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l

) Corso di Tecnica delle Costruzioni 2


A.A. 2006-0f
Prof. Luigi Cedolin
Appunti di lezione su
GUSCI CILINDRICI E SFERICI
con Ia collaborazione di
Alessandro Rossi e Giorgio Zani
I
s.r ..
Viale Romagna. 39- 20133 MILANO
Tel. 022363503 - Fax 0270637056
e-mail lcazzam@tin.it
BIBLIOGRAFIA
Odone Belluzzi, Scienza delle Costruzioni, Vol.3, ed. Zanichelli, 1978
Stephen P. Timoshenko, Theory of Plates and Shells, ed. McGraw-Hill, 1959
David P. Billington, Thin Shell Concrete Structures, ed. McGraw Hill, 1982
Am in Ghali, Circular Storage Tanks and Silos, ed. E & FN Spon, 2000
Capitolo 1
Gusci cilindrici circolari
l.Gusci cilindrici circolari
Consideriamo (Fig. 1.1 a) un guscio cilindrico di e. raggio della
superficie media r. In ciascun punto "a" della superficie media assumiamo_ un _ass_(:) __ E_
e_ )..l.n a.ngolo 9'. (a partire da tm piano diametrale fisso) come
coordinate che individuano Ia posizione diun punto generico della superficie media stessa
(Fig. 1.1 b). Sempre in ciascun pun to "a" della superficie media assumiamo un sistema di
riferimento costituito da un asse y normale a x e ap]Jatienente al piano tangente e un asse z
a!_ piano tangente e diretto verso --- - . - .. - . - . --- -- . . .. ,
1.1 Caso assialsimmetrico
Si potrebbe ora procedere come si e fatto perle piastre, partendo dall'analisi dello stato di
spostamento secondo I' ipotesi di Love - Kirchhoff. La presenza di una curvatura iniziale della
superficie media, tuttavia, pmterebbe a formu!azioni pit! complesse di quelle delle piastre, che
possono peraltro essere reperite nei testi di riferimento citati. Siccome lo scopo di questi
appunti e quello di giungere all' analisi del regime tensionale nelle struttme assialsinnnetriche
(utilizzate nell'ingegneria civile come serbatoi), utilizzeremo invece l'analogia del
compmtamento flessionale di questa tipo di guscio con quello gia studiato della piastra in
flessione cilindrica.
Come abbiamo fatto per le piastre (in cui avevamo per primo studiato il caso della flessione
cilindrica) consideriamo qui il caso patticolare di un guscio (libero di defmmarsi aile estremita
in direzione assiale) Ull(;ar-ic()assialsirrnnetJ)so = p_(x),
(Fig. 1.1 b). Gli spostamenti _ w dir!_l!Li>\!..S21l5)()__z, (Fig. 1.1 b) sararmo
evidentemente soltanto funzione di x, w = w(x) : si ripropone petianto Ia stessa situazione che
abbiamo visto nella flessione cilindrica delle piastre (Fig. 1 della relativa dispensa), per Ia
quale ogni elemento (Fig. l.lc) ricavato nella direzione longitudinaledel cilindro e
di Come iiel\e
l!!kJalLdell'elemento rimangono parallele a se stesse nella flessione (Fig. l.ld), subendo pen)
una
1.2 Regime flessionale
desqitta ci CQ.Ilsente di individuare cl_i_guscio __l_lll.legime
flessionale del(l,ttto 1lll_lilog()<\_ql!_ell() flessione cilindrica (Fig. 3
della dispensa sulle piastre), che porta ad uno stato tensionale (Fig.T.Te) ______________ _
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici- L.Cedolin- A.A. 2005-06
1
(a)
h
(c)
(d)
.::, : r () \'-1/\ <-l 1'
(' \ 'f'- C' ; ,! ''\ ,)
....
_ ...
ds----1
piastra
_ ....... -
... -
..
......... -.
.-
..... -
...
f ,\ C.Ci:
.... ,---
...
..
I,'-'
( .. _I''
(b)
z
/j
/;,
. '-" \: . .r (?-
(e)
gusc10

Fig. 1.1
,:I ..
X
]\v(,;)- - - - - - - - - - - - - - - - ; ;;

.. ------------
__ ..... -- -......

I
I
I
I
I_
- - - -
I
crx
cr.
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici- L.Cedolin- A.A. 2005-06
2
Ez a2w
(J =-----
X 1- v2 Bx2
Ez a2w
a- =-v- ---
(jJ 1- v2 f)x2
a cui conispondono delle azioni inteme
Mrp = VMX
sempre per unita di lunghezza misurata lungo la superficie media. Abbiamo usato l'indice cp
anziche y perche la coordinata usata per individuare i punti della superficie media e cp ;
ricordiamo che, Mrp nasce proprio a causa
pcitcl.em.ento.
Pohebbe sorgere qualche dubbio sulla validita delle espressioni sopra riportate legato al
fatto che lvf."' e calcolata per integrazione sull'area della sezione dell'elemento, la quale
presenta facce laterali parallele nel caso delle piastre e invece facce laterali inclinate nel caso
dei gusci cilindrici (Fig. l.ld). Si puo dimostrare, tuttavia, che le espressioni sopra riportate
da un errore_trascurabile nel caso dei gusci sottili da noi trattato.
1.3 Regime membranale
Nel caso di tm guscio cilindr:ico al regime di piastra in flessione cilindrica si sovrappone
anche un regime membranate dovuto
circonferenziale, che per e (Fig. 1.2a)
ds'-ds (r- w)dcp- rdcp
e = = =
rp ds d
r cp
w
r
Sempre per la ipotizzata esiguita dello spessore,:,guesta puo
essere considerata a cui corrisponde
uno stato di sforzo dato da (Fig. 1.2b)
E
0""' Vex)
y 1- v- .,.
D'altra parte, a differenza del regime flessionale prima messo in evidenza, il regime
membranate legato all'accorciamento nella direzione .cp .. none x,
per cui dalla
si ottiene B =-veep nello per
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferi ci- L.Cedolin - A.A. 2005-06 3
J
r
z
(c)
(b)
Fig. 1.2
(b)
Mx Qx P Mx+( iJMx/iJx)dx
(7fflll11JIIIIIIIll 1'\
[\: -j - - - - - d-x- - - - 31 J-tx
z Q,+( iJQx/iJx)dx
Fig. 1.3
.1 ' I J ds=rd<jl
'

' '
' ' '
' ' '
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici- L.Cedolin- A.A. 2005-06 4
ewe lJl __ cl_efigitiy<l H membranale. clit luogo ad uno stato di sforzo ll}()!lOassiale 111
direzione circonferenziale
lV
1J = E& =-E-
rp r
e quindi a una risultante. lungo Ia superfic;ie media data da (Fig. 1.2b)
w
N =IJ hl=-Eh-
rp rp r
Questa azione interna N rp viene delta di carattere membranate perc he e analog a a quell a che si
verifica nelle membrane (sistemi bidirnensionali infmitamente flessibili), essendo (Fig. 1.2c)
contenuta nel piano tangente alla superficie media.
E' utile anche notare che, essendo 1Jx_:'::'".9 ... \l (naturalmente
considerando il solo stato membranale) risulta anche che N, =_ 0. Questa pt:f_riJTI<l!(;<lf_(! che
svolgeremo una temia valida in assenza di azioni esterne che possano provocare una Nx * 0;
.in. C(Jlile questa teoria essere-us-ataanchepel: anaJJzzare questa ultimo
caso, sfruttando il principia di sovrapposizione degli effetti.
- - -- - - ---- - - ,_.. _ -- - ------ ' -, ... " --- ' -
1.4 Regime accoppiato flessionale- membranale
I due regi111i illessi in evidenza precedentemente non solo si sovrappongono, rna risultano
I
anche __ _jia ipostamento
, trasversale w. Per contra, in una piastra, i due regirni sarebbero disaccoppiati, perche gli
spostamenti u e v del piano media conseguenti a w sono infinitesimi di ordine superiore (nel
caso di piccoli spostamenti w) e quindi trascurabili.
Consideriamo ora 1' equilibria di un elemento di guscio. In Fig. 1.3a abbiamo messo in
evidenza le azioni interne ( analoghe a quelle gilt considerate per la
flessione cilindrica delle direzione rp non abbiamo
considerato incrementi di azioni interne in quanta la condizione di assialsirnmetria fa si che
essi debbano essere considerati nulli. Occorre poi ricordare che le azioni inteme messe in
evidenza sono relative all'unitit di lunghezza lungo la superficie media, e che quindi, nella
scrivere le equazioni di equilibria, le suddette azioni inteme varmo moltiplicate per le
lunghezze effettive dei lati dell'elemento considerato, dx e ds = rdrp .
Scriviamo per prima (Fig. 1.3b)
nella quale si e pasta
sin drp = drp essendo drp infinitesimo. Eliminando i termini
2 2
infinite simi di ordine superiore dall' intera equazione si ottiene

1
Q. =aM,
l X Ox ;
i--- ____ _1
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici- L.Cedolin- A.A. 2005-06 5
Scriviarno ora la .Ce le condizioni di simmetJ:ia imposte) equazione di
equilibria all a traslazwne m dueztone z (F1g. 1.3 b)
che, trascurando gli infinitesimi di ordine superiore, diventa
,____--- ------
8Qx + N 'i' + p z = 0 I
Ox ]'
--------- . -
S_i significativa diffrenza il
.. <!(,!L ....


l!_rp , ..!. . Piu grande (piu
. - ]'
piccolo e il raggio), piu efficace e l 'azione membranate nel nortare i carichi esterni: se questa e
di essere <2Qn qt1;ali q
Sostituendo l' espressione del taglio in funzione del momenta si trova allora
------] 8
2
M N
I
__ x +- "' +p =0
8x2 ]' . z
-- ----- - - - -- -
in cui al prima membra il prima termine viene deno!Jllnato "portanza flessionale" e il secondo
"portanza membranale" oppure "p01ianza ad anello" perche conisponde alia p01ianza di 1m
tronco di guscio ( anello) che si contrae radialmente.
Sostituendo orale espressioni di lvfx e di Nrp in funzione di w si trova
---
8
4
w Eh
D-4- +2 W= Pz
Ox ]'
che e 1' equazione risolvente per il problema in questione. Ponendo
I' Eh
)
/3= - 2 I
_: - _ ) -
la stessa equazione diventa
che e formalmente analoga a quella che govema il comp01iamento di tma nave su suolo
elastica alla Winkler. 'La ragione fisica di questa analogia sta nel fatto che 1 ' azione di contrasto
alla contrazione della superficie media svolta dagli anelli e analoga a quella esercitata dal
terreno (rappresentato come una distesa di molle lineari) contra l'inflessione della trave.
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici - L.Cedolin - A.A. 2005-06 6
1.7 TEORJA FLESSIONALE PER GUSCI CILINDRJCI CIRCOLARJ SOTTO CARICO ASSIALSIMMETRJCO
(1.75)
I, 7 s; .Z. .identic a a quell a. che si scriverebbe per una striscia
longitudinale di guscio di larghezza rdc.p (Fig. 1.13a) considerata come trave
purche:
- nel valutare il momenta 1\1x che nasce a causa dell'inflessione w si tenga
canto che la assialsim1p.etr.!a
linearmente con la distanza dall'asse neut ro (Fig. 1.13b) per cui:
E E
ax= -
1
2
(c:x + vc:'P) = -
1
--
2
c:x (1.76)
- v - v
nel valutare il carico distribuito per unita di lunghezza si aggiunga a
PzTd<p il terrnine Ncpd<p che rappresenta la all'estensione
radiale ( o di " paralleio");
- nel valutare Ncp, si riconosca f:ix. = 0 , la contrazione laterale
non e (Fig. 1.13c).
a) b)
Figura 1.13
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici - L.Cedolin - A.A. 2005-06
1.7 TEORJA FLESS!ONALE PER GUSC! C!L!NDRJCI C!RCOLARJ SOTTO CARJCO ASSIALSIMMETRJCO
1. 7.1 Integrale generale dell'omogenea associata
Deterrniniamo innanzitutto l'integrale generale dell'omogenea associata alia
1.75. Tale integrale nel caso di azioni applicate solamente sui contorno ci dara
Ia soluzione cercata. L'eq. 1.75 puo essere messa nella forma:
(1.77)
Posta
(1.78)
l'equazione caratteristica risulta .A
4
+ 4a
4
= 0 e quindi
.>,
4
= -4a
4
= p (cos$+ isinB) (1.80)
in cui p = 4a
4
e e = 11'.
1
Per il teorema di De Moivre le radici n-esime hanna modulo p;; ed argo-
menta ( e + 2k7r) , e quindi:
AI
=
)2a = a(1 +i)
Az
=
)2 ( 31f . . 31f) ( 1 ')
a cos
4
+tsm4 =a - +'
.A a
=
)2 ( 51f . . 57r) (
1
.)
a cos
4
+tsm4 =a- _,
.A4
=
)2 ( 71f .. 71f) (1 ')
a cos 4 + t sm 4 = a - '
(1.81)
Appunti di \ezione su gusci ci\indrici e sferici- L.Cedolin- A.A. 2005-06
8
\
1.7 TEO RIA FLESS!ONALE PER GUSCI CILINDR!Cl C!RCOLARI SOTTO CARICO ASS!ALSIMM!lTRICO
La soluzione dell'eq. 1.77 vale allora:
---- - 1
W = D1 eA
1
x + DzeA
2
" + D3e>.,x + D4eA
4
x =\
. . . "! . '
D
3
e-'"") + e""(D1e"'" + D4e-'"")_) (1.82)
')
o)
'
' '
' '
' '
' '
.....
Figura 1.14
'
'
'
'
'
.. -.....
'
Si introduca ora nei termini moltiplicati per e"" il cambiamento di varia-
bile x = l :::- x (fig, ),l:la,}; i! cleJ_s_ecol1d()
_":!lora:
eo.x(Dleiax + D
4
e-iax) = eale-a:t1D
1
eiale-ia?+ D
4
e-ialeial) =
e-ax*[ ( eal n
1
eio;l) ( eal D
4
e-ial) eicr:cj
e-oi ( e-ia,;"+ (1.83)
Ricordando orale formule di Eulero ( eiox =cos ax+i sin axe e-iax =cos
ax - i sin ax ) e raggruppando le cost anti si ha:
Appunti di lezione su gusci cilindnci e sfenci- L.Cedolin- A.A. 2005-06
9
1.7 TEORlA FLESSIONALE PER GUSCI C!LINDRlCI CIRCOLARl SOTTO CARl CO ASSIALSIMMETRlCO
w = e-ax [C1 cos ax+ C
2
sin ax] + e-""''"[c
3
cos ax""'+ C4 sin at'] (1.84)
x"'=l-x
Il primo (Fig. 1.14b) !ol_na!-JsCi!-
lazione armqnica ;1: .C" ()_,_ mrrt_rgjJ se-
condo termjne a.ppres!Jnt!J, una oscijlazi()ne a.rmo_plca, Sft10re"ta_c.he_ha grigi!le
= L La lunghezza d'onda delle due oscillazioni vale
2;1 "
A = -;-F 4.83v hr
!---
(1.85)
Per efietto della smorzamento,k
dai S_tr:erni __ de_l_g!ls\'io __ ciUm!rico. di'l'entano trasc\lHJ.bil! dgpoo aY!' peJ:QOr -.
}Jno spazio parialla lU1lghezza ci'onda. Infatti ilra1morto _fra l'ampiezza
d"_lgoscillazione dopoun percorso pari a A ed il suo valore iniziale vale (Fig.
1.14c):
e-a(x+-1) 1
--- = e-a.\ = =
e ax e2rr 535.5
1
"'0.2% (1.86)
Anche lo stesso rapporto calcolato dopo un percorso pari a A/2 e comunque
piccolo e spesso trascurabile:
1
-a..1
= e 2
e nx
e"
1
23.14
c:c4% (1.87)
Se un tuba ha una lunghezza maggiore di A ( od anche A/2) ed e assoggetta-
_boEdi :1: ::_0 e a;::_}, ()g]1i_p\1I)to di;Tar',za
dal bordo _ipJe_ri9__r_e_a.),/_H_soggeHg proveniente c_\al_
bordo (Lm!rla_aJlcJra d_\"tl!b() l1ln$o").
Dall'eq. 1.85 risulta che A e inversamente proporzionale ad a e diretta-
mente proporzionale al raggio di curvatura ,. ed allo spessore h . Ad esempio
se si considera un serbatoio cilindrico a vente spessore h =

r si ha che
= 4.83 = 0 54
2 2 V 2c{" r
(1.88)
e .9-uindi U_Il __ serbatoio alto circa IJ1eta _del raggi() puo gia essere considerato
cPine un tuba llll}go.
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici- L.Cedolin- AA 2005-06 10
1.7 TEORJA FLESSIONALE PER GUSCI CILINDRJCI C!RCOLARJ SOTTO CARl CO ASS!ALSIMMETRJCO
S_i noti che, al contrario di quanto avviene nei 1t(l'fLtlJ;J_cl_ityrbo
ad unit_ estrergitasi pJ;(JpagaJ;ino all'altra indipende;Jtem!ll1te ,d<!!la Jungl:tezz>J,.
]'lelc;a.so_dfli .t_upiJ'interY!lto_cl<JJl" pQrtam'l. cii para.llelo, Jil()\to_IJE.tf()rte in
_g"_nerale diQuella flessionale (soprattutto per spessori h piccoli), !Cleteunipa
1Jno smorzamento mol to rapido._ Nel caso della
obbedisce alia stessa equazione differenziale, Ia rigidezza flessionale.e note':ole,
.P:er cui alia del terreno ha una importanza relativa
rr1inore.

La soluzione dell'eq. 1.77 puo essere espressa convenientemente come
segue:
w = ce-ax sin (ax+ 7,1>)
Le sue derivate sono date da:
= -a
3
2vf2ce-ax sin (ax+ 7,1> -
3
:)
(1.89)
(1.90)
(1.91)
(1.92)
e sono deducibili semplicemente !'una dall'altra con uno sfasamento di n/4
della funzione sinusoidale e Ia moltiplicazione per il fattore ( -avf2).
Note allora le espressioni di w e delle sue derivate e imrnediato risalire a
queUe di )), j\!fx e Qx essendo:
(1.93)
II distmbo flejonaJE!_JlLOYQ\:_>'!d!DChe Ja_n<lSdta
_ N'P _e diun' N'P .date da:
,---- ------- - Eh - -\
i N'P = Elu:'P = Eh- =--ce-ca sin (ax+ 7,1>)
\ - ...... R.- .. R - - ... --......... ,
(1.94)
(1.95)
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici- L.Cedolin- AA 2005-06 11
1.8 CALCOLO Dl COEFFICIENT! Dl INFLUENZA AI BORDI
1.8 Calcolo di coefficienti di influenza ai bordi
1.8.1 Azione di taglio Q
0
applicata ai bordi (Fig. 1.15a)
)

b)
X
o)

L

l
11
p, -pg(L- x)
Figura 1.15
si ha Mx =
da cui
(1.96)
dacui
(1.97)
Si ottiene allora:
Qo -ax . ( 7r)
w=---e sm ax+-
2Da3 2
(1.98)
(1.99)
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici- L.Cedolin- A.A. 2005-06
12
1.8 CALCOLO DI COEFFICIENT! DIINFLUENZA AI BORDI
(
8w) Qo 2a
2
1
= 8x x=D = 2Da
2
= {3Qo
(1.100)
M D
22 ( Qo -ax) . Qo -<>x .
x =- a ---
3
e s1nax = -e s1nax
2Da a
(1.101)
1.8.2 Coppia flettente M
0
applicata ai bordi (Fig. 1.15b)
!
Per x = 0 si ha Qx = O',cioe:
. '
da cui
3
,p = ;rrr
\ Sernpre perx = 0 si h_a Mx = .Mo\cioe:
D
220 -<>0 ( 311' 11') "'
- a e sm a 0 +
4
- '2 = Jv1o
da cui
C=
Si ottiene allora:
W=
Mo _ . ( 311')
r.;
2
e ox sm ax+-
yL.Da 4
1
= (8w) = Jvfo = 4a
3
lYio
8x x=O Da (3
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici- L.Cedolin- A.A. 2005-06
(1.102)
(1.103)
(1.104)
(1.105)
(1.106)
13
1.9 ESEMPIO Dl SOLUZIONE CON IL METODO DELLE FORZE
1.8.3 Pressione idrostatica
Si consideri ora un tubo cilindrico libero aile estremita e soggetto ad una
pressione idrostatica Pz = -pg (L- x) (Fig. 1.15c). L'integrale particolare
dell'equaziane:
risulta essere
W=
pg (L- x)
=
pg (L- x)
D
pg(L-x)
{3
(1.107)
(1.108)
Poiche['e_q. 1.108 _ d<i luago aMx = 0 eQx particolare
soddisfa anche all13 e_O!l_<!i?>ia!lia_lcontorno: qell'omogenea
associata risulta allora essere nullo dovenda saddisfare candiziani al cantarna
----- ------------- -- ------ -- --------
s_to.aJicJle_nulle. Si _realizza quindi un regime puramente membranate ehesoddi-
sfa rigarasamente aile equaziani con accoppiamenta fiessianale-membranale.
Si ha allora:
pgL L
6. =- (w)x=O = 4Da4 = 7JP9
(1.109)
(1.110)
1.9 Esempio di soluzione con il metoda delle forze
Si cansideri un tuba cilindrica incastrata alia base e sattapasta ad una pres-
siane idrostatica (Fig. 1.16a). Mettendo in evidenza taglia X
1
e momenta
x2 all'incastro, si possano scrivere le equazioni di cangruenza utilizzanda i
caefficienti di influenza prima travati (Fig. 1.16b,c):
(1.111)
da cui
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici- L.Cedolin- A.A. 2005-06
14
)
L
1.9 ESEMPIO Dl SOLUZIONE CON IL METODO DELLE FORZE
*
I
I
{
X1 = ~ (2aL- 1)
X2 = ~ (aL- 1)
b) o)
'
'
'
'
'
'
'
'
'
x;"'-
d)
w Mx
Figura 1.16
+
'
+
'
'
'
'
'
'
'
J
x,
(1.112)
Per risalire al regime deformative e flessionale occorre ovviamente applicare
il principia di sovrapposizione degli effetti.
Spostamento
1/J='!!_
2
1/J = 3rr
4
' '
\. /
Appunti di Jezione su gusci cilindrici e sferici- L.Cedolin- A.A. 2005-06
(1.113)
(1.114)
(1.115)
15
1.9 ESEMPIO DI SOLUZIONE CON JL METODO DELLE FORZE
Azione membranale
pg (L- x)
wo =- 4a4D
Nei tratti in cui WJ = w2"' 0 si haw = wo e quindi
pg (L- x)
N'P =Eh =pg(L-x)7'=Pz7'
(3T
che corrisponde alla soluzione membranale.
Momento fiettente M x
Mx = Mx1 +Mx2+Mxo
(1.116)
(1.117)
(1.118)
(1.119)
Nel nostro caso iVfxo = 0, A1xl e iVfx2 si possono esprimere attraverso le
eq. 1.91 e U)3, che danno
sostituendo i valori di C e 1/J trovati per w
1
e w2.
M omen to fiettente M 'P
Ricordando l'eq. 1.95 si trova
',''
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici- L.Cedolin- A.A. 2005-06
(1.120)
(1.121)
16
NOTAl
Nel caso il disturbo flessionale provenga dal bordo superiore e si voglia utilizzare Ia
coordinata x' , risulta
Si vede allora che, se si vogliono utilizzare le stesse relazioni usate per il bordo inferiore,
occorre considerare un taglio Q.: = -Qx (Fig. 1.16e ).
Analogamente occorre adottare tma convenzione opposta per Ia rotazione (Fig. 1.16f) a!
bd
'h" . dw
or o, cos1 c e s1 possa an cora scnvere y = dx .
Naturalmente si mantiene M' x = Mx , cioe momenta positivo che tende le fibre interne.
(e)
x*
)
t r /
I '
~
)
Fig.1.16
(f)
x*
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici- L.Cedolin- A.A. 2005-06
17
\
\
\
\
1.9 ESEMPIO 01 SOLUZIONE CON IL METODO DELLE FORZE
1.9.1 Effetto di una sollecitazione Nx =J 0
Figura 1.17
Nella trattazione precedentemente svolta si era supposto Px = 0 e Nx = 0.
Analizziamo ora il caso, frequente nella pratica, in cui Px = 0 rna Nx sia nota e
costante lungo il tubo {Fig. 1.17), immaginando di separare questo effetto da
quelli gia ana,lizzati e dovuti a Pz
Una via per studiare questo effetto sarebbe quella di riconsiderare i passaggi svolti>
togliendo l'ipotesi Nx = 0 e giungendo quindi ad una diversa equazione differenziale
---- - ------------- - ---- -------------- -- ----------------------
risolvente.
Ci proponiamo qui invece di affrontare il problema calcolando ancora gli effetti di una
pressione estema Pz e delle iperstatiche agli estremi supponendo che Nx sia nullo (utilizzando
quindi la formulazione precedentemente esposta), sovrapponendo pen) a ffi!._esti
dell' N.x.!: 9. su 2i _
Esaminiamo quindi la situazione di Fig. 1.18a in cui e rappresentata tma parete cilindrica
sotto una azione interna (per unita di lunghezza) di compressione P nota ( che deriva
generalrnente da carichi permanenti sovrastanti la parete). Siccome per definizione le azioni
membranali normali sono positive se di trazione, si ha_ N - :-:! (Fig. 1.18b ). La sollecitazione
ax risulta allora data da
Nx p
a =- =--
x h h
Se consideriamo di sernicilindro _ (Fig. 1.18c) . in direzione normale al
piano diatl!_eta!e! .f'!p_ = 0 e quindi a rp = 0 . La deformazione circonferenziale
risulta allora
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici- L.Cedolin- A.A. 2005-06 18
(a)
Consideriarno ora un elemento eli parete (Fig. 1.18d) lungo ds nella direzione
circonferenziale. Per effetto della deformazione circonferenziale E:rp , esso assumerir Ia
lunghezza ds' tale che
ds' -ds
ds
e conispondentemente il raggio della parete pas sera da r a r . Siccome ds = r d rp ,
ds' = ,. drp sostituendo si hova
r drp-r drp
=
/'dtp
e quindi
'' . ''' ' p. /'
6.r=r -r=E: r=v--
Eh
che e lo spostarnento da inserire nelle equazioni di congmenza.
, __ -- -- ' - -- - - ' - . .
Si noti come in questa situazione ( N, "'0) U(}!l_\'algapiu Ia relazione N rp =-E h che
ave\farrwutiliz2:ato per dedurre Ia equazione differenziale risolvente nel caso N, = 0.
PJ

r
----------
'---r------'-6x--i
r---r' '
(b) (c)
'>

'


r

'
No'
(d)
J J I J I J <Jx
1---7
, ___ , ,---) (
,___ ... ,cr.=O)
li---1 1---7
(---L _____ J---7
T 11111
1---ds -----1
1-----ds' ------1
Fig. 1.18
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici- LCedolin- A.A. 2005-06
N.=o-.
19
1.10 SOLUZIONE CON !L METODO DEGLI SPOSTAMENTI
Si puo a questa puntorisolvere ilcaso di unserbatoio incastrato alia base
(FiiJ_.fg,;:y-;; Nx = -P , sia all;, pressione
idrostatica p:;Si nota che per !;,_ sovrapposizione degli effetti, si
separatamente le due situazioni (Fig. 1.19b e 1.19c), !a
defie quall-gia 8.nalizzata. Lasituazione di Fig. 1.19d si puo conside-
-- - - - .
rare somma di tre situazioni (Fig. 1.19e,f,g) gia studiate, determinando X1e
x2 attraverso le equazioni di congruenza
(1.129)
o)
+
p p p p
d)
o) Q
g)
+
+
x, x,

x,

////////////
Figura 1.19
'
..
I ;I \ I _-.
'
Appunti di lezione su gusci cilindrici e sferici- L.Cedolin- A.A. 200506
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