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DEFINIZIONE
•Argille
•Quarzo
•Carbonati
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DEFINIZIONE
È caratterizzato strutturalmente da:
4
COMPOSIZIONI
50
40
30
20
10
0 M-P.
Altri Oss.Alcalini Oss. Ferro Carbonati Silice Argille
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COMPOSIZIONI
Argille
Miscele di svariate famiglie
•Caolino
•Illite
•Clorite
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Caolino
Rocce granitiche, ricche di feldspati, sono
una fonte comune di caolino.
La caolinite non assorbe acqua e non
T
espande quando entra a contatto con
questa. O
Strutture simili sono presenti nei minerali:
Anauxite, Dickite, e Nacrite
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Caolino
L’Halloysite, ha una struttura simile a
quella della caolinite e differisce da questa
per la presenza di molecole di acqua tra i
foglio di T-O. T
La sua formula: O
Al2Si2O5(OH)4.4H2O
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Illite
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Illite
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Illite
Impediscono l’entrata di T
molecole di H2O, pertanto le illiti
non sono argille che si
espandono o si contraggono in
funzione del contenuto di
acqua.
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Illite
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Clorite
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Clorite
Lo strato brucitico è formato da 2
strati di ioni OH- i quali
racchiudono ioni positivi come
Mg2+, Fe 2+, o Al3+ al centro degli
ottaedri.
La carica totale dello strato è
positiva e neutralizza totalmente o
parzialmente la carica negativa
dello strato T-O-T
In quest’ultimo l’eccesso di carica
negativa viene bilanciata da
cariche positive assorbite
dall’esterno sulla superficie
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COMPOSIZIONI
Silice SiO2
Quarzo
Granulometria 20-200mm
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COMPOSIZIONI
Carbonati
Principalmente CaCO3 e MgCO3
•Calcite
•Dolomite CaMg(CO3)2
Ossidi di Ferro
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COMPOSIZIONI
Alcalini
Na2O
Inferiore al 5% in peso
K2O
Feldspati
Miche
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Digramma di Winkler
Il diagramma di Winkler
lega la distrubuzione
granulometrica alla
tipologia di materiale
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Caratteristiche Tecnologiche
Gelività
Inclusioni calcaree
Resistenza a flessione
Permeabilità
Contenuto di sali solubili
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Processo di produzione
Lay-Out
Formatura Preparazione
dell’impasto
Essiccamento Cottura
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Processo di produzione
Estrazione delle materie prime dalla cava
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Processo di produzione
Stagionatura
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Processo di produzione
Preparazione dell’impasto
Estrusione
•Laterizi a sezione costante
•Coppi
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Processo di produzione
Formatura - 2
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Processo di produzione
Formatura - 4
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Processo di produzione
Essiccamento
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Processo di produzione
Essiccamento - 2
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Processo di produzione
Essiccamento - 3
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Processo di produzione
Essiccamento - 4
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Processo di produzione
Essiccamento - 5
Facilitano l’essiccamento:
•Eterogeneità dell'impasto
•Forme con una diffusa foratura
•La porosità della massa
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Processo di produzione
Essiccamento - 6
•Arrotatura
Spazzolatura con setole metalliche
Aspetto rustico
Aumento della resistenza all'usura della
superficie trattata perché i granuli di inerte
affiorati sono più duri della pasta argillosa
Antisdrucciolo 39
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Processo di produzione
Cottura
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Processo di produzione
Cottura
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Processo di produzione
Cottura
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Difetti
In formatura
Movimenti rotatori
impressi alla massa
plastica dall’azione
dell’elica di spinta
dell’estrusore
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Difetti
In formatura
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Difetti
Efflorescenza
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Difetti
Efflorescenza
47
Difetti
Efflorescenza
48
Difetti
Efflorescenza
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Difetti
Efflorescenza
L'attitudine alle efflorescenze è
fatta risalire alla quantità di solfati
solubili e di solfati totali contenuta
nelle argille; la differenza tra i due
valori è in generale dovuta ai solfuri
insolubili come la pirite.
Vari studi hanno indicato che
l'attitudine alle efflorescenze è
notevole se:
•il tenore in solfati solubili nell'argilla è
elevato
•è alta la % di pirite
•è presente un notevole tenore di
calcare con una concomitante presenza
di pirite
•nel cotto il tenore in sali solubili
supera lo 0,5% 50
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Difetti
Efflorescenza
•La norma italiana (UNI 2107 del novembre 1942) indica nello 0,05% in peso di SO3
la quantità limite di solfati alcalini che può essere presente nel laterizio; la norma
inglese ammette, a livello di indicazione, lo 0,5% di solfati solubili totali.
•In Germania i limiti fissati per la determinazione della qualità del prodotto per
mattoni e clinker sono MgSO4 0,08% e Na2SO4 + K2S04 0,08% in peso.
•Volendo distinguere per i prodotti cotti il contributo al fenomeno dell'efflorescenza
fornito dai solfati alcalini e dal solfato di calcio, si può dire che per i primi questa
inizierebbe a manifestarsi quando la loro quantità supera lo 0,2%, mentre per il
secondo, meno solubile, ne occorrerebbe almeno lo 0,7%.
•Il fenomeno dipende inoltre da:
Interazione con le malte utilizzate
Assorbimento di acqua
Assorbimento da sali dall'ambiente
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Difetti
Efflorescenza
Sali solubili
• CaSO4
• FeS2
• CO32-
• Alcalini e alcalino-terrosi
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Difetti
Inclusioni calcaree
(AndiI - Norme concernenti la qualificazione dei materiali laterizi per murature, dicembre 1982)
53
Difetti
Inclusioni calcaree
(AndiI - Norme concernenti la qualificazione dei materiali laterizi per murature, dicembre 1982)
54
Difetti
Inclusioni calcaree - 2
Fmedio > 15 mm
(AndiI - Norme concernenti la qualificazione dei materiali laterizi per murature, dicembre 1982)
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Difetti
Scagliature e bolle superficiali
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Difetti
Cuore nero
Macchie nere o con diverse tonalità di grigio che si formano all'interno dello
spessore del pezzo e dovute a una scarsa ossidazione del materiale.
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FORMATI
Tegole e coppi per coperture
Coppi
e tegole
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