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Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia

ESERCITAZIONE DI VITICOLTURA:
PIANO DI CONCIMAZIONE

Edoardo Fontana
Mattia Ferrarini
Maria Gasparin
Michele Giacomozzi
Francesco Hatzigogos Grassi
Filippo Gaeta

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1.1 Descrizione e commento dell’analisi del suolo.

Vitigno Müller Thurgau su SO4, allevamento a pergola semplice trentina. Azienda con gestione
biologica. Produzione Müller Thurgau DOC Trentino.

➔ pH 8 quindi difficoltà nell’assimilazione da parte della vite per: fosforo, potassio, azoto e
microelementi (Fe, Zn), mentre è buona per Calcio, magnesio, Molibdeno.

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➔ In base ai valori di sabbia, limo e argilla si è stabilito che il la tessitura del terreno è sciolta,
con carattere franco-limoso in quanto la percentuale di argilla equivale al 10%, quindi si
stima che la densità apparente sia 1,3 g/cm3(cubo), tipico di questa zona.

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➔ La sostanza organica (SO) nel terreno si presenta con una concentrazione percentuale di
2,9%. Siccome la tessitura del terreno è sciolta, si ha un'elevata dotazione di sostanza
organica.

➔ La concentrazione di calcare (g/kg) è di 313, quindi tale terreno è calcareo, dunque ottimale
per la coltivazione del Müller Thurgau. Il calcare attivo, invece, risulta essere di 13 g/kg,
quindi in dotazione nei valori medi (10-35 g/kg)

➔ P2O5 assimilabile è stato misurato con metodo Olsen, con un risultato di 40 ppm, che
equivalgono a 17,5 ppm di P assimilabile. Il suolo, dunque, è in ottime condizioni di P
poiché i valori ottimali di k assimilabile sono 10-25 ppm.

➔ Ottima la capacità di scambio cationico (CSC) di 17,9 meq/100g, dovuta dalla tessitura del
terreno.
Questo valore rappresenta le situazioni medie, dove il livello di scambio è sufficiente e non
si determinano, quindi, situazioni di carenze nutrizionali.
In questa condizione bisogna considerare il K il quale può andare incontro a fenomeni di
carenza: dovuti all’azione delle argille illitiche e montmorillonitiche che intrappolano lo ione K+
tra i fascetti strutturali in forme non scambiabili e dunque non disponibili.

➔ Avendo una concentrazione di MgO scambiabile di 806 ppm e una CSC di 17,9 meq/100g, il
terreno si presenta molto ricco di tale molecola. Tale fenomeno è dovuto soprattutto dal pH
del suolo alcalino di valore 8 come riportato sopra.

➔ Il valore di K2O è uguale 74 ppm, che equivalgono a 61,7 K scambiabile. I valori ottimali
che dovrebbe presentare l’analisi sono tra 120-180 ppm; quindi, è evidente una notevole
carenza e bisognerebbe ricorrere ad un’integrazione. In correlazione alla CSC del terreno, il
K2O scambiabile è classificato come basso.

(K2O= 1,2 x K → K=K2O/1,2)

➔ N totale con valori ottimali: 1,9 g/Kg (valori di riferimento di 1-2 g/Kg)

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1.2 Piano di concimazione di fondo

Il piano di concimazione di fondo viene eseguito al momento del rinnovo del vigneto con gli obiettivi
generali di amalgamare e distribuire bene gli apporti all’intera massa del terreno agrario.
Visti i livelli ottimali di sostanza organica già presenti nel terreno non è necessario eseguire un
apporto aggiuntivo di quest’ultima. Per lo stesso motivo non è necessario l’utilizzo di ammendanti per
la correzione del pH.

Per ovviare alla scarsità di potassio assimilabile (valori iniziali di 61,7 ppm) sarà necessario apportare
tramite concimazione potassica il valore in un range fra 120 e 180 ppm. Non va dimenticato che
comunque il portinnesto SO4 ha una capacità di assorbimento medio-alta nei confronti del potassio.

Viste le condizioni iniziali è necessario l’uso di un concime


minerale sia per aumentare la concentrazione di potassio
ed allo stesso tempo non aumentare la sostanza organica
già presente.
L’anidride solforica incide abbassando lievemente il pH
del suolo (inizialmente subalcalino).
Il concime è di tipo granulare in quanto permette una
distribuzione più omogenea rispetto ai concimi in polvere.
Partendo dal presupposto che si voglia portare ad una
concentrazione di potassio a 130 ppm vanno aggiungi
68,3 ppm in aggiunta ai 61,7 ppm iniziali. Andranno quindi
aggiunti 88,8 g/m3 di potassio considerando la densità del
terreno: 1,3 g/cm3.
Del prodotto verrà utilizzata un’aliquota di 177,6 g di
concime per m3 di terreno prelevato.

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1.3 Piano di concimazione di allevamento e di produzione

L’ obiettivo principale della concimazione di allevamento è il sostegno della crescita vegetativa delle
giovani viti nei primi 2-3 anni dall’impianto.
Nella viticoltura biologica non sono però ammessi concimi azotati di sintesi e l’intervento è
principalmente primaverile durante la stagione di crescita dei germogli.

- Il frazionamento consiste nella distribuzione di 2-3 interventi con un intervallo di 7 giorni

- La distribuzione non deve essere troppo vicina alla pianta, effettuata tramite fertirrigazione

- Il dosaggio:
● primo anno bisogna apportare 100 g/vite di prodotto Aminosprint*N8, che equivale a
8 g di N/vite. la dose per l’impiego è di 500-600 g/hL di acqua.
● secondo e terzo anno bisogna aumentare la dose a 150 g/vite di prodotto
Aminosprint*N8, che equivale a 12 g di N/vite.

L’ obiettivo principale della concimazione di produzione è quello di soddisfare il fabbisogno di


elementi nutritivi delle vite reintegrando quelli asportati con la produzione stessa, mantenendo una
fertilità ottimale ed evitando eccessi dannosi per l’ambiente e per il bilancio aziendale.
● Azoto: 21,6 kg/ha per la produzione 80 q/uva + 10 kg/ha per crescita annuale di fusto e radici)
= 31,6 kg/ha
● Quota mineralizzata = 18 x 1,9 % s.o. = 34,2 kg/ha;
● Quota dovuta all’apporto da parte delle piogge = - 10 kg/ha;
● Perdite per lisciviazione = + 30 kg/ha;
● Perdite per denitrificazione = 34,2 x 0,3 = + 10,26 kg/ha
● Bilancio totale Azoto = 31,6 -34,2 -10 + 30 + 10,26 = 27,7 kg/ha

Riassumendo le necessità di reintegrazione secondo questi calcoli sarebbero:


● Azoto = dal bilancio visto sopra = 27,7 kg/ha
● Fosforo = fabbisogni per produzione 80 q/uva = 80 x 0,07 = 5,5 kg/ha P2O5
● Potassio = fabbisogni per produzione 80 q/uva = 80 x 0,3 = 24 kg/ha K2O

Calcolo per il mantenimento di sostanza organica


● Coefficiente isoumico k2 (%) = 1,6
● Kg di humus mineralizzato da 100 kg di s.o./anno = 1,6
● Kg di humus mineralizzato da 100 kg di s.o./anno (in terreno calcareo) = 2
● Nel terreno sabbioso la s.o. è consumata molto velocemente, le concimazioni
organiche hanno un buon effetto come disponibilità di elementi minerali, ma allo
stesso tempo è necessario ripristinare con maggiore attenzione la s.o. nei suoli.

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● Densità apparente di 1,3 kg/dm3;
○ 1 m3 peserà = 1,3 * 10^6 g
○ che corrispondono a 1,3 * 10^3 kg/m3 (1300 kg = 13 qli/m3)
○ Su un ha e per una profondità di 1,0 m il volume di terreno sarà corrisponde a
10.000* 0,4= 4 * 10^3 m3;
○ Quindi il peso complessivo del terreno di quell’ettaro (0,4 m di profondità sarà
di kg (1,3*10^3) * (4 *103 )= 5,2 *10^6 kg

● Se la s.o. è il 2,9 % di tale terreno, all’ora il totale s.o. kg/ha = (5,2*10^6) * 2,9 *10^-2
= 15,08*10^4 kg/ha di s.o. (150.800 qli/ha s.o.)
○ Coefficiente di mineralizzazione dell’humus dell’1,6% (k2)
○ Quindi le perdite per mineralizzazione sono: 150.800 * k2 = 150.800 * 1,6% =
2.412,8 Kg/ha*anno
○ Quindi per arrivare ad una percentuale del 2% di sostanza organica
bisognerà aspettare X anni.
○ 2% sostanza organica = 104.000 qli/ha
○ quindi per passare da 2,9% a 2% di SO (valore ottimale) devono passare
circa 20 anni.
○ I trattamenti di integrazione di sostanza organica quindi si potrebbero fare
dopo 20 anni dalla messa in campo delle barbatelle.

● Calcolo:
○ SO a 2,9% = 150800 qli/ha
○ SO a 2% = 104000 qli/ha
○ Delta SO = 46800 qli/ha
○ anni = 46800/2412,8 = 19,4 anni

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