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-massa dentina deve avere un’adeguata percentuale di ossidi che mescolati tra loro
servono per determinare la tonalità di base.
Può essere aggiunta in abbondanza in quanto durante la cottura può ritirarsi
-massa correttiva utilizzata per piccole correzioni dopo l’inserimento della protesi
-masse trasparenti sia per riprodurre l’opalescenza dei denti naturali che per
rafforzare la traslucidità nel campo del margine incisivo
-colori di pittura: sono polveri vetrose che possono essere applicate prima della
cottura e servono per differenziare il colletto del dente dal resto della corona.
RINFORZANTI
Servono a migliorare le caratteristiche meccaniche del prodotto ceramico o di porcellana ,
disseminando all'interno della matrice vetrosa delle particelle di natura ceramica di
opportune dimensioni.
Per esempio le porcellane alluminose.
Nella composizione delle porcellane, troviamo: vetri inorganici che sono sostanze amorfe
tenute insieme da legami covalenti e\o ionici, derivati dalla silice cristallina con opportune
modifiche.
Portando la silice cristallina a una temperatura di 1705°c i legami silicio e ossigeno si
rompono per fusione e si ottiene una struttura irregolare di catene silicio ossigeno (quarzo
fuso)
Raffreddando il quarzo fuso diminuisce la sua temperatura di solidificazione e le catene si
combinano tra loro per formare il quarzo di vetro , questo materiale è una sostanza solida,
rigida e identica alla silice cristallina con struttura disordinata ( amorfa) ovvero vetrosa.
Le proprietà meccaniche sono simili al quarzo cristallino, presenta l'aggiunta di discrete
proprietà generali (solubilità, volume, elasticità, ecc) elevato intervalla di lavorabilità o
rammollimento, che per abbassarlo è necessaria l'aggiunta di:
-modificatori del reticolo vetroso o fondenti che tendono a formare legami
catione-ossigeno ( ossido di sodio e ossido di potassio);
-stabilizzanti che sono : ossido di calcio,ossido di magnesio,ossido di alluminio
-vetrificanti che sono ; l'ossido di boro, ossido di folsfato.
-coloranti che sono ossido di cromo, di calcio , ossido rameoso.
I vetri presentano bassa conducibilità termica ed elettrica, elevata resistenza agli sbalzi
termici , ottima stabilità chimica e buona resistenza a compressione.
Resistenza e trazione sono basse e la trazione è subordinata alla presenza di
microfratture superficiali o interne che sotto sforzo si propagano a velocità crescente.
Esistono sistemi di rinforzo oppure l'aggiunta di piccoli cristalli.
Vetroceramica : sono prodotti di fusione inorganica al cui interno è possibile
controllare la nascita della fase cristallina di neoformazione attraverso l’ausilio di
additivi.
LA LAVORAZIONE IN LABORATORIO DELLE PORCELLANE DENTALI
TRADIZIONALI
prevede 4 fasi:
1.) Preparazione della pasta: la polvere e l’acqua distillata vengono mescolate
con l’ausilio di una spatola di vetro su un'apposita piastra di vetro o ceramica,
fino ad ottenere la consistenza cremosa
2.) MODELLAZIONE : questa fase avviene con l’ausilio di un pennello, il quale
applica l’impasto su un apposito supporto.
E’ necessario rimuovere il liquido in eccesso e fare si che le particelle di
porcellana si avvicinano tra loro il più possibile e per ridurre il ritiro finale, al
termine delle varie fasi di cottura, durante la cottura le particelle vetrose
rammolliscono e si uniscono tra loro, mentre gli spazi occupati in precedenza
dal liquido o dall’acqua distillata riducono il volume, comportando una
contrazione del materiale.
Quanto minore è la quantità del liquido o di acqua distillata presente
nell'impasto iniziale, tanto più vicine saranno tra loro le particelle di porcellana
e tanto minore risulterà la contrazione finale(ritiro).
Il ritiro può avvenire con due metodi:
a. condensazione per vibrazione;
b. condensazione per spatolazione.
3.) FASE DI ESSICCAZIONE: il manufatto viene collocato all’ingresso di un
forno per porcellane, il quale si trova a una temperatura di 600-700°c questo viene
fatto per eliminare il liquido o l’acqua distillata in eccesso ed avviene con una durata
di 3-5 minuti.
L’effetto che si ottiene è la contrazione volumetrica della massa.
Temperatura e tempo possono essere controllati.
4.)COTTURA: la porcellana viene portata a una temperatura in cui le particelle
presentano massima coesione e legami covalenti formando una massa compatta e
priva di porosità. Le porosità vengono isolate e ridotte e le particelle ceramiche
vengono unite tra loro (sinterizzazione) provocando una contrazione volumetrica che
si somma a quella verificatasi nella fase 3.
A questo punto la protesi viene provata nella bocca del paziente( prova studio) per
controllare la forma e la precisione.
Si applica in laboratorio una massa trasparente a basso punto di cottura vetrina (e
alla cottura finale) i pericoli possono presentarsi durante la cottura della porcellana
dentale, sono: porosità,e fessurazioni superficiali.
Se la cottura delle porcellane è eseguita in condizioni di pressione normale e\o di
pressione atmosferica, possono formarsi delle bolle d’aria che penetrano negli spazi
esistenti fra le varie particelle.
Dopo la cottura la porcellana risulterebbe porosa con conseguenze negative sulla
resistenza meccanica e sulla traslucidità.
Per eliminare o ridurre la presenza di bolle d’aria, la cottura dovrà avvenire
sottovuoto con l’ausilio di forni.
A volte può verificarsi che dopo la fase di cottura la porcellana presenti fratture
superficiali causate da riscaldamento o raffreddamento( shock termico).
Quando una protesi in porcellana viene inserita nella camera di cottura di un forno e
la temperatura aumenta bruscamente a causa del basso coefficiente di conducibilità
termica delle porcellane, la parte più esterna tende ad espandersi.
Questo implica delle interferenze tra le zone esterne più calde a quelle sottostanti
più fredde con l’origine di tensioni interne.
CORONE TOTALI:
comprendono 4 tipologie di corone:
-in ceramica o a giacca : per denti anteriori con l’impiego di porcellane alluminose
realizzate su un moncone rimovibile in materiale refrattario che andrà isolato.
matrice e moncone svolgono una funzione di supporto e alla fine del lavoro vanno
rimossi
- in ceramica con lamina metallica incorporata:
-in ceramica con sottostrato in oro elettrodepositato e
-in vetroceramica
FACCETTE
-in ceramica con la tecnica di stratificazione
-in vetroceramica
-in ceramica con la tecnica cad cam e sistema di copiatura e fresatura
DENTI PREFABBRICATI
-questi denti prefabbricati sono in:
ceramiche feldspatiche ad alta temperatura
CORONE E PONTI
- in metallo-ceramica
-in ceramica integrale
CORONE TOTALI:serve per la ricostruzione della forma anatomica della corona del
dente naturale, realizzata su moncone, il quale può essere naturale o artificiale.
possiamo avere (abutment):
per CORONE TOTALI possiamo avere:
-in ceramica o a giacca : per denti anteriori con l’impiego di porcellane alluminose
realizzate su un moncone rimovibile in materiale refrattario che andrà isolato.
matrice e moncone svolgono una funzione di supporto e alla fine del lavoro vanno
rimossi
-in ceramica con lamina incorporata: per denti anteriori, per corone in porcellana
alluminosa con una lamina interna in platino
-corona feldspatica con lamina metallica interna in lega mobile a base di
oro,platino,palladio o argento.
-in ceramica con sottostrato in oro elettrodepositato: serve per la realizzazione di un
a metallo ceramica.
Da prima si realizza la cappetta in oro puro su un moncone in gesso extraduro reso
conduttore mediante una spennellatura di una sospensione di polvere di argento in
un liquido volatile.
-corona in vetro ceramica rinforzata con cristalli di mica: venivano utilizzate per denti
anteriori attraverso un lingottino di vetro.
Struttura superata a causa di fratture
-vetro ceramica rinforzata con cristalli di leucite presenta matrice vetrosa di natura
feldspatica rinforzata con cristalli di leucite presenti in concentrazione ai 35\55% con
dimensioni di pochi micrometri.
-in vetro ceramica rinforzata con cristalli di disilicato di litio, si presentano sotto forma
di cilindretti o sotto forma di blocchetti per la tecnica CAD-CAM
-nel primo caso avviene l’imperniatura del modellato in cera simile a quella adottata
nella fusione, avviene la messa in rivestimento, il riscaldamento a 850° C per un ora
e la pressatura in un forno adatto.
Le tonalità cromatiche si possono realizzare con la tecnica di pittura o di
stratificazione con la tecnica di termo pressatura oltre a costruire elementi singoli si
possono realizzare Onloys e ponti fino a tre elementi dei settori anteriori.
- Nel secondo caso è disponibile in diverse gradazioni di opacità e traslucidità,
sono forniti in una fase cristallina intermedia immersa in una matrice vetrosa
facilmente fresabile.
la cristallizzazione va eseguita in forno
-oro-palladio contiene oro 50-57%, palladio 31-38%, indio 8-9%, gallio 0-2%
rame 0-4% cobalto:0-2% rutenio 0-0,03%
Il cobalto influisce sulla durezza, la resistenza meccanica e sulla rigidità della
lega.
E di colore bianco-argenteo.
per la presenza di palladio possono formarsi getti porosi che si presentano
con delle piccole butterature appena visibili a occhio nudo, che conferiscono
alla lega un aspetto opaco.
-argento-palladio composta da argento 28-38%, palladio 53-59%, platino da
0-1%, stagno da 6-9%, indio 0-7% , renio da 0- 0,3% renio serve da micro
alligante e argento e palladio provocano suscibilità a particolari
contaminazioni.
In generale sono leghe economiche di colore bianco-argento.
Presenta un elevato modulo elastico, un basso peso specifico e sono
particolarmente economiche.
-palladio è caratterizzata da: oro 0-2% palladio 77-79% rame 0-12% gallio
4-9% stagno 0-3% indio 0,8% cobalto 0,3% rutenio: 0-0,3%
il palladio è presente in concentrazione elevata e questo può provocare
suscettibilità a particolari contaminazioni però solo il palladio.
questa lega presenta un colore bianco-argenteo.