Il corso ha come obiettivo lo studio di propulsori che permettono di ottenere una spinta variando la quantit
di modo, in particolare studieremo quelli con un elevato rapporto SPINTA/PESO.
Ci occuperemo dello studio di:
Endoreattori chimici (chimica rockets)
Esoreattori (airbreathing engines), di cui la parte on-design (a progetto) gi stata trattata nel
corso di introduzione di Marsilio. Tratteremo dunque le prestazioni non a progetto (off-design).
Come viene generata la spinta?
Il concetto che per spingere devo aver qualcosa su cui spingere (3^ legge di Newton azione/reazione).
Unautomobile sfrutta il terreno, mentre in aeronautica si frutta un fluido che pu essere interamente dato da
me (endoreattori) o solo parzialmente (esoreattori). Quindi, ad esempio, lendoreattore si appoggia su
quello che lui stesso espelle.
Ci basiamo dunque sul concetto di Forza, che inizialmente potremmo indicare come:
= oppure =
dove la quantit = , dimensionalmente in [m/s], per un esoreattore prende il nome di spinta specifica,
mentre per gli endoreattori viene usato il termine velocit efficace di scarico da chi si occupa di razzotecnica.
Quindi tutto si basa su SPINGERE (pushing) CONTRO QUALCOSA (against a working fluid). Questo
permette una prima classificazione basata sul working fluid che si utilizza per generare la spinta:
Flusso dallesterno -> aria: esoreattori. Essendo gratis ne sfrutto ampie portate, poco accelerate, per
avere alti rendimenti. Il caso tipico quello di un elica con motore alternativo. La terminologia
anglosassone li indica come airbreathing engines. Rapporto aria/combustibile alto.
Fluido proveniente dallinterno -> propellente (solido, liquido, ibrido): endoreattori. In questo caso,
dal momento che me lo porto dietro, conviene utilizzare poco fluido (basse portate), accelerandolo il
pi possibile. Questo purtroppo implica anche consumi molto alti. Gli anglosassoni indicano
lendoreattore con il termine rocket.
Ci sono poi anche altri criteri per la classificazione dei propulsori:
Reciprocating engine (aka piston engine) -> motori a pistoni
o Con elica
o Con compressore e elica intubata (termogetto predecessore turbofan)
Turbina a gas
o Turboelica (turboprop) + elica
o Turboshaft + rotore (elicotteri)
o Turbogetto con eventuale post-bruciatore
o Turbofan (a flussi separati o miscelati)
o Propfan (open rotor) che solitamente prevede luso di 2 eliche controrotanti -> ancora in fase
di studio per elevata rumorosit, anche se permette consumi molto bassi a parit di spinta.
Senza compressore
o Ramjet
o Scramjet -> letteralmente Supersonic Ramjet (ancora in fase di studio)
o altri
o Endoreattori (rocket propulsion)
cicli
o Compositi: ad esempio lendoreattore e lesoreattore sono affiancati e lavorano insieme o
prima luno e poi laltro.
o Combinati: si considera una integrazione pi completa di un endoreattore allinterno di un
esoreattore (es. air-turborocket dove il combustore non usa + laria, ma viene fornito sia il
combustibile che il combustore) oppure un endoreattore intubato che funziona per effetto
eiettore (es. RBCC Rocket Based Combined Cycle engine).
altri (es. propulsione del Blackbird dove si usa laccoppiamento di 2 esoreattori: torbugetto + ramjet,
usati uno dopo laltro, anche se per ragioni di sicurezza si mantiene il turbogetto acceso, anche se al
minimo, mentre si usa il ramjet)
Prestazioni
Se utilizzo dellaria dipendo dalle condizioni dellaria stessa alla quota di volo e dal Mach di volo: sar
quindi lesoreattore a dipendere dalle condizioni ambientali. Per studiare la spinta di un turbogetto al variare
del Mach di volo devo per esempio mettermi a quota costante.
La spinta di un endoreattore, invece, non varia sensibilmente al variare del Mach di volo.
Lespressione della spinta per gli Esoreattori risulta essere:
= + ( 0 )
dove indica la velocit di uscita ( espressa come w e non come u perch una velocit relativa).
Per gli Endoreattori il termine nullo; questo non il motivo per cui lEndoreattore non dipende dalle
condizioni di volo (il che, con buona approssimazione, vero); questo avviene perch i due motori
funzionano in modo diverso.
Con leliminazione del termine la spinta per gli endoreattori, indicata con F (force) risulta essere:
= + ( 0 )
Come si nota dunque fondamentale per lEndoreattore la differenza tra il livello di pressione in camera di
combustione e quello ambiente.
Livelli di spinta
Poich la combustione negli Esoreattori dipende dalle condizioni ambiente non riesco ad avere livelli di
spinta n troppo alti, n troppo bassi, mentre per gli Endoreattori, non essendoci questa dipendenza, ci non
avviene, per cui posso creare livelli di spinta molto elevati (es. quelli usati nei lanciatori) ma anche molto
bassi (es. applicazioni spaziali di correzione assetto).
Pressione in camera di combustione
La pressione in camera di combustione per un Esoreattore sensibile alle variazioni di quota e diminuir
rispetto alla massima pressione in camera di combustione misurata a terra. Al massimo pu arrivare a 40-50
bar.
Al contrario per gli endoreattori la pressione in camera di combustione risulta limitata dalle capacit
tecnologiche dei componenti che devono comprimere il fluido utilizzato. Al momento permettono di avere al
massimo 300 bar.
Queste differenze sensibili tra i due casi fanno s che la pressione in camera di combustione per gli
Endoreattori sia circa dieci volte maggiore di quella degli Esoreattori.
Spinta/Peso
Avere, a parit di volume, una pressione in camera di combustione molto pi alta permette agli Endoreattori
di avere un rapporto spinta peso superiore agli Esoreattori. Questo causato dal fatto che il propulsore
molto pi compatto (e quindi leggero) a parit di spinta, poich nello stesso spazio ho unenergia (data dalla
pressione in camera) quasi 10 volte maggiore.
Consumo
Il vantaggio in peso degli Endoreattori si ottiene alle spese del maggior consumo: gli Esoreattori hanno il
vantaggio di consumare dieci volte meno degli Endoreattori. Quindi quello che guadagno in termini di spinta
con lEndoreattore lo perdo in termini di consumo.
ENDOREATTORI
Si pu pensare di suddividere gli Endoreattori per luso applicativo (atmosfera/spazio):
1. Jet assisted take-off (JATO): usati per accorciare la fase di decollo (es. portaerei o campo molto
corto)
2. Acceleratori (per test ipersonici), missili
3. Stadi dei lanciatori: usato sia per i primi stadi (permettendo lascesa in orbita in modo conveniente
poich, avendo alti rapporti spinta/peso, riesce a contrastare bene la gravit, anche se con bassa
accuratezza) ma anche in stadi successivi
4. Livelli di spinta + o alti, talvolta pulsati, con alta accuratezza, usati per operazioni in orbita
5. Operazioni di rientro e atterraggio eventualmente in assenza di atmosfera dove lazione della
propulsione deve sopperire alla mancanza di resistenza aerodinamica
6. Manovre di rotazione sia veloci (es. durante lascesa) che lente (quando sono nello spazio ho tutto il
tempo di manovrare con calma)
7. Azionamento per missioni di emergenza
8. Rendez-vous o per operazioni di docking, che richiedono unaccuratezza estremamente alta
9. altre:
scaricare/sbloccare con dei mini-razzi le reaction wheel (giroscopi usati per manovrare
nello spazio che, ruotando in un verso e nellaltro possono saturarsi e bloccarsi)
Airbag automobilistici
Gas per sopprimere incendi
Operazioni di settling, ovvero per stabilizzare liquidi allinterno di un serbatoio in assenza
di gravit
Abbiamo visto precedentemente che la spinta, o per meglio dire la forza F, si pu scrivere come:
oppure
=
=
dove c la velocit efficace di scarico in [m/s].
Uguagliando le due relazioni e considerando che la variazione di massa ( = ) per un endoreattore non
trascurabile trovo che:
=
Assumendo c=cost si pu integrare facilmente questa relazione ottengo la legge di Tsiolkowsky - Obert
che mi fornisce una variazione di velocit a fronte di un certo utilizzo di massa:
= ln
dove risulta ideale nel caso in cui F sia parallela a V (spinta sempre nella direzione della velocit), in
cui non ci sia resistenza aerodinamica e in cui non ci sia leffetto di un campo gravitazionale.
NOMENCLATURA DEGLI ENDOREATTORI
Booster, strap-on booster: usati per accelerare durante lascesa
Sustainer: usati principalmente per mantenere la velocit
Thruster: usati per dare piccole accelerazioni specialmente per il controllo dellassetto
Vernier: garantisce livelli di spinta molto bassi per manovre molto delicate
Propellenti solidi -> motor
Propellenti liquidi -> engine
Throttling: variazione dei livelli di spinta
Thrust vector control: variazione della direzione di spinta
Pulse: far operare il propulsore per brevi periodi (bit), specializzati nello spazio
Pulse-off: il propulsore viene spento per brevi periodi (bit)
Bit: finestra di tempo di data lunghezza (dipende dalla capacit di chiudere e aprire meccanicamente
le valvole; tempi tipici fino a 7ms)
Duty cycle: sequenza di accensione/spegnimento
ottenuta sfruttando unenergia chimica, risulta dunque essere limitata da questa temperatura, fornita
dal potere calorifico. Si definiscono Endoreattori Termici quelli che hanno un propellente che viene
fluido-dinamicamente accelerato tramite un ugello dopo essere stato riscaldato per mezzo di
o reazioni chimiche (endoreattori chimici, propulsione chimica CP)
o reazioni nucleari (endoreattori nucleari, propulsione termo-nucleare NP)
o energia solare (endoreattori termo-solari, che funzionano concentrando i raggi solari sul
serbatoio tramite uno specchio)
o energia elettrica (endoreattori elettro-termici, propulsione elettrica EP, che creano calore
attraverso resistenze elettriche )
o energia solare e elettrica (propulsione solare elettrica SEP)
o energia nucleare e elettrica (propulsione nucleare elettrica NEP)
Elettrostatico/Elettromagnetico (~ 100
/ ): qui il limite risiede nel peso dei generatori di
potenza; quindi globalmente riduco il consumo a costo per di peggiori rapporti spinta/peso.
o Elettrostatico: gli ioni sono accelerati tramite campi elettrici EP
o Elettromagnetico: il plasma viene accelerato tramite campi elettro-magnetici EP
PRESTAZIONI
Bisogna chiarire di quali tipi di prestazioni si sta parlando
Reali (possono essere ottenute in condizioni differenti)
Teoriche (modelli con applicazione di fattori correttivi)
Standard (ottenute statisticamente da prestazioni reali effettuate in condizioni differenti)
Minime garantite
Richieste (sotto particolari requisiti)
e in quali condizioni (di riferimento o standard) e con quali requisiti.
DEFINIZIONI
Con riferimento al seguente endoreattore chimico
e definendo le grandezze
sulla sezione t di
gola (throat)
=
=
=
=
OSS: dal momento che le pressioni in gioco sono molto alte rispetto a quelle ambiente, lugello negli
endoreattori risulta sempre CRITICO.
Si possono individuare 7 INDICI PRESTAZIONALI:
Spinta (Forza):
=
+ ( 0 ), fornita da un modello unidimensionale
dellendoreattore (NB: 0 la pressione ambiente).
Coefficiente di spinta: normalizzando la spinta con la pressione in camera di combustione e la
sezione di gola possibile definire il seguente coefficiente
=
Ma perch si fatto cos? Immaginando di essere nello spazio profondo (pressione nulla) e di avere
una scatola con una certa pressione al suo interno, se faccio un foro, istantaneamente si crea una
differenza di pressione che a sua volta crea una forza 0 = .
Riconsiderando lendoreattore, questo espelle il fluido non attraverso un foro, ma attraverso un
ugello, che permette di ottimizzare la forza generatasi per la differenza di pressione. Facendo il
rapporto tra la spinta ottenuta e la forza 0 si ottiene dunque il coefficiente , che quindi
rappresenta la capacit dellugello di amplificare la spinta.
Velocit caratteristica: per far funzionare il sistema in modo stazionario ho bisogno di fornire una
portata per mantenere una certa pressione in camera, in base allampiezza della sezione di gola
. Si definisce dunque la velocit caratteristica
Si noti come questa grandezza sia legata inversamente al consumo richiesto per mantenere la
pressione a un certo livello, quindi pi grande meglio .
Velocit efficace di scarico (effective exhaust velocity): gi definita precedentemente come
=
Si noti che il prodotto del coefficiente di spinta con la velocit caratteristica = = , ovvero
proprio la velocit efficace di scarico. Essa rappresenta dunque quanto sono capace di amplificare la
spinta con lugello e quanto consumo per mantenere la pressione allinterno della camera di
combustione.
Impulso totale: descrive il contributo globale dellendoreattore
=
0
0
Questa scrittura rappresenta un valore medio. Scrivendo limpulso specifico considerando la spinta
costante o prendendo in esame un intervallo di tempo talmente piccolo da poter considerare la spinta
= si ricava che
costante, si ottiene che = e considerando che
0
[ ]
0
Da questultima relazione si intuisce che la velocit efficace di scarico rappresenta una prestazione
massica, mentre limpulso specifico istantaneo rappresenta invece qualcosa di pesico.
Si noti che dimensionalmente limpulso specifico un tempo [s]. Questo si spiega
considerando un endoreattore ideale a terra, che per partire, allistante zero, abbia
una spinta pari al peso = 0 . La portata espulsa viene considerata costante e
pari a = dove
il tempo di funzionamento (burning). Sostituendo nella
spinta si ottiene
0 da cui
quindi come
(1 + )
+
+
+
Riassumendo
Quando avviene una decomposizione esotermica o una reazione chimica bene differenziare il propellente
(immagazzinato prima della reazione chimica) dai prodotti della reazione (combustione/ gas decomposti). Si
pu dunque pensare di classificare gli endoreattori chimici a seconda del propellente usato:
Solid rocket motor (propellente solido)
Liquid rocket engine (propellenti liquidi o gel)
Hybrid rocket engine (propellente in parte liquido/gassoso e in parte solido)
Si noti la presenza di una turbopompa alimentata da una turbina a sua volta alimentata da un generatore a
gas. Si noti inoltre come in questo caso i componenti 3 e 4 siano uniti, andando a formare la thrust chamber
(camera di spinta).
In questo caso lossidante e il combustibile sono uniti in modo chimico e contenuti in un unico serbatoio che
coincide con la camera di combustione. Questo esclude la presenza del sistema di alimentazione. Si noti che
questo risulta il sistema + compatto e leggero, ma anche potenzialmente + pericoloso poich ossidante e
combustibile sono legati assieme.
Rappresenta la soluzione intermedia tra le 2 precedenti, ma meno complesso e quindi pi affidabile di quello
a propellenti liquidi.
ENDOREATTORI ELETTRICI
Questi endoreattori adottano una sorgente di potenza ed utilizzano lenergia elettrica in vario modo.
Il vantaggio degli endoreattori di tipo elettrico quello di avere bassi consumi (impulso specifico alto), ma il
generatore di potenza deve essere portato a bordo, fatto che incide negativamente sul rapporto spinta-peso.
Endoreattori elettrotermici
Utilizzano lenergia elettrica per scaldare: laccelerazione ancora di tipo termofluidinamico, cio il fluido
caldo in pressione viene accelerato in un ugello, come avviene negli endoreattori chimici.
Il modo con cui il gas viene scaldato di due tipi:
Resistogetto
Una resistenza elettrica a contatto con il fluido lo scalda e ci permette di superare il limite posto
dallenergia chimica legato al potere calorifico. Le prestazioni dellendoreattore risultano migliorate.
Tuttavia anche la resistenza non pu essere scaldata oltre una certa temperatura, e le pareti
dellendoreattore potrebbero surriscaldarsi.
Arcogetto
Larcogetto un modo di scaldare il fluido nel suo cuore.
Faccio scoccare un arco elettrico allinterno del fluido che funzioner da resistenza, e faccio s che ci
avvenga nella gola dellugello.
Endoreattori elettrostatici
Un campo elettrico stazionario accelera delle particelle cariche (queste particelle sono caricate attraverso un
bombardamento). Deve essere presente un neutralizer poich devo evitare che il mio spacecraft si carichi.
Endoreattori elettromagnetici
Oltre al campo elettrico presente anche un campo magnetico autoindotto o permanente. Una porzione di
propellente solido (teflon) viene sottoposto a una scarica elettrica: produco del plasma che comincia ad
essere accelerato; intanto la corrente elettrica genera un campo magnetico il quale a sua volta accelera il
fluido tramite la forza di Lorentz.
COEFFICIENTE DI SPINTA
Vediamo lespressione del coefficiente di spinta =
Sfruttando lespressione della spinta nel modello 1-D:
+ ( )
=
1
=
2
=
1
interessante notare come il coefficiente di spinta non dipenda dalla temperatura e dalla massa molare. Il
massimo di questa funzione si ha quando = 0, cio nel vuoto.
dipende quindi da ,
, ,
Il coefficiente di spinta dipende quindi dalla chimica, dalla forma dellugello e dalla quota (non c
dipendenza quando sono nel vuoto = 0).
= , ,
Leffetto di debole rispetto agli altri due parametri, quindi assumo costante.
Effetto di
Fissando il valore di
Anche londa durto torner indietro allinterno dellugello, e si verificher in una zona a pressioni pi alte
(pi vicine a quella ambiente) e risulter dunque meno forte.
A valle di questo urto obliquo il flusso si separa (si forma una zona di ricircolo) e procede come se lugello
non ci fosse: la pressione che si stabilisce nella zona di ricircolo prossima a quella ambiente.
Il fenomeno della separazione del flusso annulla leffetto negativo sulla spinta causato dalla zona di
sovraespansione, aiutando favorevolmente le prestazioni fornendo un coefficiente di spinta pi alto.
Il problema che londa durto che si crea non fissa ma cambia continuamente posizione a causa delle
oscillazioni di pressione: ci sollecita a fatica la struttura minandone lintegrit.
Inoltre la posizione dellonda durto potrebbe non essere assialsimmetrica attorno a tutta la superficie
dellugello e ci si rifletterebbe su una asimmetricit della spinta con ulteriori problematiche di controllo.
Per questi motivi cerco di evitare la separazione, almeno negli ugelli convenzionali.
coefficiente di spinta =
come
2
=
1
dipender solo da ed .
nel vuoto.
Se adattassi un ugello nel vuoto avrei il valore del
coefficiente di spinta massimo in assoluto:
= = 0
1.2 2.25
1.3 1.95
necessario per ottenere una data espansione in termini di pressione: non solo c una variazione sulle
certa pressione in camera di combustione quando lendoreattore ha una certa sezione di gola.
Sostituendo lespressione della portata ottengo la velocit caratteristica nel modello dellendoreattore
ideale:
Tuttavia non posso decidere la temperatura, la massa molare e il rapporto dei calori specifici di un
propellente, bens, in base al propellente che uso, scelgo lo stato iniziale del propellente, il rapporto di
miscela (ovvero il rapporto tra portata di ossidante e di propellente) e le condizioni in cui avviene la
combustione (per esempio a quale pressione avviene).
Supponiamo di prendere ossigeno liquido e idrogeno liquido nella condizione di ebollizione alla pressione di
una atmosfera (Normal Boiling Point), cio a 90K per LOx, a 20K per LH2.
La densit dellossigeno liquido 1140 kg/m^3, quella dellidrogeno liquido 70 kg/m^3.
Miscelando queste sostanze e facendole reagire in condizioni adiabatiche, allequilibrio chimico ottengo
quanto riportato nel diagramma seguente:
La temperatura ha un massimo intorno a MR=8, dove tutto lidrogeno trova tutto lossigeno necessario e
tutto brucia (condizioni stechiometriche).
Rapporti di miscela bassi significano fuel rich, mentre rapporti di miscela alti significano oxidizer rich.
Il lantitesi della temperatura, ovvero minimo quando la temperatura massima. Ci avviene perch
legato ai gradi di libert: tanto pi alta la temperatura, tanti pi saranno i gradi di libert in gioco e tanto pi
sar piccolo .
Per avere una velocit caratteristica alta dovrei dunque avere temperature alte, massa molare e piccoli. Il
massimo di intorno a valori di MR=3.
serbatoi: non importante solo la massa di propellente consumata, ma anche il volume che impegno per
contenere questo propellente.
Dovr minimizzare la somma delle masse di propellente e dei serbatoi, quindi riduco c accettando di
consumare pi combustibile, ma riduco sensibilmente la massa dei serbatoi.
Esempio:
Fissiamo una massa di 10kg, ed esaminiamo due casi caratterizzati da due rapporti di miscela diversi.
kg
3
m
MR
M O [kg ]
VolTOT [l ]
4
6
2805
357
8
8.6
2
1.4
35.7
28
7.1
7.6
28.6
20.6
=
=
=
Esprimendo ora la portata in massa in funzione degli indici prestazionali, e sfruttando lequazione dei
gas perfetti e la formula della velocit caratteristica
=
=
=
=
=
=
2.38
)
(
In espansione
Per descrivere gli effetti durante lespansione si possono utilizzare 2 modelli estremi:
Frozen equilibrium: dove si considera che la composizione dei gas combusti non cambi (rimanga
congelata) durante lespansione, che lipotesi fatta per il modello di endoreattore ideale.
In questo caso non considera la cinetica chimica, ovvero io rimango bloccato con la composizione che
trovo nella camera di combustione.
Questa unipotesi conservativa, perch nella realt in camera di combustione ho tanta dissociazione,
ma in espansione i gas combusti si raffreddano portando a una parziale riassociazione, liberando
energia.
Shifting equilibrium (o semplicemente equilibrium): dove si considera che ci sia una composizione di
equilibrio chimico differente in ogni sezione dellugello. In questo caso viene recuperata parte
dellenergia persa nella dissociazione.
Analogia automobilistica: si immagina di essere su una collina su una strada dove ci sono delle curve. La
macchina in discesa accelera e ha una certa capacit di sterzare. Riesco a seguire la strada fino a
quando riesco a sterzare. Nel nostro caso la capacit di sterzare rappresenta la capacit delle reazioni
chimiche di andare a sinistra o destra, mentre la strada che scende rappresenta lo shifting
equilibrium, ovvero il fatto che per ciascun punto posso sapere la composizione che ho, cos come per
la strada posso sapere se devo sterzare a destra o a sinistra.
Dalla Figura si pu notare come la curva dellacqua inizialmente cresca a causa della riassociazione, ma
ad un certo punto incomincia a diminuire, poich anche la pressione diminuisce.
Nuovamente, per capire se questo modello valido o no, devo confrontarmi con il tempo caratteristico
di permanenza durante lespansione. Questo ovviamente dipende dal tipo di propellenti che vengono
usati. Solitamente si usano propellenti che contengono carbonio o idrogeno. Quindi mi interessa capire
come riassocia la
e lidrogeno :
1
+
2
2
Con tempi caratteristici (tempi chimici) pari a:
10 10 ,
( )=
10 10 ,
Si dunque ottenuto che il modello dello Shifting equilibrium va molto bene per lidrogeno, mentre per gli
idrocarburi risulta pi preciso il modello Frozen equilibrium:
Se si usa come combustibile il LOX/LH2 (Liquid Nel caso degli idrocarburi, essendo la cinetica chimica
Oxigen/Liquid Hydrogen) si vede che le prestazioni pi lenta, si hanno invece prestazioni vicine alla
sono vicine allo shifting equilibrium, ovvero che le condizione di frozen equilibrium.
predite cinetiche sono relativamente piccole.
Si potrebbe dunque cercare di fare dei modelli migliori, che possano funzionare bene sia per lidrogeno che per
gli idrocarburi. Si visto che bisogna fare un confronto tra i tempi caratteristici cinetici (dei propellenti) e quelli
di permanenza. Ma questi ultimi variano a seconda che siamo nella parte convergente o quella divergente
dellugello. Nella parte convergente si hanno mach bassi, quindi velocit basse e quindi tempi di permanenza
alti; al contrario nel divergente. Seguendo questo ragionamento potrei pensare di usare il modello shifting
finno alla gola, per poi usare il modello frozen.
Per sapere per se questa scelta buona devo forzatamente chiamare in causa la cinetica chimica. Per
semplificare posso decidere di considerare una sola reazione chimica e nello specifico quelle pi significative,
ovvero quelle pi lente e che sviluppano pi energia (pi esotermiche).
Ricerco dunque nella chimica la posizione corretta nella quale avviene la transizione dal modello shifting al
frozen.
In una reazione chimica c una velocit verso sinistra e una verso destra; per esempio la variazione della
composizione di CO (quindi la sua creazione o la sua distruzione) nel tempo pu essere considerata una
velocit in avanti
(ovvero verso destra) o indietro
(verso sinistra), dove sta per rateo, che
dipende dalla pressione e dalla temperatura.
Si pu dunque affermare che
=
Dove
rappresenta landamento della composizione al variare della distanza nellugello (le curve in Figura 3
precedente), mentre la velocit che il flusso assume in ogni punto.
Devo dunque confrontare questo risultato con la capacit della reazione di andare in avanti o in indietro;
e
questo avviene quando uno dei ratei
diventa troppo piccolo rispetto alle
esigenze imposte da =
.
Riprendendo lanalogia automobilistica vuol dire che
la transizione avviene quando la mia capacit di
sterzare verso destra o verso sinistra troppo piccola,
confrontata con la curvatura della strada e la mia
velocit.
Arrivato in questa situazione, io non sono pi in grado
di seguire la strada e tiro dritto, ovvero mantengo
costante la composizione (frozen equilibrium).
Nellugello questo risultato lo si raggiunge poco dopo
la gola. Come si nota dalla Figura 4, questo modello
(chiamato Modello di Bray) permette di raggiungere
dei risultati molto simili a quelli reali.
Come si detto, i ratei dipendono dalla pressione in camera e dalla temperatura (ovvero dal rapporto di
miscela). In Figura 5 sono presenti 2 rapporti di miscela:
= = 8 (stechiometrico), che presenta una maggiore variabilit dei 3 modelli (Frozen, Shifting,
= 5 (pi vicino alla condizione reale), dove si considerano temperature minori che portano a
dissociazioni minori.
Allaumentare della pressione c meno dissociazione, quindi le curve si avvicinano.
Si noti che a pressioni molto basse anche lidrogeno fa molta fatica a seguire il modello shifting, ma il problema
non si pone pi di tanto dal momento che pressioni di 1
10
non si usano.
PERDITE PER FLUSSO BIFASE (ovvero dovute alla presenza di particelle solide)
Ci possono essere delle particelle solide, ovvero il flusso pu essere non-omogeneo principalmente per 2
motivi:
Nella camera di combustione di sono dei reagenti tali per cui il prodotto di combustione solido. Per
esempio se usiamo come combustibile lalluminio, che teoricamente vaporizza a temperature molto
pi alte di quelle che si hanno in camera di combustione, quindi ovvio aspettarsi che rimarranno delle
particelle solide.
Es. (alluminio)
(allumina)
Un altro fenomeno, che meno importante, lurto di
condensazione. Si immagini per esempio di avere la formazione
di acqua nella camera di combustione e che ci sia una certa
pressione parziale di questacqua
.. Durante
=
lespansione la pressione parziale scende come scende anche la
temperatura.
La Tensione di Vapore legata alla temperatura. La pressione
parziale dellacqua scende con labbassamento della
temperatura. Come si nota la curva della pressione di vapore pi ripida. Se il rapporto di espansione
molto grande le due curve possono incrociarsi. Se continuo a espandere lacqua si condensa, anche se
non immediatamente, dal momento che necessaria una certa
sovrasaturazione. Si pu definire la grandezza = . Se < 1 sono sotto-
2
mentre la massa proporzionale a = , per cui laccelerazione sar
1
=
Riassumendo dunque si ha che le particelle grandi creano pi problemi di quelle piccole.
+
=
=
=
dove nelle portate, c da fare un commento importante: per i gas consideriamo lArea A, che pu essere
accettabile come approssimazione, poich il gas occupa quasi tutto lo spazio, mentre per il solido questa
approssimazione non pi tanto valida; per poter fare ci non posso considerare la densit del solido, ma la
densit del pulviscolo (gas + particelle solide), ovvero che tiene conto della x.
Sostituendo nellEquazione 1 si ottiene lEquazione 2:
=
.
dove si pu notare che abbiamo eliminato lincognita . Questo per ci permette di vedere la fregatura
portata dalla presenza del solido. Se non ci fosse il solido, avrei semplicemente il primo principio della
termodinamica in forma mista, e nello specifico avrei unaccelerazione maggiore del gas. Si potrebbe dunque
pensare che convenga avere una particella bella grande, in modo che non riesca ad essere accelerata, quindi il
suo contributo nellEquazione 2 sarebbe nullo. Questo per non cos, perch tutto il propellente che potrei
sfruttare per accelerare il gas, lo butto via, creando delle particelle solide.
Quindi globalmente conviene accelerare le particelle solide, anche se il gas deve spendere per fare ci.
Bilancio Energia
Si conserva lentalpia totale, per cui definendo la Capacit termica c, si ottiene lEquazione 3
( +
) +
+
+
)
( +
=0
2
2
2
2
=0
+ (1 )
= )
+ (1 )
=0
= (1 )
Queste equazioni mi dicono il legame che c tra la variazione di entalpia e la velocit e anche il legame tra
pressione e temperatura nellespansione, ovvero il coefficiente (lindice) della politropica.
Posso dunque sfruttare queste relazioni per studiare lImpulso specifico e le perdite in 4 casi differenti:
Caso A:
c un perfetto scambio di quantit di moto ->
=
->
=
=
c un perfetto scambio di energia
->
=
->
=
=
LEquazione 5 diventa
+ (1 )
= (1 )
Si noti che questa non altro che una politropica. Si pu dunque pensare che sia unisentropica, ovvero
posso esprimerla come
=
.
= (1 )
) = 2
Caso B:
c un perfetto scambio di quantit di moto
non c scambio di energia
->
->
modificati.
->
->
=
=
=
=0
LEquazione 5 diventa
=
In questo caso lesponente della politropica semplicemente .
In questo caso, se voglio trovare la velocit di uscita devo usare l Equazione 4
(1 )
=
Da cui si ottiene
(
E analogamente limpulso specifico
) = 2
Caso C
non c scambio di quantit di moto
c un perfetto scambio di energia
( ) = ( )
->
->
1
=0
=
->
->
=0
=
=
Per trovare lesponente della politropica ci serviamo nuovamente dell Equazione 5, che sotto le ipotesi
fatte risulta essere uguale al Caso A, dunque si avr nuovamente , , .
ovvero:
= 2
(> (
) )
Il fluido sar dunque pi veloce del Caso A perch non ha perso energia per accelerare il solido.
Tuttavia le prestazioni saranno minori a causa del fatto che non sfrutto il combustibile che si
solidificato per accelerare i gas:
(1 )
+
(< ( ) )
( ) =
=
= ( ) 1
+
Caso D
non c scambio di quantit di moto
non c scambio di energia
->
->
->
->
=0
=
=0
=0
come se il fluido espandesse da solo: elimino dunque dalle Equazione 4 e 5 tutti i termini relativi al
solido. Si ottiene quindi che
=
(1 )
( ) =
= (1 )( )
Dove si nota che anche in questo caso il problema che il solido non spinge, quindi avr una perdita in
termini di impulso specifico rispetto al caso omogeneo.
e come varier limpulso specifico a seconda del metodo utilizzato: con rigenerazione o senza
uscita
rigenerazione.
Supponiamo che lugello sia adattato ; limpulso specifico coincide con = .
Utilizziamo un modello semplice: assumiamo che gli scambi termici siano descritti semplicemente correggendo
lesponente della politropica; invece di utilizzare
utilizziamo . Decider dunque quanto calore viene
scambiato durante lespansione variando lesponente .
Il calore assorbito dal sistema pari alla somma della variazione di entalpia e la variazione di energia cinetica:
= +
Dove, trascuriamo la velocit in camera di combustione
=0
= =
)=
=
2
2
2
possibile scrivere il salto di energia cinetica usando il primo principio in forma mista
supponendo che lespansione avvenga senza attriti, da cui si pu calcolare
=
=
1
2
1
Sostituendo, il calore di refrigerazione potr dunque essere espresso come
=
( 1)( 1)
da
; ma
=
Si avr dunque che
funzione di ,
2
=
1
Con rigenerazione
=
=
1
funzione di ,
.
1
( 1)( 1)
,
2
=
1
Si noti come la formula sia la stessa del caso non rigenerato, ad eccezione della
superiore, quindi permette di avere una velocit in uscita superiore.
, che sicuramente
Nella figura successiva esaminiamo un caso concreto, in cui per un gas si traccia il caso con rigenerazione o
senza.
Tanto pi espando, tanto pi sar grande il calore di refrigerazione, che posso riutilizzare con le rigenerazione.
Si noti che a parit di espansione nel caso con la rigenerazione prelevo pi calore.
Per quanto riguarda le prestazioni, nel secondo grafico, si vede che se non rigenero ho delle perdite maggiori;
la rigenerazione risulta invece benefica, anche se il beneficio minore dell1%. Si noti che a parit di calore (con
o senza rigenerazione) ho una perdita tanto pi grande quanto pi grande lesponente della politropica .
= 2 sin
(2
=
sin )
=
+(
) =
( )
La forza che ottengo sulla parete impermeabile sommata al termine relativo alla parete permeabile uguale
alla quantit di moto uscente, cio alla portata moltiplicata per la proiezione lungo lasse x della velocit di
uscita. Poich la velocit sulla calotta uniforme si ha che
=
inoltre
=
cos .
Sostituendo si trova
cos 2
sin + (
+ ( )
2
+ ( )
=
2
La sezione di uscita la proiezione dellarea della calotta sferica lungo la direzione x
1+
=
2
+
Raccogliendo
si ricava
1+
[
=
+ ( ) ]
2
dove vedo comparire lespressione della spinta nel caso unidimensionale =
+ ( )
(assumendo poich ho a che fare con angoli piccoli dellordine di 15).
=2
La spinta per un ugello conico sar dunque pari a quella del caso ideale a meno del coefficiente :
=
1
+
=
2
La semiapertura del cono viene presa tra i 12 e i 18 come compromesso tra minimizzazione della lunghezza
(ingombro, peso e superficie esposta a riscaldamento) e della perdita per divergenza (dellordine del 2%).
Gli studi di ottimizzazione condotti da Rao portarono alla concezione di nuove forme geometriche che
permisero di ridurre le perdite per divergenza.
Per evitare di avere delle lunghezze troppo grandi, risulta ragionevole usare degli ugelli che creino una forte
espansione nella zona iniziale, ma che presentino angoli bassi in prossimit delluscita. La problematica di
questa soluzione che si potrebbero formare degli urti a causa della compressione dovuta al repentino cambio
di curvatura in prossimit delluscita. Questi tipi di ugelli sono detti a campana (Bell nozzle).
Assegnati un rapporto di espansione geometrico e la lunghezza dellugello = %
(espressa come
5
percentuale della lunghezza che avrebbe lugello conico a 15 a parit di ), esiste una forma, univocamente
determinabile, che massimizza il coefficiente di spinta .
Esempio.
Confrontiamo gli ugelli riportati nella figura sottostante:
Fissato un rapporto di espansione, per esempio = 25 e volendo un ugello a campana la cui lunghezza sia
l80% di un ugello conico a pari condizioni, avr un angolo di uscita di = 8, .
Langolo di semiapertura dellugello conico invece = 1 ,
quindi non solo lugello a campana risulter pi corto del 20%, ma
avr anche un angolo di uscita minore, fattore che consente la
diminuzione delle perdite per divergenza.
presente anche uninfluenza di , infatti, con dei grandi rapporti
di espansione, la ricompressione verso luscita pu essere pi
dolce, diminuendo lincidenza di urti.
Si noti per che se volessimo la lunghezza della campana pari al
60% dellugello conico arriverei ad avere un angolo di uscita
= 1 , che quindi non si discosterebbe molto dal valore
dellugello conico ( = 1 ). In questo caso avrei dunque le stesse perdite dellugello conico, occupando per
molto meno posto (40% in meno).
Si potrebbero annullare le perdite per divergenza tramite un contorno di ugello che permetta lespansione
ideale fino ad arrivare alluscita con pressione uniforme e velocit assiale. La ricompressione in prossimit
delluscita sarebbe cos dolce che eviterebbe qualsiasi manifestazione di onde durto, e il flusso resterebbe
isoentropico. Questo ugello detto ugello ideale.
Tale ugello risulterebbe tuttavia troppo lungo e quindi pesante.
Il miglior compromesso quello di utilizzare un ugello ideale troncato a un certo punto, ma che mi consenta di
avere ugualmente il flusso in uscita assiale ed uniforme. Avr delle piccole perdite per divergenza ma il flusso
sar isoentropico (non avr delle onde di compressione con conseguenti perdite). Questo tipo di ugello detto
Truncated Ideal Contour nozzle (TIC). Esiste inoltre una sua versione in cui la lunghezza viene ulteriormente
ridotta chiamata Compressed Truncated Ideal Contoured nozzle (CTIC).
= 0,011
=
1 + 0,72
Esistono degli ugelli a geometria fissa che hanno delle capacit di autoadattamento. Analizzeremo due casi:
Ugello AeroSpike
In un ugello a campana il fluido che espande protetto dallambiente e non avverte le condizioni
esterne fino a quando non arriva alluscita. Se prendo il profilo di un ugello a campana e lo ribalto
ottengo un ugello spike (detto spina).
In questo modo il fluido riesce ad avere dal fianco le informazioni sulle condizioni ambiente e quindi
riuscir ad adattarsi.
E possibile costruire in modo fluidodinamico la
spina, energizzando la scia con una certa
quantit di fluido in modo che la spina che venga
completata in modo aerodinamico, da cui il
nome AeroSpike.
Analizziamo a questo punto come si possa calcolare la spinta di questo tipo di ugello.
=
+
Calcioliamo questi tre contributi.
Il primo contrinuto :
=
+
Per quanto riguarda il secondo termine devo fare lintegrale delle
pressioni lungo la spina = ( )
Se sono nel vuoto mi aspetto di vedere lungo lasse della spina delle linee
di espansione, ma se la pressione ambiente grande ci sono delle
compressioni e delle ricompressioni causate dalla forma che faranno
oscillare la pressione intorno alla pressione ambiente: la spina si
autoadattata e non ci sar sovraespansione.
Lultimo contributo dato dalla base, dove in prima approssimazione possiamo considerare che la
pressione sia costante:
( )
Anche la base pu sentire o meno lambiente: se la pressione ambiente bassa il segnale non arriva
sulla base, viceversa se la pressione esterna forte linformazione arriva sulla base.
Chiamiamo
la pressione di uscita sulla spina. Se la pressione ambiente
bassa rispetto a , la
spina si dice chiusa. La pressione sulla base
sar dunque una pressione che dipende solo dalla
pressione in camera del thruster, dalla forma della spina, ma non dipender dalla quota.
Se invece la pressione alta rispetto a ( ) la spina si dice aperta e la pressione di base
in
La pressione di base
avr un andamento parabolico.
Finch sono a quote basse la scia aperta,
e la
pressione di base prossima alla pressione ambiente.
Quando per la scia si chiude si ha un abbassamento brusco
della pressione e per un certo tratto
si trova al di sotto
della pressione ambiente: in questa fase la base frenante;
quando la pressione della base ritorna ad essere pi alta di
la base torner a contribuire positivamente alla spinta.
A basse quote lugello aerospike funzioner meglio dellugello a campana, ma a quote alte la
penalizzazione dovuta al contributo frenante della base mi spinge verso altre soluzioni.
Quando sono a basse quote la discontinuit impone una separazione controllata allinterno di una
circonferenza ben determinata: il flusso non segue la seconda campana.
Quando salgo di quota la pressione ambiente diminuisce (non c pi un gradiente di pressione elevato
come a bassa quota) e il fluido aderisce spontaneamente alla seconda campana.
Purtroppo nella realt abbiamo tre fattori penalizzanti:
o Aspiration drag a quote basse: la separazione comporta una diminuzione del
o La transizione da una campana allaltra avviene prima di quanto desiderato
o Il profilo non ottimale
SCAMBI TERMICI
La trasmissione del calore allinterno degli endoreattori un aspetto che bisogna tenere attentamente in
considerazione. Gli scambi termici avvengono principalmente in tre modi:
1. Conduzione (avviene senza trasporto di massa)
2. Convezione libera o forzata (avviene tramite il trasporto di massa)
3. Irraggiamento (trasmissione attraverso onde elettromagnetiche)
Tuttavia questi modi di trasmissione del calore possono presentarsi contemporaneamente, come avviene per
esempio nel caso dello scambio termico liminare, quando coinvolta sia la convezione sia lirraggiamento.
E importante distinguere anche il mezzo attraverso cui avviene lo scambio termico:
Gas
Liquido
Parete (mezzo solido)
Nel caso degli endoreattori ci troveremo spesso a considerare gli scambi termici attraverso delle superfici:
Gas/parete
Liquido/parete
CONDUZIONE
Fourier scopr che il flusso di calore pari a:
=
dove
la conducibilit termica: un parametro che caratterizza la capacit di trasmissione del calore,
che risulta, per, difficile da determinare essendo funzione del materiale, della temperatura ed eventualmente
anche della direzione con cui il calore si diffonde allinterno del materiale (quindi se il materiale isotropo si
avr che la conduzione del calore avviene allo stesso modo in tutte le direzioni).
Per studiare fenomeni transitori, nellipotesi che la conducibilit termica e la capacit termica , ovvero la
capacit del materiale di accumulare calore, siano costanti si utilizza lequazione di bilancio dellenergia
= +
dove = la diffusivit termica, che rappresenta quanto il calore pu trasmettersi. Moltiplicando per la
= . Infine
CONVEZIONE LIBERA
Nella convezione libera il flusso generato da una differenza di densit in un campo gravitazionale: il moto
indotto dalle forze di volume che ci sono nellambiente; non presente alcun intervento esterno.
Limpatto di questo modo di trasferimento di calore risulta trascurabile nello studio che vogliamo effettuare.
CONVEZIONE FORZATA
Utilizziamo una formula analoga a quella di Fourier, scritta nel caso unidimensionale, dove la variazione di
temperatura distinta a seconda dei casi che si trattano.
=
=
(
=
)
=
=
= =
9 5
=
= 0,86 0,93
=
,
,
= 0,026
quindi:
,
,
= 0,026
Ipotizzo di avere un motore con geometria stabilita e in cui sia fissata la temperatura in camera di combustione
e analizzo cos linfluenza della pressione in camera su . Dalla legge dei gas perfetti ( = ) si ha che
,
Il fatto di avere una geometria fissata implica che il diametro D sia costante; inoltre il numero di Prandtl
e la
conducibilit sono anchessi costanti, in prima approssimazione.
Se non cambio la temperatura e considero sempre lugello critico, variare la pressione in camera non implica
una variazione del numero di Mach, n del rapporto delle pressioni nelle diverse sezioni, n il rapporto delle
temperature.
Si ha dunque che lunico parametro che influenza il coefficiente di scambio termico convettivo la pressione:
,
Supponiamo di utilizzare uno dei propellenti come refrigerante e di variare la pressione in camera, senza
modificare il rapporto di miscela. Per far scendere la
devo diminuire la portata, infatti, considerando la
velocit caratteristica = = , questa viene mantenuta costante e poich la sezione di gola non
allora .
cambia, la pressione in camera direttamente proporzionale alla portata; quindi se
Quando la pressione diminuisce la diminuzione del coefficiente di scambio termico convettivo sar ancora pi
marcata, quindi sar pi difficile refrigerare.
Il secondo fattore importante da analizzare il fatto che il flusso di calore massimo in gola.
Questa volta assumo di fissare anche la pressione in camera di combustione e la portata , costante in ogni
sezione. Riscrivo dunque lequazione trovata in precedenza, moltiplicando e dividendo allinterno della
parentesi per il diametro D.
,
,
= 0,026
Si ottiene quindi
1
,
Dalla relazione precedente si intuisce che, quando la sezione di passaggio minima si ha il massimo scambio
termico.
La situazione reale leggermente diversa, in quanto troverei il massimo scambio di calore prima della gola, in
quanto si ha anche il contributo dellirraggiamento.
con
raggio di curvatura dellugello e diametro in gola.
SI noti che, per tenere conto della variabilit, legata alla variazione di area e alla compressibilit, si sono
introdotti i seguenti coefficienti:
,
,
1
1
1
1 +
= 0,5
1 +
+ 0,5
2
2
Dove , come si pu notare, una funzione del numero di Mach e dello scambio termico
E ricordandosi che = , si ottiene che
Per arrivare a quella che chiamo (che in questo caso sarebbe la temperatura tra la parete e lo
strato di carbonio) ho una resistenza termica maggiore. Il carbonio protegge dunque la parete.
OSS: Se uso il propellente per refrigerare si potrebbe formare uno strato di carbonio sulla parete
interna e in questo caso leffetto sarebbe nocivo, poich ostacolerebbe la refrigerazione della parete.
Scaldando la parete si arriva al punto indicato con NB (Nucleate Boiling) nel quale inizia la nucleazione delle
bollicine. Il flusso di calore aumenta sensibilmente lungo il tratto 1 fino al punto FB (Film Boiling), dove le
bollicine crescono di dimensioni formando uno strato gassoso attaccato alla parete: a questo punto ho una
refrigerazione meno efficace poich le bolle non si staccano. Dovr quindi stare attento a sfruttare la
nucleazione delle bollicine senza per far formare il film, altrimenti si rischia di bruciare la parete. Nella realt
la temperatura della parete subisce un incremento sensibile fino a punto 3.
Nel caso in cui io aumenti la pressione (del circuito) del liquido aumenta la temperatura di ebollizione e
aumenta la temperatura in cui si manifesta il fenomeno; in questo caso percorro il tratto 2, dove il calore
latente sar pi piccolo.
OSS: si noti che il fenomeno scompare se aumento la pressione del liquido oltre la pressione critica.
IRRAGGIAMENTO
Parliamo di irraggiamento quando presente uno scambio termico che avviene attraverso onde
elettromagnetiche di lunghezza donda = 10 10
. OSS: si ricorda che il campo del visibile compreso
.
nellintervallo: = 0,39 0,78
Gli studi di Boltzamann e Planck provarono che il flusso di calore dipende dalla temperatura come
e in particolare provarono che per un corpo ideale, detto corpo nero, il flusso di calore vale = .
Dimostrarono inoltre che il flusso funzione della lunghezza donda e che la radiazione del corpo nero era
funzione della temperatura.
I corpi grigi seguono il comportamento dei corpi neri a meno di una costante: = dove pu dipendere
da e da (direzione di emissione).
viene detta emissivit emisferica ed un coefficiente che tiene conto delle emissioni globali su una superficie.
I solidi emettono da una superficie mentre i gas emettono da un volume in modo discreto, su lunghezze donda
pi o meno ampie.
Si cerca ora il modo di utilizzare lo stesso linguaggio che abbiamo visto per i solidi sfruttando il concetto di
lunghezza equivalente =
e provando a tradurre lemissione di un certo volume come emissione di una
superficie equivalente. I valori di alcuni casi studio sono gi stati calcolati e tabellati nella tabella seguente:
Un altro parametro che influisce sullemissione la densit del gas e ne tengo conto introducendo la pressione
parziale. La specie i-esima emette dunque in funzione di 3 parametri: = , , .
= 3,5
= 3,5
100
100
100
100
METODI DI REFRIGERAZIONE
I metodi di refrigerazione si possono classificare in:
Metodi attivi: che utilizzano un refrigerante, che pu essere:
o Refrigerante separato: il refrigerante non entra in contatto con i gas combusti;
1. Rigenerativo
2. Dump cooling
3. Gas da combustore
o Interagente: il refrigerante si miscela con i gas combusti;
4. Film, liquido o gassoso
5. Transpiration cooling
6. Modifica locale del Mixture-Ratio
7. Refrigerante solido
1. Sistema rigenerativo
Nel sistema rigenerativo il liquido, che fluisce allinterno di uno o pi canali, protegge
la parete refrigerandola.
Il sistema detto rigenerativo quando il liquido che scorre in controflusso viene
buttato allinterno della camera di combustione.
Il bilancio a livello locale pu essere fatto nuovamente sfruttando lanalogia elettrica, indicando con S lo
spessore della parete
Conoscendo in ogni punto la temperatura adiabatica di parete e la
temperatura del liquido, posso calcolare il flusso di calore e la
temperatura della parete.
Il circuito di refrigerazione viene progettato decidendo la forma del condotto: per aumentare il coefficiente
convettivo devo diminuire il diametro, quindi aumentare la velocit.
Dove ho bisogno di un grande flusso di calore utilizzer sezioni strette con un fluido che passa a velocit
elevate. Non bisogna dimenticare che, per, la perdita di pressione legata al quadrato della velocit, quindi
dovr trovare il giusto compromesso.
Una soluzione differente pu essere quella di sdoppiare il circuito, cio si fa arrivare del fluido freddo nelle
zone pi critiche del motore, come nel caso della gola.
Una soluzione che ha avuto un discreto successo quella della
camera tubolare, costituita da un fascio di tubi saldati e connessi tra
di loro costituenti la parete della camera.
Una soluzione alternativa e pi efficiente della camera tubolare quella schematizzata in Figura 4-38.
Abbiamo una lastra di rame, allinterno della quale vengono ricavati i canali per il refrigerante, con compiti di
scambio termico e un guscio con funzioni strutturali. Questa soluzione migliore di quella tubolare ma ha lo
svantaggio di essere pi costosa: viene perci utilizzata limitatamente alla zona pi sollecitata termicamente,
come per esempio la gola.
2. Dump Cooling
Nel dump cooling il liquido refrigerante viene espulso dallugello: questo
sistema funziona senza grandi perdite solo con lidrogeno in quando si
parte da una temperatura di 20K e appena viene scaldato diventa
gassoso, refrigerando molto e potendolo anche sfruttare in uscita per la
spinta; infatti lidrogeno, essendo molto leggero, avr una buona velocit
caratteristica =
.
Creando dei piccoli ugelli alla fine del circuito accelero lidrogeno e ottengo un po di spinta.
Lo svantaggio che negli ugellini avr delle perdite per strato limite non indifferenti.
3. Gas da combustore
Nella parte pi sollecitata uso un circuito rigenerativo, mentre
nellestensione meno sollecitata uso i gas provenienti dalla turbina. La
turbina gira grazie a un gas che in alcuni casi risulta abbastanza freddo
rispetto ai gas combusti; posso quindi usare questo gas nella parte
terminale dellendoreattore.
Passiamo ai metodi attivi interagenti, dove c un miscelamento tra il fluido refrigerante e i gas combusti.
4. Film cooling
Il film pu essere liquido oppure gassoso.
Come si vede nella Figura 4-44 si ha una
parete con dei fori: il liquido passa in un
canale ed entra a contatto con i gas
combusti. Il fluido refrigerante viene
schiacciato contro la parete dalla
pressione dei gas combusti: questo strato
freddo protegge la parete per un certo
tratto, quando anche il fluido refrigerante
si riscalda e tende a gassificare. Si crea
dunque un altro foro per avere un nuovo
apporto di liquido freddo.
Il problema sta nel progettare i fori opportunamente, in modo che il liquido rimanga sempre a contatto con la
parete e la raffreddi adeguatamente.
5. Transpiration cooling
Anzich creare dei fori in modo discreto, una soluzione simile stata quella di utilizzare un materiale poroso,
creando il transpiration cooling.
Il problema creare un materiale poroso che sia abbastanza resistente.
9. Materiali refrattari
La gola determinante per la pressione in camera, perci il punto pi critico in cui la forma riveste
unimportanza chiave.
Se i materiali ablativi venissero utilizzati in gola, lerosione del materiale comporterebbe un peggioramento
delle funzioni di questa sezione del motore (se il materiale si consuma la gola si allarga).
In gola vengono dunque impiegati altri materiali molto refrattari, come la grafite, la grafite pirolitica, il
carbon/carbon, il tungsteno. Questi materiali presentano funzioni isolanti meno buone degli ablativi ma
limitano sensibilmente lerosione in gola. Risulta comunque possibile introdurre un isolante tra i materiali
refrattari e la parete, mentre prima lisolante era lablativo stesso.
10. Pozzo termico
Questo metodo viene utilizzato solo a terra perch molto pesante. I
gas combusti scaldano una parete molto spessa, permettendo ad
almeno una parte della parete stessa di rimanere sotto la temperatura
posso capire
11. Irraggiamento
Il flusso di calore che arriva dai gas a regime esattamente quello
espulso per irraggiamento dalla parete. Le pareti sono sottili e quindi in
prima approssimazione non c una grande variazione di temperatura
tra le pareti. Questo metodo di refrigerazione funziona bene quando i
flussi sono bassi, come avviene per esempio negli ugelli con alti
rapporti di espansione. In genere i materiali che resistono ad alte
temperature hanno basse emissivit emisferiche quindi di solito si
sceglie di verniciare la parete esterna con una vernice ricca di ossidi di metalli per migliorare lemissione
termica.
Si noti infine che, per quanto detto, risulta chiaro come sia sensato usare, a seconda della posizione allinterno
dellugello dellendoreattore, materiali diversi e quindi anche combinazioni differenti dei metodi di
raffreddamento sopraelencati. Si avr per esempio che dove non ho bisogno dei costosi materiali refrattari
metto i materiali ablativi, mentre i refrattari li uso solo nella sezione di gola.
a degli
La pressione di alimentazione la somma della pressione in camera di combustione pi una serie di perdite
dovute alle perdite di carico, al fatto che il liquido passa in un circuito refrigerante e al salto di pressione a
cavallo degli iniettori:
Queste perdite di pressione, in alcuni casi, possono essere paragonabili alla pressione in camera. Il
deve
essere compensato dal sistema di alimentazione e ci avviene attraverso due metodi principali:
Pressurized systems
Si realizzano pressurizzando i serbatoi, che saranno dunque pesanti per via delle
elevate.
Per evitare di avere serbatoi troppo pesanti si rinuncia ad avere pressioni in camera elevate, questi
sistemi sono pi semplici ed affidabili ma vengono usati solo quando ho volumi di propellente
relativamente bassi.
Turbopump systems
Il peso del gruppo turbopompe dipende dalla potenza necessaria e non dal volume di propellente,
quindi un sistema che viene utilizzato quando ho grandi volumi di propellente e che risulta pi
complesso e meno affidabile.
Quando ho dei motori che funzionano per un grande intervallo di tempo e devono fornire spinte elevate
utilizzo i sistemi con turbopompe, mentre quando ho sistemi che funzionano per poco tempo e/o
richiedono spinte basse utilizzer sistemi pressurizzati.
PRESSURIZED SYSTEMS
1. Sistemi con regolazione della pressione
Uso un gas compresso fino a 700 bar che viene inserito in un serbatoio dedicato, chiamato vessel. Dopo il
serbatoio presente una valvola apri e chiudi e una valvola di regolazione prima del serbatoio del
propellente, seguita dalla camera di spinta.
Il regolatore costruito per tenera la pressione nel serbatoio del propellente pari a un valore costante.
Data la missione che devo compiere assumo che sia noto il volume di propellente da utilizzare.
Come faccio a calcolare la massa di gas
necessaria per espellere tutto il propellente contenuto del
serbatoio?
La massa di gas una massa inerte, cio non viene utilizzata per ottenere della spinta.
La pressione di regolazione viene indicata con
.
Ipotesi:
o No mass transfer gas/liquido: ci sono degli effetti reali che possono anche
essere rilevanti. Devo, per esempio, usare un gas che sia poco solubile nel
propellente liquido;
o No heat transfer gas/liquido o fluidi/parete;
o Gas perfetto;
o Usiamo il gas pressurizzato senza riscaldarlo: consideriamo un modello
adiabatico;
o No ullaggio. Lullaggio lo spazio li ero dal li uido che si trova nel serbatoio.
Quindi ipotizzo he allista te i iziale il ser atoio di propelle te sia tutto pie o
di liquido.
La pressurizzazione avviene regolando la
pressione.
Consideriamo il primo principio in forma lagrangiana applicato
al sistema gas:
ma poich la trasformazione
adiabatica
; il gas compie un lavoro di spostamento
Le ergia i iziale
e tre le ergia
finale sar
si ha dunque:
Ma
e tramite la legge dei gas perfetti:
posso ris rivere le uazio e:
si
vede
che:
Il volume occupato dal gas pressurizzante legato alla pressione di regolazione che sceglier tenendo
conto delle perdite lungo il circuito, e al volume di propellente che devo espellere tramite la relazione:
Alla fine la massa di gas nel caso isotermo risulta pi piccola della massa di gas nel caso adiabatico:
Esistono diverse soluzioni per riscaldare il gas. Potrei i serire u a resiste za alli ter o del ser atoio di gas
a prese tere e otevoli diffi olt ostruttive. U altra soluzio e adottata uella di i serire la u a
serpe ti a alli ter o del tu o a valle del ser atoio di gas.
In Figura1 viene riportato un sistema con regolazione particolare: si tratta infatti di un sistema duale perch
funziona sia con due propellenti insieme, sia con un solo propellente.
I motori dello Space Shuttle sono alimentati tramite un sistema regolato. Sul muso troviamo solo i motori
per il o trollo dassetto (Fig. . , e tre sul retro trovia o sia il otore pri ipale per la avigazio e
or itale sia altri otori per il o trollo dassetto (Figure -3).
Il sistema risulta piuttosto complesso: sia il motore principale sia i otori di o trollo dassetto ha o i loro
serbatoi di regolazione. Il motore principale viene chiamato Orbital Maneuver System OMS, mentre i
otori per il o trollo dassetto so o hia ati Rea tio Co trol ste RC.
Come si vede dalla Fig. 5. si vede he gli ugelli so o tagliati per aderire al profilo aerodi a i o: i
comporta per che questi motori forniranno una spinta leggermente disassata.
I vari serbatoi di propellente presenti sono tra di loro collegati.
2. Sistemi blow down
Nei sistemi blow down il gas ed il liquido sono messi insieme nello stesso serbatoio, non ho
pi la valvola di regolazione e ho solo un serbatoio, il sistema risulta pi semplice ma meno
controllabile.
E u siste a he fu zio a e e ua do ho u solo propelle te.
Vediamo come varia la pressione in camera in funzione del tempo:
Co siderato u ser atoio he a ia lidrazi a
come
propelle te e di avere lazoto o e gas o presso. e apro il
tappo e uso tutto il propelle te di olpo avr u a trasfor azio e
adiabatica, se invece uso il propellente poco per volta avr una
trasformazione isoterma.
Cerco di capire, anche in questo, caso quanto vale la massa di gas
e come variano le prestazioni.
Avere grandi blow down ratio significa avere grandi variazioni di pressione, che comportano un sensibile
a atti e to delle prestazio i. Cer hia o di i trodurre uesto para etro alli ter o della relazio e per
ricavare
ma
quindi:
La pressione in camera
Chiamo
e sostituisco:
quindi
Supponendo che la resistenza idraulica non vari nel tempo, conoscendo la velocit caratteristica
sezione di gola devo descrivere come varia la pressione nel serbatoio .
e la
Un sistema di questo tipo mi permetta di avere prestazioni maggiori con pesi contenuti, mentre il sistema
regolato ha bisogno di molto pi gas.
Gas immagazzinati
Meritano un cenno i metodi usati nei sistemi di alimentazione pressurizzati per tenere in pressione i
serbatoi di propellente:
Gas compresso; metodo pi comune.
Evaporazione del liquido; il liquido vaporizzato andr a pressurizzare il serbatoio di propellente.
Gas generato per reazione chimica; questo metodo scarsamente usato in quanto il gas pu essere
caldo e magari reattivo.
Propellenti liquidi
Teoricamente potrei utilizzare come propellente qualunque sostanza che dia luogo a una reazione
isotermica, ma alcune reazioni sono troppo lente o troppo veloci.
Come faccio a decidere se una sostanza pu essere usata come propellente?
Utilizzo determinati requisiti e criteri di scelta che riguardano alcune propriet delle varie sostanze;
I principali criteri che possono essere utilizzati sono:
Criteri energetici: a alizzo le prestazio i he deriva o dalluso di un determinato propellente.
Criteri di utilizzo:
Criteri di funzionamento: riguardano il comportamento del propellente in tutto il sistema,
per esempio in combustione, accensione o il comportamento come refrigerante.
Criteri di o servazio e/ a ipolazio e: riguarda o per ese pio lo sto aggio alli ter o
dei serbatoi. Risulta anche importante valutare se un propellente criogenico oppure no,
cio se necessario tenerlo a basse temperature affinch permanga allo stato liquido.
Un propellente conservabile in certi ambienti e non in altri: in generale si dice che un
propellente conservabile se conservabile in ambiente terrestre, idem per la
rigenerazione.
Criteri di costo/disponibilit.
La Tabella 1-4 riporta le prestazioni di alcuni propellenti in atmosfera (a sinistra) e le prestazioni nel vuoto
(a destra). Si ricorda che
Ossidanti
Ossigeno liquido
il principale ossidante, criogenico e ha prestazioni buone.
Fluoro , ottimo ossidante ma corrosivo.
NTO tetrossido dazoto
conservabile, ma tossico. Ha prestazioni medie e viene utilizzato
spesso o lidrazi a in quanto formano delle combinazioni ipergoliche, cio basta che le due sostanze
vengano a contatto perch si abbia reazione.
MON (NTO+NO fino al 30%) il tetrossido dazoto li uido i u a po olto ristretto di
te perature, a aggiu ge do dellossido di azoto o e additivo possi ile allargare il ra ge
in cui la sostanza resta allo stato liquido. Inoltre il tetrossido di azoto pu andare incontro a
decomposizione in caso di blast wave (onda causata dalla chiusura di valvole), e tre ladditivo
lo protegge da questi fenomeni.
Ossido dazoto
le prestazioni sono scadenti e viene utilizzato soprattutto negli endoreattori ibridi,
ha pressioni di vapore molto elevate (intorno a 60 bar).
Perossido didrogeno
acqua ossigenata) ha la caratteristica particolare di funzionare praticamente
In pi possibile utilizzare
, quindi
uesta ua tit
(lorto-idroge o il
% didroge o prese te
uesto he lorto-idrogeno
PARA.
Li porta te sapere he lidroge o vie e i
agazzi ato ella for a di PARA-idrogeno.
Uno dei punti de oli dellidroge o uello di essere po o de so.
Idrocarburi HC
RP1 (Ro ket Propella t u tipo di stora le kerose e he ru ia e ette do fu i gialli.
Metano
e o rioge i o dellidroge o o prestazio i uo e. Risulta pi de so
dellidrogeno, quindi pi facilmente conservabile.
Idrazina
e derivate
La
ole ola di parte za la
o ia a
: unendo due molecole di
ammoniaca a cui stato tolto un atomo di idrogeno, ottengo una molecola di
idrazina
.
Lidrazi a il propelle te pi impiegato negli endoreattori monopropellenti.
Vediamo alcuni composti principali:
MMH ammono-metil-idrazina
UDMH dimetil-idrazina-asimmetrica
Co e detto i pre ede za lidrazi a la pi utilizzata o e o opropelle te, e tre MMH e UDMH so o
utilizzati in combinazione con il tetrossido di azoto
(NTO nitrogen tetra oxide). Queste sostanze sono
tutte tossiche e sospette cancerogene oltre ad avere il problema di essere liquide in un ristretto campo di
temperatura.
Aerozine 50
E u a is ela he stata utilizzata per latterraggio sulla Lu a e he resta li uida i u i tervallo
maggiore di temperature, ma presenta delle problematiche di congelamento: se la miscela si
congela le sostanze che la costituiscono si separano.
Combustore
Main
Cooling
dedicato
chamber
System
Gas generator
OPEN
Tap off cycle Coolant bleed cycle
Gas generator cycle
Preburner
CLOSED
X
Expander cycle
Staged-combustion cycle
Il combustore dedicato assume nomi specifici a seconda del sistema: nel caso dei cicli aperti si chiama gas
generator e fornisce anche nome al ciclo, mentre nel caso di cicli chiusi il combustore dedicato detto
preburner e il ciclo viene detto a stadi.
Quando il gas viene prelevato dalla camera principale si parla di tap-off (spillamento), il gas viene preso da
una zona relativamente fredda vicino a parete in modo da non surriscaldare la turbina (che regge fino a
1000K).
Se invece il liquido che mando in turbina viene preso dal sistema di refrigerazione si parla di coolant-bleed
cycle quando lo scarico avviene a valle della gola, o di expander cycle quando il ciclo chiuso.
Per capire meglio i limiti dei diversi cicli analizziamo la Figura11. Essa mostra la pressione che deve fornire
la turbopompa a seconda del ciclo utilizzato e della pressione in camera di combustione.
La curva pi in basso si riferisce a un ciclo aperto, in particolare al gas-generator cycle.
La turbopompa collegata meccanicamente alla turbina. Per avere grandi prestazioni devo avere grandi
pressioni in camera e quindi devo cercare di aumentare la pressione di alimentazione. La figura mostra
come le due grandezze siano collegate linearmente, ma la curva si interrompe a valori di circa 100 bar
(1500psi). Cerchiamo di capire da dove deriva questo limite.
La potenza fornita dalla turbina
dove
Cicli chiusi
bassi
elevate
e se
Il lavoro sar dunque legato alla prevalenza a meno del lavoro dovuto agli attriti. La prevalenza si pu anche
pe sare o e leffetto utile for ito dalla po pa.
La macchina ha bisogno di una potenza e bisogna analizzare come questa viene gestita.
Schematizziamo una macchina centrifuga.
Ma do u a erta pote za allal ero he vie e dissipata dai us i etti, dallattrito sulla fa ia della
macchina, dagli attriti fluidodinamici. Sono inoltre presenti delle fughe di liquido.
dove
Coefficiente di perdita
Data la geometria della macchina si pu disegnare una curva in cui il
coefficiente di pressione, in funzione del coefficiente di portata, assume
la da e to riportato a lato;
ma la dipendenza dal
numero di Reynolds nei casi considerati si pu trascurare.
Tra ite le espressio i riportate posso ris rivere leffetto utile o e:
da cui posso dedurre che, a meno di certe costanti, la prevalenza:
che il numero di giri e il diametro della macchina. La portata volumetrica
allora
.
Se due macchine sono caratterizzate da:
Similitudine geometrica
Similitudine geometrica e fluidodinamica (i triangoli di velocit sono simili)
Se inoltre le due macchine hanno lo stesso diametro
La potenza
quindi
dove si ricorda
ma
. Prendendo
H
M
ft
Q
gpm
N
rpm
rpm
Nella Figura20 sono riportati i numeri di giri specifici e i diametri specifici di varie macchine:
Le turbopompe sono riportate nella parte destra del grafico (a destra della linea spessa).
In Figura10-6 si riportano invece, come esempio, le curve caratteristiche delle turbopompe montate sul V-2
tedesco, per un fissato numero di giri.
Nella Tabella10-2 sono riportate varie macchine con i valori caratteristici dei numeri di giri specifici.
Cavitazione
La cavitazione consiste nella formazione e nel collasso di cavit di vapore
in un liquido, dovute ad azione dimanica. Consideriamo il profilo della
paletta di una macchina, il profilo induce sul fluido delle variazioni di
pressione: nella zona in cui si ha depressione, se la pressione scende al di
sotto della pressione di vapore
si formano le bolle che implodono
quando si ha ricompressione. La cavitazione un fenomeno che si cerca di
evitare in quanto non solo danneggia strutturalmente la paletta, ma provoca un fenomeno per cui se le
bolle si accumulano il fluido fatica a passare e la portata si riduce sensibilmente.
Per evitare la cavitazione
. Un metodo diretto consiste nel confronto tra cosa fornisce il circuito e
cosa richiede la turbopompa.
Il battente netto positivo fornito (Net Positive Suction Head, Available)
Il battente netto positivo richiesto (Net Positive Suction Head, Required)
Se
A monte della macchina viene posta una valvola di laminazione e si cerca di farla funzionare, tramite un
opportuno sistema di controllo, a un fissato numero di giri e utilizzando una certa portata.
Fissato e fissato la prevalenza resta costante, a meno che non si abbia cavitazione, nel qual caso la
prevalenza crolla. Agendo sulle valvole di laminazione posso ridurre il battente positivo disponibile per
indurre questo fenomeno: la prevalenza diminuisce sensibilmente quando si verifica cavitazione.
Esegue do uesto test o la ua, si trova he la a hi a avita i erte o dizio i fluidodi amiche; se in
o dizio i di si ilitudi e si esegue la stessa prova o lossige o li uido si pu verificare che la cavitazione
minori.
avviene pi tardi, cio per
Consideriamo il liquido che va incontro a cavitazione, in particolare analizziamo una singola bolla di vapore.
La bolla che si forma cambia fase e ha bisogno di ricevere energia dal fluido che la circonda, quindi ci sar
una zona intorno alla bolla a temperatura minore rispetto a quella del liquido circostante. Quando la
temperatura diminuisce anche la pressione di vapore si riduce.
Ma se la pressione di vapore scende
aumenta, quindi questo fenomeno ferma la
cavitazione.
Si gioca su quanto devo far evaporare per raffreddare abbastanza da abbattere la pressione di vapore.
La ua alda si o porta a asta za o e lossigeno liquido. Vediamo come possiamo stimare questo
fenomeno, in particolare come possiamo stimare la variazione percentuale della pressione di vapore
e supponendo che il vapore si comporti come un gas perfetto
In prima approssimazione
dove
e mettendo insieme le
Il ter i e alli ter o della pare tesi uadra deter i a la ua tit di li uido he deve evaporare per avere
una certa variazione percentuale della pressione di vapore. A parit di salto di pressione tanto pi la
parentesi quadra sar grande, tanto pi sar piccolo (dovr quindi far evaporare poco liquido).
Questo fenomeno positivo in quanto mi allontana dalla cavitazione.
Ci sono delle norme fornite dalla NASA che stabiliscono:
{
Per effettuare una stima preliminare del battente richiesto dalla macchina posso utilizzare questa norma.
Turbine
Si ricorda che le turbine si distinguono tra turbine ad azione e turbine a reazione. Dato il rapporto di
espansione a disposizione:
Nelle turbine ad azione il rapporto di espansione va tutto sullo statore.
Nelle turbine a reazione il rapporto di espansione si distribuisce sullo statore e sul rotore (grado di
reazione).
Lespressio e della pote za della tur i a:
dove
la temperatura di
il rapporto di espansione
un total to static
total to static.
Vedia o ora li flue za sul re di e to dei fattori ele ati i pre ede za.
Analizziamo il caso (a) in cui si abbia un singolo stadio di
turbina.
La curva tratteggiata la curva di una turbina radiale:
come si vede la curva con rendimento minore.
Dopo aver scartato le turbine radiali, restano quelle
assiali: a seconda del campo di funzionamento conviene
usare la turbina ad azione (impulse zero reaction) fino a
oppure la turbina a reazione se il rapporto
circa
tra le velocit aumenta.
La velocit determinata da:
- Limiti di turbina
- Problemi di accoppiamento con la turbopompa
Per quanto riguarda la spouting velocity
-
Qua do ho u solo stadio di tur i a, lu i a s elta he posso fare tra u a tur i a ad azio e e u a a
reazione, mentre se ho pi stadi le turbine ad azione si distinguono in:
Turbine a salti di velocit (velocity compounded): il viene realizzato tutto nel primo statore;
Turbine a salti di pressione (pressure compunded): il
viene suddiviso tra i diversi statori che
costituiscono gli stadi della turbina;
A parit di potenza sviluppata, cio a parit di portata e di lavoro svolto, la macchina pi sollecitata e quindi
pi pesante sar la tubina a reazione, mentre tra le turbine ad azione la pi pesante sar quella a salti di
pressione.
Nel campo dei
bassi i rendimenti delle diverse macchine non si discostano molto, quindi sceglier la
a hi a pi leggera: la tur i a a salti di velo it. Allau etare del rapporto
converr utilizzare la
Dai grafi i riportati sopra si vede he allau e tare del u ero di stadi le urve si s hia ia o verso si istra
e, a parit di
, i rendimenti aumentano. Nella realt difficile trovare dei rapporti
maggiori di 0,4
quindi siamo interessati a una zona limitata dei rapporti fra le due velocit.
In tutte le applicazioni di endoreattori si usano 1 o 2 stadi di turbina. Non si utilizza un numero maggiore di
stadi poi h , se da u a parte au e ta il re di e to, dallaltra avrei delle pe alizzazio i rilevanti in termini
di peso.
Nella Figura22 vediamo, per due propellenti diversi (ossigeno-kerosene e ossigeno-idrogeno), due curve per
ogni tipo di propellente in base alla velocit al tip della turbina (velocit pi alta o velocit pi bassa).
Fissato
e aumentando
aumenta anche ; usa do lidroge o le urve si a assa do i
ua to
aumenta .
La Figura23, in funzione del numero di stadi, fornisce il tipo di turbina da scegliere; i limiti tra i tipi di turbina
da utilizzare cambiano al variare del numero di stadi a causa degli spostamenti delle curve analizzati in
precedenza.
Consideriamo per esempio un sistema con due stadi di turbina,
:
Ciclo
Turbina
< 0,2
Open
Velocity compounded
0,2 0,34 Closed (con ) Pressure compounded
0,34 0,4 Closed (con RP1)
Reaction
Accoppiamento con turbopompa
Il grafi o riportato a lato ostra leffi ie za della turbopompa
nel grafico superiore e il peso della turbopompa nel grafico
inferiore, entrambi in funzione del numero di giri a progetto.
Come abbiamo visto in precedenza, a parit di potenza, la
macchina tanto pi leggera tanto pi gira velocemente, ma il
re di e to di i uis e allau e tare del u ero di giri. ar
dunque necessario fare un compromesso: per la nostra
situazione conviene avere un rendimento idraulico alto.
Le linee verticali sono dei vincoli dovuti a fattori che limitano la
velocit della macchina. Le barre poste in alto rappresentano le
soluzioni da adottare per superare questi limiti:
Il primo limite rappresentato dalla cavitazione e viene
superato utilizzando un preinducer.
Outboard turbine bearing i cuscinetti della turbina vengono
risiste ati allester o
Si passa a cuscinetti idrostatici
Problemi di tenute e di stress della turbina
INIETTORI
Li iettore u o degli ele e ti fo da e tali della a era di spi ta. i o po e di due parti pri ipali:
1. Collettore: serve per distribuire il liquido in modo uniforme ai vari iniettori.
2. Iniettori: gestiscono la portata di propellente che viene iniettata nella camera di spinta e controllano il
processo di atomizzazione/mixing.
La portata he passa alli ter o di u o dotto:
se conosco la sezione
Lo s o tro dei due getti per etter u ato izzazio e effi a e, i oltre la regolazio e per ette di variare il
rapporto di miscela.
Questo siste a utlizzato ua do ho isog o di regolare pesa te e te (dellordi e di
tra spi ta a e
spi ta i i a le doreattore.
REGOLAZIONE (Throttling)
In Figura1 riportato come esempio la regolazione del motore principale dello shuttle in termini di potenza
sviluppata dalla turbopompa.
Le esigenze di regolazione della spinta sono ancora pi rilevanti nei casi in cui si debba fare un atterraggio,
o se bisogna fare un attracco (docking).
Per apire o e sia possi ile rispo dere a ueste esige ze ri hia ia o lespressio e della spi ta:
dove il coefficiente di spinta dipende da tre parametri:
La spinta dipender quindi dai seguenti parametri:
Tuttavia gli unici parametri su cui posso intervenire sono
quindi per la regolazione potr variare:
La pressione in camera.
I parametri che riguardano la geometria
Analizziamo come posso regolare la spinta agendo sui parametri appena individuati.
Variazione della pressione in camera con geometria fissa
Vedia o leffetto della pressio e i amera e, in seguito, come pu essere modificata.
si pu vedere come la spinta
Tramite il coefficiente
dipendente dalla pressione; inoltre se ci si trova nel vuoto, con
pressione in camera
Nel grafico a lato riportato il rapporto fra la pressione in camera e
la pressione in camera a progetto , in funzione del rapporto tra la
sia linearmente
mentre la
Un altro problema legato al fenomeno pogo: oscillazioni di pressioni in camera possono trasformarsi in
os illazio i alli ter o del li uido.
Negli iniettori abbiamo visto che la portata inserita in camera dipende dalla radice della pressione in
ingresso meno la pressione in camera:
altro aspetto da o siderare legato allutilizzo del propellente e in particolare alla variazione
limitato (intorno a
) dal fatto che diminuendo troppo il
lato izzazio e potre
essere meno efficace e potrebbero instaurarsi fenomeni di oscillazione pogo.
Variando : una soluzione poco usata.
ma
Nel paragrafo precedente, in cui abbiamo analizzato la variazione della pressione in camera con geometria
fissa, la dipendenza della spinta dalla pressione era lineare:
Nel aso della regolazio e della spi ta tra ite la variazio e della geo etria dellugello abbiamo ricavato
che
, quindi la regolazione sar peggiore rispetto al caso con geometria fissa.
PRESTAZIONI
Negli e doreattori a propelle ti solidi i re uisiti sulle prestazio i riguarda o li pulso totale e la spinta.
Lespressio e della spi ta pu essere a he olto o pli ata a esisto o dei casi particolari:
Se la spinta costante nel tempo il grano detto neutro
Se la spinta cresce nel tempo si parla di grano progressivo
Se la spinta diminuisce nel tempo si parla di grano regressivo
Tutti i grani regrediscono nel senso che si consuma ma questa
ter i ologia i di a la da e to della spi ta el te po.
Le operazioni includono due fasi di funzionamento transitorio:
1. In accensione
2. Nella coda di spegnimento (tail off), quando grano gi stato consumato la spinta generata
solo dal gas in pressione che viene espulso. Nella fase di tail off la portata di propellente che brucia
ulla a la portata espulsa dallugello diversa da zero ed pari a uella del gas i
pressione presente nella camera di combustione.
U altra disti zio e i portante quella tra burning time e action time.
Il processo di accensione di tutto il grano viene stabilito, per convenzione, quando il livello di pressione in
camera (o il livello di spinta) il 10% di quello massimo.
Tracciando le due tangenti alla curva ellestre o destro, li tersezio e tra la urva e la isettri e delle due
tangenti identifica il punto di spegnimento (aft tangent bisector in Figura2).
Il burning time li tervallo tra il pu to di a e sio e al pu to di speg i e to.
Il punto in cui la spinta viene considerata esaurita stabilito per convenzione al 10% della spinta nominale.
La tio ti e
li tervallo di te po i ui il otore fornisce spinta in modo significativo ed
individuato tra il punto di accensione e il punto di esaurimento della spinta.
Nel progetto di un endoreattore bisogna soddisfare i requisiti tenendo conto di alcuni vincoli. Bisogner
selezionare:
Un propellente
Una opportuna geometria del grano e della sezione di gola
Per soddisfare requisiti in termini di spinta nel tempo
, impulso totale e tempo di funzionamento
I vincoli possono essere, per esempio, una temperatura massima, condizioni ambientali o limiti geometrici.
Analisi del comportamento del propellente
Introduciamo una espressione che permetta di descrivere la velocit di regressione:
Sperimentalmente possibile verificare questa velocit tramite un serbatoio con un
indicatore di pressione; al serbatoio sono collegati due condotti: uno che porta
azoto e uno che permette la fuoriuscita di gas. possibile verificare il consumo di
una certa quantit di propellente mentre brucia.
I parametri da cui dipende la regressione sono la pressione e la temperatura del grano prima di bruciare.
Ovviamente brucia pi facilmente qualcosa che ha una temperatura maggiore e se la pressione pi alta le
reazioni saranno pi veloci, come si vede nella Figura2.
A volte, per, il propellente potrebbe comportarsi in maniera differente a causa delle reazioni chimiche e
del loro svolgersi a diverse pressioni (Figura3).
Dal bilancio della portata posso affermare che la portata prodotta dal grano sar pari alla portata che esce
dalla gola pi un termine dovuto ad un eventuale accumulo di portata, legato anche al fatto che il volume
della camera di combustione
Esplicitando la derivata:
Consideriamo
Si ha dunque:
e descrivendo:
si ottiene:
assumendo
Risolvendo il sistema:
La pressione in camera dipende dunque da un fattore di tipo geometrico, dalla densit del solido, dalle
prestazioni del grano e da un termine che dipende dal modo in cui il grano brucia.
Il termine geometrico
risulta
se
Ma elle doreattore se aumenta la pressione non rimane costante, bens anche aumenta.
Devo quindi cambiare punto di vista, assumo che sia il Klemmung factor a restare costante
Utilizzo un nuovo indice:
ma
dove
Ma dire
equivale a dire
se la temperatura non varia. Abbiamo inoltre trovato che la
velocit di regressione e la pressione in camera sono legate proporzionalmente
.
dove
.
e svolgendo la derivata:
Passando alle differenze finite, si pu dire che la variazione percentuale della pressione:
Effetti che influenzano la velocit di regressione
Esistono alcuni fenomeni che influenzano la velocit di
regressione:
1. Effetto dellau e to della te peratura.
Quando la temperatura del grano
aumenta, la
pressione in camera
aumenta e quindi aumenta
anche la velocit di regressione . Il grano brucia pi
velocemente, le curve della pressione nel tempo si
alzano, ma il grano finisce prima.
2. Effetto dellerosione.
e del gas he fluis e parallela e te alla superfi ie e
con velocit elevate la superficie regredisce pi
velocemente. Quando si hanno dei fori piccoli, come
spesso avvie e alli izio della o ustio e, la velo it
dei gas sar elevata e cos lerosio e sar se si ile; a
mano che la combustione procede il foro si allarga, la
velo it dei gas di i uis e e lerosio e si atte ua.
Il Ma h alli ter o della port area
Geometria e prestazioni
Analizziamo ora come si pu soddisfare il requisito per cui si vuole che la spinta vari nel tempo con una
certa legge.
dove
facendo variare la pressione in camera; negli endoreattori a propellenti solidi il termine che influisce sulla
pressione in camera la geometria del grano, presente alli ter o del Kle
u g Fa tor
La pressione in camera sente o pi precisamente la variazione nel tempo della geometria.
I modi secondo cui viene fatto bruciare il grano derivano da due geometrie principali:
End-burning (combustione frontale). La sezione di combustione determinata dalle dimensioni del
grano. Se la sezione costante il grano sar neutro.
Il centro di gravit si sposta man mano che il grano brucia.
Side-burning (combustione laterale). Se la sezione di grano che brucia aumenta, il grano sar
progressivo. Se voglio un funzionamento neutro dovr utilizzare forme particolari.
Questa realizzazio e soffre del pro le a dellerosio e.
In alcuni casi la o ustio e pu essere sia fro tale sia laterale. E il aso dei ooster, costituiti da
tanti segmenti che bruciano in modo diverso.
La spinta
parametri
Analizzia o li flue za della geo etria sulla spi ta. La geo etria i flue za i
odo
argi ale
ed ,
La spinta dipende dalla geometria in modo diverso, a seconda che sia nel vuoto o in atmosfera.
Se siamo nel vuoto la variazione della pressione
Si ricorda che per avere stabilit deve essere
. Tanto pi prossimo a 1 tanto pi sar forte
la variazione di pressione causata da una variazione di geometria.
Analizziamo come soddisfare una certa legge di spinta variando la geometria. Consideriamo un certo
endoreattore e ne costruiamo uno pi grande in similitudine geometrica (scale-up).
Indico con
la per e tuale della lu ghezza delle doreattore che modifico in similitudine geometrica
rispetto a quello di riferimento. Immaginiamo di utilizzare una scala del 200% cio scala 2:1.
La prima cosa che si nota che la pressione non cambia, in quanto dipende da un rapporto di aree:
Anche la velocit di regressione non varia tra i due endoreattori:
Per quanto riguarda lo spessore esso non sar costante: nel nostro esempio se si raddoppia la web
thickness raddoppia il tempo di combustione.
,
A he li pulso spe ifi o ri a e osta te:
La spinta
non rimane costante in quanto la sezione aumenta con , quindi se si raddoppia il
diametro la spinta quadruplica.
Li pulso totale
Se invece non posso operare in similitudine geometrica devo riferirmi alle geometrie principali, quelle di
grano frontale e di grano laterale, viste in precedenza. Inoltre devo rispettare alcuni vincoli legati alla
geometria:
Rapporto lunghezza-diametro
Il grano non occupa tutto il volume a disposizione, ma sfrutto solo una porzione del volume.
Li di e he des rive uesto aspetto il volu e loadi g fra tio , pari al rapporto del volu e del
propellente e il volume totale della camera:
Residuo: non possibile bruciare tutto il propellente, soprattutto con alcune geometrie, quindi con
residuo indico la quantit di propellente rimasto.
Costruzione. Posso trovare una geometria perfetta, ma che risulterebbe troppo costosa da
produrre.
U a volta ostruito il gra o deve essere i serito alli ter o della a era:
Il grano pu essere incollato (case-bonded grain)
Il grano viene bloccato meccanicamente (cartridge-loaded grain)
Consideriamo un grano side burning bidimensionale, cio o la stessa sezio e lu go lasse. Chia o:
superficie di combustione
avanzamento di
cio:
Consideriamo un foro circolare che si consuma
dove
il raggio del foro prima che inizi la combustione. Il grano sar progressivo e la
sezione aumenta come:
Tra ite uesto pro edi e to posso apire he levoluzio e di legata al termine
La golo
Decidendo la forma della punta posso modificare il grano, rendendolo anche regressivo.
In un grano con
-
I ge ere se pre u a parte he adotta delle slot i ui so o prese ti olte pu te, per aumentare la
superficie di combustione a parit di raggio interno, in modo da garantire una spinta maggiore almeno nella
fase iniziale.
PROPELLENTI SOLIDI
Il ter i e propelle te solido pu essere utilizzato i tre o ezio i differe ti:
1. Un ingrediente utilizzato per fare il grano;
2. Il grano finale da rifinire (per esempio da fresare, verniciare etc.)
3. Il grano finale pronto da utilizzare
Il propellente solido pu essere classificato in diversi modi, noi ne utilizzeremo due principali:
1. Come si legano ossidante e combustibile
a. Se il legame tra ossidante e combustibile a livello atomico, il propellente detto
OMOGENEO;
b. Se il legame tra ossidante e combustibile a livello meccanico, il propellente detto
COMPOSTITO/ETEROGENEO;
2. Come si costruisce il grano
a. Tramite estrusione
b. Tramite formatura (cast)
Propellenti solidi omogenei
Indichiamo con base li gredie te pri ipale del propelle te:
Nitrocellulosa NC otte uta a partire dalla ellulosa utilizza do la ido itri o. E u a sosta za fi rosa.
Dove li di e legato dal fatto che la nitrocellulosa un prodotto naturale, quindi dipende dalla
sosta za aturale di parte za. E molto importante quanto
prese te alli ter o della ole ola.
La reazione comporta il disfacimento della molecola, in cui compaiono sostanze che agiranno da
ossidanti, come
e lossige o, e da o usti ili, o e lidroge o e il ar o io.
Alli ter o della stessa ole ola ho ui di sia ossida ti sia o usti ili, i uali reagis o o o appe a
la molecola si decompone. Nella realt si scopre che questa molecola fuel rich, cio gli atomi di
carbonio e di idrogeno sono sovrabbondanti rispetto a quelli di ossigeno.
Nitroglicerina NG un composto che non dipende da nessun parametro, ma anche in questo caso
costituita sia da sostanze ossidanti, sia da combustibili.
Nella nitroglicerina prevalgono, per, gli ossidanti.
Analizziamo come vengono utilizzate queste sostanze.
La nitrocellulosa
ha una natura fibrosa e risulta perci difficile da gestire. Per risolvere questo problema
si cerca di fluidificarla aggiungendo un additivo, detto plasticizzante.
o Utilizza do u plasti izza te i erte ho u propelle te si gola ase .
o Anche la nitroglicerina, che si trova allo stato liquido, pu essere usata come plasticizzante
e aggiu ta alla itro ellulosa. Il propelle te os otte uto vie e detto doppia ase .
Inoltre poich la nitrocellulosa fuel rich, mentre la nitroglicerina ricca di ossidanti, il
composto prevedr un rapporto di miscela ottimale, rappresentato in Figura12-5.
Al variare della concentrazione di nitroglicerina avr un impulso specifico massimo che si
attesta i tor o all % di NG. Il pro le a he uesta o e trazio e di itrogli eri a
troppo alta e renderebbe praticamente liquido il propellente. Ci si limita a valori pi bassi,
rinunciando al massimo di prestazioni, oppure si introducono altri ossidanti allo stato
solido.
Immaginiamo di avere delle particelle di ossidante solido (AP), oppure delle sostanze molto energetiche
(RDX), che aggiunte in una certa percentuale nel propellente doppia base, mi permettono di aumentare
nuovamente le prestazioni, come si vede in Figura12-6.
Ossidanti. Gli ossidanti principalmente usati sono dei cristalli, 3 perclorati e 2 nitrati.
Gli ato i ossida ti so o lossige o e il loro, a i al u e sosta ze o pare del o usti ile o e
lidroge o. E i porta te valutare il o te uto di ossida te di ueste sosta ze: il per lorato di a
o io
ne contiene il 54.5%, mentre il nitrato di ammonio
ne contiene ben il 60%.
Tuttavia el itrato di a
di
del 60% soltanto il 20% agisce effettivamente da ossidante.
Il perclorato di ammonio , invece fornisce molto pi ossidante con conseguenti prestazioni migliori.
Il perclorato di ammonio
du ue lossida te pri ipal e te utilizzato.
Esistono delle sostanze, dette nitrammine che contengono sia ossidanti sia combustibili. Un esempio
lRDX da ui si ottie e lesplosivo T4.
Nella tabella sottostante sono riportate le tipiche composizioni di alcuni propellenti:
Co usti ili. U o usti ile utilizzato lallu i io che brucia in modo molto efficiente in quanto il
suo ossido ha una bassa entalpia di formazione e fornisce una energia elevata quando viene bruciato
(temperature di fiamma elevate). Viene immesso nel propellente sotto forma di piccole particelle.
Per tenere insieme le diverse sostanze si utilizzano dei polimeri, i quali, contenendo carbonio e
idrogeno, svolgono anche il compito di combustibili.
Nella tabella 12-1 sono riportate le caratteristiche di alcuni propellenti solidi realmente utilizzati:
Prestazioni
Nella Figura12-3 sono riportate le prestazioni al variare delle concentrazioni e del tipo di ossidante.
La massa molare e la temperatura influiscono nelle prestazioni tramite la velocit caratteristica
Og i pu to alli ter o del tria golo sar aratterizzato dalla per e tuale di o e trazio e dei tre
ingredienti.
Un altro parametro importante la densit, per poter al olare li pulso spe ifi o per de sit. I
particolare sono interessato ad utilizzare propellenti ad alta densit.
ESOREATTORI
SPINTA NETTA STANDARD E RESISTENZA ADDIZIONALE
Nel caso degli esoreattori diventa pi complicato definire la spinta, in quanto coinvolto anche un flusso di
aria che circonda il motore. Consideriamo il flusso che passa in prossimit del motore e che lambisce il
pilone del motore; il motore regolato e il flusso esterno non sar sempre lo stesso.
Si stabilisce un limite, entro il quale il costruttore del motore, considerando gli elementi di sua competenza,
definir la spinta. Eventuali contributi alla spinta di elementi esterni al limite fissato (per esempio come
viene realizzata la carenatura) saranno in seguito considerati dal costruttore del velivolo.
Quindi, per permettere uno studio separato delle prestazioni del velivolo e di quelle del propulsore, si
introduce una opportuna separazione dei contributi di spinta e resistenza da conteggiare (book-keeping
system), con una chiara definizione delle interfacce, cercando di pianificare i test sperimentali per ridurre i
costi, tenendo conto delle limitazioni delle tecniche sperimentali e teoriche.
for e
da cui:
Negli esoreattori per costruire un indice di prestazione del motore si definisce la spinta netta standard.
Consideriamo il caso monodimensionale con un unico flusso entrante e un
unico flusso uscente.
Per ua to riguarda lus ita, la strea for e vie e detta spi ta lorda:
sicuramente positiva.
Tale superficie attraversata dal flusso che passa internamente al propulsore e dal flusso convogliato dal
generico tubo di flusso .
La superficie di controllo coinvolge la carenatura fino a una sezione c, dove la pressione torna pari a .
In entrata ho una portata alla velocit , che esce alla velocit
con la pressione
Se il flusso reversibile, nella sezione c la velocit sar pari a .
La spinta pu essere calcolata come la sommatoria delle stream force in uscita meno la sommatoria delle
stream force in ingresso:
e oltre alla
in
allora
Tuttavia sulla sezione c le condizioni sono pari a quelle sulla sezione 0 quindi:
ottengo nuovamente:
Questa forza eser itata sulle superfi i reali o pre de ti li ter o del propulsore e parte della
carenatura, nonch il tubo di flusso . Tuttavia si pu scegliere cos lontana dal propulsore da poter
ridurre a valori piccoli a piacere la differenza
, annullando di fatto il contributo di forze su .
Possiamo dunque affermare che la are atura, dal ordo datta o fi o a dove
, fornisce un
contributo positivo alla spinta. Ci vero se il flusso reversibile.
Se nel volo subsonico il flusso esterno non molto distante dalle condizioni di reversibilit, non si pu dire
la stessa cosa nel volo supersonico a causa della prese za delle o de durto. Nel volo superso i o du ue
preferibile ridurre la resistenza addizionale.
Un problema degli esoreattori, rispetto agli endoreattori, che devono essere pesantemente regolati
poich devono lavorare in ambienti diversi in condizioni diverse. Per facilitare la regolazione una soluzione
poteva essere quella di utilizzare un motore con due alberi, mentre altri proposero di utilizzare un solo
albero e di variare la geometria del compressore tramite statori a geometria variabile. Ci sono casi in cui le
due soluzioni sono accorpate utilizzando motori con due alberi e compressori a geometria variabile.
CLASSIFICAZIONE DEI PROPULSORI
La prima distinzione riguarda le due principali tipologie realizzative:
Motore alternativo accoppiato ad u eli a; uesta soluzio e effi a e i u a po di velo it li itato
a valori relativamente bassi (
).
Propulsori che si basano su una turbina a gas.
Me tre leli a gestis e gra di ua tit daria, il tur ogetto gestis e pi ole
portate accelerandole molto.
Il sistema propulsivo a turbine a gas basato su un cuore, chiamato generatore
di gas, he la alogo del otore alter ativo ( o pri o-brucio-espando),
soltanto che il ciclo delle turbine a gas realizzato in maniera continua. Un
vantaggio dei motori alternativi quello di essere pi piccoli e vengono ancora
impiegati quando non si necessitano potenze molto elevate.
Tuttavia, il rapporto potenza-peso sar nettamente favorevole per i sistemi propulsivi basati su turbine a
gas.
Il gas caldo in pressione che esce dalla camera di combustione pu essere usato per:
Generare potenza attraverso una turbina, nel qual caso parleremo di turboalbero;
Produrre spinta accelerando il gas in un ugello, e parleremo di turbogetto;
Entrambi e allora parleremo di turbofan, turboprop o propfan.
Turbogetto
Al generatore di gas vie e aggiu ta u a presa daria e u ugello ed eve tual e te u post o ustore.
Le prese daria so o di for a diversa a se o da he sia o su so i he o superso i he, e tre gli ugelli
possono essere convergenti, divergenti o anche a spina. Il postcombustore pu essere posto a valle del gas
generator.
I turbogetti hanno rendimenti propulsivi molto bassi, quindi ci si spost verso soluzioni differenti che
permettono di estrarre della potenza prima di accelerare il flusso, coinvolgendo portate maggiori.
La tur i a a gas for is e pote za a u eli a (tur oprop o a u eli a i tu ata he hia ia o fa (tur ofa .
Rispetto al turbogetto queste soluzioni consumano di meno ma sono pi rumorosi e sono convenienti
rispetto ai motori alternativi per potenze elevate.
Prestazioni a progetto
Indicando con la spinta netta standard e con
prestazioni on design:
u i di azio e sulle di e sio i del propulsore, poi h le di e sio i dipe do o dalla ua tit di aria
ingerita.
Nei motori come il turbofan sono presenti due flussi: una portata
che passa nel cuore (portata calda ) e una portata che passa
soltanto nel fan (portata fredda ).
Introduco il by-pass ratio:
[ ] dove
la
Alcuni motori, come il turboalbero, forniscono essenzialmente potenza, mentre altri motori, come il
turboprop, forniscono in parte spinta e in parte potenza. Per valutare le prestazioni di questi tipi di motori
introduco la potenza specifica
cio una spinta per unit di portata. Questo parametro fornisce delle
il re di e to delleli a:
uesto
e posso scrivere la
con
Questa espressione accettabile per un motore che abbia un solo flusso entrante e un solo flusso uscente.
Poi h la portata di o usti ile pi ola rispetto alla portata daria utilizzata
, assumiamo che
Per aumentare la spinta risulta preferibile aumentare anzich ; vogliamo inoltre che sia
Abbia o visto, el aso delleli a, le pro le ati he relative ad avere u a pote za he dipe de dalla
quantificare ci che si ottiene dal motore anche a velocit nulla, si introduce la potenza cinetica del getto:
Poich, come abbiamo visto, trascuriamo la differenza tra portata in uscita e portata in ingresso (
Questa espressione ci permette di evidenziare una caratteristica peculiare degli esoreattori, cio la
dipendenza dalla velocit di volo.
Assumiamo che la spinta sia data, devo fornire una certa potenza cinetica che pago in termini di consumo;
sarebbe, perci, preferibile avere una potenza cinetica piccola. La dipendenza da rilevante in quanto
allau e tare della velo it di volo, la pote za i eti a au e ta e ui di il o su o res e.
Alli ter o di
presente anche una dipendenza da , quindi per rendere piccola la potenza cinetica si
potrebbe pensare di ridurre anche
. Tuttavia la velo it dellaria i us ita legata a he alla spi ta
tramite la relazione
e dunque voglio
Si sceglie quindi una
pi bassa possibile che rispetti il limite sopra citato. Allora per aumentare la spinta
si preferisce aumentare la portata .
Rendimento termico
Partiamo da una potenza chimica che viene trasformata in una potenza termica attraverso uno studio
ter odi a i o e se leffetto utile o u a pote za, e s u a spi ta, do ia o a alizzare o e la
capacit a livello di potenza pu essere trasformata in energia cinetica e quindi in spinta.
Dividendo la potenza cinetica per la potenza chimica ottengo il rendimento termico:
dove
e rendimento termico:
Queste espressioni ci permettono di fare alcune considerazioni: maggiore sar la velocit di volo maggiore
sar il o su o e allau e tare della velo it di us ita au e ter a he il o su o.
dipe de dallar hitettura del
La velocit in uscita
E possi ile ri avare u
o su o
i i o teori o, he si ha ua do
Rendimento propulsivo
U velivolo i
oto vede laria he pro ede verso di s alla velo it di volo
alla velocit .
e vale
otori
e la potenza dissipata
Questo indice tiene conto soltanto delle perdite cinetiche, non di quelle chimiche o energetiche.
quindi:
quindi:
si ottiene:
ma
Il denominatore dunque la
lespressio e del
con
.
Nella figura a fianco si vede che le dimensioni sono legate alla
spinta specifica
e che a un rendimento
Rendimento globale
Si ricorda che queste espressioni sono state trovate assumendo di avere un solo flusso entrante e un solo
flusso uscente, che la portata di combustibile sia trascurabile
e quindi
. Infine si assunto
he lugello fosse adattato
Studio dei cicli termodinamici
Nel caso degli esoreattori opportuno svolgere una stima di ci che avviene a livello termodinamico.
Qua do si parla di i lo ter odi a i o, a partire dalla ie te i ui i trovo, i ase al fluido he utilizzo,
in base alle efficienze del processo e altri parametri di progetto calcolo le prestazioni in termini di lavoro e
rendimento.
Qua do parlo di propulsori si tie e o to della ie te e del fluido i piegato a a he delle o dizio i di
volo e altre figure di erito (re di e ti dei o po e ti e le prestazio i so o ri avate i ter i i di
spinta specifica, potenza specifica, consumo specifico etc.
I due linguaggi sono comunque collegati e lo studio pu avvenire a livello di ciclo per poi tradurre i risultati
a livello di prestazioni.
Ciclo di Carnot
Il miglior uso del calore quello che avviene tramite il ciclo di Carnot. Il ciclo consiste in due trasformazioni
adiabatiche e in due trasformazioni isoterme. Il rendimento del ciclo di Carnot il massimo rendimento che
ideal e te si pu otte ere ua do si utilizza delle ergia ter i a.
Cicli reali
Nella realt si ha a he fare o delle perdite legate alli piego di fluidi e o po e ti reali.
Dopo aver analizzato il ciclo termodinamico necessario tradurre i risultati al livello del motore. La tabella
seguente aiuta a correlare ci che avviene nel ciclo e ci che avviene nel motore.
e il
A parit di calore fornito la perdita legata al rapporto fra calore fornito e calore ceduto diminuisce
allau e tare della te peratura.
1. Rifiuto,
indica il
alti. Tuttavia
un indice che pu trarre in inganno, dal momento che pu essere grande anche quando
la presa lavora male.
Per esempio nel caso in cui
si ha
numero abbastanza alto (almeno per Mach non troppo alti), anche se la presa lavora male poich scalda il
flusso, rallentandolo, ma mantenendolo alla stessa pressione.
Dal momento che non risulta sempre soddisfacente si cercando altri indici.
Se considero una presa ideale, per avere
la presa dovrebbe realizzare soltanto una parte (tratto )
delli tero salto di pressio e a disposizio e (tratto ). Si parla di:
Efficienza adiabatica
Efficienza cinetica
(
)
)
Ma
, per cui
quindi:
Ma il salto B e il salto C avvengono tra le stesse isobare, quindi saranno caratterizzati dal medesimo
rapporto di espansione.
Leffi ie za i eti a si pu du
Ma:
ue s rivere o e:
La portata ideale o di riferi e to la portata he pu essere gestita dalla presa daria ellipotesi he il
flusso arrivi i distur ato fi o alla sezio e di gresso:
Di conseguenza la portata ideale pu essere espressa come:
dove la velocit di volo.
La portata reale viene invece scritta facendo riferimento alle condizioni a monte e alla sezione di cattura
Il coefficiente di portata sar:
se richiamo
se rifiuto
In un flusso supersonico non posso avere
, bens il massimo che si pu avere
(posso
rifiutare ma non posso richiamare).
In generale le prese supersoniche hanno a che fare con componenti del motore che necessitano di flussi
subsonici.
Presa tipo Pitot, a compressione esterna (normal shock inlet)
E u a presa he utilizza o e ezzo di o pressio e u urto retto
(ove e essario . Questa presa u se pli e diverge te o u la ro
aguzzo .
Analizziamo per prima cosa la condizione di design.
A progetto questa presa vola supersonica e il flusso deve arrivare alla
sezione 1 subsonico con un
.
Quando lurto retto si trova esatta e te sulla sezio e di gresso della presa daria si parla di
funzionamento critico. In questo caso il tubo di flusso arriva dritto sulla sezione , ma allora
e
quindi:
Nella situazione considerata larea di attura del flusso e tra te esatta e te pari alla sezio e di gresso.
Inoltre, cos facendo, la resistenza addizionale non sarebbe presente
in quanto si
ha
.
A livello di prestazio i e essario al olare la perdita dovuta allurto. Li di e
pressione totale dovuta allurto retto:
Si ricorda che il Mach a valle di un urto retto:
A progetto stabilisco
e sapendo che la presa progettata per volare a un certo Mach
di volo
posso calcolare .
Ci sar u flusso he si o pri e, alli ter o della presa, i
odo isoe tropi o:
.
Inoltre il flusso adiabatico quindi
.
Uso la conservazione della portata per ricavare le dimensioni della presa:
opportuno
sottoli eare he i og i aso si o sidera u a presa daria he lavora i modo adiabatico. Per questo motivo
la conservazione della portata pu essere semplificata e scritta nella forma:
aumenta
Si ricorda che il Mach di volo non cambia rispetto alla condizione di progetto
mentre
consideriamo ora la situazione in cui
.
Quando abbiamo analizzato il funzionamento critico si detto che la presa supersonica pu rifiutare ma
non pu richiamare portata. Di conseguenza il tubo di flusso non pu richiamare una portata pi grande
rispetto a quella definita a progetto.
La portata sar dunque
Per
si vede o e l
e la sezione di riferimento
(
Per tradurre il rapporto di aree in rapporto di pressioni e di Mach parto dalla definizione di portata:
Inoltre
quindi
ma
quindi:
Se chiamo
, allora la sezione
risulta proporzionale
A da do a sostituire ellespressio e della resiste za addizio ale adi e sio ale si ottie e:
(
Lespressio e otte uta prese ta u a a alogia o i flussi di Rayleigh, in particolare quando il flusso fermo
viene scaldato fino alla condizione sonica.
Presa con rampa piana prominente, a compressione esterna
Quando la velocit di volo aumenta la presa tipo Pitot che si basa sulla
compressione attraverso un urto retto comporta perdite che non sono pi
accettabili. La soluzione di utilizzare una rampa che permetta di
o pri ere gradual e te il flusso: i uesto odo si suddivide lurto retto
in tanti urti pi piccoli. Il problema che questa presa funziona bene sono a
un Mach di volo ben preciso e appena
varia questa presa funziona male. Inoltre il flusso in questo caso
non arriva assialmente.
Lidea pu o u ue essere sfruttata e si de ide di realizzare u a presa in cui si abbiano un urto obliquo e
un urto retto, al posto dellu i o urto retto tipi o della presa tipo Pitot.
Questa soluzione ottenuta tramite una rampa prominente che crea una precompressione:
Una compressione attraverso due urti risulta meno dissipativa rispetto a una compressione che avviene
attraverso un solo urto.
Soffermiamoci sullo studio della rampa prominente piana, con compressione esterna, e analizziamone i
parametri di progetto.
La sezione minima di ingresso
la sezio e di i gresso fisi o alli ter o della presa, mentre
la
sezio e di gresso di riferi e to ( uella he avre e la presa di Pitot lassi a .
la sezio e dus ita.
La golo
isura li li azio e della ra pa e tre la lu ghezza misura la porzio e di ra pa allester o
della presa.
In realt gli urti possono interferire con lo strato limite che entra nella presa e creare dei disturbi: a
progetto si preferisce allora avere un urto leggermente staccato, inclinato di
e in tal modo si ha
comunque
. Indichiamo con O.. (o li ue sho k lurto o li uo e o N.. ( or al sho k lurto
normale.
La curva con
relativa alla presa tipo Pitot, i ui lurto retto for is e u a perdita di pressione totale.
Allau e tare del u ero di ra pe la urva si alza. La li ea tratteggiata rapprese ta u re uisito tipi o per
i costruttori di prese.
Una volta ricavato
si posso o ri avare le propriet dellaria i i gresso ella presa.
Si pu ricavare la pressione totale in ingresso mentre la temperatura totale sar pari a quella a monte visto
che il fluido adiabatico; nota la portata posso dimensionare la presa, in particolare si pu ricavare la
sezione minima di passaggio:
profondit :
Posso anche scrivere:
Sostituendo
alli terno della relazione
trovo:
A da do a sostituire uestulti a relazio e alli ter o dellespressio e:
Si ricava:
Quindi:
Ma
Il coefficiente di portata:
Se a progetto stabilisco
, fissata
e imponendo
posso ricavare .
A progetto saremo nelle condizioni di funzionamento critico, riportate nella figura sottostante:
Dalla relazione
maggiore:
Nella figura sottostante sono riportati un esempio di funzionamento critico e un esempio di funzionamento
supercritico a
.
dove
[NS Normal Shock]
Quando volo a Mach bassi la ra pa i pedis e allurto di avvi i arsi: a he
in questo caso sar
.
Il diagramma sottostante mostra la variazione del
in termini di , con una geometria assegnata, in
condizioni di off-design.
Se il numero di urti obliqui, quando diminuisco il Mach di
volo ho un sistema di un urto obliquo e un urto retto (
),
mentre quando diminuisco
lurto o li uo si sta a e sulla
presa presente un unico urto retto (
). Questa
sostanziale differenza la causa della discontinuit presente
nel diagramma.
Per risolvere questo problema si pu passare dalla rampa a un condotto convergente-divergente (CD),
utilizzando tutto il flusso senza deviarlo.
Presa innescata
Per portare il flusso da supersonico a subsonico ho bisogno di
una gola sonica: a progetto questa presa dovr funzionare con
. Siccome si vuole evitare, in questa fase, la presenza di
o de durto la presa dovr avere u a geo etria he per etta di
soddisfare la condizione:
Questa condizione soddisfatta per una data geometria, che
vogliamo ricavare.
La portata in ingresso uguale alla portata che passa nella gola:
Nel caso considerato:
- Il flusso isoentropico
- Il flusso adiabatico
Il coefficiente di portata
inoltre
are il rapporto
Queste prese, oltre al modo di funzionamento analizzato, cio oltre ad essere innescate (started), possono
a he essere disi es ate. Il pro le a delli es o (starti g u ele e to i porta te per uesto tipo di
prese. Perch una presa sia innescata bisogna portarla a lavorare nella condizione
.
Presa disinnescata
In un velivolo che parte da fermo e che accelera fino a diventare supersonico, davanti alla presa potrebbe
as ere u o da durto, el ual aso o si potre e avere
.
Consideriamo che nella presa si abbia
e che il Mach di volo sia pari a quello per cui era stata
progettata la presa:
La prese za dello da durto dava ti alla presa o per ette di far passare u a portata di fluido pari a
quella del caso precedente, dal momento he la pressio e totale a valle dellurto
pi bassa di
quella che si aveva nel caso innescato.
La portata che passa nella gola:
(si ha comunque
Il coefficiente di portata
.
i assu a he lurto sia soggetto a u a pertur azio e e ve ga spostato verso
valle. Rispetto alla situazione non perturbata la portata che entra nella presa
se pre la stessa, a lurto sar pi de ole,
sar maggiore e in gola
passer una portata maggiore.
La portata che non si conserva tra la sezione e la sezione giustifi a lipotesi fatta, di o assu ere il
flusso in moto permanente.
La differenza tra la portata che passa nella gola e quella che entra nella sezione genera una depressione
he risu hia lurto allinterno della presa.
Alla fi e lurto si trover nel divergente, in una sezione equivalente a quella di partenza (stesso Mach a
o te , a ora lurto sar i e uili rio e sta ile. La posizio e di uesto urto potr essere gestita tra ite la
manetta, come nella presa di Pitot.
es are la presa
edia te ri hia o.
o te e valle dellurto:
(
la geometria
dovr essere
davanti non riesce a far passare la stessa portata a causa della perdita di pressione totale.
necessario allargare la gola per smaltire una portata maggiore. Dovr essere:
Nella figura sottostante possiamo ora riconoscere la curva relativa alla presa KD, oltre a quella CD ricavata
in precedenza.
anche con
, di
Cer hia o di apire il va taggio, rispetto alla presa Pitot, he si ottie e tira do lurto alli ter o della presa.
i visto o e, sfrutta do li sta ilit dellurto el o verge te, sia possi ile risu hiare lurto i u a
sezione equivalente a valle della gola. Una volta che ci si portati in questa situazione regolando la manetta
si pu variare la posizio e dellurto e i parti olare posso spostarlo verso la sezione di gola.
posta do lurto verso la sezio e di gola, dive ter pi de ole.
Consideriamo di volare al Mach di progetto
, la presa CD quella con la sezione di gola minore, mentre
la KC ha una sezione di gola pi larga.
La presa CD mi garantirebbe di avere
, ma poich la presa KD ha una sezione di gola maggiore, il
flusso che arriva in questa sezione sar maggiore di 1:
.
Nella presa innescata si avr
e tre a ausa dellurto
.
Pri a dellurto il flusso superso i o he passa el o verge te ralle ta isoe tropi a e te: lurto he si
verifica nella sezione di gola sar pi debole.
La linea
in funzione del
1.
per la presa CD che coincide con il primo punto di progetto;
2.
per la presa KD che coincide con il secondo punto di progetto.
Al variare del Mach di volo la presa potr lavorare secondi i tre modi di funzionamento visti in precedenza:
o
La presa non sar innescabile
o
La presa sar innescabile tramite apertura
o
La presa sar innescabile tramite richiamo
Funzionamento della presa CD in off-design
A fissata geometria della presa e a un certo Mach di volo, le condizioni di funzionamento dipendono dalla
regolazione del motore.
Supponendo di avere un flusso adiabatico e reversibile nel convergente, possiamo affermare che si
conservano sia la temperatura totale sia la pressione totale.
o
Presa non innescabile Funzionamento critico
Una presa CD che risulti non innescabile avr un funzionamento simile a quello della presa di Pitot, anche
se
sar sicuramente minore di 1.
La presa fu zio a o lurto situato allester o e i o dizio i riti he
.
Dalla conservazione della portata:
Il coefficiente di portata:
si ottiene:
o
Quando il Mach di volo arriva nelle condizioni per cui la presa stata progettata si ha che
quindi si ottiene nuovamente
la presa CD
innescata.
o
Presa non innescabile Variazione della manetta
Spostiamoci dal funzionamento critico ad analizzare ci che succede nella presa quando si varia la manetta.
La presa sar si ura e te disi es ata: lurto sar se pre allester o.
La portata orretta sulla sezio e dus ita della presa
osta ti, tra ui la sezio e dus ita he o varia, si pu affer are he:
Funzionamento supercritico
Se tramite la manetta si richiede una portata corretta maggiore:
- La portata ingerita non pu variare
- La temperatura totale costante
- Bisogner abbassare la pressione totale, e ci avviene
tramite un urto nel divergente.
Invece di avere un Mach subsonico nel divergente, questa
volta si ha un Mach supersonico e un urto che permette
di abbassare la pressione totale.
In questa situazione
non varia mentre diminuisce.
Funzionamento subcritico
Se invece si vuole una portata corretta pi bassa, sufficiente:
- Ingerire meno portata, fa e do avve ire lurto ester o pi lo ta o dalla sezio e di gresso
- La temperatura totale costante
- La pressione totale non varia
Il Ma h a valle dellurto o a ia, a lurto pi lo ta o dalla presa, ui di ester a e te (tra la presa e
lurto stesso) si ha una compressione maggiore (ed quindi in questa zona che il flusso rallenta): in questo
modo il Mach in ingresso e il Mach in gola saranno minori.
In questa situazione
diminuisce, mentre non varia.
Sul diagramma si trova una curva del tipo:
Questo funzionamento presenta la stessa perdita di una presa Pitot.
o
Presa innescabile mediante apertura
Quando si arriva a
variando la manetta si pu andare in condizioni subcritiche o supercritiche,
tuttavia elli tervallo
la presa pu essere innescata mediante apertura.
Varia do la geo etria della gola si porta lurto alli ter o della presa e si sposta lurto varia do la a etta.
Questo processo transitorio, porta la presa a lavorare nella condizione di
dove la presa innescata.
Nella figura sottostante sono riportati alcuni punti caratteristici della presa:
Quindi per
disinnescato.
Ma
quindi:
quando si ha disinnesco
questa volta
Qua do la presa i
da cui si ricava
che si riferisce al
ma
dellurto i gola.
o
Presa innescabile mediante richiamo
Muove do i alli ter o di uesto i tervallo, lurto pu arrivare sulla o a o trolla do se plicemente la
manetta e si riesce ad ottenere
.
Presa daria superso i a: lidea della presa ista
La presa KD funziona con un urto molto vicino alla gola ed
in grado di rallentare il flusso nel convergente in maniera
isoentropica. Possiamo vedere i vantaggi della presa alla
Kantrowitz-Donaldson (KD) rispetto alla presa tipo Pitot in
termini di
nel grafico riportato a lato. La curva (a)
rappresenta le condizioni di progetto della presa KD,
mentre la curva (d) rappresenta la presa Pitot. Si noti che
in off-design la presa KD presenta, in funzionamento
disinnescato o subcritico, prestazioni pari a quella di Pitot.
Le curve (b) e (c) rappresentano le massime prestazioni in
condizioni supercritiche di due prese progettate
rispettivamente per M=1,5 e M= . i oti he il va taggio o poi os gra de. Oltretutto il pro lema
di disinnesco e una sensibilit aggiore alla golo di atta o.
I vantaggi della presa KD possono essere amplificati se si
aggiu ge u a o pressio e ester a: da ui as e lidea della
presa mista. Il beneficio di questa presa si pu intuire dal
grafico di sinistra, dove riportato, in funzione del Mach di
volo a progetto, per diversi tipi di prese che sfruttano una
compressione interna, esterna o entrambe.
In questo esempio riportata una doppia rampa, dove avviene una compressione esterna, che precede una
presa convergente divergente, che funziona con un Mach a monte (
) molto pi basso del Mach
di volo (
): ci reso possibile dalla presenza dei due urti obliqui che rallentano il flusso.
Questa presa potrebbe comunque disinnescarsi e funzionare male, quindi si rende necessario un controllo
della geometria di bypass:
Questa presa comprende una serie di riflessioni di urti e un urto retto (terminal shock). In questa presa
mista il corpo centrale pu essere osso ava ti e i dietro e la possi ilit di i stallare delle porte laterali
(rotary flush sliding doors) per aspirare lo strato limite che in
certe situazioni potrebbe causare separazioni, ma anche per
i trappolare lurto apre do o e ta ea e te la sezio e.
A seconda del Mach di volo queste aperture funzionano in
modo diverso: a Mach di volo relativamente bassi ho
bisogno di molte aperture, perch la pressione dinamica
assa e la sezio e di gresso pi ola, quindi il motore ha
bisogno di pi portata (le aperture fanno entrare aria).
Aumentando il Mach di volo, le prese faranno uscire aria.
Con questo metodo possibile sfruttare la presa come se
avesse una geometria variabile e fornire al motore una
portata corretta pressoch costante.
A Mach relativamente elevati si riesce ad innescare la presa
modificando la sezione di gola muovendo lo spike. Nel caso
di disinnesco lo spike vie e osso verso lester o per
cercare di innescare nuovamente la presa.
fissati, si pu scrivere:
Per una data presa, a un fissato numero di Mach, ho il diagramma analizzato nel corso di questo capitolo:
mentre
la da e to sar a alogo, a
mentre
, dunque:
ci dice che
PRESE SUBSONICHE
Uno dei problemi pi rilevanti delle prese subsoniche la situazione di rifiuto: in questo caso il fluido viene
compresso e lo strato limite pu diventare instabile e separarsi nel punti indicati nella figura seguente.
Analizziamo come dimensionare la carenatura per evitare che ci siano
separazio i allester o. i tratta di trovare il iglior o pro esso per:
- Evitare la separazione esterna;
- Limitare dimensioni e peso;
I prossi it del ordo datta o u a depressio e, a sulla are atura
la pressione si avvicina man mano alla pressione ambiente. Ci sono delle zone in cui si rischia la
separazione.
La forza che agisce sulla carenatura legata a una pressione relativa media che agisce sulla superficie
nonostante il valore assoluto sappiamo che sulla carenatura
esterna presente una depressione.
dove il parametro
dipende dalla forma
La pressione relativa media:
della carenatura e
la pressione minima che pu raggiungere il flusso sulla carenatura; oltre il punto
in cui si ha
si potrebbe avere una ricompressione e, eventualmente, la separazione dello strato
limite.
La pressione minima legata a una velocit massima, tramite il teorema di Bernoullli, per un flusso
incompressibile:
In termini di coefficiente di pressione:
Uguagliando le espressioni di
e di
Sostituendo si ottiene:
trovate, si ha:
Il legame tra la are atura e li gresso dipe de du ue dalla per e tuale di o pressio e ester a rispetto
a uella i ter a, dalla elerazio e sulla are atura e dalla for a della stessa; rispettiva e te:
, si pu tracciare il diagramma:
In questo caso il coefficiente di portata espresso
come
dove
TURBINA A GAS
Consideriamo una turbina a gas che realizza un ciclo semplice:
Parlare di lavoro total to total oppure total to static una questione di riferimento, il lavoro della turbina
non cambia.
e
e
da cui
.
Per teorema di Buckingham si ottengono 4 numeri puri, ma uno di questi numeri puri sar la prestazione
adeguatamente corretta, mentre 3 saranno i numeri puri effettivi.
Ogni grandezza sar una combinazione delle grandezze fondamentali:
Si possono dunque scrivere tre relazioni che descrivono quante volte compare la lunghezza, la massa e il
te po rispettiva e te alli ter o delle gra dezze o siderate.
La somma degli esponenti in cui compaiono le grandezze fondamentali deve essere pari a zero.
Siccome voglio ottenere dei numeri, le dimensioni caratteristiche della grandezza adimensionata che voglio
ricavare si devono annullare.
Nella parte destra della tabella troviamo le grandezze
sulle quali il pilota non pu intervenire,
mentre a sinistra troviamo alcuni parametri che possono essere variati arbitrariamente, come e
.
Si tratter dunque di adimensionalizzare, una alla volta, le grandezze della parte sinistra, tramite le
grandezze indipendenti (dal pilota)
.
Ricaviamo, come esempio, la potenza adimensionata.
Per teorema di Buckingham si hanno 4 numeri puri, mentre gli altri tre possono essere arbitrariamente
assegnati. Impongo
.
Si vogliono ricavare gli esponenti di
che servono per adimensionalizzare la potenza .
(
) adimensionale.
In altri termini dovr trovare gli esponenti che rendano la funzione
Si tratta di risolvere il sistema: {
La potenza adimensionale:
Il Mach di volo una informazione di cui sono al corrente, quindi si pu passare alle grandezze totali:
E a he possi ile dividere per delle gra dezze sta dard:
Si introducono allora delle prestazioni corrette, che hanno le dimensioni della grandezza di partenza:
[ ] dove
e
Nelleser itazio e si visto o e la pote za vari al variare dell e condizioni ambiente. Tuttavia se la
manetta non cambia, al variare delle condizioni ambiente, la potenza corretta si conserva, mentre cambia
la pote za he si ottie e allal ero.
e la potenza corretta:
Quindi si scopre che il consumo della potenza corretto coincide con il consumo della potenza reale.
Adimensionalizzazione della spinta
Questa situazione risulta semplificata dal momento che scompare la
dipendenza dal numero di giri .
, e sono le grandezze fondamentali:
, mentre ora
, di
conseguenza si hanno
numeri puri.
Il funzionamento di questa macchina vincolato, dal momento che presente una relazione tra la velocit
di rotazione e il combustibile in camera di combustione:
Fissate le manette il consumo dipende ugualmente dalla temperatura ambiente (salendo di quota il
consumo diminuisce).
Riassumendo:
TURBINE TURBOSHAFT
Prestazioni a progetto di turbina a gas che realizza un ciclo semplice
Il TURBOSHAFT (turboalbero) una turbina a gas che, seguendo il ciclo Brayton, produce potenza. Tali
motori trovano applicazione negli elicotteri. Sono simili ai turboprop, fatta eccezione per il fatto che,
avendo come obiettivo la produzione di potenza, espandono il pi possibile i gas caldi, e hanno ridotte
velocit.
Date le condizioni di volo:
si devono decidere i parametri di progetto, come la temperatura
massima
e il rapporto di compressione .
Le prestazioni vengono espresse in termini di potenza specifica e di consumo specifico della potenza.
Riela o a do uestulti a esp essio e si t ova he il o su o spe ifi o della pote za dipe de d al
rendimento globale e dal potere calorifico:
Nel turboshaft il consumo inversamente proporzionale al rendimento del ciclo, e la potenza specifica
coincide con il lavoro del ciclo
Fissato nel ciclo il rapporto
consumo. Andando verso il massimo del lavoro il motore sar meno pesante, andando ve rso il massimo
rendimento il consumo diminuisce: il campo di progetto quello compreso tra i massimi delle due
grandezze.
Dal diagramma a fissato si tuis e he ta to pi il oto e sa aldo ta to pi e saranno grandi.
Il grafico riportato a lato mostra le prestazioni a progetto
di una turbina a gas nelle condizioni di volo
e
(Sea Level Static). Per ogni temperatura esiste
una curva sulla quale si ha la variazione del rapporto di
compressione , il quale aumenta (girando in senso
orario). Ogni curva caratteristica presenta un valore
minimo di consumo specifico della potenza e un valore
massimo di potenza specifica . Il punto di progetto sar
scelto all'interno di questi due valori caratteristici
precedenti. Infatti, uscendo da questo intervallo, si ha un
peggioramento di entrambe le prestazioni.
a progetto:
) che permette di
) pu essere
Raggiunto il
la po tata o etta osta te e supe ato uesto valo e ellugello si ve ifi a il chocking.
5. Turbina
La mappa della turbina presenta alcune somiglia ze o la appa dellugello:
e due relazioni.
Compressore
Turbina
Ugello
N di parametri N di equazioni
Cost.
Cost.
Ma
parametri.
Turbina/ugello (T/U)
Ma
mentre
Il rapporto
Si ottie e du
Numero di giri
Portata C/T
Portata T/U
Pressioni
0
0
1
12
1
1
1
9
Turbina
Ugello
Eq. di congruenza
TOT:
Avendo 12 parametri e 9 equazioni, si pu affermare che i gradi di libert sono 3: si giunge quindi allo
stesso isultato a ui si e a pe ve uti t a ite la alisi di e sio ale.
Come parametri indipendenti abbiamo deciso di scegliere:
Prestazioni
Sfruttando le conoscenze acquisite sui componenti si analizza ora la dipendenza delle prestazioni dalle
manette.
Turbina monoalbero
La potenza corretta:
[
]
(
)
Questa relazione dipende da parecchi parametri, per cercare di semplificare le cose sfruttiamo le mappe
dei componenti.
Utilizzeremo la mappa del comp esso e, aggiu ge do li fo azio e
elativo alla oppia e to tu i a-
Nota
a. Si calcola
o dive ta e
iti o lugello,
a se lugello
nel grafico
sia
dove
Se la turbina critica:
si rischia il pompaggio.
E sappiamo che:
) Supponendo di fissare
Fissato
, vario
aumenti.
analizziamo le prestazioni e il
quindi anche
variare di
a fissato
cresce.
Fissato
, vario
diminuisce,
considerare costante.
Ma se
semplificata:
Il lavoro, con
Nellipotesi di tu i a critica la portata corretta diminuisce con la radice del rapporto delle temperature:
Turbina bialbero
A lato riportiamo il diagramma della potenza corretta per
una turbina bialbero. Questo grafico caratterizzato dal
fatto che la linea del pompaggio sparita.
Analizziamo due schemi realizzativi per le turbine bialbero.
Il p i o odo o siste elli se i e un albero tra il
compressore e la turbina del caso monoalbero. Si
realizzano dunque un compressore e una turbina di bassa
pressione, e un compressore e una turbina di alta
p essio e, ollegati dai ispettivi al e i. Lal e o di alta
pressione non porta potenza.
Il rapporto
(
)]
non varia sensibilmente quando si cambia la dosatura, quindi pu essere considerato
Il generatore di gas (GG) pu essere considerato come una turbina a gas monoalbero che fornisce una
potenza
.
Muovendosi sulla mappa del compressore, in questa situazione, si vincolati dal fatto che la potenza
allal e o deve esse e ulla: i p e ede za si visto he fissato il u e o di gi i e au e ta do la
temperatura, la potenza aumenta e ci non deve avveni re; allora se aumenta il numero di giri, la
temperatura deve diminuire (o viceversa) per soddisfare la
condizione di vincolo
.
Nel generatore di gas dunque presente un legame tra il numero
di giri del generatore di gas e temperatura massima.
Il fatto che
Fissato
ovvero fissato
, varia
)] e analizziamo
In questa situazione il funzionamento del generatore di gas bloccato in un punto. La portata corretta, e
i termini che compaiono nella mappa del compressore saranno costanti. La relazione della potenza corretta
pu essere riscritta:
e di
Assumiamo che la turbina libera sia critica. Questa ipotesi solitamente verificata e comporta che:
Inoltre se la turbina libera critica, la turbina del generatore di gas sar bloccata (si ricorda che la turbina
critica a valle blocca il funzionamento della turbina a monte).
TGG bloccata
Per la congruenza delle pressioni sappiamo che possibile espandere in misura da quanto si riceve dal
compressore:
Ma anche
il quanto il funzionamento del generatore di gas
bloccato, quindi:
Ma
fissato, mentre
e isulta a hesso
costante dal momento che il funzionamento del gas generator bloccato. Di conseguenza:
Si potrebbe erroneamente affermare che la potenza corretta sia costante, ma diagrammando la potenza
corretta in funzione del numero di giri corretto della turbina libera di una macchina reale si vede che le cose
vanno diversamente:
Per quale motivo la potenza non costante?
)]
La velocit
visto che
dipende da
come funziona il generatore di gas.
Avendo il generatore di gas bloccato, cio
fissato,
La curva della potenza corretta segue lo stesso andamento del rendimento di turbina, dal momento che
tutti gli altri termini sono costanti.
Fissato
, varia
Analizziamo ora cosa succede quando il numero di giri del generatore di gas aumenta.
In questa situazione aumentano:
)]
aumenta perch
Inoltre
aumenta, anche se
.
cresce.
dovr aumentare.
cresce al crescere di
quindi il
massimo della potenza si sposta verso destra, come si vede nel grafico
riportato nella pagina precedente.
Confronto turbina monoalbero e turbina bialbero
La turbina monoalbero:
- Necessita di frizione
- Consuma di pi in regolazione
- Risposta pi rapida
Per quanto riguarda la turbina bialbero il generatore di gas segue la linea di funzionamento, tenendo il
numero di giri della turbina libera praticamente costante. Per aumentare la potenza bisogna aumentare la
temperatura in camera di combustione, ma cos facendo il numero di giri del generatore di gas aumenta:
i avvie e pe o u
e to ita do dovuto alli e zia del g uppo e a i o. No si ies e
immediatamente ad avere a disposizione la potenza richiesta ma presente un certo transitorio.
Durante il transitorio, quando accelero improvvisamente, ci si muove sulla mappa secondo la linea rossa.
e t e si pu ve ifi a e
oto e-
Analizziamo come primo esempio il single shaft turboprop TPE 331 e riportiamo i grafici del consumo
specifico e della potenza in funzione della true air speed.
Questi diagrammi sono ricavati fissati i seguenti parametri:
1. Le condizioni ambiente (standard day condition)
2. Le manette:
a. Maximum cruise performance: 96%, indice della temperatura massima raggiunta nei cicli.
b. Numero di giri del motore: 40100 rpm
Al variare del numero di Mach, il consumo specifico
(che nella turbina a gas pari al consumo corretto)
o se te lau e to di po tata, ma avverte il secondo
effetto, relativo alla compressione dinamica gratuita e
ui di il o su o spe ifi o di i uis e allau e ta e
della velocit.
Allau e ta e della uota il o su o spe ifi o
di i uis e pe h di i uis e la te pe atu a della ia.
Tenendo la temperatura massima fissata, se la temperatura del flusso in entrata diminuisce, allora il
rapporto
Il secondo esempio che viene riportato riguarda un bialbero (dual spool) turboshaft.
Abbiamo dei diagrammi di potenza e di consumo specifico ricavati a sea level e a 5000 piedi, con il numero
di giri della turbina libera di potenza fissato. Si varia la temperatura massima.
Al diminuire della manetta la potenza diminuisce e il consumo aumenta, perch il rapporto
influenzando il rendimento.
Nella figura 13.21 sono riportate le performance del motore turboshaft T64-GE:
diminuisce,
TURBOGETTO SEMPLICE
potenza all'albero. In altri termini, il rapporto di espansione non pi strettamente legato al rapporto di
compressione, a app ese ta u i og ita da al ola e i po e do he la pote za allal e o sia ulla.
Prestazioni specifiche a progetto
Assegnate le condizioni di volo, i parametri di progetto (il rapporto di compressione
e la
temperatura massima ) e le propriet dei fluidi, per prima cosa si vogliono calcolare le prestazioni
specifiche a progetto: spinta specifica e consumo specifico della spinta o TSFC.
Come accennato in precedenza, la differenza rispetto al caso turboshaft risiede
ellespa sio e adia ati a.
I po e do he la pote za ge e ata dallespa sio e i tu i a sia pa i alla pote za
necessaria al compressore si procede nel modo seguente:
Il lavoro di turbina:
da cui
Il rapporto di espansione
Le relazioni della spinta specifica nel caso adattato e del consumo specifico (valida in generale) sono:
138
Considero il termine
e andando a sostituire:
Con questi passaggi siamo riusciti a scrivere la spinta specifica come differenza tra le stream force
specifiche. Consideriamo ora le forze agenti nelle diverse sezioni del motore:
lo o del
Tramite la formula ricavata ad inizio pagina possibile trattare questa forza in termini specifici,
svincolandosi dalle dimensioni del motore. La stream force specifica
per la generica stazione :
Il riscaldamento
pe
139
Fissato
il massimo della spinta specifica si ha per il massimo valore di .
Per quanto riguarda il consumo, sente una velocit a numeratore e a denominatore il rendimento termico:
il minimo del consumo non pi dove si ha il rendimento massimo, come avveniva nel turboshaft, ma sar
leggermente spostato a destra.
Nel grafico sottostante viene riportata la spinta specifica, insieme alla potenza specifica, al rendimento
termico e al consumo specifico della spinta, in funzione del rapporto di compressione:
Per consumare poco, il turbogetto ha bisogno di grandi rapporti di compressione (maggiori rispetto al caso
del turboshaft).
U ulte io e diffe e za ispetto al tu oshaft data dal fatto he il o su o spe ifi o o diminuisce
allau e ta e della te pe atu a: esiste i fatti u
appo to di te pe atu a
Allau e ta e di
quindi:
140
Allau e ta e della velo it di volo , la compressione dinamica che si ottiene a monte del compressore
aumenta e di conseguenza il compressore dovr realizzare un minore per ottenere il massimo di o di
spinta specifica .
Sulle li ee di possi ile fu zio a e to gi ve ifi ato he la pote za allal e o ulla; i og i aso
la da e to isulta si ile a uello delle tu i e a gas.
141
po tata t a la tu i a e lugello:
-
Ugello critico
dove
sar
dove il termine
Bilancio di
La linea di funzionamento sar il luogo dei punti che soddisfa le equazioni di congruenza e le relazioni di
a oppia e to o lugello al va ia e del umero di giri del motore.
Qui di allau e ta e di
, per soddisfare la congruenza delle
portate anche aumenta.
Assumendo che il numero di giri del motore sia costante
,
in prima approssimazione il lavoro di compressione pu
considerarsi costante
Ma:
quindi se
Il fatto che
allora
in modo che
diminuisca comporta che la curva di funzionamento si sposti verso destra.
142
Si pu dunque scrivere
ma
diminuisce mentre
quindi
dalla li ea di fu zio a e to i ui la pote za allal e o ulla (li ea rossa) verso una linea di
funzionamento in cui la turbina fornisce pi potenza al compressore, il quale accelera fino a tornare al
punto di funzionamento stazionario (punto 3). Il discorso inverso vale nel caso di decelerazione.
3. Prestazioni corrette fuori progetto.
Analizziamo come si comportano le prestazioni corrette al variare della manetta e come dipendano dal
numero di Mach.
La spinta lorda direttamente comandata dalla manetta
e pu essere scritta:
Nel aso i
(oppure
prevede
:
143
A fissato
si pu disegnare la spinta lorda corretta in funzione del numero di giri. Nel caso stazionario la
u va he ipo ta le p estazio i o ette assu e la da e to:
i e
La spinta lorda corretta avverte principalmente leffetto delle o p essione dinamica gratuita dovuta
allau e to del u e o di Ma h, e t e sulla g a dezza o etta o i fluis e lau e to della po tata.
E possi ile app ese ta e la spi ta lo da a e o delleffetto del Ma h:
Questa funzione sar funzione soltanto della manetta
No
el aso i
in un caso e
ellalt o, dove
mentre e sono dei termini correttivi che tengono conto, rispettivamente, del fatto che al variare del
numero di giri il rendimento del combustore non sempre lo stesso e che pu presentarsi un fenomeno di
atomizzazione.
Ad un basso numero di giri, a una variazione
corrisponde una variazione di spinta lorda
. Ad un alto numero di giri, la stessa variazione di spinta lorda
ottenibile con una
variazione minore del numero di giri, infatti
Questo fatto suggerisce una sensibilit maggiore della manetta ad alti numeri di giri.
Invece dei giri corretti, si pu utilizzare uno dei rapporti interni di pressione o di temperatura come
parametro per descrivere la spinta. Risulta particolarmente conveniente utilizzare il rapporto delle
pressioni detto Engine Pressure Ratio:
Dove la p essio e totale a o te dellugello (o a valle della turbina), mentre la pressione totale a
valle della p esa da ia.
LEPR app ese ta la apa it del oto e di fo i e allugello u fluido i pressione. Le prestazioni sentono
i
odo li ea e le gi e p essu e atio e dato uesto pa a et o fa ile dedurre la spinta.
Ris ivia o le p estazio i o ette i fu zio e delle gi e p essu e atio, o side a do il aso di u ugello
semplicemente convergente e critico:
poi h lugello iti o la po tata o etta
La velocit in uscita
in gola:
E ponendo
145
La distanza minima tra le due curve viene determinata tenendo conto di vari fenomeni che possono
avvicinare le due curve:
- La linea di pompaggio legata a una capacit di controllo del motore e alla di storsione nella presa
da ia.
- La linea di funzionamento pu alzarsi e ci pu essere dovuto a problemi di controllo, a causa della
distorsione ma anche a causa di fenomeni di transitorio
Ci so o dei etodi pe evita e lavvi i a e to t a la o ki g li e e la linea di pompaggio:
A progetto bisogna posizionare la linea di funzionamento a debita distanza dalla linea di pompaggio. Ci
vie e fatto di e sio a do oppo tu a e te la sezio e di gola dellugello e la ea di tu i a.
Si i se is e u a leed valve allus ita del o p esso e. Li se i e to di u a leed valve ella zo a di
uscita del compressore allontana la working line dalla linea di pompaggio, ma si ha una perdita in
termini di lavoro di compressione e un aumento del consumo. Questa soluzione non risulta, dunque,
particolarmente efficiente.
Si ricorre a IGV (Inlet Guide Vane) e statori del compressore a geometria variabile. Utilizzando dei
Variable IGV (VIGV) e dei Variable Stator Vanes (VSV) non varia la posizione della working line, ma si
spostano le linee a numero di giri corretto costante. Consideriamo la mappa di un compressore
costruito con una certa geometria e che presenta delle linee ISO
e la linea ISO
si sposta verso
ve so lalto e il pu to di
146
Si introducono pi alberi
Li t oduzio e di pi al e i pe ette u migliore matching dei componenti e riduce lo spostamento
percentuale del punto di funzionamento. Per esempio in una macchina bialbero, il fatto di poter
dividere il rapporto di compressione in due termini
permette al funzionamento di ciascun
compressore di essere meno influenzato dalla regolazione.
Il Mach relativo massimo influisce sensibilmente sul funzionamento del compressore in quanto sulla
paletta posso o p ese ta si delle o de du to.
La ia he es e da u a se ie di stadi di compressione pi calda e la velocit del suono sar maggiore: la
macchina che segue vedr una velocit assoluta maggiore e potr girare a un numero di giri pi alto,
riuscendo a produrre un lavoro maggiore.
Consideriamo la formula della spinta adattata, in cui assumiamo che la portata di combustibile sia
t as u a ile ispetto alla po tata da ia (
):
La portata
diminuisce
sia molto pi significativo. La dipendenza della portata dal numero di Mach viene riportata nel grafico
sottostante:
In questo caso si riscontra il primo effetto della variazione del Ma h di volo e io lau e to della po tata
ingerita.
Ripartendo dalla formula
147
Tuttavia anche presente il secondo effetto dovuto della variazione del numero di Mach, ovvero la
o p essio e di a i a a o te della p esa da ia. La velo it di us ita dallugello:
a t a ite la
Tuttavia
)
Questo te
ma
quindi
i e au e ta allau e ta e di
cresce
allau e ta e del Ma h.
Al es e e del Ma h il appo to di espa sio e dellugello au e ta e
la velocit di uscita
] aumenta. A fissata
si ha un limite massimo di
pari a
A bassi
un aumento di
comporta un sensibile guadagno in
termini di
mentre ad alti
questo guadagno praticamente
nullo in quanto te de allasi toto o izzo tale.
Si pu dunque completare il grafico della curva
in funzione di
148
Turbogetto bialbero
Nel caso di turbogetto bialbero durante la regolazione, a numero di giri basso, la linea di funzionamento si
avvicina alla linea di pompaggio. Suddividere la variazione del rapporto di compressione sui due alberi
risulta una soluzione vantaggiosa. Inoltre il problema del
relativo in ingresso nella macchina limita il
lavoro ottenibile dal compressore:
se la velocit di rotazione aumenta, a fissata
la velocit aumenta. Tuttavia il
numero di giri del motore limitato e il lavoro del compressore
limitato.
Per ottenere un lavoro maggiore si sfrutta il compressore di alta pressione per
o p i e e della ia pi alda. A pa it del u e o di Ma h el aso ial e o si
possono avere una
maggiore e si riesce ad ottenere un lavoro maggiore.
Consideriamo lo schema di un turbogetto bialbero:
e la po tata dellugello
e di ugello critico
mentre
quindi se
allora
in uscita dal
pi bassi. Applicando la congruenza delle portate tra il compressore di bassa pressione e di alta pressione:
Ma
diminuisce.
minore.
Per migliorare le prestazioni di questo motore in termini di spinta e di consumo esistono due possibilit,
come si vede dalla relazione del rendimento globale, pari a un rendimento propulsivo per un rendimento
termico:
E possi ile au e ta e
apportando delle modifiche al ciclo termodinamico, oppure migliorare il
rendimento propulsivo agendo sulla velocit di uscita
e sulla hitettu a del oto e.
Modifiche del ciclo
Il rendimento del ciclo Brayton ideale:
Si adottando tre diverse soluzioni per aumentare questo rendimento o per aumentare il lavoro del ciclo.
150
possibile mettere insieme le ultime due sol uzio i e di ealizza e li te -refrigerazione insieme alla
rigenerazione. Con questo metodo possibile ottenere un guadagno teorico in termini di rendimento di
circa il 10%, ma il peso, il grande volume occupato, le perdite di pressione e la scarsa efficienza degli
scambiatori ne limita le realizzazioni.
Modifi he della hitettu a del oto e
Il se o do app o io o siste ellutilizza e u a hitettu a dive sa e si utilizza il turbofan.
151
TURBOFAN
Il turbofan rappresenta una valida soluzione per aumentare le
prestazioni del turbogetto agendo sul rendimento propulsivo.
Il consumo specifico nel caso di un turbogetto monoflusso legato al
rendimento termico tramite la relazione:
Si visto nel capitolo precedente come si possa agire sul ciclo
termodinamico per cercare di aumentare
, vediamo ora come si
possa diminuire la velocit .
dove
152
A flussi miscelati, anche detti by-pass turbofan, caratterizzati da un rapporto di by-pass limitato (low
BPR), solitamente impiegati per il volo supersonico, anche a causa delle minori dimensioni frontali a
parit di spinta.
Il
pressioni
, si hanno quindi solo tre parametri di progetto :
1. La temperatura massima
2. Il rapporto di compressione
3. Il rapporto di by-pass
Con entrambi questi sistemi propulsivi si ottiene il disaccoppiamento tra la velocit di uscita e il rendimento
termico.
Da un punto di vista delle prestazioni conviene la soluzione a flussi miscelati, ma ci sar bisogno di un
componente aggiuntivo, e bisogner far si che i due flussi che si mescolano abbiano caratteristiche simili.
Per quanto riguarda le prestazioni del turbofan, in entrambe le tipologie realizzative, la spinta specifica
fornisce indicazioni sulle dimensioni del motore:
quindi
si pu definire la spinta specifica relativa al flusso caldo, che fornisce indicazioni relative al cuore del
motore e al consumo:
Infatti, il consumo specifico:
Per quanto riguarda i rendimenti, il rendimento globale si calcola come nel caso del turbogetto, mentre
il rendimento termico e il rendimento propulsivo :
- Nel caso di flussi miscelati si calcolano come nel caso del turbogetto;
- Nel caso di flussi separati si calcolano utilizzando la velocit equivalente
153
In altri casi sintroduce il rendimento del cuore, pari alla potenza cinetica che si otterrebbe nel caso del
turbogetto semplice divisa la potenza chimica sviluppata:
e il rendimento di
Come si vede dal grafico, la mixing condition abbastanza distante dal punto di ottimo, dove il flusso
freddo viene compresso maggiormente in modo che le velocit dei due flussi in uscita siano simili.
Il problema che un solo stadio di compressore assiale non riesce a comprimere fino alla condizione di
ottimo.
La questione successiva riguarda la scelta del by-pass ratio.
La figura riportata a lato mostra l'influenza
del parametro BPR sulle prestazioni. Fissato
e
, una crescita del by-pass ratio
provoca la riduzione sia del consumo
specifico sia della spinta specifica .
Dallalt a pa te, pe , l'au e to del appo to
di by-pass determina un incremento delle
dimensioni e del peso del motore, quindi
oltre un certo valore di l'effetto negativo di
resistenza e peso aggiuntivo prevale sulla
riduzione di
154
del flusso freddo, mentre il denominatore rappresenta il rendimento del ciclo del flusso caldo.
La velocit di ottimo del flusso caldo
turbogetto semplice:
Nello schema semplificato della Fig.1 il fan trascinato da una turbina adibita e il cuore riceve il flusso
compresso in condizioni
e lo deve comprimere fino alla condizione : in questo schema semplificato la
compressione che compete al cuore sensibilmente maggiore di quella che compete al fan e di
conseguenza nella realt si adotta una soluzione come quella riportata in Fig.2.
Nella configurazione tipica il compressore di bassa pressione non comprime soltanto il flusso freddo come
nel caso precedente, ma si occupa di comprimere anche il flusso caldo per aiutare il compressore di alta
p essio e. Nella t attazio e di uesto pa ag afo utilizze e o du ue uestulti a a hitettu a: ella figu a
sottostante sono riportati anche i coefficienti di compressione o di espansione che competono ai rispettivi
componenti.
155
Ipotizzia o he sia lugello del flusso f eddo, sia lugello del flusso aldo sia o iti i: o e o segue za le
turbine a monte saranno bloccate.
Questa ipotesi risulta accettabile quando il velivolo si t ova i uota, dal o e to he lugello f eddo o
necessariamente critico quanto la pressione in ingresso pari alla pressione di sea level. La compressione
di a i a he si ha ua do i si t ova i uota aiuta lugello f eddo a aggiu ge e il valo e d i rapporto di
compressione critico.
) ma poich la turbina bloccata
Dividendo per la portata del flusso caldo si ottiene la prima equazione normalizzata:
(
)
Dove la manetta rappresenta per esempio
sfruttando la condizione che il gruppo di bassa pressione adibito a comprimere il flusso gira allo stesso
numero di giri :
Di conseguenza il lavoro del compressore di bassa pressione pari, a meno di una costante
, al
(
)
lavoro del compressore fan:
Il rapporto di by-pass
156
Sostituendo nel
si ottiene:
Il
e si ottiene
[
]
Il rapporto di compressione di bassa pressione dunque legato al rapporto di compressione del flusso
freddo:
con
In conclusione, il by-pass ratio risulta pari a:
157
La spinta corretta:
ma al decollo
e se
aumenta, il rapporto
diminuisce, cos
si possono adottare
diverse soluzioni.
158
Variazione di
Un possibile rimedio consiste nel prevedere che in condizioni atmosferiche standard il propulsore abbia una
minore della
.
In questo modo, durante le giornate calde si pu ripristinare il livello di spinta/potenza aumentando
(si
faccia rifermento alla Fig.1 di sinistra, dove per SOT= Stator Outlet Temperature = ). Il motore ha quindi
la possibilit di fornire le stesse prestazioni (flat rating) anche in giornate calde, ovviamente fino a che non
si raggiunge la
159
160
POSTCOMBUSTIONE
La postcombustione gi stata
introdotta nel capitolo 13 a pag. 151:
essa rappresenta un metodo per
aumentare
temporaneamente
le
prestazioni del turbogetto.
Un postcombustore realizzato tramite
un corpo aerodinamico che permette
alla fiamma di sopravvivere in una scia
olto velo e. La fia
a u ia sui
fia hi del flusso alli te o di u
condotto allungato che termina con un
ugello a geometria variabile.
In questo capitolo si analizzer la postcombustione sotto tre punti di vista:
1. Campo di pressioni
2. Quantit di moto
3. Ciclo
1. Pu to di vista del a po di p essio i
Si visto he il t atto o ve ge te dellugello fo is e u o t i uto egativo alla spi ta, a lugello u
componente essenziale per tenere in pressione il motore.
Scaldando il fluido a valle della turbina si provoca una diminuzione della densit del flusso: per mantenere
costante la portata sar necessario allargare adeguatamente la sezione di gola, con conseguente
diminuzione del contributo negativo alla spinta da pa te dellugello.
Il motore non dovr variare il suo punto di funzionamento riuscir a ridurre il contributo negativo alla
spinta.
2. Pu to di vista della
ua tit di
oto
Lau e to della po tata i us ita dovuto alli t oduzio e di pu essere trascurato assumendo che il
oto e o a i pu to di fu zio a e to. A he le gi e p essu e atio sa lo stesso ui di a he
pu essere considerata costante.
Aumentando la sezione si ha un beneficio in termini di spinta, a a he lau e to della temperatura
, che si ripercuote con un aumento della velocit , far si che cresca.
Dal momento che la spinta lorda cambia in ragione della temperatura, si pu dimostrare che il rapporto
delle sezioni di gola tra il caso con postcombustione e il caso senza postcombustione pari alla radice
del rapporto della temperatura totale che si ottiene con la postcombustione
e la temperatura totale
senza la postcombustione
161
162
ia o o side ato li di e
oppure
Pe studia e la oppia e to p esa/ oto e, assumendo che la quota sia costante, studiamo:
a) Li flue za del u e o di Ma h
b) Li flue za della a etta
Il motore, quando si vola a una certa quota a una certa velocit, ci fornisce il numero di giri corretto a cui
sta funzionando. Noto il punto di funzionamento la portata corretta
fissata.
La presa sar costretta a fornire la portata corretta richiesta e quindi non potr funzionare ad un
Analizziamo come la presa, dovendo fornire una portata corretta richiesta dal motore, cambier il suo
: allau e ta e di
.
.
la temperatura
appo to di o p essio e. Li
agi e della li ea di fu zio a e to fo is e la po tata o etta i fu zio e
del numero di giri corretto.
Fissato e per esempio
il punto di funzionamento sulla mappa del compressore fissato e si
(
) Allau e ta e del Ma h i si sposta ve so u e o di gi i o etti i o i, e t e
ricava
Fissato
163
Per analizzare la riposta della presa alle richieste del propulsore conviene partire dalla mappa di una presa
da ia supersonica:
A dato , variando
la portata corretta
A dato
diminuisce.
la portata corretta
diminuisce.
diminuisce e si
cresce e si passa
164
e dalla manetta
assume un valore minimo per una certa temperatura. Per questo motivo si hanno i grafici:
assa o
165
Analizziamo ora i diagrammi della spinta netta in funzione della velocit di volo, a sea level e a quota di
crociera, per il turbogetto P&W JT12A-8.
La a etta vie
conti uous . Le
o ti ua, a so
I o dizio i di
spinta pari a
Nel diagramma del consumo in funzione della spinta compaiono anche il numero di giri e la manetta in
te i i di u e o di gi i. Allau e ta e della velo it la spi ta di i uis e poi h el aso del tu ofa il
(
flusso freddo ha un forte impatto sulla ram drag:
166
In questi grafici si riporta il consumo specifico e la spinta netta in funzione della velocit di volo, al variare
della quota per un motore turbofan. Il consumo specifico aumenta al crescere della velocit:
Il fuel flow diminuisce quando la quota aumenta e ci avviene per due ragioni:
- La ia pi a efatta e ui di e t a u a po tata da ia i o e he i hiede e o o usti ile pe
essere scaldata;
- Allau e ta e della uota la diffe e za t a la te pe atu a assi a he si ottiene nel motore e la
temperatura ambiente aumenta; anche a livello di ciclo il rendimento aumenta.
167
AUTOREATTORE (RAMJET)
Lauto eatto e u
oto e
olto se pli e:
in quanto
fornisce
per cui:
i so o fo ze
dove
168
Diagrammiamo la funzione
e un
che pari a
si possono prendere e
come variabili
indipendenti e ricavare
Si possono avere 2 soluzioni, 2 soluzioni coincidenti, una sola
soluzione o nessuna soluzione a seconda del valore di
e di .
Da questo diagramma si capisce che presente un riscaldamento massimo quando
Si pu diagrammare il riscaldamento assi o i fu zio e del Ma h allus ita della p esa da ia:
La curva
i dividua lu to etto adia ati o e i u a zo a vie e t atteggiata i ua to o soddisfa il
secondo principio della termodinamica. Nei quadranti in cui non vengono tracciate le linee non rig uardano
la nostra trattazione in quanto il motore funzionerebbe refrigerando.
La zona compresa nei valori:
individua il campo della deflagrazione (slow burning): il
rilascio di energia lento; in questa zona il Mach in entrata subsonico e il Mach in uscita pi veloce, al
limite pari alla condizione sonica. In questa zona
si raggiungono due soluzioni
coincidenti.
Per
si entra nel campo di detonazione, per
si parla di detonazione debole, mentre per
si parla di detonazione forte.
Nel campo di detonazione il rilascio di energia notevole, avviene velocemente e a volume costante.
I punti di intersezione le curve del campo di detonazione e la linea
sono detti punti di ChapmanJuget.
169
La detonazione forte pu essere vista come un processo nel quale si verifica un urto a valle del quale si ha
una combustione in campo subsonico.
La funzione
non cambia a seconda che si utilizzi il valore del Mach in entrata o il valore del
Ma h a valle dellu to
Accoppiamento ramjet/intake
Nel diag a
a segue te la da e to della po tata fo ita dalla p esa e i hiesta dal oto e i fu zio e
del Mach di volo rappresentato tramite una linea tratteggiata nel caso si tratti di presa critica; riportiamo
anche la mappa della presa gi vista in precedenza.
Ci che cambia il funzionamento del motore. In un autoreattore le prestazioni dipendono dalla quota ,
dal Mach di volo
e dalla temperatura massima
Si assume che la quota sia costante,
Chiamiamo
170
a fissato
si hanno i punti
5,2,4.
Questi punti si possono riportare nella mappa della presa:
Qua do si au e ta la
a etta, la p esa da ia da
supercritica diventa subcritica: pi si scalda il fluido minore
sar la densit e quindi entrer una quantit di aria minore;
si ha dunque uno svantaggio in termini di spinta.
Fine
FZ
171