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CONCIMAZIONE ORGANICA E MINERALE.

SOSTANZA ORGANICA.
La sostanza organica riunisce in funzione di concime,, ammendante, e altre ancora.
Il terreno è un ecosistema aperto, nel quale i residui che contengono carbonio
vengono a portati di continuo e contemporaneamente si perde carbonio sotto forma di
CO2. Un terreno Si trova in condizioni di equilibrio quando le entrate di sostanza
organica dovute a fotosintesi e chemiosintesi, si bilanciano con le uscite dovute alla
decomposizione.
Mantenere un livello alto di sostanza organica nei terreni è importante per la loro
fertilità.

EVOLUZIONE DELLA SOSTANZA ORGANICA NEL SUOLO.


La trasformazione della sostanza organica È un processo biologico. Appena la
sostanza organica morta arriva nel suolo viene attaccata da organismi eterotrofi che la
degradano e la trasformano in composti sempre più semplici, il materiale Racing
usato è diverso da quello di partenza sia per caratteristiche chimiche, fisiche e per le
proporzioni dei vari elementi. I processi di decomposizione è sintetizzazione
avvengono contemporaneamente e sono influenzati in modo diverso dall' ambiente.

FUNZIONI DELLA SOSTANZA ORGANICA.


1. Azione sulle proprietà fisiche:
- agisce sulla struttura e sulla stabilità
- aumenta la capacità di trattenuta idrica
- migliora la lavorabilità di un terreno argilloso
2. Azione sulle proprietà chimiche:
- fornisce elementi alle piante grazie alla mineralizzazione
- la sostanza organica umificata, colloide elettronegativo, riesce ad assorbire cationi
aumentando la capacità di scambio è Riducendo il dilavamento degli elementi
- aumenta il potere tampone
- influenza direttamente o indirettamente la disposizione di certi elementi
3. Azione sulle proprietà biologiche:
- è la fonte di energia di quasi tutta la micro vita del suolo
- la sostanza organica mineralizzando si produce anidride carbonica che andando
nell'atmosfera la arricchisce di questo composto importante per la fotosintesi
- durante la decomposizione si formano sostanze stimolanti sulla vita delle piante
dette sostanze fisiologicamente attive (SFA).
I CONCIMI ORGANICI: IL LETAME.
È la principale fonte di humus delle aziende che hanno del bestiame e che fanno delle
tane con la loro paglia.
È formato dalla mescolanza di deiezioni animali con i materiali della lettiera aventi
subito fermentazioni Più o meno spinte Installa e letamaia; la composizione varia a
seconda degli animali, della natura della lettiera, della proporzione tra paglia e
deiezioni.

Il letame si deve distribuire presto, in autunno, in modo che la decomposizione al


momento della semina sia avanzata; ebbene interrarlo dopo il trasporto per evitare
dispersioni di azoto che possono essere importanti se si lascia in mucchi. È
importante tenere conto che gli elementi sono disponibili solo dopo la
mineralizzazione Ma la sua azione fertilizzante si sente per anni. Si può espandere
con interramento a mano o meccanicamente, bisogna evitare di spargerlo con prodotti
ricchi di calce per evitare ulteriori dispersioni di ammoniaca.

CONCIMI ORGANICI: I LIQUAMI.


In certi allevamenti le deiezioni liquide spesso con le solide e con le acque di
lavaggio, anziché mescolarle con la lettiera, si raccolgono imposte dando origine al
liquame o letame liquido. In questo caso mancano i composti del letame che sono alla
base della formazione dell'humus.
L'applicazione dei liquami al terreno oltre un certo limite può causare danni per
eccesso di elementi nutritivi, danni alle proprietà del suolo danneggiando La fertilità,
inquinamento delle falde idriche è produzione di cattivi odori e proliferazione di
mosche.
Si può applicare in due modi:
1. con carri botte: In questo modo si può intervenire sottochioma sulle colture, e
tramite denti iniettori incorporarlo nel terreno;
2. Con impianti di fertirrigazione: C'è una pompa, una condotta è degli irroratori con
boccaglio di grandi dimensioni, si adatta alla distribuzione su terreno nudo ma non
soprachioma in quanto le foglie non devono essere imbrattate.

CONCIMI ORGANICI: IL SOVESCIO.


Sono colture di piante a vegetazione rapida interrate sul posto integralmente, allo
scopo di migliorare le proprietà del terreno e formare l'Humus.
È diffuso in zone ad agricoltura intensiva con poco bestiame.

I concimi organici vanno applicati in anticipo rispetto a loro uso da parte delle
colture, in modo da permettere alla mineralizzazione e umificazione di avviarsi. In
terreni molto aerati bisogna evitare la concimazione è troppo anticipata per evitare
che la sostanza organica vada incontro a fenomeni ossidativi di eremacausi.
Concimi organici e bene mescolarli al suolo per far partecipare tutte le zolle ai loro
benefici effetti.

CONCIMAZIONE MINERALE
I concimi sono sostanze minerali od organiche, di origine naturale o di sintesi che
danno alle colture uno o più elementi chimici utili per la loro alimentazione.
La concimazione è la distribuzione di concimi alle colture.
Si può fare sulla parte epigei Ca delle piante (concimazione fogliare) o al terreno, in
questo caso modifica la fertilità chimica del suolo esaltando La funzione nutritiva,
dando gli elementi nutritivi asportati dalle piante per rinnovare il processo produttivo
senza sfruttare il terreno.
I CONCIMI MINERALI o ARTIFICIALI o INORGANICI o DI SINTESI, derivano
da minerali inorganici o vengono formati grazie a un processo di sintesi. Si
presentano in forma solida o fluida.
I CONCIMI ORGANO-MINERALI, si ottengono per reazione o miscela di uno o più
concimi organici con uno o più concimi minerali.
Il titolo di un concime è la percentuale in peso dell'elemento o degli elementi per
utilizzo anti contenuti nel prodotto, rispetto al peso del prodotto stesso, viene
specificato sulla confezione.
I concimi minerali possono essere:
- semplici: Di origine naturale o sintetica, contengono solo uno dei tre elementi
principali della fertilità (N; P; K)
- composti: Di origine naturale o sintetica, contengono miscelati o combinati secondo
vari rapporti, due o tre elementi chimici della fertilità (N; P; K)
- a base di microelementi: Sono prodotti naturali o sintetici che contengono,
espressamente dichiarato, una o più microelementi tra cui Boro, cobalto, rame, ferro,
manganese, molibdeno, zinco; solitamente vengono applicati per via fogliare è il loro
uso è limitato.

TECNICHE DELLA CONCIMAZIONE

Distribuzione dei concimi solidi.


Un prodotto chimico in mezzo nel terreno può arrivare alla pianta in tre modi:
1. Diffusione nella soluzione circolante: È importante per fosforo e potassio, un po'
meno nel per l'azoto. È molto lento, si ha tra due punti a concentrazione diversa, con
velocità inversamente proporzionale alla loro distanza e direttamente proporzionale
alla differenza di concentrazione. Il movimento è regolato anche dalla temperatura,
pressione e coefficiente di tortuosità, parte da un punto ad alta concentrazione.
2. Trasporto con l'acqua in movimento: È più frequente per l'azoto; l'acqua segue la
legge del moto laminare convogliando i fertilizzanti verso le radici che con loro
assorbimento idrico creano gradienti di potenziale. Affinchè un composto partecipi a
questo moto sono importanti la solubilità e l'adsorbimento da parte del terreno, i
nitrati non vengono adsorbiti e sono solo solubilissimi. Non vale lo stesso per il
potassio e fosforo e azoto ammoniacale, perché nel terreno si crea un equilibrio fra
parte dissoluta in acqua e parte adsorbita o insolubilizzata, con la migrazione della
prima si liberano degli ioni fissati che saranno disponibili a seguire il moto
dell'acqua. Nonostante questo, il fosforo e il potassio hanno sempre poca mobilità,
mentre per l'azoto si hanno processi di nitrificazione che lo fanno spostare più
facilmente.
3. Allungamento e proliferazione radicale: Importanti per l'incontro tra concime e
pianta, siccome gli elementi nutritivi hanno una diversa mobilità ci sono varie
modalità di distribuzione
- localizzazione: consiste nella distribuzione del concime in bande per creare zone ad
elevata concentrazione di principio fertilizzante, si può effettuare meccanicamente
facendo arrivare il concime qualche centimetro sotto il seme o al lato; se la cultura è
già in atto, si fa ai lati della fila.
- distribuzione a pieno campo: serve bene per concimazioni di fondo, che usano alte
quantità di fertilizzanti e elevano la fertilità del terreno, non si temono danni alle
colture. Siccome si può localizzare solo una parte di concime, la parte rimanente si
deve distribuire su tutta l'area coltivata. La combinazione di queste due tecniche da i
risultati migliori. Può essere effettuata con o senza l'interramento, questo dipende dal
tipo di concime; l'internamento di concimi fosfatici e potassici è necessario perché
sono poco mobili nel terreno e con la distribuzione superficiale non possono entrare
in contatto con le radici, mentre nel caso dell'azoto, essendo molto solubile,
l'interramento si fa per altri motivi come ad esempio dilavamento, perdite gassose o
dovute all'erosione, per questi motivi si è diffusa la tecnica di distribuire l'urea in
copertura con le sarchiatrici-spandiconcime.

Epoca di distribuzione.
Tranne che nelle colture poliennali, il fosforo e il potassio si distribuiscono prima o al
massimo contemporaneamente alla semina; l'azoto oltre che alla semina, viene
distribuito anche in copertura, cioè con le piante nate, a qualunque stadio vegetativo.
L'epoca ottimale per distribuire i concimi azotati varia in base a diversi fattori come il
tipo di terreno e il clima.

La concimazione fluida.
Tra quelli adottati il più importante è l'ammoniaca anidra che però dà problemi di
distribuzione. Per quanto riguarda le macchine si possono fare applicazioni dirette in
campo o usare l'acqua di irrigazione, ma in ogni caso si hanno perdite per
volatilizzazione, dovute a diversi fattori.
Se l'ammoniaca è più in profondità, viene fissata prima che entri in contatto con
l'atmosfera e si disperda.
Le perdite sono maggiori quanto più è minore l'umidità del terreno (in quanto
l'ammoniaca anidra si tratta appena entra a contatto con il suolo), e quanto maggiore
è la distanza tra le bande di localizzazione(perché se i distributori sono distanti creano
zone di maggiore concentrazione che rallentano i processi di immobilizzazione).
Questa viene distribuita prima della semina perché è tossica sia per il seme che per le
piante, per cui si evita anche a coltura in atto.
L'uso di fertilizzanti liquidi veri e propri è più semplice, questi si possono distribuire
in superficie uniformemente pompe irroratrici a barra orizzontale; se non c'è
incompatibilità può essere distribuito anche con il diserbante. Se il fertilizzante
liquido contiene fosforo e potassio, dopo la distribuzione superficiale si fa
l'incorporamento.

Concimazione fogliare.
E l'irrorazione sulle piante di una soluzione acquosa contenente principi nutritivi che
verranno assorbiti dalla parte epigeica. La parte epigeica delle piante riesce ad
assorbire, soprattutto attraverso le foglie, elementi nutritivi in soluzione e alcune
molecole organiche, ma il fenomeno varia a seconda della specie coltivata, dell'età
della foglia, del prodotto utilizzato e delle condizioni ambientali.
La penetrazione nelle cellule si ha per via cuticolare o per via stomatica, l'uso di
queste sostanze da parte della pianta può essere più difficile se ci sono peli o sostanze
cerose, se c'è una forte insolazione si ha una rapida evaporazione del solvente, o nel
caso di una pioggia dilavante subito dopo il trattamento.
La penetrazione è migliore se si irrorano le parti più giovani della pianta, se si
aggiungono tensioattivi, se la temperatura è bassa, se si ha un intensa illuminazione è
un alta umidità relativa dell'aria.
L'assorbimento di azoto e potassio è migliore del fosforo, tra i concimi azotati il
migliore è l'urea.
La quantità di principio nutritivo da distribuire per via fogliare dipende da vari fattori
come la solubilità in acqua dei composti usati, la capacità di trattenuta idrica
dell'apparato epigeico al limite dello sgocciolamento, la capacità di assorbimento
delle piante.
Per concimi molto solubili come l'urea si possono raggiungere concentrazioni tali da
distribuire alte quantità di azoto. Il vantaggio di questa concimazione è una rapida
risposta da parte delle piante, mentre l'inconveniente è di non prestarsi al completo
rifornimento di elementi richiesti in quantità elevate in quanto per raggiungere questo
obiettivo bisognerebbe fare tante distribuzioni che renderebbero la tecnica troppo
costosa. La distribuzione fogliare ha un maggiore successo nella somministrazione di
microelementi perché sono richiesti in piccole dosi, e si può effettuare solo
complementare alla normale concimazione.
Fertirrigazione.
È la distribuzione di concimi organici o minerali con l'acqua irrigua, è una pratica
introdotta per lo spargimento dei fertilizzanti organici in ambienti difficili come Prati
e Pascoli di montagna ma si usa anche per distribuire in copertura concimi chimici.
Un impianto di fertirrigazione è un normale impianto irriguo dove, oltre all'acqua di
irrigazione si immette liquami di stalla o letame macinato e ridotto in poltiglia.
L'uso di materiale paglioso come letame rende difficile il funzionamento
dell'impianto, per questo viene utilizzata maggiormente per la distribuzione di urine e
liquami di stalla miscelati all'acqua o tenendo diluizioni variabili in base alla quantità
di concimi e al contenuto di sostanza secca. Nel caso di concimi chimici solidi si può
applicare alle condotte un concimatore che permette a una parte di acqua di passare
dal recipiente che contiene il fertilizzante, sciogliere la dose stabilità e metterla nella
condotta principale.
I concimi liquidi e gassosi sono ideali per questa tecnica soprattutto perché sono facili
da usare.

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