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Introduzione
Galileo Galilei (Pisa 1564 - Arcetri, Firenze 1642), fisico, astronomo e filosofo della natura
italiano; assieme allastronomo tedesco Keplero diede inizio alla rivoluzione scientifica culminata nellopera di Isaac Newton. Galileo ricevette la prima formazione culturale presso i monaci di Vallombrosa;
nel 1580 si iscrisse alla facolt di medicina delluniversit di Pisa, ma il maturare di nuovi interessi
per la filosofia e la matematica lo spinse ad abbondonare gli studi intrapresi e a dedicarsi a queste
discipline. Nel periodo successivo lavor ad alcuni scritti sullidrostatica e sui moti naturali, che non
furono pubblicati. Nel 1589 divenne professore di matematica a Pisa, dove inizi la critica del pensiero aristotelico. Nel 1592 ottenne la cattedra di matematica alluniversit di Padova, dove rimase
per diciotto anni.
81
82
za dei solidi che non della loro deformabilit. Galileo trattava infatti, i corpi come
indeformabili.
Robert Hooke2 (1678) pubblic un trattato dal nome (in forma danagramma) CEIIINOSSSTTUV in cui appare una primordiale legge di proporzionalit tra forze e
spostamenti. Dopo due anni svel la soluzione dellanagramma da lui stesso proposto
in UT TENSIO SIC VIS ovvero lestensione proporzionale alla forza. La legge di
Hooke generalizzata a stati di tensione e di deformazione non monoassiale dovuta
infine a Cauchy (1828) che postul una relazione che fornisce il tensore delle tensioni
come funzione ad un sol valore del gradiente di spostamento:
ij = fij (u)
Sotto lipotesi di piccole deformazioni si richiede inoltre che del gradiente di u
conti solo la sua parte simmetrica , che esprime la deformazione pura, e non la parte
emisimmetrica W, che governa le rotazioni infinitesime. In altre parole si assume:
ij = fij ()
(6.1)
I materiali che seguono questa legge sono detti elastici secondo Cauchy, quando dopo un qualsiasi percorso deformativo, allannullarsi delle tensioni corrisponde
lannullarsi delle deformazioni
Galileo invent un compasso geometrico-militare per calcolare la soluzione di problemi balistici, e
realizz numerosi esperimenti che lo condussero alla scoperta delle leggi che regolano la caduta libera
dei gravi; studi il moto dei pendoli e alcuni problemi di meccanica. Linvenzione del cannocchiale, nel
1609, rappresent una svolta nella sua attivit scientifica. Per la sua critica alla teoria di Aristotele
sulla perfezione dei cieli venne condannato dallInquisizione al carcere a vita, rapidamente commutato
negli arresti domiciliari permanenti ad Arcetri.
2
Robert Hooke (Freshwater, isola di Wight 1635 - Londra 1703), scienziato britannico, forn
importanti contributi in diversi settori scientifici, ma noto principalmente per le sue ricerche sullelasticit. Conclusi gli studi presso luniversit di Oxford, divenne assistente del fisico Robert Boyle,
col quale collabor alla costruzione della macchina pneumatica. Nel 1662 ottenne lincarico di curatore degli esperimenti alla Royal Society, dove prosegu la sua attivit di ricerca; tre anni dopo gli fu
assegnata la cattedra di geometria al Gresham College di Oxford. Dopo il grande incendio di Londra,
avvenuto nel 1666, Hooke venne nominato topografo della citt e progett diversi edifici, tra i quali
la Montague House e il Bethlehem Hospital.
Hooke anticip alcune delle maggiori scoperte e invenzioni dellepoca, ma non riusc a portare a
termine molte delle sue ricerche. Enunci la teoria del moto planetario, che inquadr come problema
di meccanica, e intu, anche se non svilupp matematicamente, la teoria fondamentale sulla cui base
Isaac Newton formul la legge di gravitazione universale. Importanti contributi forniti da Hooke
comprendono lesposizione corretta della teoria dellelasticit, secondo cui un corpo elastico si deforma
in proporzione alla forza che agisce su di esso, e unaccurata analisi della natura della combustione.
Utilizz per primo la molla a bilanciere nella regolazione degli orologi e condusse al microscopio
importanti ricerche sulle cellule vegetali.
6.2
83
Sia una curva nello spazio a 6 dimensioni della deformazione. Si denoti poi con
i la deformazione corrispondente al punto iniziale della curva , f la deformazione
corrispondente al punto finale della curva e con una variazione infinitesima di
deformazione a partire dal generico valore .
Indicando con lascissa curvilinea della curva tale che:
i f
(i ) = i
(f ) = f
()
d
(6.3)
ovvero deve esistere una funzione di stato (), che assume il nome di densit di energia
di deformazione o potenziale elastico, tale che:
W =
() =
() =
() = (f ) (i )
(6.4)
E altres evidente che qualora una curva chiusa, ovvero f = i , deve accadere
che:
I
() = 0
George Green (Sneiton, Nottingham, 1793-1841), matematico inglese, diede notevoli contributi
alla fisica-matematica. Gli si deve lintroduzione del termine potenziale.
Il teorema di Green permette di trasformare un integrale doppio in un integrale curvilineo; ha
importanza, oltre che per ragioni teoriche, anche perch interviene in numerose questioni di fisicamatematica.
84
()
ij
ij
(6.5)
ij =
()
ij
(6.6)
Si conclude allora dalla (6.6) che il tensore delle tensioni si ottiene come gradiente
dellenergia di deformazione rispetto al tensore di deformazione .
Si consideri ora il dierenziale esatto:
( ) = +
(6.7)
() = = ij ij
(6.8)
()
ij
ij
(6.9)
()
ij
(6.10)
ij =
(6.11)
(6.12)
6.3
85
(0)
1 2 (0)
1
ij +
ij hk + O(3 ) 0 + 0ij ij + Cijhk ij hk (6.13)
ij
2 ij hk
2
dove:
0 = (0) lenergia di deformazione nello stato indeformato,
0ij = (0)/ij il tensore delle tensioni nello stato indeformato,
2 (0)
Cijhk = sono le costanti elastiche del materiale indipendenti da .
ij
hk
Il tensore del quarto ordine C prende il nome di tensore di elasticit o tensore
elastico del materiale.
Supponendo che il materiale abbia uno stato naturale caratterizzato dalle seguenti
condizioni:
=0
0 = 0
0 = 0
(6.14)
(6.16)
(6.17)
e quindi:
Questa propriet definisce le simmetrie minori del tensore elastico C che riduce le
componenti indipendenti di C da 81 a 36. Poich poi si ipotizzata lesistenza di un
potenziale , dal quale C discende, per il teorema di Schwarz, si ha:
86
(6.18)
Cijhk = Chkij
(6.19)
e quindi
Questa propriet definisce la simmetria maggiore del tensore elastico C che riduce
ulteriormente le componenti indipendenti di C da 36 a 21.
E da ricordare poi che un corpo si dice omogeneo se le componenti di C non variano
da punto a punto.
Una volta scelta la forma di rappresentazione (6.15) per lenergia di deformazione,
il tensore delle tensioni si calcola utilizzando lequazione (6.6) come:
1
1
=
[Clmhk lm hk ] = Clmhk
[lm hk ]
ij
2 ij
2
ij
1
1
=
Clmhk [ li mj hk + hi kj lm ] = [Cijhk hk + Clmij lm ]
2
2
1
=
[Cijhk hk + Cijlm lm ] = Cijhk hk
2
ij =
dove:
ij =
1
0
se
se
(6.20)
i=j
i 6= j
(6.21)
Si osserva che la relazione (6.20) ovvero (6.21) corrisponde a sei equazioni scalari lineari:
11
11
C
C
C
C
C
C
1111
1122
1133
1123
1113
1112
(6.22)
23 = C2311 C2322 C2333 C2323 C2313 C2312 223
12
C1211 C1222 C1233 C1223 C1213 C1212 212
Tenendo conto della (6.21), lenergia di deformazione fornita dalla formula (6.15) si
riscrive anche nella forma:
1
() =
2
da cui, tenendo conto delleguaglianza di Legendre (6.12), si ricava che:
1
() = () = = ()
2
(6.23)
(6.24)
6.4. ISOTROPIA
87
(6.25)
6= 0
(6.26)
In altre parole C deve essere definito positivo e questo vero se e solo se il determinante e tutti i minori principali di C sono positivi. Il verificarsi di questa condizione
assicura anche linvertibilit di C.
6.4
Isotropia
6.4.1
Direzioni pricipali
Per un materiale isotropo lenergia complementare dipende solo dai valori principali di
tensione ed indipendente dalle direzioni lungo le quali tali valori principali agiscono.
Scelto allora un qualsiasi sistema principale di tensione, la (6.25) fornisce:
1
S [] = ( 1, 2, 3 )
(6.27)
2
1
S1111 21 + S2222 22 + S3333 23 + 2S1122 1 2 + 2S1133 1 3 + 2S2233 2 3
=
2
() =
88
1
S1111 21 + S2222 22 + S3333 23 + 2S1122 1 2 + 2S1133 1 3 + 2S2233 2 3
2
1
S1111 22 + S2222 23 + S3333 21 + 2S1122 2 3 + 2S1133 2 1 + 2S2233 3 1
=
2
1
S1111 23 + S2222 21 + S3333 22 + 2S1122 3 1 + 2S1133 3 2 + 2S2233 1(6.28)
2
=
2
() =
=
E
(6.29)
1 2
1 + 22 + 23 2 (1 2 + 1 3 + 2 3 )
(6.30)
2E
e dipende solo da due costanti elastiche.
Ricordando le espressioni del primo e del secondo invariante di tensione J1 J2 :
() =
si riconosce che:
J1 = I
1
J2 =
( I)2 2 I
2
(6.31)
21 + 22 + 23
= J12 2J2
1 2 + 1 3 + 2 3 = J2
1 2
J1 2 (1 + ) J2
2E
Ricordando che, nel caso di riferimento non principale di tensione:
() =
(6.32)
J12 = ( ii )2 = ( 11 + 22 + 33 )2
1
( ii )2 ij ji
J2 =
2
1
( 11 + 22 + 33 )2 211 + 222 + 233 + 2 12 21 + 2 13 31 + 2 23 32
=
2
6.4. ISOTROPIA
89
1+
1+ 2
11 + 222 + 233 + 2 12 21 + 2 13 31 + 2 23 32
( 11 + 22 + 33 )2
=
2E
2E
() =
6.4.2
Invarianti di tensione
(6.35)
dove C0 e C1 sono costanti elastiche. Tenuto conto delle relazioni (6.31), lespressione
(6.35) prende la forma esplicita:
Posto:
1
() = C0 ( ii )2 + C1 ( ii )2 ij ij
2
1
=
(2C0 + C1 ) ( ii )2 C1 ij ij
2
1
= (2C0 + C1 ) ( 11 + 22 + 33 )2
2
1 2
C1 11 + 222 + 233 + 2 12 21 + 2 13 31 + 2 23 32
2
2C0 + C1 =
C1 =
1+
E
(6.36)
90
6.4.3
Legame tensione-deformazione
() =
11
() =
22
() =
33
() =
23
() =
13
() =
12
11 =
22 =
33 =
23 =
13 =
12 =
1
[ 11 ( 11 + 22 + 33 )]
E
1
[ 22 ( 11 + 22 + 33 )]
E
1
[ 33 ( 11 + 22 + 33 )]
E
1+
32
E
1+
31
E
1+
21
E
e quindi
=
1
[(1 + ) ( I) I]
E
(6.37)
che rappresenta la relazione inversa della (6.21) per il caso di materiale isotropo. Il
tensore di deformabilit vale:
S=
1
[(1 + ) I (I I)]
E
(6.38)
con I tensore unitario del quarto ordine. In forma matriciale esplicita, la relazione
deformazione-tensione (6.37) :
11
22
33
223
213
212
1
E
E
0
E
1
E
E
0
E
1
E
0
0
2(1 + )
E
0
0
2(1 + )
E
0
0
2(1 + )
E
11
22
33
23
13
12
(6.39)
6.4. ISOTROPIA
91
1
I =
[(1 + ) ( I)I] I
E
1
1
(1 + ) I ( I) I I
=
E
E
(1 + )
I 3 ( I)
=
E
E
1 2
=
I
E
(6.40)
per cui
E
I
1 2
Sostituendo lespressione (6.41) nella (6.37) si ottiene:
I=
(6.41)
1
E
=
(1 + )
( I)I
E
1 2
1
(1 + )
( I)I
=
E
1 2
da cui si ricava:
(1 + ) = +
( I)I
E
1 2
e quindi:
=
ovvero, in componenti:
11 =
22 =
33 =
23 =
13 =
12 =
E
E
+
( I)I
1+
(1 2) (1 + )
E
E
11 +
(11 + 22 + 33 )
1+
(1 2) (1 + )
E
E
22 +
(11 + 22 + 33 )
1+
(1 2) (1 + )
E
E
33 +
(11 + 22 + 33 )
1+
(1 2) (1 + )
E
23
1+
E
13
1+
E
12
1+
(6.42)
(6.43)
92
6.4.4
Definita positivit
Il legame tensione - deformazione appena discusso noto come legge di Hooke anche
se dovuto fondamentalmente a Navier 5 . La definita positivit di e implica:
1 2
1 , 2 , 3 6= 0
1 + 22 + 23 2 ( 1 2 + 1 3 + 2 3 ) > 0
2E
che equivale a richiedere che la matrice dei coecienti elastici che fornisce le deformazioni principali in funzione delle tensioni principali:
1 E
E
E
2 =
2
E
E
3 E
1 3
E
E
E
() =
Gabriel Lam (Tours 1795-Parigi 1870). matematico, fisico e ingegnere minerario francese,
trascorse un decennio in Russia per conto del governo francese. Insegn quindi fisica allcole Polytechnique (1832-44) e calcolo delle probabilit alla Sorbona (dal 1848). Svolse importanti ricerche sulla
teoria dellelasticit e introdusse luso delle coordinate curvilinee in fisica matematica. Si interess
anche di teoria dei numeri.
5
Claude-Louis-Marie Navier (Digione 1785-Parigi 1836), ingegnere francese, contribu a fondare la scienza delle costruzioni, occupandosi in molti scritti della teoria dellelasticit, del carico di
punta, della flessione. Raccolse le sue lezioni nel testo, rimasto famoso, Leons sur lapplication de la
mcanique (1826). Progett uno dei ponti parigini sulla Senna.
6.4. ISOTROPIA
93
1
1 2 > 0 ,
2
E
1
1 2 3 3 2 > 0
3
E
(1 + )2 (1 2) > 0
1 2 > 0
E>0
(6.45)
6.4.5
1 < <
1
2
(6.46)
Per determinare sperimentalmente le costanti elastiche che caratterizzano il comportamento dei materiali, si sviluppano semplici prove di laboratorio. La prima prova che
viene eettuata sui materiali e la cosidetta prova di trazione. Si sottopone il provino,
generalmente di forma cilindrica, ad uno stato tensionale monoassiale costante:
1 0 0
= 0 0 0
0 0 0
cos che la deformazione corrispondente, per la formula (6.37), vale:
11 =
22 =
33 =
11
94
E
2G
= e1 e2 + e2 e1
accrescimento.
(1 + ) 1
e e2 + e2 e1
E
6.4. ISOTROPIA
95
ovvero
(1 + )
1
=
E
2G
da cui si ricava il modulo elastico a taglio
12 =
2G =
12
96