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AGRICOLTURA INTEGRATA.
L'agricoltura integrata o produzione integrata è un sistema agricolo di produzione
a basso impatto ambientale, in quanto prevede l'uso coordinato e razionale di tutti i
fattori della produzione allo scopo di ridurre al minimo il ricorso a mezzi tecnici che
hanno un impatto sull'ambiente o sulla salute dei consumatori.
il concetto di agricoltura integrata prevede lo sfruttamento delle risorse naturali
finché sono in grado di surrogare adeguatamente i mezzi tecnici adottati
nell'agricoltura convenzionale e solo il ricorso a questi ultimi quando si reputano
necessari per ottimizzare il compromesso fra le esigenze ambientali e sanitarie e le
esigenze economiche. In merito alle tecniche disponibili, a parità di condizioni, la
scelta ricade prioritariamente su quelle di minore impatto e, in ogni modo, esclude
quelle di elevato impatto.
Gli ambiti di applicazione principali dell'agricoltura integrata sono principalmente
quattro:
Fertilizzazione
Lavorazioni del terreno
Controllo delle infestanti
Difesa dei vegetali
Fertilizzazione.
La fertilizzazione è condotta secondo criteri conservativi della fertilità chimica,
perciò il ricorso alla concimazione minerale è ammesso per mantenere alti i livelli di
fertilità e di produttività delle colture. I criteri dell'agricoltura integrata si applicano,
in generale, sfruttando nei limiti del possibile il ciclo della sostanza organica,
ricorrendo a tecniche che limitano la mineralizzazione e che apportano al terreno
materiali organici, e integrando i fabbisogni delle colture con la concimazione
chimica. Per quanto concerne la concimazione chimica, le dosi, l'epoca e la tecnica di
distribuzione devono essere approntate con l'obiettivo di prevenire i fenomeni di
dilavamento e conseguente inquinamento delle falde acquifere.
Regolamentazione.
Attualmente le normative e le linee guida che regolano l'agricoltura integrata, sono di
carattere regionale e non hanno né un inquadramento nazionale né europeo. La
gestione delle produzioni, le regole e i controlli sono improntati su base territoriale o,
addirittura associazionistica: i disciplinari di produzione integrata sono infatti definiti
dalle Regioni o altri Enti locali, oppure da Associazioni di produttori e la loro
connotazione può differire molto da contesto a contesto. I "prodotti integrati" sono
spesso distribuiti con marchi privati di tipo commerciale. Con la legge 3 febbraio
2011, n.4 "Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti
alimentari", all'art.2 si disciplina il "Sistema di qualità nazionale di produzione
integrata" (SQNPI).