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Obiettivo dellesperimento
Analisi del comportamento di un pendolo semplice al variare dei parametri caratteristici:
lunghezza del pendolo, massa sospesa e ampiezza delle oscillazioni.
Introduzione teorica
Il moto armonico semplice pu essere descritto dalla seguente equazione:
T =2
l
1
11 4
1+ 2+
+
g
16
3072
trascurabile entro il limite di piccoli valori. inoltre evidente la dipendenza del quadrato del
periodo dalla lunghezza
Apparato sperimentale
Gli strumenti necessari al fine dellesperienza sono i
seguenti:
cronometro (risoluzione
calibro (precisione 20
mm
0,01 s )
1 mg )
1 mm )
)
Acquisizione dati
Le prime misure effettuate sono finalizzate a chiarire la dipendenza del periodo dalla massa
agganciata: sono state dunque tenute costanti ampiezza doscillazione e lunghezza del
pendolo. Per poter ricavare le informazioni cercate stato necessario misurare la lunghezza
del filo, nonch la massa e le dimensioni dei campioni utilizzati, cos da poter valutare le
posizioni dei rispettivi centri di massa e rimodulare di conseguenza la lunghezza del filo
stesso.
I risultati sono riportati nelle seguenti tabelle.
masse utilizzate
errore
m1
m2
m3
34,269 g
53,117 g
83,252 g
lunghezz
a filo
semi-lunghezza dei
campioni di masse
errore
l1
0,855 cm
errore
l2
1,00 cm
0,1cm
l3
2,00 cm
0,005
cm
0,005
cm
0,005
cm
91,8 cm
0,001 g
0,001 g
0,001 g
Si noti che per mezzo del
calibro stato possibile
minimizzare lerrore sulle
dimensioni dei solidi.
accorciamento
del filo
errore
lunghezza del
pendolo
errore
l1
0,0 cm
nullo
92,7 cm
l 2
0,1 cm
0,1 cm
92,7 cm
l 3
1,1 cm
0,1 cm
92,7 cm
0,1
cm
0,2
cm
0,2
cm
mi : al fine di minimizzare
gli errori si scelto di misurare dieci periodi consecutivi e di ripetere sette volte loperazione
per ogni campione di massa mi .
ripetiz
ioni
m1
m2
m3
18,99
s
18,98
s
18,97
s
18,96
s
19,00
s
19,09
s
18,95
s
18,98
s
19,07
s
19,09
s
19,01
s
19,06
s
19,12
s
19,03
s
18,98
s
19,02
s
18,97
s
19,09
s
19,03
s
19,03
s
19,04
s
2
3
4
5
6
7
error
e
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
s
s
s
s
s
s
s
l 0=46,4 0,1 cm , e si sono stabiliti dei punti sul riferimento della carta millimetrata in modo
tale da avere cinque ampiezze i differenti distribuite omogeneamente da 10 a 50 gradi
circa. Di seguito sono riportate le coordinate scelte:
oscillazione mentre
4,8 cm
9,9 cm
15,8 cm
22,6 cm
32,6 cm
di sospensione.
ampiez
ze:
errore
0,1
cm
0,1
cm
0,1
cm
0,1
cm
0,1
cm
27,4
cm
27,4
cm
27,4
cm
27,4
cm
27,4
cm
Errore
0,1
cm
0,1
cm
0,1
cm
0,1
cm
0,1
cm
ripetizi
oni
13,77
s
13,58
s
13,59
s
13,61
s
13,64
s
13,53
s
13,69
s
13,59
s
13,61
s
13,56
s
13,59
s
13,68
s
13,67
s
13,79
s
13,75
s
13,84
s
13,83
s
13,69
s
13,77
s
13,81
s
13,83
s
13,98
s
13,92
s
13,93
s
14,03
s
14,08
s
14,08
s
14,01
s
14,13
s
14,17
s
14,12
s
14,12
s
14,07
s
14,19
s
14,15
s
2
3
4
5
6
7
error
e
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
s
s
s
s
s
s
s
Si pu dunque procedere alla misura del periodo al variare della lunghezza del pendolo. Anche
in questo caso sono stati stabiliti dei valori per i due parametri fissi: stato utilizzato il
campione m2 e lampiezza 3 .
La lunghezza del pendolo stata fatta variare tra i cinque valori
lunghezza
34,8 cm
l2
48,7 cm
l3
68,0 cm
l4
78 cm
l5
90,4 cm
0,1
cm
0,1
cm
0,1
cm
0,1
cm
0,1
cm
li
segue:
di seguito riportati:
errore
l1
ripetizi
oni
li
l1
l2
l3
l4
11,87
13,94
16,49
17,68
l5
19,10
error
e
s
11,89
s
11,87
s
11,89
s
11,77
s
11,83
s
11,83
s
2
3
4
5
6
7
s
13,89
s
13,99
s
13,94
s
13,90
s
13,93
s
13,93
s
s
16,41
s
16,42
s
16,44
s
16,48
s
16,45
s
16,43
s
s
17,81
s
17,63
s
17,65
s
17,65
s
17,62
s
17,62
s
s
19,00
s
18,93
s
19,07
s
19,04
s
19,02
s
19,11
s
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
s
s
s
s
s
s
s
Analisi dati
Dalle misurazioni effettuate possibile ricavare i valori medi
m mi ,
m i
m li
del
m ui=
k=1
( ui )k
tramite la formula
2
1
s =
( ui) k m ui)
(
7(71) k=1
ui
m m1
18,99
s
errore
m m2
m m 3
19,05
s
19,02
s
+0,01 s
m 1
13,63
s
m 2
m 3
m 4
m 5
13,64
s
13,79
s
14,00
s
14,14
s
m l2
m l3
m l 4
m l5
+0,01
s
error
e
13,93
s
16,45
s
17,67
s
19,04
s
+0,01
s
m l1
11,85
s
error
e
ui
di ogni media
m1
0,01
0
0,018
m2
m3
0,015
0,03
0,03
0,02
0,07
0,02
l1
0,02
l2
0,014
l3
0,016
l4
0,015
l5
0,02
Dividendo poi sia i valori medi (e gli errori strumentali ad essi associati) sia le relative
deviazioni standard per il numero di periodi osservati in una misurazione (dieci), possibile
ottenere i valori riguardanti i singoli periodi medi Tui , come di seguito mostrato.
periodi medi
errori
deviazioni
standard
T m1
+0,00
1s
+0,00
1s
+0,00
1s
+0,00
1s
+0,00
1s
+0,00
1s
+0,00
1s
+0,00
1s
+0,00
1s
+0,00
1s
+0,00
1s
+0,00
1s
+0,00
1s
0,0010 s
T m2
T m3
T1
T2
T 3
T 4
T 5
Tl1
Tl2
Tl 3
Tl 4
Tl 5
1,899
s
1,905
s
1,902
s
1,363
s
1,364
s
1,379
s
1,400
s
1,414
s
1,185
s
1,393
s
1,645
s
1,767
s
1,904
s
0,0018 s
0,0015 s
0,003 s
0,003 s
0,002 s
0,007 s
0,002 s
0,002 s
0,0014 s
0,0016 s
0,0015 s
0,002 s
tg =
funzione
b
a
tg =tg u+ ( tg u +1 ) ( u ) =
( ba tg ) cos ( )+
b
a Da ci segue
Per cui
d =
Pertanto risulta:
ampiezza
10
20
30
40
50
13,65
error
e
0,004
0,004
0,004
0,004
0,003
0,004
Grafici
I due grafici allegati illustrano le relazioni che legano la variazione del periodo di oscillazione T
allampiezza iniziale e alla lunghezza del pendolo l.
Nel primo grafico, al fine di poter rappresentare le incertezze, stato necessario riportare
strettamente lintervallo contenente le misure sullasse dei tempi.
Nel secondo grafico, esprimendo i periodi al quadrato stata evidenziata la linearit della
relazione
T li 2=4 2
l
g
Perci stato necessario calcolare il quadrato dei vari periodi e propagare nelle stime i corretti
errori per mezzo della nota formula
T2=2T
T
Tl12
Tl22
1,404 s2
1,940 s2
0,005 s2
0,004 s2
Tl32
2,706 s2
0,006 s2
Tl42
3,122 s2
0,005 s2
Tl52
3,625 s2
0,007 s2
Estrazione parametri
Dallanalisi del grafico dei periodi in funzione della lunghezza del pendolo stato possibile
calcolare il coefficiente angolare
m=
4 2
g .
| |
2
4
dg= 2 dm
m
mmin
0,0390 s /cm
mmax
0,0397 s 2 /cm
0,0394 s2 /cm
m
di
dm
0,0003 s /cm
10,0 m/s2
dg
0,1m/ s2
Conclusioni
I dati raccolti chiariscono la dipendenza del periodo dai parametri considerati: la massa del
campione non influenza il tempo delle oscillazioni e il periodo non ha una dipendenza lineare
dallampiezza iniziale di oscillazione, come visibile dal relativo grafico; le variazioni sono
trascurabili per piccoli angoli, mentre si manifestano pi fortemente allaumentare dei valori
del parametro.
Il grafico di
T2
ipotizzato inizialmente.
Infine la stima dedotta dellaccelerazione gravitazionale compatibile con il valore previsto
localmente, nel limite del doppio dellerrore associato.