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Il Gres

M.Romagnoli
Dipartimento Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente
Università di Modena e Reggio Emilia
Via Vignolese,905/a – 41100 – Modena
marcello.romagnoli@unimore.it

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Il gres
Definizione

Il grès porcellanato è un materiale a bassa porosità, costituita da varie


fasi cristalline immerse in una matrice vetrosa
Nella normativa Europea, il grès porcellanato è attribuito al gruppo BI
materiali greificati, ottenuti per pressatura, con A.A% inferiore al 3%
Le norme ISO (International Standards Organization), attualmente in via di approvazione,
prevedono una più puntuale suddivisione, che individua specificatamente i materiali con
assorbimento d’acqua inferiore allo 0,5%, assegnandoli alla classe BIa
In realtà i prodotti industriali presentano una porosità nettamente inferiore a quanto
previsto dalla normativa, generalmente non superiore allo 0,1%.

È possibile renderlo antistatico e, viste le sue elevatissime qualità


igieniche; risulta adatto all’uso in locali adibiti a servizi informatici ed in
strutture sanitarie e sale operatorie.

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Fonte “GRES FINE PORCELLANATO”, SACMI
Il gres
Caratteristiche tecniche

Caratteristiche
tecniche del gres
fine porcellanato.

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Fonte “GRES FINE PORCELLANATO”, SACMI
Il gres
Usi

Viene applicato sia

come pavimento

che come rivestimento

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Il gres
Il mercato

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Il gres
Tipologie

Distribuzione percentuale delle diverse tipologie e “trend” di sviluppo previsto per


le medesime tipologie nel breve e medio termine
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Il gres
Tipologie
a) Tinte Unite
Sono i prodotti esteticamente più semplici, sui quali dominano i colori pastello,
spesso impiegati, allo stato levigato, nei centri commerciali polivalenti.
Sono ottenuti a partire da polveri atomizzate uniformemente colorate.
b) Graniti
Sono ottenuti dalla miscelazione di polveri atomizzate variamente colorate, che
danno origine all’effetto comunemente chiamato “sale & pepe”.
Spesso la tinta predominante di fondo è bianca o comunque chiara e rispecchia il
colore naturale dell’impasto ceramico base non sottoposto a colorazione
c) Variegati
Sono prodotti realizzati con miscele di polveri colorate (atomizzate ed in taluni casi
micronizzate, ottenute per frantumazione degli atomizzati) che, attraverso opportu-
ni sistemi di caricamento delle presse, vengono distribuite con un certo grado di
casualità, dando origine a particolari effetti superficiali di sfumatura e variegatura.
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Fonte “GRES FINE PORCELLANATO”, SACMI
Il gres
Tipologie
d) Macrograniti
Sono ottenuti per miscelazione delle polveri atomizzate con percentuali dal 10 al
50% di grani di grosse dimensioni (1¸8 mm) ottenuti per rigranulazione a secco o
ad umido di polveri atomizzate o micronizzate, i quali possono essere
monocromatici o a sezione variegata.
La superficie delle piastrelle, che ha un fondo cromatico riconducibile a quello dei
graniti o dei variegati sul quale risalta la presenza dei granuli, riproduce l'aspetto di
alcune pietre naturali.
e) Decorati con sali solubili e smalti
Sono ottenuti per applicazione serigrafica o per gocciolatura (a disco,
aerografo,...) di smalti o di soluzioni contenenti sali cromofori di Fe, Cr, Co, V, Mn,
ecc., solitamente su impasti bianchi o superbianchi*, crudi o biscottati.

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Il gres
Tipologie
*superbianchi
supporti ad elevato grado di bianchi in grado di esaltare intensità e tonalità
cromatiche
Per ottenere elevati gradi di bianco all’ impasto base vengono addizionate materie
prime quali: silicato di zirconio (ZrSiO4), allumina anidra (Al2O3) , ossido di zinco
(ZnO), ecc.
Queste materie prime hanno caratteristiche refrattarie e vengono generalmente
inserite nella formulazione a parziale sostituzione del quarzo
f) Rustici strutturati smaltati (fiammati/serigrafati)
Si tratta di prodotti ottenuti dall’impasto base o di recupero, pressati con tamponi
strutturati e valorizzati con applicazioni per fiammatura o serigrafia di basse
grammature di smalti e/o sali solubili, eventualmente spazzolati.
L’effetto è di invecchiamento, simile a quello naturale indotto dal tempo e dall’uso

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Il gres
Formulazioni

Materie prime argillose


conferiscono plasticità all’impasto
minerali argillosi di natura illitico-caolinitica o montmorillonitica

Complementari non plastiche


comprendono i minerali fondenti
feldspati e feldspatoidi, talco, euriti, pegmatiti
a funzione prevalentemente smagrante, strutturale
quarzo e quarziti

Bassa concentrazione di ossidi coloranti quali Fe2O3 e TiO2


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Il gres
Formulazioni

Argilla PLASTIC CLAY (B)


Lavorabilità alla pressa
Resistenza meccanica dopo essiccamento e cottura

Argilla CHINA CLAY (A)


è complementare al precedente per le caratteristiche in crudo
Incrementa il contenuto di allumina.
Entrambe:
Forniscono una parte della fase vetrosa
Concorrono alla resistenza meccanica dopo cottura
Formano mullite
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Il gres
Formulazioni

Feldspato (o eventualmente il talco in piccole quantità)


materiale fondente agli usuali livelli termici di cottura (1200-1230°C).

Quarzo
quando partecipa alla fusione con i feldspati, è un componente equilibratore
della viscosità e dei flussi vetrosi
quando invece non partecipa alle reazioni costituisce la matrice base della
fase cristallina presente nel prodotto finito, insieme ad una modesta quantità
di mullite, generatasi dalla decomposizione delle caoliniti.

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Il gres
Formulazioni

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Da “GRES FINE PORCELLANATO”, SACMI
Il gres
Formulazioni

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Fonte “GRES FINE PORCELLANATO”, SACMI
Il gres Esempi di
Formulazioni composizioni di
gres

1) composizione
classica di gres
ceramico
adottata nei
vecchi cicli di
lavorazione
(Temp.
1200¸1250 °C
ciclo di 30/50
ore)

2) composizione idonea ai cicli rapidi (Temp.1200¸1230 °C e ciclo 60/70


min.)
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Ciclo di produzione
Deposito materie prime

Dosaggio

Macinazione
Diagramma a
Atomizzazione
blocchi per
diverse «ipotesi di Stocc.Atomizzati Granulazione

flusso» relative Miscelatore Dep. Granulato Medio

all'ottenimento di Setacciatura Dep. Granulato Grosso


specifici prodotti. Pressatura Miscelazione

- grès tintaunita Essiccamento

Smaltatura Prep.Sali Solubili


- graniti
Stocc.Cotto
Stocc.Crudo
- granulati
Cottura

Stocc.Cotto

Scelta Levigatura

Imballaggio Scelta

Magazziono
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