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METALLI E LEGHE METALLICHE

PROPRIETA’ DEI METALLI


-Conducibilità̀ elettrica: è dovuta alla presenza di e- liberi di muoversi sotto la sollecitazione di un
campo elettrico.
-Effetto fotoelettrico: facilità di estrazione di elettroni per irraggiamento con luce appropriata.
-Effetto termoionico: facilità di estrazione di elettroni per riscaldamento.
-Conducibilità termica: trasporto di energia termica dovuto alla mobilità degli
elettroni.
-Duttilità e malleabilità: i piani reticolari possono slittare con una certa facilità gli uni sugli altri
senza alterare le interazioni di legame.
-Non trasparenza e Lucentezza: i metalli assorbono tutte le radiazioni visibili incidenti e le
riemettono in tutte le direzioni. Gli elettroni possono essere eccitati a livelli energetici superiori
assorbendo quantità qualsiasi di energia, variabili praticamente con continuità.
-Densità e compattezza: i metalli sono estremamente densi e con strutture molto ordinate con
alto numero di coordinazione (8-12)

La struttura compatta che un metallo adotta è quella


che permette di raggiungere lo stato di minore
energia e dipende dalla sua struttura elettronica.

LEGHE METALLICHE
Una lega è una combinazione in soluzione o in miscela di due o più elementi di cui almeno uno è
un metallo, e il cui materiale risultante ha proprietà metalliche differenti da quelle dei relativi
componenti.
Metallo base: elemento presente in maggiore quantità.
Elemento di alligazione: elementi secondari che contribuiscono in maniera fondamentale alle
proprietà della lega.
Le proprietà della lega dipendono da:
- Composizione della lega.
- Struttura intrinseca della lega (tipo di reticolo cristallino, tipo di lega etc.).
Le proprietà non variano linearmente con la composizione.
L’aggiunta di piccole quantità di un elemento di alligazione porta a modifiche sostanziali delle
proprietà e permette di ottenere delle proprietà non ottenibili con il metallo da solo.
• Soluzione solide:
Gli atomi degli elementi coesistono nella stessa struttura cristallina. I cristalli possono essere di
sostituzione o interstiziali. Esistono limiti di miscibilità̀
• Composti intermetallici:
Cristalli di composizione definita e costante che non seguono le regole della valenza (ad esempio
Fe3C)
• Miscele meccaniche:
Miscele eterogenee di cristalli o elementi, soluzioni solide o composti intermetallici.

FERRO
Il nucleo terrestre è prevalentemente composto da Fe e Ni e la presenza di ferro nelle meteoriti
suggerisce che questo elemento sia abbondante in tutto il sistema solare.
I minerali principali sono l’ematite Fe2O3, la magnetite Fe3O4, la limonite FeO(OH), la siderite
FeCO3 e la pirite FeS2.
L’estrazione del ferro ha giocato un ruolo importante nello sviluppo della civiltà moderna. L’età del
ferro cominciò quando l’uomo trovò come usare il carbone da legno, per estrarre il ferro dai
minerali e come usarlo per fare utensili. La rivoluzione industriale cominciò quando nel 1773 in
Inghilterra si sviluppò un processo che usava carbon coke invece di carbone da legna.
Il ferro viene estratto dai suoi ossidi negli altiforni che sono costituiti da forni alti fino a 40 m quasi
cilindrici (diametro ca. 15 m) rivestiti con mattoni refrattari che lavorano in continuo
Tutte le leghe Fe/C contenenti meno del 2% di C vengono chiamate acciaio; se il contenuto di C è
compreso tra il 2 e il 4.3% si ha la ghisa.
Il ferro puro è di colore argenteo, non è molto duro ed è piuttosto reattivo.
Il metallo finemente diviso è piuttosto piroforico. L’aria secca ha scarso effetto sul Fe massivo, ma
l’aria umida ossida piuttosto rapidamente il metallo ad ossido di ferro idrato (ruggine), che forma
uno strato non-aderente, che si stacca in scaglie, esponendo nuovamente il metallo all’attacco
dell’aria umida.
Il Ferro puro, oltre alla fusione, presenta due trasformazioni di fase allo stato solido.
Le temperature corrispondenti sono indicate con A3 ed A4.
A 770°C il ferro da ferromagnetico diventa paramagnetico senza cambiare forma cristallina (punto
di Curie)

LEGHE FERROSE
Le leghe ferrose sono quelle in cui il ferro costituisce almeno il
50% della lega.
Il Fe forma delle leghe con un elevato numero di elementi. La
messa in soluzione di elementi di lega nel Fe comporta lo
spostamento dei punti A3 e A4.
-Si definiscono alfageni quegli elementi che stabilizzano la fase
CCC, aumentando la temperatura del punto A3 e diminuendo
quella del punto A4.
-Si definiscono gammageni quegli elementi che stabilizzano la
fase CFC, diminuendo la temperatura del punto A3, diminuendo la temperatura del punto A3 ed
aumentando quella del punto A4.

METALLURGLIA ESTRATTIVA E PRODUZIONE DA ROTTAME


La metallurgia estrattiva si occupa dei processi per recuperare il metallo della materia prima
disponibile in natura generalmente attraverso reazioni di riduzione della forma ossidata presente
in natura. I processi possono richiedere molta energia. Il riciclo di rottami metallici ha grossi
vantaggi sia energetici che economici rispetto all’estrazione del materiale base.

L’altoforno ha una produttività


di 4000-8000 t/giorno ed una
altezza di 20-40 metri.
CONVERTITORE
La ghisa grezza e il 30% di rottame di acciaio viene caricata in un convertitore con rivestimento
refrattario nel quale è inserita una lancia per ossigeno. L’ossigeno reagisce con il bagno liquido per
formare ossido di ferro. FeO+C à Fe + CO
Vengono aggiunti addensati di scorie.
Il contenuto di carbonio e di alte impurità viene abbassato.
L’acciaio fuso viene colato continuamente e formato in differenti forme.

DIAGRAMMA DI STATO FERRO-CARBONIO

Diagramma Fe-C (sistema stabile) Per analizzare


processi di raffreddamento delle ghise grigie (o
grafitiche).

Diagramma Fe- 𝐹𝑒! 𝐶 (sistema metastabile) Per


analizzare processi di raffreddamento delle ghise
bianche (o cementitiche).

Le leghe binarie Fe-C presentano le fasi seguenti:


a) FERRITE 𝜶: soluzione solida interstiziale di C nel ferro 𝛼 (solubilità massima pari a 0.02% a
727°C); il reticolo è CCC;
b) AUSTENITE 𝜸: soluzione solida interstiziale di C nel ferro 𝛾; il reticolo è CFC; massima
solubilità del C: 2.1% a 1148°C.
c) FERRITE 𝜹: soluzione solida interstiziale di C nel ferro 𝛿 (solubilità max pari a 0.1% a
1487°C); il reticolo è CCC.
d) CEMENTITE (𝑭𝒆𝟑 𝑪) la sua composizione corrisponde ad un tenore del 6.67% in C. Si tratta
di un composto interstiziale, metastabile che tende a decomporsi in ferrite (oppure
austenite) e grafite secondo la reazione 𝐹𝑒! 𝐶 à 3Fe + 𝐶#$
e) CARBONIO PURO (gradite) 𝑪𝒈𝒓 : la solubilità del Fe nel 𝐶#$ è nulla

I solidi che si formano da trasformazioni eutettiche o eutottoidiche hanno strutture bifasiche


regolari.

DIAGRAMMA SEMPLIFICATO
Spesso si fa riferimento ad una forma semplificata del diagramma di fase in cui:
-si considera nulla la solubilità del C all’interno del reticolo CCC del ferro 𝛼
-si trascura l’esistenza della reazione peritettica.
Gli acciai e ghise convenzionalmente sono due diversi materiali ferrosi individuabili dalla
composizione di 2.11% in C. Le ghise formano durante la solidificazione di una fase grafitica o
cementifica.
-gli acciai possono essere suddivisi in ipoeutettoidici, eutettoidici o ipereutettoidici in base al
tenore del carbonio, nel caso in cui esso sia rispettivamente inferiore, uguale o superiore al tenore
dell’eutettoide (che nel caso di leghe binarie Fe-C e è pari allo 0,77%)
-per quanto riguarda le ghise, possono essere distinte in ipoeutettiche, eutettiche o
ipereutettiche, in base al tenore del carbonio rispettivamente inferiore, uguale o superiore
all’eutettico (nelle leghe binarie Fe-C è pari al 4.3%)

TRATTAMENTI TERMICI DEGLI ACCIAI


Variando la modalità̀ di riscaldamento e di raffreddamento degli acciai, e a parità di composizione,
si possono ottenere microstrutture diverse a cui sono associate diverse proprietà meccaniche
I trattamenti termici degli acciai comprendono le seguenti fasi:
• Riscaldamento ad una temperatura superiore (di circa 40°C) a quella di austenitizzazione.
• Raffreddamento con gradiente termico controllato fino ad determinata temperatura.
• Raffreddamento veloce fino a temperatura ambiente.
Il raffreddamento dell’austenite può essere fatto:
1. Raffreddando velocemente fino ad una temperatura definita, mantenuta costante fino alla
fine della trasformazione.
2. Raffreddamento con velocità costante e controllata.
Può essere presente un successivo ciclo termico fino ad una temperatura inferiore a quella di
austenitizzazione (bonifica e ricottura di addolcimento)

TRASFORMAZIONE ISOTERMICA DELL’AUSTENITE


Diversi campioni vengono prima austenitizzati al di sopra della
temperatura eutettoidica e rapidamente raffreddati in bagno di sali
fusi alla temperatura desiderata e poi temprati in acqua per differenti
intervalli di tempo.
DIAGRAMMA TTT (trasformazione, tempo, temperatura)
Il diagramma TTT è una rappresentazione della cinetica di
decomposizione dell’austenite ottenuta tramite mantenimenti
isotermici per differenti durate fino al completamento della reazione

TRASFORMAZIONI BAINITICHE
Se la temperatura di raffreddamento veloce è compresa tra 550°C e 250°C, si forma una struttura
intermedia detta bainite
La bainite contiene una struttura eutettoidica non lamellare di ferrite α e cementite
-Bainite superiore tra 550°C e 350°C
-Bainite inferiore tra 350°C e 250°C
Proprietà:
-elevata durezza, bassa duttilità, buona tenacità;

TRASFORMAZIONI MARTENSITICHE
Martensite: fase metastabile composta da una soluzione solida supersatura di C nel ferro CCC
Causata dal raffreddamento rapido di acciaio austenitico a temperatura ambiente (tempra)
•Martensite aciculare: meno di 0.6% C, composta da domini ad aghetti con orientamenti diversi
•Martensite a placchette: più di 0.6% C, hanno una struttura fine con presenza di geminati
Proprietà:
-elevata durezza, bassa duttilità, bassa tenacità;

RAFFREDDAMENTO CONTINUO

RICOTTURA
Austenitizzazione seguita da raffreddamento lento in forno. Struttura: perlite
lamellare con grani di dimensioni elevate.
Proprietà:
-migliore duttilità e deformazione a rottura; ridotta resistenza meccanica e durezza;

NORMALIZZAZIONE
Austenitizzazione seguita da raffreddamento veloce in aria. Struttura: perlite
lamellare fine.
Proprietà:
-migliorata la durezza, buona tenacità, ridotta duttilità;

TEMPRA
Austenizzazione seguita da raffreddamento molto rapido. Struttura:
martensite o bainite a seconda della velocità.
-Martensitica: elevata durezza, bassa duttilità, bassa tenacità
-Bainitica: elevata durezza, bassa duttilità, buona tenacità.

TRATTAMENTI SOTTO LA T DI AUSTENTIZZAZIONE


§ Rinvenimento: riscaldamento fino a una temperatura inferiore a quella di austenitizzazione
e raffreddamento;
§ Bonifica: tempra seguita da rinvenimento, conferisce buona durezza ed elevata tenacità;
§ Ricottura di addolcimento: riscaldamento a qualche decina di gradi sotto la temperatura di
asutenitizzazione seguita da un raffreddamento lento. Permette di eliminare gli sforzi
residui e migliorare la lavorabilità e la deformazione a freddo.

TRATTAMENTI PER L’INDURIMENTO DELLA SUPERFICIE


o CEMENTAZIONE: La cementazione consiste di un arricchimento di carbonio della zona
superficiale del pezzo, si tratta di un processo termochimico. Alla cementazione si fa
seguire sempre un normale trattamento di tempra (riscaldamento dell'intero pezzo ad alta
T e successivo raffreddamento in acqua o olio). Esistono tre tipi di cementazione: solida,
liquida e gassosa.
o NITRURAZIONE: La nitrurazione provoca l'indurimento superficiale dei pezzi di acciaio
attraverso l'arricchimento in azoto degli strati più esterni. L'azoto si combina con il ferro e
con altri elementi presenti nell'acciaio dando luogo alla formazione di nitruri metallici (sali)
molti duri, tra i quali predomina il Fe4N.
o TEMPRA SUPERFICIALE: E' un processo che consiste nel riscaldare i pezzi da trattare
rapidamente in modo da fare superare la temperatura di circa 900°C solo a un sottile strato
di metallo immediatamente adiacente alla superficie e nel procedere subito dopo a un
brusco raffreddamento.

ACCIAI LEGATI
Gli acciai legati contenenti elementi di lega per migliorare le proprietà.
Molibdeno:
• aumenta la temprabilità;
• aumenta la durezza a caldo e la resistenza all’usura;
• aumenta la resistenza alla corrosione degli acciai inox;
• aumenta la resistenza meccanica ad alta temperatura;
• si usa con concentrazioni notevoli(9%circa) per produrre acciai per utensili.
Cromo:
• aumenta la temprabilità;
• aumenta la resistenza all’usura;
• aumenta la stabilità al rinvenimento;
• con concentrazioni superiori al 12% è utilizzato negli acciai inossidabili ferritici e martensitici.
Nichel:
• aumenta la resistenza e la durezza dopo la bonifica;
• aumenta di poco la temprabilità;
• partecipa alla resistenza alla corrosione dell’acciaio inox, raggiungendo percentuali molto
elevate
Vanadio:
• aumenta la resistenza meccanica e la resistenza all’usura;
Tungsteno:
• aumenta la resistenza all’usura e la durezza;
• è impiegato con tenori tra il 13 e il 25% negli acciai per utensili.

GHISE
Le ghise contengono 2-4% C e 1-3% Si
Proprietà generali: Facilmente fusibili, economicità̀ nella produzione; resistenza all'usura; basso
ritiro, facilmente lavorabili alle macchine utensili, molto fluide, possibilità di realizzare forme
molto complesse mediante semplice fusione;
Bassa resistenza all’impatto e duttilità.
Tipi di ghise:
➢ ghisa bianca: la maggior parte del carbonio forma cementite anziché grafite durante la
solidificazione. La superficie di frattura appare bianca e cristallina. Basso consumo di carbonio (2.5-
3%) e di silicio (0.5-1.5%). Eccellente resistenza all’usura
➢ ghisa grigia: il carbonio eccede il contenuto che può essere disciolto nell’austenite e precipita
come lamelle di grafite. La superficie di frattura appare grigia. Eccellente lavorabilità alle macchine
utensili, durezza e resistenza all’usura e capacità di smorzamento delle vibrazioni. 2.5%-4%C e 1-
3% Si /promuove la formazione di grafite).
➢ ghisa sferoidale: Ha i vantaggi di ottenimento delle ghise e i vantaggi tecnologici dell’acciaio.
Buona fluidità, colabilità lavorabilità e resistenza all’usura. Elevata resistenza meccanica, tenacità,
duttilità e temprabilità̀ (dovuta agli sferoidi di grafite). 3-4% C e 1.8 – 2.8 % Si, basse impurezze.
Microstruttura tipo occhio di bue
➢ ghisa malleabile: 2-2.6 % C e 1.1 – 1.6% Si. La ghisa bianca viene riscaldata in un forno di
malleabilizzazione per trasformare i carburi in grafite. Si formano noduli di grafite irregolari.
Buona colabilità, lavorazione alle macchine utensili, media resistenza meccanica, tenacità e
uniformità.

ALLUMINIO
L’alluminio è il metallo più abbondante sulla crosta terrestre (8.3% in peso) ed è il terzo elemento
più abbondante dopo ossigeno e silicio.
✓Non si trova libero in natura; il suo minerale più importante dal punto di vista commerciale è la
bauxite Al2O3·xH2O (x = 1÷3).
✓Le riserve sono immense e distribuite su una grande fascia geografica nelle regioni tropicali e
subtropicali in grandi giacimenti a cielo aperto (Australia, Guinea, Brasile, Giamaica).
✓Per produrre 1 tonnellate di alluminio primario sono necessarie 4 tonnellate di bauxite (da cui si
estraggono 2 tonnellate di allumina), 0,5 tonnellate di elettrodi e 14000 kWh di energia. ✓riciclare
un Kg di alluminio richiede un dispendio di energia pari al 95% in meno rispetto al processo di
produzione che inizia con l’estrazione in miniera della bauxite.
✓circa il 50% di tutto l’alluminio grezzo prodotto in Europa Occidentale deriva da materiale
recuperato e riciclato, mentre in Italia la percentuale arriva addirittura al 90%.
È leggero, non tossico, ha una alta conducibilità termica ed elettrica, una eccellente resistenza alla
corrosione e non è magnetico. È malleabile (secondo solo all’oro) e duttile; lui e le sue leghe
possono essere facilmente ottenuti in tutte le forme possibili.
La sua capacità di resistere alla corrosione è legata alla formazione di un sottile, aderente ed inerte
strato di ossido che lo protegge da ulteriore ossidazione, permettendogli di conservare le
eccellenti proprietà meccaniche

LEGHE DI ALLUMINIO
L’alluminio puro è tenero e fragile ma diventa molto più resistente quando vengono fatte delle
leghe con altri metalli quali rame, magnesio, silicio, manganese ecc. Ci sono molti usi dell’alluminio
e delle sue leghe:
-come metalli strutturali per aerei, navi, automobili e scambiatori di calore
-negli edifici (porte, finestre, ecc)
-contenitori come lattine per bibite, tubi per dentifrici
-cavi elettrici
CARATTERISTICHE: bassa temperatura di fusione (tra i 510 e 650°C); basso peso specifico,
compreso tra 2,66 e 2,85 g/cm3; elevatissima conducibilità elettrica e termica. Contenuto di
alluminio maggiore del 95%.

EFFETTO DEGLI ELEMENTI DI ALLIGAZIONE:


Silicio: migliora la colabilità e riduce il coefficiente di dilatazione;
Magnesio: aumenta la resistenza alla corrosione in ambiente alcalino e in mare;
Manganese: aumenta la resistenza meccanica e alla corrosione;
Rame: accresce la resistenza meccanica, soprattutto a caldo;
Zinco: soprattutto se associato al magnesio, conferisce un’elevata resistenza meccanica.

MAGNESIO ( densità 1.74 g/cm3, punto di fusione 650°C)


E’ il più leggero metallo da costruzione, ha un’eccellente lavorabilità meccanica a caldo e buone
caratteristiche di stabilità alla corrosione.
E’ più costoso di Al, ma è presente sulla terra in quantità inesauribile facilmente disponibile (nel
mare).
I composti di Mg, soprattutto l’ossido di magnesio, sono usati come materiale refrattario nelle
fornaci per la produzione di acciaio, metalli non ferrosi, vetro e cemento: resiste ad elevate
temperature (1600-1800°C) senza fondere, disgregarsi o deformarsi.
L’utilizzo principale del Mg è come additivo nelle leghe con l’alluminio, che sono utilizzate
soprattutto nelle lattine per le bevande e per alcuni componenti strutturali di automobili e velivoli.
Il magnesio, è spesso usato per la produzione dei cerchioni per le ruote delle auto “cerchi in lega”.
Combinato in lega, è usato per le costruzioni elicotteristiche, aeronautiche e missilistiche. Zn e Al
ne aumentano la resistenza meccanica.

NICHEL (densità 8.90 g/cm3, punto di fusione 1453°)


Il nichel non è molto abbondante, ma viene prodotto in grandi quantità ed è molto usato nella
preparazione delle leghe, sia con il ferro che con altri metalli.
E’ caratterizzato da una buona resistenza all’ossidazione ed alla corrosione, per cui viene usato per
i rivestimenti di parti soggette ad ambienti aggressivi.
E’ facilmente lavorabile e saldabile è duttile e tenace anche a basse temperature ed è resistente al
calore.
Il Ni aumenta sia la durezza dell’acciaio che la sua resistenza agli attacchi chimici.
Gli acciai inossidabili contengono fino all’8% di Ni.

RAME (densità 8.96 g/cm3, punto di fusione 1083°C)


Il Cu possiede una gamma di proprietà che nel loro insieme nessun altro materiale di uso
industriale può vantare:
• elevata conduttività elettrica e termica
•facilità di formatura ed elevata deformabilità sia a caldo che a freddo •facilità di entrare in lega
con altri metalli
•eccellenti caratteristiche meccaniche che vengono conservate anche
a bassissime temperature
•buona resistenza alla corrosione in moltissimi ambienti •facilità di elettrodeposizione
•facilità di giunzione per saldatura
•disponibilità alle colorazioni decorative
la sua produzione si aggira sui 10 milioni di tonnellate/anno.
Oltre metà della produzione del rame è dedicata alla fabbricazione di conduttori elettrici, mentre il
restante è essenzialmente impiegato nella fabbricazione di leghe.
Le leghe più importanti del rame sono:
• bronzi (in passato: Cu ≥ 70%, Sn ≤ 30%.
Adesso: Cu ≥ 70%, altro ≤ 30%. )
• ottoni(60÷85%Cu,15÷40%Zn)
• leghe da conio(95%Cu,4%Sn,1%Zn)

TITANIO (densità 4.51 g/cm3, punto di fusione 1668°C)


Il Ti raramente si trova in natura allo stato elementare, i minerali più importanti sono l’ilmenite
FeTiO3 ed il rutilo TiO2.
Gioca un ruolo fondamentale come materiale grazie alle seguenti proprietà: •Eccellente resistenza
alla corrosione.
•Alta conducibilità termica ed elettrica.
•Ottimo rapporto resistenza/peso; più resistente e più leggero dell’acciaio.
Il Ti ha una resistenza (662-862 MPa) che è tre volte quella dell’acciaio pur pesando solo il 42% di
quest’ultimo e ciò lo rende il materiale ideale come componente per leghe impiegate nella
costruzione di aerei, missili e veicoli aereo- spaziali. E’ inoltre capace di sostenere alte temperature
(p.f. 1667 °C).
E’ chimicamente inerte e grazie alla sua eccellente bio-compatibilità viene usato come materiale
per protesi mediche e in gioielleria.

ZINCO
Zama: lega zinco (3.9-4.3%) -alluminio (3.9-4.3%)-magnesio (0.03-0.04%)
L'ottima colabilità unita ad una durezza paragonabile a quella di numerose ghise e ottoni rendono
le Zamak adatte alla realizzazione di getti fusi complessi (come parti di lavatrici, motori e macchine
obliteratrici).

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