Sei sulla pagina 1di 9

I MATERIALI CERAMICI

I materiali ceramici sono fatti da materiali inorganico, non metallici, caratterizzati da legami di
diverso tipo e forza. Presentano una rottura di tipo fragile se riscaldati ad alta temperatura.
CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI CERAMICI
1. Tradizionali ordinari: sono costituiti essenzialmente da un materiale argilloso, silice e
feldspati
2. Speciali avanzati: comprendono lo zirconio, ossido di alluminio (Al2O3), base di carburi

MATERIALI CERAMICI DOPO LA COTTURA TRADIZIONALI:


 PASTA O TESSITURA POROSA:
 Sono opachi e terrosi alla frattura;
 Permeabili al gas e ai liquidi;
 Assorbenti;
 Lo scheletro del materiale presenta dei pori comunicanti tra loro;
 Possono essere colorati o incolori:
 Colorati:
 Terra cotta
 Laterizi
 Refrattari
 Faenza
 vetrinate
 smaltate
 Incolori:
 terraglie tenere (ricche di CaCO3)

 PASTA COMPATTA O NON POROSA:


 Si presentano luce ti alla frattura;
 Impermeabili ai gas e ai liquidi;
 Non assorbenti;
 Le particelle cristalline dal punto di vista strutturale sono immerse in una fase vetrosa (i
pori sono chiusi);
 Classificata in coloranti o incolori:
 Colorati:
 Gres;
 Incolori:
 Terraglie forti
 Porcellana
 Tenera
 dure
Come abbiamo detto in precedenza, i materiali tradizionali sono costituiti da:
ARGILLA
o Le argille sono rocce naturali, presenti in forma incoerente o compatta
o Contengono una o più minerali argillosi
o Sono accompagnati da componenti non argillosi;
o Sono formate da silico alluminati che sono silicati idrati di alluminio (caolinite);
o Questi silicati hanno una struttura tetraedrica silicea:
- Il silicio è circondato da 4 ossigeni disposti al vertice di un tetraedro;
- Nella lamina idrata (Al3+) può circondarsi di gruppi -OH ai vertici di un ottaedro regolare
- La caolinite, è formata dalla sovrapposizione di un piano tetraedrico e ottaedrico
- I costituenti argillosi di natura cristallina, risultano formati da strati di ossigeno e gruppi
-OH, che circondano il silicio o Al3+
o I minerali non argillosi sono costituiti da: carbonato di calcio (CaCO3), quarzo feldspati,
ossido ferrico (Fe2O3), ossido ferroso (FeO), mica e altre sostanze;
o Il sistema acqua e argilla conferisce plasticità all’insieme se opportunamente dosato e,
riscaldato elimina acqua senza perdere la forma acquisita

SILICE
o Può presentare diverse polimorfiche che in cui si ha il Si al centro.
o I raggruppamenti tetraedrici si possono legare tra loro in modo da avare una sequenza
continua di ossigeni- silicio
o La silice cristallina o amorfa, può andare incontro a due processi:
1. Se viene fusa e poi raffreddata molto lentamente, nonostante l’elevata viscosità si riesce
ad ottenere la formazione di una struttura ordinaria a lungo raggio (silice cristallina);
2. Se la silice viene raffreddata meno lentamente a partire dallo stato fuso, la viscosità non
permette la formazione di una struttura ordinaria a lungo raggio (silice di vetro). La
viscosità diminuisce in presenza di un ossido di calcio (CaO) e di un ossido di sodio
(Na2O)
FELDSPATI
o Sono alluminosilicati contenenti: K, Na, Ca con temperatura di fusione molto bassa e
durezza inferiore rispetto a quella del quarzo.
o Possono essere presenti sottoforma di:
- Ortoclasio
- Albite
- Anortite
o Consentono la comparsa di una fase liquida a temperatura più bassa e le sostanze che
riducono la temperatura di cottura sono chiamate fondenti
PREPARAZIONE DEGLI IMPASTI TRADIZIONALI
1. APPROVVIGIONAMENTO delle materie prime e d’esame chimico- tecnologico per valutare
la composizione, struttura e comportamento;
2. PURIFICAZIONE: comprende una serie di trattamenti per i prodotti più pregiati
3. FRANTUMAZIONE E MACERAZIONE: le materie prime vengono ridotte in piccoli pezzi e
lasciate macerare in solvente (per ricavare l’essenza del materiale);
4. VAGLIATURA: per regolare la granulometria delle particelle e allontanare le parti più
grossolane o corpi estranei;
5. DOSAGGIO E MISCELAZIONE: realizza dei dosaggi e poi la miscelazione può avvenire a secco
o a umido
A QUESTE FASI SEGUONO
6. FORMATURA: insieme delle operazioni che permette la modellazione degli impasti
ceramici. Può avvenire in vari modi:
I. A secco: avviene in appositi stampi, per azione della pressione che può essere
statica, dinamica o isostatica;
II. Stato plastico: si ricorre ad una pasta sagomata, con l’ossido di uno stampo, e di un
controstampo
III. Per colata: versando una sospensione collosa della massa ceramica, in uno stampo
di gesso di forma desiderata
7. ESSICAZIONE: i pezzi formati sono sottoposti per riscaldamento in forni, avviene
lentamente per evitare l’insorgere di tensioni interne (fessurazioni o rottura dei pezzi
stessi), viene eliminata l’acqua in eccesso
8. COTTURA: questo processo prevede la trasformazione irreversibile del preparato che ne
modifica le proprietà finali.
Le porosità tendono a diminuire il volume e ad isolarsi l’una con l’altra assumendo una
forma sferica e durante questa fase avviene il ritiro del materiale.
Possono essere aggiunti rivestimenti e coloranti: i rivestimenti possono essere vetri
trasparenti che comprendono le vetrine e vetri opachi che comprendono gli smalti. I
rivestimenti hanno bassa viscosità alla temperatura di applicazione, per garantire una
distribuzione uniforme su tutta la superficie.
I coloranti possono essere applicati prima o dopo l’applicazione del rivestimento o su
rivestimento vetrificato. Si presentano come polveri ceramiche contenenti ossidi metallici.
Tutto questo procedimento può essere effettuato su materiale ceramico crudo.

Come abbiamo detto in precedenza i materiali speciali avanzati sono costituiti da:
ZIRCONIA
Quando si parla di zirconia, si parla anche di diossido di zirconia (ZrO2).
L’ossido di zirconia è una polvere bianca, incolore, con una struttura cristallina polimorfo. Si
ottiene attraverso i processi chimici dal silicato di zirconio (ZrSiO4) e dal sub minerale raro
baddaleyte (diossido di zinco minerale).
COME SI OTTIENE?
Si ottiene dallo zircone, per trattamento con carbonio e clorurazione con cloro (Cl2), si ottiene con
il terzo cloruro di zirconio.

si possono ottenere:
1. per trattamento con vapore acqueo a 600 gradi seguito da calcinazione si ottiene il diossido
di zirconio
2. per trattamento con magnesio si ottiene lo zirconio.

L’ossido di zirconio può essere prodotto attraverso altri metodi tra cui la sintesi del plasma che
permette di raggiungere una granulometria estremamente ridotta dei cristalli.

LEGAME CHIMICO ALL'OSSIDO DI ZIRCONIO ZrO2

Nell’ossido di zirconio il legame è prevalentemente ionico(metallo e non metallo).


Nel solido in cui ogni ione è circondato da ioni di carica opposta, l’attrazione elettrostatica tra
cariche diverse determinano una disposizione compatta degli ioni: l’energia globale del solido è
ridotta al minimo.
Grazie al tipo di legame che lo caratterizza presenta:
-elevata stabilità chimica
-alto punto di fusione e quindi refrattarietà (alta tendenza a non reagire)
-elevate durezza e resistenza all’usura
queste tre vanno ad evidenziare i pro.
La compattezza limita i sistemi di scorrimento(dislocazioni) e comporta quindi la formazione di
cricche(spaccature) a bordo dei grani (componenti corpo cristallino) con conseguente fragilità del
materiale.
L’assenza di elettroni liberi che consentono il trasporto di cariche elettriche, rende la zirconia un
cattivo conduttore di calore e di elettricità allo stato solido, per cui trova importanti applicazioni
come isolanti termici ed elettrici.
E’ invece un buon conduttore allo stato fuso

STRUTTURA E PROPRIETA’
L’ossido di zirconio si può presentare in differenti strutture cristalline.
A pressione atmosferica le tre principali strutture sono: monoclina, tetragonale , cubica.
Le trasformazioni di fase sono accompagnate da una sensibile variazione di volume:
Nel passaggio da monocline a tetragonale si ha una contrazione di circa il 5% , nel passaggio da
tetragonale a cubico la variazione in volume è del 2,3% circa.
Durante il processo di raffreddamento nell’ossido di zirconio si verifica un passaggio dalla fase
tetragonale a quella monoclina più stabile, a cui si accompagna un aumento di volume dei cristalli.
Si generano così delle tensioni interne che provocano la disgregazione della struttura e
danneggiano componenti quali protesi, ponti e corone.
la cricca

Questo comportamento durante il raffreddamento distrugge o compromette la struttura dei


componenti realizzati in ossido di zirconio puro, l’ossido di zirconio puro è inutilizzabile per
qualsiasi forma di applicazione
TENACIZZAZIONE PER TRASFORMAZIONE DI FASE
Il controllo delle trasformazioni, in particolare da tetragonale a monoclina può portare notevoli
incrementi nelle proprietà meccaniche.
Se i grani di zirconia tetragonale sono inglobati all’interno di una struttura densamente
sinterizzata, una volta raggiunta la temperatura di trasformazione, non possono espandersi
liberamente trasformandosi in zirconia monoclina.
Rimangono quindi, a temperatura ambiente, nella fase tetragonale metastabile.
L’applicazione di tensioni esterne, che tendono a dilatare la matrice induce ad una trasformazione
tetragonale-monoclina.

Non appena una cricca inizia a formarsi, i grani di zirconia tetragonale vicino alla cricca sono in
grado di espandersi e trasformarsi, assorbendo l’energia della cricca e ritornando alla fase
monoclina stabile.
L’espansione adiacente alla cricca comprime la fessura e la arresta.
Il risultato finale è che nel propagarsi di una cricca all’interno del materiale parte dell’energia viene
dissipata per indurre la trasformazione di fase indicata sopra, in tal modo la tenacia a frattura del
materiale risulta migliorata.

OSSIDI STABILIZZANTI
Sono ossidi (sono metalli combinati con l’ossigeno) che vengono impiegati come additivi, disciolti
nella struttura cristallina della zirconia e hanno la funzione di rallentare o eliminare le
trasformazioni da una struttura cristallina all’altra.
Gli ossidi usati come stabilizzanti sono:
1. Ossido di magnesio (MgO);
2. Ossido di ittrio (Y2O3); consente di ottenere la migliore resistenza e la tenacità a incrinatura
3. Ossido di calcio (CaO);
4. Ossido di cerio (Ce2O3)

Ossido di zirconio stabilizzato con ossidi, presentano proprietà interessanti in campo industriale
1. Resistenza agli acidi: questo significa che avendo una forte resistenza agli acidi, si scioglie a
caldo in acido fluoridirico (HF) e acido solforico (H2So4)
2. Bassa conducibilità termica: è uno tra i valori più bassi tra le ceramiche attualmente
disponibili.
3. Buona resistenza agli sbalzi termici: significa che non si altera in presenza di un cambio di
temperatura repentino
4. Notevole resistenza alla flessione: non si
5. Buona tenacità e resistenza alla frattura
6. Basso coefficiente d’attrito: difficilmente crea attrito con gli altri materiali.

Nelle applicazioni dentali si utilizza soprattutto ossido di zirconio stabilizzato con ossido di ittrio.
La percentuale di ossido di ittrio, determina in quale reticolo cristallino verrà stabilizzato l’ossido di
zirconio.
Esistono tre tipi di ossido di zirconio stabilizzato con ossido di ittrio:
1. Completamente stabilizzato (FSZ):
- la percentuale molare di ossido di ittrio è superiore all 8%
- Solidifica in fase cubica,
- stabile dal punto di fusione alla temperatura ambiente.

2. Parzialmente stabilizzato (PSZ):


- La percentuale molare di ossido di ittrio, è compresa fra il 3 e 8%;
- Dalla temperatura di sinterizzazione fino a 500°C è presente la fase mista cubica e
tetragonale,
- Da 500°C fino a temperatura ambiente la fase mista è tetragonale e monoclina

- HK= è una durezza

3. Tetragonale policristallino (TZP):


- Con percentuale molare di ossido di ittrio inferiore al 3%;
- Si tratta di una forma particolare di ossido di zirconio parzialmente stabilizzato.
- Presenta infatti una struttura finemente cristallina

UTILIZZO DELLA ZIRCONIA: la zirconia può sostituire in ambito odontotecnico i metalli, rendendo
possibile l’odontoiatria metal-free.
Questo materiale si presenta bianco e meno invasivo quando è posto nel contesto biologico
dell'uomo.
L’elevata biocompatibilità lo rende un materiale dalle caratteristiche ideali per la sostituzione
delle leghe metalliche utilizzate nell’odontoiatria.

che funzione hanno e quali sono gli ossidi stabilizzanti


LAVORAZIONI IN ZIRCONIA
-PROTESI FISSE: corone o ponti
-COMPONENTI PRIMARIE PER CORONE:
-MONCONE PER IMPIANTI
-STRUTTURE DI PONTI SU IMPIANTI E BARRE AVVITATI.
CONFRONTO CON LEGHE METALLICHE: rispetto alla lega oro palladio platino (au-pd-pt);
la zirconia ha una temperatura di fusione molto più alta e quindi ha un più difficile procedimento
di fusione.
Per questo motivo la zirconia non viene quasi mai fusa ma viene fresata.
La densità degli ossidi di zirconio per uso dentale è di poco superiore a 6 grammi\cm3,mentre per
le leghe dei metalli , mentre per le leghe dentali ad alto tenore di oro la densità oscilla dai 17 ai 20
grammi\cm3.
La zirconia ha un coefficiente di dilatazione termica molto più basso rispetto alla lega oro palladio
platino, risulta quindi più stabile e più affidabile.
La conducibilità termica è inferiore a quella dei materiali metallici.
L’ossido di zirconio presenta moduli di elasticità dello stesso ordine di grandezza delle leghe di
metallo non nobili, decisamente superiore a quello delle leghe in metallo nobile.
E’ un materiale estremamente duro: la durezza vickers è compresa tra 1002\1003, per confronto
l’acciaio non legato presenta valori intorno a 700 e le leghe dentali a elevato tenore di oro con
valori fra 180 e 260.
l’ossido di zirconio è resistente a flessione ed è superiore rispetto a quella degli acciai speciali.

MODULO DI WEIBULL (dispersione della resistenza a flessione)

Rispetto alle leghe metalliche questo modulo è indicato il modulo di weibull che indica il grado di
dispersione dei valori misurati della resistenza a flessione di più provini attorno alla resistenza
media.
I moduli di weibull oscilla tra 10 e 25 maggiore è il valore, minore è la dispersione e quindi più
omogeneo e affidabile il materiale nel suo utilizzo.

 Biocompatibilità
L’ossido di zirconio è estremamente biocompatibile, non presenta il fenomeno del rigetto quando è
a contatto con i tessuti viventi.
Data l’elevata insolubilità del materiale è molto raro che finisca nel corpo del paziente componenti
dell’ossido di zirconio.
La ridotta conducibilità termica ed elettrica lo rende particolarmente adatto per pazienti sensibili
agli stimoli termici ed elettrici.
Non è invasivo per le gengive: la gengiva si conforma in modo ottimale all’ossido di zirconio, non
subendo ne irritazioni ne scolorimenti.
Persino il tessuto molle che ha subito una retrazione, può rigenerarsi intorno a un restauro in
ossido di zirconio.
Presenta minimo ritenzione di placca batterica.
È estremamente resistente alla corrosione e alla usura.
A livello estetico la zirconia, quando ricopre le leghe metalliche, risulta molto compatibile con i
colori dei denti
Risulta essere molto versatile nell’impiego, è consigliata per qualsiasi indicazione protesica, esclusi
i ponti estesi. Inoltre risulta essere molto precisa per le arcate, rispetto a quelle realizzate in
metallo fuso, grazie alla tecnica di lavorazione CAD-CAM
ALCUNI SVANTAGGI
- Si caratterizza per la rottura fragile come le ceramiche;
- La cementazione richiede tecniche leggermente diverse dalla classica metallo ceramica;
- È impossibile fare riparazioni importanti su strutture imperfette;
- L’invecchiamento è dovuto alla trasformazione di fase (tetragonalemonoclina)
- Sotto sollecitazione per accumulo di energia;
- L’acqua può innescare o favorire il processo;
- Costo elevato
CAD CAM
- cad serve per realizzare una progettazione tramite: il pc, scanner,e file in stl
- otteniamo acquisizioni dati di parti anatomiche( della cavità orale)
- e per rappresentazioni grafiche in 3D dei vari dispositivi
CAM: Ho bisogno del file STL che è interpretato da un software per dirigere i movimenti di una
specifica attrezzatura. Successivamente ho bisogno della stampante 3D. Con la fase di produzione
ho bisogno di disegni vettoriali che vengono trasformati in oggetti fisici reali che possono essere
realizzati in vari materiali e con tecniche di tipo sottrattivo e o additivo. Quelle sottrattive sono
fresatore per lavorazione dischi e per rifiniture. Quelle additive sono la stampa 3D, la stampa SLA,
la stampa di LP, la stampa FDM, il laser sintering e il laser mealting.
Come avviene acquisizione dei dati: attraverso il modello e l’acquisizione dell'impronta questi
vengono digitalizzati attraverso uno scanner da laboratorio scansionati e prodotti come modello
virtuale
il modello virtuale viene in mortato nel modulo d’ordine che definisce la progettazione cad la
quale viene trasformata

Le lavorazioni CAM possono essere sottrattive comprese i dischi o additive. Da queste, si


producono ausili e dispositivi protesici

Potrebbero piacerti anche