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UNIVERSIT DI PISA

Dipartimento di Economia e Management

Corso di laurea specialistica in Strategia Management e


Controllo

Tesi di laurea

UNBUNDLING CONTABILE NEL SII: PROCESSI DI


ADATTAMENTO DELLA CONTABILIT ANALITICA. IL
CASO GEAL SPA

Relatore Candidato

Prof.ssa Lucia Talarico Cintia Evelyn Doroni

Anno Accademico 2015/2016


"Se sei nato senz'ali,

non fare mai nulla per impedire loro di crescere"

Coco Chanel

1
Ai miei genitori,

per il coraggio ed i sacrifici.

2
INDICE

1 INTRODUZIONE .................................................................................................... 5

2 IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO: UN INQUADRAMENTO ........................ 6

2.1 LA RISORA IDRICA E IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO ........................... 6

2.2 I DATI SUL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO .................................................. 8

2.2.1 Aspetti tecnici e infrastrutturali del servizio .................................................... 9

2.2.2 Copertura del SII ............................................................................................ 15

2.3 LA NORMATIVA DI SETTORE ........................................................................ 16

2.3.1 I servizi idrici dalla legge Giolitti al referendum del 2011 ............................ 17

2.3.2 Le modalit di affidamento e la regolazione del servizio idrico dopo il


referendum .............................................................................................................. 20

2.3.3 Le modalit di affidamento del servizio idrico secondo lo schema di testo


unico sui servizi pubblici e le soluzioni adottate dalla regione Toscana ................ 23

2.3.4 La determinazione della tariffa ...................................................................... 24

2.4 LA NORMATIVA SULL'UNBUNDLING .......................................................... 27

2.4.1 Obiettivi dellintervento ................................................................................. 27

2.4.2 Il disegno regolatorio ..................................................................................... 30

2.4.3 I destinatari della compliance ........................................................................ 40

2.4.4 Contabilit separata: regime ordinario e regime semplificato ....................... 41

2.4.5 Tempistiche e sanzioni................................................................................... 44

2.4.6 Conclusioni .................................................................................................... 45

3 IL CASO GEAL SPA ............................................................................................. 46

3.1 LA STORIA DI GEAL SPA ................................................................................ 46

3.2 LA CONTABILIT ANALITICA PRE-UNBUNDLING ................................... 51

3.3 I PROCESSI DI ADATTAMENTO DELLA CONTABILIT ANALITICA


PREVISTI DALLA DISCIPLINA UNBUNDLING................................................... 78

3.3.1 Il recepimento del Documento 82/2013......................................................... 79

3.3.2 Il recepimento delle disposizioni Unbundling emanate nell'ultimo biennio 107


3
3.3.3 Riflessioni conclusive .................................................................................. 243

4 CONCLUSIONE ....................................................................................................... 244

Bibliografia ................................................................................................................... 246

4
1 INTRODUZIONE

La creazione di un sistema contabile imperniato sulla raccolta di dati analitici, che vada
oltre gli obiettivi di redazione del bilancio destinato al deposito presso il Registro
Imprese, costituisce un passo importante per tutte le societ, indipendentemente dalla
tipologia di attivit svolta. Maggiori sono le dimensioni del business e maggiore la sua
diversificazione, pi stringente diventa la necessit di implementare un sistema di
contabilit analitica che consenta l'analisi mirata dei singoli equilibri e delle singole
rischiosit presenti in azienda. Le aziende che operano nel settore idrico, sono tenute dal
2016 all'introduzione di un sistema di contabilit analitica, per vincolo normativo, che
consenta di disporre di conti annuali separati, per business. Si tratta del cosiddetto
"Unbundling contabile", definito anche "separazione contabile".

Il presente lavoro si articola in due parti e segue una duplice linea di analisi: nella prima
parte viene approfondito il tema da un punto di vista teorico riportando una panoramica
sul servizio idrico integrato che tocca gli aspetti normativi riguardanti sia il settore sia la
disciplina dell'Unbundling. La seconda parte invece nasce a seguito di un periodo di
tirocinio della durata di tre mesi presso un'azienda operante nel settore idrico: Geal
SpA. Sulla base dell'esperienza sul campo, nello sviluppo della trattazione si tenter di
illustrare il processo di implementazione e miglioramento del sistema di contabilit
analitica aziendale al fine di ottemperare agli obblighi in materia di separazione
contabile imposti dall'Autorit per l'Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico
(AEEGSI) richiamando l'attenzione sulle principali criticit riscontrate durante
l'attuazione.

5
2 IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO: UN INQUADRAMENTO

2.1 LA RISORA IDRICA E IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

L'idrosfera occupa circa i due terzi della superficie terrestre e permette, attraverso il
ciclo dell'acqua, lo scambio di energia e sostanze fra gli ecosistemi. L'acqua inoltre
modella il paesaggio e attraverso le masse d'acqua determina situazioni dinamiche locali
e regionali. Tutti i corpi idrici permettono e sostengono la vita degli organismi viventi,
animali e vegetali e costituiscono sistemi complessi, sedi di interscambi fra le acque, i
sedimenti, il suolo e l'aria. L'acqua costituisce anche una risorsa indispensabile per lo
sviluppo ed per questo che non pu essere considerata solo una risorsa da utilizzare,
ma anche un patrimonio ereditario del pianeta da tutelare. Per tale motivo le politiche
attivate mirano ad evitare, per quanto possibile, il suo deterioramento a lungo termine,
sia per gli aspetti quantitativi, che per quelli qualitativi e per la disponibilit.1

Il servizio idrico integrato (lingua inglese: Integrated urban water management) un


servizio regolato Normativamente in tutto il mondo e legato alla gestione
amministrativa dell'acqua. Le norme italiane recepiscono questo concetto a partire dagli
anni novanta del Novecento.

Esso costituito dallinsieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e


distribuzione di acqua ad usi civili, fognatura e depurazione delle acque reflue, ovvero
ciascuno dei suddetti singoli servizi, compresi i servizi di captazione e adduzione a usi
multipli, potabilizzazione e i servizi di depurazione ad usi misti civili e industriali;
include anche i seguenti servizi:

a) la realizzazione di allacciamenti idrici e fognari; include linstallazione dei relativi


accessori, le separazioni di rete, la rimozione dei punti presa, la realizzazione di
pozzetti di derivazione;

b) le attivit di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche e di drenaggio


urbano mediante la gestione e manutenzione di infrastrutture dedicate (fognature
bianche), incluse la pulizia e la manutenzione delle caditoie stradali;

c) lo svolgimento di prestazioni e servizi relativi alla gestione utenze del SII;

1 www.isprambiente.gov.it/it/temi/acqua/risorse-idriche

6
d) il trasporto e la vendita di acqua con autobotte o altri mezzi su gomma in caso di
situazioni emergenziali. (Delibera 137/20167/R/com Allegato A)

Lattivit di acquedotto linsieme delle operazioni di realizzazione, gestione e


manutenzione delle infrastrutture di captazione, adduzione, potabilizzazione e
distribuzione, finalizzate alla fornitura idrica. Lattivit di fognatura afferisce
allinsieme delle operazioni di realizzazione, gestione e manutenzione delle
infrastrutture per lallontanamento delle acque reflue urbane, costituite dalle acque
reflue domestiche o assimilate, industriali, meteoriche di dilavamento e di prima
pioggia; comprende anche le reti di raccolta, i collettori primari e secondari, gli
eventuali manufatti di sfioro, ivi inclusi i connessi emissari e derivatori. Infine, lattivit
di depurazione consiste nellinsieme delle operazioni di realizzazione, gestione e
manutenzione degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane convogliate dalle
reti di fognatura, al fine di rendere le acque trattate compatibili con il ricettore finale,
comprese le attivit per il trattamento dei fanghi.2

Non fanno parte del servizio idrico integrato ma sono attinenti ai servizi idrici lo
svolgimento di attivit quali:3

1. Lo svolgimento di altre forniture idriche, quali la captazione, la distribuzione e


la vendita, con infrastrutture dedicate, di acqua ad uso industriale, agricolo o
igienico-sanitario, il trasporto e la vendita di acqua con autobotte o altri mezzi su
gomma per situazioni emergenziali, linstallazione e gestione di case
dellacqua, linstallazione e gestione di bocche antincendio;

2. Lo svolgimento di altre attivit di raccolta e trattamento reflui, quali la gestione


di fognature industriali con infrastrutture dedicate, lo spurgo di pozzi neri, il
trasporto e il pretrattamento di percolati da discarica, il trattamento di rifiuti
liquidi;

3. Lo svolgimento del servizio di gestione degli invasi finalizzati allaccumulo di


acqua destinata sia a usi e servizi sia al rilascio nellambiente;

2 D.Co. 379/2015/R/idr
3 D.Co. 379/2015/R/idr

7
4. Lesecuzione di lavori conto terzi per la realizzazione di infrastrutture del
servizio idrico integrato, che consiste nelle operazioni di realizzazione di
infrastrutture del servizio idrico integrato per conto di un altro soggetto, che ha
iscritto a patrimonio tali infrastrutture;

5. Lo svolgimento di altri lavori e servizi conto terzi4, attinenti o collegati o


riconducibili ai servizi idrici, indipendentemente dal fatto che siano prestate per
un soggetto che non gestisce servizi idrici, come la realizzazione e/o
manutenzione degli impianti a valle dei misuratori, la pulizia fontane, la lettura
dei contatori divisionali allinterno dei condomini, listruttoria e sopralluogo per
rilascio/rinnovo autorizzazioni allo scarico e per il rilascio pareri preventivi per
impianti fognari privati, listruttoria, il collaudo e rilascio parere tecnico di
accettabilit per opere di urbanizzazione e di allacciamento realizzati da terzi, le
operazioni di verifica e controllo sulla risorsa idropotabile e gli scarichi.

2.2 I DATI SUL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Tra le novit introdotte dalla legge Galli del 1994, oltre all' esigenza di conferire ai
servizi idrici un moderno assetto industriale, vi era necessaria consapevolezza del
bisogno di interventi di completamento ed ammodernamento dell'infrastruttura idrica
nazionale. A tal fine, veniva introdotta la Pianificazione d' Ambito che tra le sue
funzioni aveva anche quella di identificare le carenze ed il conseguente fabbisogno di
reti ed impianti. Risulta quindi fondamentale, per far fronte alla questione, l'attenzione
dell'Autorit alla misura, nonch alla raccolta sistematica di dati economici, tecnici e
prestazionali.

In questa sezione del lavoro, al fine di meglio delineare il profilo del servizio idrico
integrato, si esamina una serie di dati articolati con riferimento a valori medi su base
Nazionale e su base macro area geografica, ovvero relativamente a Nord Ovest, Nord
Est, Centro, Sud ed Isole. I dati presentati di seguito hanno come fonte la Relazione
annuale sullo stato dei servizi e sull'attivit svolta, presentata dall'AEEGSI il 31 Marzo
2016.

4 Ci si riferisce a lavori in conto terzi che hanno iscritto a patrimonio o utilizzano i cespiti su cui vengono
effettuati lavori

8
Spesa media dellutenza domestica per il servizio idrico integrato

L'analisi prende come punto di partenza il dato relativo alla spesa media per il servizio
idrico integrato sostenuta, nel 2015, da un utenza tipo, rappresentata da una famiglia di
tre persone, ipotizzando un consumo annuo pari a 150 m. Tale indicatore si attesta, a
livello nazionale, ad un valore pari a 249 anno (circa 1,67 per metro cubo
consumato), con un valore pi contenuto nel Nord-Ovest (200 /anno) e pi elevato nel
Centro (310 /anno). (Figura 1)

Inoltre si rileva che, in media, il livello di spesa per un consumo annuale di 150 m
appare idoneo a finanziare circa la met degli investimenti programmati per il periodo
2014-2017.

Figura 1: Spesa media annua per il SII nel 2015

Fonte: Elaborazioni AEEGSI su dati dei gestori

2.2.1 Aspetti tecnici e infrastrutturali del servizio

Nell'ambito degli aspetti infrastrutturali del servizio si evidenzia la presenza di una serie
di situazioni di criticit. Le informazioni di seguito presentate sono state elaborate su un
panel di gestioni operanti sul territorio nazionale, con un grado di copertura, in termini
di popolazione residente, pari all 81% per il servizio di acquedotto, al 79% per il
servizio di fognatura e al 77% per il servizio di depurazione.

Acquedotto

Con riferimento alla rete principale di acquedotto, il dato relativo all' et di posa delle
condotte di adduzione e distribuzione mostra una rete acquedottistica particolarmente
vestusa (Figura 2): il 36% delle condotte risulta avere unet compresa tra i 31 e i 50

9
anni, mentre il 24% caratterizzato da unet maggiore ai 50 anni, a fronte di una vita
utile considerata ai fini regolatori pari a 40 anni.

Figura 2: Et di posa della rete acquedottistica principale

Fonte: Elaborazioni AEEGSI su dati dei gestori

Con riferimento agli interventi eseguiti sulle reti di distribuzione, si segnala, pur con le
necessarie cautele, una generalizzata attivit di riparazione di guasti, piuttosto che di
progressivo sviluppo e messa in sicurezza dell'infrastruttura. Infatti, sul totale degli
interventi compiuti, emersa una incidenza preponderante, pari al 92%, degli interventi
di riparazione/sostituzione non programmati (che comprendono tutti gli interventi
conseguenti a rotture di rete o a disservizi non prevedibili da parte del gestore). Tale
dato sembra richiedere agli operatori uno sforzo maggiore per accrescere la conoscenza
puntuale delle criticit e per individuare interventi in grado di contenere la strutturale
prevalenza di riparazioni non programmate.

L'attivit di misura appare fondamentale per assicurare trasparenza e accountability in


ordine ai consumi delle utenze. Tuttavia, gli studi condotti sullo stato dei misuratori di
utenza e sul relativo grado di vetust evidenziano la rilevante presenza di misuratori di
et superiore ai 15 anni (con una incidenza del 37%). (Figura 3)

10
In relazione alla domanda di acqua, e in particolare a quella relativa agli usi domestici
(che rappresenta il 68% della domanda totale della risorsa da parte degli utenti del
servizio idrico integrato), una analisi condotta su un campione di 76 gestioni (che
servono oltre 22 milioni di abitanti) ha evidenziato un consumo procapite che si
ridotto, in media, dai 58,8 m allanno nel 2011 ai 57,7 m allanno nel 2012, arrivando
ai 56,3 m allanno nel 2013 (Figura 4). Si conferma, dunque, il trend di cambiamento
nelle abitudini di consumo, probabilmente legato anche al miglioramento tecnologico
apportato dagli elettrodomestici a basso consumo e alle campagne informative avviate
al fine di contenere gli sprechi della risorsa.

Figura 3: Misuratori di utenza per classi di et

Fonte: Elaborazioni AEEGSI su dati dei gestori

11
Figura 4: Dinamica dei consumi domestici per area geografica

Fonte: Elaborazioni AEEGSI su dati dei gestori

Fognatura

Dalle rilevazioni emerge un minor grado complessivo di copertura del servizio di


fognatura rispetto a quello di acquedotto, nonch una eterogeneit tra le diverse aree del
Paese con riguardo alla tipologia di infrastruttura fognaria. A livello nazionale, il 59%
della rete di fognatura risulta di tipo misto: detta tipologia si riscontra prevalentemente
nel Centro (con unincidenza del 74%) e nel Nord (con un peso pari al 71% nel Nord-
Ovest e al 54% nel Nord-Est).

Come si evince dalla Figura 6, la rete fognaria separata (non dotata di condotte per
acque meteoriche) rappresenta il 33% dellinfrastruttura nazionale (caratterizzando
soprattutto le aree del Sud e delle Isole, con valori intorno al 56%), mentre il 7%
dell'infrastruttura nazionale risulta di tipo separato con rete dedicata alla raccolta delle
acque meteoriche (tipologia che si rinviene per lo pi nel Nord, area nella quale
rappresenta il 10% della rete fognaria). Anche per la fognatura, si rileva un elevato
grado di vetust e obsolescenza delle reti (Figura 5), seppure i dati analizzati si
riferiscano a un campione di gestori che copre appena il 33% della popolazione
residente. Lesame della lunghezza della rete per anni di posa mostra che circa il 34%
della rete fognaria presenta unet compresa tra i 31 e i 50 anni, mentre circa il 27%
risulta avere oltre i 50 anni.

12
Figura 6: Tipologia di rete fognaria per area geografica

Fonte: Elaborazioni AEEGSI su dati dei gestori

Figura 5: Et di posa della rete fognaria

Fonte: Elaborazioni AEEGSI su dati dei gestori

13
Depurazione

Nell'ambito degli aspetti infrastrutturali riguardanti l'attivit di depurazione, i dati


presentati vengono ripartiti sulla base delle diverse tipologie di trattamento dei reflui di
depurazione. interessante osservare come, a livello nazionale, il 45% degli impianti
assicura un trattamento almeno secondario dei reflui di depurazione.

Gli approfondimenti condotti sull'et degli impianti di depurazione per classe di


trattamento fanno emergere come gli impianti che implementano tecnologie pi
innovative (trattamenti terziari e terziari avanzati) siano generalmente pi recenti. Gli
impianti caratterizzati da un'et compresa fra gli 11 e i 15 anni sono prevalentemente
quelli dotati di trattamento secondario, mentre la quasi totalit degli impianti pi vetusti
(con et maggiore di 50 anni) sono quelli rappresentati da vasche Imhoff. (Figura 7)

Appare utile completare lanalisi esposta esaminando un ulteriore indicatore relativo


agli interventi di manutenzione sugli impianti di depurazione. La Figura 8, mostra
unincidenza relativa di interventi non programmati, a livello nazionale, pari al 43%,
con valori pi elevati nel Nord-Est e nelle Isole: questo risultato potrebbe segnalare
nelle citate aree del Paese una minore adeguatezza del piano di manutenzione e
sostituzione delle attrezzature pi obsolete, e la conseguente rinuncia al conseguimento
di risparmi energetici anche significativi.

Figura 7: Ripartizione per tipologia di trattamento distinta per classe di et


degli impianti

Fonte: Elaborazioni AEEGSI su dati dei gestori

14
Figura 8: Interventi di manutenzione sugli impianti di depurazione
programmati e non programmati per area geografica

Fonte: Elaborazioni AEEGSI su dati dei gestori

2.2.2 Copertura del SII

Nell'ambito della raccolta dati sull'efficienza del SII, in relazione all'anno 2014, sono
pervenute informazioni relativamente a 444 gestori corrispondenti a 498 gestioni,
operanti in 6.236 Comuni, che servono complessivamente circa l86,2% della
popolazione. Si tratta di un campione molto rappresentativo con una buona copertura
geografica del territorio, come si evince dalla Figura 9, che riporta, oltre alla
distribuzione percentuale del campione nelle diverse aree geografiche (Nord-Ovest,
Nord-Est, Centro, Sud e Isole), la percentuale di popolazione servita dai gestori
rispondenti rispetto alla popolazione totale residente nellarea. Il campione quindi
composto per quasi il 50% da gestioni operanti al Nord, per poco pi del 20% dalle
gestioni del Centro e per quasi il 30% da gestioni del Sud e delle Isole. Le aree
maggiormente rappresentate sono il Nord-Ovest e il Centro, perle quali la copertura
supera il 96%, mentre il Sud e le Isole sono coperte, rispettivamente, per il 74% e il 6
4%.

Sulla base dei dati appena esposti si osserva come, il campione relativo al 2014 risulta
pi ampio di quello relativo alla raccolta dati 2012 e 2013 cui avevano risposto 227
gestori, corrispondenti a 251 gestioni, che servivano circa il 70% della popolazione.
Lanalisi ha inoltre riconfermato la presenza di livelli prestazionali e standard
15
contrattuali molto differenziati tra i diversi gestori, emersa con la prima edizione della
raccolta dati.

Figura 9: Campione 2014 - Composizione e copertura della popolazione per area


geografica

Fonte: Elaborazioni AEEGSI su dati dei gestori

2.3 LA NORMATIVA DI SETTORE

Il servizio idrico stato interessato da una evoluzione legislativa caratterizzata


dallalternanza di lunghi periodi di stasi e di brevi periodi in cui si sono concentrati
repentini e confusi mutamenti normativi: un succedersi di riforme che hanno reso la
disciplina frammentata e disomogenea. Il quadro normativo risente della continua
tensione tra istanze di pubblicizzazione e di liberalizzazione. Diversi sono stati i
tentativi di aumentare la concorrenza nel mercato, per favorire un sistema pi attento
allefficienza e alleconomicit del servizio, poi frenati dalle vicende referendarie che
hanno aperto la strada a successive riforme comportando l'instabilit del sistema.5

5 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, pp.2-3

16
I risultati pi considerevoli del nuovo assetto si rinvengono:6

1. nella configurazione di un sistema di governo multi-livello tra regolatore nazionale


indipendente ed enti dambito locali;

2. nella disciplina di affidamento dei servizi che allo stato attuale, vede lapplicazione
sostanzialmente diretta di quanto previsto dallordinamento comunitario;

3. nelladozione, dal 2012, di un unico rinnovato metodo di determinazione tariffaria, a


definitivo superamento della pluriennale transitoriet del Metodo Tariffario
Normalizzato e alle disposizioni CIPE e di un regime di pianificazione degli interventi
ad esso coordinato (la predisposizione finanziaria comprende un panel di documenti tra
cui sia i dati economici e patrimoniali, sia il piano investimenti, sia la convenzione
aggiornata).7

2.3.1 I servizi idrici dalla legge Giolitti al referendum del 2011

Il servizio idrico un servizio pubblico locale a rete, ovvero rientra tra quelle attivit e
prestazioni erogate su iniziativa dei pubblici poteri e tese a soddisfare, in modo diretto
ed immediato, un bisogno primario della collettivit su un determinato territorio. I
servizi pubblici locali possono avere ad oggetto attivit, con o senza rilevanza
economica, finalizzate al perseguimento di interessi collettivi e suscettibili di essere
organizzati in forma di impresa. Nel nostro ordinamento il servizio idrico un servizio a
rilevanza economica che si caratterizza per la forte presenza pubblica sia nellattivit di
gestione sia in quella di regolazione. La legge del 29 marzo 1903, n. 103 (legge Giolitti)
aveva istituito le aziende municipalizzate, strumento attraverso cui i Comuni potevano
assumere in modo diretto la gestione dei servizi, definendo cos una serie di monopoli
legali. Tuttavia, gi a quell'epoca si progettava un modello incentrato sulla separazione
tra titolarit e gestione del servizio: la prima necessariamente pubblica, la seconda
possibilmente affidata ai privati. I Comuni, una volta municipalizzato il servizio,
ovvero assunto lo stesso tra i compiti dellente, potevano decidere di gestirlo
direttamente o ricorrere alla concessione a privati o ad aziende speciali (queste ultime
prive di personalit giuridica ma dotate di ampia autonomia amministrativa). L'assetto

6 Ownership, Investment Policies and Funding Choices of Italian Water Utilities: An Empirical Analysis,
Water Resource Management, 2013,Romano, Guerrini, Vernizzi, p. 3413
7 Per approfondimenti si rimanda alla Delibera 664/2015/R/idr, pag. 26

17
delineato dalla legge Giolitti si scontr per con problemi di sostenibilit economica,
stante il crescente indebitamento delle aziende municipalizzate. E' cos che a partire
dagli anni novanta del secolo scorso si affermata la tendenza alla liberalizzazione dei
servizi pubblici. Ci sia ai fini di una maggiore efficienza della loro gestione, che per un
tentativo di contenimento della crescita del debito pubblico.8

In tale contesto si colloca la legge 5 gennaio 1994, n. 36 (c.d. Legge Galli), che ha
riorganizzato il quadro normativo esistente in materia di servizi idrici, al fine di favorire
una gestione industriale basata su principi di efficienza. Tra i grandi meriti della riforma
vi la limitazione del numero di soggetti coinvolti nella gestione del servizio attraverso
lintroduzione di una nuova dimensione di governo della risorsa, ovvero lAmbito
territoriale ottimale (ATO), con la rispettiva Autorit. Gli ATO, sono porzioni di
territorio definite dalle Regioni sulla base dei criteri di cui alla Legge Galli (art.8),
confluiti nel Codice dellambiente, quali:

a) rispetto dell'unit del bacino idrografico o del sub-bacino o dei bacini idrografici
contigui, tenuto conto delle previsioni e dei vincoli contenuti nei piani regionali di
risanamento delle acque, e nel piano regolatore generale degli acquedotti, nonch della
localizzazione delle risorse e dei loro vincoli di destinazione, anche derivanti da
consuetudine, in favore dei centri abitati interessati;

b) superamento della frammentazione delle gestioni;

c) conseguimento di adeguate dimensioni gestionali, definite sulla base di parametri


fisici, demografici, tecnici e sulla base delle ripartizioni politico-amministrative.

Le AATO (Autorit d'Ambito Territoriale Ottimale), preposte al governo della risorsa


idrica su base tendenzialmente provinciale, avrebbero dovuto porre fine al
protagonismo municipale ovviando all'inadeguatezza dei Comuni a garantire un
efficace espletamento delle funzioni loro assegnate. Infatti, la legge Galli prevedeva un
dimensionamento degli ambiti funzionale a garantire il miglior livello di efficacia ed
economicit della gestione. Ci al fine di una gestione razionale e adeguata della risorsa

8 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, pp.3-6

18
idrica, capace di tutelare la natura dell'acqua quale bene ambientale ed esauribile, ed
implementare l'efficienza del servizio.9

Quanto alle forme di gestione ed alle modalit di affidamento del servizio, la legge Galli
richiamava la disciplina dei servizi pubblici locali contenuta nella legge 142/1990. La
gestione del servizio idrico poteva dunque avvenire: in economia, a mezzo di azienda
speciale, a mezzo di societ a prevalente capitale pubblico locale o in concessione a
terzi. Dati gli ampi margini lasciati all' affidamento diretto del servizio senza indizione
di una gara, tale modello, presentava profili di incompatibilit con le regole comunitarie
in materia di concorrenza. Fu cos che la disciplina dei servizi pubblici conobbe una
successione repentina di diversi interventi legislativi, fino allemanazione dellart. 23-
bis del d.l. 25 giugno 2008, n. 112. Lobiettivo del Legislatore era introdurre
meccanismi concorrenziali per l'affidamento della gestione del servizio, al fine di
incentivare lingresso dei privati nel settore, aumentare lefficienza della gestione,
ridurre gli sprechi, garantire le risorse per gli investimenti. Considerata l'impossibilit di
garantire la concorrenza nel mercato, a causa della condizione di monopolio naturale nei
servizi idrici, doveva comunque garantirsi la concorrenza per il mercato: la
competizione tra gli operatori per la conquista del servizio e del relativo mercato. Il
quadro normativo doveva essere integrato dalle discipline di settore. Di conseguenza,
l'affidamento del servizio idrico integrato era vincolato dalla ripartizione del territorio
nazionale in ambiti territoriali ottimali, dal principio di unitariet della gestione e dal
rispetto del piano dambito.10

Quest' ultimo un documento, la cui elaborazione viene demandata agli ATO, che
contiene le strategie economiche e finanziarie contrattate con l'Ente di Governo
dell'ambito.11 Attraverso tale strumento, in particolare, vengono definiti:12

9 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, p.7
10 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, pp.8,9
11 La formazione degli Ambiti territoriali nel servizio idrico e il problema della dimensione ottimale,
HERMES wp, 2004, Fraquelli, Miosio, pag.4
12 http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/acqua/gestione-delle-risorse-idriche-in-italia/ambiti-territoriali-
ottimali

19
1) Gli obiettivi di miglioramento del servizio idrico per il raggiungimento di
standard di qualit con livelli minimi del servizio;

2) Gli investimenti occorrenti al loro raggiungimento;

3) Lottimizzazione del sistema tariffario, con copertura dei costi e metodologie


premianti l'efficienza e la qualit del servizio;

4) Le politiche di gestione relative al risparmio, al riuso e alla destinazione di


risorse pi pregiate per gli usi potabili.

L'apparente stabilit raggiunta dal sistema stata turbata dalle consultazioni


referendarie dell11 e 12 giugno 2011. Il modello di gestione dei servizi pubblici locali,
basato sul maggiore coinvolgimento dei soggetti privati e sulla limitazione del ricorso
all'in house13, non ha trovato il favore del corpo elettorale chiamato ad esprimersi. Nel
referendum sono stati posti quattro quesiti, di cui due incidenti sulla gestione del
servizio idrico integrato. Il primo di questi due quesiti aveva ad oggetto il regime
giuridico di affidamento e gestione di tutti i servizi pubblici locali di rilevanza
economica ed era finalizzato allabrogazione dellart. 23-bis del d.l. 112/2008. Il
secondo quesito, invece, aveva ad oggetto lart.154 del Codice dellambiente, relativo
alla tariffa del servizio idrico integrato, con la finalit di sopprimere dai criteri di
determinazione della stessa ladeguata remunerazione del capitale investito.14

2.3.2 Le modalit di affidamento e la regolazione del servizio idrico dopo il


referendum

L esito della consultazione referendaria ha ampliato la possibilit per gli enti locali di
ricorrere allin house provindig per la gestione dei servizi. Come sopra evidenziato,
lart. 23-bis prevedeva una disciplina per la gestione del servizio che, finalizzata a
limitare la gestione pubblica, era pi restrittiva rispetto alle norme europee;
l'abrogazione di tale disposizione ha prodotto una applicazione immediata della

13 La locuzione in house providing utilizzata per designare quelle ipotesi nelle quali la pubblica
amministrazione decide di ricorrere all'autoproduzione di beni, servizi e lavori, anzich rivolgersi al
mercato rispettando procedure di evidenza pubblica (c.d. esternalizzazione, contracting
out o outsourcing)
14 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, pp.11,12

20
disciplina comunitaria da cui scaturita la riespansione delle ipotesi di affidamento
diretto e di gestione in house per tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica.

La regolazione del settore passata da un modello decentrato, ove era essenzialmente


rimessa in capo alle Regioni e alle AATO (autorit dambito territoriale ottimale), ad un
ambito nazionale. Il D.L. 201/2011 (c.d. Salva Italia) ha sancito, all'art. 21, la
soppressione dellAgenzia Nazionale per la regolazione e vigilanza in materia di acqua,
prevista dalla legge solo alcuni mesi prima ma mai istituita. Contestualmente stato
disposto il passaggio dei compiti attinenti alla regolazione e controllo dei servizi idrici,
originariamente attribuiti allAgenzia, demandando la puntuale individuazione delle
funzioni oggetto di trasferimento ad un successivo decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri, allAutorit per lenergia elettrica, il gas ed il sistema idrico (AEEGSI).

A livello locale, lassetto regolatore stato affidato alla Legge Finanziaria del 2010. La
norma in questione ha sancito la soppressione delle Autorit dambito territoriale
ottimale (AATO), demandando alle Regioni il compito di disporre, con proprio
provvedimento, lattribuzione delle funzioni gi esercitate dalle Autorit nel rispetto dei
principi di sussidiariet, differenziazione e adeguatezza. Le Regioni devono limitarsi ad
individuare lente od il soggetto titolare delle competenze gi spettanti alle AATO, e
non di provvedere direttamente allesercizio di tali funzioni. In tale contesto, le
attribuzioni relative allorganizzazione del servizio idrico integrato, alla scelta della
forma di gestione, alla determinazione e alla modulazione delle tariffe allutenza,
allaffidamento della gestione e al relativo controllo, rimangono radicate in capo agli
Enti di governo degli ambiti territoriali ottimali15, individuati dalle legislazione
regionale.16

Sotto il profilo dell'organizzazione e gestione del servizio idrico, nell'ultimo biennio le


principali novit sono state apportate dal d.l. 12 settembre 2014, n. 133 e dalla legge 28
dicembre 2015, n.221. Il d.l. n. 133/2014 ha confermato la partecipazione obbligatoria
degli enti locali allente di governo dellambito ed ha previsto il potere sostitutivo del

15La nozione di Ente di Governo dell'ambito (contenuta nell'art. 148 del Codice dell'Ambiente) si
riferisce ad una struttura dotata di personalit giuridica costituita in ciascun ATO delimitato dalla
competente Regione alla quale gli enti locali partecipano obbligatoriamente e alla quale trasferito
l'esercizio delle competenze ad essi spettanti in materia di gestione delle risorse idriche, compresa la
programmazione delle infrastrutture idriche.
16 L'assetto della governance locale nel settore idrico. Sintesi dei risultati", 2015, ANEA, p.8

21
Presidente della Regione in caso di inadempimento. Inoltre, stato affermato il
principio dellunicit della gestione (in luogo di quello dell'unitariet, che non
presupponeva necessariamente l'unicit del gestore), allinterno degli ambiti ottimali,
che impone lesistenza di un unico gestore del SII per ogni ambito territoriale ottimale
(superando definitivamente la frammentazione che ancora caratterizza numerosi
ambiti).

La norma consente, nel caso in cui lambito territoriale coincida con lintero territorio
regionale, laffidamento del servizio idrico integrato in ambiti territoriali di dimensioni
comunque non inferiori a quelle delle provincie e delle citt metropolitane e dispone
inoltre la salvaguardia delle gestioni del servizio idrico in forma autonoma esistenti nei
comuni montani con popolazione inferiore ai mille abitanti.17

Le eccezioni alla regola dellunicit della gestione sono state estese dalla legge 28
dicembre 2015, n. 221 (cd. collegato ambientale),che fa salve, in ipotesi in cui lambito
territoriale coincida con il territorio della regione , anche le gestioni del servizio idrico
in forma autonoma esistenti nei Comuni che presentano contestualmente alcune
caratteristiche, quali: approvvigionamento idrico da fonti qualitativamente pregiate;
sorgenti ricadenti in parchi naturali o aree naturali protette ovvero in siti individuati
come beni paesaggistici ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio; utilizzo
efficiente della risorsa e tutela del corpo idrico.18

Inoltre, l'art. 151 del Codice dellambiente, con lintento di uniformare la disciplina
della gestione dei servizi sullintero territorio nazionale, dispone che i rapporti tra
Autorit d'ambito e gestori sono regolati da una convenzione predisposta dall'Ente
d'ambito sulla base della convenzione tipo adottata dall'autorit per l'energia elettrica, il
gas ed il sistema idrico. Il nuovo art. 152, disciplina incisivi poteri di controllo e
sostitutivi. E previsto, infatti, in caso di inadempienze del gestore, il potere in capo
allente di governo dellambito di risoluzione e di revoca dellaffidamento, nonch il
potere, previa diffida, di sostituirsi al gestore facendo eseguire a terzi le opere. Ove
linadempienza riguardi lente di governo dellambito, il potere sostitutivo

17 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, p. 19
18 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, pp.19,20

22
riconosciuto in capo alla Regione, con la nomina di commissario ad acta, previa diffida
e sentita lAutorit di vigilanza. Allinerzia della Regione, infine, pu far fronte il
Ministero dellambiente.

Il decreto Sblocca Italia ha inciso anche sulle modalit di affidamento del servizio
disponendo il rispetto del piano d'ambito e del principio di unicit della gestione. E'
comunque fatta salva la facolt delle Regioni di individuare sub-ambiti che per devono
essere almeno pari al territorio provinciale o della citt metropolitana. Inoltre, con
specifico riguardo all'affidamento diretto del servizio, viene ribadito che questo pu
avvenire a favore di societ interamente pubbliche in possesso dei requisiti prescritti
dall'ordinamento europeo per la gestione in house, comunque partecipate dagli enti
locali ricadenti nell'ambito territoriale ottimale.19

2.3.3 Le modalit di affidamento del servizio idrico secondo lo schema di testo


unico sui servizi pubblici e le soluzioni adottate dalla regione Toscana

Il Legislatore intervenuto di recente nella materia dei servizi pubblici locali.

L'art. 19 della legge 7 agosto 2015, n. 124 ha delegato il Governo a redigere un testo
unico in materia. Lo schema di testo unico, approvato dal Consiglio dei Ministri il 20
gennaio 2016 offre interessanti novit sotto il profilo della riorganizzazione del settore.

Con riguardo specifico al sevizio idrico integrato, il T.U. disciplina solamente gli
strumenti di affidamento. L'affidamento del servizio il momento in cui si delineano i
rapporti tra soggetti pubblici e operatori privati e la disciplina sui servizi pubblici si
colloca in linea con i processi di liberalizzazione promossi dallUnione europea in
materia. L'intervento legislativo si muove nel senso di razionalizzare l'attivit di
gestione dei servizi pubblici, al fine di contenere la spesa pubblica e limitare l'intervento
statale ai soli casi di stretta necessit, rafforzando cos il ruolo dei privati e valorizzando
la concorrenza.20

L'organizzazione del servizio idrico integrato rimane una prerogativa dell'ente di


governo dell'ambito individuato dalle Regioni, partecipato, ai sensi dell'art. 147 del

19 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, p.20
20 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, pp.22,23

23
codice dell'ambiente, dagli enti locali inclusi nel territorio di competenza dellente. Il
Codice dellambiente disciplina anche laffidamento del servizio attraverso l'art. 149-bis
che affida all'ente dambito la scelta della procedura e del modello organizzativo da
seguire. La norma si limita a far riferimento alle forme previste dall'ordinamento
europeo nel rispetto della Normativa nazionale in materia di organizzazione dei servizi
pubblici locali a rete di rilevanza.21

Con riguardo all'individuazione degli Enti di governo d'ambito, le soluzioni adottate


dalle varie Regioni possono essere ricondotte a due orientamenti:

Trasferimento delle competenze delle AATO ad organismi variamente denominati, ma


che in sostanza hanno mantenuto sia la forma sia le attribuzioni delle precedenti AATO.

Creazione di Enti dAmbito Regionali: in diverse regioni si provveduto


allindividuazione di organismi competenti sullintero territorio regionale, seppure
spesso con una organizzazione variamente articolata per sub-ambiti.

La regione Toscana rientra nel secondo ordinamento. Essa ha infatti delineato, in via
definitiva, lassetto territoriale delle ATO individuando il soggetto a cui attribuire le
funzioni delle soppresse Autorit dAmbito. Gli ambiti territoriali sono stati accorpati in
un unico ambito territoriale ottimale, governato da un soggetto di nuova costituzione,
dotato di personalit giuridica di diritto pubblico e di autonomia amministrativa,
contabile e tecnica, lAutorit Idrica Toscana (AIT). Essa si configura come un soggetto
rappresentativo di tutti i Comuni appartenenti allambito territoriale a cui compete
unicamente la governance del servizio idrico.22

2.3.4 La determinazione della tariffa

Al sistema tariffario del servizio idrico integrato dedicato lart. 154 del Codice
dellambiente. Mediante la determinazione della tariffa nellATO, il legislatore statale
ha fissato livelli uniformi di tutela dellambiente, perch ha inteso perseguire la finalit
di garantire la tutela e luso, secondo criteri di solidariet, delle risorse idriche,
salvaguardando la vivibilit dellambiente e le aspettative ed i diritti delle generazioni
future. La tutela dellambiente emerge, inoltre, anche dalla scelta delle tipologie dei

21Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, p.24
22 L'assetto della governance locale nel settore idrico. Sintesi dei risultati", 2015, ANEA, p.25

24
costi che la tariffa diretta a recuperare, perch tra tali costi sono espressamente inclusi
quelli ambientali, da recuperare anche secondo il principio chi inquina paga". Quanto
ai profili concernenti la tutela della concorrenza, essi vengono in considerazione perch,
come previsto dall'art. 151, al comma 2, nella determinazione della tariffa, si persegue
un equilibrio economico-finanziario della gestione e si assicura allutenza efficienza e
affidabilit del servizio attraverso la determinazione della tariffa secondo un
meccanismo di price cap, diretto ad evitare che il concessionario unico abusi della sua
posizione dominante.

Il meccanismo delle tariffe si fonda sul principio del full recovery cost.

Nellodierna formulazione23dunque, lart. 154, comma 1, del Codice dellambiente


prevede che La tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato ed
determinata tenendo conto della qualit della risorsa idrica e del servizio fornito, delle
opere e degli adeguamenti necessari, dell'entit dei costi di gestione delle opere, dei
costi di gestione delle aree di salvaguardia, nonch di una quota parte dei costi di
funzionamento dell'autorit dambito, in modo che sia assicurata la copertura integrale
dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e
secondo il principio chi inquina paga.

Inizialmente, il metodo tariffario era disciplinato da un decreto del Ministero dei lavori
pubblici del 1 agosto 1996 con cui si introdotto il cosiddetto metodo normalizzato.
Questo prevede che lAATO determini la tariffa di riferimento sulla base del piano
economico-finanziario di ambito e che la sottoponga a revisione ogni tre anni. La tariffa
di riferimento prevede tre componenti di costo: i costi operativi, gli ammortamenti e la
remunerazione del capitale investito. La modalit di calcolo di tali componenti (costi
modellati) specificata nel decreto stesso. La somma dei suddetti costi pu crescere ad
un tasso non superiore allinflazione programmata pi un parametro K, ovvero il price
cap. Tale parametro, che era il massimo incremento annuale della tariffa, era calcolato
prendendo come riferimento la tariffa pagata dagli utenti prima dellapplicazione del
metodo (tariffa media ponderata). La tariffa effettivamente applicata dal gestore (tariffa
reale media) poteva discostarsi da quelle di riferimento; tuttavia i costi operativi non

23 Il referendum abrogativo svoltosi il 12 e 13 giugno 2011, ha disposto labrogazione del riferimento al


criterio della adeguatezza della remunerazione del capitale investito per la determinazione della tariffa
del servizio idrico integrato previsto dal precedente art. 154, comma 1 del Codice dell'Ambiente

25
potevano essere superiori del 30% rispetto a quelli modellati e allo scostamento veniva
applicato un coefficiente di miglioramento dellefficienza.24

Successivamente sia il Metodo Normalizzato sia il Metodo CIPE sono stati superati dal
nuovo metodo tariffario idrico adottato dallAutorit per lenergia elettrica, il gas e il
sistema idrico. Attualmente, pertanto, lEnte di Governo dellAmbito predispone la
tariffa di base nellosservanza del metodo tariffario adottato dallAEEGSI e la trasmette
per lapprovazione allAutorit medesima.

Quest'ultima, come disposto dal D.P.C.M. 20 Luglio 2012, comma 1, lettere c), d) ed f):

i. Definisce le componenti di costo inclusi i costi finanziari degli investimenti e


della gestione per la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato,
ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono compresi i servizi di
captazione e adduzione a usi multipli e i servizi di depurazione ad usi misti civili
e industriali, per i vari settori di impiego, in conformit ai criteri e agli obiettivi
stabiliti dal Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare;

ii. Predispone e rivede periodicamente il metodo tariffario per la determinazione


della tariffa del servizio idrico integrato, ovvero di ciascuno dei singoli servizi
che lo compongono compresi i servizi di captazione e adduzione a usi multipli e
i servizi di depurazione ad usi misti civili e industriali, sulla base del
riconoscimento dei costi efficienti di investimento e di esercizio sostenuti dai
gestori, prevedendo forme di tutela per le categorie di utenza in condizioni
economico sociali disagiate individuate dalla legge e fissa, altres, le relative
modalit di revisione periodica, vigilando sull'applicazione delle tariffe;

iii. Approva le tariffe del servizio idrico integrato, ovvero di ciascuno dei singoli
servizi che lo compongono compresi i servizi di captazione e adduzione a usi
multipli e i servizi di depurazione ad usi misti civili e industriali, proposte dal
soggetto competente sulla base del piano di ambito di cui allart. 149 del Codice
dellambiente, impartendo, a pena d'inefficacia prescrizioni. In caso di
inadempienza, o su istanza delle amministrazioni e delle parti interessate,
lAutorit intima losservanza degli obblighi entro trenta giorni decorsi i quali,

24 Una Valutazione delle ipotesi di revisione del metodo tariffario normalizzato per il servizio idrico
integrato, Economia Pubblica, 2006, DAlpaos, Valbonesi, p.13,14

26
fatto salvo leventuale esercizio del potere sanzionatorio, provvede in ogni caso
alla determinazione in via provvisoria delle tariffe sulla base delle informazioni
disponibili, comunque in unottica di tutela degli utenti.

2.4 LA NORMATIVA SULL'UNBUNDLING

Con la delibera 137/2016/R/com Integrazione del Testo integrato Unbundling


contabile (TIUC) con le disposizioni in materia di obblighi di separazione contabile
(Unbundling) per il settore idrico, l'Autorit per l'energia elettrica il gas e il sistema
idrico integra l'attuale impianto di separazione contabile previsto dal TIUC (Testo
integrato Unbundling contabile) per il settore elettrico e del gas con l'introduzione di
obblighi di separazione contabile in capo ai gestori del Servizio Idrico Integrato, ovvero
di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono (SII) e i relativi obblighi di
comunicazione.

Gli orientamenti finali diramati dall' Autorit in tema di Unbundling sono contenuti nel
D.Co. n. 515/2015 del 29 Ottobre 2015 che precede la definitiva Deliberazione
Unbundling dedicata al settore idrico (Delibera 137/2016/R/com).Mentre il Documento
di consultazione antecedente, n. 379/2015 del 23 luglio 2015, proponendo gli
orientamenti in merito allindividuazione e perimetrazione dei principali oggetti di
separazione contabile, si presenta come unevoluzione in parte semplificatrice rispetto
alle prime indicazioni fornite con il D.Co. n. 82/2013.25

2.4.1 Obiettivi dellintervento

Le procedure Unbundling imposte dallAEEGSI si imperniano sullobiettivo di


suddividere i dati economici e patrimoniali delle aziende soggette alla Normativa, per
giungere a disporre di conti annuali altamente dettagliati e fra loro confrontabili.
Precisamente, l'art. 2 della Delibera 137/2016/R/com, allegato A, afferma che Gli
obblighi di separazione contabile posti a carico degli esercenti e dei gestori del SII
hanno la finalit, nel rispetto della riservatezza dei dati aziendali, di promuovere
lefficienza ed adeguati livelli di qualit nellerogazione dei servizi:

25 Aziende del settore idrico: prepararsi all'applicazione dell'Unbundling contabile, Amministrazione e


finanza, 2015, Aprile R., p.23

27
a) assicurando un flusso informativo certo, omogeneo e dettagliato circa la situazione
economica e patrimoniale degli esercenti, ovvero dei gestori del SII;

b) impedendo discriminazioni, trasferimenti incrociati di risorse tra attivit e tra


comparti in cui operano gli esercenti, ovvero i gestori del SII.

In particolare, lintervento finalizzato al raggiungimento degli obiettivi generali di


seguito enucleati:26

Definire corrispettivi tariffari cost reflective

La separazione contabile delle diverse fasi che compongono una determinata filiera
produttiva viene adottata nei settori regolati per giungere alla definizione di tariffe che
siano cost reflective. Questo permette, da un lato, di evitare sussidi incrociati tra le
diverse attivit e, in particolare, tra attivit regolate e attivit non regolate, dallaltro, di
garantire la corretta quantificazione di tutti i costi efficienti necessari ad assicurare
lerogazione del servizio idrico in conformit a quanto disposto dalla Normativa
nazionale e comunitaria in materia.

Individuare, monitorare gli investimenti e i contributi pubblici per attivit e comparti

In un settore, quale quello idrico italiano, che si caratterizza per un ingente fabbisogno
di investimenti (necessari, in particolare, ad ammodernare le infrastrutture, a ridurre le
perdite di rete e a garantire i livelli di depurazione dei reflui richiesti dalla Normativa
europea) per di pi notevolmente differenziato a seconda della realt territoriale
considerata, lUnbundling Contabile uno strumento indispensabile per consentire al
regolatore di individuare la realizzazione di determinati investimenti e monitorare la
corretta esecuzione degli stessi tenendo conto degli eventuali contributi pubblici ricevuti
dal gestore.

Incentivare lefficienza e lefficacia dei gestori

Il perseguimento di obiettivi di efficienza e di efficacia nell'erogazione dei servizi,


anche in un'ottica di tutela ambientale e della risorsa, sembra richiedere la presenza di
soggetti gestori di dimensioni industriali e finanziarie adeguate al fine di garantire
confacenti livelli di prestazione al minor costo, nonch la possibilit di liberare risorse

26 D.Co. 379/2015/R/idr

28
attraverso una crescita della produttivit. (L'Autorit, in questo contesto, si pone
l'obiettivo di favorire l'efficienza e l'efficacia delle gestioni, tramite una migliore
individuazione dei costi efficienti, di promuovere l'utilizzo efficiente della risorsa idrica
e favorire la riduzione delle perdite nell'ottica di promozione dell'efficientamento e
dell'attuazione del principio di water conservation).

Disincentivare fenomeni di cost padding

LUnbundling Contabile, nella misura in cui restituisce al regolatore una visione il pi


trasparente possibile dei costi osservabili, sostenuti dal gestore del SII nellerogazione
del servizio, disincentiva comportamenti opportunistici dei gestori stessi finalizzati a
incrementare artificiosamente i costi dei servizi regolati. La separazione contabile
uno strumento propedeutico per consentire al regolatore di valutare lefficienza dei
processi che si svolgono allinterno delle attivit e dei singoli comparti e,
conseguentemente, di verificare il correlato livello di costo riducendo le asimmetrie
informative.

Alla luce delle considerazioni precedenti lAutorit intende perseguire i seguenti


Obiettivi specifici

-Quantificare i costi ambientali e della risorsa. L' adozione di norme settoriali per la
separazione contabile costituisce un fondamentale presupposto per permettere, al
soggetto competente, di procedere alla corretta attribuzione dei costi nellambito della
componente ERC (istituita per rappresentare i costi ambientali), sulla base delle regole
individuate dallAutorit.

-Definire indici di efficienza relativi alle attivit/comparti e comparare lefficienza


gestionale dei gestori

Una corretta individuazione dei costi delle attivit e dei relativi comparti, nonch la
raccolta delle grandezze fisico tecniche associate a tali poste contabili, permetterebbe
allAutorit di ottenere dati omogenei e comparabili sui quali operare analisi di
benchmark e costruire indici di efficienza sui quali basare opportuni meccanismi
regolatori incentivanti.

-Definire i costi standard

La definizione e la successiva implementazione dellUnbundling Contabile nel SII pu


consentire allAutorit di arrivare alla definizione di costi standard del servizio e/o di
29
determinati processi standardizzabili. Tale obiettivo, seppur di medio periodo, risulta di
particolare importanza per incentivare la razionalizzazione dei costi connessi
allerogazione del servizio medesimo.

2.4.2 Il disegno regolatorio

Il sistema di separazione contabile si basa sullidea di isolare specifiche attivit,


qualificabili come fasi operative autonome che possono essere cio gestite come
imprese separate, e al loro interno determinati comparti, definiti come unit logico-
organizzative alle quali corrispondono aggregazioni di valori economici e patrimoniali
per destinazione pi analitica rispetto alle attivit. A completamento, vengono
individuati i Servizi Comuni (SC), ovvero unit organizzative che svolgono
centralmente funzioni riferite al complesso dellimpresa, quali ad esempio i servizi
informatici, i servizi amministrativi e finanziari, e le cosiddette Funzioni Operative
Condivise (FOC), ovvero quelle funzioni aziendali svolte attraverso strutture dedicate
che, nell'ambito dello stesso soggetto giuridico prestano servizi di natura operativa, di
tipo tecnico e/o commerciale, in maniera condivisa ad almeno due attivit del soggetto
medesimo, anche al di fuori dei settori dell'energia elettrica, del gas e del settore
idrico.27

Nella definizione del sistema di Unbundling, lAutorit ha optato per una estensione al
settore idrico delle norme gi testate nei settori energetici, con alcuni aggiustamenti ed
integrazioni rispondenti alle peculiarit del settore, caratterizzato da un assetto
monopolistico su scala locale, dalla presenza di un numero ancora ampio di gestioni,
spesso di piccole dimensioni, e di multiutility28. Affinch le procedure di Unbundling
non diventassero eccessivamente onerose per i gestori, lAutorit ha ridimensionato il
numero delle attivit alle quali applicare la separazione contabile, a fronte delle ben pi
numerose attivit previste allavvio della consultazione, come sintetizzato nello schema
di seguito. (Figura 10)

27 D.Co. 379/2015/R/idr
28 Societ che si occupa dell'erogazione di due o pi servizi pubblici

30
Figura 10: Percorso di semplificazione della perimentazione delle attivit del SII oggetto
di separazione contabile

Fonte: D.Co. 379/2015/R/idr

La gestione unitaria relativa al SII viene, quindi, segmentata in acquedotto, fognatura e


depurazione. Inoltre, vengono individuate due ulteriori attivit extra SII, le Altre attivit
idriche, e la categoria residuale delle Altre attivit.

Nella scelta ha prevalso una logica tariffaria, cio una segmentazione per attivit che
corrisponda alle diverse componenti della tariffa.

Per ciascuna attivit, AEEGSI ha quindi individuato una serie di comparti (fasi
produttive significative dal punto di vista gestionale tipicamente separabili) sintetizzati
in Figura 11.29

29 Dalla separazione contabile una spinta al consolidamento, Laboratorio SPL Collana Acqua, 2016,
Berardi, Signori, Traini, pag.5

31
Figura 11: Attivit e relativi comparti

Fonte: Delibera 137/2016/R/idr, Allegato A

Nel D.Co. n. 379/2015, lAEEGSI specifica che allattivit Acquedotto afferisce


linsieme delle operazioni di realizzazione, gestione e manutenzione delle
infrastrutture di captazione, adduzione, potabilizzazione e distribuzione, finalizzate alla
fornitura idrica. Costi e ricavi relativi allattivit Acquedotto dovranno quindi essere
dettagliati in relazione ai seguenti cinque comparti che rappresentano le diverse fasi
della filiera:30

Captazione, linsieme delle operazioni di realizzazione, gestione e manutenzione delle


infrastrutture necessarie per lapprovvigionamento diretto dacqua da sorgenti, da acque
superficiali o da acque sotterranee; ove presenti, sono incluse le centrali di
sollevamento.

Adduzione, linsieme delle operazioni di realizzazione, gestione e manutenzione delle


reti di trasporto primario e secondario, ivi incluse le operazioni di ricerca perdite,
necessarie a rendere disponibile lacqua captata per la successiva fase di distribuzione,
nonch la gestione, la realizzazione e la manutenzione delle centrali di sollevamento,

30 D.Co. 515/2015/R/idr pag.12,13

32
delle torri piezometriche, dei serbatoi con funzione di carico, di riserva e di compenso,
ove presenti.

Potabilizzazione, linsieme delle operazioni di realizzazione, gestione e manutenzione


delle infrastrutture necessarie per rendere lacqua captata e/o addotta e/o distribuita
idonea al consumo umano e per garantire un margine di sicurezza igienico-sanitaria
allacqua distribuita; sono comprese le attivit per il trattamento dei residui generati
dalle fasi di potabilizzazione stesse; sono comprese inoltre le operazioni di disinfezione
effettuate in rete di distribuzione con stazioni intermedie.

Distribuzione, linsieme delle operazioni di realizzazione, gestione e manutenzione,


nonch di ricerca e controllo perdite, delle infrastrutture necessarie a rendere disponibile
lacqua captata e/o addotta, destinata al consumo umano. Sono incluse le centrali di
sollevamento, le torri piezometriche, i serbatoi di testata, intermedi e di estremit con
funzione di carico, di riserva e di compenso, ove presenti. Tali infrastrutture sono
finalizzate alla fornitura agli utenti finali, siano essi pubblici, domestici condominiali
o singoli e assimilabili, eventualmente industriali e agricoli, inclusa la vendita
forfettaria di acqua, fra cui le forniture temporanee, le forniture a fontane comunali e
bocche antincendio, nonch la distribuzione e vendita di acqua non potabile ad uso
industriale, agricolo o igienico-sanitario, qualora effettuata mediante lutilizzo, seppur
parziale, delle medesime infrastrutture utilizzate per la distribuzione di acqua potabile
nel rispetto delle Normative sanitarie vigenti. La distribuzione comprende altres tutte le
attivit di fornitura e gestione delle utenze del SII.

Misura dellacquedotto, linsieme delle operazioni organizzative e gestionali


finalizzate alla raccolta, allelaborazione, anche informatica e telematica, alla messa a
disposizione e allarchiviazione per 5 anni dei dati di misura volumetrici validati,
relativi ai punti di consegna della risorsa idropotabile alle utenze e in ciascuna sezione
di acquedotto (misure di processo), sia laddove la fonte della determinazione dei dati
un misuratore, sia laddove la determinazione dei dati ottenuta anche
convenzionalmente tramite lapplicazione di algoritmi numerici; inoltre comprensiva
delle operazioni connesse agli interventi in loco sui misuratori, quali le operazioni di
installazione e messa in servizio, manutenzione, verifica, adeguamento e rimozione,
nonch della telegestione.

33
Sempre alla luce di quanto indicato con il D.Co. n. 379/2015, lattivit di Fognatura
comprende linsieme delle operazioni di realizzazione, gestione e manutenzione delle
infrastrutture per lallontanamento delle acque reflue urbane, costituite dalle acque
reflue domestiche o assimilate, industriali, meteoriche di dilavamento e di prima
pioggia. Comprende anche le reti di raccolta, i collettori primari e secondari, gli
eventuali manufatti di sfioro, ivi inclusi i connessi emissari e derivatori.

Per quanto concerne la suddivisione in comparti, la scelta stata quella di distinguere in


base alla tipologia dello scarico, ovvero:31

Fognatura nera e mista, linsieme delle operazioni di realizzazione, gestione e


manutenzione delle infrastrutture per lallontanamento delle acque reflue urbane,
costituite dalle acque reflue domestiche o assimilate, industriali nonch dalle acque
meteoriche di dilavamento (incluse le acque di prima pioggia); comprende anche le reti
di raccolta, i collettori primari e secondari, i manufatti di sfioro, gli emissari, i
derivatori, le vasche di prima pioggia e le stazioni di sollevamento (incluse quelle
relative ai collettori primari e secondari); comprende inoltre le operazioni di ricerca
perdite.

Fognatura bianca, linsieme delle operazioni di realizzazione, gestione e


manutenzione delle infrastrutture dedicate ad uso esclusivo della raccolta e
dellallontanamento delle acque meteoriche di dilavamento diverse dalle eventuali
acque di prima pioggia, incluse le operazioni di pulizia e manutenzione delle caditoie
stradali; comprende anche le reti di raccolta, i collettori primari e secondari, i manufatti
di sfioro, gli emissari, i derivatori e le stazioni di sollevamento, incluse quelle relative ai
collettori primari e secondari; non comprende la gestione dei fossi stradali e dei
riitombati e non tombati.

Misura della fognatura, linsieme delle operazioni organizzative e gestionali


finalizzate alla raccolta, allelaborazione, anche informatica e telematica, alla messa a
disposizione e allarchiviazione per 5 anni dei dati di misura volumetrici validati,
relativi ai punti di scarico degli utenti industriali, nonch agli eventuali punti di
attingimento diretto della risorsa allinterno dei siti industriali, e in ciascuna sezione di
fognatura (misura di processo), sia laddove la fonte della determinazione dei dati un

31 D.Co. 515/2015/R/idr

34
misuratore, sia laddove la determinazione dei dati ottenuta anche convenzionalmente
tramite lapplicazione di algoritmi numerici; inoltre comprensiva delle operazioni
connesse agli interventi in loco sui misuratori, quali le operazioni di installazione e
messa in servizio, verifica, adeguamento e rimozione, nonch della telegestione.

interessante sottolineare che l'attivit di misura attiene solo agli utenti industriali.

Infine, lAEEGSI definisce lattivit di Depurazione nel suo D.Co.n.515/2015,


racchiudendo nella sostanza la totalit delle azioni riconducibili a questo business.
L'autorit dunque prevede la creazione di un unico comparto in cui confluiscono le tre
sezioni individuate dal D.Co 379/2015 quali: trattamenti convenzionali, trattamenti
avanzati e speciali, nonch la misura.

La Depurazione viene quindi definita dal Documento di consultazione di Ottobre


2015 come linsieme delle operazioni di realizzazione, gestione e manutenzione degli
impianti di trattamento delle acque reflue urbane convogliate dalle reti di fognatura e
altre acque reflue provenienti da pretrattamenti dedicati (per esempio pretrattamenti di
percolati di discarica e di rifiuti liquidi), al fine di rendere le acque trattate compatibili
con il ricettore finale ai sensi del d.lgs. 152/06 e s.m.i. o adatte al riutilizzo; comprende
le vasche Imhoff, i trattamenti preliminari, la sedimentazione primaria, i trattamenti
biologici, la sedimentazione secondaria, i trattamenti di rimozione dei nutrienti, la
disinfezione con agenti chimici; include i trattamenti terziari e terziari avanzati quali
fra laltro filtrazione su sabbia, filtrazione su membrane, ossidazione avanzata,
chiariflocculazione, adsorbimento su carboni attivi, disinfezione con lampade UV,
trattamenti naturali estensivi; include altres i trattamenti dei fanghi prodotti nei citati
processi quali fra laltro ispessimento, disidratazione, digestione aerobica e
anaerobica, essicamento nonch ulteriori tecnologie quali fra laltro ossidazione a
umido, pirolisi e gassificazione. Inoltre comprende linsieme delle operazioni di
realizzazione, gestione e manutenzione degli impianti di sollevamento delle acque reflue
urbane convogliate dalle reti di fognatura, posti a monte e in prossimit dei depuratori,
degli eventuali impianti di deodorizzazione e dei trattamenti speciali per il
riutilizzo/smaltimento dei reflui parzialmente trattati quali per esempio le trincee
drenanti, i letti di dispersione, le condotte sottomarine. Sono ricomprese nellattivit le
operazioni organizzative e gestionali finalizzate alla raccolta, allelaborazione, anche
informatica, allarchiviazione per 5 anni dei dati di misura volumetrici validati, relativi

35
ai misuratori installati in ingresso al primo stadio di trattamento nonch, ove previsto,
in uscita dallultimo stadio di depurazione; inoltre comprensiva delle operazioni
connesse agli interventi in loco sui misuratori, quali le operazioni di installazione e
messa in servizio, verifica, adeguamento e rimozione, nonch della telegestione.

Allinterno delle Altre attivit idriche, lAutorit intende far confluire tutte le attivit
e i processi che, non rientrando nella definizione di servizio idrico integrato, occorre
tenere distinte per evitare sussidi incrociati tra attivit regolate e attivit idriche non
regolate. Queste ultime devono essere raggruppate in un unico comparto tenendo
distinte solo le attivit legate alla riscossione.32

Infine, le Attivit diverse, che racchiudono in via residuale, costi e ricavi derivanti
dallo svolgimento di attivit che non hanno alcun legame con la risorsa idrica. 33

Servizi comuni e Funzioni operative condivise

I Servizi Comuni (SC) possono essere definiti come unit logico-organizzative che
svolgono funzioni in modo centralizzato nellambito dello stesso soggetto giuridico
riferite in generale allintera impresa. Si fa riferimento a quelle attivit realizzate presso
qualsiasi realt aziendale, industriale, commerciale o di servizi a supporto della stessa
nella sua globalit, indipendentemente dal settore in cui opera.34

La Funzione Operativa Condivisa (FOC) una funzione aziendale, svolta anche


attraverso una struttura dedicata, che nellambito dello stesso soggetto giuridico presta
servizi di natura operativa, di tipo tecnico e/o commerciale, in maniera condivisa ad
almeno due attivit del soggetto medesimo, anche al di fuori dei settori oggetto di
Unbundling. Questo oggetto di controllo e rendicontazione raccoglie le componenti
economico-patrimoniali che si riferiscono in maniera comune a due o pi attivit. 35

L' Autorit ha esteso al settore idrico alcune delle FOC gi previste per i settori
energetici e ne ha introdotto alcune specifiche, in modo da tener conto delle

32 D.Co. 379/2015
33 Aziende del settore idrico: al via l'Unbundling contabile, Amministrazione e Finanza, 2016, Aprile C.,
pag.30
34 Aziende del settore idrico: prepararsi all'applicazione dell'Unbundling contabile, Amministrazione e
finanza, 2015, Aprile R., p.26
35 D.Co. 379/2015/R/idr

36
caratteristiche industriali e organizzative che contraddistinguono il settore e delle
specificit operative e gestionali delle imprese idriche. Tra le FOC comuni ai tre settori
rientrano lacquisto di energia elettrica e gas, sia esso svolto separatamente o
congiuntamente, le operazioni di misura tra attivit di settori diversi (o tra attivit
diverse del settore idrico) e il servizio di cartografia elettronica, anchesso considerato
trasversale. Le FOC specifiche dellidrico sono invece la gestione utenze idriche, cui
associare le poste economiche e patrimoniali relative allo svolgimento delle attivit
connesse alla gestione dellutenza, comprese le operazioni commerciali di voltura,
subentro, gestione della morosit, e le attivit connesse alla gestione delle utenze di
gestori terzi (riscossione), la FOC verifica e controllo del settore idrico, cui associare
le poste economiche e patrimoniali inerenti alle operazioni di sopralluogo, ispezione,
campionamento, analisi e elaborazione dei risultati e la FOC di telecontrollo e ricerca
perdite, finalizzata a quantificare correttamente i costi ambientali e della risorsa che
confluiscono nella componente ERC, da tenere distinta rispetto alla manutenzione e
servizi tecnici36. In Figura 12 riportato l'elenco completo dei servizi comuni e delle
funzioni operative condivise, come risulta dalla Normativa.

36 Dalla separazione contabile una spinta al consolidamento, Laboratorio SPL Collana Acqua, 2016,
Berardi, Signori, Traini, pag.7

37
Figura 12: Servizi Comuni e Funzioni Operative Condivise

Fonte: Delibera 137/2016/R/idr, Allegato A

L'allocazione alle FOC ed ai Servizi Comuni funzionale al successivo ribaltamento dei


costi ivi indicati, poich gli obiettivi dell'Autorit richiedono la conoscenza del full
costing per attivit e comparto. L'Autorit ha per questo messo a punto una serie di
driver il pi possibile rappresentativi, tra i quali i gestori possono scegliere quello da
utilizzare.

L'elenco completo dei driver proposti dall'Autorit riportato in Figura 13 e Figura 14

38
Figura 13: Driver di ribaltamento per i servizi comuni

Fonte: Delibera 137/2016/R/idr, Allegato A

39
Figura 14: Driver di ribaltamento per le funzioni operative condivise

Fonte: Delibera 137/2016/R/idr, Allegato A

2.4.3 I destinatari della compliance

Considerando la necessit dellAEEGSI di consentire la predisposizione di una tariffa


che rifletta i costi effettivi dei diversi servizi del SII, essa ha adottato la seguente
conformazione degli obblighi Unbundling:37

37 Aziende del settore idrico: al via l'Unbundling contabile, Amministrazione e Finanza, 2016, Aprile C.,
p.33

40
Obbligo di predisposizione ed invio dei Conti Annuali Separati secondo il regime
ordinario

a) per tutti i gestori del SII, ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono,
che svolgono una o pi tra le attivit di acquedotto, fognatura e depurazione, che
servano almeno 50.000 abitanti.

b) ai gestori grossisti del SII di dimensioni rilevanti che non siano stati autorizzati dall'
Ente di governo dell'ambito a predisporre i conti annuali separati secondo il regime
semplificato del SII.

c) a tutti i gestori del SII multiATO.

Obbligo di predisposizione ed invio dei Conti Annuali Separati secondo il regime


semplificato

Per differenza, per tutti i gestori del SII, ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo
compongono, che servono meno di 50.000 abitanti e i grossisti del SII autorizzati
dall'Ente di governo dell'ambito, purch operanti in un unico ATO.

2.4.4 Contabilit separata: regime ordinario e regime semplificato

Il sistema di Unbundling si articola nella creazione di conti annuali separati (CAS) che
comprendono il Conto Economico, lo Stato Patrimoniale, il prospetto riepilogativo della
movimentazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali, accompagnati da una
nota di commento e da una indicazione delle grandezze fisiche e monetarie sottostanti.
La differenza tra il regime ordinario ed il regime semplificato si sostanzia nell'onere
informativo richiesto.38 In particolare, il regime semplificato si caratterizza per il fatto
di non richiedere la separazione in comparti e per il fatto di consentire l'utilizzo, in
aggiunta ai sistemi di contabilit generale e analitica di elaborazioni e rilevazioni
gestionali ex post. Per il resto non ci sono differenze rilevanti circa i prospetti da
predisporre ed inviare. 39

Quanto appena esposto illustrato in Figura 15.

38 Dalla separazione contabile una spinta al consolidamento, Laboratorio SPL Collana Acqua, 2016,
Berardi, Signori, Traini, p. 9
39 Unbundling contabile idrico ( Delibera 137/2016 AEEGSI)" , 2016, Corleto

41
Figura 15: Conti annuali separati

Fonte: Delibera 137/2016/R/idr, Allegato A

Nella redazione dei CAS, il gestore applica gli stessi criteri utilizzati nel bilancio di
esercizio, adottando a tal fine un sistema di contabilit che consenta di rilevare dati
analitici, verificabili e documentabili, in maniera distinta per le singole attivit, come se
queste fossero svolte da imprese separate, e quindi per ciascun comparto.
Nellattribuzione delle poste patrimoniali ed economiche il gestore deve attenersi ad un
ordine preciso che prevede innanzitutto lattribuzione diretta alle attivit o, in via
subordinata, ai Servizi Comuni e, quindi alle Funzioni Operative Condivise. Per tutte
quelle voci in cui lattribuzione diretta non possibile, il gestore procede ad
unattribuzione indiretta. Inoltre, per quanto riguarda lattribuzione diretta, i criteri da
seguire sono, nellordine: rilevazioni di contabilit generale, rilevazioni di contabilit
analitica e infine una specifica misurazione fisica del fattore produttivo utilizzato. Per

42
lattribuzione indiretta, come gi specificato di sopra, il gestore utilizza invece i cost
driver stabiliti dallAutorit.

La necessit di pervenire ad una disaggregazione dei costi e dei ricavi oltre che per
attivit e comparti anche per ATO costituisce una specifica che contraddistingue il
settore idrico. Nel caso operi su pi ATO, il gestore deve ancor prima dellattribuzione
per attivit e comparti, ripartire le poste contabili, quando direttamente attribuibili, tra i
diversi territori gestiti e creare una categoria residuale multiATO per i costi non
direttamente attribuibili ad uno specifico territorio che andr poi ulteriormente allocata
sulla base dei driver individuati da AEEGSI riportati in Figura 16. 40

Ne consegue che le aziende del settore idrico che risultino multiattivit e multiATO
dovranno effettuare le registrazioni contabili in modo sistematico durante tutto il
periodo amministrativo mediante una duplice classificazione delle componenti di
costo e ricavo: per attivit/comparto e per ATO.41

Figura 16: Diver di ribaltamento per i valori multi Ato

Fonte: Delibera 137/2016/R/idr, Allegato A

40 Dalla separazione contabile una spinta al consolidamento, Laboratorio SPL Collana Acqua, 2016,
Berardi, Signori, Traini, p. 9
41Aziende del settore idrico: al via l'Unbundling contabile, Amministrazione e Finanza, 2016, Aprile C.,
p.33

43
2.4.5 Tempistiche e sanzioni

Gli obblighi di Unbundling nel settore idrico decorrono dall'esercizio 2016 con le
seguenti considerazioni: 42

- l'anno 2016 considerato sperimentale (i dati relativi non saranno utilizzati ai fini
della definizione delle tariffe 2018)

- per gli anni 2016 e 2017 anche i gestori tenuti ad applicare il regime ordinario hanno
la facolt di adottare il regime semplificato a meno che, operando nel settore elettrico
e/o del gas non siano gi tenuti ad adottare il regime ordinario di separazione contabile.

- sar pertanto possibile fare ricorso, in aggiunta ai sistemi di contabilit generale e/o
analitica, a elaborazioni gestionali o evidenze prodotte ex post.

Tuttavia, la ricostruzione ex post richiederebbe, alle imprese del settore, un'attivit


talmente gravosa a valle della redazione del bilancio, da rendere assolutamente
prioritario attivare il processo di rilevazione dei dati contabili secondo le regole imposte
dall'Autorit, il prima possibile, gi quindi durante il 201643

I Conti annuali separati, inclusi i conti separati per ATO e gli ulteriori prospetti
aggiuntivi previsti per il settore idrico, corredati dalla nota di commento, dalla relazione
del revisore e dal bilancio di esercizio devono essere trasmessi all'Autorit entro 90
giorni dall'approvazione del bilancio di esercizio. Il TIUC prevede che la trasmissione
dei Conti annuali separati avvenga con modalit telematica attraverso gli schemi resi
disponibili sul sito dell'Autorit entro il 30 novembre di ciascun anno precedente
l'esercizio a cui si riferiscono i conti annuali separati. Tale procedura sar applicata
anche per i Conti annuali separati relativi al settore idrico.44

Limportanza della separazione contabile rinforzata dalla previsione di penalit in


capo ai gestori che non forniranno informazioni classificate secondo i criteri e con il
dettaglio prescritto dalla regolazione.

42 Unbundling contabile idrico (Delibera 137/2016 AEEGSI), 2016, Corleto


43 Aziende del settore idrico: al via l'Unbundling contabile, Amministrazione e Finanza, 2016, Aprile C.,
p.33
44 Unbundling contabile idrico (Delibera 137/2016 AEEGSI)" , 2016, Corleto

44
Una volta a regime, la mancata applicazione dei sistemi di separazione contabile
comporta la non applicabilit dei contributi erogati dalla Cassa per i Servizi Energetici e
Ambientali (CSEA, ex Cassa Conguagli Settore Elettrico), come ad esempio il conto
istituito per la promozione della qualit. Per rendere lincentivo ancor pi efficace,
verosimile che per il nuovo metodo tariffario, cio a partire dal 2020, l'AEEGSI preveda
lobbligo per i gestori di trasmettere i prospetti redatti secondo i principi di separazione
contabile, pena lesclusione dallaggiornamento tariffario e una fissazione dufficio del
moltiplicatore pari a 0,9. 45

2.4.6 Conclusioni

L'AEEGSI ha sostanziato il compito assegnatoli dalla legge, di definire le regole ed i


criteri della separazione contabile, mutuando ed integrando le regole vigenti in materia
di energia elettrica e gas naturale. Un intervento indispensabile ai fini di un'accurata
individuazione dei costi, inclusi quelli ambientali e della risorsa altrimenti di difficile
quantificazione, e specialmente alla definizione di costi standard. Tale sistema si
imbatte in un assetto ancora troppo frammentato, caratterizzato da numerosi gestori di
piccole dimensioni per i quali limplementazione di un sistema contabile adeguato
implica il rischio di una ulteriore polarizzazione: da un lato, i gestori industriali di
maggiori dimensioni, strutturati e in grado di adempiere agli obblighi della separazione
contabile, dallaltro i gestori pi piccoli, spesso caratterizzati da un fabbisogno di
investimenti pi consistente, bloccati nelladeguamento tariffario.46

45 Dalla separazione contabile una spinta al consolidamento, Laboratorio SPL Collana Acqua, 2016,
Berardi, Signori, Traini, p. 10
46 Dalla separazione contabile una spinta al consolidamento, Laboratorio SPL Collana Acqua, 2016,
Berardi, Signori, Traini, p. 10

45
3 IL CASO GEAL SPA

Questa seconda sezione dell'elaborato verter sull'analisi di un caso pratico riferito ad


un'azienda operante nel settore idrico, Geal SpA, la quale sta attraversando un
percorso di cambiamento della propria contabilit analitica al fine di ottemperare agli
obblighi in materia di separazione contabile di cui alla Delibera AEEGSI 137/16 del
Marzo 2016.

Attraverso l'esperienza sul campo, grazie ad un periodo di tirocinio della durata di tre
mesi, si tenter di illustrare le principali fasi del percorso che sta portando Geal SpA ad
implementare i nuovi Schemi Contabili, ponendo l'accento sulle problematiche pi
considerevoli riscontrate.

3.1 LA STORIA DI GEAL SPA


GEAL SpA (Gestione Esercizio Acquedotti Lucchesi) una societ per azioni operante
nel settore del ciclo dellacqua dal 6 novembre 1995. Essa provvede alla gestione,
manutenzione e progettazione delle reti e degli impianti di acquedotto, fognatura e
depurazione.

GEAL SpA viene istituita nel Marzo del 1993, con una partecipazione azionaria per il
99% del Comune di Lucca e per l'1% dell'Associazione degli Industriali. Nel 1995 si ha
la delibera d'affidamento del servizio idrico integrato da parte del Consiglio Comunale
di Lucca. Mentre la convenzione con il Comune di Lucca risale al Novembre del 1995
(rinnovata il 22 Aprile 1998) e segna l'inizio dell'Attivit operativa.

Nel Luglio del 1998 Geal SpA cede il 48% delle azioni a CREA SpA e Compagnie
Gnrale des Eaux, mentre nel Gennaio 1999 stipula un contratto di fornitura di acqua
potabile all'ingrosso con ACQUE di Pisa e A.S.A. di Livorno. Nel Marzo 1999 la
gestione del servizio idrico integrato si espande nei comuni di Borgo a Mozzano e
Pescaglia e nel Giugno del 2000 nel comune di Bagni di Lucca.

Nel Dicembre 2003 Geal SpA ottiene la certificazione del sistema gestione qualit
secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000.

46
A Giugno 2004, la partecipazione detenuta dal Comune di Lucca in Geal SpA, pari al
52% del capitale, viene ceduta a favore della Lucca Holding S.r.l., societ unipersonale
del Comune di Lucca, la quale, in data 24/11/2004, si trasformata in societ per azioni.

Nel Dicembre dello stesso anno si ha la cessione della gestione dei servizi nei Comuni
di Borgo a Mozzano, Pescaglia e Bagni di Lucca.

Nel Gennaio 2006, il gruppo CREA/Sigesa, detentore del 28,8% delle azioni di Geal
SpA con la societ CREA SpA, viene ceduto dal gruppo Bouygues al gruppo ACEA di
Roma. Alla stessa data, viene sottoscritto un importante accordo integrativo per la
tutela delle risorse idriche del Serchio, e degli acquiferi della Piana Lucchese di
Capannori e Porcari e del Padule del Bientina. Laccordo prevede il cofinanziamento
da parte del Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio degli interventi di
adeguamento dei sistemi fognari negli agglomerati civili di Lucca per limporto di circa
10.000.000 di euro ed un cofinanziamento della Geal SpA di pari ammontare.

In data Dicembre 2006 la Compagnie Generale des Eaux, detentrice del 19,2% delle
azioni Geal SpA, cambia denominazione sociale in Veolia Eau Compagnie Generale
des Eaux.

NellAprile 2008 si ha la sottoscrizione di un altro rilevante protocollo di Intesa tra


Comune di Lucca, Autorit di ATO n.1, Autorit di Bacino del fiume Serchio e Geal
SpA. Il protocollo impegnava Geal SpA a finanziare le opere fognarie nel territorio del
Comune di Lucca, per 10.000.000 di euro coerentemente allaccordo del 28/01/2006.

Nel Settembre 2009 viene rinnovato il contratto di fornitura di acqua allingrosso alle
aziende di Pisa e Livorno con validit decennale.

Al Febbraio 2011 risale invece il conseguimento delle certificazioni dei sistemi


sicurezza e ambiente secondo gli standard UNI EN ISO 14001:2004 (ambiente), e
OHSAS 18001/2007 (sicurezza) in aggiunta alla certificazione di qualit secondo gli
standard UNI EN ISO 9001:2008 (qualit), ottenuta nel 2003. Il protocollo sottoscritto
tra ATO 1, Geal SpA e Comune di Lucca, nel Dicembre dello stesso anno diretto al
trasferimento a favore dellATO (autorit idrica toscana dall1/1/2012) dei poteri di
programmazione e controllo del servizio idrico integrato sul territorio comunale di
Lucca, da esercitarsi di concerto con il Comune di Lucca.

47
Con riferimento alla composizione societaria, si evidenziano le seguenti partecipazioni
azionarie (Figura 17):

- Lucca Holding 52,00 %

- CREA SpA 28,80 %

- Veolia Eau 19,20 %

Ne deriva quindi che la societ risulta soggetta all'attivit di direzione e coordinamento


da parte di Lucca Holding SpA.

Figura 17: Composizione societaria in Geal SpA

Fonte: dati aziendali Geal SpA

La societ gestisce il servizio idrico integrato nel Comune di Lucca in base alle
Convenzioni di gestione con lente locale aventi scadenza naturale il 31.12.2025.

LAttivit di fornitura di acqua allingrosso avente punto di consegna in loc. Filettole, ai


gestori dellATO 2 Toscana (Acque SpA) e dellATO 5 Toscana (Asa SpA), invece
svolta in base a specifico contratto avente scadenza l1.10.2019. Vi sono inoltre due
contratti che regolamentano la cessione dellacqua allingrosso effettuata
rispettivamente con punto di consegna in loc. Capannori, al gestore dellATO 2 Toscana
(Acque SpA) ed una con punto di consegna in loc. Torre allaltro gestore dellATO 1
Toscana (Gaia SpA).

48
Con una Convenzione del 26.3.2007 invece regolato lacquisto di servizi allingrosso
concernenti il recapito delle acque reflue urbane ed industriali provenienti dal Comune
di Lucca ed il relativo trattamento nellimpianto di depurazione misto di Casa del
Lupo, che prevede specifici corrispettivi al gestore delle fognature dellATO 2
Toscana (Acque SpA), al gestore del suddetto impianto di depurazione (Aquapur
Multiservizi SpA) ed ai soggetti incaricati della fatturazione dei servizi in questione.

Nel 2015 rimasto inalterato il pacchetto di partecipazioni societarie di Geal SpA che
detiene una quota pari allo 0,1% del capitale in Ingegnerie Toscane (societ partecipata
per il 97,9% da altri gestori del servizio idrico della Toscana e per l1% da Acea SpA
che, come gruppo societario detiene complessivamente il 28,99% della societ al
31.12.2015), e una quota pari allo 0,4% del capitale sociale nella societ Le Soluzioni
Scarl. Geal SpA si avvale di entrambe le societ rispettivamente per i servizi di
ingegneria e per i servizi di call-center.

Di seguito, vengono presentati alcuni dati inerenti le principali attivit aziendali, riferiti
al 2014 e 2015.47

Relativamente all'attivit di acquedotto si osserva che nel 2015 sono stati effettuati
interventi di estensione della rete idrica di distribuzione per circa 2,8 Km. Anche a
seguito di ci sono stati effettuati nuovi allacciamenti e divisioni di impianti esistenti,
per cui si registrato un incremento pari allo 0,4% del numero delle utenze, e dello
0,7% per le unit immobiliari servite, rispetto allanno precedente.
Contemporaneamente si rilevato un significativo incremento del consumo medio per
utenza, pari al 4% ed un conseguente aumento dei quantitativi fatturati del 4,5%.

Circa il servizio di fognatura, si rileva una crescita di quasi 5 Km della rete fognaria, a
seguito degli interventi di completamento di quelli avviati nellanno precedente, e la
realizzazione di ulteriori lavori. Il numero delle utenze allacciate alla fognatura si
incrementato in misura ridotta (+0,3% sul numero di utenze e +0,7% come unit
immobiliari). Le quantit fatturate nel 2015 si sono invece incrementate in misura pari
al 2,2% dato che il quantitativo medio scaricato per le utenze civili aumentato
dell1,8%, ovvero in misura inferiore rispetto a quanto rilevato per i consumi di
acquedotto (+4%) dato che tra le utenze allacciate alla fognatura vi sono quelle non

47 I dati fanno riferimento al Bilancio Geal SpA, 2015

49
allacciate allacquedotto per le quali il quantitativo consumato calcolato in via
parametrica. Il numero di queste ultime utenze si ridotto per effetto dellallaccio delle
stesse alla rete idrica. I ricavi complessivi del servizio fognatura si sono incrementati
rispetto al 2014 del 9,8%, sia per lincremento dei consumi, sia per lincremento della
tariffa.

Relativamente allattivit di depurazione, i quantitativi fatturati totali si sono


incrementati del 2,2%, dato che laumento del quantitativo scaricato in fognatura dalle
utenze civili stato leggermente compensato dalla diminuzione del quantitativo
scaricato dalle utenze industriali (-3,2%).

Data tuttavia la ridotta piovosit dellanno rispetto al 2014, i quantitativi trattati


dallimpianto di depurazione principale si sono ridotti in misura sensibile (-16%). I
ricavi di depurazione dei reflui civili collettati in fognatura, sono aumentati in misura
pari al 10,8%, per effetto del maggior corrispettivo derivante dalla depurazione dei
reflui industriali pervenuti allimpianto attraverso la rete fognaria, incrementatisi in
misura del 17,7%. Tali corrispettivi sono infatti determinati non solo in base ai volumi
scaricati, ma anche alla relativa qualit.

Infine ci riferiamo alle attivit accessorie al servizio idrico integrato, ossia tutte quelle
attivit svolte da Geal SpA in regime di concorrenza, ovvero sul libero mercato, i cui
ricavi, nel 2015, sono aumentati dell1,2% ed il relativo contributo percentuale sul
fatturato complessivo della societ, stato pari al 4,6% circa. Laumento dei ricavi
accessori dovuto essenzialmente allattivit di gestione di impianti di depurazione
c/terzi, ovvero in particolare, ai ricavi derivante dalla gestione del depuratore del nuovo
ospedale di Lucca (/Mig.159). Lincremento dei ricavi inerenti la suddetta attivit ha
pi che bilanciato la diminuzione dei ricavi relativi alla depurazione dei rifiuti liquidi
autotrasportati, diminuita per /Mig. 66. Si invece registrato un leggero aumento
(/Mig.8) per il corrispettivo delle attivit di spurgo dei pozzi neri effettuata
direttamente dalla societ, grazie anche al mantenimento di due importanti commesse di
cui una a favore del Comune di Lucca, (alla Casa di Cura di Santa Maria) e laltra per lo
stabilimento ex Manifattura Sigaro Toscano, attivit per le quali stato fatturato
rispettivamente /Mig. 43 ed /Mig. 39.

50
3.2 LA CONTABILIT ANALITICA PRE-UNBUNDLING

In questa parte del lavoro si presenta la contabilit analitica di Geal SpA con riferimento
al periodo antecedente all'entrata in funzione del Documento 82/13 sull'Unbundling
Contabile. In particolare i dati presentati attengono all'esercizio 2014.

E' fondamentale considerare che, le aziende che fanno parte del servizio idrico integrato
non hanno un tipo di contabilit analitica standardizzato, bens ogni impresa utilizza il
metodo pi conforme alle proprie esigenze.

Il primo passo da porre in essere per la realizzazione di un sistema di contabilit


analitica, costruito sulle peculiarit di Geal SpA la necessaria individuazione di un
quadro generale dei costi sostenuti dall'azienda. Tale fase logicamente successiva ad
un passaggio fondamentale che ogni analista dei costi deve porre in essere, ovvero lo
studio dell'organizzazione, della sua struttura organizzativa, di come suddiviso il
personale tra i vari settori operativi.

Sulla base del quadro dei costi che caratterizzano l'attivit aziendale, tra cui assume
rilevante importanza la voce di costo relativa al personale, e guidati dall' esigenza di
Geal SpA di evidenziare i risultati dell'attivit svolta, la decisione assunta inizialmente
stata quella di costruire un sistema di contabilit analitica interna per centri di costo48,
con la peculiarit che, grazie ad una struttura organizzativa poco articolata, i centri di
accumulo dei costi, oltre a rappresentare le macroattivit svolte, fossero generalmente
coincidenti con i centri di responsabilit economica e gestionale. I centri di
responsabilit rappresentano un elemento fondamentale del sistema di controllo di
gestione, e con essi si identificano le unit organizzative nelle quali suddivisa
lazienda, a capo di ciascuna delle quali vi un titolare che viene responsabilizzato
per i risultati conseguiti. A tal fine, nello studio dellattivit dellarea si andati a
coinvolgere il responsabile del rispettivo settore.

L'idea di introdurre in azienda un sistema di contabilit per centri di costo nasce in


quanto tali centri rappresentano uno strumento che tutti gli imprenditori dovrebbero
padroneggiare, per poter controllare i costi aziendali. Se l'obiettivo tenere sotto
controllo l'impiego delle proprie risorse economiche, l'azienda non pu esimersi

48 Per il concetto di contabilit per centri di costo si rimanda a: Strumenti per l'analisi dei costi, Volume
II, Approfondimenti di Cost Accounting, Terza Edizione, 2009, Miolo Vitali, p.69

51
dall'implementazione di una contabilit per centri di costo, ovvero un sistema contabile
che permetta di evidenziare come vengono assorbite da ciascuna divisione le proprie
disponibilit finanziarie.

Partendo dalla struttura organizzativa e in coerenza con le finalit che la societ voleva
perseguire, sono stati individuati i centri di costo di Geal SpA. L'idea stata quella di
costruire una mappa dei centri che contenesse solo quelli essenziali, in modo da
garantire un controllo degli stessi, dato che, un eccessivo grado di dettaglio, in talune
situazioni porta complicazioni anzich valore aggiunto.

Tendenzialmente la contabilit analitica della societ idrica Geal SpA era divisa per
settori. Gli oggetti di costo analizzati e gestiti, con riferimento all'esercizio 2014,
riguardavano i servizi all'utenza, i settori acquedotto, fognatura, depurazione e servizi
sia idrici che non idrici. La peculiarit dei centri di costo della societ stava nel fatto che
essi fungevano da contenitori di ricavi e di costi diretti dell'attivit, senza l'allocazione,
tramite le basi di riparto, dei costi indiretti. Di conseguenza, si parlava solamente di
centri finali49, i quali vedevano l'imputazione dei ricavi dell'attivit presa in esame
(acquedotto, depurazione, fognatura) e dei costi diretti riferiti a tale settore. Mentre i
costi comuni alle varie aree gestionali, necessari per il funzionamento dell'azienda,
venivano inseriti in un centro di struttura senza essere ribaltati sui centri finali.50

Quanto appena illustrato schematizzato in Figura 18.

49 Si ricorda che i centri di costo finali possono essere sia centri produttivi sia centri comuni
50 Per approfondimenti si rimanda a : Strumenti per l'analisi dei costi, Volume I, Fondamenti di Cost
Accounting, 2008, Cinquini, pag.102-105

52
Figura 18: Aree e centri di costo ad esse dedicati nella contabilit analitica preUnbundling
in Geal SpA

Fonte: dati aziendali Geal SpA

Per quanto attiene alla codifica con cui identificare i vari centri di costo, nel periodo
antecedente all'emanazione del Documento 82/2013 sull'Unbundling, la scelta ricaduta
su una particolare nomenclatura poco complessa e facile da ricordare che permetteva ai
responsabili dei vari settori di svolgere le operazioni in maniera ordinata. In particolare,
stata inserita una codifica cifrata con il seguente significato:

1. Prima cifra, contraddistinta da una cifra da 1 a 6, con ogni cifra che


corrisponde ad un tipo di societ diversa. Dato che parliamo sempre della
societ Geal SpA, questa prima cifra prender sempre il valore 1.
2. Seconda cifra, contraddistinta dalle lettere A/D/F/L/P/S, che si riferiscono
alle macro aree cui si fa riferimento. Le lettere A, D, F si riferiscono
rispettivamente alle attivit di acquedotto, depurazione e fognatura, le quali
rappresentano le attivit del servizio idrico integrato (ogni area ha un
responsabile di struttura). La lettera S indica: la struttura, centro in cui
vengono inseriti i costi comuni, e la gestione utenza, ricettori di costi comuni
con riferimento ai servizi di sportello e rapporti con gli utenti. Infine, le
lettere L e P fanno riferimento a centri di costo virtuali e temporanei; in
particolare, la lettera L si riferisce a tutti gli investimenti che devono essere
capitalizzati, mentre la lettera P indica le commesse a rimborso, ossia tutti

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i lavori di importo significativo svolti da Geal SpA per conto del Comune di
Lucca o di altri soggetti e da questi ultimi rimborsati alla societ.
3. Terza cifra, sempre 0.
4. Quarta cifra, che pu configurarsi in 1/ 2/ 5. Il numero 1 indica un'attivit
svolta nel Comune di Lucca; il numero 2 si riferisce alla vendita di acqua
all'ingrosso nel Comune di Pescaglia; infine, il numero 5 si riferisce alla
vendita di acqua all'ingrosso nelle Province di Pisa/Livorno.
5. Quinta cifra, o 0 o 1. Assume il valore 1 quando ci si riferisce all'attivit di
vendita di acqua all'ingrosso nella Provincia di Lucca, in particolare nel
Comune di Capannori, 0 in tutti i casi escluso il precedente.
6. Sesta cifra, o 0 o 1. Assume il valore 1 quando ci si riferisce all'attivit
specifica di allacciamento (sia esso riferito all'acquedotto o alla fognatura).
Anche questa attivit fondamentale per Geal SpA, tale da costituire un
centro di costo unico. Assumer invece il valore 0 in tutti i casi escluso il
precedente. Qualora ci si riferisca ai centri di costo investimenti e
commesse a rimborso, tale cifra pu assumere i valori A/D/F, a seconda
che le voci di costi riguardino rispettivamente l'attivit di acquedotto,
depurazione, fognatura.

Sulla base della codificazione appena descritta, nell'esercizio 2014 si sono configurati
18 centri di costo, con le particolarit di seguito illustrate (Tabella 1):

1A0100, centro di costo riferito all' attivit di acquedotto, nel quale venivano
inseriti ricavi e costi diretti di tale servizio. Pi chiaramente, nel periodo
precedente ai cambiamenti richiesti dalla Delibera sull'Unbundling, tutto ci che
atteneva alle attivit di dettaglio ovvero a quelle di captazione, adduzione,
distribuzione, potabilizzazione, misura e servizi accessori acquedotto, veniva
imputato in tale centro.

1A0101, centro di costo riferito all'attivit di allacci degli utenti all'acquedotto,


di cui Geal SpA ha la concessione, nel quale venivano inseriti ricavi e costi
diretti di tale servizio. Al controllo di gestione interno sempre interessato
studiare la marginalit degli allacci in modo tale da rilevare eventuali
inefficienze interne o la necessit di rivisitare i prezzi applicati all'utenza.
Occorre a tal proposito precisare che, dal momento che i ricavi sono

54
predeterminati (per l'attivit di allaccio esiste un tariffario che determina il
prezzo sulla base dei metri di allaccio), l'ipotetico guadagno dell'azienda dipende
esclusivamente dalla sua efficienza, tenendo i costi sotto controllo.

1A0110, centro di costo riferito all'attivit di vendita d'acqua all'ingrosso nel


Comune di Capannori, nel quale venivano inseriti ricavi e costi diretti di tale
servizio.

1A0200, centro di costo riferito all'attivit di vendita d'acqua all'ingrosso nel


Comune di Pescaglia, nel quale venivano inseriti ricavi e costi diretti di tale
servizio.

1A0500, centro di costo riferito all'attivit di vendita d'acqua all'ingrosso nei


Comuni di Pisa e Livorno, nel quale venivano inseriti ricavi e costi diretti di tale
servizio.

Relativamente alla gestione dell'acqua all'ingrosso, gi nel 2014 era basilare


comprendere la marginalit di questi centri di profitto aziendale al fine di
dedurre l'apporto di tale servizio al risultato economico aziendale. Dal Conto
Economico 2014 si osserva un Margine operativo lordo pari a 1.157 /mig.
derivante dalla vendita d'acqua all'ingrosso su un Margine operativo lordo
aziendale di 4.153 /mig.. Tale dato dimostra il contributo fondamentale del
servizio all'equilibrio economico di Geal SpA e la consapevolezza che potr
rappresentare un punto critico per la societ a fine 2019, anno di scadenza dei
contratti di fornitura con i clienti all'ingrosso e di conseguente ricontrattazione
della tariffa, naturalmente con la necessaria intermediazione dell'AIT e in
coerenza con le vigenti determinazioni tariffarie. Attualmente la citt di Lucca
presenta la tariffa pi bassa della Regione Toscana e ci dovuto anche agli
introiti derivanti dalla vendita all'ingrosso a fronte di ricavi vincolati.
L'eventuale riduzione della quota dei ricavi derivanti dal servizio di vendita
acqua all'ingrosso, sul totale dei ricavi garantiti dalla tariffa (VRG, ovvero
vincolo ai ricavi di gestione), comporterebbe una considerevole ripercussione
sull'entit della tariffa stessa che dovrebbe senza dubbio aumentare al fine di
mantenere l'equilibrio economico di Geal SpA fino al 2025 (anno di termine
della convenzione di Geal SpA col Comune di Lucca).

Questi centri di costo rispondevano tutti al responsabile acquedotto.


55
1D0100, centro di costo riferito all'attivit di depurazione dell'acqua, nel quale
venivano inseriti ricavi e costi diretti di tale servizio. In maniera identica
all'acquedotto, tutto ci che era attinente all'attivit di depurazione veniva
imputato in questo centro di costo e tendenzialmente era riconosciuto ai fini del
calcolo della tariffa. In seguito vedremo come questo tipo di imputazione,
analogamente a quella riferita allacquedotto, abbia richiesto dei cambiamenti
contabili per rispondere alle finalit dell'Unbundling.

1F0100, centro di costo riferito all'attivit di fognatura, nel quale venivano


inseriti ricavi e costi diretti di tale servizio ed ai relativi i servizi accessori. In
questo modo si agiva come se tutta l'attivit di Geal SpA fosse all'interno del
SII, secondo un criterio di centro di responsabilit ed in quanto non vi erano
centri di costo riferiti alle altre attivit idriche (come ad esempio gli spurghi)
cui imputare i servizi in concorrenza e quindi extra-tariffa, oggi invece richiesti
dalle Disposizioni in materia di Unbundling.

1F0101, centro di costo riferito all'attivit di allacci degli utenti alla fognatura di
cui Geal SpA si occupa, nel quale venivano inseriti ricavi e costi diretti di tale
servizio. Anche in questo caso, analogamente agli allacci all'acquedotto, era
interessante per la societ cogliere l'eventuale guadagno del servizio.

Questi centri di costo rispondevano tutti al responsabile depurazione e fognatura.

Inoltre, per far fronte all'esigenza di trasparenza delle procedure di attribuzione dei
costi capitalizzabili, sono stati creati in Geal SpA dei particolari centri chiamati centri
aggregativi di commesse (con margine a fine anno uguale a 0). In Tale area venivano
allocati i costi riferiti a commesse di investimento e di manutenzione straordinaria,
azzerati a fine esercizio mediante la capitalizzazione degli stessi, contestualmente alla
creazione del nuovo cespite o alla rilevazione dellinvestimento in corso di esecuzione
se non terminato. In dettaglio i centri aggregativi di commesse erano:

1L010A, centro di costo che accoglieva i costi capitalizzabili con riferimento


alle attivit di acquedotto, nel quale venivano inseriti i ricavi (rettifica dei costi
sostenuti) e i costi di tale servizio.

56
1L010D, centro di costo che accoglieva costi capitalizzabili con riferimento alle
attivit di depurazione, nel quale venivano inseriti i ricavi (rettifica dei costi
sostenuti) e i costi di tale servizio.

1L010F, centro di costo che accoglieva costi capitalizzabili con riferimento alle
attivit di fognatura, nel quale venivano inseriti i ricavi (rettifica dei costi
sostenuti) e i costi di tale servizio.

1L050A, centro di costo che accoglieva costi capitalizzabili con riferimento alle
attivit di vendita all'ingrosso nel Comune di Pisa e Livorno, nel quale venivano
inseriti i ricavi (rettifica dei costi sostenuti) e i costi di tale servizio.

1L010S, centro costo che accoglieva costi capitalizzabili con riferimento alla
struttura, nel quale venivano inseriti i ricavi (rettifica dei coti sostenti) e i costi di
tale servizio.

Questi centri di costo rispondevano tutti al responsabile investimenti.

Un altra categoria di centri di costo rappresentata dalle commesse a rimborso, ossia


centri che accumulano costi che verranno successivamente rimborsati.

1P010A, centro di costo relativo alle commesse a rimborso, con riferimento


alle attivit di lavoro dell'acquedotto, nel quale venivano inseriti ricavi e costi
diretti di tale servizio.

1P010D, centro di costo relativo alle commesse a rimborso, con riferimento


alle attivit di lavoro del depuratore, nel quale venivano inseriti ricavi e costi
diretti di tale servizio.

1P010F, centro di costo relativo alle commesse a rimborso, con riferimento


alle attivit di lavoro della fognatura, nel quale venivano inseriti ricavi e costi
diretti di tale servizio.

Tali centri rispondono, rispettivamente, al responsabile acquedotto, al responsabile


depurazione e al responsabile fognatura.

Infine, gli ultimi due centri di costo riguardano la struttura e sono i seguenti:

57
1S0000, centro di costo relativo alla struttura, con riferimento a tutti quei costi
comuni che potrebbero essere ripartiti nei centri di costo sopracitati (ad esempio
il costo del personale amministrativo).

1S0001, centro di costo relativo alla gestione utenza. Si trattava pi


precisamente di centri di profitto che accoglievano sia costi che ricavi attinenti
tutto il mondo dell'utenza in toto. importante evidenziare la peculiarit di
questi centri consistente nell'imputazione al loro interno anche dei ricavi (ad
esempio i ricavi per riattivazione degli utenti morosi).

Tabella 1: codifica dei centri di costo Geal SpA per l'esercizio 2014

CODIFICA CENTRI DI COSTO

1 2 3 4 5 6

1 societ Geal

A Acquedotto
D Depurazione
F Fognatura
L lavori (investimenti)
P prestazioni a rimborso (commesse c/terzi)
S struttura

0 nessun significato

1 gestione Lucca
2 fornitura Pescaglia
5 fornitura Pisa-Livorno

58
0 tutti i casi escl. succ.
1 acquedotto Lucca Capannori

0 tutti i casi escl. succ.


1 allacciamenti
per lavori e prestazioni:

A acquedotto
D depurazione
F fognatura
S struttura

1A0100 GESTIONE OPERAT.ACQUED.LUCCA


1A0101 PROGETTAZ. ACQUEDOTTO LUCCA
1A0110 GEST.OPERAT.ACQU.LUCCA/CAPANNORI
1A0200 GESTIONE OPERAT.ACQUED.PESCAGLIA
1A0500 GEST.OPERAT.ACQUED.PISA/LIVORNO
1D0100 GESTIONE OPERAT.DEPURAT.LUCCA
1F0100 GEST.OPERAT. FOGN. LUCCA
1F0101 ALLAC. E PROGETTAZ.FOGN.LUCCA
1L010A LAVORI ACQUED.LUCCA
1L010D LAVORI DEPURAT.LUCCA
1L010F LAVORI FOGN.LUCCA
1L050A LAVORI ACQUED.PISA-LIVORNO
1P010A LUCCA-PRESTAZ. A RIMBORSO ACQU.
LU-PRESTAZ. A RIMBORSO
1P010D DEPUR.LUCCA
1P010F LU-PRESTAZ.A RIMBORSO FOGNAT.
1S0000 SPESE STRUTTURA
1S0001 GESTIONE UTENTI
1L010S LAVORI STRUTTURA LUCCA

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CENTRI DI COSTO NON CODIFICATI MA UTILIZZATI PER AIT - AEEG

ACQUEDOTTO - AUTOBOTTE
ACQUEDOTTO - SERVIZI ACCESSORI
FOGNATURA - SERVIZI ACCESSORI
DEPURAZIONE - SPURGO
DEPURAZIONE - TRATT.LIQUAMI
AUTOPRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA

Fonte: dati aziendali Geal SpA

Nel procedimento di localizzazione dei costi individuati all'interno dei vari centri di
costo, fondamentale il contributo non soltanto del personale amministrativo, ma anche
dei responsabili delle varie aree operative aziendali. La corretta gestione del ciclo
passivo un ambito delicato che investe l'efficienza e il volume dei costi di un'azienda.
L'ottimizzazione dei processi legati al ciclo passivo si riflette anche su molte funzioni
strategiche dell'azienda quali, ad esempio, il monitoraggio delle scorte, la verifica degli
ordini e dei documenti di trasporto e, dunque, la riduzione dei tempi di approvazione dei
pagamenti, evitando di incorrere in solleciti o ritardi di pagamento. Risulta quindi
fondamentale la collaborazione dei vari responsabili delle aree aziendali. Sono loro i
primi attori nell'attribuzione dei costi, dato che essi, al momento dell'arrivo di un
documento di trasporto scrivono su di esso a quale centro di costo si riferisce e lo
trasmettono al responsabile area ciclo passivo che, dopo aver abbinato tale documento
con la fattura e, per procedura interna, anche con il modulo d'ordine, verificandone
opportunamente la congruit, si occupa di caricare la fattura passiva ai fini della
contabilit generale e ai fini IVA (a tale riguardo appone su di essa un timbro indicante
il numero della registrazione IVA) ed infine emette la liquidazione della fattura passiva.

Meno complessa invece l'attribuzione dei ricavi che vengono imputati nei vari centri
di costo direttamente dal responsabile area ciclo attivo dell'azienda.

Sulla base del quadro dei costi che caratterizza l'attivit aziendale, si notato come la
gran parte di essi concernevano i dipendenti che lavoravano in Geal SpA. In particolare,

60
la voce costo del personale veniva determinata per differenza seguendo un processo
caratteristico sintetizzato come segue:

1. Inizialmente il costo del personale totale veniva inserito nel centro di costo
struttura 1S0000 dal responsabile risorse umane.
2. Il secondo passo del processo era compito del responsabile del controllo di
gestione, il quale si avvaleva delle facilitazioni derivanti dal programma
Timesheet. Si tratta di un software che ha lo scopo di monitorare e
analizzare l'attivit dei dipendenti in azienda, con i relativi vantaggi per il
conto economico aziendale. Con tale software l'azienda poteva ottimizzare i
processi di raccolta dei dati aziendali (presenze del personale, svolgimento
delle attivit, controllo dei tempi di lavoro) relativi alla produzione e alla
gestione delle commesse. In particolare, il soggetto responsabile del
controllo di gestione imputava ai centri di costo dedicati, solamente il costo
del lavoro dei dipendenti che avevano lavorato all'interno dei centri
transitori, virtuali (centri aggregativi di commesse), la cui peculiarit di
iniziare con la dizione 1L e quelli che avevano lavorato nell'area delle
commesse a rimborso, centri di costo la cui peculiarit di iniziare con la
dizione 1P.

3. Il restante valore del costo del personale veniva poi suddiviso nei vari centri
di costo a seconda del settore di riferimento di ogni dipendente. Per coloro
che avevano lavorato nelle aree dei centri transitori/virtuali e nelle
commesse a rimborso, veniva imputata al rispettivo centro di costo solo la
parte non imputata alle aree di cui al secondo processo.

Nel seguito del presente lavoro vedremo come, in conseguenza dell'entrata in funzione
del Documento 82/2013 sull'Unbundling, e quindi per gli esercizi successivi al 2014,
nata l'esigenza di implementare il programma Timesheet per tutti i centri di costo
effettuando una imputazione mensile e non pi trimestrale e, soprattutto imponendo la
compilazione informatica a tutti gli operatori coinvolti eliminando gli sprechi di tempo
dovuti al caricamento di dati raccolti in modo cartaceo, tramite ladozione di specifica
procedura.

61
Con l'obiettivo di una maggior chiarezza del lettore il lavoro adesso presenta il
consuntivo gestionale 2014 di Geal SpA riclassificato per centri di costo (Tabella 2).
Tale estrazione si ottiene raggruppando i vari conti di Geal SpA per le principali voci di
Bilancio e poi suddividendole nei vari centri di costo. Come gi accennato in questo
capitolo, emergono tra i costi, quelli relativi al personale e in secondo luogo alla forza
motrice, mentre in relazione ai ricavi la voce pi consistente quella inerente le tariffe
del SII. La riclassificazione permette inoltre di esaminare la rilevanza di ogni centro di
costo; si deduce infatti come il centro 1A0100 sia quello pi consistente, a conferma del
fatto che il settore acquedotto rappresenta larea pi rilevante per Geal SpA.

Tabella 2: Consuntivo gestionale Geal SpA riclassificato per centri di costo. Esercizio
2014. ( /mig)

CDC 1A0100 1A0101 1A0110 1A0200 1A0500


VD
S Descrizione

10 Tariffa S.I.I. 6.393

11 Vendita acqua all'ingrosso 66 19 2.164


Destinazione FoNI utenze
19 disagiate -50
TOTALE RICAVI
TARIFFARI 6.343 66 19 2.164

12 Corrispettivi di allacciamento 154


13 Ricavi accessori al S.i.i. 87

14 Trattamento bottini
15 Spurgo pozzi neri
16 Lavori c/terzi 9

17 Vendita servizi a terzi 11

18 Ricavi diversi
25 Penalit 321
TOTALE RICAVI
ACCESSORI 427 154

23 Corrisp. certificati verdi


24 Altri ricavi 11

62
26 Contributi 12 11

27 Plusvalenze 1
28 Sopravv. Attive gest. Ord. 5

TOTALE ALTRI RICAVI 30 11

20 Increm. immob. - materiale


21 Increm. immob. - servizi
22 Increm. immob. - personale
TOT. CAPITALIZZAZIONI

VALORE DELLA PRODUZIONE 6.800 154 66 19 2.176

30 Forza motrice 795 864

31 Costo materiale idraulico 130 29


Costo materiale
32 elettr./el.mecc. 10 3
33 Costo mat. da capitalizzare
34 Costo prodotti chimici 8

35 Costo olii e lubrificanti


Carburanti e lubrif.
36 Automezzi 35 1

37 Costo altri materiali 34


38 Cancelleria e varie 5
TOTALE CONSUMI
MATERIE 1.018 29 866
40 Sostituzione condotte 169
41 Realizzazione allacciamenti 75
Trasporto e smaltimento
42 fanghi
43 Realizzazione lavori
44 Manutenzione aree a verde 47
45 Altre prest. servizi tecnici 23

46 Manutenzione parco mezzi 25


47 Assicurazione autoveicoli 16
48 Altri costi parco mezzi 2
49 Analisi chimiche 17

63
50 Assicurazioni
51 Consulenze e servizi tecnici 2
52 Servizi per salute e sicurezza 2
53 Royalties tariffa fog. e dep.
55 Spese per organi sociali
56 Consulenze amministrative
57 Consulenze legali 3
Gestione e manutenzione
58 uffici 11

59 Spese telefoniche 1

60 Servizi per la bollettazione


61 Servizi informatici 3
62 Servizi di call-center
63 Servizi bancari e riscossione
64 Servizi postali 2
65 Servizi per il personale 27 1
66 Rimborsi spese 1
Costo personale in
67 somministr.
68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi 2

TOTALE SERVIZI 351 77


70 Canone di concessione 1.517

71 Royalties acqua ingrosso 214


72 Affitti
73 Altri canoni 33

74 Locazioni e noleggi 8
TOTALE CANONI E
AFFITTI 1.558 214
Contributi funzionam. Enti e
85 ass. 1

86 Altri oneri diversi


87 Altre imposte e tasse 4 1
88 Sopravv. passive gest. Ord. 25 1

64
89 Minusvalenze

TOTALE ONERI DIVERSI 31 1 1

VALORE AGGIUNTO 3.843 48 66 19 1.094

75 Retribuzioni 706 58 22
76 Oneri sociali
77 TFR
78 Altri costi del personale

COSTO DEL PERSONALE 706 58 22

MARGINE OPERATIVO LORDO 3.137 -10 66 19 1.072

80 Amm. imm. immateriali 22

81 Amm. imm. materiali 479 39


82 Svalutazioni
83 Accantonamenti fondi rischi
84 Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI 501 39

REDDITO OPERATIVO 2.636 -10 66 19 1.033

90 Altri proventi finanziari 18 19

91 Interessi attivi bancari


92 Interessi passivi bancari
93 Altri oneri finanziari

AREA FINANZIARIA 18 19
94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari 10

AREA STRAORDINARIA -10

RISULTATO ANTE IMPOSTE 2.644 -10 66 19 1.052

65
98 Imposte correnti
99 Imposte differite

TOTALE IMPOSTE

RISULTATO NETTO 2.644 -10 66 19 1.052

CDC 1D0100 1F0100 1F0101 1L010A 1L010D


VDS Descrizione

10 Tariffa S.I.I. 2.754 2.263

11 Vendita acqua all'ingrosso 6 4


Destinazione FoNI utenze
19 disagiate
TOTALE RICAVI
TARIFFARI 2.759 2.267

12 Corrispettivi di allacciamento 138

13 Ricavi accessori al S.i.i. 7 40 8

14 Trattamento bottini 293


15 Spurgo pozzi neri 114
16 Lavori c/terzi
17 Vendita servizi a terzi 44
18 Ricavi diversi
25 Penalit
TOTALE RICAVI
ACCESSORI 458 40 146

23 Corrisp. certificati verdi 43

24 Altri ricavi 3 2

26 Contributi 39

27 Plusvalenze
28 Sopravv. Attive gest. Ord. 5

TOTALE ALTRI RICAVI 51 41

20 Increm. immob. - materiale 1 2 445 370

66
21 Increm. immob. - servizi 2 404 89

22 Increm. immob. - personale 374 22

TOT. CAPITALIZZAZIONI 1 4 1.224 481

VALORE DELLA PRODUZIONE 3.269 2.351 146 1.224 481

30 Forza motrice 312 163


31 Costo materiale idraulico 8 1 341 7
Costo materiale
32 elettr./el.mecc. 17 14 77 77

33 Costo mat. da capitalizzare 2 246


34 Costo prodotti chimici 93 6

35 Costo olii e lubrificanti 2


Carburanti e lubrif.
36 Automezzi 4 25 4
37 Costo altri materiali 34 1 25 33

38 Cancelleria e varie 8 1
TOTALE CONSUMI
MATERIE 478 204 5 445 370
40 Sostituzione condotte 322
41 Realizzazione allacciamenti 128
Trasporto e smaltimento
42 fanghi 232
43 Realizzazione lavori
44 Manutenzione aree a verde 10 10

45 Altre prest. servizi tecnici 38 40 1 10 67


46 Manutenzione parco mezzi 4 18 2
47 Assicurazione autoveicoli 4 6 2

48 Altri costi parco mezzi


49 Analisi chimiche 11

50 Assicurazioni 3

51 Consulenze e servizi tecnici 15 61 19


Servizi per salute e
52 sicurezza 1
53 Royalties tariffa fog. e dep. 138 91

67
55 Spese per organi sociali
56 Consulenze amministrative 1
57 Consulenze legali 1 2
Gestione e manutenzione
58 uffici 13 1

59 Spese telefoniche
60 Servizi per la bollettazione
61 Servizi informatici 5 1
62 Servizi di call-center
63 Servizi bancari e riscossione
64 Servizi postali 1 1

65 Servizi per il personale 2 10 6


66 Rimborsi spese 1
Costo personale in
67 somministr.
68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi 11 1

TOTALE SERVIZI 492 175 144 395 87


70 Canone di concessione 189 600

71 Royalties acqua ingrosso


72 Affitti
73 Altri canoni 1 5

74 Locazioni e noleggi 7 2
TOTALE CANONI E
AFFITTI 195 601 5 2
Contributi funzionam. Enti e
85 ass. 2

86 Altri oneri diversi 1

87 Altre imposte e tasse 1 2 1 10

88 Sopravv. passive gest. Ord. 3 2

89 Minusvalenze 1 3

TOTALE ONERI DIVERSI 7 6 1 10

VALORE AGGIUNTO 2.097 1.365 -8 374 22

68
75 Retribuzioni 518 408 36 374 22

76 Oneri sociali
77 TFR
78 Altri costi del personale

COSTO DEL PERSONALE 518 408 36 374 22

MARGINE OPERATIVO LORDO 1.578 956 -44

80 Amm. imm. immateriali 5 8

81 Amm. imm. materiali 310 247

82 Svalutazioni
83 Accantonamenti fondi rischi
84 Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI 315 255

REDDITO OPERATIVO 1.264 701 -44

90 Altri proventi finanziari


91 Interessi attivi bancari
92 Interessi passivi bancari
93 Altri oneri finanziari

AREA FINANZIARIA
94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari

AREA STRAORDINARIA

RISULTATO ANTE IMPOSTE 1.264 701 -45

98 Imposte correnti
99 Imposte differite

TOTALE IMPOSTE

RISULTATO NETTO 1.264 701 -45


69
CDC 1L010F 1L010S 1L050A 1P010A 1P010D
VDS Descrizione

10 Tariffa S.I.I.
11 Vendita acqua all'ingrosso
19 Destinazione FoNI utenze disagiate
TOTALE RICAVI TARIFFARI
12 Corrispettivi di allacciamento
13 Ricavi accessori al S.i.i.
14 Trattamento bottini
15 Spurgo pozzi neri 44
16 Lavori c/terzi 89
17 Vendita servizi a terzi
18 Ricavi diversi
25 Penalit
TOTALE RICAVI ACCESSORI 89 44

23 Corrisp. certificati verdi


24 Altri ricavi
26 Contributi
27 Plusvalenze
28 Sopravv. Attive gest. Ord.
TOTALE ALTRI RICAVI
20 Increm. immob. - materiale 182 11 1

21 Increm. immob. - servizi 234 34

22 Increm. immob. - personale 71 15 2

TOT. CAPITALIZZAZIONI 487 60 3

VALORE DELLA PRODUZIONE 487 60 3 89 44

30 Forza motrice
31 Costo materiale idraulico 40 3

70
32 Costo materiale elettr./el.mecc. 123 1

33 Costo mat. da capitalizzare 15 11


34 Costo prodotti chimici
35 Costo olii e lubrificanti
36 Carburanti e lubrif. Automezzi
37 Costo altri materiali 3

38 Cancelleria e varie

TOTALE CONSUMI MATERIE 182 11 1 3


40 Sostituzione condotte
41 Realizzazione allacciamenti
42 Trasporto e smaltimento fanghi
43 Realizzazione lavori 63

44 Manutenzione aree a verde 1

45 Altre prest. servizi tecnici 1 1


46 Manutenzione parco mezzi
47 Assicurazione autoveicoli
48 Altri costi parco mezzi
49 Analisi chimiche
50 Assicurazioni
51 Consulenze e servizi tecnici 229 25 1

52 Servizi per salute e sicurezza


53 Royalties tariffa fog. e dep.
55 Spese per organi sociali
56 Consulenze amministrative 1

57 Consulenze legali
58 Gestione e manutenzione uffici
59 Spese telefoniche
60 Servizi per la bollettazione
61 Servizi informatici 7
62 Servizi di call-center
63 Servizi bancari e riscossione
64 Servizi postali 2

71
65 Servizi per il personale
66 Rimborsi spese
67 Costo personale in somministr.
68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi

TOTALE SERVIZI 234 34 63 1


70 Canone di concessione
71 Royalties acqua ingrosso
72 Affitti
73 Altri canoni
74 Locazioni e noleggi

TOTALE CANONI E AFFITTI

85 Contributi funzionam. Enti e ass.


86 Altri oneri diversi
87 Altre imposte e tasse
88 Sopravv. passive gest. Ord. 1
89 Minusvalenze

TOTALE ONERI DIVERSI 1

VALORE AGGIUNTO 71 15 2 22 43

75 Retribuzioni 71 15 2 1

76 Oneri sociali
77 TFR
78 Altri costi del personale

COSTO DEL PERSONALE 71 15 2 1

MARGINE OPERATIVO LORDO 21 43

80 Amm. imm. immateriali


81 Amm. imm. materiali
82 Svalutazioni
83 Accantonamenti fondi rischi

72
84 Altri accantonamenti

AMMORT. E SVALUTAZIONI

REDDITO OPERATIVO 21 43

90 Altri proventi finanziari


91 Interessi attivi bancari
92 Interessi passivi bancari
93 Altri oneri finanziari

AREA FINANZIARIA

94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari

AREA STRAORDINARIA

RISULTATO ANTE IMPOSTE 21 43

98 Imposte correnti
99 Imposte differite

TOTALE IMPOSTE

RISULTATO NETTO 21 43

CDC 1P010F 1S0000 1S0001 totale


VDS Descrizione

10 Tariffa S.I.I. 11.410

11 Vendita acqua all'ingrosso 2.258


Destinazione FoNI utenze
19 disagiate -50
TOTALE RICAVI
TARIFFARI 13.618

73
12 Corrispettivi di allacciamento 293

13 Ricavi accessori al S.i.i. 141


14 Trattamento bottini 293
15 Spurgo pozzi neri 158
16 Lavori c/terzi 98

17 Vendita servizi a terzi 55

18 Ricavi diversi 17 17

25 Penalit 34 355
TOTALE RICAVI
ACCESSORI 50 1.409

23 Corrisp. certificati verdi 43


24 Altri ricavi 12 52 80

26 Contributi 63

27 Plusvalenze 1
28 Sopravv. Attive gest. Ord. 5 41 17 74

TOTALE ALTRI RICAVI 5 53 70 261

20 Increm. immob. - materiale 1.013

21 Increm. immob. - servizi 763

22 Increm. immob. - personale 485

TOT. CAPITALIZZAZIONI 2.260

VALORE DELLA PRODUZIONE 5 53 120 17.548

30 Forza motrice 18 2.152

31 Costo materiale idraulico 559


Costo materiale
32 elettr./el.mecc. 322

33 Costo mat. da capitalizzare 275


34 Costo prodotti chimici 108

35 Costo olii e lubrificanti 2


Carburanti e lubrif.
36 Automezzi 7 76
37 Costo altri materiali 1 131
38 Cancelleria e varie 22 2 38

74
TOTALE CONSUMI
MATERIE 49 2 3.664
40 Sostituzione condotte 491
41 Realizzazione allacciamenti 203
Trasporto e smaltimento
42 fanghi 232

43 Realizzazione lavori 63
44 Manutenzione aree a verde 68

45 Altre prest. servizi tecnici 6 187

46 Manutenzione parco mezzi 1 51

47 Assicurazione autoveicoli 29

48 Altri costi parco mezzi 3 6

49 Analisi chimiche 29

50 Assicurazioni 64 67
51 Consulenze e servizi tecnici 4 356
Servizi per salute e
52 sicurezza 5 8

53 Royalties tariffa fog. e dep. 229

55 Spese per organi sociali 126 126

56 Consulenze amministrative 113 12 127

57 Consulenze legali 39 9 54
Gestione e manutenzione
58 uffici 25 49
59 Spese telefoniche 111 112
60 Servizi per la bollettazione 100 100

61 Servizi informatici 29 23 68
62 Servizi di call-center 55 55

63 Servizi bancari e riscossione 19 49 68

64 Servizi postali 7 94 107


65 Servizi per il personale 20 11 76
66 Rimborsi spese 5 1 7
Costo personale in
67 somministr. 1 2
68 Costi soc.partecipate 1 1

75
69 Altri servizi diversi 34 7 55

TOTALE SERVIZI 669 306 3.028


70 Canone di concessione 2.306

71 Royalties acqua ingrosso 214

72 Affitti 150 150

73 Altri canoni 39
74 Locazioni e noleggi 21 38
TOTALE CANONI E
AFFITTI 171 2.746
Contributi funzionam. Enti e
85 ass. 214 217

86 Altri oneri diversi 16 17

87 Altre imposte e tasse 33 50 101


88 Sopravv. passive gest. Ord. 164 32 227
89 Minusvalenze 3

TOTALE ONERI DIVERSI 426 82 566

VALORE AGGIUNTO 5 -1.262 -270 7.545

75 Retribuzioni -300 475 2.409


76 Oneri sociali 819 819
77 TFR 150 150

78 Altri costi del personale 4 4

COSTO DEL PERSONALE 673 475 3.382

MARGINE OPERATIVO LORDO 5 -1.936 -744 4.163

80 Amm. imm. immateriali 85 120

81 Amm. imm. materiali 52 1.128

82 Svalutazioni 272 272

83 Accantonamenti fondi rischi 50 50


84 Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI 459 1.570

REDDITO OPERATIVO 5 -2.395 -744 2.593

76
90 Altri proventi finanziari 20 57

91 Interessi attivi bancari 70 70


92 Interessi passivi bancari 101 101
93 Altri oneri finanziari 5 5

AREA FINANZIARIA -16 21


94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari 9 9

96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari -10

AREA STRAORDINARIA 18 9

RISULTATO ANTE IMPOSTE 5 -2.392 -744 2.623

98 Imposte correnti 977 977


99 Imposte differite -10 -10

TOTALE IMPOSTE 967 967

RISULTATO NETTO 5 -3.359 -744 1.655

ANDAMENTO ECONOMICO

RICAVI 15.289
PRODUZIONE D'ESERCIZIO 17.548
VALORE AGGIUNTO 7.545
MARGINE OPERATIVO LORDO 4.163
REDDITO OPERATIVO 2.593
RISULTATO NORMALE ANTE IMPOSTE 2.614
RISULTATO ANTE IMPOSTE 2.623
RISULTATO NETTO 1.655

Fonte: dati aziendali Geal SpA

77
3.3 I PROCESSI DI ADATTAMENTO DELLA CONTABILIT
ANALITICA PREVISTI DALLA DISCIPLINA UNBUNDLING

La disciplina Unbundling riveste oggi un ruolo cruciale per la valenza delle


informazioni in grado di produrre e per la rilevanza dei settori che coinvolge, cos come
tecnicamente per la complessit applicativa della Normativa di riferimento.

Il recepimento della disciplina, che si ritrova in disposizioni Normative comunitarie


(dato il precedente controllo delle aziende pubbliche sui settori coinvolti)
originariamente avvenuto in Italia tramite specifiche disposizioni Normative da parte
dell'AEEGSI, alla quale era stato dato il mandato di definire la regolamentazione
tecnica. Si tratta di una materia sostanzialmente recente che, dopo un primo momento di
applicazione e sperimentazione, sta entrando nella fase matura nel corso dell'ultimo
biennio comportando cambiamenti particolarmente rilevanti:

stato esteso lambito di applicazione della disciplina anche al settore idrico oltre a
quelli del gas e dellenergia;

sono state introdotte modifiche nella regolamentazione tecnica, prevedendo anche


listituzione di un manuale di contabilit regolatoria;

sono state previste semplificazioni basate prioritariamente su requisiti dimensionali.

La Normativa analizzata influisce contemporaneamente sull'ambito contabile-


bilancistico, e su quello del controllo di gestione, campo tipicamente lasciato alla libera
discrezionalit tecnica e riservatezza delle singole aziende.

La principale finalit informativa della rendicontazione Unbundling quella di


analizzare i costi e le marginalit delle aziende interessate, cos come le risorse
impiegate in ogni singola attivit. Caratteristica rilevante dell'Unbundling sta nel
considerare ogni attivit come se fosse una singola azienda, ciascuna specializzata in un
particolare business. La Normativa inoltre ha richiesto un ulteriore livello di dettaglio
prevedendo la definizione di appositi centri di responsabilit economica, nonch di
specifici centri di costo, ossia delle aggregazioni di natura organizzativo-contabile,
funzionali ad accorpare i costi secondo criteri logico-funzionali, cos come specifici
criteri di riparto che le societ devono adottare. Il tutto si riassume in un caso rilevante

78
di controllo di gestione normato per legge che consente di disporre di conti annuali
separati, per business.

Alla luce di quanto esposto deriva che, per tutte le aziende che operano nel settore
idrico diviene obbligatorio mettere a regime un sistema di contabilit analitica ben
strutturato in grado di rilevare fin dallorigine la destinazione delle poste economiche e
patrimoniali. Ogni impresa dovr quindi verificare che il proprio sistema contabile
possegga i requisiti richiesti. Dato il maggior dettaglio richiesto dai CAS per alcune
voci rispetto a quanto previsto per la creazione del bilancio di esercizio, diviene
fondamentale per lazienda la predisposizione di un dettagliato piano dei conti.

Dopo aver analizzato nel cap.3.2 la contabilit analitica preUnbundling allinterno della
societ Geal SpA, nelle pagine che seguono si procede allanalisi dei cambiamenti che
hanno portato ad una riorganizzazione della contabilit analitica per ottemperare alle
disposizioni richieste dalla disciplina in questione, percorrendo le linee guida pensate
dall AEEGSI per una corretta applicazione della stessa. Dopo uno sguardo ai principali
processi di adattamento in conformit alle prime disposizioni Unbundling contenute nel
Documento 82/2013, lanalisi si soffermer particolarmente sullapplicazione di quanto
prescritto dalla Deliberazione 137/2016 approfondendo alcune tematiche specifiche.
Giocher un ruolo chiave, in questo ambito, lottima conoscenza delle regole
Unbundling, unitamente alla capacit di disporre di una visione della struttura
organizzativa e contabile cui lazienda deve ormai obbligatoriamente pervenire, per
rendere stabili e meno invasivi possibile gli inevitabili cambiamenti da adottare.

3.3.1 Il recepimento del Documento 82/2013

Nel caso Geal SpA le dinamiche istituzionali hanno preso il via nel Febbraio 2013 con il
Documento 82/2013 sullUnbundling emanato da parte dellAutorit per lenergia
elettrica, il gas e il servizio idrico e recepito dalla capogruppo ACEA, il quale ha
previsto una maggior significativit della contabilit analitica rispetto alle registrazioni
normalmente effettuate richiedendo una suddivisione in attivit e comparti delloperato
aziendale in modo da consentire lanalisi dei risultati economici e gestionali per ogni
business.

79
Il Documento si lega indissolubilmente alla Delibera AEEG del 18 Gennaio 2007
n.11/0751che disciplina la separazione amministrativa e contabile (Unbundling) per le
imprese operanti nei settori dellenergia elettrica e del gas e alle delibere 585/201252 e
643/201353 che, nel definire la tariffa del servizio idrico integrato rispettivamente per il
biennio 2012-2013 (con il c.d. metodo tariffario transitorio) e per il biennio 2014-2015,
hanno previsto la suddivisione delle attivit aziendali in 4 macrocategorie:

1. Attivit del servizio idrico integrato (servizi di acquedotto, fognatura e


depurazione, comprese le attivit allingrosso; allacciamenti alle reti; fognatura
bianca, se presente);
2. Altre attivit idriche (es. trattamento reflui autotrasportati, spurgo pozzi neri,
prestazioni accessorie agli utenti, ecc.);
3. Attivit non idriche che sfruttano infrastrutture del servizio idrico (es.
produzione energia elettrica con biogas)
4. Altre attivit non idriche (es. attivit in altri comparti di aziende multiservizi)

Alla luce di quanto appena esposto risultato necessario per Geal SpA procedere ad una
armonizzazione della contabilit analitica aziendale con quella richiesta dalla
precedente disposizione.

Un primo esame della Normativa 82/2013 ha portato alla suddivisione degli oggetti di
costo come richiesto. Ogni centro di costo, stato diviso in vari sottocentri,
considerando tre livelli di osservazione, partendo da una macroarea principale.

Il primo livello di osservazione richiede la suddivisione dell'operato aziendale in quattro


macro-aree principali relativamente a:

1. Acquedotto

2. Fognatura

51 Deliberazione 18 gennaio 2007, n. 11/07, Obblighi di separazione amministrativa e contabile


(Unbundling) per le imprese operanti nei settori dell'energia elettrica e del gas
52 Deliberazione 28 dicembre 2012, n. 585/2012/r/idr Regolazione dei servizi idrici: approvazione del
metodo tariffario transitorio (mtt) per la determinazione delle tariffe negli anni 2012 e 2013
53 Delibera 27 Dicembre 2013, 643/2013/R/idr in materia di Approvazione del metodo tariffario idrico e
delle disposizioni di completamento

80
3. Depurazione

4. Altri servizi

Per quanto riguarda il centro di costo acquedotto, il secondo livello di osservazione


richiede una ulteriore suddivisione in:

1. Captazione ad uso SII: consiste nelle operazioni di realizzazione, gestione e


manutenzione delle infrastrutture necessarie per lapprovvigionamento diretto
dacqua destinata esclusivamente al servizio idrico integrato
2. Captazione ad usi multipli: che consiste nelle operazioni di realizzazione,
gestione e manutenzione delle infrastrutture necessarie per
lapprovvigionamento diretto dacqua destinata al servizio idrico integrato ed
altri usi.
3. Potabilizzazione: che consiste nelle operazioni di realizzazione, gestione e
manutenzione delle infrastrutture necessarie per rendere lacqua captata idonea
al consumo umano e garantire un margine di sicurezza allacqua distribuita.
4. Adduzione ad uso SII: che consiste nelle operazioni di realizzazione, gestione e
manutenzione delle reti dedicate a rendere disponibile esclusivamente per il
servizio idrico integrato, lacqua captata per la successiva fase di distribuzione.
5. Adduzione ad usi multipli: che consiste nelle operazioni di realizzazione,
gestione e manutenzione delle reti dedicate a rendere disponibile per il servizio
idrico integrato ed altri usi, lacqua captata per la successiva fase di
distribuzione.
6. Distribuzione di acqua: che consiste nelle operazioni di realizzazione, gestione e
manutenzione delle infrastrutture necessarie alla fornitura dacqua agli utenti
finali del servizio idrico integrato, nonch di cessione di acqua per conto di altri
gestori del servizio idrico integrato, nonch per uso industriale, alimentare o
igienico-sanitario.

81
Sempre in riferimento al secondo livello di osservazione, l'attivit di fognatura consiste
nello svolgimento delle operazioni di realizzazione, gestione e manutenzione, nonch di
ricerca e controllo perdite, delle infrastrutture per lallontanamento delle acque reflue,
tra cui le acque reflue industriali, di prima pioggia e di dilavamento e le acque reflue
assimilate alle domestiche, nonch delle infrastrutture per la raccolta e lallontanamento
delle acque meteoriche e di drenaggio urbano; comprende le reti di raccolta, i collettori
primari e secondari, gli emissari e le stazioni di sollevamento, fino al trattamento finale;
include la realizzazione e manutenzione delle connessioni degli utenti alla rete fognaria
e la pulizia e manutenzione delle caditoie stradali.

82
Mentre lattivit di depurazione, al secondo livello di analisi si articola in:

1. Depurazione ad uso SII: consiste nello svolgimento delle operazioni di


realizzazione, gestione e manutenzione degli impianti per il trattamento delle
acque reflue, provenienti esclusivamente dal SII, convogliate dalle reti di
fognatura, al fine di rendere le acque trattate compatibili con il ricettore finale,
comprese le attivit per il trattamento dei fanghi e le eventuali sezioni di
recupero energetico.
2. Depurazione mista civile/industriale: consiste nello svolgimento delle
operazioni di realizzazione, gestione e manutenzione degli impianti per il
trattamento delle acque reflue, provenienti dal SII e dagli scarichi industriali,
convogliate dalle reti di fognatura, al fine di rendere le acque trattate
compatibili con il ricettore finale, comprese le attivit per il trattamento dei
fanghi e le eventuali sezioni di recupero energetico.

Fondamentale rilevanza assume infine, sempre con riferimento al secondo livello di


osservazione, larea dei servizi, la quale prevede una suddivisione degli stessi in:
1. Misura dei servizi idrici: finalizzata allottenimento di misure dei servizi erogati,
comprende anche le operazioni organizzative e di elaborazione, informatiche e
telematiche
2. Vendita agli utenti: finalizzata allo svolgimento di operazioni di gestione del
rapporto commerciale, fatturazione, assistenza ai clienti e gestione reclami
3. Altre attivit idriche: comprendenti altre forniture idriche, svolgimento di altre
attivit di raccolta e trattamento reflui, svolgimento di lavori e servizi conto terzi

83
4. Attivit non idriche: che comprende attivit diverse dai servizi idrici ma svolte
mediante anche lutilizzo di infrastrutture dei servizi idrici

Passando adesso al terzo livello di analisi, la Normativa prevede, con riferimento


allattivit di acquedotto, un ulteriore suddivisione sulla base dei mezzi tecnici di cui
sono composte le varie attivit. Questo ulteriore livello di indagine porta alla
definizione dei cosiddetti comparti, che si identificano in:

1. Captazione ad uso SII e captazione ad usi multipli: vengono ulteriormente


ripartite tra opere con soglie dimensionali maggiori di 50 m/ora e residuo.

2. Potabilizzazione: viene ripartito tra opere con soglia dimensionale maggiori di


5000 m /giorno e residuo

3. Adduzione ad uso SII: suddiviso tra la realizzazione di opere di adduzione, e un


sottocentro riferibile ai costi per il controllo perdite di tali opere

4. Adduzione ad usi multipli: suddiviso nella realizzazione, gestione e


manutenzione delle infrastrutture condivise con il servizio idrico integrato, la
realizzazione, gestione e manutenzione delle infrastrutture destinate ad usi
diversi dal SII e il sottocentro per il controllo perdite di tali opere

84
5. Distribuzione: centro suddiviso in realizzazione, gestione e manutenzione delle
infrastrutture di distribuzione dellacqua potabile, la realizzazione, gestione e
manutenzione delle infrastrutture per cessione di acqua allingrosso ad altri
gestori del servizio idrico integrato, la realizzazione e manutenzione delle
connessioni utenti alla rete idrica (definiti allacci), un ulteriore sottocentro per
la ricerca e controllo perdite della rete di distribuzione dacqua

85
Per lattivit di fognatura costituiscono comparti di separazione contabile:

1. La realizzazione, gestione e manutenzione delle infrastrutture di raccolta e


allontanamento reflui (fognature nere e miste);
2. La realizzazione e manutenzione delle connessioni degli utenti alla rete fognaria,
inclusa linstallazione dei relativi accessori, le separazioni di rete, la
realizzazione di pozzetti di derivazione;
3. La raccolta e lallontanamento delle acque meteoriche e di drenaggio urbano
mediante la gestione e manutenzione di infrastrutture dedicate (fognature
bianche), incluso la pulizia e la manutenzione delle caditoie stradali;
4. La ricerca ed il controllo perdite della rete di fognatura, ad esclusione delle
operazioni di cui allattivit di misura.

Per lattivit di depurazione ad uso SII costituiscono comparti di separazione contabile


le opere di realizzazione, gestione e manutenzione del singolo sito di depurazione sopra
una certa soglia dimensionale, ad esempio 2.000 abitanti equivalenti (i restanti impianti
sarebbero classificati in unico comparto residuale) nonch le analisi di laboratorio della
qualit dei reflui.

Per lattivit di depurazione mista civile/industriale costituiscono comparti di


separazione contabile le opere di realizzazione, gestione e manutenzione del singolo sito
86
di depurazione sopra una certa soglia dimensionale, ad esempio 2.000 abitanti
equivalenti (i restanti impianti sarebbero classificati in unico comparto residuale)
nonch le analisi di laboratorio della qualit dei reflui.

Anche per la macroarea dei servizi la Normativa richiede una suddivisione ad un terzo
livello di analisi relativamente a:

1. Misura dei servizi idrici: che si divide ulteriormente in comparti inerenti la


installazione, manutenzione e modifica dei misuratori di portata riferiti ai servizi
di captazione, potabilizzazione, adduzione, distribuzione, fognatura nera e mista,
fognatura bianca e depurazione. Costituiscono comparti inoltre la misura
dell'acqua potabile, quella della qualit dei reflui, verifica strumenti, rilevazione,
elaborazione e archiviazione dei dati di misura, nonch la gestione dei sistemi di
telecontrollo e telegestione.

2. Vendita agli utenti: per la quale costituiscono comparti di separazione contabile


dei servizi di captazione, adduzione, distribuzione, fognatura e depurazione. A
questi si aggiungono i comparti relativi alle prestazioni e servizi commerciali e
accessori per conto utenti, e la gestione della morosit.

3. Altre attivit idriche: che si suddivide nei comparti inerenti lo svolgimento di


altre forniture idriche, quali l'installazione di case dell'acqua, le altre attivit di
87
raccolta e trattamento reflui, come la gestione di fognature industriali con
infrastrutture dedicate e lo svolgimento di lavori e servizi conto terzi, attinenti o
collegati o riconducibili ai servizi idrici.

88
Partendo da questi presupposti, stata proposta una nuova codifica dei centri di costo
che rispettasse i parametri della Normativa Unbundling, senza discostarsi troppo da
quella utilizzata prima del Documento e tenendo conto anche delle possibilit offerte
dallattuale gestionale aziendale (Acg), le cui problematiche verranno studiate nel
seguito del capitolo, e degli obiettivi societari. (Tabella 3)

Tabella 3: Centri di costo Geal SpA dopo il recepimento del Documento 82/2013

CENTRI DI COSTO COMMESSE

Acquedotto Acquedotto

Captazione 1AC000 Pozzi 1A0CG0

Sorgenti 1A0CE0

Potabilizzazione 1A0P00 Potabilizzazione 1A0PE0

Adduzione 1A0A00 Gestione infrastrutture 1A0AM0

Distribuzione 1A0D00 Gestione infrastrutture 1A0DM0

Ricerca perdite 1A0DP0

Allacci 1A0DA0

89
Ingrosso Capannori 1A0DI1

Ingrosso Pescaglia 1A0DI2

Ingrosso Pisa/Livorno 1A0DI3

Fognatura Fognatura

Gestione infrastrutture 1F00M0 Gestione infrastrutture 1F00M0

Ricerca perdite 1F00P0 Ricerca perdite 1F00P0

Allacci 1F00A0 Allacci 1F00A0

Depurazione Depurazione

Servizio idrico integrato 1D0S00 Servizio idrico integrato 1D0SE0

Misto civile/industriale 1D0M0 Gestione > 2000 abitanti 1D0MG0

Residuo/laboratorio 1D0ME0

Servizi Servizi

Misura servizi 1I0Z00 Misuratori acquedotto 1I0ZM4

Misuratori fognatura 1I0ZM5

Telecontrollo telegestione acq. 1I0ZTA

Telecontrollo telegest. Fog. 1I0ZTF

Telecontrollo telegest. Dep 1I0ZTD

Vendita utenti 1I0V00 Gestione tecn-ammin utenti(f.o.) 1I0VU0

Gestiona amministrativa morosi 1I0VB0

90
Gestione amministrativa fatt
(b.o.) 1I0VZ0

Altre attivit idriche 1I0R00 Vendite autobotte 1I0RO0

Case dell'acqua 1I0RQ0

Trattamento reflui percolati 1I0RF0

Spurgo utenti 1I0RN0

Servizi accessori fognatura 1I0RS0

Certificati verdi 1I0E00 Certificati verdi 1I0E00

STRUTTURA

Costi di struttura 1S0000 Struttura odv - audit 1S0O00

Struttura amministrazione 1S0N00

Struttura acquisti - qualit 1S0Q00

Struttura ufficio tecnico 1S0U00

Struttura R.U.P. 1S0R00

Investimenti

Lavori acquedotto 1L000A

Lavori acquedotto
Pisa/Livorno 1L0003

Lavori depurazione 1L000D

Lavori fognatura 1L000F

Lavori struttura 1L000S

Commesse a rimborso

91
Commesse acquedotto 1P000A

Commesse depuratore 1P000D

Commesse fognatura 1P000F

NUMERO CDC = 21 COMMESSE = 34

Fonte: dati aziendali Geal SpA

VIRTUALE

1A0000 acquedotto

CENTRO DI COSTO

1A0C00 acquedotto captazione

1A0P00 acquedotto potabilizzazione

1A0A00 acquedotto adduzione

1A0D00 acquedotto distribuzione

SOTTOCENTRO PRIMO LIVELLO

1A0CG0 acquedotto captazione soglia maggiore 50 metri cubi/ora (POZZI)

1A0CE0 acquedotto captazione comparto residuale (SORGENTI)

1A0PE0 acquedotto potabilizzazione comparto residuale

1A0AM0 acquedotto adduzione realizzazione gestione manutenzione infrastrutture

1A0DM0 acquedotto distribuzione realizzazione gestione manutenzione infrastrutture

1A0DP0 acquedotto distribuzione ricerca e controllo perdite rete

92
1A0DA0 acquedotto distribuzione realizzazione manutenzione connessioni utenti rete
idrica (ALLACCI)

1A0DI0 acquedotto distr. real. gest. manut. infrastrutture cessione acqua ingrosso

SOTTOCENTRO SECONDO LIVELLO

1A0DI1 acquedotto distribuzione realizzazione gestione manut. acqua ingrosso


Capannori

1A0DI2 acquedotto distribuzione realizzazione gestione manutenzione acqua ingrosso


Pescaglia

1A0DI3 acquedotto distribuzione realizzazione gestione manut. acqua ingrosso


Pisa/Livorno

VIRTUALE

1F0000 fognatura

CENTRO DI COSTO

1F00M0 fognatura real. gest. manut. infrastrutture raccolta e allontanamento reflui

1F00P0 fognatura ricerca e controllo perdite rete di fognatura

1F00A0 fognatura realizzazione, manutenzione connessioni utenti a rete fognaria

VIRTUALE

1D0000 depurazione

CENTRO DI COSTO

1D0S00 depurazione servizio idrico integrato

93
1D0M00 depurazione mista civile/industriale

SOTTOCENTRO PRIMO LIVELLO

1D0SE0 depurazione servizio idrico integrato comparto residuale

1D0MG0 depurazione mista civile/industriale real. gest. manut. sito sopra soglia
dimens. 2000 abitanti equivalenti

1D0ME0 depurazione mista civile/industriale comparto residuale

VIRTUALE

1I0000 Altri servizi

CENTRO DI COSTO

1I0Z00 altri servizi misura dei servizi idrici

1I0V00 altri servizi vendita agli utenti

1I0R00 altri servizi altre attivit idriche

1I0E00 altri servizi attivit non idriche (certificati verdi)

SOTTOCENTRO PRIMO LIVELLO

1I0ZM0 altri servizi misura servizi idrici instal. manut. modifica misuratori di portata
1I0ZT0 altri servizi misura servizi idrici rilevazione elaborazione archiviazione dati di
misura gest. telecontr. telegest.

1I0VU0 altri servizi gestione tecnica amministrativa utenti

1I0VB0 altri servizi gestione tecnica amministrativa morosit

1I0VZ0 altri servizi gestione amministrativa fatt. ( back-office)

1I0RO0 altri servizi attivit idriche vendite autobotte


94
1I0RQ0 altri servizi attivit idriche case dell'acqua

1I0RF0 altri servizi altre attivit idriche trattamento reflui e percolati

1I0RN0 altri servizi attivit idriche spurgo utenti

1I0RS0 altri servizi attivit idriche servizi accessori fognatura

SOTTOCENTRO SECONDO LIVELLO

1I0ZM4 altri servizi misura servizi idrici inst manut mod acquedotto

1I0ZM5 altri servizi misura servizi idrici inst manut mod fognatura

1I0ZTA altri servizi misura servizi idrici rilevazione elaborazione archiviazione dati di
misura gest. telecontr. Telegest. acquedotto

1I0ZTF altri servizi misura servizi idrici rilevazione elaborazione archiviazione dati di
misura gest. telecontr. Telegest. Fognatura

1I0ZTD altri servizi misura servizi idrici rilevazione elaborazione archiviazione dati di
misura gest. telecontr. Telegest. Depurazione

CENTRO DI COSTO

1S0000 Struttura

SOTTOCENTRO PRIMO LIVELLO

1S0O00 struttura odv-audit

1S0N00 struttura amministrazione

1S0Q00 struttura acquisti-qualit

1S0U00 struttura ufficio tecnico

1S0R00 struttura R.U.P.


95
CENTRO DI COSTO

1L000A lavori investimenti acquedotto Lucca

1L0003 lavori investimenti acquedotto Pisa/Livorno

1L000D lavori investimenti depuratore

1L000F lavori investimenti fognatura

1L000S lavori investimenti strutturato

CENTRO DI COSTO

1P000A prestazioni a rimorso acquedotto

1P000D prestazioni a rimborso depuratore

1P000F prestazioni a rimborso fognatura

Seguendo la traccia della Normativa in questione si quindi cercato di portare maggior


significativit rispetto alle registrazioni effettuate. Ai fini di una maggior
comprensibilit stato costruito lo schema grafico per ognuna delle seguenti aree:

Acquedotto (Figura 19)

96
Figura 19: Centri di costo Geal SpA area acquedotto

Fonte: dati aziendali Geal SpA

Relativamente all'area acquedotto, il cambiamento fondamentale sta nel fatto che,


mentre nella contabilit analitica precedente alla riforma tutti i costi relativi a tale
attivit venivano imputati in un unico centro di costo (1A0100), dopo il recepimento del
Documento 82/2013 Geal SpA viene implementa la conformazione dei centri di costo
richiesta dalla disposizione (captazione, potabilizzazione, adduzione e distribuzione).
Inoltre, occorre precisare che la societ introduce un nuovo centro di costo relativo alle
attivit all'ingrosso (1A0DI0), non previsto dal Documento. Tale centro di costo stato
ulteriormente diviso in tre sottocentri per articolare l'attivit all'ingrosso per
destinazione (Capannori, Pescaglia, Pisa/Livorno). I centri che nella grafica vengono
97
evidenziati in nero, precisamente il centro di costo 1A0PG0 relativo alle opere di
potabilizzazione con soglia dimensionale superiore ai 5000 m/giorno e il centro
1A0AP0, riferito alle perdite nella rete di adduzione, sono centri di accumulo dei costi
nati con la Normativa in esame ma che non vengono creati in Geal SpA dal momento
che si riferiscono a dimensioni pi grandi rispetto a quelle della societ in questione.

Fognatura (Figura 20)

Figura 20: centri di costo Geal SpA area fognatura

Fonte: dati aziendali Geal SpA

98
Riguardo all'attivit di fognatura, Geal SpA ha adempito alle richieste del Documento
con la peculiarit di aver eliminato il centro di costo relativo alla raccolta e
allontanamento di acque meteoriche e di drenaggio urbano con infrastrutture dedicate
(fognature bianche) dal momento che la societ non svolgeva quel tipo di attivit.
Vengono invece previsti gli altri tre centri di costo: 1F00M0 centro di costo relativo alla
gestione infrastrutture; 1F00P0 centro di costo relativo alla ricerca perdite; 1F00A0
centro di costo relativo agli allacci alla fognatura.

Depurazione (Figura 21)

Figura 21: Centri di costo Geal SpA area depuratore

Fonte: dati aziendali Geal SpA

99
L'attivit di depurazione ha mantenuto la conformazione richiesta dalla Normativa,
articolandosi in depurazione riservata al servizio idrico integrato e depurazione mista
civile industriale. Dalla grafica si osserva che il centro di costo 1D0SG0, riferito ai
depuratori di solo SII che servono pi di 2000 abitanti, evidenziato in nero. Questo
indica che tale centro non previsto in Geal SpA, che presenta solo il comparto residuo
(1D0SE0). Il centro di costo attinente alla depurazione mista civile industriale
(1D0M00), parallelamente a quanto richiesto, si articola in due comparti: 1D0MG0 per i
depuratori che servono pi di 2000 abitanti, e 1D0ME0, comparto residuale/
laboratorio.

Servizi (Figura 22; Figura 23; Figura 24)

100
Figura 22: Centri di costo Geal SpA area servizi acquedotto

1I0ZM0 (misuratori) 1I0ZM4 (vari


acquedotto)
1I0Z00 (misura
servizi)

1I0ZT0 (telecontrollo 1I0ZTA (telecontrollo


telegestione) telegest acq)

1I0VU0 (gestione
tecnica amministrativa
utenti)

1I0VZ0 Gestione
amministrativa fatt
1I0V00 (gestione (b.o.)
1I0000 (servizi) tecnica
amministrativa)
1I0VB0 (gestione
tecnica amministrativa
morosit)

1I0RO0 (vendite
autobotte)
1I0R00 (altre attivit
idriche)

1I0RQ0 (case
dell'acqua)

Fonte: dati aziendali Geal SpA

101
Figura 23: Centri di costo Geal SpA area servizi fognatura

Fonte: dati aziendali Geal SpA

102
Figura 24: Centri di costo Geal SpA area servizi depuratore

Fonte: dati aziendali Geal SpA

103
L'area relativa ai servizi quella che ha presentato maggiori novit. Per semplicit
interna i servizi sono stati divisi tra le varie attivit costruendo una grafica per ognuna di
esse. Per quanto riguarda la misurazione dei servizi idrici, Geal SpA ha deciso di
istituire due centri di costo macro che racchiudono tutte le attivit di misura relative ad
acquedotto e fognatura ( rispettivamente 1I0ZM4 E 1I0ZM5) ed ha mantenuto il
comparto relativo al telecontrollo e alla telegestione distinte per le tre attivit ( 1I0ZTA
comparto telecontrollo e telegestione acquedotto; 1I0ZTF comparto telecontrollo e
telegestione fognatura; 1I0ZTD comparto telecontrollo e telegestione depurazione). Per
quanto riguarda invece la gestione utenti, sono stati istituiti tre comparti: 1I0VU0
comparto relativo alla gestione tecnica amministrativa utenti (front-office); 1I0VZ0
comparto relativo alla gestione amministrativa fatturazione (back office), ed infine
1I0VB0 comparto relativo alla gestione amministrativa morosi. stata poi ampliata la
struttura delle altre attivit idriche, queste vengono raccolte nei comparti relativi a:
vendite autobotte (1I0RO0) e case dell'acqua (1I0RQ0) per la parte riferita
all'acquedotto; trattamento reflui e percolati e spurgo utenti (1I0RFO e 1I0RN0) con
rifermento all'attivit di depurazione e servizi accessori fognatura (1I0RS0) con
riferimento all'attivit di fognatura. Abbiamo visto come, nella contabilit
preUnbundling, tutto ci che atteneva all'attivit di fognatura veniva imputato in un
unico centro, come se tutta l'attivit di Geal SpA fosse all'interno del SII, la gestione era
pi facile ma meno precisa rispetto a quella attuale, che ha previsto l'istituzione di centri
di costo per quelle attivit che non rientrano nel SII. Per esempio, il servizio di stasatura
fognatura, i cui costi venivano imputati nell'unico centro riferito all'attivit di fognatura
(1F0100), dopo il recepimento del Documento 82/2013 ricadono nel centro 1I0RS0,
relativo ai servizi accessori fognatura. Questo importante soprattutto perch tutto ci
che fuori dal perimetro del SII sono servizi in concorrenza e quindi extratariffa (non
vengono presi in considerazione ai fini del calcolo della tariffa e quindi della
determinazione del VRG54). Di conseguenza il sistema contabile preUnbundling
penalizzava chi aveva alti servizi accessori mentre il nuovo sistema, imputando i servizi
accessori alle altre attivit idriche, impedisce che vengano imputati alla tariffa del SII
costi relativi ad altre attivit, il cui riconoscimento avviene mediante un meccanismo di
sharing dei profitti attribuibili alle stesse aree, premiando il gestore che, rispetto ai

54
Vincolo ai Ricavi del Gestore
104
criteri definiti in fase di pianificazione, riesce ad implementare gli stessi profitti. Un
trattamento simile ha riguardato il settore depurazione. Mentre prima dell'Unbundling,
tutta l'area veniva imputata in un unico centro di costo (1D0100) e tendenzialmente era
riconosciuta ai fini del calcolo della tariffa, col recepimento della disciplina di
separazione contabile, stato previsto un centro di costo relativo alle altre attivit
idriche 1I0R00 (articolato per l'attivit di depurazione nei comparti relativi al
trattamento reflui e percolati 1I0RF0 e allo spurgo utenti 1I0RN0). In questo modo
rimarr in depurazione tutto ci che viene riconosciuto in tariffa, la restante parte verr
estrapolata (sia costi che ricavi) ed imputata ai centri relativi alle altre attivit idriche.

Infine stato mantenuto il comparto per le altre attivit non idriche riferite
esclusivamente ai certificati verdi, servizio attinente all'attivit di depurazione
(1I0E00).

L'area dei servizi quindi stata semplificata rispetto a quanto richiesto dalla Normativa.
Il motivo di tale scelta che la maggior parte di questi centri di costo e comparti
sarebbero stati movimentati solo di poche voci e perci poco significativi, con costi che
non avrebbero giustificato il risultato ottenuto.

La Normativa inoltre suggerisce anche una suddivisione per le operazioni condivise,


sintetizzate da Geal SpA in un apposito grafico (Figura 25)

105
Figura 25: Grafico Costi Comuni

Fonte: dati aziendali Geal SpA

Questo sistema dellUnbundling prevede non solo una definizione pi precisa di quelli
che sono i centri dimputazione della contabilit analitica, ma anche un modo nuovo di
ragionare, ponendo lattenzione non pi su centri di costo statici, bens su una logica di
processi ed attivit. Loperato quindi deve essere incentrato su un ragionamento
trasversale, con la consapevolezza che spesso unattivit pu ripartirsi su pi centri di
costo. La trattazione prosegue con l'esposizione dettagliata dei processi di adattamento
resi necessari nel recepimento delle disposizioni Unbundling che hanno interessato
l'ultimo biennio.

106
3.3.2 Il recepimento delle disposizioni Unbundling emanate nell'ultimo biennio

Fino a questo punto il lavoro ha posto attenzione sui cambiamenti portati nella
contabilit analitica di Geal SpA dal primo Documento di Consultazione
sullUnbundling (82/2013). La Normativa andata avanti con il Documento per la
Consultazione 379 del Luglio 2015 e il Documento 515 di Ottobre 2015 che precedono
la definitiva Delibera n.137 del 2016 attualmente in analisi. Geal SpA ha proceduto in
maniera graduale all'implementazione di tali disposizioni, le cui peculiarit sono state
illustrate nel cap.2.4.

Tra i principali cambiamenti richiesti dalle Normative ora in esame:

Il ridimensionato del numero di attivit alle quali applicare la separazione


contabile, ora richiesta per: acquedotto, depurazione, fognatura, altre attivit
idriche e attivit diverse.
Lindividuazione, a completamento di attivit e comparti, dei Servizi Comuni e
delle Funzioni Operative Condivise.
La distinzione tra regime ordinario e regime semplificato nella redazione dei
CAS.

Si presenta adesso l'attuale nomenclatura utilizzata da Geal SpA per identificare i vari
centri di costo. (Tabella 4)

Tabella 4: Codifica attuale centri di costo Geal SpA

CODIFICA CENTRI DI
COSTO

1 2 3 4

societ
1 Geal

A acquedotto
F fognatura
D depurazione

107
I altri servizi
S costi comuni
lavori
L investimenti
prestazioni a
P rimborso

nessun
0 significato

C captazione
P potabilizzazione
A adduzione
D distribuzione
mista
M civile/industriale
misura servizi
Z idrici
V vendita agli utenti
R altre attivit idriche
E attivit non idriche
servizio idrico
S integrato
0 non specificato

soglia dimensionale grandi opere (


>50 metri cubi/ora >5000 metri
cubi/giorno >2000 abitanti
G equivalenti)
E comparto residuale
realizzazione, gestione, manutenzione
M infrastrutture / misuratori
P ricerca e controllo perdite
realizzazione, gestione, manutenzione
infrastrutture per cessione acqua
I all'ingrosso
realizzazione, manutenzione
A connessioni utenti rete idrica
rilevazione, elaborazione e
archiviazione dati di misura gestione
T sistemi telecontrollo, telegestione
B morosit sospensioni riattivazioni
F trattamento reflui e percolati
svolgimento di lavori e servizi conto
C terzi
O vendite autobotte
Q case dell'acqua
N spurgo utenti
S servizi accessori fognatura
108
0 non specificato

1 gestione Capannori
2 gestione Pescaglia
gestione
3 Pisa/Livorno
4 vari acquedotto
5 vari fognatura
A acquedotto
F fognatura
D depuratore

Fonte: dati aziendali Geal SpA

Sulla base di tale codifica si sono configurati i seguenti centri di costo (Tabella 5):

Tabella 5: Nuova codifica centri di costo Geal SpA

ATTIVITA' COMPARTI SOTTOCOMPARTI

Acquedotto Captazione 1A0C00 Pozzi 1A0CG0


Sorgenti 1A0CE0
Adduzione 1A0A00 Gestione infrastrutture 1A0AM0
Potabilizzazione 1A0P00 Potabilizzazione 1A0PE0
Distribuzione 1A0D00 Gestione infrastrutture 1A0DM0
Ricerca perdite 1A0DP0
Allacci 1A0DA0
Ingrosso Capannori 1A0DI1
Ingrosso Pescaglia 1A0DI2
Ingrosso Pisa/Livorno 1A0DI3
Telecontrollo
telegestione acq. 1A0DT0
Misura 1A0Z00 Gestione infrastrutture 1A0ZM0

109
Fognatura nera e
Fognatura mista 1F00M0 Gestione infrastrutture 1F00M0
Telecontrollo telegest.
Fog. 1F00T0
Ricerca perdite 1F00P0
Allacci 1F00A0
Misuratori
fognatura 1F0Z00 Gestione infrastrutture 1F0ZM0

Servizio idrico
Depurazione integrato 1D0S00 Servizio idrico integrato 1D0SE0
Misto Gestione > 2000
civile/industriale 1D0M00 abitanti 1D0MG0
Residuo/laboratorio 1D0ME0
Telecontrollo telegest.
Dep 1D0MT0

Altre attivit
idriche 1I0R00 Vendite autobotte 1I0RO0
Case dell'acqua 1I0RQ0
Trattamento reflui
percolati 1I0RF0
Spurgo utenti 1I0RN0
Servizi accessori
fognatura 1I0RS0
Servizi accessori
depuratore 1I0RD0
Riscossione 1I0RR0

Altre attivit Altre attivit non


non idriche idriche 1N0000 Autoproduzione energia 1N0E00

110
FUNZIONI
OPERATIVE
CONDIVISE
(FOC)
Gestione utenze Gestione tecn-ammin
idriche 1C0V00 utenti (f.o.) 1C0VU0
Gestione
amministrativa morosi 1C0VB0
Gestione
amministrativa fatt
(b.o.) 1C0VZ0

Gis - cartografia 1C0G00


Gis - cartografia 1C0G00

COSTI
COMUNI
Struttura -
amministrativi e
Costi di struttura 1S0000 finanziari 1S0N00
Struttura - organi
societari e staff 1S0O00
Struttura -
approvvigionamento e
acquisti 1S0A00
Struttura - servizi del
personale 1S0P00
Struttura ufficio tecnico 1S0U00
Struttura R.U.P. 1S0R00
Struttura - servizi
informatici 1S0I00
Struttura - servizi di
telecomunicazioni 1S0T00
Struttura - servizi
immobiliari 1S0S00

111
Lavori investimento
Investimenti acquedotto 1L000A
Lavori investimento
acquedotto
Pisa/Livorno 1L0003
Lavori investimento
depurazione 1L000D
Lavori investimento
fognatura 1L000F
Lavori investimento
struttura 1L000S

Fonte: dati aziendali Geal SpA

I centri di costo in Tabella 5 possono essere sintetizzati nei grafici di seguito presentati. (Figura
26, Figura 27, Figura 28, Figura 29, Figura 30, Figura 31, Figura 32)

112
Figura 26: Centri di costo Geal SpA area acquedotto

1A0CG0 (pozzi)
1A0C00
(captazione)
1A0CE0 (residuo,
sorgenti)

1A0P00
1A0PE0 (residuo)
(potabilizzazione)

1A0AM0 (real
1A0A00
gestione man
(adduzione) infrastrutture)
ACQUEDOTTO

1A0DM0 (real
gestione man
infrastrutture) ***

1A0DP0 (perdite)
1A0D00
(distribuzione)
1A0DA0 (allacci)

1A0DI1 (ingrosso
1A0DT0 Capannori)
(telecontrollo-
telegestione)

1A0DI0 (ingrosso) 1A0DI2 (ingrosso


1A0Z00 (misura) Pescaglia)

1A0ZM0 1A0DI3 (ingrosso


(gestione) Pisa/Livorno)

Fonte: dati aziendali Geal SpA

113
Figura 27: Centri di costo geal SpA area fognatura

1F00M0 (gestione
infrastrutture)

1F00T0 (Telecontrollo-
telegestione fognatura)
1F00M0 (fognatura
nera e mista )

1F00P0 (ricerca
perdite)

1F0000 (fognatura)

1F00A0 (allacci)

1F0Z00 (misuratori 1F0ZM0 (misuratori


fognatura) fognatura)

Fonte: dati aziendali Geal SpA

114
Figura 28: Centri di costo Geal SpA area depuratore

1D0SG0 (real gest


> 2000 abitanti)
1D0S00 (servizio
idrico integrato)
1D0SE0 (residuo)

1D0000
(depuratore) 1D0MG0 (real gest
> 2000 abitanti) ***

1D0M00 (misto 1D0ME0 (residuo +


civile/industriale) laboratorio)

1D0MT0
(telecontrollo-
telegestione
depuratore)

Fonte: dati aziendali Geal SpA

115
Figura 29: Centri di costo Geal SpA area altre attivit idriche

1I0RO0 (vendite
autobotte)

1I0RQ0 (case
dell'acqua)

1I0RF0
(trattamento
reflui e
percolati)

1I0R00 (altre 1I0RN0 (spurgo


attivit idriche) utenti)

1I0RS0 (servizi
accessori
fognatura)
1I0RD0 (servizi
accessori
depuratore)

1I0RR0
(riscossione)

Fonte: dati aziendali Geal SpA

116
Figura 30: Centri di costo Geal SpA area altre attivit non idriche

1N0000 (altre attivit non idriche) 1N0E00 (autoproduzione energia )

Fonte: dati aziendali Geal SpA

117
Figura 31: Centri di costo geal SpA area Funzione Operative Condivise

1C0VU0 (gestione
tecn.-ammin. utenti
(f.o.))

1C0V00 (gestione 1C0VB0 (gestione


utenze idriche) ammin. morosi)

1C0000 (funzioni 1C0VZ0 (gestione


operative condivise) ammin. fattur. (b.o.))

1C0V00 (gis - 1C0V00 (gis -


cartografia) cartografia

Fonte: dati aziendali Geal SpA

118
Figura 32: Centri di costo geal SpA area Servizi Comuni

1S0O00 (organi
societari e di staff)

1S0N00 (servizi
ammin. e
finanziari)
1S0P00 (servizi per
il personale)
1S0A00
(approvigionamenti
ed acquisti)
1S0000 (costi di
struttura) 1S0U00 (ufficio
tecnico)
1S0R00 (struttura
R.U.P.)
1S0I00 (servizi
informatici)
1S0S00 (servizi
immobiari)

1S0T00 (servizi di
telecomunicazione)

Fonte: dati aziendali Geal SpA

gi stato specificato, nel cap. 2.4.2, come le nuove Disposizioni abbiano richiesto un
sistema di separazione contabile articolato in attivit e comparti (a sua volta
eventualmente suddivisi in sottocomparti). Geal SpA utilizza a riguardo una specifica
dicitura interna coerente con il software di contabilit analitica aziendale, riferendosi ai
comparti in termini di centri di costo e ai sottocomparti in termini di commesse.

Relativamente allattivit di acquedotto si osserva come Geal SpA abbia adottato una
suddivisione coerente con quella prevista nelle nuove disposizioni che richiedono
larticolazione dellattivit acquedotto nei comparti relativi a:

- Captazione
- Potabilizzazione

119
- Adduzione
- Distribuzione
- Misura

La principale novit sta proprio nellintroduzione del comparto 1A0Z00 relativo alla
misura acquedotto a sua volta legato al sottocomparto 1A0ZM0 (gestione). Inoltre
stato inserito il sottocomparto 1A0DT0 relativo al telecontrollo e alla telegestione,
attivit riferita al comparto di distribuzione (ex centro di costo 1I0ZTA).

Il comparto 1A0DI0 relativo alle attivit allingrosso evidenziato in nero, indicando


cos che si tratta di un centro virtuale.

Larea relativa alla fognatura ha generato rilevanti cambiamenti dal momento che le
nuove disposizioni richiedono unarticolazione dellattivit in due principali comparti:
fognatura nera e mista (1F00M0) e misuratori fognatura (1F0Z00). Il centro 1F00M0
stato articolato nelle seguenti commesse: 1F00M0 gestione infrastrutture; 1F00T0
telecontrollo e telegestione fognatura (ex 1I0ZTF); 1F00P0 ricerca perdite e 1F00A0
allacci. Gli ultimi due, mentre prima erano centri di costo ora sono diventati commesse.
Mentre il centro di costo 1F0Z00 relativo ai servizi di misurazione fognatura fa
riferimento alla singola commessa 1F0ZM0, corrispondente allex centro di costo
1I0ZM5.

Come osservabile, larea relativa alla depurazione quella che ha presentato minori
cambiamenti rispetto a quelli richiesti dal primo Documento Unbundling. I nuovi
adempimenti hanno richiesto soltanto, infatti, lintroduzione della commessa di costo
1D0MT0, coincidente con il vecchio centro 1I0ZTD.

Per rispondere alle mutate richieste regolatorie stato necessario effettuare le seguenti
modifiche del sistema di contabilit analitiche:

1. Svuotare la commessa di costo 1I0ZTA, alimentando con le poste


contabili prima l localizzate la commessa 1A0DT0 ed agganciarla al
centro di costo 1A0D00;
2. Svuotare la commessa di costo 1I0ZM4, alimentando con le poste
contabili prima l localizzate la commessa 1A0ZM0 ed agganciarla al
centro di costo 1A0Z00;

120
3. Svuotare la commessa di costo 1I0ZTF, alimentando con le poste
contabili prima l localizzate la commessa 1F00T0 ed agganciarla al
centro di costo 1F00M0;
4. Svuotare la commessa di costo 1I0ZM5, alimentando con le poste
contabili prima l localizzate la commessa 1F0ZM0 ed agganciarla al
centro di costo 1F0Z00;
5. Svuotare la commessa di costo 1I0ZTD, alimentando con le poste
contabili prima l localizzate la commessa 1D0MT0 ed agganciarla al
centro di costo 1D0M00;
6. Cambiare di natura il centro di costo 1F00P0 trasformandolo in
commessa di costo e quindi collegarla al centro di costo 1F00M0;
7. Cambiare di natura il centro di costo 1F00A0 trasformandolo in
commessa di costo e quindi collegarla al centro di costo 1F00M0;

La terza area in cui si estrinseca lattivit aziendale di adeguamento della contabilit


analitica, quella delle altre attivit idriche che, con le mutate norme rappresentano una
attivit a s stante. Tale variazione ha portato la costituzione di due nuove commesse:
1I0RD0 per servizi accessori depuratore e 1I0RR0 per i servizi di riscossione. Per
esigenze di continuit contabile, per meglio assecondare il processo di cambiamento,
Geal SpA ha deciso di lasciare come centro di costo delle altre attivit idriche
1I0R00.

Infine, unulteriore attivit oggetto di separazione contabile quella delle Altre


attivit alle quali stato attribuito il centro di costo 1N0000 e la relativa commessa
1N0E00, inerente lautoproduzione di energia. immediato in tal caso il collegamento
con la vecchia commessa 1I0E00 (certificati verdi), che, a livello contabile, dovr essere
agganciata al nuovo centro 1N0000 (commessa 1N0E00).

Come gi accennato, tra le novit introdotte dalla nuova Normativa troviamo


l'introduzione delle Funzioni Operative Condivise (FOC) e dei Servizi Comuni (SC), a
completamento di attivit e comparti.

Per quanto riguarda le prime, stato necessario (per coerenza con la nuova codifica)
cambiare codice al vecchio centro di costo 1I0V00 (ed alle corrispondenti commesse

121
1I0VU0, 1I0VZ0 e 1I0VB0, trasformandolo in 1C0V00 (e rispettivamente in 1C0VU0,
1C0VZ0 e 1C0VB0) spostando ovviamente tutte le preesistenti poste contabili nei nuovi
oggetti di costo.

stata creata inoltre la FOC relativa al servizio di cartografia elettronica, denominata


gis-cartografia ed il relativo centro di costo codificato 1C0V00.

I Costi Comuni, sono rappresentati dal centro di costo 1S0000 denominato costi di
struttura analogamente a quanto previsto dal primo Documento. Spostando l'analisi al
livello inferiore risultato indispensabile la creazione di nuove commesse da valutare
con attenzione quali: 1S0O00 organi societari e staff, 1S0N00 servizi amministrativi e
finanziari, 1S0P00 servizi per il personale, 1S0A00 approvvigionamenti e acquisti,
1S0I00 servizi informativi, 1S0S00 servizi immobiliari,1S0T00 servizi di
telecomunicazione. Gi presenti nella precedente codifica erano i centri relativi
all'ufficio tecnico e alla struttura R.U.P.

Infine, sono rimaste invariate le commesse relative agli investimenti e alle prestazioni a
rimborso.

interessante sottolineare che, sebbene nel breve periodo l'istituzionalizzazione abbia


obiettivi costruttivi, essa deve essere plasmata affinch si abbiano le condizioni di
efficienza ricercate dai vertici aziendali. Il cambiamento istituzionale richiesto dalla
Normativa stato tuttaltro che immediato, il recepimento delle nuove disposizioni in
Geal SpA sta avvenendo in maniera graduale e richiede elevato sforzo e collaborazione
da parte dei gruppi di lavoro. Lo studio concreto della Normativa ha messo gli attori
aziendali di fronte a diverse problematiche, alcune gi risolte nell'ultimo biennio, altre
invece ancora da analizzare. Tali problematiche verranno prese in analisi nel seguito
della trattazione, cercando cos di giungere ad un risultato finale sull'applicazione di
questo nuovo tipo di contabilit analitica.

Impatto della Normativa sulle soluzioni gestionali adottate

Nel mondo delle aziende cresce sempre di pi l'esigenza di disporre di un sistema


informativo in grado di produrre, e sottoporre in modo adeguato all'analisi dei
responsabili le informazioni necessarie a supportare il processo decisionale. La

122
sopravvivenza e la crescita dell'azienda risulta infatti sempre pi legata alla capacit di
prendere in modo rapido quelle decisioni che garantiscono un riallineamento tempestivo
alle mutate condizioni esterne.

Si inseriscono in tale contesto le nuove delibere di comunicazione e pubblicazione


imposte dall'Authority che hanno comportato l'esigenza, per i soggetti economici
coinvolti, di adeguare i loro sistemi informativi in modo da essere in grado di fornire le
informazioni con il dettaglio richiesto. In questo modo, attraverso gli appositi
adattamenti, i dati contabili, sia essi di origine economica che patrimoniale, contengono
gi in origine tutta una serie di informazioni il pi possibile analitiche e, tramite il
software di Controllo di Gestione sono pronte per essere manipolate per produrre con
relativa semplicit e quanto pi possibile automatismo le rendicontazioni rese
obbligatorie dall'AEEGSI.

L'area di Controllo di Gestione si preoccupa infatti di fornire agli attori aziendali gli
strumenti opportuni per raccogliere, elaborare, sintetizzare e confrontare le informazioni
vitali per il controllo dell'andamento aziendale. La Contabilit Analitica uno dei
moduli offerti in quest'area. Essa si propone come uno strumento di controllo basato sul
concetto di activity based costing in grado cio di registrare le attivit svolte nei
singoli centri, determinarne i costi e/o ricavi e ripartirli su centri o commesse.

Ovviamente, non tutte le aziende che operano nel Servizio Idrico Integrato utilizzano lo
stesso software di contabilit analitica. Le aziende di maggiori dimensioni utilizzano il
software Sap. In particolare, la societ Geal SpA utilizza il software di contabilit
analitica Acg Vision4. Questo programma, utilizzato come principale punto di raccolta
delle informazioni per l'elaborazione dei dati e quindi utile per le finalit aziendali,
risulta essere meno articolato rispetto al software di riferimento Sap.

Nello specifico, il software Acg Vision4, riceve dall'esterno tutta una serie di flussi
informativi ed ha una serie di funzioni che permettono di effettuare potenti meccanismi
di riclassificazione, calcolo dei margini e degli indici, budgeting, valutazioni comparate,
rendicontazioni.

Abbiamo visto, in precedenza, come la disciplina dell'Unbundling richieda una


articolazione della contabilit analitica su tre diversi livelli di osservazione. Una volta
strutturata la contabilit si cercato di adattarla al software aziendale di riferimento Acg

123
Vision4 cercando di organizzare gli oggetti di costo in modo da essere incorporati nelle
estrazioni del software. Quest' ultimo passaggio stato per vincolato dal fatto che il
programma in grado di lavorare soltanto su due livelli, problematica che Geal SpA ha
affrontato andando ad organizzare la contabilit analitica anch'essa su due livelli: i
centri di costo, ossia quelli che la disciplina chiama comparti, e le commesse, a cui
la stessa si riferisce in termini di sottocomparti. Una contabilit strutturata in questo
modo permette la perfetta integrazione con il software in questione.

Andando nel dettaglio della funzionalit di Acg Vision4 si osserva come gli enti
destinatari dei valori rilevati in Contabilit Analitica sono: Centri di attivit e
Commesse.

Mentre i centri di attivit sono sempre individuabili in un'azienda, dato che una
suddivisione per centri pu rispecchiare la struttura aziendale, questo non altrettanto
vero per le Commesse, le quali saranno presenti solo se espressamente previste dalla
realt aziendale.

importante precisare che i centri di attivit, gestiti in Contabilit Analitica, svolgono


la loro funzione in un arco temporale indefinito, nel senso che, ciascuno di essi ha
ragione di esistere fino a quando una riorganizzazione aziendale non determina la
necessit di una ricodifica della struttura. La particolarit di questi centri risiede tuttavia
nel fatto che, al termine del periodo contabile preso a riferimento, i costi e i ricavi al
loro interno vengono azzerati.

Con riferimento ai grafici presentati nella prima parte del presente capitolo si nota
come, il primo accorgimento per Geal SpA, nello strutturare i propri oggetti di costo
coerentemente con quanto appena descritto, stata l'omissione, gi dal momento del
recepimento del Documento n.82 del 2013, dei centri di costo relativi alle attivit
oggetto di separazione contabile, in modo tale da eliminare cos un livello di utilizzo del
software. Tali attivit torneranno alla luce nel momento della gestione, in cui servir un
resoconto generale dell'area di riferimento che potr essere fatto attraverso programmi
come Excel, in grado di aggregare i dati. Il centro di costo viene quindi spostato ad un
livello pi basso.

I comparti e i sottocomparti invece possono essere definiti come dimensioni a s stanti,


oppure come sottoinsieme delle attivit o attributo di un determinato dato associato ad

124
una determinata attivit. Nei grafici si nota come, i sottocomparti, sono colorati in viola
o in bianco. Nel primo caso sono centri virtuali, che non esistono nel software ma
indicano agli impiegati amministrativi un'ulteriore suddivisione, mentre quelli colorati
in bianco indicano gli oggetti di costo non suddivisibili ulteriormente. Da ci deriva
l'attenzione dei vari attori aziendali che aggiornano le informazioni di costo/ricavo,
verso i comparti evidenziati in bianco, dato che per loro questi assumono il valore di
centri di costo.

I Servizi Comuni e le Funzioni Operative Condivise, si identificano come attivit


particolari, con le stesse dimensioni di analisi, che dovranno essere svuotate dei loro
dati in seguito ad una procedura di ribaltamento sulle attivit dei conti economici e
patrimoniali ivi inclusi.

Geal SpA, nello strutturare la propria contabilit analitica quindi ha implementato un


certo grado di dettaglio che, caricato nel software di Controllo di Gestione, fornisce
tutto il necessario per analizzare il dato di input sotto le varie sfaccettature richieste per
la compilazione dei report precostituiti resi obbligatori dall'AEEGSI, che verranno
analizzati nel seguito della trattazione.

Il cambiamento dell'organizzazione interna

Nel capitolo 3.2 abbiamo visto come la contabilit di Geal SpA fosse costruita sui centri
di responsabilit, grazie ad una organizzazione aziendale che permetteva una perfetta
coerenza tra centri di costo e centri di responsabilit.

Dal 1 luglio 2016, Geal SpA stata interessata da una riforma dell'organigramma
aziendale che ha visto l'accorparsi di pi funzioni su singoli attori aziendali.
Naturalmente questo ha avuto delle ripercussioni sulla contabilit analitica, i centri di
costo oggi non coincidono pi con centri di responsabilit, l'organizzazione strutturata
in maniera diversa, nel senso che i capi struttura non corrispondono con i centri di costo
(ad eccezione del caso del depuratore).

Mentre la contabilit preUnbundling si caratterizzava per una perfetto allineamento tra


centri di costo e centri di responsabilit, in seguito alla riforma dell'organizzazione
aziendale, non vi pi tale coerenza. Questo ha comportato delle complicanze dal

125
momento che non immediato il soggetto da interpellare di fronte ad una problematica
che, talvolta, pu essere a cavallo tra i vari settori.

I centri di responsabilit, nell'attuale contabilit, sono trasversali ai vari centri di costo.

Da tutto ci derivata un'ulteriore complessit riguardo al costo del personale che oggi
pu risultare scorporato tra i vari settori. Fondamentale in quest'ambito stato l'utilizzo
del programma Timesheet, il quale ha ottimizzato i processi di raccolta dei dati
aziendali, verificando con estrema semplicit le attivit svolte, sia in termini di quantit
delle prestazioni erogate, sia in termini di costo. Tale programma richiede
inevitabilmente il contributo dei lavoratori i quali dovranno segnalare le ore lavorate per
ogni centro di costo; il software di Controllo di Gestione si occuper poi di moltiplicare
tali ore per il costo orario di ogni dipendente (calcolato sul costo dell'anno precedente),
arrivando cos ad ottenere il costo totale a livello di ogni centro di costo.

Si cercato quindi di sensibilizzare i vari attori della realt aziendale sulle


problematiche connesse alla riorganizzazione aziendale, formando vari gruppi di lavoro
che interagissero tramite riunioni, a cui hanno partecipato, oltre ai dipendenti dell'area
amministrativa, i responsabili dei vari settori ed i rispettivi collaboratori.

Un esempio emblematico quello inerente i costi di laboratorio. Tali costi sono


localizzati tutti nel servizio laboratorio, nonostante quest'area possa lavorare sia
sull'acquedotto che sulla depurazione. Questa problematica ha posto la societ di fronte
a due alternative:

1 alternativa: creare una FOC laboratorio, sia per la depurazione che per l'acquedotto
coerentemente con l'organizzazione aziendale. Il problema in questo caso nasce a fine
esercizio, dato che a tale funzione verranno imputati non pi costi diretti ma costi
comuni che dovranno poi essere ribaltati con i driver opportuni.

2 alternativa: tenere distinta l'organizzazione aziendale, la quale prevede un laboratorio


unico, da quella contabile. Quindi capire quando il settore lavora per l'acquedotto e
quando per la depurazione rendendo i costi indiretti, diretti.

Geal SpA attualmente sta operando sulla base della seconda alternativa presentata. In
sede di riunione, il personale amministrativo si mosso nel tentativo di avvicinare il
soggetto responsabile dell'area laboratorio ai cambiamenti avvenuti nella societ ed alla

126
maggior attenzione richiesta nel compilare, giornalmente, il Timesheet, il quale
permette che i costi di laboratorio vengano direttamente imputati dai dipendenti negli
appositi centri. In particolare se i costi si riferiscono all'attivit di acquedotto, verranno
imputati al centro 1A0PE0 (acquedotto potabilizzazione comparto residuale), mentre se
sono attinenti all'attivit di depurazione verranno imputati o nel centro 1D0ME0
(depurazione mista civile industriale, comparto residuale + laboratorio), oppure nel
centro 1D0SE0 (depurazione servizio idrico integrato comparto residuale).

In sintesi, quello che avvenuto in Geal SpA unoperazione di riassetto organizzativo


che rende per pi complessa la riclassificazione dei dati ai fini dell'Unbundling, da qui
l'esigenza di ovviare avvalendosi degli strumenti tecnici di cui l'azienda dotata.

Dal Conto Economico di budget si osserva inoltre una previsione di aumento del 3,8 %
del costo del personale dopo le riforme avvenute a Luglio dell'anno in corso, tale
aumento deriva dagli incentivi economici riconosciuti ai vari soggetti aziendali che
hanno visto aumentare, in seguito alla riforma dell'organizzazione aziendale, le loro
responsabilit.

La riconciliazione tra i dettagli richiesti dai CAS e il Bilancio di Geal SpA.

In accordo con quanto previsto dalla Disposizione 137/R/idr, i gestori del SII per il 2016
e per il 2017 potranno predisporre i CAS secondo le norme del regime semplificato di
separazione contabile, indipendentemente dal numero di abitanti serviti.

Il 2 maggio 2016 l'AEEGSI ha pubblicato gli schemi contabili per i CAS del settore
idrico. Tali schemi sono rappresentativi dei prospetti che verranno messi a disposizione
tramite il sistema telematico di raccolta che verr aperto alle imprese del settore previo
comunicato.

In Tabella 6 si presenta lo Schema Unbundling di Conto Economico Semplificato che


dovr essere predisposto da Geal SpA.

127
Tabella 6: Schema Unbundling di Conto Economico Semplificato

Attivit

Total Altre
Ricavi Attivit
e Attivit
Acquedot Fognatu Depurazio

to ra ne divers
Idrich
e
e

A.1) VALORE DELLA PRODUZIONE COMPRENSIVO DELLE VENDITE INTERNE

A) VALORE DELLA PRODUZIONE

1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni

a) Ricavi da articolazione tariffaria

Per utenti civili domestici

Per utenti civili non domestici

Altri usi

Per utenti Industriali

Ricavi tariffari di competenza anno n-1

Ricavi tariffari di competenza anno n-2


128
Ricavi tariffari di competenza anno n-3 e pregressi

Per utenti civili domestici riscossi per conto di gestori terzi (partita di giro)

Per utenti civili non domestici riscossi per conto di gestori terzi (partita di giro)

Per utenti Industriali (SII) riscossi per conto di gestori terzi (partita di giro)

Per utenti non SII riscossi per conto di gestori terzi (partita di giro)

Altri usi riscossi per conto di gestori terzi (partita di giro)

Ricavi tariffari di competenza esercizi precedenti riscossi per conto di gestori terzi (partita di giro)

Rettifica di ricavi tariffari dell'esercizio e pregressi riscossi per conto terzi (partita di giro)

Ricavi tariffari da vendita di acqua all'ingrosso

Ricavi tariffari per vendita servizi all'ingrosso

Altri (stanziamenti da VRG)

b) Ricavi da regimi di perequazione e integrazione

Premi per la qualit del servizio

Perequazione ex delibera 6/2013/R/COM

Altre perequazioni e integrazioni

c) Ricavi per l'erogazione del servizio di allacciamento e la gestione utenze

Contributi di allacciamento

Ricavi per svolgimento prestazioni e servizi relativi alla gestione delle utenze del SII
129
- di cui per gestione morosit

- di cui non relativo a gestione morosit

d) Altre vendite e prestazioni

Vendita di acqua con autobotte per situazioni emergenziali

Forniture bocche antincendio

Ricavi da manutenzione caditoie e griglie

Ricavi da gestione fognatura bianca

Vendita di acqua con autobotte per situazione non emergenziali

Vendita di acqua non potabile o ad uso industriale non rientrante nel SII

Installazione e gestione delle bocche antincendio

Trattamento percolati e rifiuti liquidi

Ricavi da installazione caditoie e griglie

Spurgo pozzi neri

Lavori conto terzi

Rilascio autorizzazioni allo scarico

Riuso delle acque di depurazione

Case dellacqua

Cessione di energia elettrica a terzi


130
Fee per Attivit di riscossione

Altri ricavi delle vendite e delle prestazioni

2) Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti

Variazioni delle rimanenze, di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti

3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione

Variazioni dei lavori in corso su ordinazioni

4) Incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni

Costo del lavoro

Materiali

Oneri finanziari capitalizzati

Altro

5) Altri ricavi e proventi

Lavori conto terzi

Canoni di affitto (da terzi)

Canoni di affitto (da altre imprese del gruppo)

Cessione di energia elettrica a terzi

Rimborsi e indennizzi

Contributi da CSEA
131
Contributi da GSE

Contributi in c/esercizio

Contributi da soggetti pubblici a fondo perduto finalizzati a realizzazione investimenti del SII
(quota di competenza)

Contributi da soggetti privati a fondo perduto finalizzati a realizzazione investimenti del SII (quota
di competenza)

Plusvalenze da cessione cespiti

Sopravvenienze attive

Rilascio fondi

Altri ricavi e proventi

5-B) Ricavi straordinari o non ricorrenti (ex macroclasse E Conto Economico IV direttiva)

Ricavi straordinari o non ricorrenti

VENDITE INTERNE

Vendita interna di altri beni e servizi ad altre Attivit a prezzo di mercato

Vendita interna di altri beni e servizi ad altre Attivit a costo pieno

Totale Ricavi
132
Attivit Funzioni Operative Condivise Servizi comuni Poste
econom
iche
Tot Altre FOC FOC FOC Servi indivisi
Costi Attiv F Traspo Logisti bili
ale Attiv telecont manuten cartogr Approvvigion zio
Acqued Fognat Depuraz it O sti e ca e
it rollo e zione e afia amenti e Com (valori
otto ura ione dive C autop magaz non
Idric ricerca servizi elettro acquisti une
rse n arco zini attribui
he perdite tecnici nica n
bili)

B.1) COSTI DELLA


PRODUZIONE
COMPRENSIVI DEGLI
ACQUISTI INTERNI

B) COSTI DELLA
PRODUZIONE

6) Per materie
prime, sussidiarie, di
consumo e di merci (a
livello di Attivit vanno
riportati i consumi)

Reagenti

Carboni attivi

Materiali per
manutenzioni
133
Altro

7) Per servizi

Energia elettrica
acquistata da terzi

- di cui
acquistata in
salvaguardia

- di cui non
acquistata in
salvaguardia

Energia
elettrica (da altre
imprese del gruppo)

Acquisto acqua
all'ingrosso (da terzi)

Acquisto acqua
all'ingrosso (da altre
imprese del gruppo)

Acquisto
captazione all'ingrosso
(da terzi)

Acquisto
captazione all'ingrosso
(da altre imprese del
gruppo)
134
Acquisto
adduzione all'ingrosso
(da terzi)

Acquisto
adduzione all'ingrosso
(da altre imprese del
gruppo)

Acquisto
potabilizzazione
all'ingrosso (da terzi)

Acquisto
potabilizzazione
all'ingrosso (da altre
imprese del gruppo)

Acquisto
distribuzione (da terzi)

Acquisto
distribuzione (da altre
imprese del gruppo)

Acquisto
fognatura all'ingrosso (da
terzi)

Acquisto
fognatura all'ingrosso (da
altre imprese del gruppo)
135
Acquisto
depurazione all'ingrosso
(da terzi)

Acquisto
depurazione all'ingrosso
(da altre imprese del
gruppo)

Acquisto servizi
di telecontrollo (da terzi)

Acquisto servizi
di telecontrollo (da altre
imprese del gruppo)

Altri servizi
all'ingrosso

Acquisto servizi
di misura (da terzi)

Acquisto servizi
di misura (da altre
imprese del gruppo)

Acquisto servizi
di fatturazione/incasso
(da terzi)

Acquisto servizi
di fatturazione/incasso
(da altre imprese del
gruppo)
136
Ricerca perdite
(da terzi)

Ricerca perdite
(da altre imprese del
gruppo)

Smaltimento
rifiuti (da terzi)

Smaltimento
rifiuti (da altre imprese
del gruppo)

Smaltimento
fanghi (da terzi)

Smaltimento
fanghi (da altre imprese
del gruppo)

Costi di
smaltimento altri residui

Consulenze (da
terzi)

Consulenze (da
altre imprese del gruppo)

Manutenzioni
ordinarie (da terzi)
137
Manutenzioni
ordinarie (da altre
imprese del gruppo)

Costi
pubblicitari e di
marketing derivanti da
obblighi normativi

Altri costi
pubblicitari e di
marketing

Spese legali (da


terzi)

Spese legali (da


altre imprese del gruppo)

Spese per
Attivit di riscossione
effettuata dal gestore
dell'acquedotto

Assicurazioni

Telefonia e EDP

Pulizia e
vigilanza

Costi per
distaccati da altre societ
del gruppo
138
Compensi agli
organi sociali

Spese di
rappresentanza

Altro (da terzi)

Altro (da altre


imprese del gruppo)

8) Per godimento
beni di terzi

Canoni di
concessione (verso terzi)

Canoni di
concessione (verso altre
imprese del gruppo)

Canoni di
leasing (verso terzi)

Canoni di
leasing (verso altre
imprese del gruppo)

Canone per
mutui dei proprietari di
infrastrutture
139
Altri
corrispettivi ai
proprietari per uso
infrastrutture

Altri canoni

Oneri per
subentro nelle
concessioni (da terzi)

Oneri per
subentro nelle
concessioni (da altre
imprese del gruppo)

Affitti passivi
per uso di impianti e reti
di terzi (da terzi)

Affitti passivi
per uso di impianti e reti
di terzi (da altre imprese
del gruppo)

Affitti sede e
uffici (da terzi)

Affitti sede e
uffici (da altre imprese
del gruppo)

Altri (da terzi)


140
Altri (da altre
imprese del gruppo)

9) Per il personale

Salari e
stipendi

Accantonamen
to quota TFR

Oneri sociali

Incentivo
all'esodo

Polizze
assicurative e
previdenziali
complementari e non
obbligatorie

Sconti e
omaggi ai dipendenti

Altri

10) Ammortamento
e svalutazioni

Ammortament
o delle immobilizzazioni
immateriali
141
Ammortament
o delle immobilizzazioni
immateriali per
applicazione IFRIC 12
(solo per societ IAS
Adopters)

Ammortament
o delle immobilizzazioni
materiali
(ammortamento tecnico-
economico)

Ammortament
o delle immobilizzazioni
materiali
(ammortamento
finanziario per beni
devolvibili)

Altre
svalutazioni delle
immobilizzazioni

Svalutazione
dei crediti compresi
nell'attivo circolante e
delle disponibilit

11) Variazione delle


rimanenze di materie
prime sussidiarie di
consumi e merci
142
12)
Accantonamenti per
rischi

Accantonamen
to fondo rischi per cause
in corso

Accantonamen
to altri fondi rischio

13) Altri
accantonamenti

Accantonamen
to fondo conguagli
tariffari

Accantonamen
to fondo ripristino beni
di terzi

Accantonamen
to fondo manutenzione
beni devolvibili

Accantonamen
to fondo manutenzioni
cicliche
143
Accantonamen
to fondo manutenzione e
ripristino dei beni
d'azienda ricevuti in
affitto

Accantonamen
to fondo per il
finanziamento tariffe
sociali o di solidariet

Accantonamen
to fondo recupero
ambientale

Altri
accantonamenti in B 13)

14) Oneri diversi di


gestione

Spese legali in
cui la parte risultata
soccombente

Contributi per
consorzi di bonifica

Canoni di
derivazione/sottensione
idrica

Canoni per
restituzione acque
144
Oneri per la
gestione di aree di
salvaguardia

Contributi a
comunit montane

Oneri per il
finanziamento di tariffe
sociali o di solidariet

Oneri tributari
locali (TOSAP, COSAP,
TARSU etc..)

Contributo
Ente di Ambito

Contributo
AEEGSI

Penali per la
qualit del servizio

Altri oneri per


sanzioni, penali e
risarcimenti

Liberalit e
quote associative

Perdite su
crediti commerciali
145
Imposte
connesse a costi
pubblicitari e di
marketing

Sopravvenienz
e passive

Insussistenze
minusvalenze di cespiti
patrimoniali

Altro

14 B) Oneri
straordinari o non
ricorrenti (ex
macroclasse E Conto
Economico IV direttiva)

Costi per
rimborsi effettuati ex
D.M. 30 settembre 2009

Altri oneri
straordinari o non
ricorrenti

ACQUISTI INTERNI

Acquisto
interno di altri beni e
servizi da altre Attivit a
prezzo di mercato
146
DIFFERENZA TRA VALORI
E COSTI DELLA
PRODUZIONE

COSTI INDIRETTI
IMPUTATI AD
ATTIVITA'/COMPARTI

Costi attribuiti dalle


funzioni operative
condivise

Funzione operativa
condivisa di telecontrollo
e ricerca perdite

Funzione operativa
condivisa di
manutenzione e servizi
tecnici

Funzione operativa
condivisa di
telecontrollo,
manutenzione e servizi
tecnici

Funzione operativa
condivisa di misura tra
Attivit di settori diversi
o tra Attivit diverse
dello stesso settore
147
Funzione operativa
condivisa di cartografia
elettronica

Funzione operativa
condivisa commerciale,
di vendita e gestione
clientela del settore
elettrico

Funzione operativa
condivisa commerciale,
di vendita e gestione
clientela del settore gas

Funzione operativa
condivisa di gestione
utenze idriche

Funzione operativa
condivisa di verifica e
controllo del settore
idrico

Funzione operativa
condivisa di acquisto di
energia elettrica

Funzione operativa
condivisa di acquisto di
gas
148
Funzione operativa
condivisa di acquisto
comune di energia
elettrica e di gas

Costi attribuiti dai


servizi comuni

Approvvigionamenti
e acquisti

Trasposti e
autoparco

Logistica e
magazzini

Servizi immobiliari e
facility management

Servizi informatici

Ricerca e sviluppo

Servizi di ingegneria
e di costruzioni

Servizi di
telecomunicazione

Servizi
amministrativi e
finanziari
149
Organi legali e
societari, alta direzione e
staff centrali

Servizi del personale


e delle risorse umane

Acquisto interno di
beni e servizi da altre
Attivit a costo pieno

COSTI DELLA
PRODUZIONE (DIRETTI +
INDIRETTI)

DIFFERENZA TRA
VALORE E COSTI DELLA
PRODUZIONE DOPO
TRANSAZIONI INTERNE E
ATTRIBUZIONE DEI
VALORI RELATIVI ALLE
FUNZIONI OPERATIVE
CONDIVISE E AI SERVIZI
COMUNI

Poste economiche
indivisibili (valori non
attribuibili)

C) PROVENTI E ONERI
FINANZIARI
150
15) Proventi da
partecipazioni, con
separata indicazione di
quelli relativi ad imprese
controllate e collegate e
di quelli relativi a
controllanti e a imprese
sottoposte al controllo
di queste ultime

Proventi e
partecipazioni da
imprese controllate

Proventi e
partecipazioni da altri

Proventi e
partecipazioni da
imprese collegate

Proventi e
partecipazioni da
imprese sottoposte al
controllo dalle
controllanti

16) Altri proventi


finanziari

Altri proventi
finanziari
151
Proventi da
contratti finanziari di
copertura

Proventi da
contratti finanziari
speculativi

17) Interessi e altri


oneri finanziari, con
separata indicazione di
quelli verso imprese
controllate e collegate e
verso controllanti

Perdite su
contratti finanziari di
copertura

Perdite su
contratti finanziari
speculativi

Altri interessi e
oneri finanziari verso
controllanti

Altri interessi e
oneri finanziari da
imprese controllate

Altri interessi e
oneri finanziari da
imprese collegate
152
Altri interessi e
oneri finanziari da
imprese sottoposte al
controllo dalle
controllanti

Interessi
passivi su factoring

Altri interessi e
oneri finanziari verso
altri

Commissioni
bancarie riclassificate in
B7)

17-bis) Utili e
perdite su cambi

Utili e perdite
sui cambi

D) RETTIFICHE DI
VALORE DI ATTIVIT E
PASSIVIT FINANZIARIE

18) Rivalutazioni

a) di
partecipazioni
153
b) di
immobilizzazioni
finanziarie che non
costituiscono
partecipazioni

c) di titoli
iscritti all'attivo
circolante che non
costituiscono
partecipazioni

d) di strumenti
finanziari derivati

19) Svalutazioni

a) di
partecipazioni

b) di
immobilizzazioni
finanziarie che non
costituiscono
partecipazioni

c) di titoli
iscritti nell'attivo
circolante che non
costituiscono
partecipazioni
154
d) di strumenti
finanziari derivati

RISULTATO PRIMA
DELLE IMPOSTE

20) IMPOSTE SUL


REDDITO D'ESERCIZIO,
CORRENTI, DIFFERITE E
ANTICIPATE

IRES

IRAP

21) UTILE (PERDITA)


DELL'ESERCIZIO

Fonte: AEEGSI
155
Partendo da uno studio verticale si osserva come, la societ dovr adottare un Piano dei
Conti con un livello di analiticit tale da assicurare la corrispondenza delle scritture
contabili sia con il bilancio destinato a pubblicazione sia con i CAS, alla luce dei
prospetti previsti per l'articolazione dei conti ai fini della separazione contabile.

Pu accadere infatti che lo Schema Contabile possa prevedere delle voci con un
maggior dettaglio o articolate diversamente rispetto agli schemi del Bilancio di
esercizio. In tal caso l'esercente dovr garantire la concordanza tra i due prospetti sulla
base dell'utilizzo delle medesime informazioni di partenza.

L'ufficio amministrativo di Geal SpA si mosso primariamente attraverso la creazione


di un file Excel chiamato transcodifica (Tabella 7) che, attraverso una particolare
codifica ordinata, decisa internamente, classifica tutte le voci del Piano dei Conti Geal
SpA che vanno a confluire nelle varie voci del Conto Economico proposto dall'
Autorit.

Il team ha proceduto attraverso uno studio parallelo dei due schemi, da cui sono
scaturite una serie di criticit che hanno portato alla creazione dei seguenti nuovi conti:

- Acquisto carboni attivi

I costi sostenuti per l'acquisto di carboni attivi, da sempre imputati alla voce
Utensileria varia/attrezzature/altri, hanno poca significativit per Geal SpA, dal
momento che stiamo parlando di un acquisto che viene fatto all'incirca ogni due anni. Il
Piano dei Conti della societ risultato per incongruente con lo Schema Unbundling, il
quale richiede espressamente una voce specifica per i carboni attivi ed ha cos costretto
la creazione di un nuovo conto, seppur poco rilevante, all'interno del Piano dei Conti
Geal SpA.

- Acquisto materiale idraulico per investimento

La creazione di questo nuovo conto ha voluto rispondere alla volont di Geal SpA di
tenere distinti i costi del materiale idraulico per prestazioni di ordinaria amministrazione
da quelli per prestazioni di straordinaria amministrazione. Mentre prima esisteva solo la
voce Acquisto materiale idraulico, cui venivano imputati tutti i costi sia di ordinaria
che di straordinaria amministrazione, dopo il recepimento delle nuove disposizioni
questa voce accoglie solo la componente di costi per acquisto materiale idraulico per
156
prestazioni ordinarie, mentre il nuovo conto Acquisto materiale idraulico per
investimento accoglie tutta la parte dei costi riferiti a prestazioni straordinarie.

Una volta creata tale divisione, tutto ci che ordinario, nello Schema Unbundling,
verr imputato alla voce Materiali per manutenzioni, mentre tutto ci che invece
straordinario interesser la voce Altro (da terzi). In questo modo Geal SpA ha reso il
proprio Piano dei Conti coerente con lo Schema Contabile proposto dall'AEEGSI.

- Acquisto materiale elettronico/ elettromeccanico per investimenti

Anche in questo caso valgono le considerazioni fatte per l'acquisto di materiale


idraulico. Si quindi lasciato alla voce gi esistente Acquisto materiale elettronico
elettromeccanico tutti i costi connessi a prestazioni di ordinaria amministrazione che
quindi andranno nella voce Materiali per manutenzioni dello Schema. Mentre tutto
ci che invece riguarda prestazioni straordinarie stato imputato alla nuova voce
Acquisto materiale elettronico/ elettromeccanico per investimenti ed interesser la
voce Altro (da terzi).

- Utensileria varia/ attrezzature/ altri per investimenti

Analogamente alle osservazioni fatte per le precedenti due voci, anche in questo caso
alla voce Utensileria varia/attrezzature/altri verranno imputati i costi sostenuti per
prestazioni ordinarie riferiti alla voce Materiali per manutenzioni, mentre il nuovo
conto Utensileria varia/attrezzature/ altri per investimenti interesser la parte di costi
inerenti le prestazioni straordinarie e quindi attinenti alla voce Altro (da terzi) dello
schema contabile.

- Prestazioni terzi gestione fognatura e Prestazione terzi gestione depuratore

E' risultato necessario sdoppiare il conto Prestazioni di terzi per gestioni in:
Prestazioni terzi gestione fognatura e Prestazioni terzi gestione depuratore in
modo tale da aderire allo Schema Unbundling, il quale richiede la separazione dei conti
relativi all'acquisto all'ingrosso dei servizi di fognatura e di depurazione.

- Manutenzione straordinaria rinnovo tubazioni

157
La creazione di questo conto nasce dall'esigenza di aderire allo Schema Unbundling che
specifica la parte ordinaria delle manutenzione, suggerendo cos la necessaria
distinzione tra ordinario e straordinario.

Il rinnovo tubazioni un servizio di sostituzione di tratti di tubazioni con la particolarit


che, le sostituzioni oltre una certa soglia (secondo il disciplinare tecnico in corso di
approvazione dovrebbero essere 6 metri) andranno imputate ad investimento. Quindi il
conto gi esistente Prestazione di terzi per rinnovo tubazioni perdite rimane ma viene
utilizzato per l'ordinaria amministrazione, ossia tutto ci che andr nello schema
contabile alla voce Manutenzioni ordinarie (da terzi), invece, il nuovo conto
Manutenzione straordinaria rinnovo tubazioni accoglier tutti i costi per prestazioni
straordinarie che andranno poi imputati alla voce Altro (da terzi) dello Schema
Contabile.

- Manutenzione straordinaria riparazioni stradali

Analogamente al servizio di rinnovo tubazioni, anche per le riparazioni stradali


(necessarie per aggiustare le superfici dopo l'eventuale lavoro di scavo) si presentata la
necessit di aggiungere al conto gi esistente Prestazione di terzi per ripristini stradali
su perdite che accoglie la parte dei costi per prestazioni ordinarie corrispondenti alla
voce Manutenzioni ordinarie(da terzi)dello Schema Contabile Unbundling, il conto
Manutenzione straordinaria riparazioni stradali cui verranno imputati i costi per le
riparazioni straordinarie che, a livello di schema contabile troviamo nella voce Altro
(da terzi). Si precisa inoltre che in questo caso, la catalogazione in ordinaria e
straordinaria, legata alla prestazione sotterranea.

- Manutenzione straordinaria per investimenti

Il conto Manutenzione straordinaria per investimenti stato creato sempre per


adeguarsi alla distinzione, presente nello Schema Unbundling, tra ordinario e
straordinario. Ci si mossi andando a togliere da tutte le voci inerenti le manutenzioni
(autovetture, automezzi, impianti, uffici, ecc.) la parte straordinaria, imputandola al
nuovo conto creato, e lasciando la parte residua (ordinaria) nelle rispettive voci di
partenza.

- Prestazione terzi per lavori per investimenti

158
Di fronte alle nuove Disposizioni in tema di Unbundling risultato necessario sdoppiare
il conto Prestazioni di terzi per lavoro (cui venivano imputati i costi relativi alle
prestazioni di terzi svolte per conto di Geal SpA, sia che esse fossero di tipo ordinario
sia straordinario), nei seguenti due conti: Prestazione di terzi per lavoro, per la parte
di costi inerenti le prestazioni ordinarie, corrispondente alla voce Manutenzioni
ordinarie da terzi dello Schema Unbundling e Prestazione di terzi per lavori per
investimento, che accoglier tutti i costi per prestazioni di straordinaria
amministrazione, corrispondente alla voce Altro (da terzi) dello Schema Unbundling.

Ulteriore problematica nello studio del prospetto proposto dallAutorit ha riguardato i


ricavi. Geal SpA attualmente segue un ragionamento per quote fisse e quote variabili.
Tale distinzione viene fatta per i tre servizi, da cui risultano sei voci fondamentali di
ricavi tariffari:

1. Ricavi tariffa acquedotto

2. Quote fisse acquedotto

3. Ricavi tariffa fognatura

4. Quote fisse fognatura

5. Ricavi tariffa depurazione

6. Quote fisse depurazione

La Normativa presa in esame si presenta per incompatibile con l'articolazione


utilizzata da Geal SpA. Essa richiede infatti una suddivisione in ricavi da articolazione
tariffaria:

-per utenti civili domestici

-per utenti civili non domestici

-altri usi

-per utenti industriali

Il gruppo di lavoro, ha analizzato la problematica arrivando ad elaborare una soluzione


attualmente in atto, ossia quella di spacchettare ognuna delle sei voci previste dal

159
Piano dei Conti Geal SpA nelle quattro articolazioni richieste dall' Autorit. Nonostante
l'elevata numerosit delle voci che si vengono a creare (24 voci), gli attori aziendali
hanno ritenuto opportuno non eliminare la distinzione interna tra quote fisse e quote
variabili ritenuta di rilevante importanza per la societ.

Naturalmente, tutti questi cambiamenti hanno richiesto dei movimenti contabili che
l'ufficio amministrativo riuscito a svolgere in maniera semplice ed ordinata grazie alle
funzionalit del software di controllo di gestione presente in azienda.

Tabella 7: Transcodifica

RICAVI CODICE
TRANSCO
DIFICA

A5010200001 Ricavi A.1) VALORE DELLA PRODUZIONE COMPRENSIVO DELLE


tariffa acquedotto
VENDITE INTERNE

di cui: Per utenti


civili domestici A1a1 A) VALORE DELLA PRODUZIONE

di cui: Per utenti


civili non domestici A1a2 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni

di cui: Altri usi A1a3 a) Ricavi da articolazione tariffaria

di cui: Per utenti


Industriali A1a4 Per utenti civili domestici A1a1
A5010200002 Vendita
acq.Pisa-Livorno A1a15 Per utenti civili non domestici A1a2
A5010200003 Vendita
acq.Lu-Capannori A1a15 Altri usi A1a3
A5010200004 Vendita
acq.Lu-Pescaglia A1a15 Per utenti Industriali A1a4
A5010300102 Quote fisse
acquedotto Ricavi tariffari di competenza anno n-1 A1a5

di cui: Per utenti


civili domestici A1a1 Ricavi tariffari di competenza anno n-2 A1a6
di cui: Per utenti
civili non domestici A1a2 Ricavi tariffari di competenza anno n-3 e pregressi A1a7
di cui: Altri usi A1a3 A1a8
Per utenti civili domestici riscossi per conto di gestori
160
terzi (partita di giro)

di cui: Per utenti Per utenti civili non domestici riscossi per conto di
Industriali A1a4 gestori terzi (partita di giro) A1a9
A5010300103 Allacci Per utenti Industriali (SII) riscossi per conto di gestori
servizi lavori A1c1 A1a10
terzi (partita di giro)
A5010300105 Fornitura Per utenti non SII riscossi per conto di gestori terzi
acqua c/autobotte A1d5 A1a11
(partita di giro)
A5010300108 Recupero Altri usi riscossi per conto di gestori terzi (partita di
costi (spese PT) A55 A1a12
giro)
A5010300113 Ricerca Ricavi tariffari di competenza esercizi precedenti
perdite A1d17 A1a13
riscossi per conto di gestori terzi (partita di giro)
A5010300114 Altri ricavi Rettica di ricavi tariffari dell'esercizio e pregressi
accessori A1d17 A1a14
riscossi per conto terzi (partita di giro)
A5010300115
Riattiv.utenti morosi A1c2 Ricavi tariffari da vendita di acqua all'ingrosso A1a15
A5010300116
Serv.amministr.all'utenza A1c3 Ricavi tariffari per vendita servizi all'ingrosso A1a16
A5010300117 Penalit x
rit.pagam.utenti A1d17 Altri (stanziamenti da VRG) A1a17
A5010302000 Sconti
abb/rib.acquedotti A1a17 b) Ricavi da regimi di perequazione e integrazione
A5020200001
Ric.c/conguagli tariffari A1a17 Premi per la qualit del servizio A1b1
A5030100001 Ricavi
fognatura a TERZI A1a16 Perequazione ex delibera 6/2013/R/COM A1b2
A5030100002 Ricavi
tariffa fognatura Altre perequazioni e integrazioni A1b3

di cui: Per utenti c) Ricavi per l'erogazione del servizio di allacciamento e


civili domestici A1a1 la gestione utenze

di cui: Per utenti


civili non domestici A1a2 Contributi di allacciamento A1c1
Ricavi per svolgimento prestazioni e servizi relativi alla
di cui: Altri usi A1a3 gestione delle utenze del SII

di cui: Per utenti


Industriali A1a4 - di cui per gestione morosit A1c2
A5030100003 Quote fisse
fognatura - di cui non relativo a gestione morosit A1c3

di cui: Per utenti


civili domestici A1a1 d) Altre vendite e prestazioni

di cui: Per utenti Vendita di acqua con autobotte per situazioni


civili non domestici A1a2 emergenziali A1d1

161
di cui: Altri usi A1a3 Forniture bocche antincendio A1d2
di cui: Per utenti
Industriali A1a4 Ricavi da manutenzione caditoie e griglie A1d3
A5030200102
Allacciamenti fognatura A1c1 Ricavi da gestione fognatura bianca A1d4
A5030200104 Ric.x altri Vendita di acqua con autobotte per situazione non
servizi fognatura A1d17 A1d5
emergenziali
A5030200105
Prov.autor.scarico Vendita di acqua non potabile o ad uso industriale non
fognatura A1d12 rientrante nel SII A1d6
A5030202000 Ricavi per
Stasatura Fog. A1d17 Installazione e gestione delle bocche antincendio A1d7
A5040100001 Ricavi
depur.Insed.Prod. A1a4 Trattamento percolati e rifiuti liquidi A1d8
A5040100002 Ricavi
tariffa depurazione Ricavi da installazione caditoie e griglie A1d9

di cui: Per utenti


civili domestici A1a1 Spurgo pozzi neri A1d10
di cui: Per utenti
civili non domestici A1a2 Lavori conto terzi A1d11
di cui: Altri usi A1a3 Rilascio autorizzazioni allo scarico A1d12
di cui: Per utenti
Industriali A1a4 Riuso delle acque di depurazione A1d13
A5040100003 Quote fisse
depurazione Case dellacqua A1d14

di cui: Per utenti


civili domestici A1a1 Cessione di energia elettrica a terzi A1d15
di cui: Per utenti
civili non domestici A1a2 Fee per Attivit di riscossione A1d16
di cui: Altri usi A1a3 Altri ricavi delle vendite e delle prestazioni A1d17
di cui: Per utenti 2) Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di
Industriali A1a4 lavorazione, semilavorati e finiti
A5040200102 Variazioni delle rimanenze, di prodotti in corso di
Ric.fornit.noli,altri dep A1d17 A2
lavorazione, semilavorati e finiti
A5040200103 Ricavi
smalt.liquami-bott A1d8 3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione
A5040200104 Ricavi
conduz.dep.terzi A1d17 Variazioni dei lavori in corso su ordinazioni A3
A5040200198 Ricavi da
Spurgo contrat. A1d10 4) Incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni
A5040200199 Ricavi da A1d10 Costo del lavoro A41

162
spurgo

A5040202000 Altri servizi


depuratore A1d17 Materiali A42
A5070100103 Realizz.
opere c/utenti A1d11 Oneri finanziari capitalizzati A43
Aggrega(Voce) Altro A44
A5310100101
Increm.IMMAT.- Materiali A42 5) Altri ricavi e proventi
A5310100102
Increm.IMMAT.- Servizi A44 Lavori conto terzi A51
A5310100103
Increm.IMMAT.- Personale A41 Canoni di affitto (da terzi) A52
A5310200101
Increm.MATER.- Materiali A42 Canoni di affitto (da altre imprese del gruppo) A53
A5310200102
Increm.MATER.- Servizi A44 Cessione di energia elettrica a terzi A54
A5310200103
Increm.MATER.- Personale A41 Rimborsi e indennizzi A55
Aggrega(Voce) Contributi da CSEA A56
A5410100001 Credito Contributi da GSE
d'imposta A55 A57
A5410100003 Proventi Contributi in c/esercizio
vendita Certif.Verdi A57 A58
Aggrega(Voce) Contributi da soggetti pubblici a fondo perduto
finalizzati a realizzazione investimenti del SII (quota di
competenza) A59
A5510500002 Servizi di Contributi da soggetti privati a fondo perduto
fatturazione c/terzi
finalizzati a realizzazione investimenti del SII (quota di
A1d16 competenza) A510
A5520400001 Rimborsi
assicurativi A55 Plusvalenze da cessione cespiti A511
A5520400002 Altri
rimborsi da terzi A55 Sopravvenienze attive A512
A5520400003 Rimborsi
bolli da utenti A55 Rilascio fondi A513
A5520400010 Abbuoni
attivi A514 Altri ricavi e proventi A514
A5520400012 5-B) Ricavi straordinari o non ricorrenti (ex
Arrotond.Attivi da EURO A514 macroclasse E Conto Economico IV direttiva)
A5520400015 Altri
Proventi diversi A514 Ricavi straordinari o non ricorrenti A5B
A5520400020 Penalita x
rit.pag.utenti A514 VENDITE INTERNE
A5550100101
Plus.Imm.Mat.a III-Prezzo A511 A61
Vendita interna di altri beni e servizi ad altre Attivit a
163
prezzo di mercato
A5560200101 Vendita interna di altri beni e servizi ad altre Attivit a
Sopravvenienze attive A512 A62
costo pieno
A5580100050 Contributo
L. 58/2003 A59
A5580100057
CONTR.ACC.PROGR.23/04
/02 A59
A5580100058 CONTR.
G.M.LUCCA 342/112 A59

B.1) COSTI DELLA PRODUZIONE COMPRENSIVI DEGLI


ACQUISTI INTERNI

B) COSTI DELLA PRODUZIONE

6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di


merci (a livello di Attivit vanno riportati i consumi)
Aggrega(Voce) Reagenti B61
A6010400103 Acq.Forza
Motrice impianti B71b Carboni attivi B62
A6010400104 Acq.carboni
attivi B62 Materiali per manutenzioni B63
A6010400106
Acq.prodotti chimici altr B61 Altro B64
A6010400199 Acq.Altre
Mat.Prime Altri B64 7) Per servizi
A6020100101 Acquisti per
investimenti B64 Energia elettrica acquistata da terzi B71
A6020100104 Acqu.
mater.idraulico B63 - di cui acquistata in salvaguardia B71a
A6020100105 Acq. mater.
elettron/elettromec B63 - di cui non acquistata in salvaguardia B71b
A6020100106 Acq. mater.
per allacciamento B64 Energia elettrica (da altre imprese del gruppo) B72
A6030200102
Carburanti/lubr.automezzi B64 Acquisto acqua all'ingrosso (da terzi) B73
A6030200103 Carb./lubr. Acquisto acqua all'ingrosso (da altre imprese
autovetture B64 B74
del gruppo)
A6030200104 Cancelleria
e stampati B64 Acquisto captazione all'ingrosso (da terzi) B75
A6030200105 Giornali Acquisto captazione all'ingrosso (da altre
riviste e libri B64 B76
imprese del gruppo)
A6030200106
Utensil.varia/attrezzatura/
altri B63 Acquisto adduzione all'ingrosso (da terzi) B77

164
A6030200108 Acquisto adduzione all'ingrosso (da altre
Acq.materiali x sicurezza B64 B78
imprese del gruppo)
A6030200111
Carb.autovett. FB Ammin. B64 Acquisto potabilizzazione all'ingrosso (da terzi) B79
A6030200112 Acquisto potabilizzazione all'ingrosso (da altre
Carb.autovett. FB dipend. B64 B710
imprese del gruppo)
A6030200199 Altri mater.
di consumo B64 Acquisto distribuzione (da terzi) B711
A6030200203 Spese per Acquisto distribuzione (da altre imprese del
cellulari B64 B712
gruppo)
Aggrega(Voce) Acquisto fognatura all'ingrosso (da terzi) B713
A6110200100 Prest.Terzi Acquisto fognatura all'ingrosso (da altre
per Gest.Dep. B715 B714
imprese del gruppo)
A6110200101 Prestaz.
Terzi per lavori B733 Acquisto depurazione all'ingrosso (da terzi) B715
A6110200102 Prest.Terzi Acquisto depurazione all'ingrosso (da altre
Gest.Fogn. B713 B716
imprese del gruppo)
A6110200103 Prest.Terzi
per Allacciam B746 Acquisto servizi di telecontrollo (da terzi) B717
A6110200104 Acquisto servizi di telecontrollo (da altre
Prest.Ter.Rinnovo Tubi P. B733 B718
imprese del gruppo)
A6110200105 Terzi x
Trasp/Smal.grigliati/vaglio B728 Altri servizi all'ingrosso B719
A6110200106 Prest.di
terzi x manut.a verde B733 Acquisto servizi di misura (da terzi) B720
A6110200107 Prest.di
terzi x riprist.stradali su Acquisto servizi di misura (da altre imprese del
allacci B746 gruppo) B721
A6110200109 Prestaz.per Acquisto servizi di fatturazione/incasso (da
lav.c/utenti B746 B722
terzi)
A6110200110 Prest.di
terzi x riprist.stradali su
B733 + Acquisto servizi di fatturazione/incasso (da
perdite B746 altre imprese del gruppo) B723
A6110200112 Altri costi
trasp e smalt B726 Ricerca perdite (da terzi) B724
A6110200113
Man.Straord.Rinn.Tubaz. B746 Ricerca perdite (da altre imprese del gruppo) B725
A6110200114
Man.Straord.Ripar.Stradal B746 Smaltimento rifiuti (da terzi) B726
A6110200115 Trap. e Smaltimento rifiuti (da altre imprese del
smalt. fanghi agricoltura B728 B727
gruppo)
A6110200116 Trap. e
smalt. fanghi
compostaggio B728 Smaltimento fanghi (da terzi) B728

165
A6115200100 Smaltimento fanghi (da altre imprese del
Manut.Straord.x Invest. B746 B729
gruppo)
A6115200101
Manut.Contr. Automezzi B733 Costi di smaltimento altri residui B730
A6115200102 Manut.
Contr. Autovetture B733 Consulenze (da terzi) B731
A6115200104 Manut.
Contr. Uffici B733 Consulenze (da altre imprese del gruppo) B732
A6115200105 Manut. B733 +
Contr. Macchinari
B746 Manutenzioni ordinarie (da terzi) B733
A6115200108 Manut. B733 + Manutenzioni ordinarie (da altre imprese del
Contr.Attrezzature
B746 gruppo) B734
A6115200112 Costi pubblicitari e di marketing derivanti da
Manut.Contr.autov.FB dip. B733 B735
obblighi normativi
A6115300101
Manut.extracontr.Automez
. B733 Altri costi pubblicitari e di marketing B736
A6115300103 B733 +
Manut.extracontr.Impianti
B746 Spese legali (da terzi) B737
A6115300104 B733 +
Manut.extracontr.Uffici
B746 Spese legali (da altre imprese del gruppo) B738
A6115300105 B733 + Spese per Attivit di riscossione effettuata dal
Manut.extracontr.Macchin.
B746 gestore dell'acquedotto B739
A6115300108
Manut.extracontr.attrezzat
B733 +
ure B746 Assicurazioni B740
A6120400102 Analisi
Acque Altri B746 Telefonia e EDP B741
A6125200101
Bollettazione Altri B722 Pulizia e vigilanza B742
A6125200102 Lettura
conta.ri da altri B720 Costi per distaccati da altre societ del gruppo B743
A6135200103
Assicurazioni automezzi B740 Compensi agli organi sociali B744
A6135200104
Assicurazioni autovetture B740 Spese di rappresentanza B745
A6135200105
Assicurazioni RCT/RCO B740 Altro (da terzi) B746
A6135200106
Assicurazioni per
inquinamento B740 Altro (da altre imprese del gruppo) B747
A6135200107 Assic.su
Imm.li proprieta B740 8) Per godimento beni di terzi
A6135200112
Assicuraz.autov.FB dipend B740 Canoni di concessione (verso terzi) B81

166
A6135200199 Canoni di concessione (verso altre imprese del
Assicurazioni varie B740 B82
gruppo)
A6140200102 Acqua -
uffici B746 Canoni di leasing (verso terzi) B83
A6140200103 Gas Canoni di leasing (verso altre imprese del
metano - uffici/cabine B746 B84
gruppo)
A6140400100 Forza Canone per mutui dei proprietari di
motrice per impiant B71 B85
infrastrutture
A6150200104 Visite Altri corrispettivi ai proprietari per uso
mediche e vaccinazioni B746 B86
infrastrutture
A6155100100
Prestaz.amministr.diverse B731 Altri canoni B87
A6155200100
Cons./Prest.Leg.e notaril B731 Oneri per subentro nelle concessioni (da terzi) B88
A6155200108 Oneri per subentro nelle concessioni (da altre
Manut.contr.attrezz. B733 B89
imprese del gruppo)
A6155200109 Man.contr. Affitti passivi per uso di impianti e reti di terzi
hardware/software B733 B810
(da terzi)
A6155300100 C/P tecnic Affitti passivi per uso di impianti e reti di terzi
sist informat. B731 B811
(da altre imprese del gruppo)
A6155400100
Consul.tecniche specifich B731 Affiti sede e uffici (da terzi) B812
A6155400101 Affiti sede e uffici (da altre imprese del
Consul.sist.inform.utenza B731 B813
gruppo)
A6155400102 Servizi di
recup crediti B746 Altri (da terzi) B814
A6155400103
Consul.sist.inform.contab B731 Altri (da altre imprese del gruppo) B815
A6155400104 Altre
consul.amm.ve B731 9) Per il personale
A6155400110 Spese
viaggio collaborat. B731 Salari e stipendi B91
A6155400111
Consul.gest.e ammin.pers B731 Accantonamento quota TFR B92
A6155400112 Costi
pers.in somministraz. B746 Oneri sociali B93
A6155400120 Compensi
Consiglio Amm.ne B744 Incentivo all'esodo B94
A6155400121 Compenso Polizze assicurarative e previdenziali
Collegio Sindaca B744 B95
complementari e non obbligatorie
A6155400125 Rimb.spese
Organi sociali B744 Sconti e omaggi ai dipendenti B96
A6155400126 Compensi
Organismi Vigil. B744 Altri B97

167
A6155400130
Certificazione bilanci B731 10) Ammortamento e svalutazioni
A6155400131 Rimb.spese Ammortamento delle immobilizzazioni
certif.bilanci B731 B101
immateriali
A6155500102 Contr.INPS Ammortamento delle immobilizzazioni
Col.Coor.Cont.
immateriali per applicazione IFRIC 12 (solo per societ
B746 IAS Adopters) B102
A6160100101 Ammortamento delle immobilizzazioni
Postali/Telegrafiche B746 B103
materiali (ammortamento tecnico-economico)
A6160100102 Spedizioni Ammortamento delle immobilizzazioni
(corrieri) B746 materiali (ammortamento finanziario per beni devolvibili) B104
A6160100104 Ponti Radio B746 Altre svalutazioni delle immobilizzazioni B105
A6160100105 Telefoniche Svalutazione dei crediti compresi nell'attivo
- rete fissa B741 B106
circolante e delle disponibilit
A6160100106 Telefoniche 11) Variazione delle rimanenze di materie prime
- cellulari B741 sussidiarie di consumi e merci
A6160100107
Commissioni postali C179 12) Accantonamenti per rischi
A6165400101 Pubb.ta Accantonamento fondo rischi per cause in
Opusc.Mostre Fier B736 B121
corso
A6170100100 Spese e
commiss.bancarie C179 Accantonamento altri fondi rischio B122
A6170100103 Vigilanza e
guardiania B742 13) Altri accantonamenti
A6170100104 Commiss. B746 o
incasso bollette
C179 Accantonamento fondo conguagli tariffari B131
A6170100105 Servizio
Call center B746 Accantonamento fondo ripristino beni di terzi B132
A6170100106 Fotocopie e Accantonamento fondo manutenzione beni
lav. tipograf B746 B133
devolvibili
A6170100107 Pulizia Accantontonamento fondo manutenzioni
Locali B742 B134
cicliche
A6170100108 Ribaltam. Accantonamento fondo manutenzione e
costi Consorzi B746 B135
ripristino dei beni d'azienda ricevuti in affitto
A6170100109 Altri costi Accantonamento fondo per il finanziamento
impiego autov.FB ammin B746 B136
tariffe sociali o di solidariet
A6170100110 Altri costi
impiego autov B746 Accantonamento fondo recupero ambientale B137
A6170100111 Spese di
Rappresentanza B745 Altri accantonamenti in B 13) B138
A6170100113 Altri costi
impiego autov. FB dip. B746 14) Oneri diversi di gestione

168
A6170100115 Spese di Spese legali in cui la parte risultata
vitto e alloggio inded B746 B141
soccombente
A6170100117 Biglietti
aerei/ferroviari B746 Contributi per consorzi di bonifica B142
A6170100118 Vitto e
alloggio B746 Canoni di derivazione/sottensione idrica B143
A6170100119 Spese
addestr./aggiorn.pers. B746 Canoni per restituzione acque B144
A6170100121 Buoni pasto
x ticket B746 Oneri per la gestione di aree di salvaguardia B145
A6170100123 Servizi di
consegna urbani B746 Contributi a comunit montane B146
A6170100199 Altri servizi Oneri per il finanziamento di tariffe sociali o di
diversi B746 B147
solidariet
Aggrega(Voce) Oneri tributari locali (TOSAP, COSAP, TARSU
etc..) B148
A6210100101 Locazioni
immobili ufficio B812 Contributo Ente di Ambito B149
A6210100102 Locazioni
immobili fb B814 Contributo AEEGSI B1410
A6210200101 Canoni
derivazione acque B143 Penali per la qualit del servizio B1411
A6210200102 Canoni
attraversamento strade e
ferr. B87 Altri oneri per sanzioni, penali e risarcimenti B1412
A6210300102 Noleggi
autovetture LT B814 Liberalit e quote associative B1413
A6210400101 Rimborso
mutui di terzi B85 Perdite su crediti commerciali B1414
A6210400102 Royalties Imposte connesse a costi pubblicitari e di
cessione acqua ingrosso B81 B1415
marketing
A6210400108 Canoni
utilizzo reti B81 Sopravvenienze passive B1416
A6210500105 Insussistenze minusvalenze di cespiti
Locazioni/noleggi diversi B814 B1417
patrimoniali
Aggrega(Voce) Altro B1418
A6310100101 14 B) Oneri straordinari o non ricorrenti (ex
Retribuzione dirigenti B91 macroclasse E Conto Economico IV direttiva)
A6310100102
Retribuzione Quadri e Costi per rimborsi effettuati ex D.M. 30
impiegati B91 settembre 2009 B14B1
A6310100103
Retribuzione Operai B91 Altri oneri straordinari o non ricorrenti B14B2
A6320100101 Oneri
sociali Dirigenti B94 ACQUISTI INTERNI

169
A6320100102 Oneri Acquisto interno di altri beni e servizi da altre
sociali Quadri e impiegati B94 B151
Attivit a prezzo di mercato
A6320100103 Oneri
sociali Operai B94
A6320200101 Oneri assic.
dirigenti B94
A6320200102 Oneri assic.
impiegati B94
A6320200103 Oneri assic.
operai B94
A6330100101 Dirigenti B92
A6330100102 Quadri e
Impiegati B92
A6330100103 Operai B92
A6350100108 Altri costi
del personale B97
Aggrega(Voce)

A6410600100 Amm.to
Migliorie Beni Ter B101
A6410600110 Amm.to
Studi/costi avvio B101
A6410600115 Amm.to
Cartografia B101
A6410600125 Amm.to
software applicativi B101
A6420100100 Amm.to
Fabbricati civili B103
A6420100140 Amm.to
Serbatoi B103
A6420200120 Amm.to
Imp./Macch.Operat. B103
A6420200150 Amm.to
Contatori B103
A6420200160 Amm.to
centraline B103
A6420200170 Amm.to
Condotte acqua B103
A6420200200 Amm.
condotte fognatura B103
A6420200210 Amm.to
Imp.e attrez.per
telecontrol B103
A6420300100 Amm.to
Attrezzature B103
A6420350110 Amm.to B103

170
Beni Devolvibili

A6420400110 Amm.to
Mobili ufficio B103
A6420400120 Amm.to
Macch. Elettronic. B103
A6420400130 Amm.to
Automezzi B103
A6420400140 Amm.to
Autovetture B103
A6420400142 Amm.to
Altri Beni B103
A6420400160 Amm.to
Cellulari B103
A6420500150 Amm.to
Contatori grat.devolvibili B103
A6420500170 Amm.to
Condotte acqua
grat.devolvibili B103
A6420500180 Amm.to
Allacci acqua
grat.devolvibili B103
A6420500190 Amm.to
Allacci fogna
grat.devolvibili B103
A6420500200 Amm.
condotte fogna
grat.devolvibili B103
A6420500220 Amm. Imp.
trattamento grat.devolv. B103
A6440100101
Acc.Sval.Cred.v/clienti B106
Aggrega(Voce)

A6510100102
(Riman.Finali Mat.Prime) B111
A6510100111 Rim.iniz.
prodotti chimici B111
A6510100112 Rim.finali
prodotti chimici B111
A6510100121 Rim.iniziali
mater.elettromeccanici B111
A6510100122 Rim.finali
mater.elettromeccanici B111
A6510100131
Rim.iniz.mater.rete B111
A6510100132 Rim.finali
mater. di rete B111
Aggrega(Voce)

171
A6610110120 Acc. rischi
amm.vi/fiscali B121
A6610110170 Acc.rischi
penal.contrattuali B122
A6610110200 Acc.to Altri
Rischi B122
Aggrega(Voce)

A6810100101 Penalita'
contrattuali B1411
A6820200106 Contr.di (B149,
funzion.AEEG-AIT
B1410)
A6820200107 Contributi
Associativi B1413
A6820200108 Omaggi e
Regalie B1413
A6820200109 Indennizzi
a utenti B1411
A6820200110 Indennizzi
a terzi B1412
A6820200111 Abbuoni
Passivi B1418
A6820200121 Pubbl.Gazz.
Uff. e altri B735
A6820200122 Altri
on.div.di gestione B1418
A6830100101 Diritti Segr.
e contributo CCIAA B1418
A6830100102 Marche e
valori bollati B1418
A6830100104 Imposta
Registro B1418
A6830100105 Tassa
Poss.Autom.-auto FB B1418
A6830100106 Tassa
possesso Autovett. B1418
A6830100108 Tassa
poss.autov.FB dip. B1418
A6830100109 Tassa
Smaltim.to Rifiuti B148
A6830100111 Imposta di
bollo B1418
A6830100113
Contrib.consorz.bonifica B142 C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
A6830100198 Canone 15) Proventi da partecipazioni, con separata
occ.spazi e aree pubbliche
B148 indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e
collegate e di quelli relativi a controllanti e a imprese

172
sottoposte al controllo di queste ultime

A6830100199 Altre Proventi e partecipazioni da imprese


Imposte e Tasse B1418 C151
controllate
A6840100100 Sopravv.ze
pass. diverse B1416 Proventi e partecipazioni da altri C152
A6840100101 Rett.ricavi
bollette es.prec. B1416 Proventi e partecipazioni da imprese collegate C153
A6840100102 Proventi e partecipazioni da imprese
Sopravv.nze pass.Inded. B1416 C154
sottoposte al controllo dalle controllanti
A6850100101
Min.Al.Im.Mat.a III-prez. B1417 16) Altri proventi finanziari
Aggrega(Voce) Altri proventi finanziari C161
A7050100101 Dividen. da
altre imprese C152 Proventi da contratti finanziari di copertura C162
Aggrega(Voce) Proventi da contratti finanziari speculativi C163
A7140400111 17) Interessi e altri oneri finanziari, con separata
Int.att.depositi cauziona
indicazione di quelli verso imprese controllate e
C161 collegate e verso controllanti
A7140400112
Inter.att.c/c bancari ord C161 Perdite su contratti finanziari di copertura C171
A7140400115 Int.attivi di
mora C161 Perdite su contratti finanziari speculativi C172
Aggrega(Voce) Altri interessi e oneri finanziari verso
controllanti C173
A7240100103 Int.Pass. Altri interessi e oneri finanziari da imprese
Mutui C178 C174
controllate
A7240200101 Altri interessi e oneri finanziari da imprese
Inter.Pass.Debiti Fornit. C178 C175
collegate
A7240200102
Inter.Pass.depositi Altri interessi e oneri finanziari da imprese
cauzionali C178 sottoposte al controllo dalle controllanti C176
A7240200104
Inter.Pass.Debiti Diversi C178 Interessi passivi su factoring C177
Aggrega(Voce) Altri interessi e oneri finanziari verso altri C178
A8550100120
Contrib.c/capitale es.pre A5B Commissioni bancarie riclassificate in B7) C179
Aggrega(Voce) 17-bis) Utili e perdite su cambi
A8650200102 Multe
ammende, sanzioni B1416 Utili e perdire sui cambi C1710
Aggrega(Voce) D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVIT E PASSIVIT
FINANZIARIE

173
A9010100101 I.R.E.S. C201 18) Rivalutazioni
A9010100105 I.R.A.P. C202 a) di partecipazioni C181
A9020100101 IRES b) di immobilizzazioni finanziarie che non
differite attiva C201 C182
costituiscono partecipazioni
A9020100105 IRAP c) di titoli iscritti all'attivo circolante che non
differita attiva C202 C183
costituiscono partecipazioni
A9020200101 IRES
differita passiva C201 d) di strumenti finanziari derivati C184

19) Svalutazioni

a) di partecipazioni C191
b) di immobilizzazioni finanziarie che non
costituiscono partecipazioni C192
c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non
costituiscono partecipazioni C193

d) di strumenti finanziari derivati C194

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE

20) IMPOSTE SUL REDDITO D'ESERCIZIO,


CORRENTI, DIFFERITE E ANTICIPATE

IRES C201

IRAP C202

21) UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO

Fonte: dati aziendali Geal SpA

Fino a questo momento l'analisi ha seguito una logica verticale, spostando lo sguardo in
orizzontale ci accorgiamo che gli aspetti da considerare sono ben altri.

Dalla Tabella 6 si pu osservare come l'Autorit, per coloro che hanno la possibilit di
redigere i CAS secondo le norme del regime semplificato di separazione contabile del
SII, richieda una suddivisione orizzontale soltanto per attivit. Ci significa che le
apposite poste dello Schema Contabile, dovranno essere ripartite nelle cinque attivit
che compongono il SII (acquedotto, fognatura, depurazione, altre attivit idriche,
attivit non diverse). Ovviamente, prima di arrivare alla compilazione di tale Schema, le
aziende hanno bisogno di determinati processi di contabilit analitica da svolgere in
modo sistematico e preciso.

174
Geal SpA redige trimestralmente un Bilancio di esercizio della societ; nel file
aziendale consuntivo gestionale si possono trarre i dati di base da elaborare per
l'Unbundling. Da tali dati infatti si passa, attraverso la transcodifica, allo Schema
Contabile Unbundling.

Di seguito si presenta una riclassificazione per centri di costo del Budget 2016 (Tabella
8). Analogamente a quella presentata per il consuntivo 2014, si tratta di un'estrazione
che si ottiene raggruppando i vari conti di Geal SpA per le principali voci di Bilancio e
poi suddividendole nei vari centri di costo.

Tabella 8: Budget Geal SpA riclassificato per centri di costo. Esercizio 2016.( /Mig.)

CDC 1A0100 1A0A00 1A0C00 1A0D00 1A0P00

VDS Descrizione
10 Tariffa S.I.I. 7.041
11 Vendita acqua all'ingrosso 2.630
Destinazione FoNI utenze
19 disagiate -43
TOTALE RICAVI
TARIFFARI 9.628

12 Corrispettivi di allacciamento 35
13 Ricavi accessori al S.i.i. 6

14 Trattamento bottini
15 Spurgo pozzi neri
16 Lavori c/terzi
17 Vendita servizi a terzi
18 Ricavi diversi
25 Penalit
TOTALE RICAVI
ACCESSORI 41

23 Corrisp. certificati verdi


24 Altri ricavi 8

175
26 Contributi 19
27 Plusvalenze 6

28 Sopravv. Attive gest. Ord.


TOTALE ALTRI RICAVI 32

20 Increm. immob. - materiale 39

21 Increm. immob. - servizi 142

22 Increm. immob. - personale 79

TOT. CAPITALIZZAZIONI 260

VALORE DELLA PRODUZIONE 9.961

30 Forza motrice 636 955

31 Costo materiale idraulico 95


Costo materiale
32 elettr./el.mecc. 4 7 4
33 Costo mat. da capitalizzare
34 Costo prodotti chimici 7
35 Costo olii e lubrificanti
Carburanti e lubrif.
36 Automezzi 3 22 3
37 Costo altri materiali 2 25 3

38 Cancelleria e varie 5
TOTALE CONSUMI
MATERIE 4 648 1.107 13

40 Sostituzione condotte 190


41 Realizzazione allacciamenti 142
Trasporto e smaltimento
42 fanghi
43 Realizzazione lavori
44 Manutenzione aree a verde 75

45 Altre prest. servizi tecnici 13 2

46 Manutenzione parco mezzi 2 19 2


47 Assicurazione autoveicoli 1 11 2
48 Altri costi parco mezzi 1
176
49 Analisi chimiche 1 20
50 Assicurazioni 2

51 Consulenze e servizi tecnici


52 Servizi per salute e sicurezza 2

53 Royalties tariffa fog. e dep.


55 Spese per organi sociali
56 Consulenze amministrative 17
57 Consulenze legali
Gestione e manutenzione
58 uffici 12

59 Spese telefoniche
60 Servizi per la bollettazione
61 Servizi informatici 5
62 Servizi di call-center
63 Servizi bancari e riscossione
64 Servizi postali 2
65 Servizi per il personale 32

66 Rimborsi spese
Costo personale in
67 somministr.
68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi 23

TOTALE SERVIZI 75 3 471 26

70 Canone di concessione 1.412

71 Royalties acqua ingrosso 250

72 Affitti
73 Altri canoni 17 26

74 Locazioni e noleggi 1 8
TOTALE CANONI E
AFFITTI 18 1.696
Contributi funzionam. Enti e
85 ass. 1
86 Altri oneri diversi

177
87 Altre imposte e tasse 5
88 Sopravv. passive gest. Ord.
89 Minusvalenze
TOTALE ONERI DIVERSI 6

VALORE AGGIUNTO -79 -668 6.682 -39

75 Retribuzioni 31 38 348 76
76 Oneri sociali
77 TFR
78 Altri costi del personale
COSTO DEL PERSONALE 31 38 348 76

MARGINE OPERATIVO LORDO -111 -706 6.334 -115

80 Amm. imm. immateriali 1 1

81 Amm. imm. materiali 29 33 830 4

82 Svalutazioni
83 Accantonamenti fondi rischi
84 Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI 30 34 830 4

REDDITO OPERATIVO -140 -740 5.504 -119

90 Altri proventi finanziari -13

91 Interessi attivi bancari


92 Interessi passivi bancari
93 Altri oneri finanziari
AREA FINANZIARIA -13

94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari

178
AREA STRAORDINARIA
RISULTATO ANTE IMPOSTE -140 -740 5.491 -119

98 Imposte correnti
99 Imposte differite

TOTALE IMPOSTE
RISULTATO NETTO -140 -740 5.491 -119

CDC 1A0Z00 1C0G00 1C0V00 1D0100 1D0M00

VD
S Descrizione
10 Tariffa S.I.I. 2.843
11 Vendita acqua all'ingrosso 14
Destinazione FoNI utenze
19 disagiate -17
TOTALE RICAVI
TARIFFARI 2.840

12 Corrispettivi di allacciamento
13 Ricavi accessori al S.i.i. 88

14 Trattamento bottini
15 Spurgo pozzi neri
16 Lavori c/terzi
17 Vendita servizi a terzi
18 Ricavi diversi 16

25 Penalit 300
TOTALE RICAVI
ACCESSORI 404

23 Corrisp. certificati verdi


24 Altri ricavi 59

26 Contributi
27 Plusvalenze

179
28 Sopravv. Attive gest. Ord.
TOTALE ALTRI RICAVI 59

20 Increm. immob. - materiale


21 Increm. immob. - servizi
22 Increm. immob. - personale
TOT. CAPITALIZZAZIONI
VALORE DELLA PRODUZIONE 463 2.840

30 Forza motrice 317

31 Costo materiale idraulico 19


Costo materiale
32 elettr./el.mecc. 10
33 Costo mat. da capitalizzare
34 Costo prodotti chimici 88
35 Costo olii e lubrificanti 2
Carburanti e lubrif.
36 Automezzi 6

37 Costo altri materiali 35


38 Cancelleria e varie 3 7
TOTALE CONSUMI
MATERIE 3 483

40 Sostituzione condotte
41 Realizzazione allacciamenti
Trasporto e smaltimento
42 fanghi 244

43 Realizzazione lavori
44 Manutenzione aree a verde 6
45 Altre prest. servizi tecnici 29

46 Manutenzione parco mezzi 4

47 Assicurazione autoveicoli 4

48 Altri costi parco mezzi 1


49 Analisi chimiche 15
50 Assicurazioni 3
180
51 Consulenze e servizi tecnici 18
52 Servizi per salute e sicurezza 2

53 Royalties tariffa fog. e dep. 165

55 Spese per organi sociali


56 Consulenze amministrative 11

57 Consulenze legali 35
Gestione e manutenzione
58 uffici 16
59 Spese telefoniche
60 Servizi per la bollettazione 62 28

61 Servizi informatici 22 5

62 Servizi di call-center
63 Servizi bancari e riscossione 45
64 Servizi postali 92 1
65 Servizi per il personale 13 14
66 Rimborsi spese 2
Costo personale in
67 somministr.
68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi 6 8

TOTALE SERVIZI 62 252 536

70 Canone di concessione 175


71 Royalties acqua ingrosso
72 Affitti
73 Altri canoni
74 Locazioni e noleggi 7
TOTALE CANONI E
AFFITTI 182
Contributi funzionam. Enti e
85 ass. 1
86 Altri oneri diversi 1
87 Altre imposte e tasse 53 7
88 Sopravv. passive gest. Ord. 27 1

181
89 Minusvalenze
TOTALE ONERI DIVERSI 79 9

VALORE AGGIUNTO -62 129 1.629

75 Retribuzioni 24 12 462 359

76 Oneri sociali
77 TFR
78 Altri costi del personale
COSTO DEL PERSONALE 24 12 462 359

MARGINE OPERATIVO LORDO -86 -12 -333 1.270

80 Amm. imm. immateriali 10 3 8


81 Amm. imm. materiali 337
82 Svalutazioni
83 Accantonamenti fondi rischi
84 Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI 10 3 345

REDDITO OPERATIVO -86 -22 -336 925

90 Altri proventi finanziari 21

91 Interessi attivi bancari


92 Interessi passivi bancari
93 Altri oneri finanziari 3

AREA FINANZIARIA 18

94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari
AREA STRAORDINARIA
RISULTATO ANTE IMPOSTE -86 -22 -318 925

182
98 Imposte correnti
99 Imposte differite
TOTALE IMPOSTE
RISULTATO NETTO -86 -22 -318 925

CDC 1D0S00 1F00M0 1F00P0 1I0E00 1I0R00

VDS Descrizione
10 Tariffa S.I.I. 2.375

11 Vendita acqua all'ingrosso


Destinazione FoNI utenze
19 disagiate -15
TOTALE RICAVI
TARIFFARI 2.361

12 Corrispettivi di allacciamento 29

13 Ricavi accessori al S.i.i. 8 46

14 Trattamento bottini 226


15 Spurgo pozzi neri 78
16 Lavori c/terzi
17 Vendita servizi a terzi 26
18 Ricavi diversi
25 Penalit
TOTALE RICAVI
ACCESSORI 37 376

23 Corrisp. certificati verdi


24 Altri ricavi
26 Contributi 221
27 Plusvalenze
28 Sopravv. Attive gest. Ord.
TOTALE ALTRI RICAVI 221

20 Increm. immob. - materiale

183
21 Increm. immob. - servizi 142
22 Increm. immob. - personale 16

TOT. CAPITALIZZAZIONI 158

VALORE DELLA PRODUZIONE 2.777 376

30 Forza motrice 115

31 Costo materiale idraulico 2


Costo materiale
32 elettr./el.mecc. 13

33 Costo mat. da capitalizzare


34 Costo prodotti chimici
35 Costo olii e lubrificanti
Carburanti e lubrif.
36 Automezzi 22 3

37 Costo altri materiali 9


38 Cancelleria e varie
TOTALE CONSUMI
MATERIE 162 3

40 Sostituzione condotte
41 Realizzazione allacciamenti 142
Trasporto e smaltimento
42 fanghi
43 Realizzazione lavori
44 Manutenzione aree a verde 12

45 Altre prest. servizi tecnici 57

46 Manutenzione parco mezzi 13 5

47 Assicurazione autoveicoli 8 2
48 Altri costi parco mezzi
49 Analisi chimiche
50 Assicurazioni
51 Consulenze e servizi tecnici
52 Servizi per salute e sicurezza
53 Royalties tariffa fog. e dep. 109

184
55 Spese per organi sociali
56 Consulenze amministrative
57 Consulenze legali
Gestione e manutenzione
58 uffici
59 Spese telefoniche
60 Servizi per la bollettazione
61 Servizi informatici 3
62 Servizi di call-center
63 Servizi bancari e riscossione
64 Servizi postali
65 Servizi per il personale 7
66 Rimborsi spese 1
Costo personale in
67 somministr. 18
68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi 5

TOTALE SERVIZI 371 10

70 Canone di concessione 322


71 Royalties acqua ingrosso
72 Affitti
73 Altri canoni
74 Locazioni e noleggi
TOTALE CANONI E
AFFITTI 322
Contributi funzionam. Enti e
85 ass.
86 Altri oneri diversi
87 Altre imposte e tasse 1 1

88 Sopravv. passive gest. Ord.


89 Minusvalenze
TOTALE ONERI DIVERSI 1 1

VALORE AGGIUNTO 1.921 362

185
75 Retribuzioni 22 213 25 159

76 Oneri sociali
77 TFR
78 Altri costi del personale
COSTO DEL PERSONALE 22 213 25 159

MARGINE OPERATIVO LORDO -22 1.709 -25 203

80 Amm. imm. immateriali 14


81 Amm. imm. materiali 798

82 Svalutazioni
83 Accantonamenti fondi rischi
84 Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI 811

REDDITO OPERATIVO -22 898 -25 203

90 Altri proventi finanziari


91 Interessi attivi bancari
92 Interessi passivi bancari
93 Altri oneri finanziari
AREA FINANZIARIA
94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari 87

96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari
AREA STRAORDINARIA 87

RISULTATO ANTE IMPOSTE -22 985 -25 203

98 Imposte correnti
99 Imposte differite

186
TOTALE IMPOSTE
RISULTATO NETTO -22 985 -25 203

CDC 1I0V00 1I0Z00 1L0003 1L000A 1L000D

VDS Descrizione
10 Tariffa S.I.I.
11 Vendita acqua all'ingrosso
Destinazione FoNI utenze
19 disagiate
TOTALE RICAVI
TARIFFARI
Corrispettivi di
12 allacciamento
13 Ricavi accessori al S.i.i.
14 Trattamento bottini
15 Spurgo pozzi neri
16 Lavori c/terzi
17 Vendita servizi a terzi
18 Ricavi diversi
25 Penalit
TOTALE RICAVI
ACCESSORI
23 Corrisp. certificati verdi
24 Altri ricavi
26 Contributi
27 Plusvalenze
28 Sopravv. Attive gest. Ord.
TOTALE ALTRI RICAVI

20 Increm. immob. - materiale 319 185


21 Increm. immob. - servizi 533 71
22 Increm. immob. - personale 424 82

187
TOT. CAPITALIZZAZIONI 1.276 339

VALORE DELLA PRODUZIONE 1.276 339

30 Forza motrice
31 Costo materiale idraulico 314
Costo materiale
32 elettr./el.mecc. 80

33 Costo mat. da capitalizzare 5 100

34 Costo prodotti chimici


35 Costo olii e lubrificanti
Carburanti e lubrif.
36 Automezzi
37 Costo altri materiali 5
38 Cancelleria e varie
TOTALE CONSUMI
MATERIE 319 185

40 Sostituzione condotte 373

41 Realizzazione allacciamenti
Trasporto e smaltimento
42 fanghi
43 Realizzazione lavori
44 Manutenzione aree a verde
45 Altre prest. servizi tecnici 10 17

46 Manutenzione parco mezzi


47 Assicurazione autoveicoli
48 Altri costi parco mezzi
49 Analisi chimiche
50 Assicurazioni
51 Consulenze e servizi tecnici 150 54
Servizi per salute e
52 sicurezza
53 Royalties tariffa fog. e dep.
55 Spese per organi sociali

188
56 Consulenze amministrative
57 Consulenze legali
Gestione e manutenzione
58 uffici
59 Spese telefoniche
60 Servizi per la bollettazione
61 Servizi informatici
62 Servizi di call-center
Servizi bancari e
63 riscossione
64 Servizi postali
65 Servizi per il personale
66 Rimborsi spese
Costo personale in
67 somministr.
68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi
TOTALE SERVIZI 533 71

70 Canone di concessione
71 Royalties acqua ingrosso
72 Affitti
73 Altri canoni
74 Locazioni e noleggi
TOTALE CANONI E
AFFITTI
Contributi funzionam. Enti e
85 ass.
86 Altri oneri diversi
87 Altre imposte e tasse
88 Sopravv. passive gest. Ord.
89 Minusvalenze
TOTALE ONERI DIVERSI
VALORE AGGIUNTO 423 83

189
75 Retribuzioni 424 82

76 Oneri sociali
77 TFR
78 Altri costi del personale
COSTO DEL PERSONALE 424 82

MARGINE OPERATIVO LORDO

80 Amm. imm. immateriali


81 Amm. imm. materiali
82 Svalutazioni
83 Accantonamenti fondi rischi
84 Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI
REDDITO OPERATIVO

90 Altri proventi finanziari


91 Interessi attivi bancari
92 Interessi passivi bancari
93 Altri oneri finanziari
AREA FINANZIARIA
94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari
AREA STRAORDINARIA
RISULTATO ANTE IMPOSTE

98 Imposte correnti
99 Imposte differite

190
TOTALE IMPOSTE
RISULTATO NETTO

CDC 1L000F 1L000S 1N0000 1P000D 1S0000

VDS Descrizione
10 Tariffa S.I.I. 186
11 Vendita acqua all'ingrosso
Destinazione FoNI utenze
19 disagiate
TOTALE RICAVI
TARIFFARI 186
Corrispettivi di
12 allacciamento
13 Ricavi accessori al S.i.i. 3

14 Trattamento bottini
15 Spurgo pozzi neri 75

16 Lavori c/terzi
17 Vendita servizi a terzi 198

18 Ricavi diversi
25 Penalit
TOTALE RICAVI
ACCESSORI 276

23 Corrisp. certificati verdi 20


24 Altri ricavi 3

26 Contributi
27 Plusvalenze
28 Sopravv. Attive gest. Ord.
TOTALE ALTRI RICAVI 20 3

20 Increm. immob. - materiale 159 30


21 Increm. immob. - servizi 393 187
22 Increm. immob. - personale 127 119

191
TOT. CAPITALIZZAZIONI 679 336

VALORE DELLA PRODUZIONE 679 336 20 276 188

30 Forza motrice 18

31 Costo materiale idraulico 71


Costo materiale
32 elettr./el.mecc. 67 5

33 Costo mat. da capitalizzare 20 30

34 Costo prodotti chimici 5

35 Costo olii e lubrificanti


Carburanti e lubrif.
36 Automezzi 11
37 Costo altri materiali 2
38 Cancelleria e varie 23
TOTALE CONSUMI
MATERIE 158 30 10 54

40 Sostituzione condotte
41 Realizzazione allacciamenti
Trasporto e smaltimento
42 fanghi
43 Realizzazione lavori 5
44 Manutenzione aree a verde
45 Altre prest. servizi tecnici 12 5

46 Manutenzione parco mezzi 2

47 Assicurazione autoveicoli 3

48 Altri costi parco mezzi 2

49 Analisi chimiche
50 Assicurazioni 56
Consulenze e servizi
51 tecnici 382 38 3
Servizi per salute e
52 sicurezza 5
53 Royalties tariffa fog. e dep.

192
55 Spese per organi sociali 142
56 Consulenze amministrative 8 100

57 Consulenze legali 4
Gestione e manutenzione
58 uffici 24

59 Spese telefoniche 128


60 Servizi per la bollettazione
61 Servizi informatici 93 63
62 Servizi di call-center 95
Servizi bancari e
63 riscossione 21

64 Servizi postali 12
65 Servizi per il personale 24

66 Rimborsi spese 2 8
Costo personale in
67 somministr. 46 15

68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi 28

TOTALE SERVIZI 394 187 5 741

70 Canone di concessione
71 Royalties acqua ingrosso
72 Affitti 150

73 Altri canoni
74 Locazioni e noleggi 28
TOTALE CANONI E
AFFITTI 177
Contributi funzionam. Enti e
85 ass. 209

86 Altri oneri diversi 7

87 Altre imposte e tasse 35


88 Sopravv. passive gest. Ord. 24
89 Minusvalenze
TOTALE ONERI DIVERSI 275

193
VALORE AGGIUNTO 127 119 20 261 -1.058

75 Retribuzioni 127 119 18 54 -50

76 Oneri sociali 868

77 TFR 165

78 Altri costi del personale 5


COSTO DEL
PERSONALE 127 119 18 54 987

MARGINE OPERATIVO LORDO 2 207 -2.046

80 Amm. imm. immateriali 142

81 Amm. imm. materiali 56 45


82 Svalutazioni 304
83 Accantonamenti fondi rischi 165

84 Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI 56 656

REDDITO OPERATIVO -54 207 -2.702

90 Altri proventi finanziari 42


91 Interessi attivi bancari 14

92 Interessi passivi bancari 184


93 Altri oneri finanziari
AREA FINANZIARIA -128

94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari
AREA STRAORDINARIA
RISULTATO ANTE IMPOSTE -54 207 -2.830

194
98 Imposte correnti 1.243

99 Imposte differite -66

TOTALE IMPOSTE 1.178

RISULTATO NETTO -54 207 -4.007

CDC TOTALE

VDS Descrizione
10 Tariffa S.I.I. 12.445
11 Vendita acqua all'ingrosso 2.645
Destinazione FoNI utenze
19 disagiate -75
TOTALE RICAVI
TARIFFARI 15.014
Corrispettivi di
12 allacciamento 65

13 Ricavi accessori al S.i.i. 151

14 Trattamento bottini 226


15 Spurgo pozzi neri 153
16 Lavori c/terzi
17 Vendita servizi a terzi 224
18 Ricavi diversi 16

25 Penalit 300
TOTALE RICAVI
ACCESSORI 1.135

23 Corrisp. certificati verdi 20

24 Altri ricavi 69

26 Contributi 240

27 Plusvalenze 6

28 Sopravv. Attive gest. Ord.


TOTALE ALTRI RICAVI 334

20 Increm. immob. - materiale 733

195
21 Increm. immob. - servizi 1.468
Increm. immob. -
22 personale 847

TOT. CAPITALIZZAZIONI 3.048

VALORE DELLA PRODUZIONE 19.532

30 Forza motrice 2.040

31 Costo materiale idraulico 502


Costo materiale
32 elettr./el.mecc. 190
Costo mat. da
33 capitalizzare 155

34 Costo prodotti chimici 101


35 Costo olii e lubrificanti 2
Carburanti e lubrif.
36 Automezzi 70
37 Costo altri materiali 81
38 Cancelleria e varie 38
TOTALE CONSUMI
MATERIE 3.179

40 Sostituzione condotte 563


Realizzazione
41 allacciamenti 283
Trasporto e smaltimento
42 fanghi 244
43 Realizzazione lavori 5
Manutenzione aree a
44 verde 93

45 Altre prest. servizi tecnici 146

46 Manutenzione parco mezzi 46

47 Assicurazione autoveicoli 31
48 Altri costi parco mezzi 4

49 Analisi chimiche 35
50 Assicurazioni 61

196
Consulenze e servizi
51 tecnici 644
Servizi per salute e
52 sicurezza 9

53 Royalties tariffa fog. e dep. 274


55 Spese per organi sociali 142
Consulenze
56 amministrative 137

57 Consulenze legali 39
Gestione e manutenzione
58 uffici 52

59 Spese telefoniche 128

60 Servizi per la bollettazione 90


61 Servizi informatici 191
62 Servizi di call-center 95
Servizi bancari e
63 riscossione 66
64 Servizi postali 106
65 Servizi per il personale 90

66 Rimborsi spese 12
Costo personale in
67 somministr. 80

68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi 70

TOTALE SERVIZI 3.736

70 Canone di concessione 1.909


71 Royalties acqua ingrosso 250

72 Affitti 150
73 Altri canoni 43
74 Locazioni e noleggi 43
TOTALE CANONI E
AFFITTI 2.395
Contributi funzionam. Enti
85 e ass. 210

197
86 Altri oneri diversi 7
87 Altre imposte e tasse 102
Sopravv. passive gest.
88 Ord. 51

89 Minusvalenze
TOTALE ONERI DIVERSI 371

VALORE AGGIUNTO 9.851

75 Retribuzioni 2.544

76 Oneri sociali 868


77 TFR 165

78 Altri costi del personale 5


COSTO DEL
PERSONALE 3.581

MARGINE OPERATIVO LORDO 6.270

80 Amm. imm. immateriali 177

81 Amm. imm. materiali 2.131

82 Svalutazioni 304
Accantonamenti fondi
83 rischi 165
84 Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI 2.778

REDDITO OPERATIVO 3.493

90 Altri proventi finanziari 50


91 Interessi attivi bancari 14

92 Interessi passivi bancari 184

93 Altri oneri finanziari 3

AREA FINANZIARIA -123

94 Altre plusvalenze

198
95 Proventi straordinari 87
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari
AREA STRAORDINARIA 87

RISULTATO ANTE IMPOSTE 3.457

98 Imposte correnti 1.243


99 Imposte differite -66

TOTALE IMPOSTE 1.178

RISULTATO NETTO 2.280

ANDAMENTO ECONOMICO

RICAVI 16.484

PRODUZIONE D'ESERCIZIO 19.532

VALORE AGGIUNTO 9.851


MARGINE OPERATIVO LORDO 6.270

REDDITO OPERATIVO 3.493

RISULTATO NORMALE ANTE IMPOSTE 3.370


RISULTATO ANTE IMPOSTE 3.457
RISULTATO NETTO 2.280

Fonte: dati aziendali Geal SpA

Occorre precisare come, nel Budget 2016, sono presenti ancora alcuni vecchi centri di
costo quali, 1A0100, 1D0100, 1I0E00, 1I0V00, 1I0Z00. Ci inevitabilmente dovuto al
graduale adeguamento dei dipendenti aziendali ai cambiamenti avvenuti nel Piano dei
centri di costo. Il personale amministrativo ha provveduto poi ad azzerare tali centri di
costo allocando i relativi costi negli appositi centri.

Altro aspetto da sottolineare riguarda le poste indivisibili. Come si evince dallo Schema
Contabile proposto in Tabella 6., esiste la necessit di predisporre i Conti Annuali
199
Separati solamente per quanto concerne le voci A e B, (differenza fra Valore e Costi
della produzione).

L'autorit nel Documento 137 del 2016 introduce questa novit, evidenziando in grigio
(quindi da non compilare) le celle relative alle voci C e D. Infatti stata aggiunta un'
ulteriore colonna intitolata Poste economiche indivisibili (valori non attribuibili)cui
andranno inseriti i totali delle voci per tutto ci che va fuori dalla differenza tra valore e
costo della produzione. Stiamo parlando quindi di tutti i valori legati alla gestione
finanziaria, fiscale e straordinaria. Tali costi prima del recepimento delle ultime
disposizioni Unbundling venivano imputati nel centro di costo di struttura (1S0000).

I conti contabili di riferimento non sono cambiati, semplicemente stato necessaria la


creazione di un nuovo centro di costo e di una nuova commessa, entrambi col codice
1X0000. Successivamente sono state spostate le poste dal vecchio centro di costo
1S0000 a quello nuovo, attraverso le funzionalit offerte dal software Acg Vision4.

Quindi, per tutte le poste aziendali al di fuori del cosiddetto Reddito Operativo
(differenza fra valore e costi della produzione), l'Autorit non esprime l'obbligo di
separazione contabile. Il totale riferito ad ognuna di tali voci verr riportato nell'ultima
colonna dello schema Unbundling contabile semplificato, senza dover essere ripartita
tra le varie attivit.

Naturalmente, nella riclassificazione proposta in Tabella 8, il nuovo centro 1X0000 non


presente dato che l'accorgimento e le conseguenti modifiche contabili risalgono agli
ultimi mesi.

Lo Schema Mod.Co.

Ai fini della determinazione della tariffa, secondo i modelli approvati dallAEEGSI ,


Geal SpA altres tenuta a rispettare un altro adempimento, ovvero la compilazione di
un modello, chiamato Mod.Co.(Tabella 9). Anchesso, come i CAS, una schema di
riclassificazione del Conto Economico sia per natura che per destinazione.

200
Tabella 9: Moc.Co. I dati si riferiscono all'Esercizio 2015 (/Mig.)
Attivit non
Altre
Servizio Altre idriche con
Attivit
idrico Attivit infrastruttur
non
integrato idriche e dei servizi
idriche
idrici

B6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 2.054.166 12.428 0

energia elettrica da altre imprese del gruppo


B7) Per servizi

energia elettrica da altre imprese 2.123.570 29.967 102

altri servizi da altre imprese del gruppo


COSTI DELLA PRODUZIONE (Euro)

altri servizi da altre imprese 3.489.116 61.096 4.655

B8) Per godimento beni di terzi 2.763.417 3.907 972

di cui per uso impianti di altre imprese del gruppo

di cui altre spese verso altre imprese del gruppo

B9) Per il personale 3.207.470 217.728 23.194

di cui per trattamento di fine rapporto (inclusa


139.321 9.457 1.007
rivalutazione)

B11) Variazione delle rimanenze -128.711 0 0

B12) Accantonamenti per rischi 87.466 0 0

B13) Altri accantonamenti

B14) Oneri diversi di gestione 400.716 3.030 754

Accantonamenti e rettifiche in eccesso rispetto


87.466 0
all'applicazione di norme tributarie

Rettifiche di valori di Attivit finanziarie 0 0

Costi connessi all'erogazione di liberalit 2.801 0

Costi pubblicitari e di marketing (incluse le imposte


0 0
connesse)

Oneri per sanzioni, penalit, risarcimenti automatici e


747 0
simili

Oneri straordinari 0 0
DI CUI (Euro)

Spese processuali in cui la parte risultata


0
soccombente

Contributi associativi 13.851 0

Spese di viaggio e di rappresentanza 13.970 0

Spese di funzionamento Ente d'Ambito 101.955 0

Canoni di affitto immobili non industriali 149.900

Costi di realizzazione degli allacciamenti idrici e fognari 379.264

Gestione fognature bianche 0

Pulizia e manutenzione caditoie stradali 0

Perdite su crediti per la sola quota parte eccedente


0 0
l'utilizzo del fondo

201
Costi di strutturazione dei progetti di finanziamento (non
0 0
capitalizzati)

rimborso mutui di comuni, aziende speciali,


Uso infrastrut-ture di
962.186 0
societ patrimoniali

altri corrispettivi a comuni, aziende speciali,


terzi
1.570.666 0
societ patrimoniali

corrispettivi a gestori preesistenti, altri


0 0
proprietari

canoni di derivazione/sottensione idrica 16.744 0

contributi per consorzi di bonifica 91.474 0


Oneri locali

contributi a comunit montane 0 0

canoni per restituzione acque 0 0

oneri per la gestione di aree di salvaguardia 0 0

altri oneri locali (TOSAP, COSAP, TARSU) 43.753 0

Costi di progettazione impianti di depurazione

A1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 14.824.279 656.500 0


VALORE DELLA PRODUZIONE (Euro)

di cui da altre imprese del gruppo

A2) Variazioni rimanenze di prodotti in corso di


lavorazione, semilavorati e finiti

A3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione

A4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni


2.977.833 6.993 31.661
(inclusi costi del personale)

di cui per realizzazione allacciamenti idrici e


fognari

A5) Altri ricavi e proventi 436.685 19.468 37.809

di cui da altre imprese del gruppo

Ricavi da articolazione tariffaria 11.372.335

Vendita di acqua allingrosso 2.483.123


ULTERIORI SPECIFICAZIONI DEI RICAVI (Euro)

Acquedotto (utenti non allacciati alla pubblica fognatura) 0

Vendita di acqua non potabile o ad uso industriale 0

Vendita di acqua forfetaria 0

Fornitura bocche antincendio 0

Fognatura e depurazione civile (approvvigionamento


735.564
autonomo)

Fognatura e depurazione di acque reflue industriali 397.864

Contributi di allacciamento 27.687 0

Prestazioni e servizi accessori 57.513 10.177

Vendita di acqua con autobotte 10.879

Trattamento percolati (da impianti di compostaggio,


0
discariche, ecc)

202
Trattamento bottini (da fosse biologiche o impianti
225.796
industriali trasportati e scaricati dalle autobotti)

Gestione fognature bianche (solo Attivit di gestione) 0

Pulizia e manutenzione caditoie stradali, griglie,


0
svuotamento pozzetti, ecc.;

Installazione/manutenzione bocche antincendio (diritti di


0
fornitura di acqua)

Vendita di servizi a terzi 245.949 0

Lavori conto terzi 5.541 0

Spurgo pozzi neri 161.553

Rilascio autorizzazioni allo scarico (Attivit di


6.781
sopralluogo ed istruttoria)

Lottizzazioni (Attivit di istruttoria e collaudo delle opere


0
di urbanizzazione)

Riuso delle acque di depurazione (vendita di acque


0
reflue depurate)

Case dellacqua (fornitura da punti di distribuzione come


0
case dellacqua, fontanelli, ecc.)

Vendita di energia elettrica con impianti che utilizzano


infrastrutture afferenti ai servizi idrici

Fitti attivi su infrastrutture del SII per cablaggio


televisivo, installazione delle antenne UMTS, ecc.

Proventi straordinari 66.814 0

Contributi in conto esercizio 2.759 0

Rimborsi e indennizzi 412.699 0

Ricavi da altre Attivit (non inclusi nelle suddette voci) 9.290

Fonte: dati aziendali Geal SpA

Come si osserva, si tratta di un prospetto che aggrega i costi e i ricavi per area, non
rispondendo al cento per cento alle richieste dell' Unbundling ma adempiendo alle
richieste dell' Autorit che ha voluto un prospetto capace di suddividere la gestione per
aree di interesse quali:

- Servizio idrico integrato: include tutti i valori inerenti i servizi di acquedotto,


fognatura, depurazione
- Altre attivit idriche: include tutte le commesse che, seguendo gli schemi della
contabilit analitica aziendale, rientrano nel centro di costo 1I0R00 (quindi
1I0RN0 Spurgo utenti, 1I0RF0 Trattamento reflui e percolati, 1I0RQ0 Trasporto
acqua con autobotte ecc.)
203
- Attivit non idriche con infrastrutture dei servizi idrici: include solamente la
commessa 1N0E00 riferita all'autoproduzione di energia elettrica
- Altre attivit non idriche: non sono presenti in Geal SpA.

L'importanza di questo report legata alla sua concorrenza nella determinazione della
tariffa. Chiaramente larea di attenzione per questa esigenza localizzata nella prima
colonna, relativa al SII, dato che, le altre tre colonne includono dati extratariffa relativi
quindi ad attivit in concorrenza. Il Mod.Co. deve essere compilato e trasmesso all'Ente
di Governo dell'Ambito nel primo semestre dell'anno, tale Ente potr segnalare al
gestore e all'AEEGSI eventuali incongruenze e/o la presenza di errori ed anomalie,
nonch verificare la correttezza di tutte le informazioni comunicate dal gestore mediante
i dati unbundlizzati. L'AEEGSI avrebbe dovuto dare il proprio giudizio finale entro il 20
Ottobre. Si fatto accenno nel cap.2.3.4 al principio del full recovery cost, con il
quale si esprime che, nella determinazione della tariffa deve essere riconosciuta la
copertura totale dei costi. Ecco perch il focus della tariffa, come anche quello dell'
Unbundling stesso, sui costi, mentre i ricavi vengono valutati soltanto ai fini della
determinazione dei conguagli.

Si descrive brevemente il processo di formazione del Mod.Co.: I costi diretti sono


imputati sulle quattro attivit, mentre quelli indiretti vengono transitoriamente allocati
in un unico centro, Costi Comuni, e da qui poi ribaltati mediante un semplice cost
driver, il costo diretto. Possiamo osservare, quindi, che lo schema Mod.Co., pur essendo
temporalmente precedente allUnbundling, gi ne anticipava, in modo semplificato, la
filosofia.

Il Cruscotto del Gruppo Acea

Trattando della reportistica che Geal SpA tenuta a produrre, utile fare cenno anche al
cosiddetto Cruscotto del Gruppo Acea.

La capogruppo ACEA, azionista privata di Geal SpA, detiene uninfluenza dominante


per quanto riguarda la gestione operativa aziendale. Essa, con il progetto Cruscotto,
cerca uniformit, congruenza, completezza e confrontabilit delle grandezze e degli
indicatori essenziali per i management delle varie aziende e tenta inoltre di

204
implementare una struttura comune su cui basare poi le modifiche necessarie in fase di
recepimento delle Normative sull' Unbundling.

Il Cruscotto un insieme di dati di varia natura, in particolare dati tecnici (investimenti,


efficienza ed efficacia produttiva), dati finanziari (Posizione finanziaria netta, Posizione
creditoria della societ)55 ed economici. Quello che pi ci interessa in relazione alla
nostra analisi, per la sua vicinanza all Unbundling Contabile il Cruscotto Economico.

L'area economica si compone di una serie di dieci tabelle di cui ne prenderemo in


considerazione alcune.

Le prime due tabelle, GE1 e GE2 si basano sulla distinzione tra i ricavi tariffari e quelli
non tariffari; ci che interessa il valore totale di tali ricavi indipendentemente dalla
loro ripartizione per settori. Questo rappresenta un primo punto di collegamento con
l'Unbundling Contabile che, come sappiamo, pone il focus sui costi56. (Tabella 10)

Tabella 10: Cruscotto Gruppo Acea. Tabella GE1, GE2. (/Mig.)

Mese di riferimento: Settembre 2016

Area Gestione Economica

Totale Ricavi
Totale Ricavi Tariffari SII Budget Actual
Consuntivo Consuntivo
Tabella GE1 Tariffari SII di di 2016 2016
2014 (k) 2015 (k)
Competenza Competenza (k) (k)
Mensilizzato
Gennaio 1.137 1.186 1.251 1.236
Febbraio 1.137 1.171 1.251 1.236

55 Si precisa che la Posizione finanziaria netta data dalla differenza tra le disponibilit liquide ed i
debiti con le Banche (pi precisamente data dal saldo tra saldi c/c attivi e mutui) mentre la Posizione
creditoria della societ rappresentata dai crediti scaduti.
56 Si rimanda a quanto descritto nel cap. 2.4.1, riguardo agli obiettivi della Normativa sullUnbundling,
tra cui si inserisce la definizione di costi standard.

205
Marzo 1.137 1.163 1.251 1.236
Aprile 1.137 1.179 1.251 1.236
Maggio 1.137 1.179 1.251 1.224
Giugno 1.137 1.131 1.251 1.235
Luglio 1.137 1.221 1.251 1.265
Agosto 1.137 1.207 1.251 1.251
Settembre 1.109 1.155 1.251 1.339
Ottobre 1.137 1.209 1.251
Novembre 1.137 1.167 1.251
Dicembre 1.135 1.751 1.251
Totale 13.618 14.718 15.014 11.258

Mensilizzazione Budget Actual


Altri Ricavi Consuntivo Consuntivo
Tabella GE2 Altri Ricavi di 2016 2016
Mensilizzati 2014 (k) 2015 (k)
Competenza (k) (k)
Gennaio 121 147 122 119
Febbraio 121 147 122 119
Marzo 121 35 122 119
Aprile 121 148 122 119
Maggio 121 153 122 121
Giugno 250 112 122 94
Luglio 143 150 122 122
Agosto 143 150 122 122
Settembre 124 119 122 184
Ottobre 143 150 122
Novembre 143 150 122
Dicembre 121 367 122
Totale 1.670 1.829 1.469 1.121

Fonte: dati aziendali Geal SpA

206
La tabella GE5, richiede invece una riclassificazione del Conto Economico che presenta
oltre al Prodotto di esercizio (ottenuto come somma dei ricavi di competenza e delle
capitalizzazioni delle somme sottostanti), i costi totali aziendali distinti per natura
(acquisti + rimanenze, energia elettrica, servizi, godimento di beni di terzi, oneri diversi
di gestione, personale), fino al MOL57 (ottenuto come differenza tra prodotto di
esercizio e costo operativi). Quest' ultima grandezza rappresenta effettivamente la voce
pi interessante per l'azienda, sulla quale possibile fare diverse considerazioni, dal
momento che evidenzia l'andamento della gestione, essendo espressione del risultato
caratteristico. La tabella richiede poi altri ulteriori dati che necessitano di monitoraggio
a livello di gruppo. Tra questi l'utile netto aziendale ed i canoni di concessione impianti,
ossia i canoni pagati annualmente dall'azienda ai proprietari delle infrastrutture (il
Comune di Lucca), per la concessione delle stesse. (Tabella 11)

Tabella 11: Cruscotto Gruppo Acea. Tabella GE5. (/Mig.)

YTD
Riclassifica Bilanci Bilanci Budge YTD YTD
Tabella Budget
CE fino al o 2014 o 2015 t 2016 2015 2016
GE5 2016(k
MOL (k) (k) (k) (k) (k)
)
PRODOTTO DI
17.549 19.132 19.532 13.692 14.346 14.649
ESERCIZIO

Totale dei
Ricavi di
Competenza a 15.289 16.547 16.484 11.753 12.379 12.363
Conto
Economico
Capitalizzazione
del Personale
485 685 847 514 497 636

Altre
Capitalizzazioni
1.775 1.900 2.201 1.425 1.470 1.651

Capitalizzazion
2.260 2.585 3.048 1.939 1.968 2.286
i

COSTO DI
13.386 13.269 13.262 9.952 9.890 9.947
ESERCIZIO

Acquisti + 1.512 1.088 1.139 816 768 854

57 Margine Operativo Lordo

207
Rimanenze

Energia
2.152 2.095 2.040 1.571 1.538 1.530
Elettrica

Servizi 3.028 3.500 3.736 2.625 2.842 2.802


Godimento
2.746 2.766 2.395 2.075 1.774 1.796
beni di terzi

Oneri diversi di
566 363 371 272 296 278
gestione

Personale 3.382 3.457 3.581 2.593 2.671 2.686

MOL 4.163 5.863 6.270 3.740 4.456 4.703

Utile Netto 1.655 1.616 2.279 1.212 1.701 1.709

DI Cui Canoni Concessori degli oneri Diversi di Gestione


Bilancio Bilancio
Budget YTD 2015 YTD Budget
2014 2015 YTD 2016 (k)
2016 (k) (k) 2016(k)
(k) (k)
1.551 1.572 1.601 1.179 1.182 1.201

Fonte: dati aziendali Geal SpA

Occorre a questo punto entrare nel dettaglio delle modalit impiegate da Geal SpA nel
compilare il Cruscotto aziendale. La procedura si basa sull'utilizzo del Conto
Economico della societ. Precisiamo a riguardo che Geal SpA redige un Bilancio
trimestrale mentre il Cruscotto deve essere redatto mensilmente. La soluzione proposta
dall azienda per ovviare a tale inconveniente consiste nell'utilizzare, per i mesi di
Marzo, Giugno, Settembre e Dicembre i dati di consuntivo riportati nei rispettivi
Bilanci trimestrali, mentre per i mesi intermedi, verranno presi dei dati spuri che
derivano da un bilancio consuntivo pi un accertamento che una frazione del budget.
Per esempio, nel mese di Ottobre, viene preso il dato presente nel bilancio al 30.09 e, a
questo, viene sommato 1/12 del Budget. 58

58
Il numero 12 indica i mesi dell'anno
208
Le tabelle GE1 e GE2, come sopra specificato richiedono la distinzione tra: ricavi
tariffari (contenuti in una specifica voce del Conto Economico Geal SpA Ricavi
tariffari) e ricavi non tariffari (ottenuti dalla somma delle voci Totale ricavi
accessori e Totale altri ricavi).

Dalla tabella GE5, sopra descritta, si osserva che i dati richiesti sono relativi a: Bilancio
2014, Bilancio 2015, Budget 2016, YTD 201559, YTD 2016, YTD budget 2016. Mentre
le prime tre colonne si riferiscono a dati annui, le ultime tre contengono invece dati
mensilizzati.

Di seguito vengono elencati i vari dati richiesti dalla tabella in questione con le relative
voci corrispondenti del Conto Economico aziendale:

- Totale dei ricavi di competenza a Conto Economico: Valore della Produzione


- Tot. Capitalizzazioni
- Capitalizzazione del personale: Incrementi immob. - personale
- Altre capitalizzazioni: Incrementi imm. - materiale + Incrementi immob. -
servizi
- Acquisti + rimanenze: Totale consumi materie - Forza motrice
- Energia elettrica: Forza motrice
- Servizi: Totale servizi
- Godimento di beni di terzi: Totale canoni e affitti
- Altri oneri diversi di gestione: Totale oneri diversi
- Personale: Costo del personale

Per quanto attiene invece agli altri dati richiesti:

- Utile netto: Risultato netto


- Canoni concessori degli oneri diversi di gestione: Canone di concessione60 +
Royalties acqua all'ingrosso

59 La locuzione YTD( Year to date) esprime il dato attualizzato alla data del cruscotto. La colonna YTD
2015 si ottiene dividendo il dato relativo al 31/12/2015 per 12 e moltiplicandolo per il numero del mese
(esempio, settembre: 9, ottobre: 10, ecc..)
60 Si precisa che dalla voce Canoni di concessione del Conto Economico occorre sottrarre il conto
Rimborso mutui di terzi in essa incluso.
209
Un ulteriore schema quello rappresentato dalle tabelle GE6 e GE7, le quali richiedono
una classificazione dei dati nei processi relativi a (Tabella 12):

- Produzione: che fa riferimento ai comparti di captazione, potabilizzazione e


adduzione
- Distribuzione: che fa riferimento ai comparti di distribuzione e misura
- Fognatura: che fa riferimento a tutta l'attivit di fognatura (allacci compresi)
- Depurazione: che fa riferimento a tutta l'attivit di depurazione
- Commerciale: che fa riferimento al costo dell'ufficio commerciale. La
particolarit in questo caso risiede nel fatto che Geal SpA possiede tre FOC
inerenti l'ufficio gestione utenti dalla cui somma si determina il costo dellufficio
commerciale.
- Altre attivit idriche e non: che fa riferimento alla somma tra le altre attivit
idriche e le altre attivit non idriche (autoproduzione energia).

Si nota come, nella classificazione appena proposta non rientra la FOC cartografia
(1C0G00). Le alternative si sostanziano nella sua imputazione tra i Costi Comuni di
struttura o nelle Altre attivit idriche. Geal SpA ha, allo stato attuale, deciso di
implementare la seconda soluzione.

- Costi di struttura non allocati: che fa riferimento a tutti i centri di costo di


struttura.

Una volta effettuata questa classificazione ed articolato ogni processo sui vari orizzonti
temporali richiesti (tabella GE6), si procede alla compilazione della tabella GE7, la
quale richiede unarticolazione dei vari processi per natura con riferimento a:

- Costi del personale


- Costo energetico
- Costo canone di concessione
- Costi per acquisti
- Costi per servizi
- Altri costi
- Costo complessivo

210
Si precisa inoltre che entrambi i prospetti devono presentare i dati al netto delle
capitalizzazioni. La peculiarit relativa alle voci di capitalizzazioni di costi (che
concorrono alla determinazione del MOL aziendale) risiede nel fatto che esse vengono
trattate nel cruscotto nella sezione inerente i costi (andando in detrazione di questi) e
non nei ricavi, come invece risulta dal Conto Economico.

Tabella 12: Cruscotto Gruppo Acea. Tabella GE6, GE7. (/Mig.)

Riclassifica dei
Costi di
Esercizio YTD
Budg
(Italian Gaap) Bilanci Bilanci YTD YTD Budge
Tabella et
per Processo Processi o 2014 o 2015 2015 2016 t
GE6 2016
AL NETTO (k) (k) (k) (k) 2016(k
(k)
DELLE )
CAPITALIZZAZI
ONI
FASE2 Produzione 1.905 977 932 733 720 699

Fase3 Captazione

Impianti sotto
Fase 3 50 mc/h (13,8
l/s)
Impianti sopra
Fase 3 50 mc/h (13,8
l/s)
Potabilizzazion
Fase3
e
Impianti sotto
Fase 3 5.000
mc/giorno
Impianti sopra
Fase 3 5.000
mc/giorno
Fase3 Adduzione
FASE2 Distribuzione 2.880 3.528 3.453 2.646 2.816 2.590
FASE2 Fognatura 1.358 1.315 936 987 652 702
FASE2 Depurazione 1.707 1.609 1.592 1.207 1.230 1.194

211
Impianti sotto
Fase 3 2.000 a.e.
(AEEGSI)
Impianti tra
Fase 3 2.000 a.e. e
10.000 a.e.
Impianti tra
Fase 3 10.000 a.e. e
100.000 a.e.
Impianti sopra
Fase 3
100.000 a.e.

FASE2 Commerciale 866 746 796 559 635 597

Altre Attivit
FASE2 424 258 272 194 236 204
Idriche e Non
Costi di
FASE2 Struttura non 1.986 2.250 2.234 1.688 1.633 1.675
Allocati
10.21
TOTALE FASE 2 Totale Fase 2 11.126 10.684 8.013 7.922 7.661
4

Totale Fase3 Totale Fase3 9.221 9.707 9.282 7.280 7.202 6.962

Totale Fase3 7.514 8.098 7.690 6.073 5.972 5.768

Split dei Costo


Costi Costi Altri
Costi di Costo Cano Costi Costo
del per Cost
Processo AL Energe ne per Comple
Person Acqui i
Tabella NETTO tico Conce Serviz ssivo
Processi ale sti YTD
GE7 DELLE YTD ssion i YTD YTD
YTD YTD 201
CAPITALIZZA 2016 e YTD 2016 2016
2016 2016 6
ZIONI per (k) 2016 (k) (k)
(k) (k) (k)
Natura (k)

TOTALE
2.163 1.538 1.182 286 1.864 888 7.922
FASE2
Totale
Fase3

212
Produzion
FASE2 115 489 0 17 85 14 720
e

Fase3 Captazione
Potabilizza
Fase3
zione
Fase3 Adduzione
Distribuzio
FASE2 223 733 1.090 82 458 230 2.816
ne
FASE2 Fognatura 177 69 43 22 145 196 652
Depurazio
FASE2 302 237 49 118 433 91 1.230
ne
Commerci
FASE2 367 0 0 6 189 73 635
ale
Altre
Attivit
FASE2 196 0 0 21 9 10 236
Idriche e
non
Costi di
Struttura
FASE2 783 11 0 19 546 274 1.633
non
Allocati

Fonte: dati aziendali Geal SpA

da precisare che, il Cruscotto viene prodotto da Geal SpA attraverso elaborazioni


Excel, le quali permettono di svolgere i necessari calcoli e, allo stesso tempo, di cogliere
l'esistenza di eventuali errori. Ai fini di facilitarne la compilazione, stato creato un
foglio di lavoro chiamato Cdc che evidenzia i vari costi e ricavi per centri di costo
interessati. In Tabella 13 viene riportato l'esempio riguardante il centro di costo
captazione 1A0C00, una volta selezionato tale centro di costo dalla lista di scelta, il
programma fa comparire tutte le voci che interessano la captazione ai fini della
compilazione del Cruscotto, evidenziando, tra le varie voci, anche il MOL per quel
settore aziendale ed elaborando poi lo schema riassuntivo.

213
Tabella 13: Conto Economico Geal SpA 2016 riferito al centro di costo Captazione
1A0C00. (/Mig.)61

GEAL - CONTO
ECONOMICO 2016

Cons Cons Cons Cons Cons Cons Budg


1A0C00 untivo untivo untivo untivo untivo untivo et YTD 0
201
Bu 6
31/12 31/12 31/03 30/06 30/09 31/12 31/12 Bud dge (k)
Captazione /14 /15 /16 /16 /16 /16 /16 get t

31/
31/1 12/
Descrizione 2/16 16

da
acc
men erta
sile re 9
Tariffa S.I.I.
Vendita acqua
all'ingrosso
Destinazione FoNI
utenze disagiate

TOTALE RICAVI
TARIFFARI

Corrispettivi di
allacciamento
Ricavi accessori al
S.i.i.

Trattamento bottini

Spurgo pozzi neri

Lavori c/terzi
Vendita servizi a
terzi

Ricavi diversi
TOTALE RICAVI
ACCESSORI

61
La colonna relativa al budget mensile data dal budget al 31/12/16 diviso per 12. La colonna relativa al
budget da accertare data dal budget mensile diviso per 0 (visto che si prende come riferimento il mese di
Settembre)

214
Corrisp. certificati
verdi

Altri ricavi

Penalit

Contributi

Plusvalenze
Sopravv. Attive gest.
Ord.
TOTALE ALTRI
RICAVI

Increm. immob. -
materiale
Increm. immob. -
servizi
Increm. immob. -
personale

TOT.
CAPITALIZZAZIONI

VALORE DELLA
PRODUZIONE

Forza motrice 536 691 480 636 53 480


Costo materiale
idraulico 1
Costo materiale
elettr./el.mecc. 1 5 1 1 7 1 1
Costo mat. da
capitalizzare
Costo prodotti
chimici
Costo olii e
lubrificanti
Carburanti e lubrif.
Automezzi 3 3 1 1 3 1
Costo altri materiali 1 1 2
Cancelleria e varie
TOTALE CONSUMI
MATERIE 541 700 1 2 482 648 54 482

215
Sostituzione
condotte
Realizzazione
allacciamenti
Trasporto e
smaltimento fanghi

Realizzazione lavori
Manutenzione aree a
verde
Altre prest. servizi
tecnici 1 1 1
Manutenzione parco
mezzi 2 2 1 1 2 1
Assicurazione
autoveicoli 1 1 1
Altri costi parco
mezzi

Analisi chimiche

Assicurazioni
Consulenze e servizi
tecnici
Servizi per salute e
sicurezza
Royalties tariffa fog.
e dep.
Spese per organi
sociali
Consulenze
amministrative

Consulenze legali
Gestione e
manutenzione uffici

Spese telefoniche
Servizi per la
bollettazione

Servizi informatici

Servizi di call-center
Servizi bancari e
riscossione

216
Servizi postali
Servizi per il
personale

Rimborsi spese
Costo personale in
somministr.

Costi soc.partecipate

Altri servizi diversi 3 3


TOTALE SERVIZI 3 6 4 2 3 2

Canone di
concessione
Royalties acqua
ingrosso

Affitti

Altri canoni 14 11 4 8 13 17 1 13
Locazioni e noleggi 1 1
TOTALE CANONI E
AFFITTI 14 12 4 8 13 18 1 13

Contributi funzionam.
Enti e ass.

Altri oneri diversi

Altre imposte e tasse 1


Sopravv. passive
gest. Ord. 17 2 2 2
Minusvalenze
TOTALE ONERI
DIVERSI 17 2 2 2

-
VALORE AGGIUNTO -558 -736 -5 -16 -499 -668 -56 499

Retribuzioni 44 36 7 20 30 38 3 30
Oneri sociali

TFR

217
Altri costi del
personale
COSTO DEL
PERSONALE 44 36 7 20 30 38 3 30

MARGINE -
OPERATIVO LORDO -602 -772 -12 -36 -529 -706 -59 529

Amm. imm.
immateriali 4 5 1 3 1
Amm. imm. materiali 47 31 7 15 27 33 3 27
Svalutazioni
Accantonamenti
fondi rischi

Altri accantonamenti

AMMORT. E
SVALUTAZIONI 50 36 9 17 28 34 3 28

REDDITO -
OPERATIVO -652 -808 -20 -53 -557 -740 -62 557

Altri proventi
finanziari
Interessi attivi
bancari
Interessi passivi
bancari

Altri oneri finanziari


AREA
FINANZIARIA

Altre plusvalenze

Proventi straordinari

Altre minusvalenze

Oneri straordinari
AREA
STRAORDINARIA

218
RISULTATO ANTE -
IMPOSTE -652 -808 -20 -53 -557 -740 -62 557

Imposte correnti

Imposte differite

TOTALE IMPOSTE

-
RISULTATO NETTO -652 -808 -20 -53 -557 -740 -62 557

ANDAMENTO
ECONOMICO
Bud
get YTD
201
Cons Cons Cons Cons Cons Cons Budg 2b/2 6
untivo untivo untivo untivo untivo untivo et 015 (k)

31/12 31/12 31/03 30/06 30/09 31/12 31/12 31/1


/14 /15 /16 /16 /16 /16 /16 2/16

RICAVI
PRODUZIONE
D'ESERCIZIO

VALORE -
AGGIUNTO -558 -736 -5 -16 -499 -668 -56 499
MARGINE
OPERATIVO -
LORDO -602 -772 -12 -36 -529 -706 -59 529

REDDITO -
OPERATIVO -652 -808 -20 -53 -557 -740 -62 557
RISULTATO
NORMALE ANTE -
IMPOSTE -652 -808 -20 -53 -557 -740 -62 557
RISULTATO ANTE -
IMPOSTE -652 -808 -20 -53 -557 -740 -62 557

219
-
RISULTATO NETTO -652 -808 -20 -53 -557 -740 -62 557

Fonte: dati aziendali Geal SpA

stato inoltre creato un ulteriore foglio di lavoro chiamato MOL_per_cdc, attraverso


il quale si cercato di rendere quanto pi automatizzata possibile la compilazione del
Cruscotto. Tale foglio infatti fa comparire, per ogni centro di costo incluso nei processi
richiesti, le varie voci classificate per natura, cos come richiesto dal prospetto GE762.
(Tabella 14)

Tabella 14: MOL per centri di costo. Settembre 2016. (/Mig.)

Costi Costi
Costo Costi
del per Altri
Energe per Cano PRODO
Person Acqui Costi
tico Servizi ni di TOTALE TTO DI MOL
ale sti YTD
YTD YTD conc (k) ESERCIZ (k)
YTD YTD 2014
2016 2016 essio IO (K)
2016 2016 (k)
(k) (k) ne
SETTEMBRE 2016 (k) (k)

-
24.778 3.256, 66.70 94.744, 94.744,
1A0A00 ,13 0,00 18 9,82 0,00 13 0,00 13

-
29.766 479.87 2.564, 2.199, 14.320, 528.726 528.726
1A0C00 ,14 5,43 23 89 42 ,11 0,00 ,11

-
60.551 11.11 15.95 87.697, 87.697,
1A0P00 ,31 0,00 1,81 2,16 82,45 73 0,00 73

-
115.09 488.79 16.93 84.86 14.402, 720.084 720.084
PRODUZIONE 5,58 2,25 2,22 1,87 87 ,79 0,00 ,79

-
PRODUZIONE/1000 115,10 488,79 16,93 84,86 14,40 720,08 0,00 720,08

1A0D00
204.50 719.81 81.58 411.6 1.319.7 2.737.3 7.573.3 4.835.9

62 Per semplificare la compilazione si utilizza la funzione $ di excel, la quale permette di bloccare le


celle e poi trascinare trasferendo i valori dal foglio di lavoro MOL-per_Cdc al foglio di lavoro relativo
al Cruscotto.

220
6,35 3,14 5,60 81,55 74,99 61,64 48,94 87,30

-
19.185 620,0 46.12 65.931, 65.931,
1A0Z00 ,26 0,00 0 5,84 0,00 10 0,00 10


223.69 719.81 82.20 457.8 1.319.7 2.803.2 7.573.3 4.770.0
DISTRIBUZIONE 1,62 3,14 5,60 07,39 74,99 92,74 48,94 56,20


1.010, 457,8 1.319,7 2.803,2 7.573,3 4.770,0
DISTRIBUZIONE/1000 223,69 39 82,21 1 7 9 5 6

285.07 238.93 117.7 432.1 140.30 1.214.2 2.033.6 819.385


1D0M00 5,56 8,49 58,85 38,82 4,07 15,80 01,58 ,78

-
17.120 735,0 17.855, 17.855,
1D0S00 ,48 0,00 0,00 0 0,00 48 0,00 48


302.19 238.93 117.7 432.8 140.30 1.232.0 2.033.6 801.530
DEPURAZIONE 6,04 8,49 58,85 73,82 4,07 71,28 01,58 ,30


117,7 432,8 1.232,0 2.033,6
DEPURAZIONE/1000 302,20 238,94 6 7 140,30 7 0 801,53

157.28 86.456 22.24 144.6 239.33 649.959 1.820.6 1.170.6


1F00M0 3,57 ,66 0,19 42,83 6,01 ,27 21,64 62,37

-
20.143 20.143, 20.143,
1F00P0 ,03 0,00 0,00 0,00 0,00 03 0,00 03

1F0Z00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00


177.42 86.456 22.24 144.6 239.33 670.102 1.820.6 1.150.5
FOGNATURA 6,60 ,66 0,19 42,83 6,01 ,30 21,64 19,34


144,6 1.820,6 1.150,5
FOGNATURA/1000 177,43 86,46 22,24 4 239,34 670,10 2 2

-
366.57 5.930, 189.1 73.237, 634.907 354.293 280.613
1C0V00 5,90 0,00 05 63,50 80 ,25 ,60 ,65

-
366.57 5.930, 189.1 73.237, 634.907 354.293 280.613
COMMERCIALE 5,90 0,00 05 63,50 80 ,25 ,60 ,65


189,1 -
COMMERCIALE/1000 366,58 0,00 5,93 6 73,24 634,91 354,29 280,61

1N0000 0,00 0,00 0,00


14.374 410,5 14.784, 20.000, 5.215,2
221
,25 2 77 00 3

125.98 1.557, 8.910, 136.790 354.582 217.791


1I0R00 4,80 0,00 28 38 338,17 ,63 ,49 ,86

1L0003 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- -
2.922, 937,5 2.922,4 2.922,4
1L000A 46 0,00 -16,00 0 953,50 6 0,00 6

1L000D 58,10 0,00 0,00 0,00 0,00 58,10 0,00 -58,10

- -
558,0 4.962, 8.460,2 4.056,2 3.786,2
1L000F 0,00 0,00 3 00 0 3 270,00 3

1L000S 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

-
11.27 3.881, 15.161, 15.161,
1P000A 0,00 0,00 9,76 75 0,00 51 0,00 51

43.028 8.086, 51.208, 218.867 167.658


1P000D ,33 0,00 64 78,00 16,00 97 ,66 ,69

-
9.518, 9.518,1 9.518,1
1C0G00 16 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 6

ALTRE ATTIVITA' 195.88 21.46 7.381, 9.767,8 224.982 593.720 368.737


IDRICHE E NON 6,10 0,00 5,71 15 7 0,00 ,67 ,15 ,48

ALTRE ATTIVITA'
IDRICHE E NON/1000 195,89 0,00 21,47 7,38 9,77 0,00 224,98 593,72 368,74

-
783.46 13.381 19.44 531.4 272.88 1.620.6 2.922,2 1.617.6
1S0000 2,93 ,09 5,78 48,26 0,15 18,21 5 95,96

-
14.47 15.128, 15.128,
1X0000 0,00 0,00 0,00 0,50 658,10 60 0,00 60

-
COSTRI DI STRUTTURA 783.46 13.381 19.44 545.9 273.53 1.620.6 2.922,2 1.617.6
NON ALLOCATI 2,93 ,09 5,78 18,76 8,25 0,00 18,21 5 95,96

-
COSTRI DI STRUTTURA 545,9 1.620,6 1.617,7
NON ALLOCATI/1000 783,46 13,38 19,45 2 273,54 0,00 2 2,92 0

Fonte: dati aziendali Geal SpA

importante precisare ulteriormente che, devono essere riportati i soli costi di gestione
(costi di ordinaria amministrazione), quindi al netto di eventuali capitalizzazioni di
222
costo. Tali considerazioni valgono anche per tutte le commesse ad investimento, con la
peculiarit che, essendo centri di costo che seguono esclusivamente investimenti, e data
l'esigenza del Cruscotto di monitorare soltanto i costi di ordinaria amministrazione,
questi mi devono determinare un risultato sempre pari a zero in fondo all'esercizio. La
presenza di valori diversi da zero nello schema presentato in Tabella 14: MOL per
centri di costo. Settembre 2016. (/Mig.) conseguente all'utilizzo, per la compilazione
dello stesso, del Bilancio trimestrale al 30.09, in cui probabilmente alcuni costi non
sono ancora stati capitalizzati.

Una problematica riscontrata in sede di compilazione collegata alla recente creazione


del nuovo centro di costo 1X0000 (Poste economiche indivisibili), per cui stato
necessario andare a rintracciare al suo interno eventuali voci da ricomprendere nel
MOL.

In conclusione, possiamo affermare che i prospetti esaminati (Schema Unbundling


Economico Semplificato, Mod.Co. e Cruscotto Gruppo Acea) rappresentano tre diverse
riclassificazioni del CE, che hanno per come base di partenza gli stessi dati, ossia le
stesse poste contabili allocate allinterno di commesse di costo o di investimento.

Dalla diversa aggregazione di queste si possono ricavare oggetti di costo diversi a


seconda delle finalit ed esigenze informative.

La valorizzazione delle transazioni interne

Ulteriore aspetto rilevante riscontrato in sede di ottemperamento della disciplina


Unbundling riguarda le transazioni interne tra attivit o tra SC e FOC nellambito dello
stesso soggetto giuridico. Queste rappresentano le eventuali prestazioni di servizi o
cessioni di beni necessarie alla rappresentazione delle attivit come se fossero
effettivamente imprese separate. La finalit che ha condotto a prevedere la rilevazione
delle transazioni interne da ricercare nella necessit di evitare che le stesse nellambito
dello stesso soggetto giuridico possano generare sussidi incrociati tra attivit.

Se lobiettivo quello di scomporre lazienda unitariamente intesa nei vari settori in cui
opera, corriamo il rischio di tagliare a met determinate funzioni aziendali in relazione a
specifici costi o aggregazione di costo. La valorizzazione delle operazioni nellambito
223
dello stesso soggetto deve trovare adeguato supporto informativo nelle procedure
gestionali, contabili ed extracontabili adottate dallimpresa. La scelta di queste
procedure, purch siano documentate e verificabili, lasciata alla libert della stessa.

Esempio 1: si prenda il caso riguardante i rifiuti di scarto. Ci riferiamo in primo luogo


all'attivit di spurgo, considerata dalla disciplina Unbundling un servizio accessorio.
L'aspetto critico da ricondurre all'individuazione dei costi relativi a questo servizio. Il
centro di costo interessato quello inerente la depurazione, il quale accoglier una
percentuale di costi derivante dall'attivit di depurazione stessa (che rientra nel SII) ed
una parte invece inerente il servizio di spurgo (classificato tra le altre attivit idriche).
Diventa imprescindibile lindividuazione di una serie di parametri per attribuire una
quota dei costi del depuratore ai servizi accessori. Questo per ovviare all' "elusione
contabile" che si avrebbe localizzando tutti i costi all'interno del centro di costo
depurazione, manovra che gonfierebbe costi del SII e quindi riconosciuti in tariffa.

Tutto ci una premessa che sta alla base della necessit di andare a stimare,
monetizzare e far risultare in contabilit la transazione interna appena illustrata.

In secondo luogo, sempre con riferimento ai rifiuti di scarto, si esamina il caso inerente i
liquami autotrasportati da terzi soggetti presso il depuratore Geal SpA. Per questi
valgono le stesse considerazioni fatte per il servizio di spurgo. Si sottolinea quindi la
necessit di trovare un indice che, a posteriori, permetta di ripartire i costi tra il SII e le
altre attivit idriche.

Relativamente alle modalit di ripartizione dei costi, Geal SpA si avvale della
schematizzazione offerta dal Mod.Co. dal quale rileva il dato di costo relativo alle due
attivit accessorie maggiormente rilevanti che avvengono con l'ausilio del depuratore:

1. Autotrasportati: ossia i liquami portati da terzi soggetti


2. Spurghi

Per gli autotrasportati sono stati raccolti, con lausilio dei settori operativi, gli indici pi
significativi di consumo di costo. stato rilevato, grazie all'ausilio di contatori, il
quantitativo di liquami in entrata trasportati dalla fognatura (quindi relativi al SII) e, lo
stesso dato stato ricavato per i liquami autotraportati, misurati da un operaio al
momento dello scarico. Queste rilevazioni hanno permesso al personale di calcolare le

224
percentuali di provenienza dei rifiuti per poi applicarle al costo totale degli stessi
distinguendo cos l'ammontare da imputare al SII e alle altre attivit idriche.

Lo stesso procedimento vale per l'attivit di spurgo.

Da precisare infine che la transazione interna tra attivit un'operazione del tutto
fittizia, effettuata per estrapolare i costi dal centro di costo depuratore ed imputarli alle
altre attivit idriche.

Esempio 2: si prenda come esempio quello rappresentato dalla forza motrice (energia
elettrica). Dal consuntivo gestionale di Geal SpA al 30.09.2016 si pu osservare un
valore pari a 1538 /mig. per tale voce riferito allintera azienda. Se da un lato imputare
il costo della forza motrice alle attivit del servizio idrico integrato, in particolare
all'attivit di depurazione, facilmente gestibile (grazie ai contatori presenti in
determinati punti), dall'altro risulta invece di difficile monitoraggio l'entit di energia
elettrica consumata per le altre attivit.

A tal riguardo sono stati costruiti degli indici che riescono a cogliere ex post l'entit di
energia elettrica consumata dalle attrezzature di depurazione. Pi precisamente, viene
rilevata l'incidenza percentuale del consumo generato dagli autotrasportati rispetto alla
attivit svolta dallimpianto. Il riferimento a due macchinari; il primo chiamato
"nastropressa centrifuga", per il quale l'indice indica che il 4,4 % dell'energia consumata
deriva dagli autotrasportati e quindi un costo che la societ sostiene per i servizi
privati. Di conseguenza, si prender il costo totale dell'energia elettrica riferito a quella
determinata attrezzatura, il 4, 4% di tale costo verr imputato alle altre attivit idriche,
mentre il rimanente 95,6 % sar attinente all' attivit di depurazione. Il secondo
macchinario a cui ci riferiamo il "compressore per ossidazione del liquame", in questo
caso l'indice ci segnala che il 3% dell'energia consumata dovuta agli autotrasportati
quindi, il totale di energia elettrica consumata per il macchinario dovr essere imputato
per il 3% alle altre attivit idriche e per il restante 97% all' attivit di depurazione e
quindi al SII.

Arrivati a questo punto, con riferimento ai due esempi appena esaminati, il personale
amministrativo in grado di stimare, quanta parte del costo totale di depurazione stata
sostenuta per le due attivit accessorie (rispettivamente, autotrasportati e spurghi). Si

225
procede attraverso un "giro di analitica" (ossia una registrazione di contabilit analitica)
che permette di stornare dall'attivit di depurazione un certo ammontare di costi ed
imputare gli stessi alle altre attivit idriche.

Esempio 3: si prenda il caso di un operaio dipendente assegnato all' attivit di


acquedotto. La relativa quota del costo del personale verr imputata interamente nel
centro di costo acquedotto. Se per un periodo di tempo, a tal soggetto viene assegnata
un'altra attivit, per esempio quella di vendita acqua con autobotte, classificata
all'interno delle altre attivit idriche, comporter il bisogno di andare a stimare quanto
l'operaio ha lavorato in quella attivit accessoria, in modo tale da quantificarla
monetariamente e fare una semplice registrazione contabile di storno che far in modo
che un parte dei costi di acquedotto vengano imputati tra le altre attivit idriche.

In questo caso, relativamente alla modalit di separazione dei costi si fa riscorso al


Timesheet del singolo dipendente.

Attualmente sono queste tre le transazioni interne rilevate in Geal SpA. La scarsa
numerosit da ricondurre alla scelta di adottare per il momento lo Schema Contabile
semplificato che richiede una suddivisione soltanto per attivit. Va da s che, quando
l'azienda dovr adottare invece lo Schema Contabile Ordinario il grado di dettaglio sar
ben pi ampio, spacchettando la gestione aziendale nei vari comparti, e quindi
inevitabilmente le transazioni interne aumenteranno.

Attribuzione dei Servizi Comuni e delle Funzioni Operative Condivise alle attivit

Unulteriore problematica rilevata da Geal SpA nella creazione dei Conti Annuali
Separati quella di attribuire alle attivit, le quote delle poste economiche allocate nelle
fasi precedenti ai SC e alle FOC. La Normativa prevede determinati driver tra i quali i
gestori possono scegliere sulla base del metodo ritenuto pi opportuno. La scelta dovr
basarsi su una serie di considerazioni riguardanti la convenienza informativa-gestionale
rispetto ad eventuali costi amministrativi che potrebbero nascere. L'obiettivo
dell'azienda sar quello di pervenire ad una rappresentazione che possa essere il pi
allineata possibile alla conformazione della propria struttura.

226
Va sottolineato che, trattandosi di una disciplina normata e non di un tradizionale
controllo di gestione, la scelta dei driver richiede la definizione da parte dell'azienda di
adeguate procedure aziendali, opportunamente formalizzate, che permettono la raccolta
di dati di natura gestionale atti alla loro costruzione, che dovr essere aggiornata almeno
annualmente.

Di seguito viene presentato l'elenco dei driver proposti per ogni FOC e SC, dettagliando
quelli che Geal SpA ha deciso di adottare per procedere alla ripartizione richiesta:

FUNZIONI OPERATIVE CONDIVISE:

1. GIS-CARTOGRAFIA:
- km di rete relativi a ciascuna attivit
La Normativa propone un solo driver rappresentato dai km di rete di ciascuna
attivit. E da precisare che tale FOC interviene sulle attivit di acquedotto, di
fognatura e depurazione. Per entrambe quest'ultime si prende in considerazione
la lunghezza della rete fognaria.

2. GESTIONE UTENZE IDRICHE


- numero di utenze
- abitanti serviti

Data la difficile individuazione del secondo driver proposto, Geal SpA ha deciso

di utilizzare il numero di utenze, dato disponibile in azienda e di maggior


semplicit.

SERVIZI COMUNI:

1. SERVIZI AMMINISTRATIVI E FINANZIARI


- numero di transazioni registrate per attivit
- numero di conti annuali separati predisposti per ciascuna attivit
- costi operativi diretti al netto dei costi di acquisto e trasporto di energia
elettrica/gas registrati da ciascuna attivit
227
- righe di movimenti contabili registrati da ciascuna attivit
- ricavi delle vendite e delle prestazioni delle singole attivit
A partire dal Budget di Geal SpA, stato possibile andare a comparare il dato
relativo ai costi operativi diretti al netto dei costi di acquisto e trasporto di
energia elettrica, con il dato riferito ai ricavi delle vendite e delle prestazioni per
ogni singola attivit. Tale confronto ha indirizzato la direzione aziendale nella
scelta dei costi operativi come driver per ripartire i costi dellufficio
ammnistrativo.
La motivazione di questa scelta risiede nellesigenza di meglio rappresentare
lassorbimento di risorse da parte delle attivit. Infatti se in un settore sono
localizzati pi costi diretti rispetto ad un altro, nascer lesigenza di impegnare
maggiormente lufficio amministrativo nella rilevazione, controllo e gestione
degli stessi.

2. ORGANI SOCIETARI E STAFF


- costi operativi diretti al netto dei costi di acquisto e trasporto dell'energia
elettrica/gas registrati da ciascuna attivit
- ricavi delle vendite e delle prestazioni delle singole attivit
Valgono le stesse considerazioni fatte per i servizi amministrativi e finanziari
nella scelta del primo driver proposto.

3. APPROVVIGIONAMENTO E ACQUISTI
- numero ordini e/o contratti e/o gare di acquisto e appalto registrati da ciascuna
attivit
- importo complessivo degli ordini e/o contratti e/o gare di acquisto registrato a
consuntivo da ciascuna attivit
- numero di fatture passive registrato in contabilit da ciascuna attivit
E stato primariamente scartato il terzo driver proposto in quanto ritenuto di
difficile rilevazione e scarsa significativit. Tra i rimanenti due Geal SpA ha
scelto di utilizzare l'importo complessivo degli ordini e/o contratti e/o gare di
acquisto registrato a consuntivo da ciascuna attivit. Questo in modo da
permettere che ordini di maggior importo, abbiano un peso maggiore di ordini di

228
minor importo. L'alternativa, ossia il numero degli ordini registrati, un dato
meno significativo incapace di dare la giusta rilevanza alle operazioni compiute,
assegnando un peso pari ad 1 a tutti gli ordini indipendentemente dal valore
degli stessi, mentre evidente che lattivit preparatoria relativa ad un ordine di
ad es. 1.000.000,00 nettamente superiore a quella per un ordine di
1.000,00.

4. SERVIZI DEL PERSONALE


- numero addetti o numero medio di addetti per ciascuna attivit
- numero di assunzioni effettuate per ciascuna attivit
stato evidenziato come il secondo driver sia poco significativo in quanto per
alcuni anni possibile che non vengano fatte nessuna assunzione. La scelta
dunque ricaduta sul numero di addetti per ciascuna attivit. Si proceduto
assegnando ogni dipendente alla rispettiva attivit, FOC o SC. Per i soggetti che
operano su pi settori, si proceduto dividendo il loro costo percentualmente in
base al Timesheet dei singoli dipendenti.

5. UFFICIO TECNICO
- rilevazioni analitiche sulle commesse di riferimento
La Normativa propone un unico driver che risulta essere significativo per il
settore aziendale in questione il quale si occupa tendenzialmente di investimenti.
L'indice inoltre di facile costruzione grazie ai prospetti riepilogativi delle
commesse posseduti in azienda.

6. SERVIZI INFORMATICI
- numero di elaborazioni effettuate per ciascuna attivit
- numero di postazioni assegnate a ciascuna attivit
- costo capitalizzato di software/hardware registrato a consuntivo da ciascuna
attivit
- costo di manutenzione software/hardware registrato a consuntivo da ciascuna
attivit
- tempi macchina per elaborazione dei dati di ciascuna attivit

229
- numero degli interventi di assistenza agli utilizzatori di ciascuna attivit
- volume di traffico registrato da ciascuna attivit
Per motivazioni di significativit (oltre che di semplicit di costruzione
dell'indice), Geal SpA ha deciso di adottare il secondo driver proposto. Il team
di lavoro procede quindi assegnando ogni postazione ad una determinata attivit,
FOC o SC. Qualora non fosse possibile svolgere tale operazione, in presenza di
postazioni che lavorano su pi settori aziendali, il relativo costo viene imputato
percentualmente in base al Timesheet dellutilizzatore della postazione.

7. SERVIZI DI TELECOMUNICAZIONE
- volumi di traffico registrati da ciascuna attivit
- numero di postazioni attive assegnate a ciascuna attivit
In maniera analoga ai servizi informatici, stato scelto come driver di
riferimento il numero delle postazioni. La procedura seguita ha richiesto la
mappatura di tutti i telefoni aziendali e l'assegnazione di essi alla corrispondente
attivit, FOC o SC. Per i telefoni che operano su pi attivit, la ripartizione dei
costi avvenuta percentualmente in base al Timesheet dellutilizzatore della
postazione.

8. SERVIZI IMMOBILIARI
- mq utilizzati da ciascuna attivit
- costo a consuntivo degli interventi di manutenzione richiesti da ciascuna
attivit
- numero di addetti assegnati a ciascuna attivit
- numero di unit immobiliari assegnate a ciascuna attivit
Per semplicit e significativit Geal SpA utilizza come driver il numero di
addetti assegnati ad ogni attivit. Dato gi rilevato per la ripartizione dei costi
relativi ai servizi del personale.

Ultimi orientamenti. Da un recente corso a cui ha partecipato il personale aziendale


emersa uninterpretazione autentica riguardo ai ribaltamenti tra SC e FOC che erano
stati erroneamente rappresentati nello Schema di Conto Economico Unbundling
Semplificato. Mentre il prospetto proposto dallAutorit richiedeva il ribaltamento dei
230
Servizi Comuni soltanto sulle attivit, dagli orientamenti recenti affiorata lesigenza di
suddividere gli stessi anche nelle eventuali FOC interessate. A tal riguardo lAutorit
provveder quindi a evidenziare in bianco le colonne relative alle FOC in
corrispondenza sei conti inerenti i Servizi Comuni.

Accenni di Unbundling patrimoniale

In merito alle problematiche riscontrate in fase intra organizzativa, rimane al momento


della conclusione della presente analisi ancora parzialmente da definire quella inerente
la separazione contabile per le voci di Stato Patrimoniale, la cui implementazione non
irrilevante sia in termini di impegno organizzativo che temporale.

L'AEEGSI richiede una suddivisione per attivit, FOC e SC anche per le poste
patrimoniali e per questa parte dello Schema Contabile ricalca il prospetto di Stato
Patrimoniale CEE. (Tabella 15)

Il programma gestionale contabile adottato da Geal SpA, ACG Vision 4, allo stato
attuale non gestisce tutti i valori dello Stato Patrimoniale. Quindi molte imputazioni
verranno eseguite in modo extracontabile avvalendosi di prospetti di classificazione,
riconciliazione e di calcolo.

In generale si pu dire che, per la parte dei movimenti contabili relativi allo Stato
Patrimoniale occorre arrivare allo stesso dettaglio previsto per lo schema di Conto
Economico integrando il flusso di movimentazione derivante dalla contabilit con tutta
una serie di flussi informativi di integrazione che forniscono il dettaglio ove la
contabilit non lo pu fornire. In particolare la Normativa precisa che, per le voci che
non sono direttamente rilevabili si possa procede determinando le percentuali di
ripartizione in proporzione alle poste economiche sottostanti. Ulteriore semplificazione
riguarda l'imputazione di FOC e SC che non dovranno essere ribaltati sulle attivit non
richiedendo cos la necessit di disporre di driver di ripartizione.

Nella realt di Geal SpA, le procedure necessarie per raggiungere tali risultati sono al
momento ancora in fase di definitiva approvazione ed affinamento. I vari settori
aziendali stanno collaborando per rispondere alla necessit di disporre di flussi
informativi molto completi e dettagliati.
231
Di seguito viene presentata la procedura ipotizzata da Geal SpA per la compilazione del
prospetto relativamente ad ogni macrovoce dello Stato Patrimoniale movimentata e che
a fine esercizio presenta un saldo diverso da zero.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE

B) IMMOBILIZZAZIONI:

I. Immobilizzazioni immateriali

6) immobilizzazioni in corso e acconti. Le poste contabili vengono allocate


allinterno delle attivit, FOC e SC mediante un prospetto extracontabile di
riconciliazione.

7) altre immobilizzazioni immateriali. Le poste contabili vengono allocate


allinterno delle attivit, FOC e SC mediante un prospetto extracontabile
riepilogativo nel quale sono rappresentati tutti i cespiti aziendali. Attraverso il
codice gestionale del cespite possibile il collegamento con la Contabilit
Analitica.

II. Immobilizzazioni materiali

1) terreni e fabbricati

3) attrezzature industriali e commerciali

4) altri beni

6) beni devolvibili

Queste poste contabili vengono allocate allinterno delle attivit, FOC e SC


mediante un prospetto extracontabile riepilogativo nel quale sono rappresentati tutti
i cespiti aziendali. Attraverso il codice gestionale del cespite possibile il
collegamento con la contabilit analitica.
5) immobilizzazioni in corso e acconti. Le poste contabili vengono allocate
allinterno delle attivit, FOC, SC mediante un prospetto extracontabile di
riconciliazione.

III. Immobilizzazioni finanziarie

232
1) partecipazioni. Voce indivisibile, per la quale l'Autorit richiede solo il
valore totale senza la suddivisione in attivit, FOC e SC

C) ATTIVO CIRCOLANTE

I. Rimanenze:

1) materie prime, sussidiarie e di consumo. La societ si avvale del contributo


di un prospetto extracontabile di riconciliazione relativo alle esistenze finali di
magazzino divise per attivit.

II. Crediti

1) verso clienti

4) verso controllanti

Per queste poste la ripartizione per attivit avviene nella stessa proporzione con cui
ripartita la posta economica sottostante, rappresentata in questo caso dalla
sommatoria tra totale ricavi tariffari e totale ricavi accessori.

4bis) crediti tributari:

4ter) imposte anticipate

Voci indivisibili, per le quali l'Autorit richiede solo il valore totale senza la
suddivisione in attivit, FOC e SC

5) verso altri. Voce direttamente attribuibile, rappresentata dai crediti per


certificati verdi (servizio classificato tra le altre attivit, commessa 1N0E00, Centro
di costo 1N0000).
III. Attivit finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni

6) altri titoli. Voce indivisibile, per la quale l'Autorit richiede solo il valore
totale senza la suddivisione in attivit, FOC e SC.

IV. Disponibilit liquide

1) depositi bancari
3) denaro e valori in cassa
233
Voce indivisibile, per la quale l'Autorit richiede solo il valore totale senza la
suddivisione in attivit, FOC e SC.

D) RATEI E RISCONTI PASSIVI. Vengono divisi fra le varie voci che li


compongono, ognuna delle quali poi ripartita fra attivit, FOC e SC nella stessa
proporzione con cui sono ripartiti i costi sottostanti. Ad es. risconti su assicurazioni
ripartita nella stessa proporzione dei canoni di assicurazione.

PASSIVO STATO PATRIMONIALE

A) PATRIMONIO NETTO
I. capitale
IV. riserva legale
VII. altre riserve
IX. utile (perdita) dell'esercizio
Voci indivisibili, per la quale l'Autorit richiede solo il valore totale senza la
suddivisione in attivit, FOC e SC

B) FONDO RISCHI E ONERI


2) Per imposte, anche differite. Voce indivisibile, per la quale l'Autorit
richiede solo il valore totale senza la suddivisione in attivit, FOC e SC
3) Altri. Sommatoria delle poste contabili Fondi rischi amministrativi e fiscali e
Fondi altri Rischi. Entrambe le voci vengono ripartite nella stessa proporzione con
cui ripartita la voce di costo sottostante, e quindi nella commessa di costo comune
1S0O00 (organi societari e staff)

C) TOTALE TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO LAVORO SUB.. La


ripartizione avviene nella stessa proporzione con cui ripartita la posta
economica sottostante, in questo caso rappresentata dal costo del personale

D) DEBITI

234
4) Debiti verso Banche. Voce indivisibile, per la quale l'Autorit richiede solo il
valore totale senza la suddivisione in attivit, FOC, SC
6) Acconti
7) Debiti verso fornitori
La ripartizione avviene nella stessa proporzione con cui ripartita la posta
economica sottostante in questo caso rappresentata dalla somma dei Costi per
Consumi materie, per Servizi, per Canoni e affitti e per Oneri diversi, detraendo i
Canoni concessori verso il Comune di Lucca.
11) Debiti verso controllanti. Rappresentate dai debiti verso il Comune di Lucca.
La societ si avvale del contributo di un prospetto extracontabile di riconciliazione.
12) Debiti tributari. Voce indivisibile, per la quale l'Autorit richiede solo il
valore totale senza la suddivisione in attivit, FOC e SC
13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale. La ripartizione
avviene nella stessa proporzione con cui ripartita la posta economica sottostante,
rappresentata dal costo del personale
14) Altri debiti. Posta composita formata dalla somma di debiti verso soggetti
quali il Circolo Ricreativo Aziendale, il Collegio Sindacale, gli Amministratori,
ecc.. Ognuna delle poste sar allocata nella stessa proporzione con cui ripartita la
posta economica sottostante. Ad es. il debito verso il Circolo Ricreativo Aziendale
ripartito nella stessa proporzione con cui ripartito il costo del contributo
aziendale allo stesso.
15) Debiti verso clienti. La posta il risultato della sommatoria di debiti verso
gli utenti per doppi pagamenti, bollette negative, agevolazioni tariffarie. La
ripartizione avviene nella stessa proporzione con cui ripartita la posta economica
sottostante, che pur trattandosi di debiti, rappresentata dai ricavi tariffari.

E) RATEI E RISCONTI PASSIVI. La posta il risultato della sommatoria delle


poste rappresentate dai Risconti passivi su contributi per investimenti, Risconti
passivi su proventi allacci acquedotto e risconti passivi su proventi allacci
fognatura. Ognuna delle poste sar allocata nella stessa proporzione con cui
ripartita la posta economica sottostante.

235
Tabella 15: Schema Unbundling di Stato Patrimoniale Semplificato

Attivit Funzioni Operative Condivise Servizi comuni

Altr Valori
Tot FOC FOC FOC di Servi non
Stato Patrimoniale e Atti F Trasp Logist
ale telecon manuten cartog Approvvigio zio attrib
Acque Fogna Depura Atti vit O osti e ica e
trollo e zione e rafia namenti e Com uibili
dotto tura zione vit dive C autop maga
ricerca servizi elettro acquisti une
Idric rse n arco zzini
perdite tecnici nica n
he

Voce 2016
ATTIVO
A) CREDITI VERSO SOCI PER
VERSAMENTI ANCORA DOVUTI con
separata indicazione della parte gi
richiamata
B) IMMOBILIZZAZIONI, CON
SEPARATA INDICAZIONE DI QUELLE
CONCESSE IN LOCAZIONE
FINANZIARIA
I Immobilizzazioni immateriali
1) Costi di impianto e di ampliamento
2) Costi di sviluppo
3) Diritti di brevetto industriale e diritti di
utilizzazione delle opere dell'ingegno
4) Concessioni, licenze, marchi e diritti
simili
5) Avviamento
6) Immobilizzazioni in corso e acconti
7) Altre
236
di cui migliorie su beni di terzi
in concessione
di cui migliorie su altri beni di
terzi
di cui beni in concessione ex
IFRIC 12
di cui altre immobilizzazioni
II Immobilizzazioni materiali
1) Terreni e fabbricati
2) Impianti e macchinario
3) Attrezzature industriali e commerciali
4) Altri beni
di cui beni devolvibili (per
Bilancio ex COD CIV)
di cui altri beni
5) Immobilizzazioni in corso e acconti
III Immobilizzazioni finanziarie, con
separata indicazione, per ciascuna voce
dei crediti, degli importi esigibili entro
l'esercizio successivo
1) Partecipazioni in:
a) imprese controllate
b) imprese collegate
c) imprese controllanti
d) Imprese sottoposte al controllo delle
controllanti
d-bis) altre imprese;
2) Crediti:
a) verso imprese controllate
b) verso imprese collegate
c) verso controllanti
237
d) verso imprese sottoposte al controllo
delle controllanti
d-bis) verso altri
3) Altri titoli
4) strumenti finanziari derivati attivi
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I Rimanenze
1) Materie prime, sussidiarie e di consumo
2) Prodotti in corso di lavorazione e
semilavorati
3) Lavori in corso su ordinazione
4) Prodotti finiti e merci
5) Acconti
II Crediti, con separata indicazione, per
ciascuna voce, degli importi esigibili
oltre l'esercizio successivo
1) Verso clienti
2) Verso imprese controllate
3) Verso imprese collegate
4) Verso controllanti
5) verso imprese sottoposte al controllo
delle controllanti
5-bis) Crediti tributari
5-ter) Imposte anticipate
5-quater) Verso altri
di cui verso CSEA
di cui verso altri gestori del SII
di cui verso altre imprese del
gruppo
di cui finanziari
238
di cui altri
III Attivit finanziarie che non
costituiscono immobilizzazioni
1) Partecipazioni in imprese controllate
2) Partecipazioni in imprese collegate
3) Partecipazioni in imprese controllanti
3-bis) partecipazioni in imprese sottoposte
al controllo delle controllanti
4) Altre partecipazioni
5) Strumenti finanziari derivati attivi
6) Altri titoli
IV Disponibilit liquide
1) Depositi bancari e postali
2) Assegni
3) Denaro e valori in cassa
D) RATEI E RISCONTI
ratei e risconti attivi
di cui non finanziari
di cui finanziari
PASSIVO
A) PATRIMONIO NETTO
I Capitale
II Riserva da sovraprezzo azioni
III Riserve di rivalutazione
IV Riserva legale
V Riserve statutarie
VI Altre riserve, distintamente indicate
239
VII Riserva per operazioni di copertura
dei flussi finanziari attesi
VIII Utili (perdite) portati a nuovo
IX Utile (perdita) dell'esercizio
X Riserva negativa per azioni proprie
in portafoglio
B) FONDI PER RISCHI ED ONERI
1) Per trattamento di quiescenza ed
obblighi simili
2) Per imposte, anche differite
3) Strumenti finanziari derivati passivi
4) Altri
- Fondo conguagli tariffari
- Fondo ripristino beni di terzi
- Fondo manutenzione beni devolvibili
- Fondo manutenzioni cicliche
- Fondo manutenzione e ripristino dei
beni d'azienda ricevuti in affitto
- Fondo per il finanziamento tariffe
sociali o di solidariet
- Fondo recupero ambientale
- Fondo rischi per cause in corso
- Fondo per la restituzione della quota
non dovuta della tariffa di depurazione ex
D.M. 30 settembre 2009
- Altri fondi rischi e oneri
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
DI LAVORO SUBORDINATO
D) DEBITI, CON SEPARATA
INDICAZIONE, PER CIASCUNA VOCE,
DEGLI IMPORTI ESIGIBILI OLTRE
L'ESERCIZIO SUCCESSIVO
1) Obbligazioni
240
2) Obbligazioni convertibili
3) Debiti verso soci per finanziamenti
4) Debiti verso banche
5) Debiti verso altri finanziatori
5bis) Debiti verso CSEA (per
finanziamento)
6) Acconti
7) Debiti verso fornitori
8) Debiti rappresentati da titoli di credito
9) Debiti verso imprese controllate
di cui non finanziari
di cui finanziari
10) Debiti verso imprese collegate
di cui non finanziari
di cui finanziari
11) Debiti verso controllanti
di cui non finanziari
di cui finanziari
11-bis) debiti verso imprese sottoposte al
controllo delle controllanti
di cui non finanziari
di cui finanziari
12) Debiti tributari
13) Debiti verso istituti di previdenza e di
sicurezza sociale
14) Altri debiti
di cui verso CSEA (non per
finanziamento)
di cui verso altri gestori del SII
241
di cui verso altre imprese del
gruppo
di cui finanziari
di cui altri
E) RATEI E RISCONTI
ratei e risconti passivi
di cui non finanziari

di cui finanziari

Fonte: AEEGSI
242
3.3.3 Riflessioni conclusive

La deliberazione 137/2016/R/com ha previsto un'applicazione graduale delle


disposizioni del TIUC in materia di Unbundling contabile del SII, in considerazione
delle difficolt tecniche e operative che potrebbero emergere per gli operatori nella fase
di adattamento delle procedure contabili attualmente in uso. I dati infatti non verranno
utilizzati per la predisposizione tariffaria 2016-2019. Altra semplificazione prevista,
oltre all'applicazione del regime semplificato per tutti i gestori nel 2016 e 2017 la
possibilit, in deroga al principio di gerarchia delle fonti, di attribuzione delle poste
contabili con criteri convenzionali di natura ex post, purch documentabili e verificabili
scelti dal gestore del SII e oggetto di illustrazione nella nota di commento.

243
4 CONCLUSIONE

L'applicazione delle regole Unbundling rappresenta un'evoluzione organizzativa,


informatica e procedurale decisamente rilevante che non richiede solo piccoli ritocchi
gestionali ed informatici bens un importante impegno di tutta la struttura aziendale e di
tutte le aree che la compongono.

Va da s che diventa imprescindibile muoversi con un programma di lavori ben chiaro,


definito e specifico, che risponda contemperando le logiche dellUnbundling alle
esigenze organizzative dell'azienda e del suo personale.

Affinch sia un'evoluzione e non una rivoluzione, occorre applicare schemi di raccolta
dei dati il pi possibile integrati con la struttura organizzativa gi esistente ed il pi
possibile standardizzati. L'attivit di raccolta e riclassificazione dei dati deve essere
pensata e costruita con grande cura ed attenzione, anche fruendo dell'esperienza di
quanto gi fatto dalle societ operanti nei settori elettrico e del gas.

I risultati fin qui illustrati dimostrano come l'azienda abbia attuato un percorso di
avvicinamento alla disciplina Unbundling e si stia attivando per sfruttare appieno i
vantaggi che la contabilit analitica aziendale pu offrire. La contabilit per centri di
costo e commesse ha risposto adeguatamente alla necessit di controllo dei costi
aziendali permettendo di attuare una gestione e un monitoraggio dei costi molto precisi.

Nella seconda sezione dell'elaborato, parallelamente all'analisi teorica, il lavoro ha


seguito dettagliatamente il percorso di istituzionalizzazione portato dalla disciplina
Unbundling, azione per la quale il manager d'azienda si conformato alle linee guida
indicate dall'Autorit, integrando le soluzioni portate dalla Normativa in modo tale da
rispondere con completezza alle richieste della stessa.

Chiaramente nell'implementazione viene lasciato alle aziende un certo margine di


flessibilit e discrezionalit che permette loro di adattare la disciplina alle proprie
peculiarit. A tal riguardo stato posto l'accento su come Geal SpA, gi nel
recepimento del primo Documento abbia apportato delle modifiche a quanto richiesto
inserendo i comparti relativi all'acqua all'ingrosso ed alla gestione degli allacci (non
specificamente richiesti dallAutorit), attivit estremamente significative per la societ
per le quali indispensabile un monitoraggio.
244
Nonostante l'azienda si sia impegnata nell'elaborare una contabilit in grado di adattarsi
sia alla Normativa Unbundling sia ai propri obiettivi, sono emerse alcune problematiche
che sono state analizzate nello sviluppo dell'elaborato. Al di l di questi limiti l'azienda
opera nella consapevolezza che questo tipo di contabilit sta portando senza dubbio ad
un miglioramento nell'efficacia e nell'efficienza aziendale. L'investimento di start up in
tempo e procedure, rappresenta un passaggio che inizialmente s impegnativo, ma che
nel prosieguo diviene preciso, flessibile, condiviso e non oneroso sotto il profilo
economico e gestionale, anche in termini di tempo di assorbimento.

245
Bibliografia
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- D.Co. 28 Febbraio 2013, n. 82, in materia di "Primi orientamenti in materia di


obblighi di separazione contabile per gli esercenti i servizi idrici e in materia di
revisione e semplificazione delle disposizioni di separazione contabile di cui
alla delibera 18 Gennaio 2007, n. 11/07".

- D.Co. 23 Luglio 2015, n. 379 in materia di "Separazione Contabile del Servizio


Idrico Integrato ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono.
Individuazione e perimentazione degli oggetti di separazione contabile".

- D.Co. 29 Ottobre 2015, n.515, in materia di "Separazione Cntabile del Servizio


Idrico Integrato ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono.
Orientamenti finali".

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metodo tariffario idrico e delle disposizioni di completamento".

- Delibera 28 Dicembre 2015, 664/2015/R/idr, in materia di "Approvazione del


metodo tariffario idrico per il secondo periodo regolatorio MTI-2".

- Deliberazione 18 gennaio 2007, n. 11/07, in materia di "Obblighi di separazione


amministrativa e contabile (Unbundling) per le imprese operanti nei settori
dellenergia elettrica e del gas".

- Deliberazione 28 dicembre 2012, n. 585/2012/r/idr in materia di "Regolazione


dei servizi idrici: approvazione del metodo tariffario transitorio (mtt) per la
determinazione delle tariffe negli anni 2012 e 2013".

- Deliberazione 24 Marzo 2016, 137/2016/R/idr, in materia di "Integrazione del


testi integrato Unundling Contabile (TIUC) con le disposizioni in materia di
obblighi di separazione contabile (Unbundling) per il settore idrico".

- Deliberazione 24 Marzo 2016, 137/2016/R/idr, in materia di "Testo integrato


delle disposizioni dell'Autorit per l'Energia Elettrica, il Gas e il sistema idrico
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