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Metallurgia e materiali non metallici

La duttilit la caratteristica di un materiale di deformarsi quando sottoposto a sforzo, prima di arrivare alla rottura. Cristalli e celle elementari Le strutture cristalline (o ordinate) presentano una geometria regolare (quarzo); quelle amorfe hanno la cartteristica di essere trasparenti alla radiazione luminosa (vetro). Molti materiali presentano caratteristiche parzialmente ordinate e parzialmente amorfe ottenuti tramite processi termici. Particolari materiali sono i vetri metallici che hanno peculiari propriet elettromagnetiche e rigidezze elevate (che permettono di ridurre al minimo la dissipazione di energia; es.: racchetta da tennis o mazza da golf). Il reticolo cristallino una costruzione del tutto teorica che segnala le coordinate dello spazio in corrispondenza delle quali si trovano gli atomi che costituiscono il materiale. La costituzione reale ed effettiva del reticolo detto cristallo (che quindi una reale disposizione di atomi secondo il modello definito dal reticolo). E stato dimostrato che non esistono infinite disposizioni possibili per gli atomi nello spazio. Esiste un numero limitato di strutture elementari secondo cui gli atomi si possono reciprocamente disporre: sette sistemi cristallini elementari. Per ognuno di questi esistono delle varianti che fanno s che le totali disposizioni elementari possibili siano quattordici. I sistemi si differenziano secondo i rapporti tra i lati e secondo gli angoli esistenti tra i lati della cella: per la cubica abbiamo dimensioni uguali con angoli di 90; per l esagonale abbiamo solo due dimensioni uguali e gli angoli sono di 90, e di 120; per la tetragonale abbiamo due dimensioni uguali e tutti gli angoli di 90; ecc. Nel caso del triclino non c simmetria all interno della singola cella, ma questo non significa che la struttura complessiva del materiale non sia simmetrica. Per i metalli si tratta solitamente di celle cubiche o esagonali. A seguito di una deformazione i cristalli subiscono una deformazione e uno spostamento, ma soprattutto una rotazione che alla base della anisotropia, che un cambiamento delle caratteristiche del materiale a seconda della sua orientazione nello spazio (ad esempio la conducibilit elettrica che diversa a seconda della direzione in cui orientato un cristallo, o le sue capacit di diffrazione della luce). Le strutture amorfe esistono poich le grandi differenze di dimensione tra anioni e cationi prevalgono sulla tendenza a disporsi con un legame con la minima energia possibile. L impacchettamento pi denso possibile quello a base esagonale, che ben distinto dalle celle esagonali. Alcuni materiali variano le proprie strutture cristalline in base alle condizioni ambientali (temperatura). I metalli con struttura cubica a facce centrate hanno la caratteristiche di potere essere molto deformati senza che si rompano (elevata duttilit). I piani lungo cui avviene la deformazione delle celle elementari sono sempre i piani e le direzioni a maggiore densit atomica: ad esempio le diagonali dei cubi nelle strutture cubiche a corpo centrato. Le combinazioni di questi piani e direzioni sono chiamate sistemi di scorrimento della cella atomica. La capacit di deformazione crescente secondo questo ordine: cubica a facce centrate, cubica a corpo centrato, esagonale compatta (dipende dal numero di sistemi di scorrimento possibili: molti sistemi -> alta deformabilit). Immaginiamo che durante un raffredamento un materiale cambi struttura da cella cubica a corpo centrato a cubica a facce centrate: noteremo una forte discontinuit nel volume occupato dal materiale (in pratica una contrazione violenta); ci dovuto al differente fattore di compattazione atomica tra la due strutture. Tramite l alligazione si riescono a stabilizzare alcune celle (che tipicamente si formano a temperature elevate) anche a temperature ridotte: consiste nell aggiunta ad un metallo solvente di altri elementi (C, N,

altri metalli...) per ottenere una lega: una soluzione chimica caratterizzata da rapporti stechiometrici variabili. Una fase una porzione di materia omogenea rispetto alla strutture cristalline di cui composta. Propriet meccaniche Un materiale con elevato modulo elastico (modulo di Young) trasmette pi facilmente le vibrazioni. L acciaio ha un modulo elastico di 210 GPa, il Pb solo 18 GPa. Se si deforma plasticamente un materiale, il suo carico di rottura viene spostato a destra di una misura pari alla deformazione ottenuta rispetto al materiale di partenza (in un sistema con deformazione sulle ascisse e carico sulle ordinate). Il fenomeno della strizione consiste nella diminuzione della sezione del materiale durante un allungamento. Per il test di trazione va considerato che se c strizione, il carico effettivo sul materiale aumenta rispetto a quello nominale (per via della diminuzione della sezione). La superficie sottesa alla curva sforzo-deformazione la tenacit, definita come l energia assorbita dal materiale nel tratto elasto-plastico, ovvero prima di giungere alla rottura. L unit di misura il Joule/m3. La resistenza invece la capacit di opporsi alla deformazione. Generalmente un materiale resistente non tenace, e viceversa. Un materiale in cui le dislocazioni si spostano facilmente poco resistente, ma assorbe (e quindi dissipa) molta energia, per cui maggiormente tenace. In un grafico deformazione-sforzo abbiamo un primo tratto lineare con pendenza positiva detto tratto elastico, in seguito si ha lo snervamento e la pendenza diviene nulla; successivamente lo sforzo ricomincia a salire con andamento logaritmico (zona grandi deformazioni); l ultima zona che ha pendenza negativa quella della strizione che conduce alla rottura. Diagrammi di fase Sono distinti in base al numero di sostanze: sostanze pure, binari, ternari. Studieremo i diagrammi che indicano la distribuzione delle varie fasi in funzione della composizione chimica dei materiali e della temperatura, e la loro organizzazione reciproca. La particolare organizzazione delle fasi prende il nome di costituente strutturale. I diagrammi di fase sono utilizzati per lo studio delle leghe metalliche e dei sistemi ceramico-vetrosi, fino alla produzione dei cementi e alla lavorazione delle scorie dei forni per metallurgia. Sono sempre rappresentati all equilibrio (stabile o metastabile) con l ambiente circostante (nessuno scambio di massa, oppure velocit reaz. diretta = velocit reaz. inversa). Metastabileindica una situazione in equilibrio, in cui per la struttura raggiunta dalle fasi non corrisponde esattamente a quella prevedibile ponendo la variazione dell energia libera uguale a zero (ad es.: per gli acciai abbiamo Fe3C, la teoria invece prevederebbe: 3Fe + C). A delimitare le fasi in un sistema binario non c una sola linea (come avviene ad es. nel caso dell H2O), bens due linee distinte: la linea del liquidus, al di sopra della quale la lega del tutto liquida, e la linea del solidus, al di sotto della quale la lega del tutto solida. La zona compresa tra queste due linee un intervallo di temperatura in cui abbiamo una transizione tra le fasi. Per i sistemi binari possiamo avere composti perfettamente miscibili, perfettamente immiscibili oparzialmente miscibiliallo stato solido. Abbiamo immiscibilit quanto la retta T=TE attraversa tutto il diagramma. Distinguiamo inoltre i tipi di trasformazione in peritettica, eutettica, eutettoidica. Diagramma Ferro Carbonio Per ci che riguarda il diagramma Fe-C considereremo prevalentemente quello metastabile e quello Fe3C. Abbiamo i campi monofasici (forme allotropiche) delta, gamma e alfa (CCC, CFC, CCC; da temp. pi alta a temp. pi bassa). Le tre fasi all equilbrio metastabile sono ferro alfa, ferro gamma e carburo di ferro. I componenti strutturali sono austenite, ferrite, perlite, cementite (primaria, secondaria, terziaria). La perlite resiste efficacemente alla propagazione di una cricca. Per aumentare la resistenza del materiale, dunque, utile avvicinare i fasci che la compongono.

Trattamenti termici Oltre determinate velocit di raffreddamento si possono ottenere delle situazioni di non-equilibrio. In particolare varia l organizzazione tra ferro alfa e carburo di ferro.(La diffusione in un solido vale: D=D0exp(-Q/RT), dove Q l energia di attivazione). In pratica il ferro alfa non riesce ad espellere in una nuvola tutto il carbonio che contiene, ma va a creare delle piccole placchettedi carburo di ferro che si dispongono tra un ago di ferro alfa e l altro. Le fasi sono quelle dell equilibrio; tuttavia il costituente strutturale non pi lo stesso: in questo caso otteniamo la bainite. Bainite superiore se le placchette si dispongono parallelamente agli aghi di ferro alfa (550-350C); bainite inferiore se sono disposte con angolo di 45. Quella superiore ha maggiore duttilit, tenacit e resistenza. Aumentando ancora la velocit di raffreddamento otteniamo anche fasi diverse rispetto a quelle di equilibrio; si forma la martensite. Questo poich il carbonio non ha modo di diffondere e resta intrappolato nella cella, in una struttura di tipo tetragonale con parametri cristallografici prodotti da una distorsione (appunto l intrappolamento di C). La martensite una fase estremamente dura e molto fragile. Scaldandola anche a temperature inferiori ai 727C (dove otterremmo austenite), riattiviamo il processo di diffusione di C, e il tetragono tende nuovamente verso la cella tipica dello stato di equilibrio. In ingegneria si sfruttano questi cambiamenti strutturali giocando sulla velocit di raffreddamento e sul riscaldamento. Gli acciai martensitico-ferritici combinano elevate durezze con una buona tenacit. L acciaio Hadfield composto dal 13% di manganese e dall 1,3% di C, ed completamente austenitico; ha elevatissima tenacit ed in seguito ad urti si incrudisce, e le isole di austenite si trasformano in martensite aumentando la resistenza. Perci viene utilizzato ad esempio per le casseforti. Nelle curve CTT (Continuous Cooling Transformation) non abbiamo trasfromazioni isoterme ma raffreddamenti continui; vengono utilizzate per i processi di tempra, normalizzazione e ricottura. I trattamenti termici vengono distinti in supercritici, intercritici, subcritici, distinti in funzione della microstruttura ottenuta prima di iniziare il raffreddamento.Supercritico quando abbiamo un costituente strutturale completamente austenitico; intercritico per una combinazione di austenite e perlite o ferrite; subcritico se l austenite assente. Il tipo di situazione definito dalla temperatura a cui riscaldiamo il materiale: se entriamo completamente nel campo gamma siamo in presenza di un tratt. supercritico; intercritico se siamo in posizione intermedia tra il campo gamma e i 727C; subcritico se siamo al di sotto dei 727C. Le curve che separano il campo supercritico dall intercritico sono chiamate Ac3 (sotto lo 0,77% di C) o Acm (sopra lo 0,77%); la curva che separa l intercritico dal subcritico detta Ac1 . I tratt. supercritici sono la ricottura, la normalizzazione e la tempra; l unico tratt. intercritico utilizzato comunemente la tempra intercritica, usata per gli acciai dual phase; i tratt. subcritici sono la ricottura di globulizzazione (o ricottura di lavorabilit), il rinvenimento, la distensionee il patentamento (utilizzato per le funi). Una tempra intercritica pi un rinvenimento detta bonifica. La tempra di soluzione riguarda le leghe di Al, ma non viene trattata con le curve CTT. Ogni trattamento parte da T>Ac3; una volta raggiunta in superficie la temperatura desiderata, bisogna mantenerla per un tempo uguale alla sezione del pezzo (in cm2) diviso 1,8 volte (in ore). Trattamenti Supercritici Dalla ricottura si ottengono fasi e costituenti in equilibrio termodinamico, attraverso raffreddamenti lenti ; il tasso di raffreddamento misurato in C/s o K/s. I tassi variano dai 5 ai 12C all ora, fino a 380C. Il trattamento deve essere realizzato con tassi man mano inferiori all aumentare degli elementi alliganti presenti in lega. In pratica la traiettoria di raffreddamento si sposta pi a destra e in basso. La ricottura utilizzata per migliorare la deformabilit plastica dei materiali.Si ottengono grani coarse (grossi). Se lungo la traiettoria nel punto di intersezione con la linea di demarcazione tra i costituenti segnato un numero, indica la percentuale in volume dei costituenti (70 nell intersezione tra la linea A+F: 70% di ferrite). La normalizzazione interessa sempre fasi e costituenti all equilibrio; si ha un riscaldamento sopra Ac3 e permanenza a tale temperatura per realizzare la trasformazione ; viene realizzata con un raffreddamento pi rapido rispetto alla ricottura (in aria), per ottenere grani pi fini e anche perlite pi fine (che resiste meglio alla propagazione delle cricca di fatica), ottenendo migliore resistenza, tenacit, a discapito della duttilit.

La tempra (in inglese quenching, mentre tempering il rinvenimento) ottenuta con un raffreddamento drastico; si rimane sempre a sinistra delle fasi di equilibrio (rimanendo sempre nel campo austenitico, fino a scendere in quello martensitico, sotto Mstart). La velocit critica di tempra una curva che delimita il  campo della tempra; : La tempra bainitica si ottiene in intervalli di raffreddamento che permette di passare attraverso il campo bainite; in pratica si attua un primo raffreddamento fino circa al naso della bainite, successivamente si diminuisce la velocit (o si arresta il raffreddamento, compiendo un attraversamento isotermo), per entrare completamente nel campo bainite. E utilizzata per la costruzione di componenti tubolari (pipeline per oleodotti, gasdotti); si utilizza come alligante il boro per ottenere pi facilmente struttura bainitica (e non martensitica). Le strutture bainitiche conservano buona tenacit senza bisogno di rinvenimento. La superficie degli oggetti funge da schermo termico nei confronti del cuore durante i processi di raffreddamento (ad acqua, olio, bagni di sale), quindi c una differente velocit di raffreddamento. Questo comporta una differente struttura tra esterno e interno: martensitica in superficie, austenitica nel cuore. La martensite ha un volume specifico maggiore dell austenite, perci quando anche il cuore si raffredda, tende a espandersi, trovando per la resistenza della superficie (gi martensitica e gi raffreddata), la frattura e si ha formazione di cricche. Per evitare ci, si utilizzano sistemi tempranti meno drastici, ovvero sistemi che asportino il calore meno drasticamente, come i bagni di sale; H2O un pessimo mezzo di raffreddamento (poich evapora e crea un cuscinetto di vapore). Trattamenti Intercritici Per la tempra intercritica si parte da una fase intermedia composta da austenite e ferrite e si effettua un raffreddamento rapido, ottenendo una struttura martensitico-ferritica(in inglese dual phase). Acciai di questo tipo sono utilizzati per le culle dei motori automobilistici o per le barre anti-intrusione. Hanno basso modulo elastico (circa il 10% in meno degli altri acciai). Trattamenti Subcritici La ricottura di lavorabilit ha lo scopo di trasformare le placchette di cementite o le lamelle di carburo di ferro in globuli di carburo di ferro. Viene chiamata di lavorabilit perch questa struttura del carburo di ferro migliora le possibilit di lavorazione con macchine utensili e la deformabilit plastica (e permette quindi lo stampaggio). Si parte da 20-40C sotto la temperatura di formazione dell austenite. E pi vantaggiosa della ricottura completa, che richiede di salire 50C sopra la temperatura di austenitizzazione. La ricottura subcritica realizzata a 680C, quella supercritica a 860C. Il tempo del trattamento uguale a quello degli altri processi (sezione in cm2 diviso 1,8). La ricottura pendolare consiste nel fare oscillare la temperatura per ottenere migliore globulizzazione; si usa solo per pezzi di dimensioni ridotti. Il rinvenimento consiste in un riscaldamento fino a una temperatura tra i300 e i 600C per tempi che variano in base alla tenacizzazione che si intende ottenere: maggiore il tempo, maggiore l incremento di tenacit; allo stesso modo: maggiore la temperatura, maggiore l incremento. Il parametro di rinvenimento dato da: con T: temperatura; t: tempo; C: costante del materiale La distensione un tipo particolare di rinvenimento con riscaldamento sino a 250C. Serve per eliminare le tensioni residue nel materiale, formatesi durante i trattamenti termici. Ci importante se si prevedono lavorazioni con macchine utensili, poich eliminare una porzione in tensione provocherebbe una deformazione del pezzo. Materiali ceramici Le specie chimiche che formano il vetro (acide) hanno basso numero di coordinazione. Il gruppo silicatico il formatore per eccellenza: SiO2; inserito in un materiale prevede il posizionamento di Si al centro di un tetraedro i cui vertici sono O; il legami sono detti ponti ossigeno. Questi tetraedri non riescono a organizzarsi secondo un ordine periodico nello spazio. Inserendo un modificatore del vetro (sostanze

basiche: calce CaO; magnesia MgO) si romponono i ponti ossigeno. Le sostanze che assumono a volte un comportamento e a volte un altro sono dette anfotere (ad es. l allumina). I ceramici sono soggetti al fenomeno della fatica statica: in pratica la propagazione di cricche in modo automatico dopo che uno sforzo ne ha innescata una, in particolare nel caso di sforzi in trazione (mai in compressione). In base alla geometria delle cricche possibile determinare il tipo di carico che il materiale ha subito. Ad esempio su un bicchiere un cricca disposta a spirale indica un carico in torsione (rotazione lungo l asse verticale del bicchiere); una disposizione a raggera indica un impatto (ad es. un sasso contro il parabrezza). Quando la velocit di propagazione della cricca (ad es. in seguito a un impatto) supera un valore critico, la singola cricca si divide in varie cricche. Si pu risalire all energia dell impatto con la formula dove rbollino indica il raggio del cerchio che si forma in seguito a impatto (vale sempre l es. del sasso contro il parabrezza). La malta una miscela di cemento, acqua e sabbia; il calcestruzzo una miscela di cemento, acqua e ghiaia. Il cemento con aggiunta di acqua chiamato pasta. I cementi sono classificati con la lettera C seguita dal valore delle resistenza cubiche alla compressione (misurate con un provino cubico): il primo numero indica il carico minimo che pu essere sopportato. La resistenza bassa e per ovviare a questo problema si utilizzano le armature e le reti elettrosaldate. Il legante del cemento funziona includendo nella struttura una certa quantit d acqua (per questo quando si fanno le gettate si cerca di inumidire la superficie). La reazione chimica base : 2Cao SiO2 + XH2O --> 2CaOSiO2H2O. Il cemento Portland ha leganti a base di particolari silicati e calcio (in generale sono formati da 2CaO e SiO2, oppure 3CaO e SiO2) che gli garantiscono buone propriet.

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