Elementi metallici
Abbiamo fin qui discusso il comportamento chimico di alcuni elementi non metallici. Discuteremo ora quello di alcuni elementi metallici. Come gi osservato i metalli sono buoni conduttori di calore ed elettricit. Inoltre essi sono duttili e malleabili e dotati di lucentezza metallica. Tutte queste propriet dei metalli sono spiegabili in base alla loro struttura. Per molti scopi pratici le LEGHE sono spesso pi utili dei metalli puri. Una LEGA un solido con propriet metalliche costituito da due o pi metalli o da un metallo e un non metallo (acciaio). Frequentemente le leghe sono soluzioni solide e solo in pochi casi sono costituite da composti intermetallici. Tra le leghe pi note ricordiamo:
OTTONE: BRONZO: ACCIAIO:
Lalluminio piuttosto reattivo e non si trova in natura allo stato libero. I suoi composti sono tuttavia molto comuni e Al il terzo elemento per abbondanza sulla superficie terrestre (dopo ossigeno e silicio) ed il pi abbondante tra tutti i metalli. Si trova come Al2O3 nei minerali
CORINDONE
BAUXITE,
alluminio-silicati complessi come il berillo Be3Al2Si6O18. Al ha punto di fusione 660 C e densit 2.71 gcm-3. Puro, un metallo tenero e poco resistente ma molte sue leghe sono dure e robuste (esempio:
DURALLUMINIO,
lega Al + Cu + Mn + Mg). Le
leghe a base di Al hanno densit molto bassa e trovano largo uso nellindustria aeronautica. Lalluminio usato per la produzione delle lattine utilizzate come contenitori di bevande e, in forma di fogli, come materiale da avvolgimento. Unapplicazione molto importante di Al si basa sulla sua ottima conducibilit elettrica. Al ha conducibilit elettrica inferiore a quella di Cu; tuttavia, la densit di Al meno di 1/3 di quella di Cu ed inoltre Al molto pi economico
310
di Cu. Per questi motivi luso di Al per la produzione di cavi elettrici sempre pi esteso.
Il ferro il quarto elemento sulla crosta terrestre in ordine abbondanza. Allo stato libero presente solo in piccola quantit sulla crosta terrestre (di solito associato a Ni). presente, tuttavia, nelle meteoriti e si ritiene che costituisca una parte importante del nocciolo del nostro pianeta. Fra i minerali pi importanti del ferro ricordiamo:
EMATITE: MAGNETITE: SIDERITE:
Un minerale abbondante del ferro la pirite, FeS2. Essa non viene tuttavia utilizzata come fonte di ferro per le difficolt costituite dalla necessit di rimuovere alti tenori di zolfo. Il ferro puro un metallo argenteo, morbido, e come tale non ha apprezzabili usi. Le
LEGHE DI FERRO
come Ni, Cr, Mn, V. Il ferro ha punto di fusione 1535 C e densit 7.86 gcm-3.
Il rame un metallo resistente alla corrosione ed uno dei pochi metalli che si trova sulla superficie terrestre allo stato elementare (altri metalli che si trovano allo stato elementare sono Ag e Au). Per questo motivo, Cu stato uno dei primi metalli conosciuti. Rame, argento e oro sono stati usati fin dallantichit per fabbricare monete e per questo sono chiamati metalli da conio. Probabilmente, lutilizzazione pi importante di Cu quella connessa alla fabbricazione di cavi elettrici (la conducibilit elettrica di Cu seconda soltanto a quella di Ag). Il rame elementare si trova tuttavia in quantit troppo modeste perch possa costituire una fonte 311
importante del metallo. I minerali pi importanti da cui viene estratto il rame sono:
CALCOCITE:
Il piombo un metallo morbido con elevata densit (d = 11.4 gcm-3) e basso punto di fusione (Tf = 327 C). Sebbene non sia abbondante, Pb viene estratto facilmente dal suo minerale pi importante: la
GALENA,
condutture di acqua.1 Il piombo molto usato nella fabbricazione di accumulatori al piombo, leghe per tipografia e saldature. Grandi quantit di Pb sono state a lungo usate per produrre additivi per benzine.
Metallurgia
In generale i metalli si trovano sulla superficie terrestre allo stato ossidato. I minerali pi importanti sono, di solito, ossidi o solfuri. Per ottenere il metallo dal minerale quindi necessario usare un
RIDUCENTE. AGENTE
I riducenti abitualmente impiegati allo scopo sono: monossido di carbonio, idrogeno, elettroni
carbone
(coke),
(elettrolisi), altri metalli (Na, Al). Spesso i metalli vengono estratti dai loro ossidi per riscaldamento con carbone (o monossido di carbonio). Ad esempio:
Cu2O
2Cu
CO
stata avanzata lipotesi che lavvelenamento da piombo, che provoca pazzia e sterilit, abbia avuto una parte importante nella caduta dellimpero romano.
312
Metallurgia
Le rocce presenti sulla superficie terrestre sono in generale costituite da SiO2 (diossido di silicio) e silicati (che contengono lo ione SiO32 ). Queste sostanze sono quasi sempre presenti in un minerale e devono essere allontanate prima della riduzione o nel corso di essa. Il metodo chimico per lallontanamento della silice e dei silicati consiste nellaggiungere un materiale detto fondente, che si combina con la silice e con i silicati per dare la cosiddetta scoria che, non essendo solubile nel metallo fuso, pu essere separata facilmente da questo. Per esempio, durante la riduzione degli ossidi di rame si aggiunge, insieme al coke, calcare (CaCO3). A seguito del riscaldamento,
CaCO3 si decompone a CaO, che si combina con SiO2 per dare la
scoria di CaSiO3 insolubile nel rame fuso e quindi facilmente separabile da esso:
CaCO3 (s )
CaO (s )
calore
CaO (s )
CO2 (g )
SiO2 (s )
CaSiO3 (l )
Ferro e acciaio
Il minerale di ferro, costituito da una miscela di Fe2O3, Fe3O4 e silicati, viene caricato dallalto in un altoforno assieme a coke e calcare. Dal basso dellaltoforno viene insufflata aria preriscaldata o ossigeno. Lagente riducente il monossido di carbonio che si forma a seguito della reazione del carbone con lossigeno ad alta temperatura:
2C
O2
2CO
Il minerale di ferro viene ridotto durante la discesa nellaltoforno e nella parte pi bassa e pi calda del forno trasformato in ferro puro:
Fe2O3
3CO
2 Fe
3CO2
Contemporaneamente CaCO3 si decompone a CaO e questultimo si combina con la silice formando uno strato di scorie fuse costituito da
CaSiO3.
313
Ferro e acciaio
proteggono il ferro stesso dalla riossidazione e, una volta separate, vengono usate per ottenere materiali da costruzione. Il prodotto dellaltoforno la
GHISA,
(circa 4%), silicio (circa 2%) e piccole quantit di altri elementi come fosforo e zolfo. La maggior parte del carbonio e praticamente tutte le altre impurezze vengono eliminate facendo fondere la ghisa ed insufflando ossigeno. Durante questo processo, che viene chiamato affinamento, le impurezze vengono trasformate nei rispettivi ossidi che vengono eliminati come tali (in fase gas), oppure formano una scoria con CaO opportunamente aggiunto:
Si P4
2
O
SiO2 P4O10
CaO
2
O
CaO
Da questo processo si ottiene LACCIAIO di cui esistono vari tipi che differiscono principalmente nel contenuto di carbonio, che pu variare da 0.2% fino a 1.5%. Laggiunta di quantit variabili di altri elementi come Ni, Cr, Mn, V consente di formare numerose leghe di acciaio per usi speciali.
Il processo di estrazione dei metalli dai solfuri prevede come primo stadio lallontanamento dello zolfo come SO2 e la formazione dellossido del metallo. Questo processo, noto come arrostimento, produce enormi quantit di SO2 e costituisce una grave forma di inquinamento. Per esempio, la galena (PbS) viene arrostita allaria per produrre lossido PbO, il quale viene poi ridotto a Pb in una sorta di piccolo altoforno:
2 PbS 2 PbO
+ +
3O2
C
2 PbO 2 Pb
+
2 SO2
CO2
I minerali solfuri contenenti rame come la calcopirite CuFeS2 vengono arrostiti in difetto di aria: il ferro si trasforma in FeO, viene
314
eliminata una parte dello zolfo sotto forma di SO2 e il rame rimane sotto forma di Cu2S:
2CuFeS 2 +
4O2
Cu2 S
2 FeO
3SO2
Lossido di ferro forma una scoria fusa di FeSiO3 con la silice gi presente nel minerale o aggiunta appositamente. Separata la scoria, si insuffla aria attraverso la massa fusa di Cu2S:
Cu 2 S
O2
2Cu
SO2
Il rame ottenuto viene poi raffinato mediante elettrolisi per produrre il rame ad elevato grado di purezza necessario per la costruzione dei conduttori elettrici.
315
Tutti i metalli, con leccezione del mercurio, sono solidi cristallini a temperatura ambiente. Poich essi sono costituiti da atomi sferici tutti identici, le strutture sono semplici e comuni a molti metalli. Allorigine delle strutture dei metalli stanno i diversi modi in cui delle sfere possono essere impaccate in modo da minimizzare i volumi vuoti e realizzare limpaccamento pi compatto possibile. Un impaccamento compatto di un singolo strato di sfere mostrato nella figura che segue. Come si pu osservare, le sfere risultano disposte secondo linee rette ad angoli di 60. Ogni sfera circondata da altre sei sfere situate ai vertici di un esagono regolare. Se allo strato compatto bidimensionale mostrato in figura sovrapponiamo altri strati compatti in modo tale che le sfere di uno strato poggino sulle cavit esistenti tra le sfere dello strato sottostante, allora otteniamo una struttura tridimensionale ad impaccamento compatto. Ogni sfera risulta a contatto con sei sfere nel suo strato, 3 sfere nello strato superiore e tre sfere nello strato inferiore (per un totale di dodici sfere prime vicine). In figura sono state prima etichettate le cavit esistenti tra le sfere di uno strato, quindi si sovrapposto un secondo strato che stato posto sulle cavit etichettate b (avrebbe potuto essere posto
indifferentemente anche sulle cavit etichettate c). A questo punto ci sono due modi diversi per aggiungere un terzo strato di sfere.
Le sfere del terzo strato possono essere poste sopra le cavit del secondo in modo da risultare perfettamente sovrapposte alle sfere del primo strato (vedi figura). Se indichiamo il primo strato con A ed il secondo con B, il terzo strato, risultando in tutto identico al primo, dovr essere indicato A. La sequenza di impilamento, quella cio secondo cui gli strati si alternano, ABABABAB. Questo impaccamento chiamato ESAGONALE COMPATTO.
316
316 bis
316 ter
Se le sfere del terzo strato vengono poste sopra le cavit c del primo le sfere del terzo strato non giacciono pi sopra quelle del primo. Laggiunta di un quarto strato, tuttavia, porta necessariamente le sfere di questo a giacere in corrispondenza di quelle del primo strato. In questo caso dunque, la sequenza di impilamento di tipo
ABCABCABCABC..
La maggior parte dei metalli che non hanno una struttura compatta (esagonale o cubica) hanno una struttura cubica a corpo centrato. Questa struttura pu essere ottenuta in modo semplice impilando impaccamenti bidimensionali quadrati uno sullaltro (vedi figura). Limpaccamento cubico che si ottiene in questo modo ha dei buchi abbastanza grandi al centro di ogni cubo, ma non sufficientemente grandi da contenere un altro atomo. per sufficiente espandere il cubo del 15% perch ci sia, al centro di ogni cubo, lo spazio necessario per ospitare un altro atomo. In questa struttura cubica a corpo centrato, ogni sfera a contatto con le otto sfere ai vertici del cubo (anzich con dodici sfere come nelle strutture cubica ed esagonale compatta).
Legame metallico
Abbiamo sin qui descritto due tipi di legame: il legame ionico e quello covalente. facile rendersi conto che nessuno dei due adeguato per descrivere il legame che tiene uniti, in una struttura cristallina, gli atomi di un metallo. Prendiamo ad esempio il sodio: le conclusioni che raggiungeremo potranno essere stese a tutti i metalli. Causa la sua bassa elettronegativit, il sodio forma facilmente ioni
Na+. Tuttavia, per lo stesso motivo, il sodio (come del resto tutti i
metalli) ha assai scarsa tendenza ad accettare elettroni per formare ioni negativi. Non quindi ragionevole attendersi che la struttura del sodio metallico sia costituita da ioni positivi e negativi. Tra laltro, 317
Legame metallico
sulla base
di
una
struttura
ionica, sarebbe
assai
difficile
spiegare le caratteristiche propriet metalliche (conducibilit elettrica e termica, duttilit, malleabilit). Neppure dei legami covalenti localizzati consentirebbero di spiegare le propriet metalliche. Tuttavia, lesistenza di legami covalenti localizzati nei solidi metallici pu essere esclusa anche a prescindere da queste. Abbiamo infatti visto che i metalli hanno strutture nelle quali ogni atomo circondato da otto (cubica a corpo centrato) o 12 (esagonale compatta e cubica compatta) primi vicini; ogni atomo dovrebbe quindi formare 8 o 12 legami covalenti localizzati e sappiamo che non ha elettroni sufficienti per farlo (nel caso specifico
Na, come tutti i metalli alcalini, ha struttura cubica a corpo centrato).
In realt, il legame che tiene uniti gli atomi di sodio nel sodio metallico quello che risulta dalla sovrapposizione dellorbitale 3s di ogni atomo di sodio con quelli di tutti i suoi vicini, in modo che la densit elettronica risulti dispersa su tutti gli atomi di sodio. Si pu pensare che ogni atomo Na ceda il suo elettrone 3s per dare uno ione
Na+ e un elettrone libero. Questi elettroni liberi formano una nuvola
di carica negativa, una sorta di gas di elettroni, che riempie lo spazio tra gli ioni positivi e che pu muoversi liberamente. Lattrazione elettrostatica tra la nuvola di elettroni e gli ioni positivi alla base del legame metallico. Come abbiamo gi osservato, quando si vogliono descrivere strutture in cui gli elettroni non sono localizzati mediante strutture di Lewis ad elettroni localizzati, si usano strutture di risonanza. Un metallo rappresenta un caso estremo di delocalizzazione elettronica, al punto che gli elettroni possono essere considerati delocalizzati sullintero cristallo metallico.2 Si richiama lattenzione sul fatto che ciascuno dei tre tipi di legame chimico sin qui incontrati ionico, covalente e metallico rappresenta un caso limite. Nella maggior parte dei composti i legami
In linea di principio sarebbe possibile descrivere un metallo mediante strutture di risonanza in cui ciascun atomo metallico forma un legame covalente localizzato. Sarebbe tuttavia necessario un numero grandissimo di strutture in risonanza; tanto grande da rendere il modello assolutamente non pratico.
2
318
hanno un carattere intermedio ma risulta assai comodo classificare questi composti sulla base del tipo di legame in essi prevalente.
Il modello proposto per il legame metallico rende conto assai bene dellelevata conducibilit elettrica dei metalli: la nuvola elettronica, libera di muoversi allinterno dellintero edificio cristallino, pu migrare facilmente per effetto dellapplicazione di una ddp. Un metallo conduce lelettricit sia allo stato solido sia allo stato liquido. I solidi ionici dovrebbero, in principio, condurre lelettricit (conduzione con trasporto di materia conseguente alla migrazione di ioni) solo allo stato liquido: allo stato solido gli ioni occupano i nodi del reticolo cristallino e non sono liberi di muoversi.3 Un solido o un liquido covalenti non hanno ioni n elettroni liberi di muoversi e di conseguenza non conducono la corrente elettrica. da osservare che, mentre la conducibilit di un conduttore ionico diminuisce al diminuire della temperatura, quella di un conduttore metallico aumenta al diminuire della temperatura. Ci dovuto al fatto che in un fuso ionico la conduzione avviene mediante la migrazione di ioni mentre in un metallo migrano gli elettroni. Nel caso di un fuso ionico, una diminuzione della temperatura porta, a parit di ogni altra condizione, ad una diminuzione della velocit degli ioni e quindi ad una diminuzione di conducibilit. La migrazione degli elettroni in un metallo ostacolata dalle collisioni con gli ioni positivi che vibrano attorno alle loro posizioni di equilibrio. Leffetto prevalente di una diminuzione di temperatura quello di smorzare lampiezza delle vibrazioni degli ioni e quindi di diminuire lostacolo alla migrazione degli elettroni (la cui velocit, causa la massa assai piccola, risulta scarsamente influenzata dalla
Esistono importanti eccezioni a quanto appena osservato circa la conducibilit dei solidi ionici: gli elettroliti solidi sono solidi caratterizzati da elevati valori di conducibilit ionica. Le ragioni della loro elevata conducibilit sono di origine strutturale e la loro piena comprensione richiede conoscenze di carattere chimico fisico che vanno al di l degli scopi di questo corso.
319
Il modello proposto per il legame metallico in grado di spiegare anche lelevata conducibilit termica dei metalli. La conduzione del calore comporta il trasferimento dellenergia termica e detto trasferimento avviene mediante collisioni tra particelle. Le particelle veloci della parte calda del materiale urtano quelle lente della parte fredda trasferendo loro parte della propria energia. In un metallo, gli elettroni responsabili del legame metallico sono liberi di muoversi e sono quindi in grado di trasferire rapidamente lenergia termica da unestremit allaltra del metallo. Di converso, i solidi ionici e covalenti non sono buoni conduttori del calore. In essi, non essendovi elettroni liberi, lenergia termica deve essere trasferita mediante
collisioni tra ioni o atomi o molecole che, oltre a possedere masse assai pi grandi di quella dellelettrone (la qual cosa comporta che queste particelle siano assai pi lente) hanno assai limitata libert di movimento (essendo obbligate ad oscillare attorno a posizioni fisse) con il risultato che il trasferimento di energia termica assai meno efficace che nei metalli.
Poich in un metallo gli elettroni di legame sono totalmente delocalizzati, possibile muovere gli atomi metallici gli uni rispetto agli altri senza rompere i legami esistenti tra di essi. La forma di un metallo pu di conseguenza essere distorta facilmente: in altri termini, un metallo duttile e malleabile. Ci non accade, evidentemente, per le sostanze ioniche o covalenti.
320
Molti metalli reagiscono con soluzioni diluite di acidi sviluppando idrogeno e formando un sale ionico del metallo. Per esempio, Al e Fe reagiscono con acido cloridrico in questo modo:
Fe
2 Al
+
+
2HCl
6 HCl
FeCl2
2 AlCl 3
H2
+ 3H 2
concentrato a caldo:
Pb
2 HClconc
calore
PbCl2
H2
Il rame non reagisce affatto con HCl. Dunque, il rame, il piombo ed altri metalli di cui discuteremo in seguito non reagiscono con soluzioni acquose diluite di acidi. Ci significa che lo ione H 3O + non un ossidante abbastanza forte da ossidare Cu e Pb, mentre la sua capacit ossidante sufficiente per ossidare il ferro a Fe2+ e lalluminio a Al3+. Evidentemente, la facilit con cui i diversi metalli si ossidano diversa. Rame e piombo hanno minor tendenza a ossidarsi di ferro e alluminio. Sia il rame sia il piombo reagiscono tuttavia con acido nitrico: 3Cu 3Pb + + 8 HNO3 8 HNO3 3Cu (NO3 )2 3Pb(NO3 )2 + + 2 NO 2 NO + + 4H 2 O 4 H 2O
Lalluminio appartiene al terzo gruppo e ha configurazione elettronica [Ne] 3s2 3p1. Molti suoi composti sono ionici (contengono cio lo ione Al3+ che si forma in seguito alla perdita di tre elettroni di valenza). Esistono tuttavia anche composti covalenti dellalluminio. La configurazione dellalluminio nello stato elettronico fondamentale : 3s [Ne] 321 3p
Su questa base dovremmo aspettarci valenza 1. Tuttavia, possiamo immaginare che nella configurazione elettronica dello stato di valenza, un elettrone venga promosso dallorbitale 3s ad uno degli orbitali 3p vuoti:
3s [Ne]
3p
In questo modo Al viene a possedere tre elettroni spaiati. Mettendo in comune questi elettroni Al in grado di formare tre legami covalenti. Il fatto che Al possa formare sia legami ionici, sia legami covalenti riflette la sua collocazione nella tavola periodica al confine tra metalli e non metalli. Sebbene sia molto reattivo, lalluminio metallico non si corrode allaria perch la sua superficie si ricopre rapidamente di uno strato di ossido Al2O3 molto sottile, duro e aderente che protegge il metallo dallulteriore ossidazione. Lossido Al2O3 [che si trova in natura come anidra, o
BAUXITE CORINDONE,
in forma
approssimazione, ionico, cio costituito da ioni Al3+ e O2-. Le forze di attrazione tra questi ioni sono assai intense (causa le cariche elevate) e spiegano il punto di fusione elevato di Al2O3 (circa 2000 C). In realt lo ione Al3+, piccolo e di grande carica, attrae cos fortemente le coppie elettroniche degli ioni O2- che i legami assumono un certo grado di carattere covalente e possono pi convenientemente essere descritti come legami covalenti molto polari. Gli zaffiri, di colore blu, sono cristalli di corindone in cui alcuni ioni
Al3+ sono sostituiti da ioni Cr3+.
I gioielli sintetici vengono prodotti fondendo Al2O3 con piccole quantit degli altri ossidi opportuni. A causa della loro grande durezza questi gioielli sintetici sono usati come perni in strumenti di precisione (ad esempio, orologi).
322
Cloruro di alluminio
Il cloruro di alluminio pu essere preparato per riscaldamento dellalluminio con cloro o cloruro di idrogeno: 2 Al 2 Al + + 3Cl2 (g ) 6 HCl (g ) 2 AlCl3 (s ) 2 AlCl3 (s ) + 3H 2
Il bromuro di alluminio pu essere preparato per reazione di Al con bromo liquido a temperatura ambiente: 2 Al + 3Br2 (l ) 2 AlBr3 (s )
Sia AlCl3, sia AlBr3 sono sali molto igroscopici: essi hanno una tendenza cos forte ad assorbire acqua dallatmosfera da sciogliersi nellacqua assorbita. A pressione atmosferica, AlCl3 sublima a 183 C (passa direttamente dallo stato solido allo stato vapore).
AlCl3 solido ionico. Allo stato vapore esso invece costituito da
Cl
Cl +
Cl
Nella molecola Al2Cl6 gli atomi di Al hanno struttura tetraedrica. Al di sopra di 750 C le molecole Al2Cl6 si dissociano in molecole AlCl3 a geometria triangolare planare. Il bromuro di alluminio costituito da molecole Al2Br6 anche allo stato solido. Ad alta temperatura, in fase gassosa, le molecole Al2Br6 si dissociano in molecole AlBr3. Si fa osservare che: 1. nella molecola Al2Cl6 lalluminio completa lottetto accettando una coppia di elettroni dal cloro; 2. formando un cloruro covalente (allo stato vapore) lalluminio si comporta come un non metallo (in accordo con la sua posizione nella tavola periodica, al confine tra metalli e non metalli).
323
Nella formazione di Al2Cl6 lalluminio si comporta da accettore di coppie elettroniche. Questo un comportamento comune in molecole il cui atomo centrale ha sei o meno elettroni nello strato di valenza. Per esempio, AlCl3 si pu combinare con Cl:
Cl
AlCl3 + Cl
Cl
Al
Cl
Cl
Il boro (terzo gruppo) forma alogenuri (BF3, BCl3) covalenti nei quali il boro ha solo sei elettroni nel guscio di valenza. Gli alogenuri di boro non formano molecole dimere come AlCl3, ma si combinano con donatori di coppie elettroniche (Cl , F , NH3): Cl
BCl3 + Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
H N+
BCl3 + NH3
Cl
Cl
324
Si fa notare che questultima reazione presenta spiccate analogie con quella in cui un protone si somma ad una molecola NH3 (che si comporta da base) formando un legame covalente:
H+ + NH3
N+
Secondo Lewis, tutte le molecole o ioni che si combinano con altre molecole o ioni accettando coppie elettroniche sono da considerarsi
ACIDI
di
Si fa osservare che la definizione di ACIDO E BASE SECONDO LEWIS la pi generale e contiene quella di Brnsted-Lowry. Un acido, secondo Lewis, una specie in grado di accettare coppie di elettroni. Un acido, secondo Brnsted-Lowry, un donatore di protoni, cio di specie che si legano accettando una coppia di elettroni. Una base, secondo Lewis, un donatore di coppie elettroniche. Una base, secondo Brnsted-Lowry, un accettore di protoni, funzione che pu svolgere soltanto grazie alla disponibilit di coppie elettroniche con cui legare i protoni.
Abbiamo visto recentemente, discutendo della produzione dei metalli, la reazione di formazione delle scorie, che consente di eliminare le impurezze di silice presenti nel minerale:
CaO
SiO2
CaSiO3
325
Lo ione ossido (O2-), base di Lewis, reagisce con SiO2, acido di Lewis, Esempi dello stesso tipo sono: +
Na2O
CO2
Na2CO3
O 2O + C 2+ O O O C O
MgO
SO3
MgSO4
O 2O + S 3+ O O O O S O O
326
Si pu generalizzare affermando che: 1. gli ossidi metallici sono ossidi basici perch contengono lo ione ossido (O2-), base di Lewis; 2. gli ossidi non metallici sono covalenti. Poich latomo centrale pu accettare coppie elettroniche, essi sono acidi di Lewis.
Abbiamo gi visto che il comportamento acido e basico degli ossidi pu essere messo in evidenza dal loro comportamento in soluzione acquosa: gli ossidi basici reagiscono con lacqua per dare soluzioni basiche; gli ossidi acidi reagiscono con lacqua per dare ossoacidi, e quindi soluzioni acide. Alcuni ossidi come MgO e SiO2 reagiscono molto lentamente con lacqua ed quindi difficile rivelare le loro caratteristiche acide o basiche per questa via. Essi reagiscono tuttavia con acidi e basi, rivelando le loro propriet acide o basiche:
MgO
SiO2
+
+
2 HCl
2 NaOH
MgCl 2
H 2O
+
H2 O
Na2 SiO3
Lossido di alluminio un ossido anfotero. Al2O3 (non sotto forma di corindone, assai inerte) pu essere disciolto sia in soluzioni acide, sia in soluzioni basiche:
Al 2 O 3
6 HCl
2 Al 3 +
6 Cl
3H 2 O
Al 2O3
2 NaOH
3H 2 O
2 Na +
2 Al (OH )4
In generale, gli ossidi dei metalli dei gruppi rappresentativi sono basici. Lalluminio si trova al confine tra metalli e non metalli: il suo ossido anfotero. Gli ossidi degli elementi di transizione possono
327
Il cloruro di alluminio idrato (AlCl36H2O) pu essere preparato disciogliendo Al o Al2O3 in acido cloridrico: 2 Al + 6 HCl + 12 H 2 O Al2O3 + 6 HCl + 12 H 2 O 2( AlCl3 6 H 2O ) + 3H 2 2( AlCl3 6 H 2O ) + 3H 2 O
Il solfato di alluminio cristallizza dalle soluzioni acquose come idrato: Al2(SO4)318H2O. Sei molecole H2O sono associate a ciascuno ione alluminio e le altre sei fanno parte della struttura cristallina. Se si fa cristallizzare una miscela equimolecolare di solfato di potassio e solfato di alluminio, si ottengono cristalli ottaedrici di KAl(SO4)212H2O, chiamato preparare sali simili
ALLUME POTASSICO.
Si possono (ALLUME
come
NH4Al(SO4)212H2O
AMMONICO).
Idrossido di alluminio
Laggiunta di un idrossido alla soluzione di un sale di alluminio provoca la formazione di un precipitato gelatinoso di idrossido di alluminio: Al 3+ + 3OH Al (OH )3
Se alla soluzione si aggiunge un eccesso di ioni OH, il precipitato si scioglie a causa della formazione dello ione solubile
idrossoalluminato:
Al (OH )3
OH
Al (OH )4
di Lewis.
Lidrossido di alluminio si scioglie anche in acidi dando sali di alluminio:
328
Al (OH 3 ) + 3HCl
AlCl3 + 3H 2 O
Lidrossido di alluminio si comporta sia da acido, sia da base: lidrossido di alluminio anfotero.
6s
6p
elettronico fondamentale, con due elettroni spaiati, a quello di valenza con quattro elettroni spaiati.
Ossidi di piombo
Quando il piombo viene riscaldato allaria si forma lossido di piombo PbO (litargirio). Il diossido di piombo, PbO2, si prepara ossidando con Cl2 la soluzione di un sale solubile di piombo bivalente: Pb(CH 3COO )2 + Cl2 + 2 H 2O PbO2 + 2 HCl + 2CH 3 COOH
polimerizzato causa limpossibilit, per latomo di piombo, di formare legami multipli. La difficolt del piombo a formare legami
multipli dovuta alle grandi dimensioni dellatomo: in generale tutti
gli atomi di grosse dimensioni formano con grande difficolt o non formano affatto legami multipli.
Se il piombo viene riscaldato in ossigeno, oppure si riscalda vigorosamente PbO allaria, si ottiene Pb3O4, detto MINIO:
6 PbO + O2
calore
2 Pb3 O4
Pb3O4 la base della vernice rossa usata per proteggere dalla ruggine le strutture in ferro e acciaio. Nel MINIO, il piombo presente sia con numero di ossidazione +2, sia con numero di ossidazione +4:
Pb
Pb
Pb
330
Come abbiamo gi osservato, il piombo +4 si comporta da non metallo mentre il piombo +2 si comporta da metallo. Il minio quindi un ortopiombato di piombo (II) [si ricorda che il termine orto
designa gli ossoacidi nella cui molecola presente il massimo numero possibile di gruppi OH]. Pb3O4 pu quindi essere scritto Pb2PbO4.
Ossidi di piombo
Pb3O4 reagisce con acido nitrico concentrato per dare nitrato di piombo (II), solubile, e diossido di piombo, insolubile: Pb3O4 + 4 HNO3 2 Pb(NO3 )2 + PbO2 + 2 H 2O
Questa reazione in accordo con la formulazione di Pb3O4 come Pb2PbO4. Il diossido di piombo un forte ossidante e, in ambiente fortemente acido, in grado di ossidare i sali di Mn (II) ad acido permanganico (HMnO4).
Cloruri di piombo
Il piombo d due cloruri: PbCl2 e PbCl4. Il primo, PbCl2, un solido bianco poco solubile in acqua fredda, ma la cui solubilit cresce considerevolmente allaumentare della temperatura (pu quindi essere fatto cristallizzare raffreddando soluzioni acquose calde). Il secondo, PbCl4, un liquido giallo piuttosto instabile e si decompone per riscaldamento dando PbCl2 e cloro: PbCl4
calore
PbCl2 + Cl2
Idrossido di piombo
Se si aggiunge un idrossido alla soluzione di un sale di piombo II si ottiene un precipitato bianco di Pb(OH)2: Pb 2+ + 2OH Pb(OH )2
331
Pb(OH )2
2OH
Pb(OH )4
Idrossido di piombo
Pb(OH )2 + 2 HCl
PbCl2 + 2 H 2 O
Poich si discioglie per aggiunta di basi (mostrando quindi propriet acide) e per aggiunta di acidi (mostrando quindi propriet basiche),
Ferro
Il ferro appartiene alla prima serie dei metalli di transizione. Una caratteristica comune agli elementi di transizione quella di possedere diversi stati di ossidazione. Il ferro ha configurazione elettronica [Ar] 3d6 4s2. Il ferro ha comportamento decisamente metallico con numero di ossidazione +2, principalmente metallico con numero di ossidazione
Ossidi
Abbiamo gi osservato che il ferro forma ossidi con numero di ossidazione +2 (FeO) e +3 (Fe2O3). Lossido Fe3O4 (magnetite) contiene il ferro in entrambi gli stati di ossidazione e pu essere scritto Fe(II)Fe2O4.
Il ferro reagisce con soluzioni acquose di acidi per formare sali di ferro II:
Fe Fe
+ +
2HCl H 2 SO4
FeCl2 FeSO4
+ +
H2 H2
Sia FeCl2, sia FeSO4 cristallizzano in forma idrata, rispettivamente con quattro e sette molecole dacqua per unit formula.
332
Se si aggiunge un idrossido a una soluzione di un sale di ferro (II) si ottiene un precipitato bianco di idrossido ferroso: Fe 2+ + 2OH Fe(OH )2
Il precipitato bianco di Fe(OH)2 si colora rapidamente in rosso bruno per effetto dellossidazione a Fe(OH)3, anchesso insolubile, operata dallossigeno dellaria.
Avevamo osservato, discutendo dei composti dello zolfo, che il solfuro di idrogeno pu essere preparato in laboratorio aggiungendo un acido forte al solfuro ferroso: FeS + H 2 SO4 FeSO4 + H 2S
Osserviamo ora che se si fa passare attraverso la soluzione di un sale di ferro (II) solfuro di idrogeno, si ottiene un precipitato di solfuro ferroso:
Fe 2+
H2 S
FeS
2H +
Lutilizzazione di questa reazione con lobiettivo di produrre H2S o, al contrario, di far precipitare FeS costituisce un ottimo esempio circa il significato e le conseguenze del principio di Le Chatelier.
2Fe
3Cl2
calore
2 FeCl3
Come AlCl3, FeCl3 sublima per riscaldamento dando luogo ad un vapore costituito da molecole dimere Fe2Cl6. Come AlCl3, FeCl3 si
comporta da acido di Lewis e si combina con Cl per formare FeCl4 :
FeCl3
Cl
FeCl4
333
ben noto che il ferro arrugginisce per esposizione agli agenti atmosferici. La ruggine non altro che un ossido idrato di ferro (III): Fe2O3H2O. Per formare la ruggine sono necessarie sia acqua sia ossigeno5: 2 Fe + 4 H + + O2 4 Fe 2+ + O2 + H 2O 2 Fe 2+ + 2 H 2O 2 Fe2 O3 + 8H + 1 stadio 2 stadio
Diversamente da quanto accade per Al2O3, lossido di ferro (III) non aderisce in modo efficace alla superficie del ferro che quindi continua ad arrugginirsi. Per la protezione del ferro dalla corrosione si usano molti metodi (lo si ricopre, in generale, di sottili strati di metalli protettivi). Il ferro pu essere protetto dalla corrosione anche mediante verniciatura con minio. Gli acciai inossidabili (contengono Ni + Cr) sono molto resistenti alla corrosione.
Ferrati
2H 2 O
Fe(OH )3
+ OH
Gli ioni Fe2+ e Fe3+ formano numerosi complessi. Di questi parleremo pi avanti.
334
335
Rame
Anche il rame, al pari del ferro, un elemento di transizione. La sua configurazione elettronica : [Ar] 3d10 4s1. Il rame presenta nei suoi composti gli stati di ossidazione +1 e +2. I composti del rame sono generalmente ionici: contengono quindi ioni Cu+ o Cu2+. Riscaldando il rame allaria o in ossigeno si ottiene lossido di rame (II) CuO: 2Cu + O2
calore
2CuO
Il sale di rame (II) pi importante il solfato CuSO4. Pu essere preparato sciogliendo CuO in soluzione di acido solforico:
CuO + H 2 SO4
CuSO4 + H 2 O
Il solfato di rame cristallizza dalla soluzione acquosa come sale idrato, CuSO45H2O, sotto forma di grandi cristalli blu. Per riscaldamento del sale idrato si allontana lacqua e si ottiene il sale anidro bianco: CuSO4 5H 2O
calore
CuSO4
5H 2 O
Facendo gorgogliare H2S in una soluzione acquosa di un sale di rame (II) si ottiene un precipitato nero di CuS: Cu 2+ + H2 S CuS + 2H +
Aggiungendo idrossidi a una soluzione acquosa di un sale di rame (II) si ottiene un precipitato azzurro di Cu(OH)2: Cu 2+ + 2OH Cu (OH )2
Il precipitato si scioglie in una soluzione acquosa di ammoniaca dando una soluzione di colore blu intenso contenente lo ione
Cu (NH 3 )4 .
2+
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Cu2O
CuCl pu essere ottenuto facendo passare HCl gassoso su rame riscaldato: 2Cu + 2 HCl
calore
CuCl
H2
Gli unici composti di rame (I) che possono essere ottenuti in soluzione acquosa sono quelli poco solubili come CuI perch lo ione Cu+ non stabile in soluzione acquosa: 2Cu + Cu 2+ + Cu
In questa reazione di disproporzione, una parte del rame (I) si ossida a rame (II) mentre laltra parte si riduce a rame elementare.
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