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MINERALOGIA

PROF. BONIN
Mineralogia
• Disciplina delle scienze della Terra che si occupa dello studio dei
minerali.
• Presenta stretti contatti con la chimica (cristallochimica, studio di
polimorfismo e isomorfismo), la fisica (ottica cristallografica,
diffrazione a raggi x) e con la geologia (minerogenesi).
• Mineralogia sperimentale: studia la nucleazione e la crescita dei
cristalli. Ha numerose applicazioni in campi quali la medicina (ricerca
di minerali compatibili con le ossa), l’industria alimentare (zuccheri e
sali), la ricerca di nuovi materiali (superconduttori) e la ricerca
ambientale (potere disinquinante delle zeoliti).
Definizione di Minerale
- I minerali sono sostanze naturali solide, formatesi per processi
inorganici, che costituiscono parti più o meno rilevanti della superficie
terrestre. I minerali sono caratterizzati da proprietà fisiche omogenee
e da una caratteristica composizione chimica esprimibile da una
formula; inoltre ogni minerale possiede una precisa impalcatura di
atomi (reticolo cristallino) che si dispongono in successioni regolari
lungo direzioni e su piani del minerale.
- Questa definizione include, come minerale, il ghiaccio, ma esclude il
carbone, l'olio e il gas naturale. L’unica eccezione alla regola che un
minerale deve essere solido è rappresentato dal mercurio nativo, che è
liquido.
- L'espressione "composizione chimica ben definita" non è sinonimo
di "composizione fissa o costante“.
Definizione di cristallo

• Corpo solido omogeneo di origine naturale o artificiale


delimitato, almeno in parte, da superfici o facce piane.
• La regolarità nella disposizione delle facce di un cristallo è in
relazione con la sua struttura interna, e deriva dalla
disposizione ordinata nello spazio di atomi, ioni o molecole
costituenti il cristallo.
Distinzione fra minerale e cristallo
Concettualmente, minerale e cristallo sono termini che corrispondono a due aspetti
totalmente distinti della materia consolidata . Purtroppo, il fatto che i minerali si
presentino spesso sotto forma di cristalli induce a spesso a confondere tra loro i
significati legati ai due termini.
Il concetto di cristallo e' molto piu' generale di quello di minerale in quanto vi sono c. di
sostanze che non sono minerali, c. di sostanze che sono anche minerali e c. di sostanze
che non hanno nulla a che vedere con i minerali. Ad esempio, i cristalli della comune
naftalina o dello zucchero sono, per l'appunto, cristalli: tuttavia sono cristalli organici
che non si formano in natura e dunque non sono affatto dei minerali. Inoltre, se si
riproduce in laboratorio l'analogo di un cristallo di quarzo o di diamante (formule
chimiche rispettive: SiO2 e C ed entrambi si formano spontaneamente in Natura) nessuno
dei due e' da considerarsi come minerale perche' pur essendosi entrambi accresciuti
secondo leggi naturali (tali sono, ad esempio, le leggi che governano la precipitazione, la
consolidazione di masse fuse, la deposizione da vapore ecc.) tuttavia il loro ambiente di
formazione non e' stato l'ambiente naturale ma un laboratorio; inoltre, essi non si sono
generati spontaneamente ma sono stati prodotti dall'uomo.
Non ha alcuna importanza che, ad esempio, la SiO 2 sintetizzata in laboratorio in modo da
assumere l'ordine atomico presente nel quarzo possa non essere distinguibile da una SiO 2
formatasi come quarzo in Natura: in linea di principio (anche se potremmo non essere in
grado di distinguerli) l'uno resta sempre un 'prodotto artificiale' (meglio dire: prodotto di
sintesi) e l'altro e' un minerale vero e proprio.
Abito
• È l’aspetto esterno presentato da un
cristallo. È dovuto allo sviluppo relativo
delle sue facce. Ad es., abito prismatico,
cubico, ottaedrico, tabulare.
• In natura è raro che un cristallo presenti una forma
esterna perfettamente regolare, a causa della
mancanza di spazio nel momento
dell’accrescimento o di fenomeni di parziale
dissoluzione successivi.
• CRISTALLI IDIOMORFI: presentano l’abito
tipico della specie mineralogica alla quale
appartengono. Es.: quarzo dei geodi.
• CRISTALLI ALLOTRIOMORFI: la loro forma
esterna è irregolare. Es.: quarzo nel granito, dove
cristallizza per ultimo adattandosi allo spazio
disponibile.
I 7 SISTEMI IN
Classi CUI VENGONO
RAGGRUPPATE
LE 32 CLASSI
Come si formano i cristalli
• Vi sono 4 fondamentali processi per la cristallizzazione:

• Solidificazione da un fuso
• Evaporazione da una soluzione satura (Salgemma)
• Precipitazione da una soluzione satura caldissima (Zinco - Piombo)
• Sublimazione, passaggio dallo stato gassoso a quello solido (Zolfo)
PROPRIETA’ DEI MINERALI

Per la definizione di appartenenza di un minerale ad


una classe (32) si considerano :

•proprietà fisiche
• proprietà magnetiche
•proprietà organolettiche
•proprietà ottiche
PROPRIETA’ FISICHE

• Densità
• Peso Specifico
• Coesione
• Frattura
• Sfaldatura
• Durezza
Densità
E’ una proprietà scalare, cioè esprimibile sotto forma
di un numero.

Densità = Massa di un corpo per unità di volume


Peso specifico

E’ una proprietà scalare, cioè esprimibile sotto forma


di un numero.

Peso Specifico = Peso del cristallo / Peso di un uguale


volume di acqua a 4 °C
Coesione

E’ la resistenza che i minerali oppongono alla separazione


dei loro componenti.

Un minerale malleabile si può piegare ma non si rompe.


Un minerale tenace si deforma senza rompersi.
Un minerale duttile può essere separato in fili.
Un minerale settile può essere trasformato in lastre sottili.
Frattura

E’ una rottura irregolare che può essere concoide se si

riconoscono delle piccole concavità sulla superficie del

minerale, oppure uncinata, terrosa o scagliosa, a seconda

delle caratteristiche degli elementi distaccati.


Sfaldatura
E’ una rottura regolare secondo piani caratteristici del cristallo.

La sfaldatura può essere perfetta, imperfetta o poco distinta, a


seconda della regolarità dei piani di rottura.
Durezza
E’ la proprietà del minerale di resistere all’abrasione
e alla scalfitura.
Esiste una scala empirica, la scala di Mohs, che utilizza
una serie di punte formate da minerali, ciascuno dei
quali
riga il precedente ed è rigato dal successivo.

Scala di Mohs :
1. Talco 6. Ortoclasio
2. Gesso 7. Quarzo
3. Calcite 8. Topazio
4. Fluorite 9. Corindone
5. Apatite 10. Diamante
Proprietà magnetiche

Alcuni minerali se vengono immersi in un campo


magnetico generato dall’esterno vengono fortemente
attratti, questi sono i minerali ferromagnetici, altri sono
debolmente attratti (paramagnetici) e alcuni ne sono
respinti (diamagnetici).
Proprietà Organolettiche

Alcuni minerali possono possedere un sapore e


un odore caratteristico.
Si tratta normalmente di minerali idrosolubili (sapore) o
dalla facile evaporazione (odore).

Un esempio è il salgemma che ha il tipico sapore salato.


Proprietà Ottiche
I minerali quando vengono ridotti in lamine sottili possono
trasmettere o assorbire la luce, per questo si distinguono in
trasparenti e opachi.

Distinguiamo inoltre minerali:

IDIOCROMATICI se si presentano sempre con lo stesso


colore.
ALLOCROMATICI se manifestano un’elevata variabilità
nei colori assunti.
Colore
Distinguiamo minerali:

IDIOCROMATICI se si presentano sempre con lo stesso colore.


ALLOCROMATICI se manifestano un’elevata variabilità nei colori assunti,
dovute spesso ad impurità o difetti del reticolo.

Malachite, azzurrite, zolfo, minerali idiocromatici


Quarzo, minerale allocromatico
Calcite: minerale allocromatico
Lucentezza
La lucentezza dipende dal modo con cui la luce è riflessa o rifratta, così come dalla qualità
della superficie del cristallo. Si distinguono i minerali con lucentezza metallica e non
metallica; tuttavia, quando non è possibile distinguerli, si parla talvolta di lucentezza
submetallica. I minerali metallici opachi che hanno un forte potere rilfettente hanno una
lucentezza metallica. Si distinguono parecchie categorie di minerali a lucentezza non
metallica a seconda dell'intensità e della qualità della lucentezza:
• lucentezza adamantina come il diamante;
• lucentezza vitrea (quarzo);
• lucentezza grassa ;
• lucentezza opaca, di minerali con debole potere riflettente; 
• lucentezza sericea (gesso)
• lucentezza madreperlacea (miche)
• lucentezza resinosa (zolfo)
Luminescenza
Alcuni minerali emettono luce se sottoposti a sollecitazioni.
Distinguiamo:
• Triboluminescenza (sfregamento)
• Termoluminescenza (riscaldamento)
• Chemioluminescenza (chimica)
• Luminescenza da raggi ultra-violetti

FLUORESCENZA: cessa al cessare della sollecitazione.


FOSFORESCENZA: permane per un tempo più o meno
lungo.
Sezione sottile di quarzo
Aggregati e associazioni
• I cristalli raramente si presentano in individui isolati. Più
frequente è riscontrare associazioni di vario tipo:
• Compatto
• Spatico (con numerose faccette di sfaldature)
• Aghiforme
• Fibroso
• Lamellare
• Dendritico
• A rosetta
• Selliforme
• Concrezionato
Psilomelano dendritico
Mica lamellare

Gesso a rosetta
Geminati
• Un cristallo geminato è il risultato
dell’accostamento o della compenetrazione
di due o più cristalli della stessa specie,
secondo precise leggi di geminazione,
tipiche dei diversi minerali.
Gesso geminato a ferro di lancia

Pirite geminata a croce di ferro


Proprietà chimiche dei minerali:
polimorfismo e isomorfismo
• In chimica, un elemento o un composto e' definito
polimorfo se esso puo' esistere, allo stato condensato, almeno con
due differenti modi di organizzazione spaziale degli atomi o molecole,
che non siano l'uno il simmetrico dell'altro; ognuno di tali stati e' detto
modificazione polimorfa o fase e soltanto uno di essi e' stabile entro
un determinato intervallo di condizioni chimiche e termodinamiche.
• Esempio: il carbonato di calcio(CaCO3) può presentarsi sotto forma di
calcite (trigonale) e di aragonite (rombica).
• Diamante (cubico) e grafite (esagonale) rappresentano le due
modificazioni polimorfe del carbonio.
Diamante

Grafite
• Isomorfismo: quando due o più minerali
con composizione chimica diversa
cristallizzano nello stesso sistema cristallino
si dicono isomorfi. Es. Olivina, miscela
isomorfa di silicato di magnesio (Mg 2SiO4
Forsterite) e di silicato di ferro (Fe 2SiO4
Fayalite).
CLASSIFICAZIONE
CRISTALLOCHIMICA
DEI MINERALI
Proposta dal tedesco H. Strunz nel 1938, viene costantemente aggiornata.
I cristalli si possono classificare in base al tipo di atomi di cui sono composti.
Si hanno 9 gruppi :

•1 Elementi
•2 Solfuri
•3 Alogenuri
•4 Ossidi, Idrossidi
•5 Nitrati, Carbonati, Borati
•6 Solfati
•7 Fosfati Arseniati, Vanadati
•8 Silicati
•9 Sostanze organiche
1. Elementi

In questa classe sono compresi tutti gli elementi che in natura


si trovano allo stato nativo.

Si riconoscono gli elementi:

• metallici (oro, rame, mercurio)

• non metallici (carbonio, zolfo)

• semimetallici (arsenico, antimonio)


Rame

Oro
Zolfo
Carbonio

Diamante grezzo

Grafite
2. Solfuri

I solfuri sono composti dello zolfo con elementi metallici fra


cui rame, piombo, zinco, mercurio e rappresentano molti
minerali di importanza industriale.

Tra i più tipici ricordiamo:

•pirite (FeS2 disolfuro di ferro)


•galena (PbS solfuro di piombo)
•cinabro (HgS solfuro di mercurio)
•blenda o sfalerite e il suo isomorfo Wurtzite (ZnS solfuro di
zinco)
•calcopirite (CuFeS2 solfuro di rame e ferro).

I solfuri si presentano opachi con riflessi metallici.


Pirite FeS2
Galena PbS
Calcopirite CuFeS2
3. Alogenuri

Hanno composizione chimica relativamente semplice,


sono incolori o leggermente colorati, teneri e solubili
in acqua.
La loro formazione è legata a fenomeni di evaporazione
di laghi salati o bracci marini.

Tra i più comuni si ricorda:


Salgemma ( NaCl )
Fluorite CaF2
salgemma
Fluorite CaF2
4. Ossidi - Idrossidi

Gli Ossidi sono i minerali che si sono formati dalla


combinazione di alcuni cationi metallici con l’ossigeno.
Tra gli Ossidi ricordiamo :

Spinello
Magnetite
Ematite
Corindone
Quarzo
Rubino

Corindone Al2O3
Bauxite Al2O3*nH2O
Quarzo SiO2
5. Nitrati - Carbonati – Borati
Nei Nitrati e nei Carbonati il carbonio e l’azoto
formano
gruppo CO 3 NO 3 .
I carbonati sono i più diffusi, sono in genere bianchi o
poco colorati, la durezza è inferiore a 5.
Tra i più diffusi ricordiamo :
Calcite
Dolomite
Aragonite
Malachite
Azzurrite
I Borati contengono nella loro struttura gruppi di BO 3
e BO 4.
Calcite CaCO3
Dolomite Ca,Mg (CO3)2
Malachite, Azzurrite
6. Solfati

Di aspetto non metallico, sono minerali la cui struttura


presenta un tetraedro di ossigeni con un atomo di Silicio
nell’interno.

Tra i minerali appartenenti a questa classe i più conosciuti


sono :
Gesso e Anidrite
Celestina
Baritina o Barite.
Gesso Ca(SO4)*2H2O
Barite Ba(SO4)
7. Fosfati - Arseniati - Vanadati

Presentano nella loro struttura gruppi tetraedrici di (PO4)


(AsO4) e (VO4)
Un minerale conosciuto appartenente a questa classe è il
Turchese, una pietra ornamentale pregiata.
8. Silicati
I silicati sono i costituenti del 90% della crosta terrestre.
Sono composti di Silicio e Ossigeno e contengono uno o più elementi in
forma ionica (Al - Fe - Mg - K - Na - Ca..).

Presentano tutti la stessa struttura di base (SiO4)4-, nei quali 1 atomo di Silicio
è legato a 4 atomi di Ossigeno, ciascuno dei quali ha una carica negativa
ai vertici del tetraedro. Angoli di 109,5°. I tetraedri isolati non sono stabili e
possono legarsi tra loro in diverso modo, condividendo alcuni o tutti gli
atomi di Ossigeno.

(Le valenze residue sono saturate dai cationi)


Classificazione dei silicati

I silicati vengono classificati in 5 gruppi, in base alle modalità con cui i


tetraederi si dispongono nello spazio.
1. Nesosilicati
NESOSILCATI: Sono Silicati a Tetraedri isolati e vi appartengono le
Olivine, in cui gli ioni positivi sono rappresentati da Magnesio e Ferro.
Gli ioni di ossigeno non vengono condivisi tra i diversi tetraedri e la
formula risulta SiO4.
Le Olivine, costituite dai tetraedri isolati, sono tenute insieme da cationi
(Mg - Fe), sono soluzioni solide di minerali con vario contenuto da Fe
e Mg, sono dure e compatte, con una colorazione tipica verde.
Solidificano ad elevate temperature e hanno una densità elevata.

Olivina (Mg,Fe)2SiO4
2. Ciclosilicati (Sorosilicati)
CICLOSILICATI: Sono silicati ad anelli di tetraedri, sono costituiti da anelli
di 3,4,6 tetraedri, in cui gli atomi di ossigeno condivisi sono 2. La
formula risulta SiO3, Si4O12, Si6O18.

Berillo var. acquamarina


3. Inosilicati
INOSILICATI: Sono silicati a catene di tetraedri.
Se le molecole sono costituite da catene lineari semplici di tetraedri
sono detti Pirosseni, scuri e densi, ricchi di Fe e Mg (SiO3).
Se le molecole sono costituite da catene lineari doppie sono dette
Anfiboli, con composizione variabile e una colorazione che va dal
Verde al Marrone al Blu.
Pirosseni e Anfiboli si sfaldano facilmente lungo le direzioni parallele
alle catene di tetraedri.
Augite (pirosseno)

Orneblenda (anfibolo)
4. Fillosilicati
FILLOSILICATI: Sono silicati a strati di tetraedri (Miche).
Si presentano in grossi cristalli esagonali, la cui caratteristica è la
facile sfaldatura in piani paralleli, lungo i piani di tetraedri.
Esistono due tipi di Mica, la scura (Biotite) e la chiara (Muscovite).
Sono fillosilicati anche i minerali argillosi, che si formano sotto forma
di masse porose (Caolinite).
Hanno in genere struttura microcristallina o amorfa, costituita da
particelle piccole, osservabili solo al microscopio elettronico.
Miche K(Al,Mg,Fe,Mn,Li,Cr)2-3[AlSi3O10(F,OH)2]
5. Tettosilicati
TETTOSILICATI: Sono silicati a struttura spaziale tridimensionale, dove tutti
gli atomi di ossigeno del tetraedro sono condivisi con altri 4 tetraedri.
La famiglia dei Feldspati è molto varia, i tetraedri non hanno sempre la stessa
composizione, si alternano infatti tetraedri con silicio e ossigeno e tetraedri in
cui l'ossigeno è legato ad un atomo centrale di alluminio.
La differenza tra i feldspati dipende dai diversi rapporti di combinazione tra i
due tipi di tetraedri e dalla quantità diversa di Ca, K, Na.
I feldspati sono in genere chiari ed incolori, plagioclasio bianco, e i feldspati
di potassio, che possono avere colori diversi, rosa e rosso, che cristallizzano in
maniera diversa a seconda della temperatura.
Altro tipo di tectosilicati sono i feldspatoidi, simili ai feldspati, ma con una
minore percentuale di silice e un maggiore numero di cationi. Questi sono
chiari ed incolori.
Ortoclasio (K-feldspato)
KAlSi3O8

Albite (Plagioclasio) NaAlSi3O8


9. Sostanze organiche

Ambra
Siti consigliati per approfondimenti:

• http://www.educeth.ch/stromboli/index-it.html
• http://users.unimi.it/~spoli/vulc/vulcanologia.html
• http://users.unimi.it/paleomag/Rocce/RocceEsercitazioni.html
• http://users.unimi.it/vertpal/collezione%20paleontologica/apertura.htm
• http://www.geolab.unc.edu/Petunia/IgMetAtlas/mainmenu.html
• http://www.liceoalberti.it/~werty/scienze/mine.html
• http://tetide.geo.uniroma1.it/ipermin/minsist/etimi/etimol.htm
• http://www.bdp.it/~rmrc0001/museo/sintesi/sintemine.ppt
• http://192.84.139.245/SILSISMI/Indirizzi/Indirizzi_doc/Scienze%20Naturali/
un_did_min591.pdf
• http://web.uniud.it/cird/secif/ottica/birf_2.htm
• http://tetide.geo.uniroma1.it/sciterra/lez_in_linea/Triennio%20Loreto/
Page_SchedeMin/calcite%201/scheda_calcite1.html

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