26 Settembre 2008
I legami atomici
I legami atomici possono essere
classificati in primari e secondari
Tra i primari:
metallico
covalente
ionico
Tra i secondari:
forza di Van der Waals, legame
ponte a idrogeno, dipolo dipolo,
ione - dipolo
I legami primari sono caratterizzati dalle
maggiori energie di legame, quindi
comportano maggiore densit,
resistenza meccanica e temperatura di
fusione della sostanza
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Il legame metallico
Legame metallico
Coesione tra atomi dovuta
allattrazione tra ioni positivi e nube
elettronica
ioni positivi in posizione fissa
nuvola elettronica costituita dagli
elettroni di valenza
Caratteristiche del legame metallico
elevata conducibilit termica
buona conducibilit elettrica
aspetto brillante, lucentezza
resistenza meccanica e durezza
duttilit (dovuta agli scorrimenti tra
piani cristallini)
Rappresentazione del
legame metallico
Ti
Al
Ni
I reticoli cristallini
Un reticolo cristallino tipico di quelle
sostanze che, allo stato solido, si
dispongono in modo ripetitivo nello
spazio
I legami risultano pi stabili rispetto ad
una disposizione disordinata
Attorno ad ogni atomo si dispone il
maggior numero possibile di atomi,
compatibilmente con la geometria
Struttura amorfa
I reticoli cristallini
Esistono 14 tipi di celle
elementari fondamentali, dette
reticoli elementari di Bravais
Tali celle sono sufficienti a
descrivere la microstruttura di
tutti gli elementi metallici
Per gli scopi di questo corso,
solo una parte di essi risulta
significativo
Rappresentazione
vettoriale di un reticolo
Il reticolo cubico
semplice
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Il reticolo cubico a
corpo centrato
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11
12
Il reticolo esagonale
compatto
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13
14
Siderolite
15
TC
Liquido
1535C
Ferro
1390C
Ferro
910C
Ferro
770C
Ferro
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16
17
Cubico a facce
centrate
Esagonale
compatto
Ferro , Ferro
Titanio
Zirconio
Alluminio
Magnesio
Argento
Stagno
Nichel
Zinco
Oro
Piombo
Rame
Metalli con diverse forme allotropiche
Ferro
Cobalto
Titanio
Cobalto
Zirconio
18
19
Nucleazione ed accrescimento
20
21
22
Bordo grano
In una struttura metallica ogni cristallo
definito grano
per quanto esistano a livello industriale
applicazioni di particolari monocristallini,
in saldatura interessano
microstrutture policristalline
23
24
La rappresentazione di una
dislocazione (sopra) e la sua
immagine reale (sotto)
25
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Dislocazioni
La dislocazione si pu definire come un
difetto lineare costituito da
irregolarit o distorsioni di piani
reticolari
Attraverso il loro movimento, giustificano
lo scorrimento tra piani cristallini e, di
conseguenza, la duttilit del materiale
Ogni processo che consenta di
incrementare le caratteristiche tensili
(tempra, incrudimento, invecchiamento
naturale o artificiale) comporta
inevitabilmente:
un aumento della rigidezza del reticolo
cristallino
una diminuzione della mobilit delle
dislocazioni
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Il fenomeno dellincrudimento
Per effetto di una deformazione plastica
ha luogo un fenomeno detto
incrudimento
Il movimento delle dislocazioni si arresta
per effetto della loro interazione con il
bordo grano (ed anche precipitati, e
difetti) che ne ostacolano il moto
La duttilit del materiale diminuisce
rapidamente mentre aumenta la sua
resistenza meccanica
Il fenomeno pu essere:
una conseguenza indesiderata di una
specifica lavorazione
lobiettivo di una lavorazione specifica
( il caso delle leghe alluminio magnesio)
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Incrudimento
(curva tensione / deformazione)
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Il fenomeno dellinvecchiamento
E causato dalla precipitazione,
nella matrice, di fasi formate da
elementi presenti oltre il limite di
solubilit (sovrassaturi)
Nel caso del ferro, tali elementi
sono:
carbonio (cementite ultradispersa)
azoto (nitruri)
Rappresentazione
dellinvecchiamento
Risultano aumentate le
caratteristiche tensili
Duttilit e tenacit diminuiscono
anche sensibilmente
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Ricupero e ricristallizzazione
Durante la deformazione plastica si cede
energia al metallo che viene immagazzinata
sotto forma di energia di incrudimento
Tale energia resa disponibile per un
riassetto o recupero del reticolo
(recovering) per ripristinare lo stato iniziale,
attraverso due meccanismi:
ricupero - ridistribuzione delle dislocazioni
ricristallizzazione - nucleazione e crescita
di nuovi grani a bassa densit di energia ed
esenti da tensioni residue
Ricupero e ricristallizzazione
Il recupero giustifica il comportamento dei
metalli in regime di scorrimento viscoso a
caldo (creep)
In particolare, minore la deformazione,
maggiore la T di ricristallizzazione
Il fenomeno assume notevole rilievo nel caso
dei trattamenti termici:
In generale, terminata la ricristallizzazione
della matrice, il proseguimento del
trattamento termico comporta solo un
aumento della dimensione del grano
La ricristallizzazione un processo
fondamentale in numerosi processi di
saldatura allo stato solido, che non
prevedono il raggiungimento della Tf del
materiale
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Ferro
3,5
3,0
Ferro
Ferro
2,5
0
400
1600
800
1200
TEMPERATURA [C]
32
[MPa]
500
400
300
200
100
0
0
100
200
700
800
CARICO DI SNERVAMENTO
CARICO DI ROTTURA
33
34
35
36