Assicurarsi che la parte superiore
vallati di 6 minuti precisi e moltiplican- forata dei bruciatori sia libera da in-
do il consumo rilevato per dieci, in mo- crostazioni.
do da ottenere il consumo orario. 4.7 SMONTAGGIO MANTELLO – Togliere dal fondo della caldaia le in-
Se questo valore non corrisponde a crostazioni accumulatesi e rimonta-
quello indicato al punto 1.3, agire sulla Per una facile manutenzione della cal- re i particolari tolti controllando la
vite di regolazione posta sulla valvola daia è possibile smontare completa- posizione delle guarnizioni.
gas, fino a quando non si è ottenuto il mente il mantello seguendo queste – Controllare il camino assicurandosi
valore esatto. semplici operazioni: che la canna fumaria sia pulita.
Si consiglia di eseguire questa regola- – Togliere il coperchio della caldaia e il – Controllare il funzionamento delle ap-
zione in modo lento e progressivo. Le pannello portastrumenti. parecchiature.
letture del contatore devono essere ef- – Svitare completamente la vite che – Dopo il montaggio, tutte le connes-
fettuate almeno trenta secondi dopo fissa la cerniera superiore della sioni gas devono essere collaudate a
aver effettuato la regolazione della porta e, sollevando la porta, sfilarla tenuta usando acqua saponata o
pressione. dal piolino d'incastro della cerniera appositi prodotti, evitando l’impiego
inferiore. di fiamme libere.
– Togliere il pannello anteriore inferio-
4.6 TRASFORMAZIONE re fissato con piolini a pressione. La manutenzione preventiva ed il con-
AD ALTRO GAS – Per poter togliere i fianchi svitare le trollo della funzionalità delle apparec-
viti autofilettanti che li fissano alla chiature e dei sistemi di sicurezza,
Per il funzionamento a gas butano parete posteriore e alla staffa di dovrà essere effettuata, alla fine di
(G30) o propano (G31) viene fornito un supporto, e tirare in avanti il fianco ogni stagione, esclusivamente dal
kit con l’occorrente per la trasforma- per sganciarlo dai due rullini posti Servizio Tecnico Autorizzato, in
zione. Per passare da un gas all’altro sulla staffa. ottemperanza al DPR 26 agosto
eseguire le seguenti operazioni: 1993 n° 412.
– Sostituire gli ugelli principali forniti
nel kit interponendo la rondella in 4.8 SMONTAGGIO
alluminio ø 10 (per eseguire tale ope- VASO ESPANSIONE 4.10 INCONVENIENTI DI
razione usare una chiave 7). FUNZIONAMENTO
– Nelle vers. “20/65 CE IONO - Per lo smontaggio del vaso espansione
35/80 CE IONO” rimuovere il tappo procedere nel modo seguente: Il bruciatore principale non si accende.
posto sul regolatore di pressione e – Accertarsi che la caldaia sia stata – È intervenuto il termostato sicurez-
avvitare a fondo la vite di regolazione svuotata dall'acqua. za fumi (punto 3.2).
(4 fig. 12 e 5 fig. 15). – Svitare il raccordo che collega il vaso – Controllare che arrivi tensione alla
Regolare quindi la pressione all’en- espansione e sfilare il vaso di espan- valvola gas.
trata della valvola gas a 30/37 sione. – Sostituire l'operatore elettrico della
mbar, a seconda del tipo di gas, valvola.
agendo sul riduttore di pressione Prima di procedere al riempimento del- – Sostituire la valvola.
esterno alla caldaia. l'impianto accertarsi che il vaso di
– Nelle vers. “26/80 CE IONO” allen- espansione risulti precaricato alla La caldaia non produce acqua calda
tare il controdado della bobina pressione di 0,8÷1 bar. sanitaria o ne produce poca.
modulante (1 fig. 13/a) e avvitare a – Accertarsi che l'aria sia stata oppor-
fondo il raccordo (3 fig. 13/a). tunamente sfogata: eventualmente
Serrare il controdado (1 fig. 13/a) e 4.9 PULIZIA E MANUTENZIONE agire sugli sfiati manuali.
regolare la pressione all’entrata – Il termostato bollitore interviene in ri-
della valvola a 30/37 mbar, a secon- È obbligatorio effettuare, alla fine della tardo durante la fase prelievo, causa
da del tipo di gas, agendo sul ridutto- stagione di riscaldamento, la pulizia calcare formatosi sulla parte esterna
re di pressione posto esternamente della caldaia e il controllo delle appa- del pozzetto termostato o lo stesso è
alla caldaia; a questo punto la tara- recchiature, operando nel modo se- starato e necessita sostituirlo.
tura al sanitario è effettuata. Per guente: – Controllare che il circolatore di rica-
regolare la potenza riscaldamento – Smontare il coperchio del mantello e rica bollitore non risulti bloccato.
all’effettiva potenzialità richiesta dal- togliere la piastra pulizia della came- Oppure lo stesso risulta bruciato e
l’impianto agire come indicato al ra fumo. necessita sostituirlo.
punto 4.3.2. – Sfilare il gruppo bruciatore svitando
– Ad operazioni ultimate applicare le quattro viti che lo fissano alla flan- La caldaia arriva in temperatura, ma
all’interno del mantello l’etichetta gia della valvola gas. i radiatori non si riscaldano.
indicante la predisposizione gas for- – Con apposito scovolo entrare nelle fi- – Controllare che non vi siano bolle d'a-
nita nel kit. le di piolini dello scambiatore ghisa ria nell'impianto, eventualmente
dalla parte superiore e, con movi- spurgare dagli appositi sfoghi.
NOTA: Dopo il montaggio tutte le menti verticali, rimuovere le incro- – Il commutatore Estate/Inverno è in
connessioni gas devono essere col- stazioni esistenti. posizione estate, spostarlo in posi-
laudate a tenuta, usando acqua – Togliere i bruciatori dal collettore ed zione inverno.
saponata o appositi prodotti, evitan- indirizzare un getto d'aria verso il – Il regolatore climatico è regolato
do l’impiego di fiamme libere. La tra- loro interno, in modo da far uscire troppo basso o necessita sostituirlo
12
in quanto difettoso. – Controllare che la pressione di cari- ciente o non corrispondente ai requi-
– I collegamenti elettrici del regolatore camento a freddo dell'impianto non siti previsti.
climatico non sono esatti. Verificare sia troppo elevata, attenersi ai valori – La caldaia lavora a temperature
che i cavi siano posti ai morsetti 5 e consigliati. troppo basse, regolare il termostato
6 della morsettiera caldaia. – Controllare se la valvola di sicurezza caldaia a temperature più elevate.
– La pompa di circolazione impianto è è starata eventualmente sostituirla.
bloccata, provvedere allo sblocco. – Controllare la pressione di pregon- Il termostato riaccende con scarto di
– La pompa di circolazione impianto ha fiaggio del vaso espansione. temperatura troppo elevato.
l'avvolgimento elettrico interrotto, – Sostituire il vaso espansione se difet- – Sostituire il termostato di regolazio-
provvedere alla sostituzione del cir- toso. ne perché starato.
colatore.
– Il termostato bollitore è difettoso in La caldaia fa condensa. Il circolatore bollitore è spesso in fun-
quanto non commuta il contatto, so- – Controllare che la caldaia non funzio- zione malgrado non venga prelevata
stituirlo. ni a temperatura troppo bassa. acqua sanitaria.
– Controllare che il consumo del gas – Controllare che il termostato anti-
La caldaia funziona sia in sanitario sia regolare. nerzia termica sia regolato a 90°C.
che in riscaldamento alla potenza – Controllare se la canna fumaria è – Sostituire il termostato antinerzia
massima (vers. “BITHERM 26/80 CE idonea. perché starato.
IONO”) – Abbassare la taratura del termosta-
– Controllare il valore di taratura della La caldaia si sporca facilmente provo- to limite.
pressione riscaldamento. cando lo sfogliamento del corpo ghisa
– Controllare che la bobina montata e ripetuti interventi del termostato I radiatori si riscaldano anche in estate.
sulla valvola non sia interrotta, even- sicurezza fumi. – Controllare che le valvole di non ri-
tualmente sostituirla. – Controllare che la fiamma del brucia- torno a molla non presentino delle
tore principale sia ben regolata e impurità sulla sede, provvedere alla
La valvola di sicurezza della caldaia in- che il consumo del gas sia proporzio- pulizia.
terviene di frequente. nale alla potenza della caldaia. – La valvola di ritegno è difettosa, prov-
– Controllare che il termostato limite – Scarsa areazione dell'ambiente ove vedere alla sostituzione.
tarato a 80°C non risulti difettoso, è installata. – Montare una valvola di ritegno sulla
eventualmente sostituirlo. – Canna fumaria con tiraggio insuffi- tubazione di ritorno impianto.

13
ISTRUZIONI PER L’UTENTE

AVVERTENZE

– In caso di guasto e/o cattivo funzionamento dell’apparecchio, disattivarlo, astenendosi da qualsiasi tentativo di ripara-
zione o d’intervento diretto. Rivolgersi esclusivamente al Servizio Tecnico Autorizzato di zona.
– L’installazione della caldaia e qualsiasi altro intervento di assistenza e di manutenzione devono essere eseguiti da per-
sonale qualificato secondo le indicazioni della legge 05/03/90 n.46 ed in conformità alle norme UNI-CIG 7129 e 7131
ed aggiornamenti. E’ assolutamente vietato manomettere i dispositivi sigillati dal costruttore.
– E’ assolutamente vietato ostruire le griglie di aspirazione e l’apertura di aerazione del locale dove è installato l’apparecchio.

ACCENSIONE E FUNZIONAMENTO

ACCENSIONE CALDAIA (fig. 16) REGOLAZIONE DELLE SBLOCCO APPARECCHIATURA


TEMPERATURE (fig. 16) ELETTRONICA (fig. 16)
Aprire il rubinetto del gas e, per effet-
tuare l’accensione, premere l’interrut- – La regolazione della temperatura Nel caso di mancata accensione del
tore generale (1). riscaldamento si effettua agendo bruciatore si accende la spia rossa del
Scegliere la posizione sul commutato- sulla manopola del termostato con pulsante di sblocco (2). Premere il pul-
re Estate/Inverno (3). campo di regolazione da 45 a 85°C sante perché la caldaia si rimetta
– Con il commutatore in posizione (9). Il valore impostato si controlla automaticamente in funzione.
(ESTATE) la caldaia funziona in fase sul termometro (6). Per garantire Questa operazione potrà essere
sanitario. un rendimento sempre ottimale del ripetuta 2-3 volte massimo ed in
– Con il commutatore in posizione generatore si consiglia di non scen- caso di insuccesso far intervenire il
(INVERNO) la caldaia funziona sia in dere al di sotto di una temperatura Servizio Tecnico Autorizzato.
fase sanitario che riscaldamento minima di 60°C.
ambiente. – La regolazione della temperatura
Sarà l’intervento del regolatore cli- acqua sanitaria si effettua agendo SPEGNIMENTO CALDAIA (fig. 16)
matico ad arrestare il funzionamen- sulla manopola del termostato (8) con
to della caldaia. campo di regolazione da 40 a 60°C. Per spegnere la caldaia azionare l'in-
terruttore generale (1). Chiudere il
rubinetto del condotto di alimenta-
zione gas se il generatore rimarrà
inutilizzato per un lungo periodo.

DISPOSITIVO SICUREZZA FUMI

È una sicurezza contro il reflusso dei


fumi in ambiente per inefficienza od
otturazione parziale della canna fuma-
ria (4 fig. 16).
Interviene bloccando il funzionamento
della valvola gas quando il rigetto dei
fumi in ambiente è continuo, e in quan-
tità tali da renderlo pericoloso.
Per poter consentire la ripartenza
della caldaia sarà necessario svitare la
LEGENDA 5 Idrometro copertura del termostato e riarmare
1 Interruttore generale 6 Termometro il pulsante sottostante (fig. 17).
2 Sblocco apparecchiatura 7 Termostato limite
3 Commutatore Estate/Inverno 8 Termostato bollitore Qualora dovesse ripertersi il blocco
4 Dispositivo sicurezza fumi 9 Termostato caldaia della caldaia, sarà necessario richie-
Fig. 16 dere l’intervento del Servizio Tecnico
Autorizzato di zona.
14
sformazione ad un gas diverso da cui
risulta prodotta la caldaia rivolgersi
esclusivamente al personale tecnico
autorizzato SIME.

PULIZIA E MANUTENZIONE

È obbligatorio effettuare, alla fine della


stagione di riscaldamento, la pulizia
Fig. 17
della caldaia e un controllo delle appa-
recchiature in ottemperanza al DPR
Fig. 18
26 agosto 1993 n°412.

RIEMPIMENTO IMPIANTO La manutenzione preventiva ed il con-


trollo della funzionalità delle apparec-
Verificare periodicamente che l’idro- ta oltre il limite previsto, scaricare la chiature e dei sistemi di sicurezza
metro abbia valori di pressione com- parte eccedente agendo sulla valvolina dovrà essere effettuata esclusiva-
presi tra 1-1,2 bar (5 fig. 16). Se la di sfiato di un qualunque radiatore. mente da personale tecnico autoriz-
pressione è inferiore ad 1 bar ripristi- zato, richiedendola nel periodo aprile-
narla ruotando il rubinetto di carico settembre. La caldaia è corredata di
(fig. 18). Dopo l’operazione controllare TRASFORMAZIONE GAS cavo elettrico di alimentazione che,
che il rubinetto sia chiuso corretta- in caso di sostituzione, dovrà essere
mente. Qualora la pressione fosse sali- Nel caso si renda necessaria la tra- acquistato solamente alla Sime.

15
CERTIFICAZIONE DISPOSITIVI DI SICUREZZA,
DI CONTROLLO E DI REGOLAZIONE
DIRETTIVA 90/396/CEE

Si certifica che i dispositivi di sicurezza, di controllo e di regolazione impiegati sulle caldaie con bruciatore a
gas ad aria aspirata marca SIME modello:

BITHERM 35/80 CE IONO (portata termica 42,4 kW)

sono conformi alla direttiva 90/396/CEE sugli apparecchi a gas:

– Pannello di controllo fiamma mod. FM11 serie MINIFLAT Ditta Brahma spa - Via del Pontiere, 31 - Legnago
(VR) Certificazione GASTEC n° E 0625 del 01/11/1995 secondo direttiva gas (90/396/EEC) norma EN
298.
TAGLIARE LUNGO LA LINEA TRATTEGGIATA

– Elettrovalvola gas mod. VR4605 CA Ditta Honeywell B.V. - Emmen - NL Certificazione GASTEC n° E
3090/3 del 22/11/1994 secondo direttiva gas (90/396/EEC) norma EN 126.

– Termostato regolazione IMIT serie TR2 Ditta Imit spa - Castelletto Ticino (NO) Certificazione DIN n°
TR102399 del 07/01/00.
IN ALTERNATIVA: Termostato regolazione T&G serie T/G 711 - TG 200 VDE Ditta T&G spa - Burago Molgaro
(MI) Certificazione VDE n° 16527-4510-1001 del 01/07/93.

– Termostato sicurezza ELMWOOD serie L105C 117-829 Ditta Elmwood Sensors - North Shields - Tyne &
Wear Certificazione BEAB n° 0655 del 16/11/94.

FONDERIE SIME SpA


il Direttore Generale ing. ALDO GAVA

Cod. 6200203A - Documentation Dpt.

Fonderie Sime S.p.A. - via Garbo, 27 - 37045 Legnago (Vr)


Tel. 0442 631111 - Fax Serv. Commerciale Italia 0442 631291 - Fax Serv. Tecnico 0442 631292
Tel. +39/0442 631111 - Export Division fax number +39/0442 631293 - Sime Service fax number +39/0442 631292

Potrebbero piacerti anche