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PORCELLANE (differenza con ceramica sta a livello della traslucidità)

Le porcellane dentali sono caratterizzate da quarzo, feldspati e caolino.

Il quarzo riduce il ritiro durante l'essiccazione e deve essere presente in una


concentrazione pari al 25%.
I feldspati che riducono la temperatura di formazione della fase liquida e devono
essere in concentrazione pari al 25%.
Il caolino conferisce plasticità, refrattarietà, formazione della fase cristallina dopo la
rottura e deve essere presente in una concentrazione pari al 50%.

Le proprietà meccaniche delle porcelle feldspatiche o dure sono; resistenza a


trazione, a compressione caratterizzati da modulo elastico e da durezza di mohs

in generale le porcellane dentali sono caratterizzate da:


-elevata resistenza agli agenti chimici quindi sono stabili e inalterabili,
-hanno bassa conducibilità termica,
- ottimo isolamento termico
-elevate resistenza a compressione e durezza
-certa fragilità

tra le varie classificazioni abbiamo anche quella sulla base di fornitura


-bassa cottura quando temperatura di cottura è inferiore ai 1000 gradi
-media cottura quando varia dai 1000-1200
-alta cottura temperatura superiore ai 1200

classificazione sulla base della composizione


possono essere
● feldspatiche:
1.)possono essere a bassa media o alta temperatura di cottura e possono contenere
cristalli di leucite,
queste vengono fornite sotto forma di masse che sono simili a quelle delle resine
2.)le masse feldspatiche sono 8:

-massa base o opaco:caratterizzati da ossido di titanio (TiO) e ossido di zirconio con


lo scopo di conferire opacità alla massa

-massa dentina deve avere un’adeguata percentuale di ossidi che mescolati tra loro
servono per determinare la tonalità di base.
Può essere aggiunta in abbondanza in quanto durante la cottura può ritirarsi

-massa smalto: contengono piccole percentuali di sostanze coloranti, viene applicata


alla dentina e dopo la cottura dà luogo a una superficie liscia e compatta che riduce
il pericolo di frattura e trattenimento dei residui di cibo
-massa gengivale o colletto applicata in prossimità del colletto del dente

-masse intensive: mescolata con la massa dentina e la massa smalto serve a


ottenere l'esatta tonalità di colore o riprodurre decalcificazione, discolorazione o
altro.

-massa correttiva utilizzata per piccole correzioni dopo l’inserimento della protesi

-masse trasparenti sia per riprodurre l’opalescenza dei denti naturali che per
rafforzare la traslucidità nel campo del margine incisivo

-colori di pittura: sono polveri vetrose che possono essere applicate prima della
cottura e servono per differenziare il colletto del dente dal resto della corona.

● alluminose : contengono sostanze rinforzanti: che vengono disseminate nella


matrice vetrosa
sono 3 e vengono fornite come:
-massa base : che contengono particelle di allumina in alta concentrazione e
presentano caratteristiche meccaniche più elevate

-massa dentina : pigmentata e leggermente traslucida è applicata alla massa base e


serve per costruire la massa principale e più voluminosa della protesi

-massa smalto presenta una percentuale minore di particelle di allumina, viene


applicata alla massa dentina per impartire alla protesi il tipico aspetto dei denti
naturali.

Sia le masse feldspatiche che alluminose possono seguire due metodologie di


cottura :
-in seguito all’applicazione di ogni massa il manufatto viene messo in cottura e alla
fine viene fatta la prova sul paziente(prova biscotto)
-masse vengono applicate una dopo l’altra e il manufatto viene posto in cottura
questo passaggio viene eseguito due volte di fila dopodiché viene effettuata la prova
biscotto

COMPONENTI DELLE PORCELLANE DENTALI


-feldspati
-fondenti
-rinforzanti
-quarzo
-coloranti
-caolino
-sostanze modificatrici
I feldspati comprendono feldspati, allumino silicati di potassio, e alluminio silicati di sodio,
presentano una temperatura di fusione relativamente bassa e quindi possono diminuire la
temperatura.
Poi abbiamo i fondenti che servono a diminuire o ridurre la temperatura di cottura con
l'aggiunta di feldspati.es di fondenti sono: nefelina, sienite, granito, e fluoruro di calcio che è
CaF2.
Il quarzo viene finemente macinato e serve per diminuire la quantità di acqua presente.
Questo comporta un ritiro durante la fase di essiccazione .
Serve a conferire durezza e resistenza agli agenti chimici.
Formano un liquido viscoso e gli atomi trovano difficoltà a distribuirsi nei reticoli cristallini
formando in questo modo vetro di quarzo.
I coloranti
Sono per lo più ossidi metallici, ossido di titanio, di rame, di zinco : metalli combinati con
ossigeno.
Caolino che è un materiale argilloso privo di impurezze che conferisce plasticità e opacità.
SOSTANZE MODIFICATRICI:
Sono sempre degli ossidi e sono ossidi di calcio CaO, ossido di sodio Na2O, ossido di
potassio K2O, ossido di boro B2O3, ossido di alluminio L2O3.

RINFORZANTI
Servono a migliorare le caratteristiche meccaniche del prodotto ceramico o di porcellana ,
disseminando all'interno della matrice vetrosa delle particelle di natura ceramica di
opportune dimensioni.
Per esempio le porcellane alluminose.
Nella composizione delle porcellane, troviamo: vetri inorganici che sono sostanze amorfe
tenute insieme da legami covalenti e\o ionici, derivati dalla silice cristallina con opportune
modifiche.
Portando la silice cristallina a una temperatura di 1705°c i legami silicio e ossigeno si
rompono per fusione e si ottiene una struttura irregolare di catene silicio ossigeno (quarzo
fuso)
Raffreddando il quarzo fuso diminuisce la sua temperatura di solidificazione e le catene si
combinano tra loro per formare il quarzo di vetro , questo materiale è una sostanza solida,
rigida e identica alla silice cristallina con struttura disordinata ( amorfa) ovvero vetrosa.
Le proprietà meccaniche sono simili al quarzo cristallino, presenta l'aggiunta di discrete
proprietà generali (solubilità, volume, elasticità, ecc) elevato intervalla di lavorabilità o
rammollimento, che per abbassarlo è necessaria l'aggiunta di:
-modificatori del reticolo vetroso o fondenti che tendono a formare legami
catione-ossigeno ( ossido di sodio e ossido di potassio);
-stabilizzanti che sono : ossido di calcio,ossido di magnesio,ossido di alluminio
-vetrificanti che sono ; l'ossido di boro, ossido di folsfato.
-coloranti che sono ossido di cromo, di calcio , ossido rameoso.
I vetri presentano bassa conducibilità termica ed elettrica, elevata resistenza agli sbalzi
termici , ottima stabilità chimica e buona resistenza a compressione.
Resistenza e trazione sono basse e la trazione è subordinata alla presenza di
microfratture superficiali o interne che sotto sforzo si propagano a velocità crescente.
Esistono sistemi di rinforzo oppure l'aggiunta di piccoli cristalli.
Vetroceramica : sono prodotti di fusione inorganica al cui interno è possibile
controllare la nascita della fase cristallina di neoformazione attraverso l’ausilio di
additivi.
LA LAVORAZIONE IN LABORATORIO DELLE PORCELLANE DENTALI
TRADIZIONALI
prevede 4 fasi:
1.) Preparazione della pasta: la polvere e l’acqua distillata vengono mescolate
con l’ausilio di una spatola di vetro su un'apposita piastra di vetro o ceramica,
fino ad ottenere la consistenza cremosa
2.) MODELLAZIONE : questa fase avviene con l’ausilio di un pennello, il quale
applica l’impasto su un apposito supporto.
E’ necessario rimuovere il liquido in eccesso e fare si che le particelle di
porcellana si avvicinano tra loro il più possibile e per ridurre il ritiro finale, al
termine delle varie fasi di cottura, durante la cottura le particelle vetrose
rammolliscono e si uniscono tra loro, mentre gli spazi occupati in precedenza
dal liquido o dall’acqua distillata riducono il volume, comportando una
contrazione del materiale.
Quanto minore è la quantità del liquido o di acqua distillata presente
nell'impasto iniziale, tanto più vicine saranno tra loro le particelle di porcellana
e tanto minore risulterà la contrazione finale(ritiro).
Il ritiro può avvenire con due metodi:
a. condensazione per vibrazione;
b. condensazione per spatolazione.
3.) FASE DI ESSICCAZIONE: il manufatto viene collocato all’ingresso di un
forno per porcellane, il quale si trova a una temperatura di 600-700°c questo viene
fatto per eliminare il liquido o l’acqua distillata in eccesso ed avviene con una durata
di 3-5 minuti.
L’effetto che si ottiene è la contrazione volumetrica della massa.
Temperatura e tempo possono essere controllati.
4.)COTTURA: la porcellana viene portata a una temperatura in cui le particelle
presentano massima coesione e legami covalenti formando una massa compatta e
priva di porosità. Le porosità vengono isolate e ridotte e le particelle ceramiche
vengono unite tra loro (sinterizzazione) provocando una contrazione volumetrica che
si somma a quella verificatasi nella fase 3.
A questo punto la protesi viene provata nella bocca del paziente( prova studio) per
controllare la forma e la precisione.
Si applica in laboratorio una massa trasparente a basso punto di cottura vetrina (e
alla cottura finale) i pericoli possono presentarsi durante la cottura della porcellana
dentale, sono: porosità,e fessurazioni superficiali.
Se la cottura delle porcellane è eseguita in condizioni di pressione normale e\o di
pressione atmosferica, possono formarsi delle bolle d’aria che penetrano negli spazi
esistenti fra le varie particelle.
Dopo la cottura la porcellana risulterebbe porosa con conseguenze negative sulla
resistenza meccanica e sulla traslucidità.
Per eliminare o ridurre la presenza di bolle d’aria, la cottura dovrà avvenire
sottovuoto con l’ausilio di forni.
A volte può verificarsi che dopo la fase di cottura la porcellana presenti fratture
superficiali causate da riscaldamento o raffreddamento( shock termico).
Quando una protesi in porcellana viene inserita nella camera di cottura di un forno e
la temperatura aumenta bruscamente a causa del basso coefficiente di conducibilità
termica delle porcellane, la parte più esterna tende ad espandersi.
Questo implica delle interferenze tra le zone esterne più calde a quelle sottostanti
più fredde con l’origine di tensioni interne.

CORONE TOTALI:
comprendono 4 tipologie di corone:
-in ceramica o a giacca : per denti anteriori con l’impiego di porcellane alluminose
realizzate su un moncone rimovibile in materiale refrattario che andrà isolato.
matrice e moncone svolgono una funzione di supporto e alla fine del lavoro vanno
rimossi
- in ceramica con lamina metallica incorporata:
-in ceramica con sottostrato in oro elettrodepositato e
-in vetroceramica

INTARSI possono essere


-in ceramica con la tecnica di stratificazione
-in ceramica con sottostrato oro depositato
-in vetroceramica
-in ceramica con la tecnica cad cam e sistema di copiatura fresatura

FACCETTE
-in ceramica con la tecnica di stratificazione
-in vetroceramica
-in ceramica con la tecnica cad cam e sistema di copiatura e fresatura

DENTI PREFABBRICATI
-questi denti prefabbricati sono in:
ceramiche feldspatiche ad alta temperatura

CORONE E PONTI
- in metallo-ceramica
-in ceramica integrale

CORONE TOTALI:serve per la ricostruzione della forma anatomica della corona del
dente naturale, realizzata su moncone, il quale può essere naturale o artificiale.
possiamo avere (abutment):
per CORONE TOTALI possiamo avere:
-in ceramica o a giacca : per denti anteriori con l’impiego di porcellane alluminose
realizzate su un moncone rimovibile in materiale refrattario che andrà isolato.
matrice e moncone svolgono una funzione di supporto e alla fine del lavoro vanno
rimossi
-in ceramica con lamina incorporata: per denti anteriori, per corone in porcellana
alluminosa con una lamina interna in platino
-corona feldspatica con lamina metallica interna in lega mobile a base di
oro,platino,palladio o argento.
-in ceramica con sottostrato in oro elettrodepositato: serve per la realizzazione di un
a metallo ceramica.
Da prima si realizza la cappetta in oro puro su un moncone in gesso extraduro reso
conduttore mediante una spennellatura di una sospensione di polvere di argento in
un liquido volatile.
-corona in vetro ceramica rinforzata con cristalli di mica: venivano utilizzate per denti
anteriori attraverso un lingottino di vetro.
Struttura superata a causa di fratture
-vetro ceramica rinforzata con cristalli di leucite presenta matrice vetrosa di natura
feldspatica rinforzata con cristalli di leucite presenti in concentrazione ai 35\55% con
dimensioni di pochi micrometri.
-in vetro ceramica rinforzata con cristalli di disilicato di litio, si presentano sotto forma
di cilindretti o sotto forma di blocchetti per la tecnica CAD-CAM
-nel primo caso avviene l’imperniatura del modellato in cera simile a quella adottata
nella fusione, avviene la messa in rivestimento, il riscaldamento a 850° C per un ora
e la pressatura in un forno adatto.
Le tonalità cromatiche si possono realizzare con la tecnica di pittura o di
stratificazione con la tecnica di termo pressatura oltre a costruire elementi singoli si
possono realizzare Onloys e ponti fino a tre elementi dei settori anteriori.
- Nel secondo caso è disponibile in diverse gradazioni di opacità e traslucidità,
sono forniti in una fase cristallina intermedia immersa in una matrice vetrosa
facilmente fresabile.
la cristallizzazione va eseguita in forno

Per INTARSI viene realizzato con:


-porcellane feldspatiche mediante tecnica di stratificazione
-vetroceramica
-ceramica con sottostrato in oro elettrodepositato
-in ceramica con la tecnica cad cam e sistema di copiatura fresatura: ci si avvale di
un pc con specifici programmi e di blocchetti prefabbricati in ceramica feldspatica o
vetro ceramica.
Le fasi previste di lavorazione sono 7:
1.) preparazione della cavita da parte dell’odontoiatra
2.) attraverso una telecamera viene rilevata la cavità e i dati vengono inviati al pc
3.) modellazione manuale della superficie occlusale con resina composita nella
bocca del paziente o su un modello in gesso
4.) attraverso la telecamera viene rilevata la superficie occlusale modellata a
mano e trasferite le informazioni al pc
5.) progettazione dell’intarsio mediante uno specifico programma con
visualizzazione tridimensionale su monitor del pc e trasmissione dei dati
all'unità di molaggio
6.) fabbricazione dell’intarsio mediante fresatura del blocchetto prefabbricato
7.) fissazione intarsio nella cavità orale predisposta con un apposito cemento
dopo aver mordenzato lo smalto e l’intarsio stesso.
A questi passaggi va aggiunto il sistema di copiatura- fresatura di uso limitato
attraverso una piccola macchina fresatrice.
sono previste 5 fasi:
1.) preparazione delle cavità
2.) modellazione intarsio in resina fotopolimerizzabile direttamente nella cavità
orale del paziente o su un modello in gesso
3.) fissazione del modello in resina in un morsetto metallico della macchina ed
esplorazione manuale della superficie del modellato stesso mediante
apposito sensore-rilevatore
4.) fresatura simultanea automatica
5.) fissazione intarsio nel dente del paziente

FACCETTE VESTIBOLARI IN ODONTOIATRIA CONSERVATIVA


Servono a mascherare eventuali difetti sulla superficie vestibolare del dente
anteriore.
I materiali scelti possono essere resina acrilica, vetro ceramica, resina
composita o ceramica, quest’ultima presenta stabilità di colore e lucentezza
nel tempo ed elevata resistenza all’usura.

DENTI PREFABBRICATI IN PROTESI MOBILE


Possono essere realizzati con ceramiche feldspatiche ad alta temperatura di
cottura; possono contenere
feldspati 75\83%;
quarzo 13\23%;
caolino 3\4%
e sfumature di colore in concentrazioni basse.
Il valore più elevato è presentato dallo strato più interno, con una
compressione sull’intera struttura con effetti positivi sulla resistenza a
trazione.
I denti prefabbricati in porcellana non si legano chimicamente alla resina che
costituisce la base della protesi.
Possono essere: a cramponi(anteriori) presentano due chiodi metallici che
possono essere disposti o lungo l’asse del dente o trasversalmente e servono
per unione meccanica con la base in resina.
Denti diatorici(posteriori): per premolari o molari presentano una scanalatura
o un foro cieco a sottosquadro attraversato da un canalino in senso
mesio-distale, che verrà poi riempito con la resina della base.
Difetti e pregi
Difetti:
-duri e fragili
-possono dare un rumore fastidioso quando entrano in contatto tra di loro
-trasmettono completamente le vibrazioni
-sono più difficili da fresare durante le operazioni di molatura selettiva in
protesi totale per correggere eventuali errori
Pregi:
-ottime caratteristiche estetiche
-elevata resistenza all’abrasione, più difficili da ritoccare
-inerti nei fluidi orali
-mantengono inalterata nel tempo la loro ottima caratteristica estetica e
l’unione con la base in resina è di tipo meccanico.

DENTI PREFABBRICATI IN RESINA IN PROTESI MOBILE


-buona resistenza alle sollecitazioni dinamiche
-caratterizzati da una bassa resistenza all’abrasione
-facilmente adattabili a una situazione preesistente nelle arcate e nelle
operazioni di molatura selettiva
-buon aspetto estetico
-non fanno rumore quando entrano in contatto con l’antagonista e tendono a
smorzare le sollecitazioni
-unione con la base in resina è di tipo chimico

LEGHE PER PORCELLANA


La scarsa resistenza a flessione e taglio,ha prodotto la necessità di ricorrere a
delle leghe specifiche, che permettono di costruire protesi soddisfacenti sia
dal punto di vista funzionale che estetico( metallo ceramica).
presentano i requisiti di
1.) BIOCOMPATIBILITÀ E RESISTENZA ALLA CORROSIONE
2.) TEMPERATURA DI FUSIONE > ALLA TEMPERATURA DI COTTURA
DELLA PORCELLANA
3.) ELEVATE RESISTENZA MECCANICA E RIGITIDA’
4.) COEFFICIENTE DI DILATAZIONE TERMICA COMPATIBILE CON
QUELLA DELLA PORCELLANA, MA LEGGERMENTE SUPERIORE
infatti dopo l’ultimo lento raffreddamento la porcellana viene sottoposta
da parte della rela a uno stato di pressione(precompressione ) che
risulta avere un effetto positivo ai fini della resistenza alla trazione della
porcellana stessa
5.) possibilità di unirsi stabilmente con la porcellana.
Con le leghe nobili l’unione con la porcellana avviene introducendo una
piccola concentrazione di stagno e indio riscaldati in forno per formare
una sottile pellicola e lego la lega alla porcellana.
Con le leghe non nobili i costituenti stessi danno luogo a una pellicola
di ossidi necessaria per l’unione con la porcellana.
possono essere presenti anche non metalli.
Le leghe impiegate nella costruzione di protesi in metallo ceramica possono
essere nobili, non nobili e suddivise in:
1.)Leghe nobili per porcellana queste a loro volta si suddividono in :
-oro-platino-palladio : l’oro è presenta dal 77-86% ;il platino è presente
dall’8-12% ;palladio 1-9% ;argento 0-2% ;l’indio è presenta dallo 0-4% ;stanio
dallo 0-4% ;ferro va dallo 0-0,5%; renio 0-0,3%.
Il ferro ostacola il movimento delle dislocazioni( o vacanze elettroniche
quando elettrone si sposta all’interno del reticolo cristallino) aumentando
durezza e diminuendo plasticità , il renio è un micro alligante che serve a
rinforzare.
Questa lega presenta elevata biocompatibilità e resistenza alla corrosione, un
forte legame con la porcellana e un elevata lavorabilità .
Le caratteristiche meccaniche della lega risultano essere soddisfacenti.
Il colore della lega oscilla dal giallo al giallo al giallo molto chiaro e il costo
risulta essere piuttosto elevato.
-oro-palladio-argento: l’oro è presenta dal 40-77% ;il platino è presente dal
0-7%% ;palladio 10-40%% ;argento 2-10%% ;l’indio è presenta da 2,5-3%
;stanio dallo 0-3,5% ;;gallio dal 0-2%; rame dal 0 -2,5 % rutenio dal 0 al
0,3%.
Il palladio provoca un aumento del pericolo di inclusione dell’idrogeno durante
la fusione.
Il gallio aumenta la scorrevolezza della lega allo stato liquido; il rame non può
essere in concentrazione > al 2,5 il rutenio ha funzione micro alligante.
Caratteristiche: è piu economica rispetto alla oro platino palladio e ha un peso
specifico inferiore, ha migliori proprietà meccaniche rispetto alla precedente e
per questo può essere impiegata nella realizzazione di ponti estesi.
Ha un colore bianco-argento

-oro-palladio contiene oro 50-57%, palladio 31-38%, indio 8-9%, gallio 0-2%
rame 0-4% cobalto:0-2% rutenio 0-0,03%
Il cobalto influisce sulla durezza, la resistenza meccanica e sulla rigidità della
lega.
E di colore bianco-argenteo.
per la presenza di palladio possono formarsi getti porosi che si presentano
con delle piccole butterature appena visibili a occhio nudo, che conferiscono
alla lega un aspetto opaco.
-argento-palladio composta da argento 28-38%, palladio 53-59%, platino da
0-1%, stagno da 6-9%, indio 0-7% , renio da 0- 0,3% renio serve da micro
alligante e argento e palladio provocano suscibilità a particolari
contaminazioni.
In generale sono leghe economiche di colore bianco-argento.
Presenta un elevato modulo elastico, un basso peso specifico e sono
particolarmente economiche.
-palladio è caratterizzata da: oro 0-2% palladio 77-79% rame 0-12% gallio
4-9% stagno 0-3% indio 0,8% cobalto 0,3% rutenio: 0-0,3%
il palladio è presente in concentrazione elevata e questo può provocare
suscettibilità a particolari contaminazioni però solo il palladio.
questa lega presenta un colore bianco-argenteo.

2.) leghe non nobili per porcellana che si suddividono in:


-cromo-nichel caratterizzata da cromo 15-20% nikel 60-70% molibdeno
10-11% silicio 1,5-1,6% miobio, cobalto ,manganese,alluminio,titanio

-cromo-cobalto-molibdeno cromo 28% cobalto 65% molibdeno 5 % silicio


2% tungsteno,tantalio,azoto
-cromo-cobalto-tungsteno-rutenio cromo 25% cobalto 61% tungsteno 10%
rutenio 5% molibdeno 3% , silicio,manganese,azoto,miobio
-cromo-cobalto-ferro cromo 30% cobalto 33% ferro 29% molibdeno 5%
manganese,silicio,azoto,carbonio
Tutte queste 4 leghe possiedono un elevato modulo di elasticità longitudinale
ed elevate caratteristiche meccaniche.
Il fatto di avere una elevata flessibilità, fa sì che si possano costruire protesi di
notevole estensione.
Per le caratteristiche meccaniche si possono costruire strutture metalliche più
sottili.
Le porcellane impiegate devono essere compatibili e per la fusione di tali
leghe è consigliabile l’utilizzo di fonditrici elettroniche in crogioli di materiale
refrattario e rivestimento aligante fosfatico o siliceo.
Per la rifinitura vengono utilizzati strumenti diamantati e frese al carburo di
tungsteno.

PROTESI IN METALLO-PORCELLANA (o metal ceramica).


Queste protesi devono essere caratterizzate dall’assenza di spigoli vivi e
brusche irregolarità di forma sulla superficie metallica e un corretto spessore
della sottostruttura metallica che sostiene la ceramica quando entra in
contatto con gli antagonisti.
Sono di tipo feldspatico a bassa e media temperatura di cottura,rinforzate con
piccoli cristalli leucite e addizionate a vari tipi di ossidi le cui concentrazioni
sono regolate al fine di ottenere un coefficiente di dilatazione termica
compatibile con quello delle leghe utilizzate.
Le fasi lavorative previste sono 4
1. modellazione in cera: con appositi preformati viene costruita la struttura
munita di perni di colata,poi si procede per il rivestimento
2. fusione e colata: riscaldare in forno per l’eliminazione della cera,si
potrà procedere all’operazione di fusione e colata della lega mediante
cannello gas ossigeno o fonditrice.
Ultimata la colata e lasciata raffreddare la lega, il pezzo colato viene
recuperato, separato dai perni di colata e controllato minuziosamente.
Eliminati i difetti e verificata l’adattabilità del pezzo colato sul modello,
si passa alla finitura.
3. Finitura del getto: le superfici della struttura metallica non destinate a
ricevere la porcellana, dovranno essere assoggettate a una lucidatura
iniziale,mentre quelle su cui dovrà essere applicata e cotta la
porcellana, dovranno essere preparate.
spesso si sottopone la superficie stessa sottopressione con polvere di
allumina, la sabbiatura genera una superficie irregolare che facilità
l’unione meccanica con la porcellana la lega andrà pulita
accuratamente da tracce di grasso e residui di abrasivo.
4. saldatura attraverso due possibili vie: a. saldatura primaria: prima della
ceramizzazione utilizzando una lega d’apporto che ha una temperatura
di fusione maggiore rispetto alla temperatura di cottura.
Questo vale sia per le leghe nobili che per le leghe non nobili
b. saldatura secondaria : dopo la ceramizzazione,utilizzando una lega
d’apporto con intervalli di fusione da non provocare alterazioni di forma
e colore.
ELETTROEROSIONE:
tecnica che serve ad asportare materiale metallico permettendo di
ottenere un'elevata precisione del manufatto.
Applicata a leghe non nobili di elevata durezza in cui l'asportazione
meccanica risulta difficoltosa

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