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Tesi di laurea
Relatore Candidato
Coco Chanel
1
Ai miei genitori,
2
INDICE
1 INTRODUZIONE .................................................................................................... 5
2.3.1 I servizi idrici dalla legge Giolitti al referendum del 2011 ............................ 17
4
1 INTRODUZIONE
La creazione di un sistema contabile imperniato sulla raccolta di dati analitici, che vada
oltre gli obiettivi di redazione del bilancio destinato al deposito presso il Registro
Imprese, costituisce un passo importante per tutte le societ, indipendentemente dalla
tipologia di attivit svolta. Maggiori sono le dimensioni del business e maggiore la sua
diversificazione, pi stringente diventa la necessit di implementare un sistema di
contabilit analitica che consenta l'analisi mirata dei singoli equilibri e delle singole
rischiosit presenti in azienda. Le aziende che operano nel settore idrico, sono tenute dal
2016 all'introduzione di un sistema di contabilit analitica, per vincolo normativo, che
consenta di disporre di conti annuali separati, per business. Si tratta del cosiddetto
"Unbundling contabile", definito anche "separazione contabile".
Il presente lavoro si articola in due parti e segue una duplice linea di analisi: nella prima
parte viene approfondito il tema da un punto di vista teorico riportando una panoramica
sul servizio idrico integrato che tocca gli aspetti normativi riguardanti sia il settore sia la
disciplina dell'Unbundling. La seconda parte invece nasce a seguito di un periodo di
tirocinio della durata di tre mesi presso un'azienda operante nel settore idrico: Geal
SpA. Sulla base dell'esperienza sul campo, nello sviluppo della trattazione si tenter di
illustrare il processo di implementazione e miglioramento del sistema di contabilit
analitica aziendale al fine di ottemperare agli obblighi in materia di separazione
contabile imposti dall'Autorit per l'Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico
(AEEGSI) richiamando l'attenzione sulle principali criticit riscontrate durante
l'attuazione.
5
2 IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO: UN INQUADRAMENTO
L'idrosfera occupa circa i due terzi della superficie terrestre e permette, attraverso il
ciclo dell'acqua, lo scambio di energia e sostanze fra gli ecosistemi. L'acqua inoltre
modella il paesaggio e attraverso le masse d'acqua determina situazioni dinamiche locali
e regionali. Tutti i corpi idrici permettono e sostengono la vita degli organismi viventi,
animali e vegetali e costituiscono sistemi complessi, sedi di interscambi fra le acque, i
sedimenti, il suolo e l'aria. L'acqua costituisce anche una risorsa indispensabile per lo
sviluppo ed per questo che non pu essere considerata solo una risorsa da utilizzare,
ma anche un patrimonio ereditario del pianeta da tutelare. Per tale motivo le politiche
attivate mirano ad evitare, per quanto possibile, il suo deterioramento a lungo termine,
sia per gli aspetti quantitativi, che per quelli qualitativi e per la disponibilit.1
1 www.isprambiente.gov.it/it/temi/acqua/risorse-idriche
6
d) il trasporto e la vendita di acqua con autobotte o altri mezzi su gomma in caso di
situazioni emergenziali. (Delibera 137/20167/R/com Allegato A)
Non fanno parte del servizio idrico integrato ma sono attinenti ai servizi idrici lo
svolgimento di attivit quali:3
2 D.Co. 379/2015/R/idr
3 D.Co. 379/2015/R/idr
7
4. Lesecuzione di lavori conto terzi per la realizzazione di infrastrutture del
servizio idrico integrato, che consiste nelle operazioni di realizzazione di
infrastrutture del servizio idrico integrato per conto di un altro soggetto, che ha
iscritto a patrimonio tali infrastrutture;
Tra le novit introdotte dalla legge Galli del 1994, oltre all' esigenza di conferire ai
servizi idrici un moderno assetto industriale, vi era necessaria consapevolezza del
bisogno di interventi di completamento ed ammodernamento dell'infrastruttura idrica
nazionale. A tal fine, veniva introdotta la Pianificazione d' Ambito che tra le sue
funzioni aveva anche quella di identificare le carenze ed il conseguente fabbisogno di
reti ed impianti. Risulta quindi fondamentale, per far fronte alla questione, l'attenzione
dell'Autorit alla misura, nonch alla raccolta sistematica di dati economici, tecnici e
prestazionali.
In questa sezione del lavoro, al fine di meglio delineare il profilo del servizio idrico
integrato, si esamina una serie di dati articolati con riferimento a valori medi su base
Nazionale e su base macro area geografica, ovvero relativamente a Nord Ovest, Nord
Est, Centro, Sud ed Isole. I dati presentati di seguito hanno come fonte la Relazione
annuale sullo stato dei servizi e sull'attivit svolta, presentata dall'AEEGSI il 31 Marzo
2016.
4 Ci si riferisce a lavori in conto terzi che hanno iscritto a patrimonio o utilizzano i cespiti su cui vengono
effettuati lavori
8
Spesa media dellutenza domestica per il servizio idrico integrato
L'analisi prende come punto di partenza il dato relativo alla spesa media per il servizio
idrico integrato sostenuta, nel 2015, da un utenza tipo, rappresentata da una famiglia di
tre persone, ipotizzando un consumo annuo pari a 150 m. Tale indicatore si attesta, a
livello nazionale, ad un valore pari a 249 anno (circa 1,67 per metro cubo
consumato), con un valore pi contenuto nel Nord-Ovest (200 /anno) e pi elevato nel
Centro (310 /anno). (Figura 1)
Inoltre si rileva che, in media, il livello di spesa per un consumo annuale di 150 m
appare idoneo a finanziare circa la met degli investimenti programmati per il periodo
2014-2017.
Nell'ambito degli aspetti infrastrutturali del servizio si evidenzia la presenza di una serie
di situazioni di criticit. Le informazioni di seguito presentate sono state elaborate su un
panel di gestioni operanti sul territorio nazionale, con un grado di copertura, in termini
di popolazione residente, pari all 81% per il servizio di acquedotto, al 79% per il
servizio di fognatura e al 77% per il servizio di depurazione.
Acquedotto
Con riferimento alla rete principale di acquedotto, il dato relativo all' et di posa delle
condotte di adduzione e distribuzione mostra una rete acquedottistica particolarmente
vestusa (Figura 2): il 36% delle condotte risulta avere unet compresa tra i 31 e i 50
9
anni, mentre il 24% caratterizzato da unet maggiore ai 50 anni, a fronte di una vita
utile considerata ai fini regolatori pari a 40 anni.
Con riferimento agli interventi eseguiti sulle reti di distribuzione, si segnala, pur con le
necessarie cautele, una generalizzata attivit di riparazione di guasti, piuttosto che di
progressivo sviluppo e messa in sicurezza dell'infrastruttura. Infatti, sul totale degli
interventi compiuti, emersa una incidenza preponderante, pari al 92%, degli interventi
di riparazione/sostituzione non programmati (che comprendono tutti gli interventi
conseguenti a rotture di rete o a disservizi non prevedibili da parte del gestore). Tale
dato sembra richiedere agli operatori uno sforzo maggiore per accrescere la conoscenza
puntuale delle criticit e per individuare interventi in grado di contenere la strutturale
prevalenza di riparazioni non programmate.
10
In relazione alla domanda di acqua, e in particolare a quella relativa agli usi domestici
(che rappresenta il 68% della domanda totale della risorsa da parte degli utenti del
servizio idrico integrato), una analisi condotta su un campione di 76 gestioni (che
servono oltre 22 milioni di abitanti) ha evidenziato un consumo procapite che si
ridotto, in media, dai 58,8 m allanno nel 2011 ai 57,7 m allanno nel 2012, arrivando
ai 56,3 m allanno nel 2013 (Figura 4). Si conferma, dunque, il trend di cambiamento
nelle abitudini di consumo, probabilmente legato anche al miglioramento tecnologico
apportato dagli elettrodomestici a basso consumo e alle campagne informative avviate
al fine di contenere gli sprechi della risorsa.
11
Figura 4: Dinamica dei consumi domestici per area geografica
Fognatura
Come si evince dalla Figura 6, la rete fognaria separata (non dotata di condotte per
acque meteoriche) rappresenta il 33% dellinfrastruttura nazionale (caratterizzando
soprattutto le aree del Sud e delle Isole, con valori intorno al 56%), mentre il 7%
dell'infrastruttura nazionale risulta di tipo separato con rete dedicata alla raccolta delle
acque meteoriche (tipologia che si rinviene per lo pi nel Nord, area nella quale
rappresenta il 10% della rete fognaria). Anche per la fognatura, si rileva un elevato
grado di vetust e obsolescenza delle reti (Figura 5), seppure i dati analizzati si
riferiscano a un campione di gestori che copre appena il 33% della popolazione
residente. Lesame della lunghezza della rete per anni di posa mostra che circa il 34%
della rete fognaria presenta unet compresa tra i 31 e i 50 anni, mentre circa il 27%
risulta avere oltre i 50 anni.
12
Figura 6: Tipologia di rete fognaria per area geografica
13
Depurazione
14
Figura 8: Interventi di manutenzione sugli impianti di depurazione
programmati e non programmati per area geografica
Nell'ambito della raccolta dati sull'efficienza del SII, in relazione all'anno 2014, sono
pervenute informazioni relativamente a 444 gestori corrispondenti a 498 gestioni,
operanti in 6.236 Comuni, che servono complessivamente circa l86,2% della
popolazione. Si tratta di un campione molto rappresentativo con una buona copertura
geografica del territorio, come si evince dalla Figura 9, che riporta, oltre alla
distribuzione percentuale del campione nelle diverse aree geografiche (Nord-Ovest,
Nord-Est, Centro, Sud e Isole), la percentuale di popolazione servita dai gestori
rispondenti rispetto alla popolazione totale residente nellarea. Il campione quindi
composto per quasi il 50% da gestioni operanti al Nord, per poco pi del 20% dalle
gestioni del Centro e per quasi il 30% da gestioni del Sud e delle Isole. Le aree
maggiormente rappresentate sono il Nord-Ovest e il Centro, perle quali la copertura
supera il 96%, mentre il Sud e le Isole sono coperte, rispettivamente, per il 74% e il 6
4%.
Sulla base dei dati appena esposti si osserva come, il campione relativo al 2014 risulta
pi ampio di quello relativo alla raccolta dati 2012 e 2013 cui avevano risposto 227
gestori, corrispondenti a 251 gestioni, che servivano circa il 70% della popolazione.
Lanalisi ha inoltre riconfermato la presenza di livelli prestazionali e standard
15
contrattuali molto differenziati tra i diversi gestori, emersa con la prima edizione della
raccolta dati.
5 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, pp.2-3
16
I risultati pi considerevoli del nuovo assetto si rinvengono:6
2. nella disciplina di affidamento dei servizi che allo stato attuale, vede lapplicazione
sostanzialmente diretta di quanto previsto dallordinamento comunitario;
Il servizio idrico un servizio pubblico locale a rete, ovvero rientra tra quelle attivit e
prestazioni erogate su iniziativa dei pubblici poteri e tese a soddisfare, in modo diretto
ed immediato, un bisogno primario della collettivit su un determinato territorio. I
servizi pubblici locali possono avere ad oggetto attivit, con o senza rilevanza
economica, finalizzate al perseguimento di interessi collettivi e suscettibili di essere
organizzati in forma di impresa. Nel nostro ordinamento il servizio idrico un servizio a
rilevanza economica che si caratterizza per la forte presenza pubblica sia nellattivit di
gestione sia in quella di regolazione. La legge del 29 marzo 1903, n. 103 (legge Giolitti)
aveva istituito le aziende municipalizzate, strumento attraverso cui i Comuni potevano
assumere in modo diretto la gestione dei servizi, definendo cos una serie di monopoli
legali. Tuttavia, gi a quell'epoca si progettava un modello incentrato sulla separazione
tra titolarit e gestione del servizio: la prima necessariamente pubblica, la seconda
possibilmente affidata ai privati. I Comuni, una volta municipalizzato il servizio,
ovvero assunto lo stesso tra i compiti dellente, potevano decidere di gestirlo
direttamente o ricorrere alla concessione a privati o ad aziende speciali (queste ultime
prive di personalit giuridica ma dotate di ampia autonomia amministrativa). L'assetto
6 Ownership, Investment Policies and Funding Choices of Italian Water Utilities: An Empirical Analysis,
Water Resource Management, 2013,Romano, Guerrini, Vernizzi, p. 3413
7 Per approfondimenti si rimanda alla Delibera 664/2015/R/idr, pag. 26
17
delineato dalla legge Giolitti si scontr per con problemi di sostenibilit economica,
stante il crescente indebitamento delle aziende municipalizzate. E' cos che a partire
dagli anni novanta del secolo scorso si affermata la tendenza alla liberalizzazione dei
servizi pubblici. Ci sia ai fini di una maggiore efficienza della loro gestione, che per un
tentativo di contenimento della crescita del debito pubblico.8
In tale contesto si colloca la legge 5 gennaio 1994, n. 36 (c.d. Legge Galli), che ha
riorganizzato il quadro normativo esistente in materia di servizi idrici, al fine di favorire
una gestione industriale basata su principi di efficienza. Tra i grandi meriti della riforma
vi la limitazione del numero di soggetti coinvolti nella gestione del servizio attraverso
lintroduzione di una nuova dimensione di governo della risorsa, ovvero lAmbito
territoriale ottimale (ATO), con la rispettiva Autorit. Gli ATO, sono porzioni di
territorio definite dalle Regioni sulla base dei criteri di cui alla Legge Galli (art.8),
confluiti nel Codice dellambiente, quali:
a) rispetto dell'unit del bacino idrografico o del sub-bacino o dei bacini idrografici
contigui, tenuto conto delle previsioni e dei vincoli contenuti nei piani regionali di
risanamento delle acque, e nel piano regolatore generale degli acquedotti, nonch della
localizzazione delle risorse e dei loro vincoli di destinazione, anche derivanti da
consuetudine, in favore dei centri abitati interessati;
8 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, pp.3-6
18
idrica, capace di tutelare la natura dell'acqua quale bene ambientale ed esauribile, ed
implementare l'efficienza del servizio.9
Quanto alle forme di gestione ed alle modalit di affidamento del servizio, la legge Galli
richiamava la disciplina dei servizi pubblici locali contenuta nella legge 142/1990. La
gestione del servizio idrico poteva dunque avvenire: in economia, a mezzo di azienda
speciale, a mezzo di societ a prevalente capitale pubblico locale o in concessione a
terzi. Dati gli ampi margini lasciati all' affidamento diretto del servizio senza indizione
di una gara, tale modello, presentava profili di incompatibilit con le regole comunitarie
in materia di concorrenza. Fu cos che la disciplina dei servizi pubblici conobbe una
successione repentina di diversi interventi legislativi, fino allemanazione dellart. 23-
bis del d.l. 25 giugno 2008, n. 112. Lobiettivo del Legislatore era introdurre
meccanismi concorrenziali per l'affidamento della gestione del servizio, al fine di
incentivare lingresso dei privati nel settore, aumentare lefficienza della gestione,
ridurre gli sprechi, garantire le risorse per gli investimenti. Considerata l'impossibilit di
garantire la concorrenza nel mercato, a causa della condizione di monopolio naturale nei
servizi idrici, doveva comunque garantirsi la concorrenza per il mercato: la
competizione tra gli operatori per la conquista del servizio e del relativo mercato. Il
quadro normativo doveva essere integrato dalle discipline di settore. Di conseguenza,
l'affidamento del servizio idrico integrato era vincolato dalla ripartizione del territorio
nazionale in ambiti territoriali ottimali, dal principio di unitariet della gestione e dal
rispetto del piano dambito.10
Quest' ultimo un documento, la cui elaborazione viene demandata agli ATO, che
contiene le strategie economiche e finanziarie contrattate con l'Ente di Governo
dell'ambito.11 Attraverso tale strumento, in particolare, vengono definiti:12
9 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, p.7
10 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, pp.8,9
11 La formazione degli Ambiti territoriali nel servizio idrico e il problema della dimensione ottimale,
HERMES wp, 2004, Fraquelli, Miosio, pag.4
12 http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/acqua/gestione-delle-risorse-idriche-in-italia/ambiti-territoriali-
ottimali
19
1) Gli obiettivi di miglioramento del servizio idrico per il raggiungimento di
standard di qualit con livelli minimi del servizio;
L esito della consultazione referendaria ha ampliato la possibilit per gli enti locali di
ricorrere allin house provindig per la gestione dei servizi. Come sopra evidenziato,
lart. 23-bis prevedeva una disciplina per la gestione del servizio che, finalizzata a
limitare la gestione pubblica, era pi restrittiva rispetto alle norme europee;
l'abrogazione di tale disposizione ha prodotto una applicazione immediata della
13 La locuzione in house providing utilizzata per designare quelle ipotesi nelle quali la pubblica
amministrazione decide di ricorrere all'autoproduzione di beni, servizi e lavori, anzich rivolgersi al
mercato rispettando procedure di evidenza pubblica (c.d. esternalizzazione, contracting
out o outsourcing)
14 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, pp.11,12
20
disciplina comunitaria da cui scaturita la riespansione delle ipotesi di affidamento
diretto e di gestione in house per tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica.
A livello locale, lassetto regolatore stato affidato alla Legge Finanziaria del 2010. La
norma in questione ha sancito la soppressione delle Autorit dambito territoriale
ottimale (AATO), demandando alle Regioni il compito di disporre, con proprio
provvedimento, lattribuzione delle funzioni gi esercitate dalle Autorit nel rispetto dei
principi di sussidiariet, differenziazione e adeguatezza. Le Regioni devono limitarsi ad
individuare lente od il soggetto titolare delle competenze gi spettanti alle AATO, e
non di provvedere direttamente allesercizio di tali funzioni. In tale contesto, le
attribuzioni relative allorganizzazione del servizio idrico integrato, alla scelta della
forma di gestione, alla determinazione e alla modulazione delle tariffe allutenza,
allaffidamento della gestione e al relativo controllo, rimangono radicate in capo agli
Enti di governo degli ambiti territoriali ottimali15, individuati dalle legislazione
regionale.16
15La nozione di Ente di Governo dell'ambito (contenuta nell'art. 148 del Codice dell'Ambiente) si
riferisce ad una struttura dotata di personalit giuridica costituita in ciascun ATO delimitato dalla
competente Regione alla quale gli enti locali partecipano obbligatoriamente e alla quale trasferito
l'esercizio delle competenze ad essi spettanti in materia di gestione delle risorse idriche, compresa la
programmazione delle infrastrutture idriche.
16 L'assetto della governance locale nel settore idrico. Sintesi dei risultati", 2015, ANEA, p.8
21
Presidente della Regione in caso di inadempimento. Inoltre, stato affermato il
principio dellunicit della gestione (in luogo di quello dell'unitariet, che non
presupponeva necessariamente l'unicit del gestore), allinterno degli ambiti ottimali,
che impone lesistenza di un unico gestore del SII per ogni ambito territoriale ottimale
(superando definitivamente la frammentazione che ancora caratterizza numerosi
ambiti).
La norma consente, nel caso in cui lambito territoriale coincida con lintero territorio
regionale, laffidamento del servizio idrico integrato in ambiti territoriali di dimensioni
comunque non inferiori a quelle delle provincie e delle citt metropolitane e dispone
inoltre la salvaguardia delle gestioni del servizio idrico in forma autonoma esistenti nei
comuni montani con popolazione inferiore ai mille abitanti.17
Le eccezioni alla regola dellunicit della gestione sono state estese dalla legge 28
dicembre 2015, n. 221 (cd. collegato ambientale),che fa salve, in ipotesi in cui lambito
territoriale coincida con il territorio della regione , anche le gestioni del servizio idrico
in forma autonoma esistenti nei Comuni che presentano contestualmente alcune
caratteristiche, quali: approvvigionamento idrico da fonti qualitativamente pregiate;
sorgenti ricadenti in parchi naturali o aree naturali protette ovvero in siti individuati
come beni paesaggistici ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio; utilizzo
efficiente della risorsa e tutela del corpo idrico.18
Inoltre, l'art. 151 del Codice dellambiente, con lintento di uniformare la disciplina
della gestione dei servizi sullintero territorio nazionale, dispone che i rapporti tra
Autorit d'ambito e gestori sono regolati da una convenzione predisposta dall'Ente
d'ambito sulla base della convenzione tipo adottata dall'autorit per l'energia elettrica, il
gas ed il sistema idrico. Il nuovo art. 152, disciplina incisivi poteri di controllo e
sostitutivi. E previsto, infatti, in caso di inadempienze del gestore, il potere in capo
allente di governo dellambito di risoluzione e di revoca dellaffidamento, nonch il
potere, previa diffida, di sostituirsi al gestore facendo eseguire a terzi le opere. Ove
linadempienza riguardi lente di governo dellambito, il potere sostitutivo
17 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, p. 19
18 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, pp.19,20
22
riconosciuto in capo alla Regione, con la nomina di commissario ad acta, previa diffida
e sentita lAutorit di vigilanza. Allinerzia della Regione, infine, pu far fronte il
Ministero dellambiente.
Il decreto Sblocca Italia ha inciso anche sulle modalit di affidamento del servizio
disponendo il rispetto del piano d'ambito e del principio di unicit della gestione. E'
comunque fatta salva la facolt delle Regioni di individuare sub-ambiti che per devono
essere almeno pari al territorio provinciale o della citt metropolitana. Inoltre, con
specifico riguardo all'affidamento diretto del servizio, viene ribadito che questo pu
avvenire a favore di societ interamente pubbliche in possesso dei requisiti prescritti
dall'ordinamento europeo per la gestione in house, comunque partecipate dagli enti
locali ricadenti nell'ambito territoriale ottimale.19
L'art. 19 della legge 7 agosto 2015, n. 124 ha delegato il Governo a redigere un testo
unico in materia. Lo schema di testo unico, approvato dal Consiglio dei Ministri il 20
gennaio 2016 offre interessanti novit sotto il profilo della riorganizzazione del settore.
Con riguardo specifico al sevizio idrico integrato, il T.U. disciplina solamente gli
strumenti di affidamento. L'affidamento del servizio il momento in cui si delineano i
rapporti tra soggetti pubblici e operatori privati e la disciplina sui servizi pubblici si
colloca in linea con i processi di liberalizzazione promossi dallUnione europea in
materia. L'intervento legislativo si muove nel senso di razionalizzare l'attivit di
gestione dei servizi pubblici, al fine di contenere la spesa pubblica e limitare l'intervento
statale ai soli casi di stretta necessit, rafforzando cos il ruolo dei privati e valorizzando
la concorrenza.20
19 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, p.20
20 Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, pp.22,23
23
codice dell'ambiente, dagli enti locali inclusi nel territorio di competenza dellente. Il
Codice dellambiente disciplina anche laffidamento del servizio attraverso l'art. 149-bis
che affida all'ente dambito la scelta della procedura e del modello organizzativo da
seguire. La norma si limita a far riferimento alle forme previste dall'ordinamento
europeo nel rispetto della Normativa nazionale in materia di organizzazione dei servizi
pubblici locali a rete di rilevanza.21
La regione Toscana rientra nel secondo ordinamento. Essa ha infatti delineato, in via
definitiva, lassetto territoriale delle ATO individuando il soggetto a cui attribuire le
funzioni delle soppresse Autorit dAmbito. Gli ambiti territoriali sono stati accorpati in
un unico ambito territoriale ottimale, governato da un soggetto di nuova costituzione,
dotato di personalit giuridica di diritto pubblico e di autonomia amministrativa,
contabile e tecnica, lAutorit Idrica Toscana (AIT). Essa si configura come un soggetto
rappresentativo di tutti i Comuni appartenenti allambito territoriale a cui compete
unicamente la governance del servizio idrico.22
Al sistema tariffario del servizio idrico integrato dedicato lart. 154 del Codice
dellambiente. Mediante la determinazione della tariffa nellATO, il legislatore statale
ha fissato livelli uniformi di tutela dellambiente, perch ha inteso perseguire la finalit
di garantire la tutela e luso, secondo criteri di solidariet, delle risorse idriche,
salvaguardando la vivibilit dellambiente e le aspettative ed i diritti delle generazioni
future. La tutela dellambiente emerge, inoltre, anche dalla scelta delle tipologie dei
21Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico integrato: l'evoluzione Normativa e le
novit delle recenti riforme, Federalismi.it, 2016, Scalia, p.24
22 L'assetto della governance locale nel settore idrico. Sintesi dei risultati", 2015, ANEA, p.25
24
costi che la tariffa diretta a recuperare, perch tra tali costi sono espressamente inclusi
quelli ambientali, da recuperare anche secondo il principio chi inquina paga". Quanto
ai profili concernenti la tutela della concorrenza, essi vengono in considerazione perch,
come previsto dall'art. 151, al comma 2, nella determinazione della tariffa, si persegue
un equilibrio economico-finanziario della gestione e si assicura allutenza efficienza e
affidabilit del servizio attraverso la determinazione della tariffa secondo un
meccanismo di price cap, diretto ad evitare che il concessionario unico abusi della sua
posizione dominante.
Il meccanismo delle tariffe si fonda sul principio del full recovery cost.
Inizialmente, il metodo tariffario era disciplinato da un decreto del Ministero dei lavori
pubblici del 1 agosto 1996 con cui si introdotto il cosiddetto metodo normalizzato.
Questo prevede che lAATO determini la tariffa di riferimento sulla base del piano
economico-finanziario di ambito e che la sottoponga a revisione ogni tre anni. La tariffa
di riferimento prevede tre componenti di costo: i costi operativi, gli ammortamenti e la
remunerazione del capitale investito. La modalit di calcolo di tali componenti (costi
modellati) specificata nel decreto stesso. La somma dei suddetti costi pu crescere ad
un tasso non superiore allinflazione programmata pi un parametro K, ovvero il price
cap. Tale parametro, che era il massimo incremento annuale della tariffa, era calcolato
prendendo come riferimento la tariffa pagata dagli utenti prima dellapplicazione del
metodo (tariffa media ponderata). La tariffa effettivamente applicata dal gestore (tariffa
reale media) poteva discostarsi da quelle di riferimento; tuttavia i costi operativi non
25
potevano essere superiori del 30% rispetto a quelli modellati e allo scostamento veniva
applicato un coefficiente di miglioramento dellefficienza.24
Successivamente sia il Metodo Normalizzato sia il Metodo CIPE sono stati superati dal
nuovo metodo tariffario idrico adottato dallAutorit per lenergia elettrica, il gas e il
sistema idrico. Attualmente, pertanto, lEnte di Governo dellAmbito predispone la
tariffa di base nellosservanza del metodo tariffario adottato dallAEEGSI e la trasmette
per lapprovazione allAutorit medesima.
Quest'ultima, come disposto dal D.P.C.M. 20 Luglio 2012, comma 1, lettere c), d) ed f):
iii. Approva le tariffe del servizio idrico integrato, ovvero di ciascuno dei singoli
servizi che lo compongono compresi i servizi di captazione e adduzione a usi
multipli e i servizi di depurazione ad usi misti civili e industriali, proposte dal
soggetto competente sulla base del piano di ambito di cui allart. 149 del Codice
dellambiente, impartendo, a pena d'inefficacia prescrizioni. In caso di
inadempienza, o su istanza delle amministrazioni e delle parti interessate,
lAutorit intima losservanza degli obblighi entro trenta giorni decorsi i quali,
24 Una Valutazione delle ipotesi di revisione del metodo tariffario normalizzato per il servizio idrico
integrato, Economia Pubblica, 2006, DAlpaos, Valbonesi, p.13,14
26
fatto salvo leventuale esercizio del potere sanzionatorio, provvede in ogni caso
alla determinazione in via provvisoria delle tariffe sulla base delle informazioni
disponibili, comunque in unottica di tutela degli utenti.
Gli orientamenti finali diramati dall' Autorit in tema di Unbundling sono contenuti nel
D.Co. n. 515/2015 del 29 Ottobre 2015 che precede la definitiva Deliberazione
Unbundling dedicata al settore idrico (Delibera 137/2016/R/com).Mentre il Documento
di consultazione antecedente, n. 379/2015 del 23 luglio 2015, proponendo gli
orientamenti in merito allindividuazione e perimetrazione dei principali oggetti di
separazione contabile, si presenta come unevoluzione in parte semplificatrice rispetto
alle prime indicazioni fornite con il D.Co. n. 82/2013.25
27
a) assicurando un flusso informativo certo, omogeneo e dettagliato circa la situazione
economica e patrimoniale degli esercenti, ovvero dei gestori del SII;
La separazione contabile delle diverse fasi che compongono una determinata filiera
produttiva viene adottata nei settori regolati per giungere alla definizione di tariffe che
siano cost reflective. Questo permette, da un lato, di evitare sussidi incrociati tra le
diverse attivit e, in particolare, tra attivit regolate e attivit non regolate, dallaltro, di
garantire la corretta quantificazione di tutti i costi efficienti necessari ad assicurare
lerogazione del servizio idrico in conformit a quanto disposto dalla Normativa
nazionale e comunitaria in materia.
In un settore, quale quello idrico italiano, che si caratterizza per un ingente fabbisogno
di investimenti (necessari, in particolare, ad ammodernare le infrastrutture, a ridurre le
perdite di rete e a garantire i livelli di depurazione dei reflui richiesti dalla Normativa
europea) per di pi notevolmente differenziato a seconda della realt territoriale
considerata, lUnbundling Contabile uno strumento indispensabile per consentire al
regolatore di individuare la realizzazione di determinati investimenti e monitorare la
corretta esecuzione degli stessi tenendo conto degli eventuali contributi pubblici ricevuti
dal gestore.
26 D.Co. 379/2015/R/idr
28
attraverso una crescita della produttivit. (L'Autorit, in questo contesto, si pone
l'obiettivo di favorire l'efficienza e l'efficacia delle gestioni, tramite una migliore
individuazione dei costi efficienti, di promuovere l'utilizzo efficiente della risorsa idrica
e favorire la riduzione delle perdite nell'ottica di promozione dell'efficientamento e
dell'attuazione del principio di water conservation).
-Quantificare i costi ambientali e della risorsa. L' adozione di norme settoriali per la
separazione contabile costituisce un fondamentale presupposto per permettere, al
soggetto competente, di procedere alla corretta attribuzione dei costi nellambito della
componente ERC (istituita per rappresentare i costi ambientali), sulla base delle regole
individuate dallAutorit.
Una corretta individuazione dei costi delle attivit e dei relativi comparti, nonch la
raccolta delle grandezze fisico tecniche associate a tali poste contabili, permetterebbe
allAutorit di ottenere dati omogenei e comparabili sui quali operare analisi di
benchmark e costruire indici di efficienza sui quali basare opportuni meccanismi
regolatori incentivanti.
Nella definizione del sistema di Unbundling, lAutorit ha optato per una estensione al
settore idrico delle norme gi testate nei settori energetici, con alcuni aggiustamenti ed
integrazioni rispondenti alle peculiarit del settore, caratterizzato da un assetto
monopolistico su scala locale, dalla presenza di un numero ancora ampio di gestioni,
spesso di piccole dimensioni, e di multiutility28. Affinch le procedure di Unbundling
non diventassero eccessivamente onerose per i gestori, lAutorit ha ridimensionato il
numero delle attivit alle quali applicare la separazione contabile, a fronte delle ben pi
numerose attivit previste allavvio della consultazione, come sintetizzato nello schema
di seguito. (Figura 10)
27 D.Co. 379/2015/R/idr
28 Societ che si occupa dell'erogazione di due o pi servizi pubblici
30
Figura 10: Percorso di semplificazione della perimentazione delle attivit del SII oggetto
di separazione contabile
Nella scelta ha prevalso una logica tariffaria, cio una segmentazione per attivit che
corrisponda alle diverse componenti della tariffa.
Per ciascuna attivit, AEEGSI ha quindi individuato una serie di comparti (fasi
produttive significative dal punto di vista gestionale tipicamente separabili) sintetizzati
in Figura 11.29
29 Dalla separazione contabile una spinta al consolidamento, Laboratorio SPL Collana Acqua, 2016,
Berardi, Signori, Traini, pag.5
31
Figura 11: Attivit e relativi comparti
32
delle torri piezometriche, dei serbatoi con funzione di carico, di riserva e di compenso,
ove presenti.
33
Sempre alla luce di quanto indicato con il D.Co. n. 379/2015, lattivit di Fognatura
comprende linsieme delle operazioni di realizzazione, gestione e manutenzione delle
infrastrutture per lallontanamento delle acque reflue urbane, costituite dalle acque
reflue domestiche o assimilate, industriali, meteoriche di dilavamento e di prima
pioggia. Comprende anche le reti di raccolta, i collettori primari e secondari, gli
eventuali manufatti di sfioro, ivi inclusi i connessi emissari e derivatori.
31 D.Co. 515/2015/R/idr
34
misuratore, sia laddove la determinazione dei dati ottenuta anche convenzionalmente
tramite lapplicazione di algoritmi numerici; inoltre comprensiva delle operazioni
connesse agli interventi in loco sui misuratori, quali le operazioni di installazione e
messa in servizio, verifica, adeguamento e rimozione, nonch della telegestione.
interessante sottolineare che l'attivit di misura attiene solo agli utenti industriali.
35
ai misuratori installati in ingresso al primo stadio di trattamento nonch, ove previsto,
in uscita dallultimo stadio di depurazione; inoltre comprensiva delle operazioni
connesse agli interventi in loco sui misuratori, quali le operazioni di installazione e
messa in servizio, verifica, adeguamento e rimozione, nonch della telegestione.
Allinterno delle Altre attivit idriche, lAutorit intende far confluire tutte le attivit
e i processi che, non rientrando nella definizione di servizio idrico integrato, occorre
tenere distinte per evitare sussidi incrociati tra attivit regolate e attivit idriche non
regolate. Queste ultime devono essere raggruppate in un unico comparto tenendo
distinte solo le attivit legate alla riscossione.32
Infine, le Attivit diverse, che racchiudono in via residuale, costi e ricavi derivanti
dallo svolgimento di attivit che non hanno alcun legame con la risorsa idrica. 33
I Servizi Comuni (SC) possono essere definiti come unit logico-organizzative che
svolgono funzioni in modo centralizzato nellambito dello stesso soggetto giuridico
riferite in generale allintera impresa. Si fa riferimento a quelle attivit realizzate presso
qualsiasi realt aziendale, industriale, commerciale o di servizi a supporto della stessa
nella sua globalit, indipendentemente dal settore in cui opera.34
L' Autorit ha esteso al settore idrico alcune delle FOC gi previste per i settori
energetici e ne ha introdotto alcune specifiche, in modo da tener conto delle
32 D.Co. 379/2015
33 Aziende del settore idrico: al via l'Unbundling contabile, Amministrazione e Finanza, 2016, Aprile C.,
pag.30
34 Aziende del settore idrico: prepararsi all'applicazione dell'Unbundling contabile, Amministrazione e
finanza, 2015, Aprile R., p.26
35 D.Co. 379/2015/R/idr
36
caratteristiche industriali e organizzative che contraddistinguono il settore e delle
specificit operative e gestionali delle imprese idriche. Tra le FOC comuni ai tre settori
rientrano lacquisto di energia elettrica e gas, sia esso svolto separatamente o
congiuntamente, le operazioni di misura tra attivit di settori diversi (o tra attivit
diverse del settore idrico) e il servizio di cartografia elettronica, anchesso considerato
trasversale. Le FOC specifiche dellidrico sono invece la gestione utenze idriche, cui
associare le poste economiche e patrimoniali relative allo svolgimento delle attivit
connesse alla gestione dellutenza, comprese le operazioni commerciali di voltura,
subentro, gestione della morosit, e le attivit connesse alla gestione delle utenze di
gestori terzi (riscossione), la FOC verifica e controllo del settore idrico, cui associare
le poste economiche e patrimoniali inerenti alle operazioni di sopralluogo, ispezione,
campionamento, analisi e elaborazione dei risultati e la FOC di telecontrollo e ricerca
perdite, finalizzata a quantificare correttamente i costi ambientali e della risorsa che
confluiscono nella componente ERC, da tenere distinta rispetto alla manutenzione e
servizi tecnici36. In Figura 12 riportato l'elenco completo dei servizi comuni e delle
funzioni operative condivise, come risulta dalla Normativa.
36 Dalla separazione contabile una spinta al consolidamento, Laboratorio SPL Collana Acqua, 2016,
Berardi, Signori, Traini, pag.7
37
Figura 12: Servizi Comuni e Funzioni Operative Condivise
38
Figura 13: Driver di ribaltamento per i servizi comuni
39
Figura 14: Driver di ribaltamento per le funzioni operative condivise
37 Aziende del settore idrico: al via l'Unbundling contabile, Amministrazione e Finanza, 2016, Aprile C.,
p.33
40
Obbligo di predisposizione ed invio dei Conti Annuali Separati secondo il regime
ordinario
a) per tutti i gestori del SII, ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono,
che svolgono una o pi tra le attivit di acquedotto, fognatura e depurazione, che
servano almeno 50.000 abitanti.
b) ai gestori grossisti del SII di dimensioni rilevanti che non siano stati autorizzati dall'
Ente di governo dell'ambito a predisporre i conti annuali separati secondo il regime
semplificato del SII.
Per differenza, per tutti i gestori del SII, ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo
compongono, che servono meno di 50.000 abitanti e i grossisti del SII autorizzati
dall'Ente di governo dell'ambito, purch operanti in un unico ATO.
Il sistema di Unbundling si articola nella creazione di conti annuali separati (CAS) che
comprendono il Conto Economico, lo Stato Patrimoniale, il prospetto riepilogativo della
movimentazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali, accompagnati da una
nota di commento e da una indicazione delle grandezze fisiche e monetarie sottostanti.
La differenza tra il regime ordinario ed il regime semplificato si sostanzia nell'onere
informativo richiesto.38 In particolare, il regime semplificato si caratterizza per il fatto
di non richiedere la separazione in comparti e per il fatto di consentire l'utilizzo, in
aggiunta ai sistemi di contabilit generale e analitica di elaborazioni e rilevazioni
gestionali ex post. Per il resto non ci sono differenze rilevanti circa i prospetti da
predisporre ed inviare. 39
38 Dalla separazione contabile una spinta al consolidamento, Laboratorio SPL Collana Acqua, 2016,
Berardi, Signori, Traini, p. 9
39 Unbundling contabile idrico ( Delibera 137/2016 AEEGSI)" , 2016, Corleto
41
Figura 15: Conti annuali separati
Nella redazione dei CAS, il gestore applica gli stessi criteri utilizzati nel bilancio di
esercizio, adottando a tal fine un sistema di contabilit che consenta di rilevare dati
analitici, verificabili e documentabili, in maniera distinta per le singole attivit, come se
queste fossero svolte da imprese separate, e quindi per ciascun comparto.
Nellattribuzione delle poste patrimoniali ed economiche il gestore deve attenersi ad un
ordine preciso che prevede innanzitutto lattribuzione diretta alle attivit o, in via
subordinata, ai Servizi Comuni e, quindi alle Funzioni Operative Condivise. Per tutte
quelle voci in cui lattribuzione diretta non possibile, il gestore procede ad
unattribuzione indiretta. Inoltre, per quanto riguarda lattribuzione diretta, i criteri da
seguire sono, nellordine: rilevazioni di contabilit generale, rilevazioni di contabilit
analitica e infine una specifica misurazione fisica del fattore produttivo utilizzato. Per
42
lattribuzione indiretta, come gi specificato di sopra, il gestore utilizza invece i cost
driver stabiliti dallAutorit.
La necessit di pervenire ad una disaggregazione dei costi e dei ricavi oltre che per
attivit e comparti anche per ATO costituisce una specifica che contraddistingue il
settore idrico. Nel caso operi su pi ATO, il gestore deve ancor prima dellattribuzione
per attivit e comparti, ripartire le poste contabili, quando direttamente attribuibili, tra i
diversi territori gestiti e creare una categoria residuale multiATO per i costi non
direttamente attribuibili ad uno specifico territorio che andr poi ulteriormente allocata
sulla base dei driver individuati da AEEGSI riportati in Figura 16. 40
Ne consegue che le aziende del settore idrico che risultino multiattivit e multiATO
dovranno effettuare le registrazioni contabili in modo sistematico durante tutto il
periodo amministrativo mediante una duplice classificazione delle componenti di
costo e ricavo: per attivit/comparto e per ATO.41
40 Dalla separazione contabile una spinta al consolidamento, Laboratorio SPL Collana Acqua, 2016,
Berardi, Signori, Traini, p. 9
41Aziende del settore idrico: al via l'Unbundling contabile, Amministrazione e Finanza, 2016, Aprile C.,
p.33
43
2.4.5 Tempistiche e sanzioni
Gli obblighi di Unbundling nel settore idrico decorrono dall'esercizio 2016 con le
seguenti considerazioni: 42
- l'anno 2016 considerato sperimentale (i dati relativi non saranno utilizzati ai fini
della definizione delle tariffe 2018)
- per gli anni 2016 e 2017 anche i gestori tenuti ad applicare il regime ordinario hanno
la facolt di adottare il regime semplificato a meno che, operando nel settore elettrico
e/o del gas non siano gi tenuti ad adottare il regime ordinario di separazione contabile.
- sar pertanto possibile fare ricorso, in aggiunta ai sistemi di contabilit generale e/o
analitica, a elaborazioni gestionali o evidenze prodotte ex post.
I Conti annuali separati, inclusi i conti separati per ATO e gli ulteriori prospetti
aggiuntivi previsti per il settore idrico, corredati dalla nota di commento, dalla relazione
del revisore e dal bilancio di esercizio devono essere trasmessi all'Autorit entro 90
giorni dall'approvazione del bilancio di esercizio. Il TIUC prevede che la trasmissione
dei Conti annuali separati avvenga con modalit telematica attraverso gli schemi resi
disponibili sul sito dell'Autorit entro il 30 novembre di ciascun anno precedente
l'esercizio a cui si riferiscono i conti annuali separati. Tale procedura sar applicata
anche per i Conti annuali separati relativi al settore idrico.44
44
Una volta a regime, la mancata applicazione dei sistemi di separazione contabile
comporta la non applicabilit dei contributi erogati dalla Cassa per i Servizi Energetici e
Ambientali (CSEA, ex Cassa Conguagli Settore Elettrico), come ad esempio il conto
istituito per la promozione della qualit. Per rendere lincentivo ancor pi efficace,
verosimile che per il nuovo metodo tariffario, cio a partire dal 2020, l'AEEGSI preveda
lobbligo per i gestori di trasmettere i prospetti redatti secondo i principi di separazione
contabile, pena lesclusione dallaggiornamento tariffario e una fissazione dufficio del
moltiplicatore pari a 0,9. 45
2.4.6 Conclusioni
45 Dalla separazione contabile una spinta al consolidamento, Laboratorio SPL Collana Acqua, 2016,
Berardi, Signori, Traini, p. 10
46 Dalla separazione contabile una spinta al consolidamento, Laboratorio SPL Collana Acqua, 2016,
Berardi, Signori, Traini, p. 10
45
3 IL CASO GEAL SPA
Attraverso l'esperienza sul campo, grazie ad un periodo di tirocinio della durata di tre
mesi, si tenter di illustrare le principali fasi del percorso che sta portando Geal SpA ad
implementare i nuovi Schemi Contabili, ponendo l'accento sulle problematiche pi
considerevoli riscontrate.
GEAL SpA viene istituita nel Marzo del 1993, con una partecipazione azionaria per il
99% del Comune di Lucca e per l'1% dell'Associazione degli Industriali. Nel 1995 si ha
la delibera d'affidamento del servizio idrico integrato da parte del Consiglio Comunale
di Lucca. Mentre la convenzione con il Comune di Lucca risale al Novembre del 1995
(rinnovata il 22 Aprile 1998) e segna l'inizio dell'Attivit operativa.
Nel Luglio del 1998 Geal SpA cede il 48% delle azioni a CREA SpA e Compagnie
Gnrale des Eaux, mentre nel Gennaio 1999 stipula un contratto di fornitura di acqua
potabile all'ingrosso con ACQUE di Pisa e A.S.A. di Livorno. Nel Marzo 1999 la
gestione del servizio idrico integrato si espande nei comuni di Borgo a Mozzano e
Pescaglia e nel Giugno del 2000 nel comune di Bagni di Lucca.
Nel Dicembre 2003 Geal SpA ottiene la certificazione del sistema gestione qualit
secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000.
46
A Giugno 2004, la partecipazione detenuta dal Comune di Lucca in Geal SpA, pari al
52% del capitale, viene ceduta a favore della Lucca Holding S.r.l., societ unipersonale
del Comune di Lucca, la quale, in data 24/11/2004, si trasformata in societ per azioni.
Nel Dicembre dello stesso anno si ha la cessione della gestione dei servizi nei Comuni
di Borgo a Mozzano, Pescaglia e Bagni di Lucca.
Nel Gennaio 2006, il gruppo CREA/Sigesa, detentore del 28,8% delle azioni di Geal
SpA con la societ CREA SpA, viene ceduto dal gruppo Bouygues al gruppo ACEA di
Roma. Alla stessa data, viene sottoscritto un importante accordo integrativo per la
tutela delle risorse idriche del Serchio, e degli acquiferi della Piana Lucchese di
Capannori e Porcari e del Padule del Bientina. Laccordo prevede il cofinanziamento
da parte del Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio degli interventi di
adeguamento dei sistemi fognari negli agglomerati civili di Lucca per limporto di circa
10.000.000 di euro ed un cofinanziamento della Geal SpA di pari ammontare.
In data Dicembre 2006 la Compagnie Generale des Eaux, detentrice del 19,2% delle
azioni Geal SpA, cambia denominazione sociale in Veolia Eau Compagnie Generale
des Eaux.
Nel Settembre 2009 viene rinnovato il contratto di fornitura di acqua allingrosso alle
aziende di Pisa e Livorno con validit decennale.
47
Con riferimento alla composizione societaria, si evidenziano le seguenti partecipazioni
azionarie (Figura 17):
La societ gestisce il servizio idrico integrato nel Comune di Lucca in base alle
Convenzioni di gestione con lente locale aventi scadenza naturale il 31.12.2025.
48
Con una Convenzione del 26.3.2007 invece regolato lacquisto di servizi allingrosso
concernenti il recapito delle acque reflue urbane ed industriali provenienti dal Comune
di Lucca ed il relativo trattamento nellimpianto di depurazione misto di Casa del
Lupo, che prevede specifici corrispettivi al gestore delle fognature dellATO 2
Toscana (Acque SpA), al gestore del suddetto impianto di depurazione (Aquapur
Multiservizi SpA) ed ai soggetti incaricati della fatturazione dei servizi in questione.
Nel 2015 rimasto inalterato il pacchetto di partecipazioni societarie di Geal SpA che
detiene una quota pari allo 0,1% del capitale in Ingegnerie Toscane (societ partecipata
per il 97,9% da altri gestori del servizio idrico della Toscana e per l1% da Acea SpA
che, come gruppo societario detiene complessivamente il 28,99% della societ al
31.12.2015), e una quota pari allo 0,4% del capitale sociale nella societ Le Soluzioni
Scarl. Geal SpA si avvale di entrambe le societ rispettivamente per i servizi di
ingegneria e per i servizi di call-center.
Di seguito, vengono presentati alcuni dati inerenti le principali attivit aziendali, riferiti
al 2014 e 2015.47
Relativamente all'attivit di acquedotto si osserva che nel 2015 sono stati effettuati
interventi di estensione della rete idrica di distribuzione per circa 2,8 Km. Anche a
seguito di ci sono stati effettuati nuovi allacciamenti e divisioni di impianti esistenti,
per cui si registrato un incremento pari allo 0,4% del numero delle utenze, e dello
0,7% per le unit immobiliari servite, rispetto allanno precedente.
Contemporaneamente si rilevato un significativo incremento del consumo medio per
utenza, pari al 4% ed un conseguente aumento dei quantitativi fatturati del 4,5%.
Circa il servizio di fognatura, si rileva una crescita di quasi 5 Km della rete fognaria, a
seguito degli interventi di completamento di quelli avviati nellanno precedente, e la
realizzazione di ulteriori lavori. Il numero delle utenze allacciate alla fognatura si
incrementato in misura ridotta (+0,3% sul numero di utenze e +0,7% come unit
immobiliari). Le quantit fatturate nel 2015 si sono invece incrementate in misura pari
al 2,2% dato che il quantitativo medio scaricato per le utenze civili aumentato
dell1,8%, ovvero in misura inferiore rispetto a quanto rilevato per i consumi di
acquedotto (+4%) dato che tra le utenze allacciate alla fognatura vi sono quelle non
49
allacciate allacquedotto per le quali il quantitativo consumato calcolato in via
parametrica. Il numero di queste ultime utenze si ridotto per effetto dellallaccio delle
stesse alla rete idrica. I ricavi complessivi del servizio fognatura si sono incrementati
rispetto al 2014 del 9,8%, sia per lincremento dei consumi, sia per lincremento della
tariffa.
Infine ci riferiamo alle attivit accessorie al servizio idrico integrato, ossia tutte quelle
attivit svolte da Geal SpA in regime di concorrenza, ovvero sul libero mercato, i cui
ricavi, nel 2015, sono aumentati dell1,2% ed il relativo contributo percentuale sul
fatturato complessivo della societ, stato pari al 4,6% circa. Laumento dei ricavi
accessori dovuto essenzialmente allattivit di gestione di impianti di depurazione
c/terzi, ovvero in particolare, ai ricavi derivante dalla gestione del depuratore del nuovo
ospedale di Lucca (/Mig.159). Lincremento dei ricavi inerenti la suddetta attivit ha
pi che bilanciato la diminuzione dei ricavi relativi alla depurazione dei rifiuti liquidi
autotrasportati, diminuita per /Mig. 66. Si invece registrato un leggero aumento
(/Mig.8) per il corrispettivo delle attivit di spurgo dei pozzi neri effettuata
direttamente dalla societ, grazie anche al mantenimento di due importanti commesse di
cui una a favore del Comune di Lucca, (alla Casa di Cura di Santa Maria) e laltra per lo
stabilimento ex Manifattura Sigaro Toscano, attivit per le quali stato fatturato
rispettivamente /Mig. 43 ed /Mig. 39.
50
3.2 LA CONTABILIT ANALITICA PRE-UNBUNDLING
In questa parte del lavoro si presenta la contabilit analitica di Geal SpA con riferimento
al periodo antecedente all'entrata in funzione del Documento 82/13 sull'Unbundling
Contabile. In particolare i dati presentati attengono all'esercizio 2014.
E' fondamentale considerare che, le aziende che fanno parte del servizio idrico integrato
non hanno un tipo di contabilit analitica standardizzato, bens ogni impresa utilizza il
metodo pi conforme alle proprie esigenze.
Sulla base del quadro dei costi che caratterizzano l'attivit aziendale, tra cui assume
rilevante importanza la voce di costo relativa al personale, e guidati dall' esigenza di
Geal SpA di evidenziare i risultati dell'attivit svolta, la decisione assunta inizialmente
stata quella di costruire un sistema di contabilit analitica interna per centri di costo48,
con la peculiarit che, grazie ad una struttura organizzativa poco articolata, i centri di
accumulo dei costi, oltre a rappresentare le macroattivit svolte, fossero generalmente
coincidenti con i centri di responsabilit economica e gestionale. I centri di
responsabilit rappresentano un elemento fondamentale del sistema di controllo di
gestione, e con essi si identificano le unit organizzative nelle quali suddivisa
lazienda, a capo di ciascuna delle quali vi un titolare che viene responsabilizzato
per i risultati conseguiti. A tal fine, nello studio dellattivit dellarea si andati a
coinvolgere il responsabile del rispettivo settore.
48 Per il concetto di contabilit per centri di costo si rimanda a: Strumenti per l'analisi dei costi, Volume
II, Approfondimenti di Cost Accounting, Terza Edizione, 2009, Miolo Vitali, p.69
51
dall'implementazione di una contabilit per centri di costo, ovvero un sistema contabile
che permetta di evidenziare come vengono assorbite da ciascuna divisione le proprie
disponibilit finanziarie.
Partendo dalla struttura organizzativa e in coerenza con le finalit che la societ voleva
perseguire, sono stati individuati i centri di costo di Geal SpA. L'idea stata quella di
costruire una mappa dei centri che contenesse solo quelli essenziali, in modo da
garantire un controllo degli stessi, dato che, un eccessivo grado di dettaglio, in talune
situazioni porta complicazioni anzich valore aggiunto.
Tendenzialmente la contabilit analitica della societ idrica Geal SpA era divisa per
settori. Gli oggetti di costo analizzati e gestiti, con riferimento all'esercizio 2014,
riguardavano i servizi all'utenza, i settori acquedotto, fognatura, depurazione e servizi
sia idrici che non idrici. La peculiarit dei centri di costo della societ stava nel fatto che
essi fungevano da contenitori di ricavi e di costi diretti dell'attivit, senza l'allocazione,
tramite le basi di riparto, dei costi indiretti. Di conseguenza, si parlava solamente di
centri finali49, i quali vedevano l'imputazione dei ricavi dell'attivit presa in esame
(acquedotto, depurazione, fognatura) e dei costi diretti riferiti a tale settore. Mentre i
costi comuni alle varie aree gestionali, necessari per il funzionamento dell'azienda,
venivano inseriti in un centro di struttura senza essere ribaltati sui centri finali.50
49 Si ricorda che i centri di costo finali possono essere sia centri produttivi sia centri comuni
50 Per approfondimenti si rimanda a : Strumenti per l'analisi dei costi, Volume I, Fondamenti di Cost
Accounting, 2008, Cinquini, pag.102-105
52
Figura 18: Aree e centri di costo ad esse dedicati nella contabilit analitica preUnbundling
in Geal SpA
Per quanto attiene alla codifica con cui identificare i vari centri di costo, nel periodo
antecedente all'emanazione del Documento 82/2013 sull'Unbundling, la scelta ricaduta
su una particolare nomenclatura poco complessa e facile da ricordare che permetteva ai
responsabili dei vari settori di svolgere le operazioni in maniera ordinata. In particolare,
stata inserita una codifica cifrata con il seguente significato:
53
i lavori di importo significativo svolti da Geal SpA per conto del Comune di
Lucca o di altri soggetti e da questi ultimi rimborsati alla societ.
3. Terza cifra, sempre 0.
4. Quarta cifra, che pu configurarsi in 1/ 2/ 5. Il numero 1 indica un'attivit
svolta nel Comune di Lucca; il numero 2 si riferisce alla vendita di acqua
all'ingrosso nel Comune di Pescaglia; infine, il numero 5 si riferisce alla
vendita di acqua all'ingrosso nelle Province di Pisa/Livorno.
5. Quinta cifra, o 0 o 1. Assume il valore 1 quando ci si riferisce all'attivit di
vendita di acqua all'ingrosso nella Provincia di Lucca, in particolare nel
Comune di Capannori, 0 in tutti i casi escluso il precedente.
6. Sesta cifra, o 0 o 1. Assume il valore 1 quando ci si riferisce all'attivit
specifica di allacciamento (sia esso riferito all'acquedotto o alla fognatura).
Anche questa attivit fondamentale per Geal SpA, tale da costituire un
centro di costo unico. Assumer invece il valore 0 in tutti i casi escluso il
precedente. Qualora ci si riferisca ai centri di costo investimenti e
commesse a rimborso, tale cifra pu assumere i valori A/D/F, a seconda
che le voci di costi riguardino rispettivamente l'attivit di acquedotto,
depurazione, fognatura.
Sulla base della codificazione appena descritta, nell'esercizio 2014 si sono configurati
18 centri di costo, con le particolarit di seguito illustrate (Tabella 1):
1A0100, centro di costo riferito all' attivit di acquedotto, nel quale venivano
inseriti ricavi e costi diretti di tale servizio. Pi chiaramente, nel periodo
precedente ai cambiamenti richiesti dalla Delibera sull'Unbundling, tutto ci che
atteneva alle attivit di dettaglio ovvero a quelle di captazione, adduzione,
distribuzione, potabilizzazione, misura e servizi accessori acquedotto, veniva
imputato in tale centro.
54
predeterminati (per l'attivit di allaccio esiste un tariffario che determina il
prezzo sulla base dei metri di allaccio), l'ipotetico guadagno dell'azienda dipende
esclusivamente dalla sua efficienza, tenendo i costi sotto controllo.
1F0101, centro di costo riferito all'attivit di allacci degli utenti alla fognatura di
cui Geal SpA si occupa, nel quale venivano inseriti ricavi e costi diretti di tale
servizio. Anche in questo caso, analogamente agli allacci all'acquedotto, era
interessante per la societ cogliere l'eventuale guadagno del servizio.
Inoltre, per far fronte all'esigenza di trasparenza delle procedure di attribuzione dei
costi capitalizzabili, sono stati creati in Geal SpA dei particolari centri chiamati centri
aggregativi di commesse (con margine a fine anno uguale a 0). In Tale area venivano
allocati i costi riferiti a commesse di investimento e di manutenzione straordinaria,
azzerati a fine esercizio mediante la capitalizzazione degli stessi, contestualmente alla
creazione del nuovo cespite o alla rilevazione dellinvestimento in corso di esecuzione
se non terminato. In dettaglio i centri aggregativi di commesse erano:
56
1L010D, centro di costo che accoglieva costi capitalizzabili con riferimento alle
attivit di depurazione, nel quale venivano inseriti i ricavi (rettifica dei costi
sostenuti) e i costi di tale servizio.
1L010F, centro di costo che accoglieva costi capitalizzabili con riferimento alle
attivit di fognatura, nel quale venivano inseriti i ricavi (rettifica dei costi
sostenuti) e i costi di tale servizio.
1L050A, centro di costo che accoglieva costi capitalizzabili con riferimento alle
attivit di vendita all'ingrosso nel Comune di Pisa e Livorno, nel quale venivano
inseriti i ricavi (rettifica dei costi sostenuti) e i costi di tale servizio.
1L010S, centro costo che accoglieva costi capitalizzabili con riferimento alla
struttura, nel quale venivano inseriti i ricavi (rettifica dei coti sostenti) e i costi di
tale servizio.
Infine, gli ultimi due centri di costo riguardano la struttura e sono i seguenti:
57
1S0000, centro di costo relativo alla struttura, con riferimento a tutti quei costi
comuni che potrebbero essere ripartiti nei centri di costo sopracitati (ad esempio
il costo del personale amministrativo).
Tabella 1: codifica dei centri di costo Geal SpA per l'esercizio 2014
1 2 3 4 5 6
1 societ Geal
A Acquedotto
D Depurazione
F Fognatura
L lavori (investimenti)
P prestazioni a rimborso (commesse c/terzi)
S struttura
0 nessun significato
1 gestione Lucca
2 fornitura Pescaglia
5 fornitura Pisa-Livorno
58
0 tutti i casi escl. succ.
1 acquedotto Lucca Capannori
A acquedotto
D depurazione
F fognatura
S struttura
59
CENTRI DI COSTO NON CODIFICATI MA UTILIZZATI PER AIT - AEEG
ACQUEDOTTO - AUTOBOTTE
ACQUEDOTTO - SERVIZI ACCESSORI
FOGNATURA - SERVIZI ACCESSORI
DEPURAZIONE - SPURGO
DEPURAZIONE - TRATT.LIQUAMI
AUTOPRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA
Nel procedimento di localizzazione dei costi individuati all'interno dei vari centri di
costo, fondamentale il contributo non soltanto del personale amministrativo, ma anche
dei responsabili delle varie aree operative aziendali. La corretta gestione del ciclo
passivo un ambito delicato che investe l'efficienza e il volume dei costi di un'azienda.
L'ottimizzazione dei processi legati al ciclo passivo si riflette anche su molte funzioni
strategiche dell'azienda quali, ad esempio, il monitoraggio delle scorte, la verifica degli
ordini e dei documenti di trasporto e, dunque, la riduzione dei tempi di approvazione dei
pagamenti, evitando di incorrere in solleciti o ritardi di pagamento. Risulta quindi
fondamentale la collaborazione dei vari responsabili delle aree aziendali. Sono loro i
primi attori nell'attribuzione dei costi, dato che essi, al momento dell'arrivo di un
documento di trasporto scrivono su di esso a quale centro di costo si riferisce e lo
trasmettono al responsabile area ciclo passivo che, dopo aver abbinato tale documento
con la fattura e, per procedura interna, anche con il modulo d'ordine, verificandone
opportunamente la congruit, si occupa di caricare la fattura passiva ai fini della
contabilit generale e ai fini IVA (a tale riguardo appone su di essa un timbro indicante
il numero della registrazione IVA) ed infine emette la liquidazione della fattura passiva.
Meno complessa invece l'attribuzione dei ricavi che vengono imputati nei vari centri
di costo direttamente dal responsabile area ciclo attivo dell'azienda.
Sulla base del quadro dei costi che caratterizza l'attivit aziendale, si notato come la
gran parte di essi concernevano i dipendenti che lavoravano in Geal SpA. In particolare,
60
la voce costo del personale veniva determinata per differenza seguendo un processo
caratteristico sintetizzato come segue:
1. Inizialmente il costo del personale totale veniva inserito nel centro di costo
struttura 1S0000 dal responsabile risorse umane.
2. Il secondo passo del processo era compito del responsabile del controllo di
gestione, il quale si avvaleva delle facilitazioni derivanti dal programma
Timesheet. Si tratta di un software che ha lo scopo di monitorare e
analizzare l'attivit dei dipendenti in azienda, con i relativi vantaggi per il
conto economico aziendale. Con tale software l'azienda poteva ottimizzare i
processi di raccolta dei dati aziendali (presenze del personale, svolgimento
delle attivit, controllo dei tempi di lavoro) relativi alla produzione e alla
gestione delle commesse. In particolare, il soggetto responsabile del
controllo di gestione imputava ai centri di costo dedicati, solamente il costo
del lavoro dei dipendenti che avevano lavorato all'interno dei centri
transitori, virtuali (centri aggregativi di commesse), la cui peculiarit di
iniziare con la dizione 1L e quelli che avevano lavorato nell'area delle
commesse a rimborso, centri di costo la cui peculiarit di iniziare con la
dizione 1P.
3. Il restante valore del costo del personale veniva poi suddiviso nei vari centri
di costo a seconda del settore di riferimento di ogni dipendente. Per coloro
che avevano lavorato nelle aree dei centri transitori/virtuali e nelle
commesse a rimborso, veniva imputata al rispettivo centro di costo solo la
parte non imputata alle aree di cui al secondo processo.
Nel seguito del presente lavoro vedremo come, in conseguenza dell'entrata in funzione
del Documento 82/2013 sull'Unbundling, e quindi per gli esercizi successivi al 2014,
nata l'esigenza di implementare il programma Timesheet per tutti i centri di costo
effettuando una imputazione mensile e non pi trimestrale e, soprattutto imponendo la
compilazione informatica a tutti gli operatori coinvolti eliminando gli sprechi di tempo
dovuti al caricamento di dati raccolti in modo cartaceo, tramite ladozione di specifica
procedura.
61
Con l'obiettivo di una maggior chiarezza del lettore il lavoro adesso presenta il
consuntivo gestionale 2014 di Geal SpA riclassificato per centri di costo (Tabella 2).
Tale estrazione si ottiene raggruppando i vari conti di Geal SpA per le principali voci di
Bilancio e poi suddividendole nei vari centri di costo. Come gi accennato in questo
capitolo, emergono tra i costi, quelli relativi al personale e in secondo luogo alla forza
motrice, mentre in relazione ai ricavi la voce pi consistente quella inerente le tariffe
del SII. La riclassificazione permette inoltre di esaminare la rilevanza di ogni centro di
costo; si deduce infatti come il centro 1A0100 sia quello pi consistente, a conferma del
fatto che il settore acquedotto rappresenta larea pi rilevante per Geal SpA.
Tabella 2: Consuntivo gestionale Geal SpA riclassificato per centri di costo. Esercizio
2014. ( /mig)
14 Trattamento bottini
15 Spurgo pozzi neri
16 Lavori c/terzi 9
18 Ricavi diversi
25 Penalit 321
TOTALE RICAVI
ACCESSORI 427 154
62
26 Contributi 12 11
27 Plusvalenze 1
28 Sopravv. Attive gest. Ord. 5
63
50 Assicurazioni
51 Consulenze e servizi tecnici 2
52 Servizi per salute e sicurezza 2
53 Royalties tariffa fog. e dep.
55 Spese per organi sociali
56 Consulenze amministrative
57 Consulenze legali 3
Gestione e manutenzione
58 uffici 11
59 Spese telefoniche 1
74 Locazioni e noleggi 8
TOTALE CANONI E
AFFITTI 1.558 214
Contributi funzionam. Enti e
85 ass. 1
64
89 Minusvalenze
75 Retribuzioni 706 58 22
76 Oneri sociali
77 TFR
78 Altri costi del personale
AREA FINANZIARIA 18 19
94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari 10
65
98 Imposte correnti
99 Imposte differite
TOTALE IMPOSTE
24 Altri ricavi 3 2
26 Contributi 39
27 Plusvalenze
28 Sopravv. Attive gest. Ord. 5
66
21 Increm. immob. - servizi 2 404 89
38 Cancelleria e varie 8 1
TOTALE CONSUMI
MATERIE 478 204 5 445 370
40 Sostituzione condotte 322
41 Realizzazione allacciamenti 128
Trasporto e smaltimento
42 fanghi 232
43 Realizzazione lavori
44 Manutenzione aree a verde 10 10
50 Assicurazioni 3
67
55 Spese per organi sociali
56 Consulenze amministrative 1
57 Consulenze legali 1 2
Gestione e manutenzione
58 uffici 13 1
59 Spese telefoniche
60 Servizi per la bollettazione
61 Servizi informatici 5 1
62 Servizi di call-center
63 Servizi bancari e riscossione
64 Servizi postali 1 1
74 Locazioni e noleggi 7 2
TOTALE CANONI E
AFFITTI 195 601 5 2
Contributi funzionam. Enti e
85 ass. 2
89 Minusvalenze 1 3
68
75 Retribuzioni 518 408 36 374 22
76 Oneri sociali
77 TFR
78 Altri costi del personale
82 Svalutazioni
83 Accantonamenti fondi rischi
84 Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI 315 255
AREA FINANZIARIA
94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari
AREA STRAORDINARIA
98 Imposte correnti
99 Imposte differite
TOTALE IMPOSTE
10 Tariffa S.I.I.
11 Vendita acqua all'ingrosso
19 Destinazione FoNI utenze disagiate
TOTALE RICAVI TARIFFARI
12 Corrispettivi di allacciamento
13 Ricavi accessori al S.i.i.
14 Trattamento bottini
15 Spurgo pozzi neri 44
16 Lavori c/terzi 89
17 Vendita servizi a terzi
18 Ricavi diversi
25 Penalit
TOTALE RICAVI ACCESSORI 89 44
30 Forza motrice
31 Costo materiale idraulico 40 3
70
32 Costo materiale elettr./el.mecc. 123 1
38 Cancelleria e varie
57 Consulenze legali
58 Gestione e manutenzione uffici
59 Spese telefoniche
60 Servizi per la bollettazione
61 Servizi informatici 7
62 Servizi di call-center
63 Servizi bancari e riscossione
64 Servizi postali 2
71
65 Servizi per il personale
66 Rimborsi spese
67 Costo personale in somministr.
68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi
VALORE AGGIUNTO 71 15 2 22 43
75 Retribuzioni 71 15 2 1
76 Oneri sociali
77 TFR
78 Altri costi del personale
72
84 Altri accantonamenti
AMMORT. E SVALUTAZIONI
REDDITO OPERATIVO 21 43
AREA FINANZIARIA
94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari
AREA STRAORDINARIA
98 Imposte correnti
99 Imposte differite
TOTALE IMPOSTE
RISULTATO NETTO 21 43
73
12 Corrispettivi di allacciamento 293
18 Ricavi diversi 17 17
25 Penalit 34 355
TOTALE RICAVI
ACCESSORI 50 1.409
26 Contributi 63
27 Plusvalenze 1
28 Sopravv. Attive gest. Ord. 5 41 17 74
74
TOTALE CONSUMI
MATERIE 49 2 3.664
40 Sostituzione condotte 491
41 Realizzazione allacciamenti 203
Trasporto e smaltimento
42 fanghi 232
43 Realizzazione lavori 63
44 Manutenzione aree a verde 68
47 Assicurazione autoveicoli 29
49 Analisi chimiche 29
50 Assicurazioni 64 67
51 Consulenze e servizi tecnici 4 356
Servizi per salute e
52 sicurezza 5 8
57 Consulenze legali 39 9 54
Gestione e manutenzione
58 uffici 25 49
59 Spese telefoniche 111 112
60 Servizi per la bollettazione 100 100
61 Servizi informatici 29 23 68
62 Servizi di call-center 55 55
75
69 Altri servizi diversi 34 7 55
73 Altri canoni 39
74 Locazioni e noleggi 21 38
TOTALE CANONI E
AFFITTI 171 2.746
Contributi funzionam. Enti e
85 ass. 214 217
76
90 Altri proventi finanziari 20 57
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari -10
AREA STRAORDINARIA 18 9
ANDAMENTO ECONOMICO
RICAVI 15.289
PRODUZIONE D'ESERCIZIO 17.548
VALORE AGGIUNTO 7.545
MARGINE OPERATIVO LORDO 4.163
REDDITO OPERATIVO 2.593
RISULTATO NORMALE ANTE IMPOSTE 2.614
RISULTATO ANTE IMPOSTE 2.623
RISULTATO NETTO 1.655
77
3.3 I PROCESSI DI ADATTAMENTO DELLA CONTABILIT
ANALITICA PREVISTI DALLA DISCIPLINA UNBUNDLING
stato esteso lambito di applicazione della disciplina anche al settore idrico oltre a
quelli del gas e dellenergia;
78
di controllo di gestione normato per legge che consente di disporre di conti annuali
separati, per business.
Alla luce di quanto esposto deriva che, per tutte le aziende che operano nel settore
idrico diviene obbligatorio mettere a regime un sistema di contabilit analitica ben
strutturato in grado di rilevare fin dallorigine la destinazione delle poste economiche e
patrimoniali. Ogni impresa dovr quindi verificare che il proprio sistema contabile
possegga i requisiti richiesti. Dato il maggior dettaglio richiesto dai CAS per alcune
voci rispetto a quanto previsto per la creazione del bilancio di esercizio, diviene
fondamentale per lazienda la predisposizione di un dettagliato piano dei conti.
Dopo aver analizzato nel cap.3.2 la contabilit analitica preUnbundling allinterno della
societ Geal SpA, nelle pagine che seguono si procede allanalisi dei cambiamenti che
hanno portato ad una riorganizzazione della contabilit analitica per ottemperare alle
disposizioni richieste dalla disciplina in questione, percorrendo le linee guida pensate
dall AEEGSI per una corretta applicazione della stessa. Dopo uno sguardo ai principali
processi di adattamento in conformit alle prime disposizioni Unbundling contenute nel
Documento 82/2013, lanalisi si soffermer particolarmente sullapplicazione di quanto
prescritto dalla Deliberazione 137/2016 approfondendo alcune tematiche specifiche.
Giocher un ruolo chiave, in questo ambito, lottima conoscenza delle regole
Unbundling, unitamente alla capacit di disporre di una visione della struttura
organizzativa e contabile cui lazienda deve ormai obbligatoriamente pervenire, per
rendere stabili e meno invasivi possibile gli inevitabili cambiamenti da adottare.
Nel caso Geal SpA le dinamiche istituzionali hanno preso il via nel Febbraio 2013 con il
Documento 82/2013 sullUnbundling emanato da parte dellAutorit per lenergia
elettrica, il gas e il servizio idrico e recepito dalla capogruppo ACEA, il quale ha
previsto una maggior significativit della contabilit analitica rispetto alle registrazioni
normalmente effettuate richiedendo una suddivisione in attivit e comparti delloperato
aziendale in modo da consentire lanalisi dei risultati economici e gestionali per ogni
business.
79
Il Documento si lega indissolubilmente alla Delibera AEEG del 18 Gennaio 2007
n.11/0751che disciplina la separazione amministrativa e contabile (Unbundling) per le
imprese operanti nei settori dellenergia elettrica e del gas e alle delibere 585/201252 e
643/201353 che, nel definire la tariffa del servizio idrico integrato rispettivamente per il
biennio 2012-2013 (con il c.d. metodo tariffario transitorio) e per il biennio 2014-2015,
hanno previsto la suddivisione delle attivit aziendali in 4 macrocategorie:
Alla luce di quanto appena esposto risultato necessario per Geal SpA procedere ad una
armonizzazione della contabilit analitica aziendale con quella richiesta dalla
precedente disposizione.
Un primo esame della Normativa 82/2013 ha portato alla suddivisione degli oggetti di
costo come richiesto. Ogni centro di costo, stato diviso in vari sottocentri,
considerando tre livelli di osservazione, partendo da una macroarea principale.
1. Acquedotto
2. Fognatura
80
3. Depurazione
4. Altri servizi
81
Sempre in riferimento al secondo livello di osservazione, l'attivit di fognatura consiste
nello svolgimento delle operazioni di realizzazione, gestione e manutenzione, nonch di
ricerca e controllo perdite, delle infrastrutture per lallontanamento delle acque reflue,
tra cui le acque reflue industriali, di prima pioggia e di dilavamento e le acque reflue
assimilate alle domestiche, nonch delle infrastrutture per la raccolta e lallontanamento
delle acque meteoriche e di drenaggio urbano; comprende le reti di raccolta, i collettori
primari e secondari, gli emissari e le stazioni di sollevamento, fino al trattamento finale;
include la realizzazione e manutenzione delle connessioni degli utenti alla rete fognaria
e la pulizia e manutenzione delle caditoie stradali.
82
Mentre lattivit di depurazione, al secondo livello di analisi si articola in:
83
4. Attivit non idriche: che comprende attivit diverse dai servizi idrici ma svolte
mediante anche lutilizzo di infrastrutture dei servizi idrici
84
5. Distribuzione: centro suddiviso in realizzazione, gestione e manutenzione delle
infrastrutture di distribuzione dellacqua potabile, la realizzazione, gestione e
manutenzione delle infrastrutture per cessione di acqua allingrosso ad altri
gestori del servizio idrico integrato, la realizzazione e manutenzione delle
connessioni utenti alla rete idrica (definiti allacci), un ulteriore sottocentro per
la ricerca e controllo perdite della rete di distribuzione dacqua
85
Per lattivit di fognatura costituiscono comparti di separazione contabile:
Anche per la macroarea dei servizi la Normativa richiede una suddivisione ad un terzo
livello di analisi relativamente a:
88
Partendo da questi presupposti, stata proposta una nuova codifica dei centri di costo
che rispettasse i parametri della Normativa Unbundling, senza discostarsi troppo da
quella utilizzata prima del Documento e tenendo conto anche delle possibilit offerte
dallattuale gestionale aziendale (Acg), le cui problematiche verranno studiate nel
seguito del capitolo, e degli obiettivi societari. (Tabella 3)
Tabella 3: Centri di costo Geal SpA dopo il recepimento del Documento 82/2013
Acquedotto Acquedotto
Sorgenti 1A0CE0
Allacci 1A0DA0
89
Ingrosso Capannori 1A0DI1
Fognatura Fognatura
Depurazione Depurazione
Residuo/laboratorio 1D0ME0
Servizi Servizi
90
Gestione amministrativa fatt
(b.o.) 1I0VZ0
STRUTTURA
Investimenti
Lavori acquedotto
Pisa/Livorno 1L0003
Commesse a rimborso
91
Commesse acquedotto 1P000A
VIRTUALE
1A0000 acquedotto
CENTRO DI COSTO
92
1A0DA0 acquedotto distribuzione realizzazione manutenzione connessioni utenti rete
idrica (ALLACCI)
1A0DI0 acquedotto distr. real. gest. manut. infrastrutture cessione acqua ingrosso
VIRTUALE
1F0000 fognatura
CENTRO DI COSTO
VIRTUALE
1D0000 depurazione
CENTRO DI COSTO
93
1D0M00 depurazione mista civile/industriale
1D0MG0 depurazione mista civile/industriale real. gest. manut. sito sopra soglia
dimens. 2000 abitanti equivalenti
VIRTUALE
CENTRO DI COSTO
1I0ZM0 altri servizi misura servizi idrici instal. manut. modifica misuratori di portata
1I0ZT0 altri servizi misura servizi idrici rilevazione elaborazione archiviazione dati di
misura gest. telecontr. telegest.
1I0ZM4 altri servizi misura servizi idrici inst manut mod acquedotto
1I0ZM5 altri servizi misura servizi idrici inst manut mod fognatura
1I0ZTA altri servizi misura servizi idrici rilevazione elaborazione archiviazione dati di
misura gest. telecontr. Telegest. acquedotto
1I0ZTF altri servizi misura servizi idrici rilevazione elaborazione archiviazione dati di
misura gest. telecontr. Telegest. Fognatura
1I0ZTD altri servizi misura servizi idrici rilevazione elaborazione archiviazione dati di
misura gest. telecontr. Telegest. Depurazione
CENTRO DI COSTO
1S0000 Struttura
CENTRO DI COSTO
96
Figura 19: Centri di costo Geal SpA area acquedotto
98
Riguardo all'attivit di fognatura, Geal SpA ha adempito alle richieste del Documento
con la peculiarit di aver eliminato il centro di costo relativo alla raccolta e
allontanamento di acque meteoriche e di drenaggio urbano con infrastrutture dedicate
(fognature bianche) dal momento che la societ non svolgeva quel tipo di attivit.
Vengono invece previsti gli altri tre centri di costo: 1F00M0 centro di costo relativo alla
gestione infrastrutture; 1F00P0 centro di costo relativo alla ricerca perdite; 1F00A0
centro di costo relativo agli allacci alla fognatura.
99
L'attivit di depurazione ha mantenuto la conformazione richiesta dalla Normativa,
articolandosi in depurazione riservata al servizio idrico integrato e depurazione mista
civile industriale. Dalla grafica si osserva che il centro di costo 1D0SG0, riferito ai
depuratori di solo SII che servono pi di 2000 abitanti, evidenziato in nero. Questo
indica che tale centro non previsto in Geal SpA, che presenta solo il comparto residuo
(1D0SE0). Il centro di costo attinente alla depurazione mista civile industriale
(1D0M00), parallelamente a quanto richiesto, si articola in due comparti: 1D0MG0 per i
depuratori che servono pi di 2000 abitanti, e 1D0ME0, comparto residuale/
laboratorio.
100
Figura 22: Centri di costo Geal SpA area servizi acquedotto
1I0VU0 (gestione
tecnica amministrativa
utenti)
1I0VZ0 Gestione
amministrativa fatt
1I0V00 (gestione (b.o.)
1I0000 (servizi) tecnica
amministrativa)
1I0VB0 (gestione
tecnica amministrativa
morosit)
1I0RO0 (vendite
autobotte)
1I0R00 (altre attivit
idriche)
1I0RQ0 (case
dell'acqua)
101
Figura 23: Centri di costo Geal SpA area servizi fognatura
102
Figura 24: Centri di costo Geal SpA area servizi depuratore
103
L'area relativa ai servizi quella che ha presentato maggiori novit. Per semplicit
interna i servizi sono stati divisi tra le varie attivit costruendo una grafica per ognuna di
esse. Per quanto riguarda la misurazione dei servizi idrici, Geal SpA ha deciso di
istituire due centri di costo macro che racchiudono tutte le attivit di misura relative ad
acquedotto e fognatura ( rispettivamente 1I0ZM4 E 1I0ZM5) ed ha mantenuto il
comparto relativo al telecontrollo e alla telegestione distinte per le tre attivit ( 1I0ZTA
comparto telecontrollo e telegestione acquedotto; 1I0ZTF comparto telecontrollo e
telegestione fognatura; 1I0ZTD comparto telecontrollo e telegestione depurazione). Per
quanto riguarda invece la gestione utenti, sono stati istituiti tre comparti: 1I0VU0
comparto relativo alla gestione tecnica amministrativa utenti (front-office); 1I0VZ0
comparto relativo alla gestione amministrativa fatturazione (back office), ed infine
1I0VB0 comparto relativo alla gestione amministrativa morosi. stata poi ampliata la
struttura delle altre attivit idriche, queste vengono raccolte nei comparti relativi a:
vendite autobotte (1I0RO0) e case dell'acqua (1I0RQ0) per la parte riferita
all'acquedotto; trattamento reflui e percolati e spurgo utenti (1I0RFO e 1I0RN0) con
rifermento all'attivit di depurazione e servizi accessori fognatura (1I0RS0) con
riferimento all'attivit di fognatura. Abbiamo visto come, nella contabilit
preUnbundling, tutto ci che atteneva all'attivit di fognatura veniva imputato in un
unico centro, come se tutta l'attivit di Geal SpA fosse all'interno del SII, la gestione era
pi facile ma meno precisa rispetto a quella attuale, che ha previsto l'istituzione di centri
di costo per quelle attivit che non rientrano nel SII. Per esempio, il servizio di stasatura
fognatura, i cui costi venivano imputati nell'unico centro riferito all'attivit di fognatura
(1F0100), dopo il recepimento del Documento 82/2013 ricadono nel centro 1I0RS0,
relativo ai servizi accessori fognatura. Questo importante soprattutto perch tutto ci
che fuori dal perimetro del SII sono servizi in concorrenza e quindi extratariffa (non
vengono presi in considerazione ai fini del calcolo della tariffa e quindi della
determinazione del VRG54). Di conseguenza il sistema contabile preUnbundling
penalizzava chi aveva alti servizi accessori mentre il nuovo sistema, imputando i servizi
accessori alle altre attivit idriche, impedisce che vengano imputati alla tariffa del SII
costi relativi ad altre attivit, il cui riconoscimento avviene mediante un meccanismo di
sharing dei profitti attribuibili alle stesse aree, premiando il gestore che, rispetto ai
54
Vincolo ai Ricavi del Gestore
104
criteri definiti in fase di pianificazione, riesce ad implementare gli stessi profitti. Un
trattamento simile ha riguardato il settore depurazione. Mentre prima dell'Unbundling,
tutta l'area veniva imputata in un unico centro di costo (1D0100) e tendenzialmente era
riconosciuta ai fini del calcolo della tariffa, col recepimento della disciplina di
separazione contabile, stato previsto un centro di costo relativo alle altre attivit
idriche 1I0R00 (articolato per l'attivit di depurazione nei comparti relativi al
trattamento reflui e percolati 1I0RF0 e allo spurgo utenti 1I0RN0). In questo modo
rimarr in depurazione tutto ci che viene riconosciuto in tariffa, la restante parte verr
estrapolata (sia costi che ricavi) ed imputata ai centri relativi alle altre attivit idriche.
Infine stato mantenuto il comparto per le altre attivit non idriche riferite
esclusivamente ai certificati verdi, servizio attinente all'attivit di depurazione
(1I0E00).
L'area dei servizi quindi stata semplificata rispetto a quanto richiesto dalla Normativa.
Il motivo di tale scelta che la maggior parte di questi centri di costo e comparti
sarebbero stati movimentati solo di poche voci e perci poco significativi, con costi che
non avrebbero giustificato il risultato ottenuto.
105
Figura 25: Grafico Costi Comuni
Questo sistema dellUnbundling prevede non solo una definizione pi precisa di quelli
che sono i centri dimputazione della contabilit analitica, ma anche un modo nuovo di
ragionare, ponendo lattenzione non pi su centri di costo statici, bens su una logica di
processi ed attivit. Loperato quindi deve essere incentrato su un ragionamento
trasversale, con la consapevolezza che spesso unattivit pu ripartirsi su pi centri di
costo. La trattazione prosegue con l'esposizione dettagliata dei processi di adattamento
resi necessari nel recepimento delle disposizioni Unbundling che hanno interessato
l'ultimo biennio.
106
3.3.2 Il recepimento delle disposizioni Unbundling emanate nell'ultimo biennio
Fino a questo punto il lavoro ha posto attenzione sui cambiamenti portati nella
contabilit analitica di Geal SpA dal primo Documento di Consultazione
sullUnbundling (82/2013). La Normativa andata avanti con il Documento per la
Consultazione 379 del Luglio 2015 e il Documento 515 di Ottobre 2015 che precedono
la definitiva Delibera n.137 del 2016 attualmente in analisi. Geal SpA ha proceduto in
maniera graduale all'implementazione di tali disposizioni, le cui peculiarit sono state
illustrate nel cap.2.4.
Si presenta adesso l'attuale nomenclatura utilizzata da Geal SpA per identificare i vari
centri di costo. (Tabella 4)
CODIFICA CENTRI DI
COSTO
1 2 3 4
societ
1 Geal
A acquedotto
F fognatura
D depurazione
107
I altri servizi
S costi comuni
lavori
L investimenti
prestazioni a
P rimborso
nessun
0 significato
C captazione
P potabilizzazione
A adduzione
D distribuzione
mista
M civile/industriale
misura servizi
Z idrici
V vendita agli utenti
R altre attivit idriche
E attivit non idriche
servizio idrico
S integrato
0 non specificato
1 gestione Capannori
2 gestione Pescaglia
gestione
3 Pisa/Livorno
4 vari acquedotto
5 vari fognatura
A acquedotto
F fognatura
D depuratore
Sulla base di tale codifica si sono configurati i seguenti centri di costo (Tabella 5):
109
Fognatura nera e
Fognatura mista 1F00M0 Gestione infrastrutture 1F00M0
Telecontrollo telegest.
Fog. 1F00T0
Ricerca perdite 1F00P0
Allacci 1F00A0
Misuratori
fognatura 1F0Z00 Gestione infrastrutture 1F0ZM0
Servizio idrico
Depurazione integrato 1D0S00 Servizio idrico integrato 1D0SE0
Misto Gestione > 2000
civile/industriale 1D0M00 abitanti 1D0MG0
Residuo/laboratorio 1D0ME0
Telecontrollo telegest.
Dep 1D0MT0
Altre attivit
idriche 1I0R00 Vendite autobotte 1I0RO0
Case dell'acqua 1I0RQ0
Trattamento reflui
percolati 1I0RF0
Spurgo utenti 1I0RN0
Servizi accessori
fognatura 1I0RS0
Servizi accessori
depuratore 1I0RD0
Riscossione 1I0RR0
110
FUNZIONI
OPERATIVE
CONDIVISE
(FOC)
Gestione utenze Gestione tecn-ammin
idriche 1C0V00 utenti (f.o.) 1C0VU0
Gestione
amministrativa morosi 1C0VB0
Gestione
amministrativa fatt
(b.o.) 1C0VZ0
COSTI
COMUNI
Struttura -
amministrativi e
Costi di struttura 1S0000 finanziari 1S0N00
Struttura - organi
societari e staff 1S0O00
Struttura -
approvvigionamento e
acquisti 1S0A00
Struttura - servizi del
personale 1S0P00
Struttura ufficio tecnico 1S0U00
Struttura R.U.P. 1S0R00
Struttura - servizi
informatici 1S0I00
Struttura - servizi di
telecomunicazioni 1S0T00
Struttura - servizi
immobiliari 1S0S00
111
Lavori investimento
Investimenti acquedotto 1L000A
Lavori investimento
acquedotto
Pisa/Livorno 1L0003
Lavori investimento
depurazione 1L000D
Lavori investimento
fognatura 1L000F
Lavori investimento
struttura 1L000S
I centri di costo in Tabella 5 possono essere sintetizzati nei grafici di seguito presentati. (Figura
26, Figura 27, Figura 28, Figura 29, Figura 30, Figura 31, Figura 32)
112
Figura 26: Centri di costo Geal SpA area acquedotto
1A0CG0 (pozzi)
1A0C00
(captazione)
1A0CE0 (residuo,
sorgenti)
1A0P00
1A0PE0 (residuo)
(potabilizzazione)
1A0AM0 (real
1A0A00
gestione man
(adduzione) infrastrutture)
ACQUEDOTTO
1A0DM0 (real
gestione man
infrastrutture) ***
1A0DP0 (perdite)
1A0D00
(distribuzione)
1A0DA0 (allacci)
1A0DI1 (ingrosso
1A0DT0 Capannori)
(telecontrollo-
telegestione)
113
Figura 27: Centri di costo geal SpA area fognatura
1F00M0 (gestione
infrastrutture)
1F00T0 (Telecontrollo-
telegestione fognatura)
1F00M0 (fognatura
nera e mista )
1F00P0 (ricerca
perdite)
1F0000 (fognatura)
1F00A0 (allacci)
114
Figura 28: Centri di costo Geal SpA area depuratore
1D0000
(depuratore) 1D0MG0 (real gest
> 2000 abitanti) ***
1D0MT0
(telecontrollo-
telegestione
depuratore)
115
Figura 29: Centri di costo Geal SpA area altre attivit idriche
1I0RO0 (vendite
autobotte)
1I0RQ0 (case
dell'acqua)
1I0RF0
(trattamento
reflui e
percolati)
1I0RS0 (servizi
accessori
fognatura)
1I0RD0 (servizi
accessori
depuratore)
1I0RR0
(riscossione)
116
Figura 30: Centri di costo Geal SpA area altre attivit non idriche
117
Figura 31: Centri di costo geal SpA area Funzione Operative Condivise
1C0VU0 (gestione
tecn.-ammin. utenti
(f.o.))
118
Figura 32: Centri di costo geal SpA area Servizi Comuni
1S0O00 (organi
societari e di staff)
1S0N00 (servizi
ammin. e
finanziari)
1S0P00 (servizi per
il personale)
1S0A00
(approvigionamenti
ed acquisti)
1S0000 (costi di
struttura) 1S0U00 (ufficio
tecnico)
1S0R00 (struttura
R.U.P.)
1S0I00 (servizi
informatici)
1S0S00 (servizi
immobiari)
1S0T00 (servizi di
telecomunicazione)
gi stato specificato, nel cap. 2.4.2, come le nuove Disposizioni abbiano richiesto un
sistema di separazione contabile articolato in attivit e comparti (a sua volta
eventualmente suddivisi in sottocomparti). Geal SpA utilizza a riguardo una specifica
dicitura interna coerente con il software di contabilit analitica aziendale, riferendosi ai
comparti in termini di centri di costo e ai sottocomparti in termini di commesse.
Relativamente allattivit di acquedotto si osserva come Geal SpA abbia adottato una
suddivisione coerente con quella prevista nelle nuove disposizioni che richiedono
larticolazione dellattivit acquedotto nei comparti relativi a:
- Captazione
- Potabilizzazione
119
- Adduzione
- Distribuzione
- Misura
La principale novit sta proprio nellintroduzione del comparto 1A0Z00 relativo alla
misura acquedotto a sua volta legato al sottocomparto 1A0ZM0 (gestione). Inoltre
stato inserito il sottocomparto 1A0DT0 relativo al telecontrollo e alla telegestione,
attivit riferita al comparto di distribuzione (ex centro di costo 1I0ZTA).
Larea relativa alla fognatura ha generato rilevanti cambiamenti dal momento che le
nuove disposizioni richiedono unarticolazione dellattivit in due principali comparti:
fognatura nera e mista (1F00M0) e misuratori fognatura (1F0Z00). Il centro 1F00M0
stato articolato nelle seguenti commesse: 1F00M0 gestione infrastrutture; 1F00T0
telecontrollo e telegestione fognatura (ex 1I0ZTF); 1F00P0 ricerca perdite e 1F00A0
allacci. Gli ultimi due, mentre prima erano centri di costo ora sono diventati commesse.
Mentre il centro di costo 1F0Z00 relativo ai servizi di misurazione fognatura fa
riferimento alla singola commessa 1F0ZM0, corrispondente allex centro di costo
1I0ZM5.
Come osservabile, larea relativa alla depurazione quella che ha presentato minori
cambiamenti rispetto a quelli richiesti dal primo Documento Unbundling. I nuovi
adempimenti hanno richiesto soltanto, infatti, lintroduzione della commessa di costo
1D0MT0, coincidente con il vecchio centro 1I0ZTD.
Per rispondere alle mutate richieste regolatorie stato necessario effettuare le seguenti
modifiche del sistema di contabilit analitiche:
120
3. Svuotare la commessa di costo 1I0ZTF, alimentando con le poste
contabili prima l localizzate la commessa 1F00T0 ed agganciarla al
centro di costo 1F00M0;
4. Svuotare la commessa di costo 1I0ZM5, alimentando con le poste
contabili prima l localizzate la commessa 1F0ZM0 ed agganciarla al
centro di costo 1F0Z00;
5. Svuotare la commessa di costo 1I0ZTD, alimentando con le poste
contabili prima l localizzate la commessa 1D0MT0 ed agganciarla al
centro di costo 1D0M00;
6. Cambiare di natura il centro di costo 1F00P0 trasformandolo in
commessa di costo e quindi collegarla al centro di costo 1F00M0;
7. Cambiare di natura il centro di costo 1F00A0 trasformandolo in
commessa di costo e quindi collegarla al centro di costo 1F00M0;
Per quanto riguarda le prime, stato necessario (per coerenza con la nuova codifica)
cambiare codice al vecchio centro di costo 1I0V00 (ed alle corrispondenti commesse
121
1I0VU0, 1I0VZ0 e 1I0VB0, trasformandolo in 1C0V00 (e rispettivamente in 1C0VU0,
1C0VZ0 e 1C0VB0) spostando ovviamente tutte le preesistenti poste contabili nei nuovi
oggetti di costo.
I Costi Comuni, sono rappresentati dal centro di costo 1S0000 denominato costi di
struttura analogamente a quanto previsto dal primo Documento. Spostando l'analisi al
livello inferiore risultato indispensabile la creazione di nuove commesse da valutare
con attenzione quali: 1S0O00 organi societari e staff, 1S0N00 servizi amministrativi e
finanziari, 1S0P00 servizi per il personale, 1S0A00 approvvigionamenti e acquisti,
1S0I00 servizi informativi, 1S0S00 servizi immobiliari,1S0T00 servizi di
telecomunicazione. Gi presenti nella precedente codifica erano i centri relativi
all'ufficio tecnico e alla struttura R.U.P.
Infine, sono rimaste invariate le commesse relative agli investimenti e alle prestazioni a
rimborso.
122
sopravvivenza e la crescita dell'azienda risulta infatti sempre pi legata alla capacit di
prendere in modo rapido quelle decisioni che garantiscono un riallineamento tempestivo
alle mutate condizioni esterne.
L'area di Controllo di Gestione si preoccupa infatti di fornire agli attori aziendali gli
strumenti opportuni per raccogliere, elaborare, sintetizzare e confrontare le informazioni
vitali per il controllo dell'andamento aziendale. La Contabilit Analitica uno dei
moduli offerti in quest'area. Essa si propone come uno strumento di controllo basato sul
concetto di activity based costing in grado cio di registrare le attivit svolte nei
singoli centri, determinarne i costi e/o ricavi e ripartirli su centri o commesse.
Ovviamente, non tutte le aziende che operano nel Servizio Idrico Integrato utilizzano lo
stesso software di contabilit analitica. Le aziende di maggiori dimensioni utilizzano il
software Sap. In particolare, la societ Geal SpA utilizza il software di contabilit
analitica Acg Vision4. Questo programma, utilizzato come principale punto di raccolta
delle informazioni per l'elaborazione dei dati e quindi utile per le finalit aziendali,
risulta essere meno articolato rispetto al software di riferimento Sap.
Nello specifico, il software Acg Vision4, riceve dall'esterno tutta una serie di flussi
informativi ed ha una serie di funzioni che permettono di effettuare potenti meccanismi
di riclassificazione, calcolo dei margini e degli indici, budgeting, valutazioni comparate,
rendicontazioni.
123
Vision4 cercando di organizzare gli oggetti di costo in modo da essere incorporati nelle
estrazioni del software. Quest' ultimo passaggio stato per vincolato dal fatto che il
programma in grado di lavorare soltanto su due livelli, problematica che Geal SpA ha
affrontato andando ad organizzare la contabilit analitica anch'essa su due livelli: i
centri di costo, ossia quelli che la disciplina chiama comparti, e le commesse, a cui
la stessa si riferisce in termini di sottocomparti. Una contabilit strutturata in questo
modo permette la perfetta integrazione con il software in questione.
Andando nel dettaglio della funzionalit di Acg Vision4 si osserva come gli enti
destinatari dei valori rilevati in Contabilit Analitica sono: Centri di attivit e
Commesse.
Mentre i centri di attivit sono sempre individuabili in un'azienda, dato che una
suddivisione per centri pu rispecchiare la struttura aziendale, questo non altrettanto
vero per le Commesse, le quali saranno presenti solo se espressamente previste dalla
realt aziendale.
Con riferimento ai grafici presentati nella prima parte del presente capitolo si nota
come, il primo accorgimento per Geal SpA, nello strutturare i propri oggetti di costo
coerentemente con quanto appena descritto, stata l'omissione, gi dal momento del
recepimento del Documento n.82 del 2013, dei centri di costo relativi alle attivit
oggetto di separazione contabile, in modo tale da eliminare cos un livello di utilizzo del
software. Tali attivit torneranno alla luce nel momento della gestione, in cui servir un
resoconto generale dell'area di riferimento che potr essere fatto attraverso programmi
come Excel, in grado di aggregare i dati. Il centro di costo viene quindi spostato ad un
livello pi basso.
124
una determinata attivit. Nei grafici si nota come, i sottocomparti, sono colorati in viola
o in bianco. Nel primo caso sono centri virtuali, che non esistono nel software ma
indicano agli impiegati amministrativi un'ulteriore suddivisione, mentre quelli colorati
in bianco indicano gli oggetti di costo non suddivisibili ulteriormente. Da ci deriva
l'attenzione dei vari attori aziendali che aggiornano le informazioni di costo/ricavo,
verso i comparti evidenziati in bianco, dato che per loro questi assumono il valore di
centri di costo.
Nel capitolo 3.2 abbiamo visto come la contabilit di Geal SpA fosse costruita sui centri
di responsabilit, grazie ad una organizzazione aziendale che permetteva una perfetta
coerenza tra centri di costo e centri di responsabilit.
Dal 1 luglio 2016, Geal SpA stata interessata da una riforma dell'organigramma
aziendale che ha visto l'accorparsi di pi funzioni su singoli attori aziendali.
Naturalmente questo ha avuto delle ripercussioni sulla contabilit analitica, i centri di
costo oggi non coincidono pi con centri di responsabilit, l'organizzazione strutturata
in maniera diversa, nel senso che i capi struttura non corrispondono con i centri di costo
(ad eccezione del caso del depuratore).
125
momento che non immediato il soggetto da interpellare di fronte ad una problematica
che, talvolta, pu essere a cavallo tra i vari settori.
Da tutto ci derivata un'ulteriore complessit riguardo al costo del personale che oggi
pu risultare scorporato tra i vari settori. Fondamentale in quest'ambito stato l'utilizzo
del programma Timesheet, il quale ha ottimizzato i processi di raccolta dei dati
aziendali, verificando con estrema semplicit le attivit svolte, sia in termini di quantit
delle prestazioni erogate, sia in termini di costo. Tale programma richiede
inevitabilmente il contributo dei lavoratori i quali dovranno segnalare le ore lavorate per
ogni centro di costo; il software di Controllo di Gestione si occuper poi di moltiplicare
tali ore per il costo orario di ogni dipendente (calcolato sul costo dell'anno precedente),
arrivando cos ad ottenere il costo totale a livello di ogni centro di costo.
1 alternativa: creare una FOC laboratorio, sia per la depurazione che per l'acquedotto
coerentemente con l'organizzazione aziendale. Il problema in questo caso nasce a fine
esercizio, dato che a tale funzione verranno imputati non pi costi diretti ma costi
comuni che dovranno poi essere ribaltati con i driver opportuni.
Geal SpA attualmente sta operando sulla base della seconda alternativa presentata. In
sede di riunione, il personale amministrativo si mosso nel tentativo di avvicinare il
soggetto responsabile dell'area laboratorio ai cambiamenti avvenuti nella societ ed alla
126
maggior attenzione richiesta nel compilare, giornalmente, il Timesheet, il quale
permette che i costi di laboratorio vengano direttamente imputati dai dipendenti negli
appositi centri. In particolare se i costi si riferiscono all'attivit di acquedotto, verranno
imputati al centro 1A0PE0 (acquedotto potabilizzazione comparto residuale), mentre se
sono attinenti all'attivit di depurazione verranno imputati o nel centro 1D0ME0
(depurazione mista civile industriale, comparto residuale + laboratorio), oppure nel
centro 1D0SE0 (depurazione servizio idrico integrato comparto residuale).
Dal Conto Economico di budget si osserva inoltre una previsione di aumento del 3,8 %
del costo del personale dopo le riforme avvenute a Luglio dell'anno in corso, tale
aumento deriva dagli incentivi economici riconosciuti ai vari soggetti aziendali che
hanno visto aumentare, in seguito alla riforma dell'organizzazione aziendale, le loro
responsabilit.
In accordo con quanto previsto dalla Disposizione 137/R/idr, i gestori del SII per il 2016
e per il 2017 potranno predisporre i CAS secondo le norme del regime semplificato di
separazione contabile, indipendentemente dal numero di abitanti serviti.
Il 2 maggio 2016 l'AEEGSI ha pubblicato gli schemi contabili per i CAS del settore
idrico. Tali schemi sono rappresentativi dei prospetti che verranno messi a disposizione
tramite il sistema telematico di raccolta che verr aperto alle imprese del settore previo
comunicato.
127
Tabella 6: Schema Unbundling di Conto Economico Semplificato
Attivit
Total Altre
Ricavi Attivit
e Attivit
Acquedot Fognatu Depurazio
to ra ne divers
Idrich
e
e
Altri usi
Per utenti civili domestici riscossi per conto di gestori terzi (partita di giro)
Per utenti civili non domestici riscossi per conto di gestori terzi (partita di giro)
Per utenti Industriali (SII) riscossi per conto di gestori terzi (partita di giro)
Per utenti non SII riscossi per conto di gestori terzi (partita di giro)
Ricavi tariffari di competenza esercizi precedenti riscossi per conto di gestori terzi (partita di giro)
Rettifica di ricavi tariffari dell'esercizio e pregressi riscossi per conto terzi (partita di giro)
Contributi di allacciamento
Ricavi per svolgimento prestazioni e servizi relativi alla gestione delle utenze del SII
129
- di cui per gestione morosit
Vendita di acqua non potabile o ad uso industriale non rientrante nel SII
Case dellacqua
Materiali
Altro
Rimborsi e indennizzi
Contributi da CSEA
131
Contributi da GSE
Contributi in c/esercizio
Contributi da soggetti pubblici a fondo perduto finalizzati a realizzazione investimenti del SII
(quota di competenza)
Contributi da soggetti privati a fondo perduto finalizzati a realizzazione investimenti del SII (quota
di competenza)
Sopravvenienze attive
Rilascio fondi
5-B) Ricavi straordinari o non ricorrenti (ex macroclasse E Conto Economico IV direttiva)
VENDITE INTERNE
Totale Ricavi
132
Attivit Funzioni Operative Condivise Servizi comuni Poste
econom
iche
Tot Altre FOC FOC FOC Servi indivisi
Costi Attiv F Traspo Logisti bili
ale Attiv telecont manuten cartogr Approvvigion zio
Acqued Fognat Depuraz it O sti e ca e
it rollo e zione e afia amenti e Com (valori
otto ura ione dive C autop magaz non
Idric ricerca servizi elettro acquisti une
rse n arco zini attribui
he perdite tecnici nica n
bili)
B) COSTI DELLA
PRODUZIONE
6) Per materie
prime, sussidiarie, di
consumo e di merci (a
livello di Attivit vanno
riportati i consumi)
Reagenti
Carboni attivi
Materiali per
manutenzioni
133
Altro
7) Per servizi
Energia elettrica
acquistata da terzi
- di cui
acquistata in
salvaguardia
- di cui non
acquistata in
salvaguardia
Energia
elettrica (da altre
imprese del gruppo)
Acquisto acqua
all'ingrosso (da terzi)
Acquisto acqua
all'ingrosso (da altre
imprese del gruppo)
Acquisto
captazione all'ingrosso
(da terzi)
Acquisto
captazione all'ingrosso
(da altre imprese del
gruppo)
134
Acquisto
adduzione all'ingrosso
(da terzi)
Acquisto
adduzione all'ingrosso
(da altre imprese del
gruppo)
Acquisto
potabilizzazione
all'ingrosso (da terzi)
Acquisto
potabilizzazione
all'ingrosso (da altre
imprese del gruppo)
Acquisto
distribuzione (da terzi)
Acquisto
distribuzione (da altre
imprese del gruppo)
Acquisto
fognatura all'ingrosso (da
terzi)
Acquisto
fognatura all'ingrosso (da
altre imprese del gruppo)
135
Acquisto
depurazione all'ingrosso
(da terzi)
Acquisto
depurazione all'ingrosso
(da altre imprese del
gruppo)
Acquisto servizi
di telecontrollo (da terzi)
Acquisto servizi
di telecontrollo (da altre
imprese del gruppo)
Altri servizi
all'ingrosso
Acquisto servizi
di misura (da terzi)
Acquisto servizi
di misura (da altre
imprese del gruppo)
Acquisto servizi
di fatturazione/incasso
(da terzi)
Acquisto servizi
di fatturazione/incasso
(da altre imprese del
gruppo)
136
Ricerca perdite
(da terzi)
Ricerca perdite
(da altre imprese del
gruppo)
Smaltimento
rifiuti (da terzi)
Smaltimento
rifiuti (da altre imprese
del gruppo)
Smaltimento
fanghi (da terzi)
Smaltimento
fanghi (da altre imprese
del gruppo)
Costi di
smaltimento altri residui
Consulenze (da
terzi)
Consulenze (da
altre imprese del gruppo)
Manutenzioni
ordinarie (da terzi)
137
Manutenzioni
ordinarie (da altre
imprese del gruppo)
Costi
pubblicitari e di
marketing derivanti da
obblighi normativi
Altri costi
pubblicitari e di
marketing
Spese per
Attivit di riscossione
effettuata dal gestore
dell'acquedotto
Assicurazioni
Telefonia e EDP
Pulizia e
vigilanza
Costi per
distaccati da altre societ
del gruppo
138
Compensi agli
organi sociali
Spese di
rappresentanza
8) Per godimento
beni di terzi
Canoni di
concessione (verso terzi)
Canoni di
concessione (verso altre
imprese del gruppo)
Canoni di
leasing (verso terzi)
Canoni di
leasing (verso altre
imprese del gruppo)
Canone per
mutui dei proprietari di
infrastrutture
139
Altri
corrispettivi ai
proprietari per uso
infrastrutture
Altri canoni
Oneri per
subentro nelle
concessioni (da terzi)
Oneri per
subentro nelle
concessioni (da altre
imprese del gruppo)
Affitti passivi
per uso di impianti e reti
di terzi (da terzi)
Affitti passivi
per uso di impianti e reti
di terzi (da altre imprese
del gruppo)
Affitti sede e
uffici (da terzi)
Affitti sede e
uffici (da altre imprese
del gruppo)
9) Per il personale
Salari e
stipendi
Accantonamen
to quota TFR
Oneri sociali
Incentivo
all'esodo
Polizze
assicurative e
previdenziali
complementari e non
obbligatorie
Sconti e
omaggi ai dipendenti
Altri
10) Ammortamento
e svalutazioni
Ammortament
o delle immobilizzazioni
immateriali
141
Ammortament
o delle immobilizzazioni
immateriali per
applicazione IFRIC 12
(solo per societ IAS
Adopters)
Ammortament
o delle immobilizzazioni
materiali
(ammortamento tecnico-
economico)
Ammortament
o delle immobilizzazioni
materiali
(ammortamento
finanziario per beni
devolvibili)
Altre
svalutazioni delle
immobilizzazioni
Svalutazione
dei crediti compresi
nell'attivo circolante e
delle disponibilit
Accantonamen
to fondo rischi per cause
in corso
Accantonamen
to altri fondi rischio
13) Altri
accantonamenti
Accantonamen
to fondo conguagli
tariffari
Accantonamen
to fondo ripristino beni
di terzi
Accantonamen
to fondo manutenzione
beni devolvibili
Accantonamen
to fondo manutenzioni
cicliche
143
Accantonamen
to fondo manutenzione e
ripristino dei beni
d'azienda ricevuti in
affitto
Accantonamen
to fondo per il
finanziamento tariffe
sociali o di solidariet
Accantonamen
to fondo recupero
ambientale
Altri
accantonamenti in B 13)
Spese legali in
cui la parte risultata
soccombente
Contributi per
consorzi di bonifica
Canoni di
derivazione/sottensione
idrica
Canoni per
restituzione acque
144
Oneri per la
gestione di aree di
salvaguardia
Contributi a
comunit montane
Oneri per il
finanziamento di tariffe
sociali o di solidariet
Oneri tributari
locali (TOSAP, COSAP,
TARSU etc..)
Contributo
Ente di Ambito
Contributo
AEEGSI
Penali per la
qualit del servizio
Liberalit e
quote associative
Perdite su
crediti commerciali
145
Imposte
connesse a costi
pubblicitari e di
marketing
Sopravvenienz
e passive
Insussistenze
minusvalenze di cespiti
patrimoniali
Altro
14 B) Oneri
straordinari o non
ricorrenti (ex
macroclasse E Conto
Economico IV direttiva)
Costi per
rimborsi effettuati ex
D.M. 30 settembre 2009
Altri oneri
straordinari o non
ricorrenti
ACQUISTI INTERNI
Acquisto
interno di altri beni e
servizi da altre Attivit a
prezzo di mercato
146
DIFFERENZA TRA VALORI
E COSTI DELLA
PRODUZIONE
COSTI INDIRETTI
IMPUTATI AD
ATTIVITA'/COMPARTI
Funzione operativa
condivisa di telecontrollo
e ricerca perdite
Funzione operativa
condivisa di
manutenzione e servizi
tecnici
Funzione operativa
condivisa di
telecontrollo,
manutenzione e servizi
tecnici
Funzione operativa
condivisa di misura tra
Attivit di settori diversi
o tra Attivit diverse
dello stesso settore
147
Funzione operativa
condivisa di cartografia
elettronica
Funzione operativa
condivisa commerciale,
di vendita e gestione
clientela del settore
elettrico
Funzione operativa
condivisa commerciale,
di vendita e gestione
clientela del settore gas
Funzione operativa
condivisa di gestione
utenze idriche
Funzione operativa
condivisa di verifica e
controllo del settore
idrico
Funzione operativa
condivisa di acquisto di
energia elettrica
Funzione operativa
condivisa di acquisto di
gas
148
Funzione operativa
condivisa di acquisto
comune di energia
elettrica e di gas
Approvvigionamenti
e acquisti
Trasposti e
autoparco
Logistica e
magazzini
Servizi immobiliari e
facility management
Servizi informatici
Ricerca e sviluppo
Servizi di ingegneria
e di costruzioni
Servizi di
telecomunicazione
Servizi
amministrativi e
finanziari
149
Organi legali e
societari, alta direzione e
staff centrali
Acquisto interno di
beni e servizi da altre
Attivit a costo pieno
COSTI DELLA
PRODUZIONE (DIRETTI +
INDIRETTI)
DIFFERENZA TRA
VALORE E COSTI DELLA
PRODUZIONE DOPO
TRANSAZIONI INTERNE E
ATTRIBUZIONE DEI
VALORI RELATIVI ALLE
FUNZIONI OPERATIVE
CONDIVISE E AI SERVIZI
COMUNI
Poste economiche
indivisibili (valori non
attribuibili)
C) PROVENTI E ONERI
FINANZIARI
150
15) Proventi da
partecipazioni, con
separata indicazione di
quelli relativi ad imprese
controllate e collegate e
di quelli relativi a
controllanti e a imprese
sottoposte al controllo
di queste ultime
Proventi e
partecipazioni da
imprese controllate
Proventi e
partecipazioni da altri
Proventi e
partecipazioni da
imprese collegate
Proventi e
partecipazioni da
imprese sottoposte al
controllo dalle
controllanti
Altri proventi
finanziari
151
Proventi da
contratti finanziari di
copertura
Proventi da
contratti finanziari
speculativi
Perdite su
contratti finanziari di
copertura
Perdite su
contratti finanziari
speculativi
Altri interessi e
oneri finanziari verso
controllanti
Altri interessi e
oneri finanziari da
imprese controllate
Altri interessi e
oneri finanziari da
imprese collegate
152
Altri interessi e
oneri finanziari da
imprese sottoposte al
controllo dalle
controllanti
Interessi
passivi su factoring
Altri interessi e
oneri finanziari verso
altri
Commissioni
bancarie riclassificate in
B7)
17-bis) Utili e
perdite su cambi
Utili e perdite
sui cambi
D) RETTIFICHE DI
VALORE DI ATTIVIT E
PASSIVIT FINANZIARIE
18) Rivalutazioni
a) di
partecipazioni
153
b) di
immobilizzazioni
finanziarie che non
costituiscono
partecipazioni
c) di titoli
iscritti all'attivo
circolante che non
costituiscono
partecipazioni
d) di strumenti
finanziari derivati
19) Svalutazioni
a) di
partecipazioni
b) di
immobilizzazioni
finanziarie che non
costituiscono
partecipazioni
c) di titoli
iscritti nell'attivo
circolante che non
costituiscono
partecipazioni
154
d) di strumenti
finanziari derivati
RISULTATO PRIMA
DELLE IMPOSTE
IRES
IRAP
Fonte: AEEGSI
155
Partendo da uno studio verticale si osserva come, la societ dovr adottare un Piano dei
Conti con un livello di analiticit tale da assicurare la corrispondenza delle scritture
contabili sia con il bilancio destinato a pubblicazione sia con i CAS, alla luce dei
prospetti previsti per l'articolazione dei conti ai fini della separazione contabile.
Pu accadere infatti che lo Schema Contabile possa prevedere delle voci con un
maggior dettaglio o articolate diversamente rispetto agli schemi del Bilancio di
esercizio. In tal caso l'esercente dovr garantire la concordanza tra i due prospetti sulla
base dell'utilizzo delle medesime informazioni di partenza.
Il team ha proceduto attraverso uno studio parallelo dei due schemi, da cui sono
scaturite una serie di criticit che hanno portato alla creazione dei seguenti nuovi conti:
I costi sostenuti per l'acquisto di carboni attivi, da sempre imputati alla voce
Utensileria varia/attrezzature/altri, hanno poca significativit per Geal SpA, dal
momento che stiamo parlando di un acquisto che viene fatto all'incirca ogni due anni. Il
Piano dei Conti della societ risultato per incongruente con lo Schema Unbundling, il
quale richiede espressamente una voce specifica per i carboni attivi ed ha cos costretto
la creazione di un nuovo conto, seppur poco rilevante, all'interno del Piano dei Conti
Geal SpA.
La creazione di questo nuovo conto ha voluto rispondere alla volont di Geal SpA di
tenere distinti i costi del materiale idraulico per prestazioni di ordinaria amministrazione
da quelli per prestazioni di straordinaria amministrazione. Mentre prima esisteva solo la
voce Acquisto materiale idraulico, cui venivano imputati tutti i costi sia di ordinaria
che di straordinaria amministrazione, dopo il recepimento delle nuove disposizioni
questa voce accoglie solo la componente di costi per acquisto materiale idraulico per
156
prestazioni ordinarie, mentre il nuovo conto Acquisto materiale idraulico per
investimento accoglie tutta la parte dei costi riferiti a prestazioni straordinarie.
Una volta creata tale divisione, tutto ci che ordinario, nello Schema Unbundling,
verr imputato alla voce Materiali per manutenzioni, mentre tutto ci che invece
straordinario interesser la voce Altro (da terzi). In questo modo Geal SpA ha reso il
proprio Piano dei Conti coerente con lo Schema Contabile proposto dall'AEEGSI.
Analogamente alle osservazioni fatte per le precedenti due voci, anche in questo caso
alla voce Utensileria varia/attrezzature/altri verranno imputati i costi sostenuti per
prestazioni ordinarie riferiti alla voce Materiali per manutenzioni, mentre il nuovo
conto Utensileria varia/attrezzature/ altri per investimenti interesser la parte di costi
inerenti le prestazioni straordinarie e quindi attinenti alla voce Altro (da terzi) dello
schema contabile.
E' risultato necessario sdoppiare il conto Prestazioni di terzi per gestioni in:
Prestazioni terzi gestione fognatura e Prestazioni terzi gestione depuratore in
modo tale da aderire allo Schema Unbundling, il quale richiede la separazione dei conti
relativi all'acquisto all'ingrosso dei servizi di fognatura e di depurazione.
157
La creazione di questo conto nasce dall'esigenza di aderire allo Schema Unbundling che
specifica la parte ordinaria delle manutenzione, suggerendo cos la necessaria
distinzione tra ordinario e straordinario.
158
Di fronte alle nuove Disposizioni in tema di Unbundling risultato necessario sdoppiare
il conto Prestazioni di terzi per lavoro (cui venivano imputati i costi relativi alle
prestazioni di terzi svolte per conto di Geal SpA, sia che esse fossero di tipo ordinario
sia straordinario), nei seguenti due conti: Prestazione di terzi per lavoro, per la parte
di costi inerenti le prestazioni ordinarie, corrispondente alla voce Manutenzioni
ordinarie da terzi dello Schema Unbundling e Prestazione di terzi per lavori per
investimento, che accoglier tutti i costi per prestazioni di straordinaria
amministrazione, corrispondente alla voce Altro (da terzi) dello Schema Unbundling.
-altri usi
159
Piano dei Conti Geal SpA nelle quattro articolazioni richieste dall' Autorit. Nonostante
l'elevata numerosit delle voci che si vengono a creare (24 voci), gli attori aziendali
hanno ritenuto opportuno non eliminare la distinzione interna tra quote fisse e quote
variabili ritenuta di rilevante importanza per la societ.
Naturalmente, tutti questi cambiamenti hanno richiesto dei movimenti contabili che
l'ufficio amministrativo riuscito a svolgere in maniera semplice ed ordinata grazie alle
funzionalit del software di controllo di gestione presente in azienda.
Tabella 7: Transcodifica
RICAVI CODICE
TRANSCO
DIFICA
di cui: Per utenti Per utenti civili non domestici riscossi per conto di
Industriali A1a4 gestori terzi (partita di giro) A1a9
A5010300103 Allacci Per utenti Industriali (SII) riscossi per conto di gestori
servizi lavori A1c1 A1a10
terzi (partita di giro)
A5010300105 Fornitura Per utenti non SII riscossi per conto di gestori terzi
acqua c/autobotte A1d5 A1a11
(partita di giro)
A5010300108 Recupero Altri usi riscossi per conto di gestori terzi (partita di
costi (spese PT) A55 A1a12
giro)
A5010300113 Ricerca Ricavi tariffari di competenza esercizi precedenti
perdite A1d17 A1a13
riscossi per conto di gestori terzi (partita di giro)
A5010300114 Altri ricavi Rettica di ricavi tariffari dell'esercizio e pregressi
accessori A1d17 A1a14
riscossi per conto terzi (partita di giro)
A5010300115
Riattiv.utenti morosi A1c2 Ricavi tariffari da vendita di acqua all'ingrosso A1a15
A5010300116
Serv.amministr.all'utenza A1c3 Ricavi tariffari per vendita servizi all'ingrosso A1a16
A5010300117 Penalit x
rit.pagam.utenti A1d17 Altri (stanziamenti da VRG) A1a17
A5010302000 Sconti
abb/rib.acquedotti A1a17 b) Ricavi da regimi di perequazione e integrazione
A5020200001
Ric.c/conguagli tariffari A1a17 Premi per la qualit del servizio A1b1
A5030100001 Ricavi
fognatura a TERZI A1a16 Perequazione ex delibera 6/2013/R/COM A1b2
A5030100002 Ricavi
tariffa fognatura Altre perequazioni e integrazioni A1b3
161
di cui: Altri usi A1a3 Forniture bocche antincendio A1d2
di cui: Per utenti
Industriali A1a4 Ricavi da manutenzione caditoie e griglie A1d3
A5030200102
Allacciamenti fognatura A1c1 Ricavi da gestione fognatura bianca A1d4
A5030200104 Ric.x altri Vendita di acqua con autobotte per situazione non
servizi fognatura A1d17 A1d5
emergenziali
A5030200105
Prov.autor.scarico Vendita di acqua non potabile o ad uso industriale non
fognatura A1d12 rientrante nel SII A1d6
A5030202000 Ricavi per
Stasatura Fog. A1d17 Installazione e gestione delle bocche antincendio A1d7
A5040100001 Ricavi
depur.Insed.Prod. A1a4 Trattamento percolati e rifiuti liquidi A1d8
A5040100002 Ricavi
tariffa depurazione Ricavi da installazione caditoie e griglie A1d9
162
spurgo
164
A6030200108 Acquisto adduzione all'ingrosso (da altre
Acq.materiali x sicurezza B64 B78
imprese del gruppo)
A6030200111
Carb.autovett. FB Ammin. B64 Acquisto potabilizzazione all'ingrosso (da terzi) B79
A6030200112 Acquisto potabilizzazione all'ingrosso (da altre
Carb.autovett. FB dipend. B64 B710
imprese del gruppo)
A6030200199 Altri mater.
di consumo B64 Acquisto distribuzione (da terzi) B711
A6030200203 Spese per Acquisto distribuzione (da altre imprese del
cellulari B64 B712
gruppo)
Aggrega(Voce) Acquisto fognatura all'ingrosso (da terzi) B713
A6110200100 Prest.Terzi Acquisto fognatura all'ingrosso (da altre
per Gest.Dep. B715 B714
imprese del gruppo)
A6110200101 Prestaz.
Terzi per lavori B733 Acquisto depurazione all'ingrosso (da terzi) B715
A6110200102 Prest.Terzi Acquisto depurazione all'ingrosso (da altre
Gest.Fogn. B713 B716
imprese del gruppo)
A6110200103 Prest.Terzi
per Allacciam B746 Acquisto servizi di telecontrollo (da terzi) B717
A6110200104 Acquisto servizi di telecontrollo (da altre
Prest.Ter.Rinnovo Tubi P. B733 B718
imprese del gruppo)
A6110200105 Terzi x
Trasp/Smal.grigliati/vaglio B728 Altri servizi all'ingrosso B719
A6110200106 Prest.di
terzi x manut.a verde B733 Acquisto servizi di misura (da terzi) B720
A6110200107 Prest.di
terzi x riprist.stradali su Acquisto servizi di misura (da altre imprese del
allacci B746 gruppo) B721
A6110200109 Prestaz.per Acquisto servizi di fatturazione/incasso (da
lav.c/utenti B746 B722
terzi)
A6110200110 Prest.di
terzi x riprist.stradali su
B733 + Acquisto servizi di fatturazione/incasso (da
perdite B746 altre imprese del gruppo) B723
A6110200112 Altri costi
trasp e smalt B726 Ricerca perdite (da terzi) B724
A6110200113
Man.Straord.Rinn.Tubaz. B746 Ricerca perdite (da altre imprese del gruppo) B725
A6110200114
Man.Straord.Ripar.Stradal B746 Smaltimento rifiuti (da terzi) B726
A6110200115 Trap. e Smaltimento rifiuti (da altre imprese del
smalt. fanghi agricoltura B728 B727
gruppo)
A6110200116 Trap. e
smalt. fanghi
compostaggio B728 Smaltimento fanghi (da terzi) B728
165
A6115200100 Smaltimento fanghi (da altre imprese del
Manut.Straord.x Invest. B746 B729
gruppo)
A6115200101
Manut.Contr. Automezzi B733 Costi di smaltimento altri residui B730
A6115200102 Manut.
Contr. Autovetture B733 Consulenze (da terzi) B731
A6115200104 Manut.
Contr. Uffici B733 Consulenze (da altre imprese del gruppo) B732
A6115200105 Manut. B733 +
Contr. Macchinari
B746 Manutenzioni ordinarie (da terzi) B733
A6115200108 Manut. B733 + Manutenzioni ordinarie (da altre imprese del
Contr.Attrezzature
B746 gruppo) B734
A6115200112 Costi pubblicitari e di marketing derivanti da
Manut.Contr.autov.FB dip. B733 B735
obblighi normativi
A6115300101
Manut.extracontr.Automez
. B733 Altri costi pubblicitari e di marketing B736
A6115300103 B733 +
Manut.extracontr.Impianti
B746 Spese legali (da terzi) B737
A6115300104 B733 +
Manut.extracontr.Uffici
B746 Spese legali (da altre imprese del gruppo) B738
A6115300105 B733 + Spese per Attivit di riscossione effettuata dal
Manut.extracontr.Macchin.
B746 gestore dell'acquedotto B739
A6115300108
Manut.extracontr.attrezzat
B733 +
ure B746 Assicurazioni B740
A6120400102 Analisi
Acque Altri B746 Telefonia e EDP B741
A6125200101
Bollettazione Altri B722 Pulizia e vigilanza B742
A6125200102 Lettura
conta.ri da altri B720 Costi per distaccati da altre societ del gruppo B743
A6135200103
Assicurazioni automezzi B740 Compensi agli organi sociali B744
A6135200104
Assicurazioni autovetture B740 Spese di rappresentanza B745
A6135200105
Assicurazioni RCT/RCO B740 Altro (da terzi) B746
A6135200106
Assicurazioni per
inquinamento B740 Altro (da altre imprese del gruppo) B747
A6135200107 Assic.su
Imm.li proprieta B740 8) Per godimento beni di terzi
A6135200112
Assicuraz.autov.FB dipend B740 Canoni di concessione (verso terzi) B81
166
A6135200199 Canoni di concessione (verso altre imprese del
Assicurazioni varie B740 B82
gruppo)
A6140200102 Acqua -
uffici B746 Canoni di leasing (verso terzi) B83
A6140200103 Gas Canoni di leasing (verso altre imprese del
metano - uffici/cabine B746 B84
gruppo)
A6140400100 Forza Canone per mutui dei proprietari di
motrice per impiant B71 B85
infrastrutture
A6150200104 Visite Altri corrispettivi ai proprietari per uso
mediche e vaccinazioni B746 B86
infrastrutture
A6155100100
Prestaz.amministr.diverse B731 Altri canoni B87
A6155200100
Cons./Prest.Leg.e notaril B731 Oneri per subentro nelle concessioni (da terzi) B88
A6155200108 Oneri per subentro nelle concessioni (da altre
Manut.contr.attrezz. B733 B89
imprese del gruppo)
A6155200109 Man.contr. Affitti passivi per uso di impianti e reti di terzi
hardware/software B733 B810
(da terzi)
A6155300100 C/P tecnic Affitti passivi per uso di impianti e reti di terzi
sist informat. B731 B811
(da altre imprese del gruppo)
A6155400100
Consul.tecniche specifich B731 Affiti sede e uffici (da terzi) B812
A6155400101 Affiti sede e uffici (da altre imprese del
Consul.sist.inform.utenza B731 B813
gruppo)
A6155400102 Servizi di
recup crediti B746 Altri (da terzi) B814
A6155400103
Consul.sist.inform.contab B731 Altri (da altre imprese del gruppo) B815
A6155400104 Altre
consul.amm.ve B731 9) Per il personale
A6155400110 Spese
viaggio collaborat. B731 Salari e stipendi B91
A6155400111
Consul.gest.e ammin.pers B731 Accantonamento quota TFR B92
A6155400112 Costi
pers.in somministraz. B746 Oneri sociali B93
A6155400120 Compensi
Consiglio Amm.ne B744 Incentivo all'esodo B94
A6155400121 Compenso Polizze assicurarative e previdenziali
Collegio Sindaca B744 B95
complementari e non obbligatorie
A6155400125 Rimb.spese
Organi sociali B744 Sconti e omaggi ai dipendenti B96
A6155400126 Compensi
Organismi Vigil. B744 Altri B97
167
A6155400130
Certificazione bilanci B731 10) Ammortamento e svalutazioni
A6155400131 Rimb.spese Ammortamento delle immobilizzazioni
certif.bilanci B731 B101
immateriali
A6155500102 Contr.INPS Ammortamento delle immobilizzazioni
Col.Coor.Cont.
immateriali per applicazione IFRIC 12 (solo per societ
B746 IAS Adopters) B102
A6160100101 Ammortamento delle immobilizzazioni
Postali/Telegrafiche B746 B103
materiali (ammortamento tecnico-economico)
A6160100102 Spedizioni Ammortamento delle immobilizzazioni
(corrieri) B746 materiali (ammortamento finanziario per beni devolvibili) B104
A6160100104 Ponti Radio B746 Altre svalutazioni delle immobilizzazioni B105
A6160100105 Telefoniche Svalutazione dei crediti compresi nell'attivo
- rete fissa B741 B106
circolante e delle disponibilit
A6160100106 Telefoniche 11) Variazione delle rimanenze di materie prime
- cellulari B741 sussidiarie di consumi e merci
A6160100107
Commissioni postali C179 12) Accantonamenti per rischi
A6165400101 Pubb.ta Accantonamento fondo rischi per cause in
Opusc.Mostre Fier B736 B121
corso
A6170100100 Spese e
commiss.bancarie C179 Accantonamento altri fondi rischio B122
A6170100103 Vigilanza e
guardiania B742 13) Altri accantonamenti
A6170100104 Commiss. B746 o
incasso bollette
C179 Accantonamento fondo conguagli tariffari B131
A6170100105 Servizio
Call center B746 Accantonamento fondo ripristino beni di terzi B132
A6170100106 Fotocopie e Accantonamento fondo manutenzione beni
lav. tipograf B746 B133
devolvibili
A6170100107 Pulizia Accantontonamento fondo manutenzioni
Locali B742 B134
cicliche
A6170100108 Ribaltam. Accantonamento fondo manutenzione e
costi Consorzi B746 B135
ripristino dei beni d'azienda ricevuti in affitto
A6170100109 Altri costi Accantonamento fondo per il finanziamento
impiego autov.FB ammin B746 B136
tariffe sociali o di solidariet
A6170100110 Altri costi
impiego autov B746 Accantonamento fondo recupero ambientale B137
A6170100111 Spese di
Rappresentanza B745 Altri accantonamenti in B 13) B138
A6170100113 Altri costi
impiego autov. FB dip. B746 14) Oneri diversi di gestione
168
A6170100115 Spese di Spese legali in cui la parte risultata
vitto e alloggio inded B746 B141
soccombente
A6170100117 Biglietti
aerei/ferroviari B746 Contributi per consorzi di bonifica B142
A6170100118 Vitto e
alloggio B746 Canoni di derivazione/sottensione idrica B143
A6170100119 Spese
addestr./aggiorn.pers. B746 Canoni per restituzione acque B144
A6170100121 Buoni pasto
x ticket B746 Oneri per la gestione di aree di salvaguardia B145
A6170100123 Servizi di
consegna urbani B746 Contributi a comunit montane B146
A6170100199 Altri servizi Oneri per il finanziamento di tariffe sociali o di
diversi B746 B147
solidariet
Aggrega(Voce) Oneri tributari locali (TOSAP, COSAP, TARSU
etc..) B148
A6210100101 Locazioni
immobili ufficio B812 Contributo Ente di Ambito B149
A6210100102 Locazioni
immobili fb B814 Contributo AEEGSI B1410
A6210200101 Canoni
derivazione acque B143 Penali per la qualit del servizio B1411
A6210200102 Canoni
attraversamento strade e
ferr. B87 Altri oneri per sanzioni, penali e risarcimenti B1412
A6210300102 Noleggi
autovetture LT B814 Liberalit e quote associative B1413
A6210400101 Rimborso
mutui di terzi B85 Perdite su crediti commerciali B1414
A6210400102 Royalties Imposte connesse a costi pubblicitari e di
cessione acqua ingrosso B81 B1415
marketing
A6210400108 Canoni
utilizzo reti B81 Sopravvenienze passive B1416
A6210500105 Insussistenze minusvalenze di cespiti
Locazioni/noleggi diversi B814 B1417
patrimoniali
Aggrega(Voce) Altro B1418
A6310100101 14 B) Oneri straordinari o non ricorrenti (ex
Retribuzione dirigenti B91 macroclasse E Conto Economico IV direttiva)
A6310100102
Retribuzione Quadri e Costi per rimborsi effettuati ex D.M. 30
impiegati B91 settembre 2009 B14B1
A6310100103
Retribuzione Operai B91 Altri oneri straordinari o non ricorrenti B14B2
A6320100101 Oneri
sociali Dirigenti B94 ACQUISTI INTERNI
169
A6320100102 Oneri Acquisto interno di altri beni e servizi da altre
sociali Quadri e impiegati B94 B151
Attivit a prezzo di mercato
A6320100103 Oneri
sociali Operai B94
A6320200101 Oneri assic.
dirigenti B94
A6320200102 Oneri assic.
impiegati B94
A6320200103 Oneri assic.
operai B94
A6330100101 Dirigenti B92
A6330100102 Quadri e
Impiegati B92
A6330100103 Operai B92
A6350100108 Altri costi
del personale B97
Aggrega(Voce)
A6410600100 Amm.to
Migliorie Beni Ter B101
A6410600110 Amm.to
Studi/costi avvio B101
A6410600115 Amm.to
Cartografia B101
A6410600125 Amm.to
software applicativi B101
A6420100100 Amm.to
Fabbricati civili B103
A6420100140 Amm.to
Serbatoi B103
A6420200120 Amm.to
Imp./Macch.Operat. B103
A6420200150 Amm.to
Contatori B103
A6420200160 Amm.to
centraline B103
A6420200170 Amm.to
Condotte acqua B103
A6420200200 Amm.
condotte fognatura B103
A6420200210 Amm.to
Imp.e attrez.per
telecontrol B103
A6420300100 Amm.to
Attrezzature B103
A6420350110 Amm.to B103
170
Beni Devolvibili
A6420400110 Amm.to
Mobili ufficio B103
A6420400120 Amm.to
Macch. Elettronic. B103
A6420400130 Amm.to
Automezzi B103
A6420400140 Amm.to
Autovetture B103
A6420400142 Amm.to
Altri Beni B103
A6420400160 Amm.to
Cellulari B103
A6420500150 Amm.to
Contatori grat.devolvibili B103
A6420500170 Amm.to
Condotte acqua
grat.devolvibili B103
A6420500180 Amm.to
Allacci acqua
grat.devolvibili B103
A6420500190 Amm.to
Allacci fogna
grat.devolvibili B103
A6420500200 Amm.
condotte fogna
grat.devolvibili B103
A6420500220 Amm. Imp.
trattamento grat.devolv. B103
A6440100101
Acc.Sval.Cred.v/clienti B106
Aggrega(Voce)
A6510100102
(Riman.Finali Mat.Prime) B111
A6510100111 Rim.iniz.
prodotti chimici B111
A6510100112 Rim.finali
prodotti chimici B111
A6510100121 Rim.iniziali
mater.elettromeccanici B111
A6510100122 Rim.finali
mater.elettromeccanici B111
A6510100131
Rim.iniz.mater.rete B111
A6510100132 Rim.finali
mater. di rete B111
Aggrega(Voce)
171
A6610110120 Acc. rischi
amm.vi/fiscali B121
A6610110170 Acc.rischi
penal.contrattuali B122
A6610110200 Acc.to Altri
Rischi B122
Aggrega(Voce)
A6810100101 Penalita'
contrattuali B1411
A6820200106 Contr.di (B149,
funzion.AEEG-AIT
B1410)
A6820200107 Contributi
Associativi B1413
A6820200108 Omaggi e
Regalie B1413
A6820200109 Indennizzi
a utenti B1411
A6820200110 Indennizzi
a terzi B1412
A6820200111 Abbuoni
Passivi B1418
A6820200121 Pubbl.Gazz.
Uff. e altri B735
A6820200122 Altri
on.div.di gestione B1418
A6830100101 Diritti Segr.
e contributo CCIAA B1418
A6830100102 Marche e
valori bollati B1418
A6830100104 Imposta
Registro B1418
A6830100105 Tassa
Poss.Autom.-auto FB B1418
A6830100106 Tassa
possesso Autovett. B1418
A6830100108 Tassa
poss.autov.FB dip. B1418
A6830100109 Tassa
Smaltim.to Rifiuti B148
A6830100111 Imposta di
bollo B1418
A6830100113
Contrib.consorz.bonifica B142 C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
A6830100198 Canone 15) Proventi da partecipazioni, con separata
occ.spazi e aree pubbliche
B148 indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e
collegate e di quelli relativi a controllanti e a imprese
172
sottoposte al controllo di queste ultime
173
A9010100101 I.R.E.S. C201 18) Rivalutazioni
A9010100105 I.R.A.P. C202 a) di partecipazioni C181
A9020100101 IRES b) di immobilizzazioni finanziarie che non
differite attiva C201 C182
costituiscono partecipazioni
A9020100105 IRAP c) di titoli iscritti all'attivo circolante che non
differita attiva C202 C183
costituiscono partecipazioni
A9020200101 IRES
differita passiva C201 d) di strumenti finanziari derivati C184
19) Svalutazioni
a) di partecipazioni C191
b) di immobilizzazioni finanziarie che non
costituiscono partecipazioni C192
c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non
costituiscono partecipazioni C193
IRES C201
IRAP C202
Fino a questo momento l'analisi ha seguito una logica verticale, spostando lo sguardo in
orizzontale ci accorgiamo che gli aspetti da considerare sono ben altri.
Dalla Tabella 6 si pu osservare come l'Autorit, per coloro che hanno la possibilit di
redigere i CAS secondo le norme del regime semplificato di separazione contabile del
SII, richieda una suddivisione orizzontale soltanto per attivit. Ci significa che le
apposite poste dello Schema Contabile, dovranno essere ripartite nelle cinque attivit
che compongono il SII (acquedotto, fognatura, depurazione, altre attivit idriche,
attivit non diverse). Ovviamente, prima di arrivare alla compilazione di tale Schema, le
aziende hanno bisogno di determinati processi di contabilit analitica da svolgere in
modo sistematico e preciso.
174
Geal SpA redige trimestralmente un Bilancio di esercizio della societ; nel file
aziendale consuntivo gestionale si possono trarre i dati di base da elaborare per
l'Unbundling. Da tali dati infatti si passa, attraverso la transcodifica, allo Schema
Contabile Unbundling.
Di seguito si presenta una riclassificazione per centri di costo del Budget 2016 (Tabella
8). Analogamente a quella presentata per il consuntivo 2014, si tratta di un'estrazione
che si ottiene raggruppando i vari conti di Geal SpA per le principali voci di Bilancio e
poi suddividendole nei vari centri di costo.
Tabella 8: Budget Geal SpA riclassificato per centri di costo. Esercizio 2016.( /Mig.)
VDS Descrizione
10 Tariffa S.I.I. 7.041
11 Vendita acqua all'ingrosso 2.630
Destinazione FoNI utenze
19 disagiate -43
TOTALE RICAVI
TARIFFARI 9.628
12 Corrispettivi di allacciamento 35
13 Ricavi accessori al S.i.i. 6
14 Trattamento bottini
15 Spurgo pozzi neri
16 Lavori c/terzi
17 Vendita servizi a terzi
18 Ricavi diversi
25 Penalit
TOTALE RICAVI
ACCESSORI 41
175
26 Contributi 19
27 Plusvalenze 6
38 Cancelleria e varie 5
TOTALE CONSUMI
MATERIE 4 648 1.107 13
59 Spese telefoniche
60 Servizi per la bollettazione
61 Servizi informatici 5
62 Servizi di call-center
63 Servizi bancari e riscossione
64 Servizi postali 2
65 Servizi per il personale 32
66 Rimborsi spese
Costo personale in
67 somministr.
68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi 23
72 Affitti
73 Altri canoni 17 26
74 Locazioni e noleggi 1 8
TOTALE CANONI E
AFFITTI 18 1.696
Contributi funzionam. Enti e
85 ass. 1
86 Altri oneri diversi
177
87 Altre imposte e tasse 5
88 Sopravv. passive gest. Ord.
89 Minusvalenze
TOTALE ONERI DIVERSI 6
75 Retribuzioni 31 38 348 76
76 Oneri sociali
77 TFR
78 Altri costi del personale
COSTO DEL PERSONALE 31 38 348 76
82 Svalutazioni
83 Accantonamenti fondi rischi
84 Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI 30 34 830 4
94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari
178
AREA STRAORDINARIA
RISULTATO ANTE IMPOSTE -140 -740 5.491 -119
98 Imposte correnti
99 Imposte differite
TOTALE IMPOSTE
RISULTATO NETTO -140 -740 5.491 -119
VD
S Descrizione
10 Tariffa S.I.I. 2.843
11 Vendita acqua all'ingrosso 14
Destinazione FoNI utenze
19 disagiate -17
TOTALE RICAVI
TARIFFARI 2.840
12 Corrispettivi di allacciamento
13 Ricavi accessori al S.i.i. 88
14 Trattamento bottini
15 Spurgo pozzi neri
16 Lavori c/terzi
17 Vendita servizi a terzi
18 Ricavi diversi 16
25 Penalit 300
TOTALE RICAVI
ACCESSORI 404
26 Contributi
27 Plusvalenze
179
28 Sopravv. Attive gest. Ord.
TOTALE ALTRI RICAVI 59
40 Sostituzione condotte
41 Realizzazione allacciamenti
Trasporto e smaltimento
42 fanghi 244
43 Realizzazione lavori
44 Manutenzione aree a verde 6
45 Altre prest. servizi tecnici 29
47 Assicurazione autoveicoli 4
57 Consulenze legali 35
Gestione e manutenzione
58 uffici 16
59 Spese telefoniche
60 Servizi per la bollettazione 62 28
61 Servizi informatici 22 5
62 Servizi di call-center
63 Servizi bancari e riscossione 45
64 Servizi postali 92 1
65 Servizi per il personale 13 14
66 Rimborsi spese 2
Costo personale in
67 somministr.
68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi 6 8
181
89 Minusvalenze
TOTALE ONERI DIVERSI 79 9
76 Oneri sociali
77 TFR
78 Altri costi del personale
COSTO DEL PERSONALE 24 12 462 359
AREA FINANZIARIA 18
94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari
AREA STRAORDINARIA
RISULTATO ANTE IMPOSTE -86 -22 -318 925
182
98 Imposte correnti
99 Imposte differite
TOTALE IMPOSTE
RISULTATO NETTO -86 -22 -318 925
VDS Descrizione
10 Tariffa S.I.I. 2.375
12 Corrispettivi di allacciamento 29
183
21 Increm. immob. - servizi 142
22 Increm. immob. - personale 16
40 Sostituzione condotte
41 Realizzazione allacciamenti 142
Trasporto e smaltimento
42 fanghi
43 Realizzazione lavori
44 Manutenzione aree a verde 12
47 Assicurazione autoveicoli 8 2
48 Altri costi parco mezzi
49 Analisi chimiche
50 Assicurazioni
51 Consulenze e servizi tecnici
52 Servizi per salute e sicurezza
53 Royalties tariffa fog. e dep. 109
184
55 Spese per organi sociali
56 Consulenze amministrative
57 Consulenze legali
Gestione e manutenzione
58 uffici
59 Spese telefoniche
60 Servizi per la bollettazione
61 Servizi informatici 3
62 Servizi di call-center
63 Servizi bancari e riscossione
64 Servizi postali
65 Servizi per il personale 7
66 Rimborsi spese 1
Costo personale in
67 somministr. 18
68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi 5
185
75 Retribuzioni 22 213 25 159
76 Oneri sociali
77 TFR
78 Altri costi del personale
COSTO DEL PERSONALE 22 213 25 159
82 Svalutazioni
83 Accantonamenti fondi rischi
84 Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI 811
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari
AREA STRAORDINARIA 87
98 Imposte correnti
99 Imposte differite
186
TOTALE IMPOSTE
RISULTATO NETTO -22 985 -25 203
VDS Descrizione
10 Tariffa S.I.I.
11 Vendita acqua all'ingrosso
Destinazione FoNI utenze
19 disagiate
TOTALE RICAVI
TARIFFARI
Corrispettivi di
12 allacciamento
13 Ricavi accessori al S.i.i.
14 Trattamento bottini
15 Spurgo pozzi neri
16 Lavori c/terzi
17 Vendita servizi a terzi
18 Ricavi diversi
25 Penalit
TOTALE RICAVI
ACCESSORI
23 Corrisp. certificati verdi
24 Altri ricavi
26 Contributi
27 Plusvalenze
28 Sopravv. Attive gest. Ord.
TOTALE ALTRI RICAVI
187
TOT. CAPITALIZZAZIONI 1.276 339
30 Forza motrice
31 Costo materiale idraulico 314
Costo materiale
32 elettr./el.mecc. 80
41 Realizzazione allacciamenti
Trasporto e smaltimento
42 fanghi
43 Realizzazione lavori
44 Manutenzione aree a verde
45 Altre prest. servizi tecnici 10 17
188
56 Consulenze amministrative
57 Consulenze legali
Gestione e manutenzione
58 uffici
59 Spese telefoniche
60 Servizi per la bollettazione
61 Servizi informatici
62 Servizi di call-center
Servizi bancari e
63 riscossione
64 Servizi postali
65 Servizi per il personale
66 Rimborsi spese
Costo personale in
67 somministr.
68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi
TOTALE SERVIZI 533 71
70 Canone di concessione
71 Royalties acqua ingrosso
72 Affitti
73 Altri canoni
74 Locazioni e noleggi
TOTALE CANONI E
AFFITTI
Contributi funzionam. Enti e
85 ass.
86 Altri oneri diversi
87 Altre imposte e tasse
88 Sopravv. passive gest. Ord.
89 Minusvalenze
TOTALE ONERI DIVERSI
VALORE AGGIUNTO 423 83
189
75 Retribuzioni 424 82
76 Oneri sociali
77 TFR
78 Altri costi del personale
COSTO DEL PERSONALE 424 82
98 Imposte correnti
99 Imposte differite
190
TOTALE IMPOSTE
RISULTATO NETTO
VDS Descrizione
10 Tariffa S.I.I. 186
11 Vendita acqua all'ingrosso
Destinazione FoNI utenze
19 disagiate
TOTALE RICAVI
TARIFFARI 186
Corrispettivi di
12 allacciamento
13 Ricavi accessori al S.i.i. 3
14 Trattamento bottini
15 Spurgo pozzi neri 75
16 Lavori c/terzi
17 Vendita servizi a terzi 198
18 Ricavi diversi
25 Penalit
TOTALE RICAVI
ACCESSORI 276
26 Contributi
27 Plusvalenze
28 Sopravv. Attive gest. Ord.
TOTALE ALTRI RICAVI 20 3
191
TOT. CAPITALIZZAZIONI 679 336
30 Forza motrice 18
40 Sostituzione condotte
41 Realizzazione allacciamenti
Trasporto e smaltimento
42 fanghi
43 Realizzazione lavori 5
44 Manutenzione aree a verde
45 Altre prest. servizi tecnici 12 5
47 Assicurazione autoveicoli 3
49 Analisi chimiche
50 Assicurazioni 56
Consulenze e servizi
51 tecnici 382 38 3
Servizi per salute e
52 sicurezza 5
53 Royalties tariffa fog. e dep.
192
55 Spese per organi sociali 142
56 Consulenze amministrative 8 100
57 Consulenze legali 4
Gestione e manutenzione
58 uffici 24
64 Servizi postali 12
65 Servizi per il personale 24
66 Rimborsi spese 2 8
Costo personale in
67 somministr. 46 15
68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi 28
70 Canone di concessione
71 Royalties acqua ingrosso
72 Affitti 150
73 Altri canoni
74 Locazioni e noleggi 28
TOTALE CANONI E
AFFITTI 177
Contributi funzionam. Enti e
85 ass. 209
193
VALORE AGGIUNTO 127 119 20 261 -1.058
77 TFR 165
84 Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI 56 656
94 Altre plusvalenze
95 Proventi straordinari
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari
AREA STRAORDINARIA
RISULTATO ANTE IMPOSTE -54 207 -2.830
194
98 Imposte correnti 1.243
CDC TOTALE
VDS Descrizione
10 Tariffa S.I.I. 12.445
11 Vendita acqua all'ingrosso 2.645
Destinazione FoNI utenze
19 disagiate -75
TOTALE RICAVI
TARIFFARI 15.014
Corrispettivi di
12 allacciamento 65
25 Penalit 300
TOTALE RICAVI
ACCESSORI 1.135
24 Altri ricavi 69
26 Contributi 240
27 Plusvalenze 6
195
21 Increm. immob. - servizi 1.468
Increm. immob. -
22 personale 847
47 Assicurazione autoveicoli 31
48 Altri costi parco mezzi 4
49 Analisi chimiche 35
50 Assicurazioni 61
196
Consulenze e servizi
51 tecnici 644
Servizi per salute e
52 sicurezza 9
57 Consulenze legali 39
Gestione e manutenzione
58 uffici 52
66 Rimborsi spese 12
Costo personale in
67 somministr. 80
68 Costi soc.partecipate
69 Altri servizi diversi 70
72 Affitti 150
73 Altri canoni 43
74 Locazioni e noleggi 43
TOTALE CANONI E
AFFITTI 2.395
Contributi funzionam. Enti
85 e ass. 210
197
86 Altri oneri diversi 7
87 Altre imposte e tasse 102
Sopravv. passive gest.
88 Ord. 51
89 Minusvalenze
TOTALE ONERI DIVERSI 371
75 Retribuzioni 2.544
82 Svalutazioni 304
Accantonamenti fondi
83 rischi 165
84 Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI 2.778
94 Altre plusvalenze
198
95 Proventi straordinari 87
96 Altre minusvalenze
97 Oneri straordinari
AREA STRAORDINARIA 87
ANDAMENTO ECONOMICO
RICAVI 16.484
Occorre precisare come, nel Budget 2016, sono presenti ancora alcuni vecchi centri di
costo quali, 1A0100, 1D0100, 1I0E00, 1I0V00, 1I0Z00. Ci inevitabilmente dovuto al
graduale adeguamento dei dipendenti aziendali ai cambiamenti avvenuti nel Piano dei
centri di costo. Il personale amministrativo ha provveduto poi ad azzerare tali centri di
costo allocando i relativi costi negli appositi centri.
Altro aspetto da sottolineare riguarda le poste indivisibili. Come si evince dallo Schema
Contabile proposto in Tabella 6., esiste la necessit di predisporre i Conti Annuali
199
Separati solamente per quanto concerne le voci A e B, (differenza fra Valore e Costi
della produzione).
L'autorit nel Documento 137 del 2016 introduce questa novit, evidenziando in grigio
(quindi da non compilare) le celle relative alle voci C e D. Infatti stata aggiunta un'
ulteriore colonna intitolata Poste economiche indivisibili (valori non attribuibili)cui
andranno inseriti i totali delle voci per tutto ci che va fuori dalla differenza tra valore e
costo della produzione. Stiamo parlando quindi di tutti i valori legati alla gestione
finanziaria, fiscale e straordinaria. Tali costi prima del recepimento delle ultime
disposizioni Unbundling venivano imputati nel centro di costo di struttura (1S0000).
Quindi, per tutte le poste aziendali al di fuori del cosiddetto Reddito Operativo
(differenza fra valore e costi della produzione), l'Autorit non esprime l'obbligo di
separazione contabile. Il totale riferito ad ognuna di tali voci verr riportato nell'ultima
colonna dello schema Unbundling contabile semplificato, senza dover essere ripartita
tra le varie attivit.
Lo Schema Mod.Co.
200
Tabella 9: Moc.Co. I dati si riferiscono all'Esercizio 2015 (/Mig.)
Attivit non
Altre
Servizio Altre idriche con
Attivit
idrico Attivit infrastruttur
non
integrato idriche e dei servizi
idriche
idrici
Oneri straordinari 0 0
DI CUI (Euro)
201
Costi di strutturazione dei progetti di finanziamento (non
0 0
capitalizzati)
202
Trattamento bottini (da fosse biologiche o impianti
225.796
industriali trasportati e scaricati dalle autobotti)
Come si osserva, si tratta di un prospetto che aggrega i costi e i ricavi per area, non
rispondendo al cento per cento alle richieste dell' Unbundling ma adempiendo alle
richieste dell' Autorit che ha voluto un prospetto capace di suddividere la gestione per
aree di interesse quali:
L'importanza di questo report legata alla sua concorrenza nella determinazione della
tariffa. Chiaramente larea di attenzione per questa esigenza localizzata nella prima
colonna, relativa al SII, dato che, le altre tre colonne includono dati extratariffa relativi
quindi ad attivit in concorrenza. Il Mod.Co. deve essere compilato e trasmesso all'Ente
di Governo dell'Ambito nel primo semestre dell'anno, tale Ente potr segnalare al
gestore e all'AEEGSI eventuali incongruenze e/o la presenza di errori ed anomalie,
nonch verificare la correttezza di tutte le informazioni comunicate dal gestore mediante
i dati unbundlizzati. L'AEEGSI avrebbe dovuto dare il proprio giudizio finale entro il 20
Ottobre. Si fatto accenno nel cap.2.3.4 al principio del full recovery cost, con il
quale si esprime che, nella determinazione della tariffa deve essere riconosciuta la
copertura totale dei costi. Ecco perch il focus della tariffa, come anche quello dell'
Unbundling stesso, sui costi, mentre i ricavi vengono valutati soltanto ai fini della
determinazione dei conguagli.
Trattando della reportistica che Geal SpA tenuta a produrre, utile fare cenno anche al
cosiddetto Cruscotto del Gruppo Acea.
204
implementare una struttura comune su cui basare poi le modifiche necessarie in fase di
recepimento delle Normative sull' Unbundling.
Le prime due tabelle, GE1 e GE2 si basano sulla distinzione tra i ricavi tariffari e quelli
non tariffari; ci che interessa il valore totale di tali ricavi indipendentemente dalla
loro ripartizione per settori. Questo rappresenta un primo punto di collegamento con
l'Unbundling Contabile che, come sappiamo, pone il focus sui costi56. (Tabella 10)
Totale Ricavi
Totale Ricavi Tariffari SII Budget Actual
Consuntivo Consuntivo
Tabella GE1 Tariffari SII di di 2016 2016
2014 (k) 2015 (k)
Competenza Competenza (k) (k)
Mensilizzato
Gennaio 1.137 1.186 1.251 1.236
Febbraio 1.137 1.171 1.251 1.236
55 Si precisa che la Posizione finanziaria netta data dalla differenza tra le disponibilit liquide ed i
debiti con le Banche (pi precisamente data dal saldo tra saldi c/c attivi e mutui) mentre la Posizione
creditoria della societ rappresentata dai crediti scaduti.
56 Si rimanda a quanto descritto nel cap. 2.4.1, riguardo agli obiettivi della Normativa sullUnbundling,
tra cui si inserisce la definizione di costi standard.
205
Marzo 1.137 1.163 1.251 1.236
Aprile 1.137 1.179 1.251 1.236
Maggio 1.137 1.179 1.251 1.224
Giugno 1.137 1.131 1.251 1.235
Luglio 1.137 1.221 1.251 1.265
Agosto 1.137 1.207 1.251 1.251
Settembre 1.109 1.155 1.251 1.339
Ottobre 1.137 1.209 1.251
Novembre 1.137 1.167 1.251
Dicembre 1.135 1.751 1.251
Totale 13.618 14.718 15.014 11.258
206
La tabella GE5, richiede invece una riclassificazione del Conto Economico che presenta
oltre al Prodotto di esercizio (ottenuto come somma dei ricavi di competenza e delle
capitalizzazioni delle somme sottostanti), i costi totali aziendali distinti per natura
(acquisti + rimanenze, energia elettrica, servizi, godimento di beni di terzi, oneri diversi
di gestione, personale), fino al MOL57 (ottenuto come differenza tra prodotto di
esercizio e costo operativi). Quest' ultima grandezza rappresenta effettivamente la voce
pi interessante per l'azienda, sulla quale possibile fare diverse considerazioni, dal
momento che evidenzia l'andamento della gestione, essendo espressione del risultato
caratteristico. La tabella richiede poi altri ulteriori dati che necessitano di monitoraggio
a livello di gruppo. Tra questi l'utile netto aziendale ed i canoni di concessione impianti,
ossia i canoni pagati annualmente dall'azienda ai proprietari delle infrastrutture (il
Comune di Lucca), per la concessione delle stesse. (Tabella 11)
YTD
Riclassifica Bilanci Bilanci Budge YTD YTD
Tabella Budget
CE fino al o 2014 o 2015 t 2016 2015 2016
GE5 2016(k
MOL (k) (k) (k) (k) (k)
)
PRODOTTO DI
17.549 19.132 19.532 13.692 14.346 14.649
ESERCIZIO
Totale dei
Ricavi di
Competenza a 15.289 16.547 16.484 11.753 12.379 12.363
Conto
Economico
Capitalizzazione
del Personale
485 685 847 514 497 636
Altre
Capitalizzazioni
1.775 1.900 2.201 1.425 1.470 1.651
Capitalizzazion
2.260 2.585 3.048 1.939 1.968 2.286
i
COSTO DI
13.386 13.269 13.262 9.952 9.890 9.947
ESERCIZIO
207
Rimanenze
Energia
2.152 2.095 2.040 1.571 1.538 1.530
Elettrica
Oneri diversi di
566 363 371 272 296 278
gestione
Occorre a questo punto entrare nel dettaglio delle modalit impiegate da Geal SpA nel
compilare il Cruscotto aziendale. La procedura si basa sull'utilizzo del Conto
Economico della societ. Precisiamo a riguardo che Geal SpA redige un Bilancio
trimestrale mentre il Cruscotto deve essere redatto mensilmente. La soluzione proposta
dall azienda per ovviare a tale inconveniente consiste nell'utilizzare, per i mesi di
Marzo, Giugno, Settembre e Dicembre i dati di consuntivo riportati nei rispettivi
Bilanci trimestrali, mentre per i mesi intermedi, verranno presi dei dati spuri che
derivano da un bilancio consuntivo pi un accertamento che una frazione del budget.
Per esempio, nel mese di Ottobre, viene preso il dato presente nel bilancio al 30.09 e, a
questo, viene sommato 1/12 del Budget. 58
58
Il numero 12 indica i mesi dell'anno
208
Le tabelle GE1 e GE2, come sopra specificato richiedono la distinzione tra: ricavi
tariffari (contenuti in una specifica voce del Conto Economico Geal SpA Ricavi
tariffari) e ricavi non tariffari (ottenuti dalla somma delle voci Totale ricavi
accessori e Totale altri ricavi).
Dalla tabella GE5, sopra descritta, si osserva che i dati richiesti sono relativi a: Bilancio
2014, Bilancio 2015, Budget 2016, YTD 201559, YTD 2016, YTD budget 2016. Mentre
le prime tre colonne si riferiscono a dati annui, le ultime tre contengono invece dati
mensilizzati.
Di seguito vengono elencati i vari dati richiesti dalla tabella in questione con le relative
voci corrispondenti del Conto Economico aziendale:
59 La locuzione YTD( Year to date) esprime il dato attualizzato alla data del cruscotto. La colonna YTD
2015 si ottiene dividendo il dato relativo al 31/12/2015 per 12 e moltiplicandolo per il numero del mese
(esempio, settembre: 9, ottobre: 10, ecc..)
60 Si precisa che dalla voce Canoni di concessione del Conto Economico occorre sottrarre il conto
Rimborso mutui di terzi in essa incluso.
209
Un ulteriore schema quello rappresentato dalle tabelle GE6 e GE7, le quali richiedono
una classificazione dei dati nei processi relativi a (Tabella 12):
Si nota come, nella classificazione appena proposta non rientra la FOC cartografia
(1C0G00). Le alternative si sostanziano nella sua imputazione tra i Costi Comuni di
struttura o nelle Altre attivit idriche. Geal SpA ha, allo stato attuale, deciso di
implementare la seconda soluzione.
Una volta effettuata questa classificazione ed articolato ogni processo sui vari orizzonti
temporali richiesti (tabella GE6), si procede alla compilazione della tabella GE7, la
quale richiede unarticolazione dei vari processi per natura con riferimento a:
210
Si precisa inoltre che entrambi i prospetti devono presentare i dati al netto delle
capitalizzazioni. La peculiarit relativa alle voci di capitalizzazioni di costi (che
concorrono alla determinazione del MOL aziendale) risiede nel fatto che esse vengono
trattate nel cruscotto nella sezione inerente i costi (andando in detrazione di questi) e
non nei ricavi, come invece risulta dal Conto Economico.
Riclassifica dei
Costi di
Esercizio YTD
Budg
(Italian Gaap) Bilanci Bilanci YTD YTD Budge
Tabella et
per Processo Processi o 2014 o 2015 2015 2016 t
GE6 2016
AL NETTO (k) (k) (k) (k) 2016(k
(k)
DELLE )
CAPITALIZZAZI
ONI
FASE2 Produzione 1.905 977 932 733 720 699
Fase3 Captazione
Impianti sotto
Fase 3 50 mc/h (13,8
l/s)
Impianti sopra
Fase 3 50 mc/h (13,8
l/s)
Potabilizzazion
Fase3
e
Impianti sotto
Fase 3 5.000
mc/giorno
Impianti sopra
Fase 3 5.000
mc/giorno
Fase3 Adduzione
FASE2 Distribuzione 2.880 3.528 3.453 2.646 2.816 2.590
FASE2 Fognatura 1.358 1.315 936 987 652 702
FASE2 Depurazione 1.707 1.609 1.592 1.207 1.230 1.194
211
Impianti sotto
Fase 3 2.000 a.e.
(AEEGSI)
Impianti tra
Fase 3 2.000 a.e. e
10.000 a.e.
Impianti tra
Fase 3 10.000 a.e. e
100.000 a.e.
Impianti sopra
Fase 3
100.000 a.e.
Altre Attivit
FASE2 424 258 272 194 236 204
Idriche e Non
Costi di
FASE2 Struttura non 1.986 2.250 2.234 1.688 1.633 1.675
Allocati
10.21
TOTALE FASE 2 Totale Fase 2 11.126 10.684 8.013 7.922 7.661
4
Totale Fase3 Totale Fase3 9.221 9.707 9.282 7.280 7.202 6.962
TOTALE
2.163 1.538 1.182 286 1.864 888 7.922
FASE2
Totale
Fase3
212
Produzion
FASE2 115 489 0 17 85 14 720
e
Fase3 Captazione
Potabilizza
Fase3
zione
Fase3 Adduzione
Distribuzio
FASE2 223 733 1.090 82 458 230 2.816
ne
FASE2 Fognatura 177 69 43 22 145 196 652
Depurazio
FASE2 302 237 49 118 433 91 1.230
ne
Commerci
FASE2 367 0 0 6 189 73 635
ale
Altre
Attivit
FASE2 196 0 0 21 9 10 236
Idriche e
non
Costi di
Struttura
FASE2 783 11 0 19 546 274 1.633
non
Allocati
213
Tabella 13: Conto Economico Geal SpA 2016 riferito al centro di costo Captazione
1A0C00. (/Mig.)61
GEAL - CONTO
ECONOMICO 2016
31/
31/1 12/
Descrizione 2/16 16
da
acc
men erta
sile re 9
Tariffa S.I.I.
Vendita acqua
all'ingrosso
Destinazione FoNI
utenze disagiate
TOTALE RICAVI
TARIFFARI
Corrispettivi di
allacciamento
Ricavi accessori al
S.i.i.
Trattamento bottini
Lavori c/terzi
Vendita servizi a
terzi
Ricavi diversi
TOTALE RICAVI
ACCESSORI
61
La colonna relativa al budget mensile data dal budget al 31/12/16 diviso per 12. La colonna relativa al
budget da accertare data dal budget mensile diviso per 0 (visto che si prende come riferimento il mese di
Settembre)
214
Corrisp. certificati
verdi
Altri ricavi
Penalit
Contributi
Plusvalenze
Sopravv. Attive gest.
Ord.
TOTALE ALTRI
RICAVI
Increm. immob. -
materiale
Increm. immob. -
servizi
Increm. immob. -
personale
TOT.
CAPITALIZZAZIONI
VALORE DELLA
PRODUZIONE
215
Sostituzione
condotte
Realizzazione
allacciamenti
Trasporto e
smaltimento fanghi
Realizzazione lavori
Manutenzione aree a
verde
Altre prest. servizi
tecnici 1 1 1
Manutenzione parco
mezzi 2 2 1 1 2 1
Assicurazione
autoveicoli 1 1 1
Altri costi parco
mezzi
Analisi chimiche
Assicurazioni
Consulenze e servizi
tecnici
Servizi per salute e
sicurezza
Royalties tariffa fog.
e dep.
Spese per organi
sociali
Consulenze
amministrative
Consulenze legali
Gestione e
manutenzione uffici
Spese telefoniche
Servizi per la
bollettazione
Servizi informatici
Servizi di call-center
Servizi bancari e
riscossione
216
Servizi postali
Servizi per il
personale
Rimborsi spese
Costo personale in
somministr.
Costi soc.partecipate
Canone di
concessione
Royalties acqua
ingrosso
Affitti
Altri canoni 14 11 4 8 13 17 1 13
Locazioni e noleggi 1 1
TOTALE CANONI E
AFFITTI 14 12 4 8 13 18 1 13
Contributi funzionam.
Enti e ass.
-
VALORE AGGIUNTO -558 -736 -5 -16 -499 -668 -56 499
Retribuzioni 44 36 7 20 30 38 3 30
Oneri sociali
TFR
217
Altri costi del
personale
COSTO DEL
PERSONALE 44 36 7 20 30 38 3 30
MARGINE -
OPERATIVO LORDO -602 -772 -12 -36 -529 -706 -59 529
Amm. imm.
immateriali 4 5 1 3 1
Amm. imm. materiali 47 31 7 15 27 33 3 27
Svalutazioni
Accantonamenti
fondi rischi
Altri accantonamenti
AMMORT. E
SVALUTAZIONI 50 36 9 17 28 34 3 28
REDDITO -
OPERATIVO -652 -808 -20 -53 -557 -740 -62 557
Altri proventi
finanziari
Interessi attivi
bancari
Interessi passivi
bancari
Altre plusvalenze
Proventi straordinari
Altre minusvalenze
Oneri straordinari
AREA
STRAORDINARIA
218
RISULTATO ANTE -
IMPOSTE -652 -808 -20 -53 -557 -740 -62 557
Imposte correnti
Imposte differite
TOTALE IMPOSTE
-
RISULTATO NETTO -652 -808 -20 -53 -557 -740 -62 557
ANDAMENTO
ECONOMICO
Bud
get YTD
201
Cons Cons Cons Cons Cons Cons Budg 2b/2 6
untivo untivo untivo untivo untivo untivo et 015 (k)
RICAVI
PRODUZIONE
D'ESERCIZIO
VALORE -
AGGIUNTO -558 -736 -5 -16 -499 -668 -56 499
MARGINE
OPERATIVO -
LORDO -602 -772 -12 -36 -529 -706 -59 529
REDDITO -
OPERATIVO -652 -808 -20 -53 -557 -740 -62 557
RISULTATO
NORMALE ANTE -
IMPOSTE -652 -808 -20 -53 -557 -740 -62 557
RISULTATO ANTE -
IMPOSTE -652 -808 -20 -53 -557 -740 -62 557
219
-
RISULTATO NETTO -652 -808 -20 -53 -557 -740 -62 557
Costi Costi
Costo Costi
del per Altri
Energe per Cano PRODO
Person Acqui Costi
tico Servizi ni di TOTALE TTO DI MOL
ale sti YTD
YTD YTD conc (k) ESERCIZ (k)
YTD YTD 2014
2016 2016 essio IO (K)
2016 2016 (k)
(k) (k) ne
SETTEMBRE 2016 (k) (k)
-
24.778 3.256, 66.70 94.744, 94.744,
1A0A00 ,13 0,00 18 9,82 0,00 13 0,00 13
-
29.766 479.87 2.564, 2.199, 14.320, 528.726 528.726
1A0C00 ,14 5,43 23 89 42 ,11 0,00 ,11
-
60.551 11.11 15.95 87.697, 87.697,
1A0P00 ,31 0,00 1,81 2,16 82,45 73 0,00 73
-
115.09 488.79 16.93 84.86 14.402, 720.084 720.084
PRODUZIONE 5,58 2,25 2,22 1,87 87 ,79 0,00 ,79
-
PRODUZIONE/1000 115,10 488,79 16,93 84,86 14,40 720,08 0,00 720,08
1A0D00
204.50 719.81 81.58 411.6 1.319.7 2.737.3 7.573.3 4.835.9
220
6,35 3,14 5,60 81,55 74,99 61,64 48,94 87,30
-
19.185 620,0 46.12 65.931, 65.931,
1A0Z00 ,26 0,00 0 5,84 0,00 10 0,00 10
223.69 719.81 82.20 457.8 1.319.7 2.803.2 7.573.3 4.770.0
DISTRIBUZIONE 1,62 3,14 5,60 07,39 74,99 92,74 48,94 56,20
1.010, 457,8 1.319,7 2.803,2 7.573,3 4.770,0
DISTRIBUZIONE/1000 223,69 39 82,21 1 7 9 5 6
-
17.120 735,0 17.855, 17.855,
1D0S00 ,48 0,00 0,00 0 0,00 48 0,00 48
302.19 238.93 117.7 432.8 140.30 1.232.0 2.033.6 801.530
DEPURAZIONE 6,04 8,49 58,85 73,82 4,07 71,28 01,58 ,30
117,7 432,8 1.232,0 2.033,6
DEPURAZIONE/1000 302,20 238,94 6 7 140,30 7 0 801,53
-
20.143 20.143, 20.143,
1F00P0 ,03 0,00 0,00 0,00 0,00 03 0,00 03
177.42 86.456 22.24 144.6 239.33 670.102 1.820.6 1.150.5
FOGNATURA 6,60 ,66 0,19 42,83 6,01 ,30 21,64 19,34
144,6 1.820,6 1.150,5
FOGNATURA/1000 177,43 86,46 22,24 4 239,34 670,10 2 2
-
366.57 5.930, 189.1 73.237, 634.907 354.293 280.613
1C0V00 5,90 0,00 05 63,50 80 ,25 ,60 ,65
-
366.57 5.930, 189.1 73.237, 634.907 354.293 280.613
COMMERCIALE 5,90 0,00 05 63,50 80 ,25 ,60 ,65
189,1 -
COMMERCIALE/1000 366,58 0,00 5,93 6 73,24 634,91 354,29 280,61
- -
2.922, 937,5 2.922,4 2.922,4
1L000A 46 0,00 -16,00 0 953,50 6 0,00 6
- -
558,0 4.962, 8.460,2 4.056,2 3.786,2
1L000F 0,00 0,00 3 00 0 3 270,00 3
-
11.27 3.881, 15.161, 15.161,
1P000A 0,00 0,00 9,76 75 0,00 51 0,00 51
-
9.518, 9.518,1 9.518,1
1C0G00 16 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 6
ALTRE ATTIVITA'
IDRICHE E NON/1000 195,89 0,00 21,47 7,38 9,77 0,00 224,98 593,72 368,74
-
783.46 13.381 19.44 531.4 272.88 1.620.6 2.922,2 1.617.6
1S0000 2,93 ,09 5,78 48,26 0,15 18,21 5 95,96
-
14.47 15.128, 15.128,
1X0000 0,00 0,00 0,00 0,50 658,10 60 0,00 60
-
COSTRI DI STRUTTURA 783.46 13.381 19.44 545.9 273.53 1.620.6 2.922,2 1.617.6
NON ALLOCATI 2,93 ,09 5,78 18,76 8,25 0,00 18,21 5 95,96
-
COSTRI DI STRUTTURA 545,9 1.620,6 1.617,7
NON ALLOCATI/1000 783,46 13,38 19,45 2 273,54 0,00 2 2,92 0
importante precisare ulteriormente che, devono essere riportati i soli costi di gestione
(costi di ordinaria amministrazione), quindi al netto di eventuali capitalizzazioni di
222
costo. Tali considerazioni valgono anche per tutte le commesse ad investimento, con la
peculiarit che, essendo centri di costo che seguono esclusivamente investimenti, e data
l'esigenza del Cruscotto di monitorare soltanto i costi di ordinaria amministrazione,
questi mi devono determinare un risultato sempre pari a zero in fondo all'esercizio. La
presenza di valori diversi da zero nello schema presentato in Tabella 14: MOL per
centri di costo. Settembre 2016. (/Mig.) conseguente all'utilizzo, per la compilazione
dello stesso, del Bilancio trimestrale al 30.09, in cui probabilmente alcuni costi non
sono ancora stati capitalizzati.
Se lobiettivo quello di scomporre lazienda unitariamente intesa nei vari settori in cui
opera, corriamo il rischio di tagliare a met determinate funzioni aziendali in relazione a
specifici costi o aggregazione di costo. La valorizzazione delle operazioni nellambito
223
dello stesso soggetto deve trovare adeguato supporto informativo nelle procedure
gestionali, contabili ed extracontabili adottate dallimpresa. La scelta di queste
procedure, purch siano documentate e verificabili, lasciata alla libert della stessa.
Tutto ci una premessa che sta alla base della necessit di andare a stimare,
monetizzare e far risultare in contabilit la transazione interna appena illustrata.
In secondo luogo, sempre con riferimento ai rifiuti di scarto, si esamina il caso inerente i
liquami autotrasportati da terzi soggetti presso il depuratore Geal SpA. Per questi
valgono le stesse considerazioni fatte per il servizio di spurgo. Si sottolinea quindi la
necessit di trovare un indice che, a posteriori, permetta di ripartire i costi tra il SII e le
altre attivit idriche.
Relativamente alle modalit di ripartizione dei costi, Geal SpA si avvale della
schematizzazione offerta dal Mod.Co. dal quale rileva il dato di costo relativo alle due
attivit accessorie maggiormente rilevanti che avvengono con l'ausilio del depuratore:
Per gli autotrasportati sono stati raccolti, con lausilio dei settori operativi, gli indici pi
significativi di consumo di costo. stato rilevato, grazie all'ausilio di contatori, il
quantitativo di liquami in entrata trasportati dalla fognatura (quindi relativi al SII) e, lo
stesso dato stato ricavato per i liquami autotraportati, misurati da un operaio al
momento dello scarico. Queste rilevazioni hanno permesso al personale di calcolare le
224
percentuali di provenienza dei rifiuti per poi applicarle al costo totale degli stessi
distinguendo cos l'ammontare da imputare al SII e alle altre attivit idriche.
Da precisare infine che la transazione interna tra attivit un'operazione del tutto
fittizia, effettuata per estrapolare i costi dal centro di costo depuratore ed imputarli alle
altre attivit idriche.
Esempio 2: si prenda come esempio quello rappresentato dalla forza motrice (energia
elettrica). Dal consuntivo gestionale di Geal SpA al 30.09.2016 si pu osservare un
valore pari a 1538 /mig. per tale voce riferito allintera azienda. Se da un lato imputare
il costo della forza motrice alle attivit del servizio idrico integrato, in particolare
all'attivit di depurazione, facilmente gestibile (grazie ai contatori presenti in
determinati punti), dall'altro risulta invece di difficile monitoraggio l'entit di energia
elettrica consumata per le altre attivit.
A tal riguardo sono stati costruiti degli indici che riescono a cogliere ex post l'entit di
energia elettrica consumata dalle attrezzature di depurazione. Pi precisamente, viene
rilevata l'incidenza percentuale del consumo generato dagli autotrasportati rispetto alla
attivit svolta dallimpianto. Il riferimento a due macchinari; il primo chiamato
"nastropressa centrifuga", per il quale l'indice indica che il 4,4 % dell'energia consumata
deriva dagli autotrasportati e quindi un costo che la societ sostiene per i servizi
privati. Di conseguenza, si prender il costo totale dell'energia elettrica riferito a quella
determinata attrezzatura, il 4, 4% di tale costo verr imputato alle altre attivit idriche,
mentre il rimanente 95,6 % sar attinente all' attivit di depurazione. Il secondo
macchinario a cui ci riferiamo il "compressore per ossidazione del liquame", in questo
caso l'indice ci segnala che il 3% dell'energia consumata dovuta agli autotrasportati
quindi, il totale di energia elettrica consumata per il macchinario dovr essere imputato
per il 3% alle altre attivit idriche e per il restante 97% all' attivit di depurazione e
quindi al SII.
Arrivati a questo punto, con riferimento ai due esempi appena esaminati, il personale
amministrativo in grado di stimare, quanta parte del costo totale di depurazione stata
sostenuta per le due attivit accessorie (rispettivamente, autotrasportati e spurghi). Si
225
procede attraverso un "giro di analitica" (ossia una registrazione di contabilit analitica)
che permette di stornare dall'attivit di depurazione un certo ammontare di costi ed
imputare gli stessi alle altre attivit idriche.
Attualmente sono queste tre le transazioni interne rilevate in Geal SpA. La scarsa
numerosit da ricondurre alla scelta di adottare per il momento lo Schema Contabile
semplificato che richiede una suddivisione soltanto per attivit. Va da s che, quando
l'azienda dovr adottare invece lo Schema Contabile Ordinario il grado di dettaglio sar
ben pi ampio, spacchettando la gestione aziendale nei vari comparti, e quindi
inevitabilmente le transazioni interne aumenteranno.
Attribuzione dei Servizi Comuni e delle Funzioni Operative Condivise alle attivit
Unulteriore problematica rilevata da Geal SpA nella creazione dei Conti Annuali
Separati quella di attribuire alle attivit, le quote delle poste economiche allocate nelle
fasi precedenti ai SC e alle FOC. La Normativa prevede determinati driver tra i quali i
gestori possono scegliere sulla base del metodo ritenuto pi opportuno. La scelta dovr
basarsi su una serie di considerazioni riguardanti la convenienza informativa-gestionale
rispetto ad eventuali costi amministrativi che potrebbero nascere. L'obiettivo
dell'azienda sar quello di pervenire ad una rappresentazione che possa essere il pi
allineata possibile alla conformazione della propria struttura.
226
Va sottolineato che, trattandosi di una disciplina normata e non di un tradizionale
controllo di gestione, la scelta dei driver richiede la definizione da parte dell'azienda di
adeguate procedure aziendali, opportunamente formalizzate, che permettono la raccolta
di dati di natura gestionale atti alla loro costruzione, che dovr essere aggiornata almeno
annualmente.
Di seguito viene presentato l'elenco dei driver proposti per ogni FOC e SC, dettagliando
quelli che Geal SpA ha deciso di adottare per procedere alla ripartizione richiesta:
1. GIS-CARTOGRAFIA:
- km di rete relativi a ciascuna attivit
La Normativa propone un solo driver rappresentato dai km di rete di ciascuna
attivit. E da precisare che tale FOC interviene sulle attivit di acquedotto, di
fognatura e depurazione. Per entrambe quest'ultime si prende in considerazione
la lunghezza della rete fognaria.
Data la difficile individuazione del secondo driver proposto, Geal SpA ha deciso
SERVIZI COMUNI:
3. APPROVVIGIONAMENTO E ACQUISTI
- numero ordini e/o contratti e/o gare di acquisto e appalto registrati da ciascuna
attivit
- importo complessivo degli ordini e/o contratti e/o gare di acquisto registrato a
consuntivo da ciascuna attivit
- numero di fatture passive registrato in contabilit da ciascuna attivit
E stato primariamente scartato il terzo driver proposto in quanto ritenuto di
difficile rilevazione e scarsa significativit. Tra i rimanenti due Geal SpA ha
scelto di utilizzare l'importo complessivo degli ordini e/o contratti e/o gare di
acquisto registrato a consuntivo da ciascuna attivit. Questo in modo da
permettere che ordini di maggior importo, abbiano un peso maggiore di ordini di
228
minor importo. L'alternativa, ossia il numero degli ordini registrati, un dato
meno significativo incapace di dare la giusta rilevanza alle operazioni compiute,
assegnando un peso pari ad 1 a tutti gli ordini indipendentemente dal valore
degli stessi, mentre evidente che lattivit preparatoria relativa ad un ordine di
ad es. 1.000.000,00 nettamente superiore a quella per un ordine di
1.000,00.
5. UFFICIO TECNICO
- rilevazioni analitiche sulle commesse di riferimento
La Normativa propone un unico driver che risulta essere significativo per il
settore aziendale in questione il quale si occupa tendenzialmente di investimenti.
L'indice inoltre di facile costruzione grazie ai prospetti riepilogativi delle
commesse posseduti in azienda.
6. SERVIZI INFORMATICI
- numero di elaborazioni effettuate per ciascuna attivit
- numero di postazioni assegnate a ciascuna attivit
- costo capitalizzato di software/hardware registrato a consuntivo da ciascuna
attivit
- costo di manutenzione software/hardware registrato a consuntivo da ciascuna
attivit
- tempi macchina per elaborazione dei dati di ciascuna attivit
229
- numero degli interventi di assistenza agli utilizzatori di ciascuna attivit
- volume di traffico registrato da ciascuna attivit
Per motivazioni di significativit (oltre che di semplicit di costruzione
dell'indice), Geal SpA ha deciso di adottare il secondo driver proposto. Il team
di lavoro procede quindi assegnando ogni postazione ad una determinata attivit,
FOC o SC. Qualora non fosse possibile svolgere tale operazione, in presenza di
postazioni che lavorano su pi settori aziendali, il relativo costo viene imputato
percentualmente in base al Timesheet dellutilizzatore della postazione.
7. SERVIZI DI TELECOMUNICAZIONE
- volumi di traffico registrati da ciascuna attivit
- numero di postazioni attive assegnate a ciascuna attivit
In maniera analoga ai servizi informatici, stato scelto come driver di
riferimento il numero delle postazioni. La procedura seguita ha richiesto la
mappatura di tutti i telefoni aziendali e l'assegnazione di essi alla corrispondente
attivit, FOC o SC. Per i telefoni che operano su pi attivit, la ripartizione dei
costi avvenuta percentualmente in base al Timesheet dellutilizzatore della
postazione.
8. SERVIZI IMMOBILIARI
- mq utilizzati da ciascuna attivit
- costo a consuntivo degli interventi di manutenzione richiesti da ciascuna
attivit
- numero di addetti assegnati a ciascuna attivit
- numero di unit immobiliari assegnate a ciascuna attivit
Per semplicit e significativit Geal SpA utilizza come driver il numero di
addetti assegnati ad ogni attivit. Dato gi rilevato per la ripartizione dei costi
relativi ai servizi del personale.
L'AEEGSI richiede una suddivisione per attivit, FOC e SC anche per le poste
patrimoniali e per questa parte dello Schema Contabile ricalca il prospetto di Stato
Patrimoniale CEE. (Tabella 15)
Il programma gestionale contabile adottato da Geal SpA, ACG Vision 4, allo stato
attuale non gestisce tutti i valori dello Stato Patrimoniale. Quindi molte imputazioni
verranno eseguite in modo extracontabile avvalendosi di prospetti di classificazione,
riconciliazione e di calcolo.
In generale si pu dire che, per la parte dei movimenti contabili relativi allo Stato
Patrimoniale occorre arrivare allo stesso dettaglio previsto per lo schema di Conto
Economico integrando il flusso di movimentazione derivante dalla contabilit con tutta
una serie di flussi informativi di integrazione che forniscono il dettaglio ove la
contabilit non lo pu fornire. In particolare la Normativa precisa che, per le voci che
non sono direttamente rilevabili si possa procede determinando le percentuali di
ripartizione in proporzione alle poste economiche sottostanti. Ulteriore semplificazione
riguarda l'imputazione di FOC e SC che non dovranno essere ribaltati sulle attivit non
richiedendo cos la necessit di disporre di driver di ripartizione.
Nella realt di Geal SpA, le procedure necessarie per raggiungere tali risultati sono al
momento ancora in fase di definitiva approvazione ed affinamento. I vari settori
aziendali stanno collaborando per rispondere alla necessit di disporre di flussi
informativi molto completi e dettagliati.
231
Di seguito viene presentata la procedura ipotizzata da Geal SpA per la compilazione del
prospetto relativamente ad ogni macrovoce dello Stato Patrimoniale movimentata e che
a fine esercizio presenta un saldo diverso da zero.
B) IMMOBILIZZAZIONI:
I. Immobilizzazioni immateriali
1) terreni e fabbricati
4) altri beni
6) beni devolvibili
232
1) partecipazioni. Voce indivisibile, per la quale l'Autorit richiede solo il
valore totale senza la suddivisione in attivit, FOC e SC
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I. Rimanenze:
II. Crediti
1) verso clienti
4) verso controllanti
Per queste poste la ripartizione per attivit avviene nella stessa proporzione con cui
ripartita la posta economica sottostante, rappresentata in questo caso dalla
sommatoria tra totale ricavi tariffari e totale ricavi accessori.
Voci indivisibili, per le quali l'Autorit richiede solo il valore totale senza la
suddivisione in attivit, FOC e SC
6) altri titoli. Voce indivisibile, per la quale l'Autorit richiede solo il valore
totale senza la suddivisione in attivit, FOC e SC.
1) depositi bancari
3) denaro e valori in cassa
233
Voce indivisibile, per la quale l'Autorit richiede solo il valore totale senza la
suddivisione in attivit, FOC e SC.
A) PATRIMONIO NETTO
I. capitale
IV. riserva legale
VII. altre riserve
IX. utile (perdita) dell'esercizio
Voci indivisibili, per la quale l'Autorit richiede solo il valore totale senza la
suddivisione in attivit, FOC e SC
D) DEBITI
234
4) Debiti verso Banche. Voce indivisibile, per la quale l'Autorit richiede solo il
valore totale senza la suddivisione in attivit, FOC, SC
6) Acconti
7) Debiti verso fornitori
La ripartizione avviene nella stessa proporzione con cui ripartita la posta
economica sottostante in questo caso rappresentata dalla somma dei Costi per
Consumi materie, per Servizi, per Canoni e affitti e per Oneri diversi, detraendo i
Canoni concessori verso il Comune di Lucca.
11) Debiti verso controllanti. Rappresentate dai debiti verso il Comune di Lucca.
La societ si avvale del contributo di un prospetto extracontabile di riconciliazione.
12) Debiti tributari. Voce indivisibile, per la quale l'Autorit richiede solo il
valore totale senza la suddivisione in attivit, FOC e SC
13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale. La ripartizione
avviene nella stessa proporzione con cui ripartita la posta economica sottostante,
rappresentata dal costo del personale
14) Altri debiti. Posta composita formata dalla somma di debiti verso soggetti
quali il Circolo Ricreativo Aziendale, il Collegio Sindacale, gli Amministratori,
ecc.. Ognuna delle poste sar allocata nella stessa proporzione con cui ripartita la
posta economica sottostante. Ad es. il debito verso il Circolo Ricreativo Aziendale
ripartito nella stessa proporzione con cui ripartito il costo del contributo
aziendale allo stesso.
15) Debiti verso clienti. La posta il risultato della sommatoria di debiti verso
gli utenti per doppi pagamenti, bollette negative, agevolazioni tariffarie. La
ripartizione avviene nella stessa proporzione con cui ripartita la posta economica
sottostante, che pur trattandosi di debiti, rappresentata dai ricavi tariffari.
235
Tabella 15: Schema Unbundling di Stato Patrimoniale Semplificato
Altr Valori
Tot FOC FOC FOC di Servi non
Stato Patrimoniale e Atti F Trasp Logist
ale telecon manuten cartog Approvvigio zio attrib
Acque Fogna Depura Atti vit O osti e ica e
trollo e zione e rafia namenti e Com uibili
dotto tura zione vit dive C autop maga
ricerca servizi elettro acquisti une
Idric rse n arco zzini
perdite tecnici nica n
he
Voce 2016
ATTIVO
A) CREDITI VERSO SOCI PER
VERSAMENTI ANCORA DOVUTI con
separata indicazione della parte gi
richiamata
B) IMMOBILIZZAZIONI, CON
SEPARATA INDICAZIONE DI QUELLE
CONCESSE IN LOCAZIONE
FINANZIARIA
I Immobilizzazioni immateriali
1) Costi di impianto e di ampliamento
2) Costi di sviluppo
3) Diritti di brevetto industriale e diritti di
utilizzazione delle opere dell'ingegno
4) Concessioni, licenze, marchi e diritti
simili
5) Avviamento
6) Immobilizzazioni in corso e acconti
7) Altre
236
di cui migliorie su beni di terzi
in concessione
di cui migliorie su altri beni di
terzi
di cui beni in concessione ex
IFRIC 12
di cui altre immobilizzazioni
II Immobilizzazioni materiali
1) Terreni e fabbricati
2) Impianti e macchinario
3) Attrezzature industriali e commerciali
4) Altri beni
di cui beni devolvibili (per
Bilancio ex COD CIV)
di cui altri beni
5) Immobilizzazioni in corso e acconti
III Immobilizzazioni finanziarie, con
separata indicazione, per ciascuna voce
dei crediti, degli importi esigibili entro
l'esercizio successivo
1) Partecipazioni in:
a) imprese controllate
b) imprese collegate
c) imprese controllanti
d) Imprese sottoposte al controllo delle
controllanti
d-bis) altre imprese;
2) Crediti:
a) verso imprese controllate
b) verso imprese collegate
c) verso controllanti
237
d) verso imprese sottoposte al controllo
delle controllanti
d-bis) verso altri
3) Altri titoli
4) strumenti finanziari derivati attivi
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I Rimanenze
1) Materie prime, sussidiarie e di consumo
2) Prodotti in corso di lavorazione e
semilavorati
3) Lavori in corso su ordinazione
4) Prodotti finiti e merci
5) Acconti
II Crediti, con separata indicazione, per
ciascuna voce, degli importi esigibili
oltre l'esercizio successivo
1) Verso clienti
2) Verso imprese controllate
3) Verso imprese collegate
4) Verso controllanti
5) verso imprese sottoposte al controllo
delle controllanti
5-bis) Crediti tributari
5-ter) Imposte anticipate
5-quater) Verso altri
di cui verso CSEA
di cui verso altri gestori del SII
di cui verso altre imprese del
gruppo
di cui finanziari
238
di cui altri
III Attivit finanziarie che non
costituiscono immobilizzazioni
1) Partecipazioni in imprese controllate
2) Partecipazioni in imprese collegate
3) Partecipazioni in imprese controllanti
3-bis) partecipazioni in imprese sottoposte
al controllo delle controllanti
4) Altre partecipazioni
5) Strumenti finanziari derivati attivi
6) Altri titoli
IV Disponibilit liquide
1) Depositi bancari e postali
2) Assegni
3) Denaro e valori in cassa
D) RATEI E RISCONTI
ratei e risconti attivi
di cui non finanziari
di cui finanziari
PASSIVO
A) PATRIMONIO NETTO
I Capitale
II Riserva da sovraprezzo azioni
III Riserve di rivalutazione
IV Riserva legale
V Riserve statutarie
VI Altre riserve, distintamente indicate
239
VII Riserva per operazioni di copertura
dei flussi finanziari attesi
VIII Utili (perdite) portati a nuovo
IX Utile (perdita) dell'esercizio
X Riserva negativa per azioni proprie
in portafoglio
B) FONDI PER RISCHI ED ONERI
1) Per trattamento di quiescenza ed
obblighi simili
2) Per imposte, anche differite
3) Strumenti finanziari derivati passivi
4) Altri
- Fondo conguagli tariffari
- Fondo ripristino beni di terzi
- Fondo manutenzione beni devolvibili
- Fondo manutenzioni cicliche
- Fondo manutenzione e ripristino dei
beni d'azienda ricevuti in affitto
- Fondo per il finanziamento tariffe
sociali o di solidariet
- Fondo recupero ambientale
- Fondo rischi per cause in corso
- Fondo per la restituzione della quota
non dovuta della tariffa di depurazione ex
D.M. 30 settembre 2009
- Altri fondi rischi e oneri
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
DI LAVORO SUBORDINATO
D) DEBITI, CON SEPARATA
INDICAZIONE, PER CIASCUNA VOCE,
DEGLI IMPORTI ESIGIBILI OLTRE
L'ESERCIZIO SUCCESSIVO
1) Obbligazioni
240
2) Obbligazioni convertibili
3) Debiti verso soci per finanziamenti
4) Debiti verso banche
5) Debiti verso altri finanziatori
5bis) Debiti verso CSEA (per
finanziamento)
6) Acconti
7) Debiti verso fornitori
8) Debiti rappresentati da titoli di credito
9) Debiti verso imprese controllate
di cui non finanziari
di cui finanziari
10) Debiti verso imprese collegate
di cui non finanziari
di cui finanziari
11) Debiti verso controllanti
di cui non finanziari
di cui finanziari
11-bis) debiti verso imprese sottoposte al
controllo delle controllanti
di cui non finanziari
di cui finanziari
12) Debiti tributari
13) Debiti verso istituti di previdenza e di
sicurezza sociale
14) Altri debiti
di cui verso CSEA (non per
finanziamento)
di cui verso altri gestori del SII
241
di cui verso altre imprese del
gruppo
di cui finanziari
di cui altri
E) RATEI E RISCONTI
ratei e risconti passivi
di cui non finanziari
di cui finanziari
Fonte: AEEGSI
242
3.3.3 Riflessioni conclusive
243
4 CONCLUSIONE
Affinch sia un'evoluzione e non una rivoluzione, occorre applicare schemi di raccolta
dei dati il pi possibile integrati con la struttura organizzativa gi esistente ed il pi
possibile standardizzati. L'attivit di raccolta e riclassificazione dei dati deve essere
pensata e costruita con grande cura ed attenzione, anche fruendo dell'esperienza di
quanto gi fatto dalle societ operanti nei settori elettrico e del gas.
I risultati fin qui illustrati dimostrano come l'azienda abbia attuato un percorso di
avvicinamento alla disciplina Unbundling e si stia attivando per sfruttare appieno i
vantaggi che la contabilit analitica aziendale pu offrire. La contabilit per centri di
costo e commesse ha risposto adeguatamente alla necessit di controllo dei costi
aziendali permettendo di attuare una gestione e un monitoraggio dei costi molto precisi.
245
Bibliografia
- AEEGSI, "Relazione annuale sullo stato dei servizi e sull' attivit svolta", 31
Marzo 2016, Vol. I, disponibile su
http://www.autorita.energia.it/it/relaz_ann/16/16.htm (consultato nel Novemre
2016).
- AEEGSI, "Relazione annuale sullo stato dei servizi e sull' attivit svolta", 31
Marzo 2016, Vol. II, disponibile su
http://www.autorita.energia.it/it/relaz_ann/16/16.htm (consultato nel Novemre
2016).
- ANEA, "L'assetto della governance locale nel settore idrico. Sintesi dei
risultati", 2015, disponibile online su
www.associazioneanea.it/wp-content/uploads/2015/05/ABSTRACT/pdf
(consultato nel Novembre 2016).
- Aprile C. (2016), "Aziende del settore idrico: al via l'Unbundling contabile", in
Amministrazione e Finanza, n.1.
- Berardi D., Signori F., Traini S. (2016), "Dalla separazione contabile una spinta
al consolidamento", in Laboratorio SPL, Collana Acqua, n. 65.
246
- DAlpaos C. e Valbonesi P. (2006), "Una Valutazione delle ipotesi di revisione
del metodo tariffario normalizzato per il servizio idrico integrato", in Economia
Pubblica, 36, nn. 5/6.
- Fraquelli G., Miosio V. (2004), "La formazione degli Ambiti territoriali nel
servizio idrico e il problema della dimensione "ottimale"", HERMES working
papers, n.4, HERMES, Moncalieri (TO).
- Miolo Vitali P. (2009), "Strumenti per lanalisi dei costi Volume III percorsi
di cost management", terza edizione, Giappichelli, Milano.
- Scalia F., (2016), "Le modalit di affidamento della gestione del servizio idrico
integrato: l'evoluzione Normativa e le novit delle recenti riforme", in
Federalismi.it, n. 8.
- www.isprambiente.gov.it/it/temi/acqua/risorse-idriche
248