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SOSTANZA ORGANICA.
La sostanza organica riunisce in funzione di concime,, ammendante, e altre ancora.
Il terreno è un ecosistema aperto, nel quale i residui che contengono carbonio
vengono a portati di continuo e contemporaneamente si perde carbonio sotto forma di
CO2. Un terreno Si trova in condizioni di equilibrio quando le entrate di sostanza
organica dovute a fotosintesi e chemiosintesi, si bilanciano con le uscite dovute alla
decomposizione.
Mantenere un livello alto di sostanza organica nei terreni è importante per la loro
fertilità.
I concimi organici vanno applicati in anticipo rispetto a loro uso da parte delle
colture, in modo da permettere alla mineralizzazione e umificazione di avviarsi. In
terreni molto aerati bisogna evitare la concimazione è troppo anticipata per evitare
che la sostanza organica vada incontro a fenomeni ossidativi di eremacausi.
Concimi organici e bene mescolarli al suolo per far partecipare tutte le zolle ai loro
benefici effetti.
CONCIMAZIONE MINERALE
I concimi sono sostanze minerali od organiche, di origine naturale o di sintesi che
danno alle colture uno o più elementi chimici utili per la loro alimentazione.
La concimazione è la distribuzione di concimi alle colture.
Si può fare sulla parte epigei Ca delle piante (concimazione fogliare) o al terreno, in
questo caso modifica la fertilità chimica del suolo esaltando La funzione nutritiva,
dando gli elementi nutritivi asportati dalle piante per rinnovare il processo produttivo
senza sfruttare il terreno.
I CONCIMI MINERALI o ARTIFICIALI o INORGANICI o DI SINTESI, derivano
da minerali inorganici o vengono formati grazie a un processo di sintesi. Si
presentano in forma solida o fluida.
I CONCIMI ORGANO-MINERALI, si ottengono per reazione o miscela di uno o più
concimi organici con uno o più concimi minerali.
Il titolo di un concime è la percentuale in peso dell'elemento o degli elementi per
utilizzo anti contenuti nel prodotto, rispetto al peso del prodotto stesso, viene
specificato sulla confezione.
I concimi minerali possono essere:
- semplici: Di origine naturale o sintetica, contengono solo uno dei tre elementi
principali della fertilità (N; P; K)
- composti: Di origine naturale o sintetica, contengono miscelati o combinati secondo
vari rapporti, due o tre elementi chimici della fertilità (N; P; K)
- a base di microelementi: Sono prodotti naturali o sintetici che contengono,
espressamente dichiarato, una o più microelementi tra cui Boro, cobalto, rame, ferro,
manganese, molibdeno, zinco; solitamente vengono applicati per via fogliare è il loro
uso è limitato.
Epoca di distribuzione.
Tranne che nelle colture poliennali, il fosforo e il potassio si distribuiscono prima o al
massimo contemporaneamente alla semina; l'azoto oltre che alla semina, viene
distribuito anche in copertura, cioè con le piante nate, a qualunque stadio vegetativo.
L'epoca ottimale per distribuire i concimi azotati varia in base a diversi fattori come il
tipo di terreno e il clima.
La concimazione fluida.
Tra quelli adottati il più importante è l'ammoniaca anidra che però dà problemi di
distribuzione. Per quanto riguarda le macchine si possono fare applicazioni dirette in
campo o usare l'acqua di irrigazione, ma in ogni caso si hanno perdite per
volatilizzazione, dovute a diversi fattori.
Se l'ammoniaca è più in profondità, viene fissata prima che entri in contatto con
l'atmosfera e si disperda.
Le perdite sono maggiori quanto più è minore l'umidità del terreno (in quanto
l'ammoniaca anidra si tratta appena entra a contatto con il suolo), e quanto maggiore
è la distanza tra le bande di localizzazione(perché se i distributori sono distanti creano
zone di maggiore concentrazione che rallentano i processi di immobilizzazione).
Questa viene distribuita prima della semina perché è tossica sia per il seme che per le
piante, per cui si evita anche a coltura in atto.
L'uso di fertilizzanti liquidi veri e propri è più semplice, questi si possono distribuire
in superficie uniformemente pompe irroratrici a barra orizzontale; se non c'è
incompatibilità può essere distribuito anche con il diserbante. Se il fertilizzante
liquido contiene fosforo e potassio, dopo la distribuzione superficiale si fa
l'incorporamento.
Concimazione fogliare.
E l'irrorazione sulle piante di una soluzione acquosa contenente principi nutritivi che
verranno assorbiti dalla parte epigeica. La parte epigeica delle piante riesce ad
assorbire, soprattutto attraverso le foglie, elementi nutritivi in soluzione e alcune
molecole organiche, ma il fenomeno varia a seconda della specie coltivata, dell'età
della foglia, del prodotto utilizzato e delle condizioni ambientali.
La penetrazione nelle cellule si ha per via cuticolare o per via stomatica, l'uso di
queste sostanze da parte della pianta può essere più difficile se ci sono peli o sostanze
cerose, se c'è una forte insolazione si ha una rapida evaporazione del solvente, o nel
caso di una pioggia dilavante subito dopo il trattamento.
La penetrazione è migliore se si irrorano le parti più giovani della pianta, se si
aggiungono tensioattivi, se la temperatura è bassa, se si ha un intensa illuminazione è
un alta umidità relativa dell'aria.
L'assorbimento di azoto e potassio è migliore del fosforo, tra i concimi azotati il
migliore è l'urea.
La quantità di principio nutritivo da distribuire per via fogliare dipende da vari fattori
come la solubilità in acqua dei composti usati, la capacità di trattenuta idrica
dell'apparato epigeico al limite dello sgocciolamento, la capacità di assorbimento
delle piante.
Per concimi molto solubili come l'urea si possono raggiungere concentrazioni tali da
distribuire alte quantità di azoto. Il vantaggio di questa concimazione è una rapida
risposta da parte delle piante, mentre l'inconveniente è di non prestarsi al completo
rifornimento di elementi richiesti in quantità elevate in quanto per raggiungere questo
obiettivo bisognerebbe fare tante distribuzioni che renderebbero la tecnica troppo
costosa. La distribuzione fogliare ha un maggiore successo nella somministrazione di
microelementi perché sono richiesti in piccole dosi, e si può effettuare solo
complementare alla normale concimazione.
Fertirrigazione.
È la distribuzione di concimi organici o minerali con l'acqua irrigua, è una pratica
introdotta per lo spargimento dei fertilizzanti organici in ambienti difficili come Prati
e Pascoli di montagna ma si usa anche per distribuire in copertura concimi chimici.
Un impianto di fertirrigazione è un normale impianto irriguo dove, oltre all'acqua di
irrigazione si immette liquami di stalla o letame macinato e ridotto in poltiglia.
L'uso di materiale paglioso come letame rende difficile il funzionamento
dell'impianto, per questo viene utilizzata maggiormente per la distribuzione di urine e
liquami di stalla miscelati all'acqua o tenendo diluizioni variabili in base alla quantità
di concimi e al contenuto di sostanza secca. Nel caso di concimi chimici solidi si può
applicare alle condotte un concimatore che permette a una parte di acqua di passare
dal recipiente che contiene il fertilizzante, sciogliere la dose stabilità e metterla nella
condotta principale.
I concimi liquidi e gassosi sono ideali per questa tecnica soprattutto perché sono facili
da usare.