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Applicazioni ulteriori

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7.1

Applicazioni ulteriori
Strutture con maglie chiuse
Analisi cinematica

7.1.1

Si consideri la struttura in gura 7.1: i gradi di libert` a sono pari a l = 3n c v = 3 0 3 = 0, e dalla disposizione dei vincoli e ` facile dedurre che essa ` e isostatica.

Fig. 7.1

Ora si immagini di connettere le due sezioni in C e C in maniera tale che esse risultino solidali una allaltra (gura 7.2). Abbiamo quindi introdotto una connessione tripla. Dunque si ha l = 3n c v = 3 3 3 = 3 per cui la struttura risulta iperstatica. In generale possiamo osservare che ogni maglia

Fig. 7.2

chiusa rappresenta una connessione tripla che va quindi opportunamente presa in considerazione nel calcolo dei gradi di libert` a. Ad esempio per la struttura in gura 7.3 si ha l = 9 dunque essa ` e nove volte iperstatica. Si osservi che se applicassimo la formula l = 3 + s v = 3 + 0 3 = 0, otterremmo unapparente incongruenza con il calcolo precedente. In realt` a queCorso di Scienza delle Costruzioni

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Strutture con maglie chiuse

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Strutture con maglie chiuse

Per comodit` a di linguaggio, ` e possibile utilizzare le seguenti denominazioni: isostaticit` a esterna : si ha quando le reazioni vincolari sono determinabili con le sole equazioni di equilibrio; isostaticit` a interna : si ha quando le caratteristiche della sollecitazione sono determinabili con le sole equazioni di equilibrio.
Fig. 7.3

sta formula, che permette di calcolare i gradi di libert` a della struttura considerandola come un unico corpo rigido al quale sono applicate sconnessioni e vincoli esterni, va corretta sottraendo un numero di gradi di libert` a pari a tre volte il numero delle maglie chiuse. Si ha quindi l = 3+sv 3m = 3+039 = 9. Si consideri ora la stessa struttura di gura 7.2 e si applichi un sistema di carichi esterni (gura 7.4). La struttura e ` iperstatica, ma ` e facile vericare come le tre incognite reattive VA , HE e VE siano determinabili con le sole equazioni cardinali della statica. Al contrario, non e ` possibile determinare le caratteristiche della sollecitazione con le sole equazioni di equilibrio.

La struttura di gura 7.4 ` e dunque globalmente iperstatica, isostatica esternamente e tre volte iperstatica internamente. Per renderla isostatica e ` suciente inserire tre sconnessioni semplici (gura 7.5) disposte in maniera tale da non consentire spostamenti rigidi innitesimi. In tale congurazione risulta l = 3n v c = 9 3 6 = 0, o equivalentemente l = 3 + s v 3m = 3 + 3 3 3 = 0.

Fig. 7.5

Fig. 7.4

Lanalisi cinematica pu` o essere eseguita per via geometrica vericando prima leventuale isostaticit` a o labilit` a interna. Si consideri la struttura priva dei vincoli esterni (gura 7.6). Risulta l = 3n v c = 3. Le tre cerniere danno condizioni sulle possibili posizioni dei centri di rotazione relativi, che in questo caso devono coincidere con le cerniere stesse. Nella congurazione a sinistra le tre cerniere non sono allineate, dunque i tre corpi rigidi che compongono la struttura non possono subire spostamenti rigidi innitesimi relativi; infatti, se tali spostamenti fossero diversi da zero, per il secondo teorema delle catene cinematiche i tre centri relativi dovrebbero essere allineati. Questultima condizione risulta vericata nella congurazione di destra. Dunque e ` possibile aermare che nel primo caso la struttura e ` isostatica internamente , infatti ha tre gradi di libert` a e si comporta come un unico corpo rigido piano, mentre nel secondo caso vi ` e labilit` a interna.
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Strutture con maglie chiuse

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Strutture con maglie chiuse

Fig. 7.6

Per lanalisi cinematica esterna nella congurazione non labile internamente, basta guardare la travatura come un unico corpo rigido, che ha quindi tre gradi di libert` a, vincolato con un carrello e una cerniera ssa. Risulta l = 3 3 = 0 e, per la disposizione dei vincoli esterni, la struttura e ` isostatica esternamente. Lisostaticit` a interna ed esterna implica lisostaticit` a globale della struttura. 7.1.2 Analisi statica

Fig. 7.7

Per determinare le leggi di variazione delle caratteristiche della sollecitazione, ` e necessario sconnettere la struttura in corrispondenza di una sezione scelta arbitrariamente. Per semplicit` a sconnettiamo la struttura in corrispondenza della cerniera in B (gura 7.8). Per la caratterizzazione statica di una cerniera, la forza interna che le due parti di struttura cos` individuate si scambiano ` e una forza passante per la cerniera stessa, avente le due componenti TB e NB .
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Sia data la struttura in gura 7.7. Per quanto visto in precedenza, essa e ` isostatica sia internamente sia esternamente. Le incognite reattive VA , HF e VF possono essere determinate con le sole equazioni cardinali della statica. Risulta: F HF + F = 0 VA = 2 3 VA + VF F = 0 VF = F 2 2LVA + F L 2F L = 0 H F = F .

Fig. 7.8

Imponendo le condizioni dettate dalla caratterizzazione statica delle altre due cerniere in D e G (momento ettente nullo) e ` possibile ricavare le due

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7.2

Travature reticolari

forze interne incognite: F TB L NB L = 0 NB = 4 F F L + TB L + NB L = 0 TB = . M (G) = 0 2 4 M (D) = 0

DE, s (0, L) N (s) =

` quindi possibile scrivere le leggi di variazione delle caratteristiche della E sollecitazione secondo lo schema di gura 7.7. AB, s (0, L) F N (s) = 4 F T (s) = 4

F 3 F = F 4 4 5 F T (s) = F = F 4 4 F 5 F M (s) = (L + s) + L F s = F s 4 4 4 5 F F = F 4 4 F 3 T (s) = F = F 4 4 M (s) = F L + F s 2L F F 5 3 (s L) = F L + F s 4 4 4 4

EF, s (0, 2L) N (s) =

F M (s) = (L s) 4 BC, s (0, L) F N (s) = 4 F T (s) = 4 F M (s) = s 4

AF, s (0, 2L) N (s) = T (s) = F 4

F F F = 4 2 4 F F F F M (s) = s + s + L = (L s) 2 4 4 4 Nella gura seguente si riportano i diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione.

CD, s (0, L) N (s) =

F 3 F = F 4 4 F T (s) = 4 F M (s) = (L s) 4

7.2

Travature reticolari

Le travature reticolari piane sono strutture piane caratterizzate dalle seguenti propriet` a (gura 7.10): le travi costituenti le varie parti della struttura sono rettilinee; le connessioni sono tutte nodicerniera; i vincoli esterni sono cerniere, carrelli o pendoli, e sono applicati nei nodi;

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Travature reticolari

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Travature reticolari

Fig. 7.10

Di conseguenza il momento ettente ed il taglio sono identicamente nulli, mentre lo sforzo normale ` e costante su tutta lasta e pari a NBE = NE = NB .

Se sono soddisfatte tutte le propriet` a elencate, tutte le aste sono soggette esclusivamente a sforzo normale. Infatti se si isola una delle aste (gura 7.11), poich e le connessioni sono cerniere, le forze interne che essa scambia con il resto della struttura sono forze passanti per i suoi estremi. Scomponendo tali forze interne secondo le direzioni parallela a perpendicolare allasse dellasta, ed imponendo lequilibrio dellasta stessa si ottiene: NE NB = 0 NE = NB TE TB = 0 TB = 0 TE LBE = 0 TE = 0 .

Fig. 7.9

Fig. 7.11

i carichi esterni sono forze concentrate applicate nei nodi.

Si riportano nelle gure 7.187.22 alcune tipologie di travi reticolari di comune utilizzo.

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Travature reticolari

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7.2

Travature reticolari

7.2.1

Analisi cinematica

Si consideri la struttura in gura 7.10. I gradi di libert` a totali sono dati da: l = 3n v c = 21 3 (2 + 4 + 6 + 4 + 2) = 0 essendo n = 7 il numero di aste, e 4 la molteplicit` a delle connessioni in B e C, 6 per la connessione in E. Per strutture con un elevato numero di aste questo calcolo pu` o risultare laborioso, per cui e ` conveniente considerare la struttura come un insieme di punti materiali (nodi ) connessi da aste e vincolati con vincoli esterni. Ciascun nodo ha quindi 2 gradi di libert` a nel piano, mentre ciascunasta rappresenta una connessione semplice per i nodi stessi (da un punto di vista cinematico rappresentata da unequazione che impone che la distanza mutua tra due nodi si mantenga costante). Il numero di gradi di libert` a pu` o quindi essere calcolato con la formula seguente: l = 2nnodi a v , ove a rappresenta il numero di aste. Per la struttura in esame risulta l = 10 7 3 = 0, dunque la travatura pu` o essere isostatica o al pi` u labile a vincoli inecaci. Verichiamo che la struttura sia isostatica internamente con il metodo geometrico. Si consideri lelemento A B E (gura 7.12). Risulta l = 9 (2 + 2 + 2) = 3, inoltre le tre cerniere, che rappresentano i possibili centri di rotazione relativi delle tre aste, non sono allineate. Per il secondo teorema delle catene cinematiche, questo sistema non pu` o subire spostamenti rigidi innitesimi relativi, e poich e l = 3 esso si comporta come un unico corpo rigido piano. Aggiungendo di volta in volta una coppia di aste si aggiungono e sottraggono 6 gradi di libert` a, e ripetendo il ragionamento precedente si pu` o concludere che la struttura risultante si comporta ancora come un unico corpo rigido piano. In denitiva si pu` o concludere che una struttura reticolare cos` composta (travatura reticolare triangolata ) si comporta come un unico corpo rigido piano, dunque ` e internamente isostatica, purch e non siano vericate condizioni di allineamento tra le cerniere e purch e non vi siano aste in numero sovrabbondante (si veda la struttura in gura 7.13, la quale e ` internamente iperstatica). Vericata dunque lisostaticit` a interna, ` e facile vericare lisostaticit` a esterna della struttura considerandola come un unico corpo rigido vincolato con i vincoli esterni (cerniera in A e carrello in D.
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Fig. 7.12

Fig. 7.13

7.2.2

Analisi statica

Poich e la struttura ` e esternamente isostatica, e ` possibile ricavare le reazioni vincolari con le sole equazioni cardinali della statica. Risulta (gura 7.14): HA = 0 HA = 0 VA + VD 2F = 0 VA = F 4LVD F L 3F L = 0 VD = F .

Fig. 7.14 132

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Travature reticolari

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Travature reticolari

Le forze interne sono costituite dai soli sforzi normali, costanti lungo ciascunasta. Si utilizza nel seguito il metodo dellequilibrio dei nodi. Se, come in questo caso, ` e possibile trovare un nodo nel quale convergano due sole aste, ` e possibile imporre lequilibrio di tale nodo alla traslazione nelle due direzioni e determinare di conseguenza gli sforzi normali nelle aste che vi convergono. Si consideri il nodo A (gura 7.15) e si indichino con NAB e NAE gli sforzi normali nelle aste AB e AE rispettivamente, ipotizzati positivi (quindi uscenti dal nodo). Si ha: NAB = F 2 F + NAB 2 = 0 2 2 NAE = F . N +N =0 AE AB 2 Lasta AB ` e caratterizzata dunque da sforzo normale negativo, ossia e ` unasta compressa, mentre al contrario lasta AE e ` tesa.

Per il nodo D si ottiene: F NCD 2 = 0 2 NCD = F 2 . 2 F +N =0 CD 2

Analogamente per il nodo E si ottiene: NEC = 0 NED + NEC 2 F = 0 2 2 NED = F . N =0 EC 2

Le equazioni di equilibrio scritte per il nodo C, una volta determinati gli sforzi normali in tutte le aste, sono identicamente soddisfatte: F F 2 2 = 0 2 F + F 2 2 = 0 . 2

Fig. 7.15

A questo punto ` e possibile studiare lequilibrio del nodo B (gura 7.16) ove lo sforzo in AB ` e noto, per cui le incognite sono gli sforzi NBC ed NBE . Si ha: F 2 2 + NBC + NBE 2 = 0 NBC = F 2 2 2 F 2 2 F N NBE = 0 . =0 BE 2 2

Fig. 7.16

Il diagramma dello sforzo normale pu` o essere tracciato evidenziando con tratto pi` u marcato le aste compresse e con tratteggio le aste scariche (gura 7.17).

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Travature reticolari

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Travature reticolari

Fig. 7.17

Asta AB BC CD AE ED BE CE

Sforzo normale 2F F 2F F F 0 0

Nel caso pi` u generale, in cui non e ` possibile trovare un nodo in cui le incognite siano solo due, e ` possibile scrivere sempre un sistema di 2nnodi equazioni di equilibrio in cui le incognite sono le v componenti reattive e gli a sforzi normali. Essendo la struttura isostatica, si ha l = 2nnodi a v = 0, per cui

che fornisce le medesime soluzioni trovate precedentemente.

il sistema ` e determinato. Nel caso in esame si avrebbe il seguente sistema: 2 H + N + N =0 A AE AB 2 2 + N =0 V AB A 2 2 2 N + N + NBC = 0 AB BE 2 2 2 2 N F =0 N AB BE 2 2 2 2 + NCD =0 NBC NCE 2 2 2 2 NCD F =0 NCE 2 2 2 NED NCD =0 2 2 VD + NCB =0 2 2 2 NAE NBE + NBC + NED = 0 2 2 NBE 2 + NBC 2 = 0 , 2 2

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Travature reticolari

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Travature reticolari

Fig. 7.19 Linea Sibari-Cosenza - Ponte a trave reticolare sul torrente Cocchiato

Fig. 7.20 Copertura per capannone Fig. 7.18


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Travature reticolari

Fig. 7.21 Ponte a Binzhou, Shandong Province (China)

Fig. 7.22 Capriate di copertura per una chiesa

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