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2.

06

0.8
Le fasi presenti nel sistema ferro carbonio raffreddate molto
lentamente a varie temperature e con percentuali di C fino a
6,69% sono riportate nel diagramma di stato ferro- carburo di
ferro ( Fe-Fe3C).

Tale diagramma di stato, però non è un vero diagramma di


equilibrio, dato che il composto Fe3C che si forma non è una
fase di equilibrio.

Sotto certe condizioni, infatti il Fe3C, detto anche cementite,


può decomporsi nelle più stabili fasi Fe e grafite. Tuttavia, nelle
maggior parte delle condizioni pratiche la cementite è stabile.
Il diagramma Fe-Fe3C
contiene le seguenti tre fasi
solide : Ferrite a, Austenite
(g), cementite (Fe3C), Ferrite
d
Ferrite a: è una soluzione solida interstiziale del carbonio nel
reticolo cristallino CCC del ferro. La solubilità è limitata ed è pari a
0,02% a 723 °C, mentre diminuisce a 0,005% a 0°C
Austenite (g): soluzione solida insterstiziale del carbonio nel ferro g.
L’austenite ha una struttura cristallina CFC ed una solubilità maggiore
del carbonio rispetto alla ferrite a ;la solubilità del carbonio
nell’austenite ha un massimo del 2,06% a 1148°C e diminuisce allo
0,8% a 723 °C.
Cementite: composto intermetallico Fe3C. Ha un limite trascurabile di
solubilità ed una composizione del 6,67% di carbonio e 93,3% di ferro.
La cementite è un composto duro e fragile
Il diagramma Fe-Fe3C contiene le seguenti tre
fasi solide : Ferrite a, Austenite (g), cementite
(Fe3C), Ferrite d
Ferrite a: è una soluzione solida interstiziale del carbonio nel
reticolo cristallino CCC del ferro. La solubilità è limitata ed è pari
a 0,02% a 723 °C, mentre diminuisce a 0,005% a 0°C

Austenite (g): soluzione solida insterstiziale del carbonio nel


ferro g. L’austenite ha una struttura cristallina CFC ed una
solubilità maggiore del carbonio rispetto alla ferrite a ;la
solubilità del carbonio nell’austenite ha un massimo del 2,06%
a 1148°C e diminuisce allo 0,8% a 723 °C.
Cementite: composto intermetallico Fe3C. Ha un limite
trascurabile di solubilità ed una composizione del 6,67% di
carbonio e 93,3% di ferro. La cementite è un composto duro e
fragile
Il massimo vuoto interstiziale nella struttura cristallina CFC
del Feg ha un diametro di 0,104 nm

Il massimo vuoto interstiziale nella struttura cristallina CCC


del Fea ha un diametro di 0,072 nm

L’atomo di carbonio ha un diametro di 0,154 nm


Ferrite d: è una soluzione solida interstiziale del carbonio nel
ferro d. Essa ha una struttura cristallina CCC come la ferrite a,
ma con una maggiore costante reticolare, la massima solubilità
del carbonio nella ferrite d è dello 0,09% a 1465°C.

MICROCOSTITUENTI

PERLITE: la struttura
lamellare di alfa e Fe3C che
si sviluppa nel sistema ferro-
carbonio nella regione
eutettoidica. Il nome deriva
dal fatto che tale
microcostituente dopo
attacco chimico e lucidatura
presenta un colore simile
alla madreperla.
A

2.06

0.8
B

2.06

0.8
C

2.06

0.8
MICROSTRUTTURA DELLA MARTENSITE FE-C
BAINITE
Se gli acciai eutettoidici, riscaldati per avere una struttura
austenitica, subiscono una trasformazione isotermica dopo
essere stati raffreddati velocemente ad una temperatura
compresa tra 500 e 250°C, si produce una microstruttura
intermedia tra la perlite e la martensite, chiamata BAINITE,
non lamellare
1) Nucleazione ferrite

Superiore: Nucleazione Inferiore: Precipitazione


e crescita aghetti carburi nella ferrite a
equiversi alla ferrite 60°
TRATTAMENTI TERMICI
Variando le modalità di riscaldamento e raffreddamento degli
acciai al carbonio, si possono ottenere diverse combinazioni
di proprietà meccaniche.

MARTENSITE: Se un acciaio al carbonio a struttura


austenitica viene raffreddato rapidamente a temperatura
ambiente, ad esempio mediante tempra in acqua, la sua
struttura cambierà da austenitica a martensinica. La
martensite, negli acciai al carbonio, è una fase metastabile
composta da una soluzione solida interstiziale sovrassatura di
carbonio nel ferro cubico a corpo centrato, o meglio
tetragonale a corpo centrato , in cui la tetragonalità è causata
dalla leggera distorsione della cella elementare CCC per la
presenza del carbonio. La temperatura a cui la
trasformazione inizia durante il raffreddamento è chiamata Ms
( martensite start), quella a cui finisce Mf (martensite finish)
In base al tasso di carbonio gli acciai si dividono in:

extra dolci: carbonio compreso tra lo 0,05% e lo


0,15%;

dolci: carbonio compreso tra lo 0,15% e lo 0,25%

semidolci: carbonio compreso tra lo 0,25% e lo


0,40%;

semiduri: carbonio tra lo 0,40% e lo 0,60%;

duri: carbonio tra lo 0,60% e lo 0,70%;

durissimi: carbonio tra lo 0,70% e lo 0,80%;

extraduri: carbonio tra lo 0,80% e lo 0,85%.


exe

Di un’acqua sono disponibili i seguenti dati analitici:


Ca2+=60ppm; Mg2+=30ppm; Na+=25ppm; HCO3-=140ppm, SO4-
=203ppm .
Calcolare la sua durezza temporanea, permanente e magnesiaca ed
i quantitativi di calce e soda necessari per abbattere il 90% della
durezza di 35m3 quest’acqua e di fosfato trisodico dodecaidrato per
abbattere il restante 10%.
Determinare inoltre i volumi di resina cationica, anionica e le
quantità di HCl al 10% ed NaOH al 10% necessarie per effettuare il
processo di rigenerazione nel caso in cui si volesse
demineralizzare l’acqua in esame (Ciclo produttivo di acqua
demineralizzata 70 m3). Le specifiche tecniche ed operative sono le
seguenti:
RESINA CATIONICA:
Cs 90 gCaCO3/l resina
Livello rigenerativo 100g HCl al 100%
Volume specifico post lavaggio resina anionica α=9
RESINA ANIONICA:
Cs 75 gCaCO3/l resina
Livello rigenerativo 105g NaOH al 100%
12kg di acciaio con contenuto di C pari a 0.52% vengono
raffreddati lentamente da 900 °C ad una temperatura
appena sotto i 723°C. Calcolare:
•il peso di ferrite proeutettoidica formatasi;
•il peso di cementite eutettoidica e di ferrite totale presenti
nell’acciaio a fine trattamento.
exe

Nel diagramma di stato Fe-C considerare una lega Fe-C con


0,3% di carbonio;
a) Tracciare schematicamente in un diagramma temperatura
tempo la curva di raffreddamento di questa lega indicando
per ogni tratto la varianza;
b) Calcolare la varianza a 800°C e segnare sul diagramma i
punti rappresentativi della composizione media della lega e
della composizione delle singole fasi riportandone i valori;
calcolare inoltre la quantità relativa delle diverse fasi
presenti;
c) Indicare le fasi ed i costituenti strutturali presenti a
temperatura ambiente, indicarne la composizione chimica e
calcolarne le quantità relative;
d) Disegnare schematicamente, a partire dalla regione
austenitica, il tipo di struttura che si osserverebbe al
microscopio metallografico ( dopo opportuno attacco)

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