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Pigmenti Ceramici

Particolato solido, organico o inorganico, nero, bianco,


colorato o fluorescente, insolubile nel substrato nel
quale viene incorporato e che non risulta chimicamente
e fisicamente modificato da esso.

Il pigmento mantiene inalterata la propria struttura


dopo il processo di incorporazione nel substrato
Il mondo dei pigmenti
PIGMENTI

INORGANICI ORGANICI

COLORATI NON COLORATI AZO

FTALO
SINTETICI NATURALI OPACHI TRASPARENTI
POLICICLICI

OSSIDI OSSIDI ALTRI ALTRO


METALLICI COMPLESSI

Fe2O 3 Spinelli Cromato di Pb Magnetite TiO2 CaCO3


Cr2O3 ...... Zircone ...... Cadmio ...... Cromite ...... SnO2 ...... BaSO4 ......
REQUISITI DEI “NUOVI” PIGMENTI

Riduzione tempi Controllata


distribuzione
FAST FIRING granulometrica
Alte temperature
(1250°C) Stabilità termica
Flux Stabilità Chimica

MARKET Nuovi colori

COSTI Ottimizzazione della sintesi


e delle proprietà
Sintesi tradizionale e ruolo dei
mineralizzatori
Dizionario ceramico:
“il mineralizzatore è una sostanza che agisce in
modo da abbassare le temperature di sintesi
del prodotto finale e/o promuovere la
sinterizzazione
9 Mineralizzatori PROMOTORI
aumentano la reattività allo stato solido
9 Mineralizzatori STRUTTURALI
capaci di modificare il colore del pigmento

In genere: alogenuri, nitrati o solfati


Classificazione

1. Strutturali

2. Soluzioni solide

3. ad inglobamento
Pigmenti strutturali
Il cromoforo è stechiometricamente incorporato
nella struttura cristallina:

spinelli - fenacite
pirocloro - periclasio
olivina - granato
Soluzioni solide
Il cromoforo entra nella struttura cristallina in
sostituzione di uno o più ioni strutturali:

I pigmenti a base
ZrSiO4:

Giallo (Zr,Pr)SiO4

Azzurro (Zr,V)SiO4
Pigmenti ad inclusione
rendere utilizzabili cromofori non utilizzabili
andandoli ad inglobare in una matrice vetrosa
o cristallina
CARATTERISTICHE
9 due o più strutture cristalline insolubili
9 un’unica unità cromatica

Grès de Thiviers
Fe2O3 in zircone (ZrSiO4)
Fe2O3 in quarzo (SiO2)

Particolare del diffrattogramma a raggi X del pigmento ad inglobamento Fe2O3-ZrSiO4: le due fasi non F. Bondioli et al., Mat. Res. Bull., 33[5] 723-29 (1998)
reagiscono tra loro e sono ben evidenti i loro picchi caratteristici

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