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IASMA Notizie

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FRUTTICOLTURA
Notiziario tecnico del Centro Trasferimento Tecnologico della
Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele allAdige 18 aprile 2014 n. 4
IASMA Notizie n. 9 - Anno XIII - Taxe paye/Tassa riscossa - TN-CPO - Direttore responsabile: Michele Pontalti - San Michele allAdige, Via E. Mach 1 - Autorizzazione Tribunale di Trento n. 1114 del 19.02.2002 - Stampa: Litotipografia Alcione, Lavis (TN)

PIANO DI CONCIMAZIONE ANNUALE


E IRRIGAZIONE DEL MELO

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La concimazione rientra tra le pratiche colturali che giovani, al fine di migliorare la fertilit del terreno.
devono rispettare i principi della sostenibilit. Sono Buona norma effettuare una letamazione autun-
da evitare in particolare apporti eccessivi che com- nale o primaverile ogni 4-5 anni apportando 40-50
promettono la qualit della frutta, aumentano i costi tonnellate/ettaro di letame maturo. Il letame bovino
di produzione e comportano dispersioni di elementi maturo rimane tuttora il miglior fertilizzante sia per
chimici nellambiente. fondamentale per ottenere lequilibrato contenuto di elementi nutritivi, che per
una produzione costante, in quantit elevata e di ot- lazione migliorativa sulla struttura del terreno.
tima qualit. Alla base della nutrizione delle piante
troviamo la fertilit del terreno che va conservata RESTITUIRE GLI ELEMENTI ASPORTATI
e potenziata poich rappresenta il patrimonio pi Il piano di concimazione si basa sul principio della
importante per lazienda agricola. restituzione degli elementi asportati annualmente
Lapporto periodico di sostanza organica consiglia- dalla coltura. Nella nostra realt le asportazioni reali
to in tutti gli appezzamenti, ma indispensabile dove riguardano solo i frutti e gli elementi che costituisco-
sono state eseguite bonifiche agrarie e su piante no la struttura delle piante.
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Il Disciplinare di Produzione Integrata prevede spe- Edmund Mach per zona omogenea ed ogni agricolto-
cifiche indicazioni vincolanti sugli apporti di Azoto, re tenuto a rispettarle e rappresentano il Piano di
Fosforo e Potassio. Le indicazioni sono emanate dal Concimazione annuale.
Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione
Asportazioni annuali (kg/ettaro) per il melo con una produzione di 500 q/ettaro
AZOTO (N) FOSFORO (P2O5) POTASSIO (K2O) CALCIO (CaO) MAGNESIO (MgO)
Frutti 35 11 90 5 3
Rami e radici
30 12 20 40 2
(struttura piante)
Foglie 25 9 60 50 27
Materiale di potatura 20 10 15 20 2

AZOTO FOSFORO E POTASSIO


Lazoto distribuito con urea fogliare o con eventuali Sono elementi poco mobili nel terreno, pertanto suf-
concimazioni autunnali al terreno deve essere consi- ficiente effettuare una sola distribuzione annuale. In
derato nel calcolo degli apporti annuali dellanno suc- generale le diverse variet hanno esigenze simili, per-
cessivo. tanto le quantit da apportare nei frutteti in produzio-
Lintervento fogliare eseguito in autunno con urea ne sono rispettivamente 40 kg/ha di fosforo e 90 kg/
agricola alla dose di 4-5 kg/hl apporta circa 30-35 kg/ ha di potassio in condizioni normali. In caso di pro-
ettaro di azoto, ripristinando parte delle riserve azo- duzioni superiori o utilizzo di ammendanti si potranno
tate delle piante; in primavera lazoto va distribuito a aumentare o ridurre le dosi a seconda delle esigenze.
partire dalla ripresa vegetativa frazionandolo specie
nei terreni sabbiosi. ESEMPIO CALCOLO APPORTI
Per gli impianti in produzione il Disciplinare di Produ- Concime con titolo 12-6-18: il primo numero sem-
zione Integrata prevede una dose standard di 80 kg/ pre lazoto (N), il secondo il fosforo (P espresso in
ettaro per anno con una produzione compresa fra 32 P2O5=anidride fosforosa) ed il terzo il potassio (K
e 48 ton/ha. espresso in K2O=ossido di potassio) significa che ap-
Per i frutteti di fondovalle, caratterizzati da terreni portiamo per ogni quintale di concime distribuito ad
fertili e piante con eccessiva vigoria, sono sufficienti ettaro 12 kg (unit) di azoto (N), 6 kg (unit) di fosforo
apporti annuali di 40-50 kg di azoto per ettaro; nei frut- e 18 kg (unit) di potassio.
teti delle zone collinari si consiglia di apportare la dose Preferire concimi complessi che abbiano un rapporto
standard di 80 kg/ettaro. Tale quantitativo va ridotto fra i macro elementi di 2-1-3.
nei frutteti vigorosi o in quelli di variet con mag-
gior spinta vegetativa, quali Red Delicious standard e
MAGNESIO
Renetta Canada. Nei frutteti dove si sono manifestati sintomi di caren-
Nei frutteti che presentano situazioni particolari (scar- za, frequenti nei terreni leggeri, si pu concimare con
sa crescita vegetativa, produzioni elevate, ecc.), pos- solfato di magnesio (tipo Kieserite al 26%). In contem-
sibile aumentare lapporto di azoto. poranea carenza di magnesio e potassio si pu utiliz-
Nei frutteti allanno di impianto la dose massima con- zare solfato potassico magnesiaco (30% di potassio e
sentita di 40 kg/ettaro per anno; al secondo anno la 10% di magnesio). La maggior parte dei concimi com-
dose autorizzata di 60 kg/ettaro elevabile a 80 kg nel plessi contiene una quantit di magnesio in grado di
caso di inizio di produzione. soddisfare le esigenze del melo.
Concimazioni azotate tardive eseguite oltre la fase di
FERRO
frutto noce sono da evitare, in quanto peggiorano la
qualit della produzione e prolungano la fase vegeta- Nei frutteti che presentano sintomi di carenza (ingial-
tiva. limento delle foglie apicali dei germogli) apportare al
Ad ogni apporto non si devono superare i terreno prodotti a base di chelati di ferro. Le formula-
60 kg/ettaro. zioni con elevato contenuto dellisomero orto-orto
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presentano maggiore efficacia. Si consiglia di distri- radici dellimpianto precedente di sostanze tossiche
buire questi concimi su terreno bagnato tramite ato- che inibiscono il regolare accrescimento delle nuove
mizzatore (doccia) o lirrigazione a goccia tra la fase di piante e peggiorano lequilibrio biologico del terreno
immediata pre-fioritura e lallegagione. a favore di microrganismi patogeni.
Lapporto di sostanza organica pu alleviarne i sintomi
CONCIMAZIONE FOGLIARE aumentando la fertilit del suolo, migliorandone le ca-
Azoto: per favorire una buona partenza della vegeta- ratteristiche chimiche, fisiche e biologiche.
zione possibile impiegare urea agricola effettuando opportuno allatto dellimpianto distribuire lungo la
alcuni interventi a partire dalla fase di mazzetti affio- fila letame o compost maturi interrandoli leggermen-
ranti fino alla fioritura. Questa forma di azoto quella te, evitando il diretto contatto della sostanza organica
pi economica e facilmente assorbibile dalle piante. con le radici.
Boro: importante una ottimale dotazione di que-
sto elemento per favorire la germinazione del polline. FRUTTICOLTURA BIOLOGICA
possibile distribuirlo nella fase di immediata prefiori- Nei frutteti coltivati con metodo biologico si consiglia
tura con formulati specifici. lapporto delle stesse unit fertilizzanti indicate per la
Manganese: nei frutteti dove si sono riscontrati sinto- Produzione Integrata. In queste realt la concimazione
mi di carenza, si consiglia limpiego in immediata pre- organica risulta fondamentale; possibile completare
fioritura o subito dopo la fioritura di prodotti a base di la nutrizione con concimi minerali di origine naturale
solfato di manganese o ossido di manganese. quali carbonato di calcio e magnesio (Dolomite), sol-
Magnesio: va distribuito nella fase post-fiorale utiliz- fato di magnesio, solfato di potassio, solfato potassico
zando solfato di magnesio o altri formulati simili. magnesiaco, fosforiti, ecc.
Calcio: su variet sensibili alla butteratura amara si Attenzione: i prodotti utilizzati devono essere autoriz-
consiglia di impiegare prodotti a base di calcio ogni 3 zati per luso in agricoltura biologica.
settimane effettuando 4-5 interventi, partendo dallo
stadio di frutto noce. Anche sulle variet non particolar- Le indicazioni sopra riportate sono di carattere gene-
mente soggette a butteratura utile eseguire 2-3 tratta- rale e normalmente possono essere utilizzate come
menti con prodotti a base di calcio. Evitare limpiego di base per la gestione complessiva della concimazione
concimi fogliari nella forma chelata o complessata. annuale del melo. Tutti gli apporti anche se eseguiti
con modalit diverse concorrono alla somma totale di
GESTIONE DELLA STANCHEZZA DEL elementi nutritivi distribuiti ai frutteti e devono essere
TERRENO riportati sul quaderno di campagna.
La difficolt del melo a crescere regolarmente a se- fondamentale rispettare le prescrizioni riportate
guito di un reimpianto in successione a se stesso po- sul Disciplinare di Produzione Integrata e frazio-
trebbe essere determinata dalla stanchezza del terre- nare la distribuzione dellazoto se questa supera
no. Tale fenomeno dovuto al rilascio da parte delle i 60 kg/ettaro.

IRRIGAZIONE DEL MELO


Lirrigazione nella coltivazione del melo una pratica Il periodo della fioritura, e quello immediatamente
agronomica di estrema importanza. Studi condotti precedente, un momento delicato dove la pianta
sulla crescita dei frutti confermano che il melo una necessita di molta energia per la fase di allegagione
coltura molto sensibile agli stress idrici soprattutto in del frutto e dei suoi primi stadi di crescita. La carenza
particolari momenti dello stadio vegetativo quali: idrica fin dallinizio di aprile pu comportare notevoli
1. inizio ciclo vegetativo e fioritura problemi in termini di quantit e qualit prodotta.
2. periodo post fiorale fino a 4-6 settimane dopo la Nel periodo post fiorale fino a 4-6 settimane dopo
fioritura la fioritura si ha la fase di citochinesi (moltiplicazione
3. durante la fase della maturazione della mela. cellulare) durante la quale il frutticino prepara il nume-
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ro di cellule totali che poi, espandendosi, determine- Le tabelle evidenziano che le precipitazioni naturali
ranno le dimensioni finali del frutto. Anche lievi stress non sono sempre in grado di soddisfare le esigenze
idrici in questo periodo compromettono la pezzatu- idriche della coltura; per questo necessario reinte-
ra, rendendo lepidermide del frutto meno elastica e grare il deficit idrico mediante irrigazione.
maggiormente sensibile alla rugginosit, riducendo La quantit di acqua da integrare con lirrigazione
linduzione a fiore per lanno successivo. si ottiene attraverso il bilancio idrico, calcolato per
Durante la fase di maturazione della mela necessario differenza fra levapotraspirazione e gli apporti idrici
un adeguato apporto idrico per favorire lingrossamen- naturali al netto delle perdite.
to delle cellule presenti allinterno del frutto e conse- I sistemi irrigui maggiormente in uso in Trentino sono
guentemente aumentare la pezzatura della mela. la pioggia sovrachioma e la goccia. Con il sistema a
pioggia lenta viene bagnata tutta la superficie e quin-
La pianta nei periodi critici non deve subire stress. di lapporto determinato dal bilancio idrico. Nel si-
stema a goccia, che gradatamente sta sostituendo
Per il melo, il consumo medio mensile dacqua, lirrigazione sovrachioma, almeno nelle zone colli-
compreso fra 75 e 140 mm. Dipende sostanzialmente nari, la bagnatura interessa solamente la porzione di
dallevapotraspirazione che viene a determinarsi a se- terreno lungo il filare, dove dovrebbero concentrarsi
guito delle condizioni meteorologiche presenti quali il maggior numero delle radici almeno nelle piante
temperatura, umidit, piogge, stadio vegetativo, ecc. di bassa taglia. Per questo motivo e per lesperienza
pratica maturata, possibile ridurre lapporto deter-
La tabella seguente riassume i quantitativi di acqua minato dal bilancio idrico del 30-40% circa.
persa dalla coltura nel corso della stagione vegetativa
calcolata nel corso di 20 anni lungo lasta dellAdige Indicazioni pratiche per lirrigazione sovrachioma
mm/giorno mm di acqua consigliabile evitare lirrigazione durante il periodo
Mese evaporati evaporati ogni mese della fioritura del melo in quanto questo stadio il
(indicativi) (indicativi) maggiormente sensibile alleventuale attacco del col-
Aprile 2,5 75 po di fuoco batterico (Erwinia amylovora). necessario
Maggio 3,5 108,5 evitare bagnature prolungate della vegetazione, che
Giugno 4,2 126 favoriscono la comparsa di funghi quali alternaria e
Luglio 4,5 139,5 ticchiolatura.
Agosto 4,2 130,2 Indicazioni pratiche per lirrigazione a goccia
Settembre 3 90 A seconda delle caratteristiche fisiche dei terreni op-
portuno evitare somministrazioni superiori ai 3-6 litri
Nella seguente tabella si evidenziano le precipitazio- per pianta ogni turno (con irrigatori che distribuiscono
ni minime e medie percentili mensili ricavate nellarco 2 l/ora e a distanza di 50 cm sullala gocciolante non
temporale di 20 anni nellasta dellAdige superare turni di 1 ora). Sempre in base alle caratte-
mm/mensili mm/mensili ristiche dei terreni possibile adottare da 1 a 2 turni
Mese precipitazioni precipitazioni irrigui giornalieri.
minime media percentile
Aprile 25 70
Maggio 15 80
Giugno 25 100
Luglio 30 80
Agosto 5 75
Settembre 5 70

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