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Relazione di fisica:

Obiettivo dellesperimento: studio di un moto (in condizioni di assenza di attrito)


Descrizione dellapparecchiatura e disegno:
1) Guidovia a cuscino daria: tubo a sezione
romboidale con piccoli forellini distanziati
equamente gli uni dagli altri per evitare
differenze nelleliminazione della forza di attrito (per creare condizioni ripetibili),
dotato anche di un nastro metrico di sensibilit 1 mm.
2) Carrello: corpo preso in esame per losservazione del moto;
la bandierina posta sopra servir per azionare le fotocellule
ed ottenere quindi le rilevazioni (v. punto 3)

3) Due traguardi ottici con funzione di fornirci delle


misure mediante il cronometro ad essi collegato
(sensibilit 0,001s); alle estremit dei traguardi sono
fissate delle cellule fotoelettriche.
(v. punto 4)

4) Fotocellule composte da sorgente luminosa (a) e sensore (b).


nel momento in cui il sensore non rileva la luce (quando si
interrompe il fascio luminoso), cio quando passa il carrello
con la bandierina, viene azionato automaticamente il
cronometro. Analogamente succede per il secondo traguardo,
che invia invece il segnale di interruzione.
5) Compressore regolabile collegato alla guidovia:
poich la guidovia chiusa allestremit, laria
emessa dal ventilatore potr uscire solo dai
forellini. (v. punto 1)

6) Impulsore: mediante una molla fornisce al carrello una


spinta sempre uguale previamente tarata (condizioni
sempre ripetibili)

7)Asta metrica utilizzata per regolare nella


maniera pi precisa la posizione dei traguardi
(sensibilit 1 mm)

Descrizione dellesperimento dati sperimentali ottenuti elaborazione dei dati


sperimentali:
Per prima cosa abbiamo parlato del moto e dato la definizione di traiettoria, di spostamento e
di spazio percorso. In seguito abbiamo collegato il compressore alla guidovia e
predisposto sopra di essa il carrello. Nella realt un corpo in movimento tende
naturalmente a fermarsi. Ci dovuto al fatto che sulloggetto in moto agisce una forza
opposta al movimento che si chiama forza di attrito. Se noi eliminiamo lattrito, il corpo
proseguir indefinitamente nel suo moto finch una causa esterna non modificher tale
stato.
Il carrello sulla rotaia soggetto esclusivamente alla sua forza peso,che viene
neutralizzata dalla guidovia. Se ad esso applichiamo un impulso di forza, si metter in
movimento mantenendo la sua velocit.
Posizionato il primo traguardo in corrispondenza dei 0,500 m del nastro metrico della
guidovia, punto che abbiamo preso come valore zero di riferimento, stato posto con
laiuto dellasta metrica, il secondo traguardo in modo che rispettasse la seguente
sequenza di variazioni di spazio S:
0.300m 0.850m
0.500m 1.000m
0.650m 1.100m
per mezzo del compressore stato possibile eliminare lattrito, per consentire lo studio
del moto del corpo in assenza della suddetta forza. Per ogni distanza sono state effettuate
tre misurazioni del tempo impiegato dal corpo per percorrere lo spazio stabilito. Questo
servito per poter evitare nel miglior modo possibile gli eventuali errori accidentali e per
avere cos una maggiore precisione dei risultati. Per ogni misurazione il corpo ha subito
una spinta di xN sempre uguale. Tutte le rilevazioni del tempo impiegato dal corpo per
percorrere S sono state effettuate dal cronometro e sono state riportate nella tabella
sottostante per losservazione ottimale del fenomeno.
S[m] t[s] tm[s]= (t1+t2+t3)/3
0,300 t1=0,374 0,379
t2=0,383
t3=0,380
0,500 t1=0,618 0,623
t2=0,637
t3=0,616
0,650 t1=0,807 0,795
t2=0,800
t3=0,778
0,850 t1=1,068 1,050
t2=1,032
t3=1,052
1,000 t1=1,193 1,197
t2=1,200
t3=1,199
1,100 t1=1,338 1,368
t2=1,345
t3=1,422

In seguito utilizzando un solo traguardo abbiamo rilevato la velocit relativa allo spazio
occupato dalla bandierina (0.025m). abbiamo ottenuto i seguenti risultati:

Vi [m/s] V=S/t
Vi1 in corrispondenza di 0.650 m 0,025/0,031 0,806
Vi2 in corrispondenza di 0.850 m 0,025/0,031 0,806
Vi3 in corrispondenza di 1.000 m 0,025/0,030 0,833

Conclusioni:
In seguito allelaborazione dei dati, svolgendo alcuni calcoli abbiamo ottenuto:
S[m] t[s] tm[s]= (t1+t2+t3)/3 V[m/s]= S/t
0,300 t1=0,374 0,379 0,791
t2=0,383
t3=0,380
0,500 t1=0,618 0,623 0,802
t2=0,637
t3=0,616
0,650 t1=0,807 0,795 0,817
t2=0,800
t3=0,778
0,850 t1=1,068 1,050 0,809
t2=1,032
t3=1,052
1,000 t1=1,193 1,197 0,835
t2=1,200
t3=1,199
1,100 t1=1,338 1,368 0,804
t2=1,345
t3=1,422

- La media delle velocit


Vm =V1 +V 2+V 3+V 4+V 5+V 6 )/6 =
(0.791+0.802+0.817+0.809+0.835+0.804)/6 = 4.858/6 = 0.809m/s
- Lincertezza
(Vmax Vmin) /2 = (0.835-0.791)/2 = 0.044/2 = 0.022
- Lerrore relativo percentuale
Er% = 0.022/0.809 x 100 = 2.7%

Lesperienza si pu ritenere valida perch lerrore relativo percentuale inferiore al


4%.
Inoltre osservando i valori di V, che sono compresi tra 0.835 e 0.791, si pu notare
che la differenza minima, quindi siamo arrivati alla conclusione che il corpo compie
un moto rettilineo uniforme.
Osservando il grafico e la tabella si potuto dire che tra spazio percorso e tempo
trascorso c una proporzionalit diretta, infatti il rapporto tra queste due grandezze
una costante k = 0.809 + 0.22 m/s.
In questo tipo di moto la velocit sempre costante e quindi non si pu fare una
distinzione tra velocit istantanea e media.
Eventuali osservazioni:
Osservando il grafico (come gi sottolineato), si pu parlare di proporzionalit diretta
in quanto lunione
dei punti costituisce una retta che passa per lorigine degli assi x e y e, la cui
pendenza proprio la velocit. Infatti essa (il coefficiente angolare) sempre costante
e sar sempre compresa in un valore m0 di 0.809 + 0.22 m/s.

Difficolt incontrate:
possibile che durante lesperienza siano stati commessi errori accidentali. Per
cercare di evitare queste difficolt abbiamo ritenuto opportuno effettuare tre
misurazioni per ogni distanza. Inoltre forse presente un eventuale errore sistematico
dovuto al non allineamento della rotaia.

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