Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Esempi di combinazioni:
Epoca di aratura
Bisogna tenere conto , oltre che dell'umidità , anche delle esigenze delle singole
culture e degli avvicendamenti , per questo che l'aratura si dovrà fare anche in periodi
sfavorevoli per la fertilità del suolo.
Possiamo distinguere diversi tipi di aratura:
- aratura autunnale: Interra i concimi organici e i residui colturali e quando arrivano
le piogge e il gelo si rallenta la mineralizzazione e si forma l'ambiente più ideale per
l'umificazione. Se si opera su un terreno in tempera si hanno benefici sulla stabilità
della struttura e sofficità.
- aratura invernale: Simile a quella autunnale Per quanto riguarda la fertilità del
suolo. Ha due inconvenienti a) maggiore difficoltà di trovare il terreno in tempera
durante la stagione fredda; b) più breve esposizione del suolo arato all'azione del
gelo.
- aratura primaverile: Ti fa subito prima della semina perché te le zolle rimangono a
lungo sotto gli agenti atmosferici si ossida la sostanza organica e si degrada la
struttura. Le piogge primaverili inoltre rendono minimi i tempi per trovare il terreno
in tempera, prevalgono i processi di mineralizzazione. Deve essere meno profonda di
quella autunnale.
- aratura estiva: Favorisce i fenomeni ossidativi che degradano l'humus, per cui si fa
solo per motivi ben precisi. L'azione che sia prima col calore estivo e dopo con le
piogge e il gelo invernale sfalda le zolle e crea una struttura favorevole.
Ha due inconvenienti a) ci vuole elevata potenza meccanica perché il suolo ha lottato
coesivo è molto tenace; b) usura degli attrezzi per l'abrasione del terreno secco.
L'epoca di aratura si sceglie in base all'ordinamento colturale, all'organizzazione
aziendale e all'andamento stagionale.
Ribaltamento e sminuzzamento della fetta
Gli obiettivi del ribaltamento sono:
- sopprimere la vegetazione preesistente soffocando le radici e le piantine;
- portare in superficie gli organi vegetativi di riproduzione delle piante infestanti per
essiccarsi;
- i residui colturali e arricchire il terreno di sostanza organica;
- interrare concimi organici minerali;
- aumentare la sofficità del terreno fino a una certa profondità.
Gli strati non vengono ribaltati completamente perché la fetta si appoggerebbe sulla
precedente con un angolo da 20° a 80°, ma di più verso i 45°, questo angolo
caratterizza il tipo di lavoro, più il ribaltamento è completo e più si distruggono le
erbe infestanti, più la fetta è verticale e più è facile la penetrazione dell'acqua,il
drenaggio e l'aereazione.
Il fattore che influenza di più il grado di ribaltamento della fetta è il tipo di versoio.
È importante anche la profondità di lavoro, più è profondo e più si restringe la fetta
riducendo il ribaltamento. La profondità e la velocità influiscono sul grado di
sminuzzamento del terreno, se il ribaltamento interessa solo lo strato attivo è una
buona lotta contro le infestanti, trasporta la materia organica indecomposta in un
ambiente favorevole all'umificazione. Solitamente però il ribaltamento della fetta non
è mai completo è la sostanza organica si distribuisce in tutto lo strato lavorato.
Modalità di esecuzione dell'aratura.
L'aratro normale rovescia la fetta solo dalla parte destra, se si vuole fare la
lavorazione con solchi vicini paralleli al lato maggiore dell'apprezzamento, bisogna
fare il ritorno a vuoto.
Questo però causa perdite di tempo, per cui si usano delle pratiche che permettono di
fare la cattura nei due sensi:
- aratura in prose scolmando o aratura a scolmare: Si inizia da un lato della
prezzamento rivoltando il terreno verso la scolina, una volta in fondo si va al lato
opposto rivoltando la fetta in senso inverso al primo tragitto, si continua così fino ad
arrivare al centro dove rimane un solco aperto che verrà chiuso con uno spostamento
supplementare di terra.
- aratura in prose colmando o aratura a colmare: si inizia dalla mezzeria del campo
aprendo un solco più largo possibile e poco profondo, la fetta viene ribaltata verso la
mezzeria sia in andata che in ritorno, queste due fette formano una piccola baulatura;
si continua ribaltando le fette e addossando le alle precedenti sempre verso la
mezzeria, ai bordi dell’appezzamento rimangono due solchi aperti.
Questi due metodi di solito si usano ad anni alterni.
- aratura in prose alla pari: Le fette sono rivoltate dalla stessa parte, si può fare in
diversi modi a) con il ritorno a vuoto; b) con aratro speciale; c) abbinando la
lavorazione di due appezzamenti vicini. a) e c) causano enormi perditempi.
-aratura a ritocchino: Sì fate la pendenza non è eccessiva su tracciati rettilinei
paralleli alle linee di massima pendenza ribaltando verso destra; a volte richiede il
ritorno a vuoto perché l'aratura in salita è più difficile.
Difetti dell'aratura.
1. Preparazione imperfetta del letto di semina
2. Il rovesciamento della fetta è poco conveniente e a volte dannoso
3. Disuniforme incorporamento della sostanza organica, non migliora le proprietà
fisiche del suolo
4. Formazione di uno strato impermeabile in fondo al solco (crostone di lavorazione)
negativo per la regimazione idrica
5. Sfrutta poco la potenza disponibile della trattrice.
Nonostante tutto l'aratro è molto spesso Lo strumento fondamentale per le lavorazioni
del terreno.
VANGATURA
È uno strumento rovesciatore; rovescia bene la fetta preparando il letto di semina.
Non pUò sostituire l'aratro, lavora a 15-40cm, interra la sostanza organica ma in
modo localizzato, una modesta lotta alle malerbe, forma zolle ma non
polverizzazione e lavora anche in terreni umidi con risparmi di energia.
SCARIFICATURA.
Si fa con strumenti discissori che rompono la continuità del terreno non lavorato,
sgretolano ma non alterano la stratigrafia degli orizzonti, il rovesciamento è il
rimescolamento non sono accentuati.
Lavori complementari.
FRESATURA
Frantuma e rimescola il terreno a 5-20 cm, con organi lavoranti elastici detti fresatrici
e con organi lavoranti rigidi detti zappatrici.
- in un solo passaggio preparano il letto di semina sostituendo o completando l'aratura
e la scarificatura
- riducono la dolosità creando un buon substrato per l'azione degli erbicidi, buona
lotta alle malerbe
- rimescola lo strato lavorato interrando concimi in tutto il profilo
- lavora bene in terreni in pendio, piccoli, asciutti sopra e Bagnati il sotto.
Effetti negativi:
- eccessiva frantumazione e polverizzazione
- lo strato appena lavorato è soffice e dopo un po'forma una crosta che limita
l'emergenza
- non si usa su terreni pesanti e con pietre
- frantuma gli organi delle malerbe che ricrescono dopo qualche anno
- assorbe potenza è causa l'usura.
ESTIRPATURA.
È un lavoro complementare all'aratura, fatta subito dopo la lavorazione principale, a
due scopi:
1. Riduce zollosità e cavernosità perché lavora sotto la superficie, rende più uniforme
il profilo e dà un buon rapporto fra fase liquida e aeriforme;
2. Porta in superficie le malerbe esponendole all'aria e al sole, rende soffice il terreno
se viene fatta dopo l'aratura estiva o autunnale.
Non basta per preparare il letto di semina, ma deve essere seguita da una erpicatura.
ERPICATURA.
È un lavoro preparatorio complementare si può fare solo o con coltura in atto, ha
diversi scopi:
- raffinare le zolle per preparare il letto di semina
- distruggere le malerbe
- interrare concimi diserbanti e semi
- rompere la crosta.
SARCHIATURA
Smuove lo strato superficiale di 2-5 cm e si fa con coltura in atto, può essere eseguito
manualmente facendo la zappettatura, o meccanicamente.
Distrugge le malerbe così che la pianta ha maggiore quantità di acqua e nutrienti,
diminuisce la crepacciatura con funzione pacciamante interrompere la risalita
dell'acqua prima che arrivi all'atmosfera, rompe la crosta, arieggia il terreno e lo
riscalda, interra i concimi e aumenta la permeabilità ma rompe le radici delle piante.
RINCALZATURA
Consiste nell'adottare al piede delle piante una massa di terra, permette di:
- proteggere le piante dal gelo e dalle brinate
- migliore il radicamento perché dà più profondità alle radici
- controlla la diffusione di certe malerbe
- permette lì irrigazione per infiltrazione laterale.
Un inconveniente è che causa maggiori perdite per evaporazione vista la maggiore
superficie del terreno esposta, può essere eseguita a mano con zappa o con aratri a
doppio versoio.
LAVORAZIONE MINIMA
Tecnica che richiede il minor numero di manipolazioni, può essere fatta in due modi:
- eliminando le operazioni meno necessarie
- combinando varie lavorazioni per ridurre il numero di passaggi delle macchine.
PACCIAMATURA
La copertura del suolo con materiali diversi, uno dei suoi scopi è ridurre o evitare gli
interventi meccanici sul terreno; ha diversi vantaggi:
- evita le lavorazioni di coltivazione
- migliora il bilancio idrico
- evita la compattazione del suolo e la formazione di crosta, riducendo erosione e
ruscellamento
- cambia la temperatura del suolo
- impedisce la crescita di erbacce
- assicura la pulizia di certi prodotti.
Tra i materiali di copertura abbiamo paglia, erbe, foglie, segatura, letame paglioso,
sabbia, pietre, legno, lana di vetro, film plastici ecc.