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LE LEGHE DI ALLUMINIO, TITANIO,

MAGNESIO E RAME
Le Leghe di Alluminio
L’alluminio e le sue leghe sono caratterizzati da una bassa densità (2.7 Kg/dm3 in confronto ai 7.85
Kg/dm3 dell’acciaio), elevate conduttività elettrica e termica e resistenza alla corrosione in alcuni
ambienti comuni tra cui quello atmosferico.
La maggior parte di queste leghe vengono stampate facilmente per effetto della loro elevata
duttilità, determinata dalla struttura cristallina a reticolo cubico facce centrate che caratterizza
l’alluminio.
Le leghe di alluminio hanno, in generale, caratteristiche meccaniche inferiori rispetto a quelle degli
acciai: esse, tuttavia possono essere migliorate ricorrendo all’aggiunta di elementi in lega (tra i più
rilevanti rame, magnesio, silicio, manganese e zinco) ed al meccanismo di rafforzamento per
precipitazione.
Il principale limite dell’alluminio è invece il suo basso punto di fusione (660°C) che limita la
massima temperatura a cui può essere impiegato.
Il rafforzamento per precipitazione prevede
tre fasi:
► trattamento termico di
solubilizzazione in cui il pezzo viene portato
ad una temperatura tra solvus e solidus e
mantenuto a quella temperatura;
► tempra di soluzione, con il brusco
raffreddamento in acqua che porta ad una
soluzione solida sovrassatura;
► invecchiamento (naturale, a temperatura
ambiente, o artificiale, a temperatura pari al
15-25% della temperatura di solubilizzazione).
Con l’invecchiamento
Con l’invecchiamento si formano i precipitati finemente si formano
dispersi che ostacolano i
il movimento
delle dislocazioni durante la deformazione. precipitati finemente dispersi che
ostacolano il movimento delle
dislocazioni durante la deformazione.
Classificazione delle Leghe di Alluminio
Le leghe di alluminio sono classificate in base agli elementi in lega che contengono. La designazione è a
quattro cifre, in cui la prima identifica la classe della lega in funzione dell’elemento di principale
rilevanza. La designazione è completata dall’indicazione del trattamento cui è sottoposta la lega di
alluminio.
Le leghe delle serie 1xxx (contengono minimo il 98% di Al), 3xxx (al manganese) e 5xxx (al magnesio)
non possono essere trattate termicamente e quindi non possono essere rafforzate per precipitazione,
ma solo deformate a freddo per aumentarne (di poco) la resistenza.
Leghe di alluminio non trattate termicamente
❖ Leghe 1xxx: 99% Al + Fe + Si + 0.12% Cu
• Carico di rottura = 90 MPa
• Utilizzata per produrre lamiere
❖ Leghe 3xxx : il manganese è il principale elemento di lega
• Al 3003=Al 1100+ 1.25% Mn
• Carico di rottura = 110 Mpa
• Usata per impieghi generali
❖ Leghe 5xxx : Al + fino a 5% Mg
• A15052 = AI + 25% Mg +0.2% Cr
• Carico di rottura = 193 MPa
• Utilizzata per lamiere per autobus, autocarri e applicazioni marine
Le leghe delle classi 2xxx, 6xxx e 7xxx possono invece essere rafforzate per precipitazione ed hanno
quindi importanti applicazioni nel settore aeronautico (serie 2 e 7) e delle costruzioni (serie 6).
Leghe di alluminio trattate termicamente
❖ Leghe 2xxx: Al+Cu+Mg
• Carico di rottura = 442 MPa
• Utilizzata per applicazioni strutturali aeronautiche
❖ Leghe 3xxx: Al+Mg+Si
• Al 6061
• Carico di rottura = 290 Mpa
• Usata per applicazioni strutturali generali
❖ Leghe 5xxx : Al+Zn+Cu+Mg
• Al 7075
• Carico di rottura = 504 MPa
• Utilizzata per applicazioni strutturali aeronautiche

La designazione del trattamento è presente nella designazione della lega da cui è separata con un
trattino (esempio: 2024-T6)
F-come prodotto T1-invecchiamento naturale
O- ricotto T3-tempra di solubilizzazione
H-incrudito T4-tempra di solubilizzazione e invecchiamento
T-trattato termicamente produrre naturale
effetti diversi T5 - raffreddamento e invecchiamento artificiale
T6-tempra di solubilizzazione e invecchiamento
artificiale
H1 - solo incrudimento
T7 - tempra di solubilizzazione e stabilizzazione
H2-incrudimento e parziale ricottura
T8-tempra di solubilizzazione, deformazione a
H3- incrudimento e stabilizzazione freddo e invecchiamento artificiale
La composizione delle leghe per getto differisce molto da quella delle leghe per deformazione plastica.
Di primario interesse sono le proprietà di colaggio e le proprietà meccaniche. Per quanto riguarda la
notazione essa presenta quattro cifre con un punto tra le ultime due cifre.
Elementi in lega:
- Il silicio è il più importante elemento delle leghe di alluminio per getti. Aumenta la fruibilità del
metallo fuso virgola e la sua capacità di riempire lo stampo. Conferisce resistenza meccanica
all'alluminio.
-Il magnesio aumenta la resistenza meccanica principalmente attraverso il rafforzamento per
precipitazione durante il trattamento termico punto
-Il rame viene aggiunto in alcune leghe di alluminio per aumentare la resistenza meccanica ad alte
temperature.

Le Leghe di Titanio
Il titanio è caratterizzato da elevato punto di fusione (1668°C) e da un peso specifico nettamente
inferiore all’acciaio (4.54 Kg/dm3 in confronto a 7.85 Kg/dm3).
E’ un materiale molto costoso per le difficoltà connesse alla sua produzione.
Tuttavia le sue caratteristiche meccaniche (resistenza meccanica a trazione fino a quasi 900 MPa),
specialmente in rapporto al peso specifico, lo rendono molto interessante per le applicazioni in cui è
contemporaneamente richiesta resistenza e peso contenuto.
Il titanio inoltre esibisce elevata resistenza alla corrosione.
Le leghe di titanio sono quindi oggi molto utilizzate in ambito aeronautico, sportivo e biomedico.
Il titanio a temperatura ambiente ha struttura esagonale compatta (fase-𝜶) che si trasforma a
883°C in struttura cubico a corpo centrato (fase-𝜷).
L’aggiunta di elementi in lega influenza la temperatura della trasformazione. Inoltre gli elementi in lega
possono essere stabilizzanti dell’una o dell’altra fase. La presenza in lega di alluminio stabilizza la
fase-𝜶, che è una fase duttile e saldabile; la presenza in lega di cromo, vanadio, molibdeno e
niobio stabilizza la fase-𝜷 (dura e fragile). Quindi una lega di titanio potrà essere costituita dalla sola
fase-𝛼, dalle due fasi 𝛼 + 𝛽 o dalla sola fase-𝛽.
L’aggiunta di elementi del primo tipo incrementa la temperatura di trasformazione, mentre l’aggiunta
di elementi del secondo tipo diminuisce la temperatura di trasformazione causando una
trasformazione eutettoidica con una struttura bifasica 𝛼 + 𝛽 a temperatura ambiente.
Le leghe 𝜶 sono caratterizzate dalla presenza in lega di alluminio, elemento di lega sostituzionale,
che aumenta la resistenza. Hanno ottima saldabilità e duttilità, non sono induribili con trattamento
termico, ma solo per deformazione plastica a freddo.
Le leghe 𝜶 + 𝜷 contengono elementi come il vanadio che permettono di avere anche a
temperatura ambiente una quantità della fase-𝜷, conferendo quindi maggiore resistenza. Per
questa ragione possono essere anche rafforzate mediante trattamento termico comprendente tempra di
soluzione ed invecchiamento. Perdono invece qualcosa in termini di saldabilità. La più importante tra
queste leghe è la Ti-6Al-4V, ampiamente usata in campo aeronautico e biomedico.
Infine le leghe 𝜷 contengono una elevata percentuale di cromo e vanadio, possono essere
ulteriormente rafforzate con tempra ed invecchiamento, ma sono difficili da lavorare e non saldabili.

Le Leghe di Magnesio
Le leghe di magnesio sono caratterizzate da un peso specifico ancora inferiore rispetto a quello
delle leghe di alluminio (1.74 Kg/dm3 in confronto a 2.71 Kg/dm3). Tale circostanza costituisce il
pregio fondamentale a fronte di una bassa rigidezza (E=45 Gpa) e resistenza meccanica (solo in
rari casi superiore a 140 Mpa, grazie all’aggiunta di elementi in lega come alluminio e zinco).
Il magnesio ha struttura Esagonale Compatta ed ha quindi limitata deformabilità a freddo: può
essere deformato solo a caldo.
E’ un materiale molto costoso, superiore rispetto all’alluminio.
Le leghe di magnesio hanno grande affinità con l’ossigeno e quindi i processi di fusione devono essere
condotti in atmosfera controllata per evitare che il magnesio bruci all’aria.

Le Leghe di Rame
Il rame allo stato puro presenta una straordinaria combinazione di proprietà per alcune applicazioni industriali,
tra le quali:
• Alta conducibilità elettrica e termica;
• Resistenza alla corrosione;
• Facilità di lavorazione;
• Buone caratteristiche di saldabilità ed in generale di giunzione;
• Medio carico di rottura.
E’ inoltre possibile ottenere più elevate caratteristiche meccaniche mediante la realizzazione di
leghe, tra cui ottoni e bronzi.
-Il rame raffinato elettrolitico è il meno costoso, il più usato nella produzione di fili, barre e lamiere
-Contenuto di ossigeno: 0.04%
-L'ossigeno nel rame è quasi insolubile e forma un ossido. Se questo rame raffinato viene riscaldato a
temperatura superiore a 400 °C in un'atmosfera contenete H si avrà la reazione
𝐶𝑢2 𝑂 + 𝐻2 → 2𝐶𝑢 + 𝐻2 𝑂

Le grosse molecole d'acqua non diffondono prontamernte e formano delle cavità interne, in particolare
al bordo di grano, che rendono fragile il rame. Per evitare questol'ossigeno può essere fatto reagire con
il fosforo. Oppure fondendo il rame in un'atmosfera riducente controllata in modo da avere il rame
esente da ossigeno.
-Rame fuso in un'atmosfera riducente controllata

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