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NUOVE PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE

DEGLI IMPASTI INDUSTRIALI CNR_Spin off Company

E MESSA A PUNTO DI TECNICHE/METODOLOGIE


DI CONTROLLO AVANZATE
La PROMETE ha individuato il fondamento chimico-fisico dell’instabilità
delle caratteristiche produttive degli impasti.
Tale fondamento sarebbe stato inconcepibile fino a pochi anni fa,
per assenza di conoscenze sia teoriche sia sperimentali al riguardo.

E’ da alcuni anni acclarato


(sia sperimentalmente sia teoricamente)
che l’acqua allo stato liquido è un sistema bifasico, e che
se subisce alcune tipologie di trattamenti di tipo puramente
fisico, seppure a bassa energia, muta la sua dinamica.

Da ciò scaturisce la formazione di aggregati nanometrici


sovramolecolari di H2O in quantità ponderale (alcuni Kg per
ogni m3 di acqua bidistillata) che ovviamente determinano
grandi cambiamenti di tutti i parametri chimico-fisici
Super - dell’acqua, quali pH e conducibilità elettrica, viscosità,
aggregato densità, calore di mescolamento, assorbanza, ecc…
in fase liquida
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Tali aggregati nanometrici sovramolecolari di H2O, avendo una struttura elettronica


diversa rispetto alla molecola libera, presentano, tra l’altro, la seguente caratteristica
di primo acchito inattesa:
gli aggregati sono stabili allo stato solido a temperature e pressioni ordinarie,
una volta che sia stata allontanata, per evaporazione (o liofilizzazione),
la componente di acqua liquida (“acqua bulk”).

Aspetto evidentemente ponderale di diverse tipologie di aggregati


sovramolecolari di H2O, dell’ordine dei grammi,
provenienti dalla liofilizzazione di 250 ml di acqua bidistillata
trattata con metodi puramente fisici (non chimici). CNR_Spin off Company
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Come da noi evidenziato con tecniche Termogravimetriche (TGA),
una frazione non trascurabile di tali aggregati (20-30%) permane allo stato solido
addirittura fino a temperature di quasi 1000°C.
Quindi, tali aggregati presenti all’interno degli impasti,
oltre a perturbarne le caratteristiche chimico-fisiche della fase liquida
con la loro variegata struttura solida (amorfa, ma di tipo frattale)
sono poi responsabili della differente granulosità del prodotto finito
(proprietà meccaniche), nonché delle sue proprietà termiche (tempi di asciugatura, e
conduttività termica) anche allo stato solido, proprio come nel caso di una nuova specie
chimica addizionata all’impasto, in quantità dell’ordine di alcuni Kg per m3 di acqua.

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La formazione di tali aggregati sovramolecolari di H2O avviene inizialmente in fase liquida,


in maniera dipendente da parametri esterni, alcuni noti ed altri ancora da ben identificare,
ed alcuni probabilmente anche con una dipendenza dal tempo di tipo
periodico/“stagionale”, come già verificato in altri contesti per questo tipo di strutture
dissipative.

Risulta chiaro che attualmente le metodiche


che si pongono come obiettivo di
investigare la stabilità degli impasti per
ottimizzarne le performances, non possono
non soffrire di una serie di problematiche
inespresse; in pratica, c’è una ampia zona
d’ombra di cui “non si sa di non sapere”.

Tale “zona d’ombra” viene impropriamente


attribuita ad una intrinseca instabilità dei
parametri chimico-fisici dovuta alle
numerose variabili non lineari coinvolte.

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16 = O, 19 = F Mass spectrum of principal
components eluting from RINW.
17 = OH
The x-axis represents the mass as
18 = H2O m/z (mass/valence) ratio of the
species and the y-axis represents its
abundance.
28 = N2
The spectrum shows that the major
32 = O2 detectable species are
OH, H2O, N2, O2 and CO2.
44 = CO2
Similar results were obtained for
INW.
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Caratteristiche frattali degli aggregati aggregati nanometrici sovramolecolari di H2O:


a diverse scale di osservazione presentano similari caratteristiche filamentose.
Da destra a sinistra: visione oculare (cm), SEM (um), AFM (nm)
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Topografia AFM degli aggregati sovramolecolari solidi di H2O:


si notano gli aggregati nanometrici che si strutturano
in complesse reti di filamenti micrometrici.
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Immagine al SEM del solido residuo,


costituito da aggregati nanometrici sovramolecolari di H2O.
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Variazioni del pH
dell’acqua pura
a seconda del
trattamento subito,

di circa 2 punti
verso il basico

oppure

di circa 3 punti
verso l’acido.
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DI CONTROLLO AVANZATE CNR_Spin off Company
Bibliografia
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• Experimental Evidences of Stable Water Nanostructures at Standard Pressure And Temperature Obtained by Iterative Filtration, V. Elia, G.
Ausanio, A. De Ninno, F. Gentile, R. Germano, E. Napoli, M. Niccoli, WATER, 5, 121-130 (2014)
• Permanent Dissipative Structures in Water: The Matrix of Life? Experimental Evidences and their Quantum Origin, V. Elia, R. Germano, E.
Napoli, Current Topics in Medicinal Chemistry, 15, 6, 559-571 (2015)
• Water’s Permanent Dissipative Structures Quantum Origin And Life, R. Germano, Electromagnetic Biology and Medicine, 34, 2, 133-137 (2015)
• Water ordering induced by interfaces: an experimental and theoretical study, T.A. Yinnon, V. Elia, E. Napoli, R. Germano, Z-Q Liu, WATER, 7,
96-128 (2016)
• Chiral micron-sized H2O aggregates in water: Circular dichroism of supramolecular H2O architectures created by perturbing pure water, V.
Elia, T.A. Yinnon, R. Oliva, E. Napoli, R. Germano, F. Bobba, A. Amoresano, WATER, 8, 1-29 (2017)
• DNA and the chiral water superstructure, V. Elia, T.A. Yinnon, R. Oliva, E. Napoli, R. Germano, F. Bobba, A. Amoresano, Journal of Molecular
Liquids, 248, 1028-1029 (2017)
• Experimental evidences of physicochemical changes in water by iterative contact with a natural hydrophilic polymer Cellulose: a
comparison with the synthetic hydrophilic polymer Nafion, V. Elia, R. Oliva, E. Napoli, R. Germano, G. Pinto, L. Lista, M. Niccoli, D. Toso, G.
Vitiello, M. Trifuoggi, A. Giarra, T. A. Yinnon, Journal of Molecular Liquids,268, 598-609 (2018)
• A study on the changes in physical properties of demineralized water put in contact with porous hydrophilic materials: experimental
evidences on metabrick material, P. Signanini, G. Vessia, V. Elia, E. Napoli, R. Germano, Journal of Porous Media, 22 (12), 1609-1625 (2019)
• New chemical-physical properties of water after iterative procedure using hydrophilic polymers: the case of paper filter, V.Elia, E. Napoli, R.
Germano, R. Oliva, V. Roviello, M. Niccoli, A. Amoresano, D. Naviglio, M. Ciaravolo, M. Trifuoggi, T. A. Yinnon, Journal of Molecular Liquids, 296,
111808 (2019)
• Water perturbed by Cellophane: Comparison of its physicochemical properties with those of water perturbed with cotton wool or Nafion,
V. Elia, E. Napoli, R. Germano, V. Roviello, R. Oliva, M. Niccoli, A. Amoresano, M. Toscanesi, M. Trifuoggi, A. Fabozzi, T. A. Yinnon, Journal of
Thermal Analysis and Calorimetry, https://doi.org/10.1007/s10973-020-10185-0 (2020)
• New physicochemical properties of liquid water resulting from recurrent contact with hydrophilic polymers. Characteristics of the
resulting supramolecular aggregates: the Xerosydryle, V. Elia, E. Napoli, R. Germano, D. Naviglio, M. Ciaravolo, G. Dal Poggetto, D. Caputo, R.
Oliva, T. A. Yinnon, WATER 12, 72-85 (2022)
• A study on the changes in physical properties of distilled water put in contact with porous hydrophilic materials: experimental evidences
on Neapolitan Yellow Tuff, V.Elia, E.Napoli, R.Germano, D.Naviglio, M.Ciaravolo, G.Dal Poggetto, D.Caputo, R.Oliva, T. A.Yinnon, in preparation.
• New physical-chemical properties of water. Experimental study of physicochemical changes in water by iterative flowing procedure
induced by peristaltic pumps, V.Elia, E.Napoli, R.Germano, R.Oliva, D.Naviglio, M.Ciaravolo, P. Signanini, T. A.Yinnon, in preparation.
• Coherent phase in an aerosol exposed to IR-A, IR-B and IR-C bands, and resulting EZ water (nanometer supramolecular aggregates) in
volumes of water, R.Germano, H. Eng, A. Cajora, R.Oliva, in preparation.
• Experimental verification of the physico-chemical differences between homeopathics and bi-distilled water: validation of the formation of
aggregates of water molecules, V.Elia, E.Napoli, R.Germano, A. Cajora, R.Oliva, in preparation.
• AQUA, R. Germano, Bibliopolis (2007)
STUDIO PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE IMPASTI
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IL FONDAMENTO CHIMICO-FISICO DELL’INSTABILITÀ
DELLE CARATTERISTICHE PRODUTTIVE DEI PRODOTTI
DERIVANTI DA IMPASTI INDUSTRIALI
EMERGE DAL SEGUENTE SCENARIO:
1. L'evaporazione dell'acqua bulk lascia all’interno degli impasti degli aggregati
sovramolecolari di H2O allo stato solido (così come evidenziato in 16 pubblicazioni
scientifiche internazionali), la cui forma e dimensione sarebbe responsabile della
granulosità finale del prodotto, nonché delle sue proprietà meccaniche, termiche ed
elettriche locali anche allo stato solido, come se si trattasse di una vera e propria specie
chimica addizionata, in quantità dell’ordine dei Kg/m3.

2. La formazione degli aggregati sovramolecolari di H2O avviene in maniera anche


dipendente da alcuni parametri esterni che in parte abbiamo già evidenziato.
Altri parametri rimangono da identificare, ed alcuni di essi probabilmente hanno una
dipendenza dal tempo di tipo “stagionale”.

3. La straordinaria stabilità di una frazione di tali aggregati sovramolecolari di H2O in fase


solida, fino ai 1000°C ed oltre, potrebbe generare effetti sulle proprietà del materiale
secco.

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1. L'evaporazione dell'acqua bulk lascia all’interno degli impasti degli aggregati
sovramolecolari di H2O allo stato solido (così come evidenziato in 16 pubblicazioni
scientifiche internazionali), la cui forma e dimensione sarebbe responsabile della
granulosità finale del prodotto, nonché delle sue proprietà meccaniche, termiche ed
elettriche locali anche allo stato solido, come se si trattasse di una vera e propria specie
chimica addizionata, in quantità dell’ordine dei kg/m3.

La nostra esperienza sperimentale su diversi sistemi ha mostrato


che trattando 250 ml di acqua pura con metodi puramente fisici,
nello specifico esposizione ripetuta a superfici fortemente idrofiliche,
si può ottenere dopo poche iterazioni, 4 ÷ 6 grammi
di materiale solido per litro di acqua pura, il che corrisponde a
4 ÷ 6 kg per m3 di acqua pura.

2 ÷ 3 % del solido del guscio ceramico potrebbe


essere costituito dagli aggregati sovramolecolari di H2O
 Ad es.: 5 kg di guscio ceramico  100 ÷ 150 g di aggregati sovramolecolari
 E’ importante considerare che, in certe %, potrebbe essere
BENEFICO per le caratteristiche desiderate del materiale secco, mentre in
altre % potrebbe dare origine a fenomeni indesiderati.
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2. La formazione degli aggregati sovramolecolari di H2O avviene in maniera


anche dipendente da alcuni parametri esterni che in parte abbiamo già
evidenziato.
Altri parametri rimangono da identificare, ed alcuni di essi probabilmente
hanno una dipendenza dal tempo di tipo “stagionale”.

L’irraggiamento con specifiche frequenze IR


e
La presenza di alcuni gas

MODULA LA MASSA DEGLI AGGREGATI

SOVRAMOLECOLARI DI H2O

IN MANIERA DETERMINANTE. CNR_Spin off Company


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3. La straordinaria stabilità di una frazione di tali aggregati sovramolecolari di H2O in fase


solida, fino ai 1000°C ed oltre, potrebbe generare effetti sulle proprietà del solido secco.
ceramico.

Raggiunti i 900°C circa il 30% degli


aggregati è ancora stabile in fase solida.

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POICHÉ GLI AGGREGATI SI FORMANO


SPONTANEAMENTE
PER IL PROCESSO STESSO DI MESCOLAMENTO
DELLO SLURRY

E POICHE’ L’IRRAGGIAMENTO CON


SPECIFICHE FREQUENZE INFRAROSSE
E LA PRESENZA DI ALCUNI GAS
MODULA LA MASSA DEGLI AGGREGATI
SOVRAMOLECOLARI DI H2O
IN MANIERA DETERMINANTE

SI PROSPETTA DUNQUE L’OPPORTUNITA’ DI


INGEGNERIZZARE TALI AGGREGATI
SOVRAMOLECOLARI DI H2O

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