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Austenite: grani omogenei di fase g
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Ferrite a: grani omogenei di fase a
3) punto critico Acm: La fase g si trasforma in fase Fe3C in placchette a bordo grano
(austenite si trasforma in cementite)
● NB: I punti critici si possono determinare anche in condizioni di non-
equilibrio; in questo caso si avranno i punti (A c1, Ac3 e Accm) se misurati in di
riscaldamento o (Ar1, Ar3, Arcm) se misurati in fase di raffreddamento. Le
temperature misurate nelle fasi di riscaldamento e raffreddamento sono
diverse a causa dell' ISTERESI termica che provoca un innalzamento delle
temperature dei punti termici in fase di riscaldamento ed un abbassamento
durante il raffreddamento
L'effetto degli elementi di lega
In tutti gli acciai sono sempre presenti altri elementi oltre al ferro ed al
carbonio, o come residui del processo di trasformazione o aggiunti
appositamente per le loro proprietà benefiche sul metallo base.
Tra gli elementi si ricordano il silicio ed il manganese, usati in acciaieria, per
eliminare elementi chimici indesiderati, mentre lo zolfo ed il fosforo, che
generano un effetto negativo, sono residui della trasformazione del minerale
di ferro.
● Gli elementi aggiunti di proposito si possono raggruppare in due grandi
famiglie:
1)elementi austenitizzanti (Mn, Ni, C, N, CU) che tendono ad allargare il
campo g e restringere il campo a - alzare la temperatura eutettoidca
2) elementi ferritizzanti (Ti, Cr, Mo, V, Si, W, Al, B, Ta, Nb) che tendono a
contrarre il campo g ed allargare quello a - diminuire la temperatura
eutettoidica
● I punti critici del diagramma sono calcolabili attraverso formula empiriche,
come ad esempio quella di Andrews, valide per C<0,6%:
CURVE DI SATURAZIONE ISOTERME ED ANISOTERME
● COSA SONO LE CURVE DI TRASFORMAZIONE DEGLI ACCIAI
La lega viene scaldata al di sopra del punto eutettico e tenuta a tale temperatura per un
certo periodo; avviene poi il brusco raffreddamento fino ad una delle temperature
indicate (T1, T2, T3, T4); da quel momento avviene il mantenimento isotermo per
valutare le modifiche strutturali che avvengono; al termine avviene il lento
raffreddamento (ad es. a temperatura ambiente)
L'idea è quella di ottenere l' austenite (ferro g) e poi raffreddarlo bruscamente per
evitare che a 727°C inizi la trasformazione strutturale in perlite.
Alle temperature T1, T2, T3, T4 si vuole osservare:
1) quali strutture si ottengono
2) a quale temperatura iniziano e finiscono le trasformazioni
● Le due curve di colore rosso, raccordate con delle orizzontali
contrassegnate con le lettere Ms e Mf rappresentano l'inizio e la fine della
trasformazione dell' austenite.
NB: Le curve mostrate sono di tipo generale e didattico; in realtà per ogni
acciaio esiste una ed una sola curva di trasformazione isoterma ed
anisoterma dell'austenite
● Gli elementi di lega traslano in relazione agli elementi di lega: il C comporta
un ritardo nella trasformazione dell'austenite (curve spostate in basso e a
destra), così come anche l'aumento del tempo e della temperatura di
austenizzazione. E' comodo per ottenere più agevolmente martensite
Curve T.T.T. e C.C.T. per acciai ipereutettoidici
La forma delle curve non cambia rispetto al caso degli acciai ipoeutettoidici;
unica differenza sta nella denominazione del punto critico a temperatura più
elevata che diviene Acm e l'esito della trasformazione in cementite/carburi
anziché in ferrite.
Raffreddamento isotermo:
● T1': cementite e perlite
● T2': bainite
● T3': martensite e bainite
● T4': martensite
Raffreddamento anisotermo:
● T1': cementite e perlite
● T2': cementite, perlite, bainite e martensite
● T3': cementite, bainite e martensite
● T4': martensite
ASSENZA DI Mf SULLE CURVE T.T.T. E C.C.T.
● Nel caso di acciai ad alto tenore di carbonio la orizzontale Mf non viene
indicata nelle curve TTT e CCT perché la sua posizione potrebbe trovarsi
sotto il livello della temperatura ambiente (o addirittura sotto 0). Il fenomeno
vale anche per acciai a basso tenore di carbonio che abbiano in lega dei
componenti che abbassano la linea orizzontale.
● In questo caso, allora, raffreddando fino a Tamb, sarà sempre prevista una
quantità di austenite, detta AUSTENITE RESIDUA (RA). Il numero che
segue l'indicazione RA esprime la percentuale di austenite non trasformata
● Esistono comunque formula sperimentali per valutare l'abbassamento di Mf
in base alle percentuali di leganti